Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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1. Metastasi<br />
2. Tumori<br />
astrocitari<br />
42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />
• Tomografia computerizzata. Le lesioni sono iso-ipodense, eterogenee, con calcificazioni<br />
puntiformi. Si evidenzia spesso la descritta tendenza a interessare i recessi laterali.<br />
• Risonanza magnetica. La lesione è ipointensa in T1 e iperintensa in T2; mostra una certa<br />
disomogeneità, con aree di vuoto di segnale dovute alle calcificazioni.<br />
• Somministrazione di mezzo di contrasto. La presa di contrasto è moderata, disomogenea.<br />
Tendono a metastatizzare nello spazio subaracnoideo, per via liquorale; è estremamente importante<br />
lo studio RM con gadolinio dell’intero nevrasse.<br />
• Angiografia digitale. L’aspetto angiografico di queste lesioni è estremamente variabile, da<br />
lesioni ipovascolari a ipervascolari, con stagnazione di contrasto e fistole artero-venose.<br />
F • Neoplasie intra-assiali sopratentoriali negli adulti (→ 25)<br />
Sono le più comuni neoplasie sopratentoriali in adulti.<br />
I tumori primitivi che metastatizzano con maggiore frequenza al SNC sono i carcinomi del seno,<br />
dei polmoni, il melanoma, i carcinomi renali e gastrointestinali.<br />
Metastasi solitarie sono segnalate, nelle diverse casistiche, con frequenza variabile dal 30% al<br />
50% dei casi.<br />
Sono di norma localizzate alla giunzione tra sostanza grigia e bianca.<br />
• Il quadro neuroradiologico è già stato trattato a proposito delle neoplasie sottotentoriali<br />
negli adulti. È importante tuttavia osservare che, anche se la maggior parte delle metastasi<br />
sono facilmente individuate in risonanza magnetica, anche in esami eseguiti senza<br />
somministrazione di contrasto, completare l’esame con il gadolinio è assolutamente tassativo,<br />
quando l’esame di base sia negativo o quando si sia individuata una lesione isolata,<br />
in quanto:<br />
– le metastasi corticali, in cui l’edema perilesionale è minimo o assente, possono essere misconosciute<br />
all’esame in bianco;<br />
– prognosi e terapia sono differenti in caso di individuazione di più lesioni secondarie.<br />
• Diagnosi differenziale. Il principale problema, a livello sopratentoriale è la differenziazione<br />
di queste lesioni dai gliomi, ed in particolare dai glioblastomi. Di norma, dopo somministrazione<br />
di contrasto, le metastasi sono meglio definite e hanno bordi delimitati più nettamente;<br />
l’edema perilesionale è più abbondante nelle metastasi che nei glioblastomi.<br />
Queste neoplasie prendono origine dagli astrociti. Si distinguono astrocitomi fibrillari, pilocitici, gemistocitici<br />
e misti, dipendentemente dallo specifico tipo cellulare coinvolto.<br />
Dal punto di vista istologico astrocitomi, astrocitomi anaplastici e glioblastomi vengono differenziati<br />
attraverso la valutazione di caratteristiche (numero di mitosi, necrosi, proliferazione vascolare<br />
endoteliale, pleiomorfismo nucleare, densità cellulare) indici di anaplasia; aumentando l’anaplasia,<br />
aumenta anche il grado di aggressività biologica.<br />
Le calcificazioni sono rare e tipiche delle forme meno aggressive. Le emorragie intralesionali e<br />
ampie aree necrotico-cistiche si riscontrano generalmente nelle forme più aggressive.<br />
A questo proposito è importante osservare che esiste una tendenza a progredire verso gradi di<br />
anaplasia maggiori e che questa tendenza è particolarmente accentuata per gli astrocitomi gemistocitici,<br />
che si trasformano in glioblastomi nell’80% dei casi.<br />
Esistono inoltre due condizioni che è opportuno tenere distinte: la gliomatosi cerebri e il glioma<br />
multicentrico.<br />
Nella gliomatosi cerebri si evidenzia una diffusa infiltrazione di uno o di entrambi gli emisferi cerebrali,<br />
senza che sia possibile definire i limiti morfologici di un processo espansivo propriamente<br />
detto.<br />
Nel glioma multicentrico si osservano più lesioni, in sedi anatomiche non contigue, a sviluppo apparentemente<br />
indipendente, le cui connessioni vengono, di norma, evidenziate solamente all’esame<br />
anatomopatologico.<br />
Gli esami neuroradiologici non permettono di differenziare con certezza le singole forme neoplastiche,<br />
tuttavia possono fornire importanti elementi di valutazione del grado di aggressività,<br />
che dovrà essere costantemente confermato dall’esame bioptico.<br />
Astrocitomi<br />
• Tomografia computerizzata. Sono iso-ipodensi, con margini non ben delineati; calcificazioni,<br />
cisti necrotiche ed emorragie sono rare; l’edema perilesionale è minimo o assente. Anche<br />
l’effetto massa è minimo, spesso limitato ai solchi corticali adiacenti alla lesione. Essendo<br />
lesioni a lento accrescimento possono improntare la teca cranica.<br />
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