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Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

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2. Schwannomi<br />

3. Metastasi<br />

ossee<br />

4. Metastasi<br />

durali<br />

42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />

Tabella 1 - Diagnosi differenziale tra meningioma e schwannoma<br />

(modificata da Grossman R., Yousen D.M., Neuroradiology, Mosby 1994)<br />

Meningioma Schwannoma<br />

Presa di contrasto della dura Frequente Rara<br />

Reazione ossea Presente Rara<br />

Calcificazioni 20% Rare<br />

Potenziamento Omogeneo Disomogeneo<br />

Densità (precontrasto) Iperdenso Isodenso<br />

Prendono origine dalle cellule perineurali di Schwann (Antoni tipo 1 e 2).<br />

Gli schwannomi sono lesioni isolate che interessano più frequentemente il nervo acustico (VIII<br />

n.c.) e il trigemino (V n.c.), più raramente il facciale (VII n.c.); possono, tuttavia, interessare qualunque<br />

altro nervo cranico, tranne il nervo olfattorio (I n.c.) ed ottico (II n.c.).<br />

Bisogna tuttavia osservare che schwannomi bilaterali dei nervi acustici sono patognomonici di<br />

neurofibromatosi-2, eventualmente associati a schwannomi a carico di altri nervi cranici; neurofibromi<br />

plessiformi sono invece tipicamente associati alla neurofibromatosi-1.<br />

Sono tumori degli adulti, il cui picco di incidenza è tra i 50 ed i 60 anni.<br />

• Radiografia convenzionale. Evidenzia le alterazioni ossee (erosioni “benigne”) causate dagli<br />

schwannomi, quali per esempio allargamento del canale acustico interno per lesioni dell’VIII<br />

n.c., erosione dell’apice della rocca petrosa per lesioni del V n.c., con possibili aumenti<br />

di ampiezza dei forami ovale, rotondo e della fessura orbitaria superiore.<br />

• Tomografia computerizzata. Gli schwannomi sono spontaneamente iso o ipodensi. Calcificazioni<br />

ed emorragie intratumorali sono estremamente rare. Le alterazioni ossee precedentemente<br />

descritte possono essere facilmente evidenziate, eventualmente facendo ricorso<br />

a ricostruzioni multiplanari.<br />

• Risonanza magnetica. Sono ipo-isointensi in T1 e iperintensi in DP e T2. È spesso possibile<br />

individuare una falda di liquido cefalorachidiano intorno alla massa tumorale, analoga<br />

a quella precedentemente descritta a proposito dei meningiomi. Le aree di degenerazione<br />

cistica vengono individuate meglio che alla TC.<br />

Possono causare la formazione di cisti aracnoidee, adiacenti alla lesione, verosimilmente con<br />

un meccanismo di intrappolamento del liquor.<br />

• Somministrazione di mezzo di contrasto. Il potenziamento è marcato ma spesso non omogeneo,<br />

a causa della presenza all’interno della massa di cisti necrotiche, aree di ipocellularità<br />

o di degenerazione grassa.<br />

• Angiografia. La maggior parte degli schwannomi sono masse ipo o avascolari, prive di circolo<br />

neoformato, che causano soltanto compressioni e dislocazioni dei vasi adiacenti.<br />

• Diagnosi differenziale. Come già detto, il principale problema di diagnosi differenziale è<br />

il meningioma (→ tab. 1).<br />

Sono più frequentemente causate da tumori dei polmoni e del seno.<br />

Possono essere evidenziate dalla tomografia computerizzata (algoritmi di ricostruzione e valori<br />

di finestra e livello adeguati allo studio delle strutture ossee). La risonanza magnetica consente,<br />

se eseguita con somministrazione di gadolinio, di evidenziare le lesioni più piccole, e di<br />

determinarne estensione e rapporti.<br />

Le metastasi durali hanno origine, di norma, da tumori maligni extracranici: carcinomi del polmone,<br />

del seno, della prostata, melanomi e linfomi sono i tumori più frequentemente implicati negli<br />

adulti; nei bambini il neuroblastoma surrenalico e le leucemie causano spesso questo tipo di lesione<br />

secondaria.<br />

La via di diffusione delle cellule neoplastiche è ematogena.<br />

Tuttavia, anche se questa è la regola generale, è possibile una diffusione alla dura di una lesione<br />

neoplastica primitiva o secondaria del tessuto cerebrale o osseo.<br />

• Tomografia computerizzata. Si possono evidenziare uno o più ispessimenti focali, isodensi,<br />

della dura. L’edema perilesionale e l’effetto massa sono minimi.<br />

• Risonanza magnetica. Evidenzia più facilmente queste lesioni, che sono, di norma,<br />

ipointense in T1 ed iperintense in T2, l’effetto massa (possibili ernie cerebrali) e l’edema<br />

perilesionale.<br />

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