Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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• I quadri neuroradiologici non sono specifici, simili a quelli descritti per il mieloma multiplo.<br />
La diagnosi si fonda sugli esami ematologici.<br />
Metastasi (→ 34:I,D; 35:I,D1-2)<br />
I tumori primitivi che metastatizzano più frequentemente alle vertebre sono:<br />
– negli adulti, i carcinomi del seno, dei polmoni e della prostata (responsabili del 50% delle metastasi);<br />
altri tumori che possono metastatizzare a questo livello sono linfoma, melanoma, carcinoma<br />
renale, sarcoma, mieloma multiplo;<br />
– nei bambini, il sarcoma di Ewing e il neuroblastoma; meno frequenti le metastasi da sarcoma<br />
osteogenico, rabdomiosarcoma, linfoma di Hodgkin, sarcoma, tumore a cellule germinali.<br />
Negli adulti sono i più comuni tumori extradurali maligni; si localizzano inizialmente ai corpi vertebrali<br />
ma successivamente si estendono allo spazio paraspinale ed epidurale.<br />
Nei bambini tendono a interessare il canale vertebrale penetrando attraverso i forami di coniugazione,<br />
assumendo, dunque, una distribuzione epidurale e successivamente interessano i corpi vertebrali;<br />
il 5% dei bambini con tumori maligni solidi sviluppa metastasi epidurali.<br />
Il quadro clinico è caratterizzato da dolore e sintomi dovuti alla compressione delle strutture nervose.<br />
La maggior parte delle metastasi causano fenomeni osteolitici; da tenere presente, tuttavia, l’esistenza<br />
di metastasi osteoblastiche; i tumori primitivi che danno origine più frequentemente a metastasi<br />
osteoblastiche sono i carcinomi del seno e della prostata.<br />
Le metastasi sono di norma multiple; solo il 10% sono isolate.<br />
• Radiologia convenzionale. Il più comune reperto radiologico è la distruzione dei peduncoli<br />
vertebrali; altri possibili reperti sono aree osteolitiche multiple a carico dei corpi vertebrali<br />
e fratture compressione.<br />
• Tomografia computerizzata. Evidenzia le aree osteolitiche o osteosclerotiche a livello dei<br />
corpi vertebrali; i dischi intervertebrali sono normali.<br />
• Risonanza magnetica. È la metodica neuroradiologica più sensibile. Le metastasi sono il<br />
più delle volte lesioni litiche, ipointense in T1 e iperintense in T2; le lesioni osteoblastiche<br />
sono ipointense in T1 ed in T2 (neoformazione di osso compatto).<br />
Permette di valutare anche l’entità della compressione midollare.<br />
• Somministrazione di mezzo di contrasto. Di norma gli esami in bianco sono sufficienti alla<br />
diagnosi; la somministrazione di mezzo di contrasto può essere utile alla valutazione dell’eventuale<br />
estensione epidurale e paraspinale. Si tenga tuttavia presente che il potenziamento<br />
della lesione è di grado variabile.<br />
• Mielografia e mielo-TC. Qualora non sia possibile eseguire una RM, è sicuramente l’esame<br />
che permette di valutare meglio l’eventuale sviluppo all’interno del canale spinale e l’estensione<br />
epidurale delle metastasi vertebrali.<br />
• Medicina nucleare. La scintigrafia ossea è estremamente sensibile: le metastasi sono caratterizzate<br />
da ipercaptazione; purtroppo però l’ipercaptazione è assolutamente non specifica, potendo<br />
essere evidenziata anche in presenza di traumi, infezioni o fratture osteoporotiche.<br />
La SPECT può aiutare nella differenziazione tra lesioni benigne e maligne, ma in base a un<br />
criterio morfologico: una lesione ipercaptante che interessi i corpi vertebrali ed i peduncoli<br />
vertebrali deve essere considerata maligna.<br />
• Diagnosi differenziale. Il principale problema posto dalle metastasi è la differenziazione di una<br />
frattura-compressione causata da osteoporosi da una dovuta a metastasi; i relativi criteri sono riportati<br />
in tabella 17; si deve osservare, tuttavia, che non esistono criteri che abbiano validità assoluta<br />
perché entrambe le lesioni possono causare dolore, comprimere il midollo spinale, potenziarsi<br />
dopo contrasto, interessare livelli singoli o multipli, essere iperintense in T2 (anche se<br />
questo comportamento è raro nelle fratture da osteoporosi), potenziarsi dopo contrasto.<br />
Tabella 17 - Criteri RM di differenziazione tra fratture-compressione benigne e metastatiche<br />
(modificata da Osborn A.G., Diagnostic Neuroradiology, Mosby 1994)<br />
Frattura-compressione benigna (osteoporotica)<br />
Segnale simile a quello degli altri corpi vertebrali<br />
Segnale del corpo vertebrale uniforme e simile a quello degli altri corpi vertebrali<br />
Frattura-compressione patologica (metastasi)<br />
Aree di alterato segnale a livello di altri corpi vertebrali<br />
Distruzione della corticale ossea<br />
Interessamento dei peduncoli vertebrali<br />
Segnale eterogeneo e differente da quello degli altri corpi vertebrali<br />
Parte Quinta • Procedimenti diagnostici nella patologia neurochirurgica