Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
7. Tumori<br />
extradurali<br />
benigni<br />
8. Tumori<br />
epidurali<br />
maligni<br />
9. Cisti<br />
aracnoidee<br />
10. Lipomatosi<br />
epidurali<br />
1. Tumori delle<br />
guaine nervose<br />
42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />
Tumori benigni (neurinomi, meningiomi, emangiomi) possono svilupparsi in modo prevalente<br />
o anche esclusivo nello spazio epidurale.<br />
La RM permette una corretta diagnosi di queste neoformazioni, illustrate nei loro diversi<br />
aspetti nel capitolo 35(→ 35:I,E3).<br />
Qualora si sospetti la presenza di una neoformazione di tessuto vascolare (emangioma) è indicata<br />
l’angiografia selettiva.<br />
Sono costituiti in modo prevalente da metastasi, linfomi, infiltrati leucemici, sarcomi (→ § 6),<br />
i cui aspetti clinici e diagnostici sono dettagliatamente affrontati nel capitolo 35 (→ 35:I,E2).<br />
Anche in questo caso la RM, eventualmente con mezzo di contrasto paramagnetico, costituisce<br />
l’indagine di elezione.<br />
Le cisti aracnoidee possono protrudere nello spazio extradurale attraverso una soluzione di continuità<br />
della dura.<br />
La localizzazione più frequente è toracica. Causano una sintomatologia dovuta alla compressione<br />
del midollo spinale; è frequente il rilievo di cifosi.<br />
• La radiologia convenzionale e la tomografia computerizzata evidenziano l’aumento del diametro<br />
del canale spinale e della distanza interpeduncolare con erosione dei peduncoli ed impronta<br />
sui corpi vertebrali.<br />
• La risonanza magnetica ed eventualmente la mielografia e la mielo-TC permettono di formulare<br />
la diagnosi e di precisare la sede extradurale della lesione.<br />
Sono rare lesioni non neoplastiche caratterizzate da eccessiva deposizione di grasso nello spazio epidurale.<br />
Si osservano più frequentemente in pazienti in terapia corticosteroidea, in pazienti obesi.<br />
• La tomografia computerizzata e la risonanza magnetica evidenziano facilmente la lesione.<br />
C • Tumori e cisti intradurali extramidollari (→ 35:II)<br />
Sono i più comuni tumori intradurali extramidollari, rappresentando il 50% di queste lesioni;<br />
possono avere una componente extradurale (13% dei casi) o essere esclusivamente extradurali<br />
(27% dei casi).<br />
Diventano sintomatici in età media; il 35-45% dei pazienti che presenta tumori delle guaine nervose<br />
è affetta da neurofibromatosi.<br />
Sono localizzati in prossimità dei canali di coniugazione; i diversi segmenti della colonna sono interessati<br />
con uguale frequenza; possono essere multipli, specie nei pazienti affetti da neurofibromatosi<br />
(necessità di uno studio RM completo del sistema nervoso centrale con gadolinio).<br />
Il quadro clinico è caratterizzato da dolore e parestesie a distribuzione radicolare, ma è possibile<br />
anche lo svilupparsi di sintomi dovuti alla compressione del midollo spinale.<br />
Dal punto di vista anatomo-patologico possono essere distinti in:<br />
– schwannomi (definiti anche neurinomi o neurilemmoni), tumori ben circoscritti, adiacenti alla<br />
radice nervosa (di solito quella sensitiva), ma dissociabili da essa, che possono mostrare aree<br />
di degenerazione cistica, emorragica o xantomatosa; di norma non sono associati a neurofibromatosi;<br />
– neurofibromi, frequenti in pazienti affetti da neurofibromatosi e rari al di fuori di questa malattia,<br />
che avvolgono e non sono facilmente dissociabili dalla radice nervosa sensitiva, spesso multipli.<br />
• Radiografia convenzionale. Evidenzia alterazioni ossee, quali erosione dei peduncoli vertebrali,<br />
allargamento dei forami di coniugazione, scoliosi, erosione del profilo posteriore dei<br />
corpi vertebrali.<br />
• Tomografia computerizzata. Permette di studiare meglio le alterazioni ossee precedentemente<br />
descritte (specie a livello dei forami di coniugazione), ed evidenzia una massa di densità<br />
variabile dall’ipodensità alla lieve iperdensità, localizzata a livello di un forame di coniugazione,<br />
con possibile estensione in regione paravertebrale.<br />
• Risonanza magnetica. Questi tumori appaiono come lesioni ben delimitate, iso-ipointense in T1<br />
e iperintense in DP e T2, a volte disomogenee a causa dell’esistenza di aree di degenerazione cistica,<br />
grassa o di emorragie intralesionali; hanno spesso un aspetto a clessidra, dovuto alla protrusione<br />
del tumore nello spazio paravertebrale attraverso il forame di coniugazione. La RM permet-<br />
843