Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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1. Idromielia<br />
(→ 19; 58)<br />
2. Siringomielia<br />
42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />
XVI - IDROMIELIA E SIRINGOMIELIA<br />
L’idromielia è un aumento del diametro del canale centrale; la siringomielia è una cavità intramidollare<br />
distinta dal canale centrale, che, tuttavia, può essere in comunicazione con quest’ultimo.<br />
Sono più frequentemente di origine congenita, ma possono anche essere idiopatiche, traumatiche,<br />
infiammatorie e tumorali; le forme congenite, dovute a una malformazione di Chiari o a una<br />
malformazione ossea della giunzione cervico-occipitale, sono anche definite come “comunicanti”, a<br />
causa della comunicazione con il IV ventricolo attraverso l’obex.<br />
È estremamente difficile differenziare, anche facendo ricorso alla risonanza magnetica, una<br />
cavità idromielica da una cavità siringomielica, per cui spesso si fa ricorso al termine “idrosiringomielia”.<br />
Siringomielia comunicante<br />
Come già detto, è associata a una malformazione di Chiari o a una anomalia della giunzione cervico-occipitale.<br />
Può estendersi verso l’alto causando una siringobulbia.<br />
La malformazione di Chiari implicata può essere di tipo I o II.<br />
La malformazione della giunzione cervico-occipitale di più frequente riscontro in questi pazienti<br />
è l’impressione basilare; frequenti anche l’occipitalizzazione dell’atlante, la platibasia, la spina bifida<br />
di C1.<br />
La cavità idrosiringomielica generalmente interessa il midollo cervicale e toracico; il limite superiore<br />
è a livello di C2; il limite inferiore è raramente al di sotto di D8 o D10. È possibile, ma rara,<br />
l’estensione della idrosiringomielia al bulbo (siringobulbia).<br />
La patogenesi è controversa.<br />
Si può manifestare clinicamente a qualunque età ed evolve molto lentamente; il quadro clinico è<br />
caratterizzato da anestesia termodolorifica “sospesa” e dissociata, alterazione dei riflessi agli arti superiori,<br />
amiotrofia, alterazione del trofismo cutaneo e articolare, sintomi piramidali; l’eventuale siringobulbia<br />
si manifesta con alterazioni a carico dei nervi cranici; la scoliosi è frequente.<br />
• Radiologia convenzionale. Consente un primo bilancio delle eventuali anomalie ossee presenti<br />
a livello della giunzione cervico-occipitale.<br />
• Tomografia computerizzata. A livello encefalico è estremamente importante valutare la<br />
presenza di una malformazione di Chiari e di idrocefalia. A livello cervicale è necessario studiare<br />
accuratamente la giunzione cervico-occipitale facendo ricorso alle ricostruzioni multiplanari<br />
e tridimensionali. A volte è possibile evidenziare la presenza della cavità idrosiringomielica<br />
(area ipodensa in posizione centrale nel canale spinale) senza ricorrere all’iniezione<br />
intratecale di mezzo di contrasto; questo reperto dovrà comunque necessariamente essere<br />
confermato tramite RM, o mielografia e mielo-TC.<br />
• Risonanza magnetica. L’esistenza di una malformazione di Chiari I è sicuramente più facilmente<br />
evidenziabile in RM che in TC.<br />
È la sola tecnica che consente l’evidenziazione diretta della cavità idrosiringomielica<br />
(ipointensa in T1 e DP, iperintensa in T2), la valutazione della sua estensione e della presenza<br />
di siringobulbia; le pareti possono presentare fenomeni gliotici ed essere, quindi,<br />
iperintense in DP e T2; ugualmente possibile è la presenza di setti gliali (medesime caratteristiche<br />
di segnale) che dividono la cavità idrosiringomielica in una serie di concamerazioni<br />
comunicanti.<br />
Il midollo spinale può essere normale, aumentato di diametro, atrofico.<br />
• Somministrazione di mezzo di contrasto. Può essere estremamente importante, in RM,<br />
qualora si riscontri un aumento del diametro del midollo spinale, al fine di differenziare la<br />
forma congenita da quella tumorale.<br />
• Mielografia e mielo-TC. Consente un’analisi sia delle eventuali malformazioni di Chiari<br />
presenti sia della giunzione cervico-occipitale, nonché della preservazione dello spazio subaracnoideo.<br />
L’8% delle cavità idrosiringomieliche si iniettano immediatamente (verosimile comunicazione<br />
diretta tra la cavità e lo spazio subaracnoideo), il restante 92% dopo 6-8 ore dall’iniezione nello<br />
spazio subaracnoideo del mezzo di contrasto (verosimile passaggio transmidollare).<br />
Siringomielia idiopatica<br />
È possibile formulare diagnosi di siringomielia idiopatica qualora vengano escluse le malformazioni<br />
della giunzione cervico-occipitale, le malformazioni di Chiari, tumori midollari (risonanza magnetica<br />
con somministrazione di gadolinio) e nell’anamnesi del paziente non risultino pregressi fatti<br />
traumatici o infettivi.<br />
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