Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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1. Spine bifide<br />
aperte<br />
2. Spine bifide<br />
occulte<br />
3. Meningoceli<br />
XV - MALFORMAZIONI CONGENITE DEL RACHIDE<br />
A • Disrafismi spinali (→ 19:C,D)<br />
Costituiscono un gruppo di malformazioni congenite della colonna vertebrale e del midollo<br />
spinale caratterizzate da mancata, incompleta o anomala saldatura sulla linea mediana del tessuto<br />
nervoso, osseo o mesenchimale.<br />
Si distinguono:<br />
– spina bifida aperta, in cui il contenuto spinale (tessuto nervoso e/o meningi), erniato attraverso<br />
un difetto osseo posteriore, è esposto alla visione sulla linea mediana del dorso;<br />
– spina bifida occulta, in cui la lesione è ricoperta da cute intatta; può esistere o meno un difetto<br />
osseo posteriore.<br />
Le forme di più frequente riscontro sono mielocele e mielomeningocele, in cui si osserva:<br />
– la presenza di una placca di tessuto nervoso, il placode, in posizione dorsale, sulla linea mediana,<br />
in rapporto di continuità con la cute adiacente;<br />
– l’esistenza, nel mielomeningocele, di una dilatazione dello spazio subaracnoideo, che causa una<br />
elevazione del placode sulla superficie cutanea;<br />
– l’origine delle radici spinali dorsali dalla superficie anteriore del placode, lateralmente alle radici<br />
ventrali;<br />
– la dura madre, l’aracnoide e la pia ricoprono la superficie ventrale del placode;<br />
– “ancoramento” e posizione più bassa rispetto alla norma (“tethered cord”) del midollo spinale;<br />
– esistenza di un difetto osseo posteriore, che interessa più vertebre contigue, attraverso cui si verifica<br />
l’erniazione del contenuto spinale.<br />
Il riscontro di un meningocele semplice è possibile, ma molto più raro.<br />
Dal punto di vista embriologico, la malformazione è causata da un fallimento nella fusione sulla<br />
linea mediana delle pieghe neurali della placca neurale, che, pertanto, restano in continuità con l’ectoderma<br />
che formerà la cute.<br />
L’incidenza è di 1-2 casi per 1000 nati vivi, ed è più frequente nel sesso femminile.<br />
È costantemente presente una malformazione di Chiari tipo II; possono anche essere presenti<br />
idromielia (30-75% dei pazienti), siringomielia (20%), lipomi intracanalari (occasionalmente), idrocefalo<br />
(80%), agenesia del corpo calloso, diastematomielia (30-45%), scoliosi (20%), cifosi (10%),<br />
deformità delle anche.<br />
La localizzazione più frequente è a livello lombo-sacrale.<br />
I pazienti con questo tipo di anomalia non vengono quasi mai sottoposti ad accertamenti<br />
neuroradiologici, con la sola eccezione dell’ecografia prenatale, che dimostra la presenza<br />
della malformazione.<br />
Indicazione all’esecuzione di una risonanza magnetica è, invece, il riscontro di un deterioramento<br />
delle condizioni neurologiche dopo l’intervento chirurgico, che si può verificare a seguito di:<br />
– riancoramento (“retethering”) del midollo spinale, dovuto alla cicatrice o ad altra malformazione<br />
associata;<br />
– compressione del midollo spinale da parte della dura, a seguito della riparazione chirurgica;<br />
– compressione del midollo spinale da parte di un tumore dermoide, epidermoide o di una<br />
cisti aracnoidea;<br />
– ischemia del midollo spinale;<br />
– formazione di una cavità idrosiringomielica.<br />
Queste complicanze sono diagnosticabili dalla RM, con la sola eccezione del riancoramento,<br />
che viene formulata quando siano state escluse le altre possibili complicanze postoperatorie.<br />
Costituiscono un gruppo eterogeneo di lesioni, la cui esatta embriologia è sconosciuta, caratterizzate<br />
in contrapposizione alla spina bifida aperta dalla esistenza di cute integra che ricopre la lesione<br />
stessa. Le più frequenti sono il meningocele, il seno dermico dorsale, il lipomielomeningocele, il<br />
fibrolipoma del filum terminale, i lipomi intradurali.<br />
Sono protrusioni delle meningi (dura e aracnoide) e di liquido cefalo-rachidiano attraverso un difetto<br />
osseo posteriore del rachide, che può interessare uno o più segmenti; la malformazione è caratterizzata<br />
dall’assenza di tessuto nervoso al suo interno e dall’integrità della cute sovrastante.<br />
Di norma, il paziente è neurologicamente integro.<br />
L’incidenza è di 1 caso ogni 10.000 nati vivi.<br />
Parte Quinta • Procedimenti diagnostici nella patologia neurochirurgica