Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
812<br />
1. Adenomi<br />
ipofisari<br />
VII - SELLA TURCICA E BASE CRANICA<br />
(→ 28; 30; 31)<br />
A • Finalità dell’accertamento. Possibilità delle singole metodiche<br />
Le finalità dello studio neuroradiologico della sella turcica, richiesto in presenza di una alterazione<br />
della funzionalità ipofisaria o di sintomi che comunque inducono a sospettare l’esistenza<br />
di una lesione nella regione (es.: paralisi dei nervi cranici oculomotori), sono:<br />
– individuare la lesione e definirne la natura intra o extra-assiale;<br />
– evidenziare ulteriori elementi utili alla diagnosi differenziale (es.: calcificazioni);<br />
– valutarne, in ottica prechirurgica, localizzazione e rapporti con le strutture anatomiche<br />
della regione (seni cavernosi, sifoni carotidei e tratti sovraclinoidei delle carotidi interne,<br />
ipofisi, chiasma).<br />
La RM, con gadolinio, eventualmente ricorrendo a uno studio dinamico, è sicuramente la<br />
metodica più adeguata allo studio di questa regione, anche se in casi selezionati la TC può<br />
offrire importanti elementi di diagnosi differenziale (calcificazioni) o dare informazioni relative<br />
ai rapporti con le strutture ossee.<br />
Qualora non sia possibile eseguire uno studio RM, la TC offre informazioni sufficienti, a<br />
condizione che venga eseguita con una tecnica di studio adeguata (scansioni coronali, studio<br />
pre e postcontrasto, eventuali scansioni dinamiche).<br />
L’angiografia digitale è importante nello studio della vascolarizzazione dei meningiomi (possibile<br />
embolizzazione) e per valutare i rapporti tra le strutture vasali e i processi espansivi<br />
della regione; l’opportunità dell’impiego dell’angio-RM in alternativa all’angiografia digitale<br />
dovrà essere valutato caso per caso.<br />
B • Lesioni intrasellari<br />
Questi tumori prendono origine dalle cellule ipofisarie ormono-secernenti, e sono tipici degli adulti;<br />
si presentano più frequentemente nel sesso femminile.<br />
Sono lesioni frequenti, che rappresentano il 10% di tutte le neoplasie intracraniche e dal 30 al<br />
50% di tutti i processi espansivi sellari.<br />
I microadenomi (diametro < 10 mm) sono 400 volte più comuni dei macroadenomi (diametro<br />
> 10 mm), ma questi ultimi vengono identificati più frequentemente negli studi neuroradiologici.<br />
Nel 75% dei casi gli adenomi ipofisari secernono ormoni e possono essere distinti sulla base dell’ormone<br />
prodotto; i più frequenti sono i prolattinomi, seguiti dagli adenomi GSH, ACTH, TSH secernenti;<br />
gli adenomi non secernenti diventano sintomatici a causa dell’effetto massa esercitato sulle<br />
strutture anatomiche adiacenti.<br />
I macroadenomi tendono a protrudere superiormente, estendendosi oltre al diaframma sellare<br />
nella cisterna sovrasellare; l’estensione laterale nel seno cavernoso è ugualmente frequente; queste<br />
modalità di espansione spiegano la frequenza della sintomatologia dovuta a compressione dei nervi<br />
cranici.<br />
• Tomografia computerizzata. I microadenomi sono isodensi e dunque non possono essere<br />
identificati sull’esame di base. I macroadenomi, anche se isodensi, possono essere identificati<br />
grazie alla modificazione del profilo superiore della ghiandola ipofisaria ed alla parziale<br />
obliterazione della cisterna sovrasellare.<br />
Necrosi e emorragie intralesionali possono causare disomogeneità intralesionali.<br />
La tomografia computerizzata può evidenziare erosioni focali del pavimento sellare, segno<br />
indiretto della presenza di un adenoma.<br />
• Risonanza magnetica. Sono isointensi in T1 al tessuto ipofisario; il comportamento in DP<br />
e T2 è estremamente variabile. L’eventuale eterogeneità di segnale si osserva in lesioni (soprattutto<br />
macroadenomi) parzialmente necrotiche o emorragiche.<br />
Le immagini coronali pesate in T1 precontrasto possono evidenziare convessità del profilo<br />
superiore della ghiandola, deviazione del peduncolo verso il lato opposto al microadenoma,<br />
da considerarsi segni indiretti di processo espansivo sellare.<br />
• Somministrazione di mezzo di contrasto. È assolutamente indispensabile alla ricerca di questo<br />
tipo di lesioni; la tecnica di studio più frequentemente adottata prevede lo studio dinamico<br />
(sia TC sia RM), in coronale. Lo studio dinamico della sella turcica è necessario in<br />
quanto la ghiandola ipofisaria non è dotata di barriera emato-encefalica, per cui assume il<br />
Parte Quinta • Procedimenti diagnostici nella patologia neurochirurgica