Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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6. Displasie<br />
fibromuscolari<br />
7. Lesioni<br />
estrinseche<br />
compressive<br />
8. Dissezioni<br />
spontanee<br />
1. Emorragie<br />
iperacute<br />
2. Emorragie<br />
acute<br />
42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />
Nella arterite di Takayasu si osserva un interessamento dell’aorta, delle sue branche e delle arterie<br />
polmonari, caratterizzato da stenosi, occlusioni, irregolarità parietali, ectasie.<br />
Sono vasculopatie di origine sconosciuta, che causano ipertrofia dell’intima e della media a livello<br />
delle carotidi interne cervicali (90% dei casi) e delle arterie vertebrali (interessate nel<br />
12% dei casi); le biforcazioni carotidee e le carotidi interne prossimali sono, di norma, risparmiate;<br />
frequente l’interessamento di altre arterie e in particolar modo delle arterie renali.<br />
Si osservano frequentemente aneurismi intracranici, e dissezioni arteriose.<br />
L’angiografia digitale evidenzia un aspetto tipico descritto come “a collana di perle”, a livello<br />
dei vasi interessati.<br />
L’arteria carotide cervicale e le sue branche possono essere inglobate da tumori nasofaringei.<br />
I vasi intracranici sono raramente interessati, per lo più da parte di meningiomi, adenomi pituitari<br />
e gliomi a sviluppo esofitico.<br />
Le dissezioni spontanee sono trattate nel paragrafo dedicato agli aneurismi (aneurismi dissecanti)<br />
(→ § F8).<br />
C • Emorragie cerebrali: quadri clinico-radiologici<br />
(→ 11; 14:II,C1-7,D1-4)<br />
Le cause di emorragia intra-assiale sono: ipertensione arteriosa, malformazioni vascolari, traumi,<br />
malattie emorragiche, neoplasie, infarti arteriosi e venosi, arteriti.<br />
Prima di esaminare in dettaglio le possibili cause di emorragia, è opportuno esaminare la semeiologia<br />
in tomografia computerizzata e in risonanza magnetica di queste lesioni.<br />
Una emorragia cerebrale subisce, infatti, una evoluzione fisiopatologica, che causa significative<br />
modifiche semeiologiche in tomografia computerizzata e risonanza magnetica; la conoscenza<br />
di questi fenomeni – che verranno descritti di seguito – è estremamente importante, per<br />
la elevata frequenza degli episodi emorragici primitivi e secondari.<br />
La tomografia computerizzata è sensibile al contenuto proteico del sangue stravasato.<br />
La risonanza magnetica è sensibile alle caratteristiche paramagnetiche dei prodotti di degradazione<br />
dell’emoglobina.<br />
Entro le prime 6 ore dall’episodio acuto l’ematoma è formato da globuli rossi intatti, di forma<br />
biconcava, contenenti emoglobina ossigenata.<br />
La concentrazione di glucosio nella parte centrale dell’ematoma si riduce; anche il contenuto<br />
di acqua all’interno dell’ematoma tende a ridursi e la concentrazione proteica, invece, ad<br />
aumentare. L’edema perilesionale inizia a svilupparsi.<br />
• Tomografia computerizzata. Una emorragia intra-assiale è evidenziata pressoché immediatamente,<br />
come una area iperdensa; unica eccezione è il caso in cui l’ematocrito del paziente<br />
sia basso. L’edema perilesionale in questa fase e per le prime 12 ore non è evidenziabile;<br />
qualora l’edema sia evidente e l’esame sia stato eseguito a meno di 12 ore dall’esordio<br />
della sintomatologia clinica, è necessario supporre che esso sia preesistente all’emorragia<br />
(emorragia intratumorale?).<br />
• Risonanza magnetica. Le alterazioni di segnale sono, in questa fase, del tutto aspecifiche,<br />
dovute al contenuto in acqua dell’ematoma (isointensità in T1 ed iperintensità in T2); per<br />
quanto concerne l’edema perilesionale sono valide le considerazioni fatte per la tomografia<br />
computerizzata.<br />
Tra le 7 e le 72 ore successive i globuli rossi si disidratano, ma sono ancora intatti; all’interno degli<br />
eritrociti si forma deossiemoglobina intracellulare; la formazione di deossiemoglobina inizia<br />
nella parte centrale dell’ematoma. L’edema aumenta e diviene marcato.<br />
• Tomografia computerizzata. I reperti sono simili a quelli descritti per l’emorragia subacuta,<br />
ma l’edema perilesionale si evidenzia come una area ipodensa che circonda l’ematoma e<br />
che interessa la sostanza bianca; anche l’effetto massa è evidente.<br />
• Risonanza magnetica. La deossiemoglobina è isointensa in T1 e ipointensa in T2. Tutta-<br />
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