Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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7. Lesioni<br />
del tronco<br />
cerebrale<br />
1. Erniazioni<br />
cerebrali<br />
42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />
Sono piuttosto rare, essendo riscontrate nel 5-10% dei pazienti.<br />
Sono causate dall’impatto della parte dorso-laterale del tronco cerebrale contro l’incisura tentoriale<br />
o da rottura di piccoli vasi perforanti.<br />
Hanno prognosi infausta.<br />
• Tomografia cerebrale. È scarsamente sensibile a questo tipo di lesione. Se la contusione è<br />
emorragica si possono evidenziare aree di sfumata iperdensità a livello del tronco.<br />
• Risonanza magnetica. Dimostra la presenza di aree spesso simmetriche, iperintense in DP<br />
e T2, che interessano la parte posteriore del tronco cerebrale; se emorragiche appaiono iperintense<br />
in T1.<br />
• La diagnosi differenziale con emorragie secondarie del tronco cerebrale si basa sulla diversa<br />
localizzazione di queste ultime (parte centrale del tronco cerebrale).<br />
C • Lesioni secondarie (→ 1:I,C; 2:C3d; 17:D2)<br />
Le erniazioni cerebrali sono dislocazioni del tessuto cerebrale e dei vasi da uno dei comportamenti<br />
in cui è suddivisa la cavità cranica a un altro.<br />
È la lesione secondaria più frequente causata da una massa intracranica, di qualunque eziologia<br />
(neoplastica, infartuale, traumatica).<br />
• Sia la tomografia computerizzata sia la risonanza magnetica possono evidenziare le dislocazioni,<br />
le compressioni e la parziale obliterazione degli spazi subaracnoidei causate da<br />
esse; le anomalie sono esclusivamente morfologiche, senza alterazioni di segnale a meno<br />
che non si sviluppino infarti ed emorragie cerebrali dovuti alla compressione di arterie<br />
contro i margini delle strutture ossee o durali che delimitano i diversi compartimenti cranici.<br />
• Il quadro neuroradiologico delle diverse possibili erniazioni, trattate in ordine di frequenza,<br />
è descritto di seguito.<br />
Ernie sottofalcali<br />
Il gyrus cinguli è erniato sotto il margine inferiore libero della falce cerebrale.<br />
Il ventricolo laterale omolaterale è compresso, mentre quello eterolaterale è dilatato per ostruzione<br />
del deflusso liquorale (compressione forame di Monro).<br />
Può svilupparsi una compressione dell’arteria callosomarginale con infarti cerebrali nel territorio<br />
corrispondente.<br />
Ernie transtentoriali discendenti<br />
Sono le più frequenti.<br />
L’uncus temporale e il giro paraippocampale sono erniati al di sotto del margine libero del tentorio,<br />
e – se l’erniazione progredisce – causano una dislocazione del tronco cerebrale verso il basso<br />
e verso il lato opposto all’erniazione.<br />
La cisterna ambiens è parzialmente obliterata; le cisterne peripontina e dell’angolo ponto-cerebellare<br />
inizialmente appaiono ampliate omolateralmente all’ernia, nelle fasi avanzate sono obliterate<br />
a causa della dislocazione verso il basso del tronco cerebrale.<br />
L’erniazione può causare compressione dell’arteria corioidea anteriore, della comunicante posteriore<br />
e della cerebrale posteriore con possibili infarti cerebrali occipitali o dei nuclei della base.<br />
Se si verifica una dislocazione verso il basso del tronco cerebrale, lo stiramento e la compressione<br />
dei vasi perforanti può causare emorragie secondarie a carico del tronco cerebrale, localizzate<br />
a livello della sua parte centrale, note come “emorragie di Duret”; come già detto queste<br />
lesioni sono differenziabili dalle lesioni primarie del tronco esclusivamente in base alla diversa<br />
localizzazione.<br />
Ernie transtentoriali ascendenti<br />
Si sviluppano in seguito a traumi che interessino principalmente le strutture della fossa cranica posteriore,<br />
poco frequenti.<br />
Il verme superiore e la parte superiore degli emisferi cerebellari è erniata al di sopra dell’incisura<br />
tentoriale; la cisterna vermiana superiore ed il IV ventricolo sono parzialmente obliterati; può svilupparsi<br />
idrocefalo ostruttivo per compressione dell’acquedotto di Silvio.<br />
Ernie trans-sfenoidali discendenti<br />
Il lobo frontale è erniato al di sotto del margine della grande ala dello sfenoide; il tratto orizzontale<br />
(M1) dell’arteria cerebrale media può essere compresso, con infarti nel territorio silviano.<br />
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