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Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

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840<br />

3. Osteoblastomi<br />

(→ 34:I,C4)<br />

4. Tumori<br />

a cellule giganti,<br />

osteocondromi,<br />

cisti<br />

aneurismatiche<br />

dell’osso<br />

(→ 34:I,C6)<br />

5. Granulomi<br />

eosinofili<br />

6. Lesioni<br />

maligne<br />

rachidee<br />

• Risonanza magnetica. Hanno un segnale variabile, relativamente iperintenso in tutte le sequenze<br />

in rapporto al segnale dell’osso circostante.<br />

• Somministrazione di mezzo di contrasto. Il potenziamento è incostante.<br />

• Medicina nucleare. La scintigrafia ossea rivela costantemente una area focale di fissazione.<br />

• Diagnosi differenziale. Si pone con l’osteomielite (i fenomeni osteolitici sono più marcati),<br />

con le metastasi osteoblastiche (esse sono multiple, le lesioni sono più frequentemente<br />

localizzate a livello dei corpi vertebrali ed i pazienti sono generalmente più anziani), con le<br />

isole di osteosclerosi (asintomatiche e senza fenomeni osteolisi), con l’osteoblastoma (generalmente<br />

di maggiori dimensioni) (→ tab. 16).<br />

Sono lesioni litiche benigne, di norma di dimensioni maggiori di 2 cm.<br />

Istologicamente osteoblastoma e osteoma osteoide sono estremamente simili e verosimilmente<br />

rappresentano un continuum; anche la localizzazione è identica per i due tumori.<br />

Sono rari, più frequenti nel sesso maschile (2,5:1) e si manifestano prima dei 30 anni di età con<br />

dolore localizzato.<br />

Spesso presentano un progressivo aumento delle dimensioni ed il 10% delle lesioni recidiva dopo<br />

escissione chirurgica.<br />

• Il quadro neuroradiologico è simile a quello descritto per l’osteoma osteoide, ma la lesione<br />

è di dimensioni maggiori, può evolvere in senso espansivo-litico, e interessare le parti<br />

molli e lo spazio epidurale.<br />

• La diagnosi differenziale (→ tab. 16) comprende l’osteoma osteoide, la cisti ossea aneurismatica<br />

e, nel caso delle lesioni più aggressive, l’osteosarcoma.<br />

Sono rari tumori benigni (→ tab. 16) che possono svilupparsi a livello vertebrale.<br />

I tumori a cellule giganti sono lesioni litiche che si localizzano a livello del sacro e dei corpi delle<br />

vertebre lombari; sono ipervascolarizzate e danno spesso origine a emorragie intralesionali; il picco<br />

di incidenza è nella terza decade di vita e si manifestano con dolore locale e deficit neurologici.<br />

Il quadro neuroradiologico evidenzia una lesione litica (radiografia convenzionale, TC), ipervascolarizzata<br />

(angiografia digitale), con disomogeneità dovute alla presenza di prodotti di degradazione<br />

dell’emoglobina (RM); la diagnosi differenziale contempla l’osteoblastoma e la cisti aneurismatica<br />

dell’osso (età).<br />

Gli osteocondromi si presentano come escrescenze ossee, che presentano al loro interno uno spazio<br />

midollare in continuità con quello dell’osso da cui traggono origine; possono essere multipli; la<br />

localizzazione vertebrale è rara, e sono interessate più frequentemente le vertebre cervicali (processi<br />

spinosi e trasversi). L’età media dei pazienti è di 30 anni e può causare una compressione midollare.<br />

In radiologia convenzionale e tomografia computerizzata la lesione appare come una massa sessile<br />

o peduncolata che presenta una base d’impianto ossificata (iperdensa), con una porzione centrale<br />

di densità simile alla midollare ossea.<br />

Le cisti aneurismatiche dell’osso sono lesioni osteolitiche espansive, pluriloculate, altamente vascolarizzate<br />

che possono dare origine a emorragie intralesionali. Tra il 30 e il 50% sono causate da<br />

pregresso trauma, infarto o altre lesioni (condroblastoma, tumori a cellule giganti, fibromi, osteoblastomi,<br />

displasia fibrosa), che possono anche essere mascherate dallo sviluppo della cisti aneurismatica.<br />

L’80% dei pazienti è di età inferiore ai 20 anni. La cisti aneurismatica si manifesta con dolore<br />

locale, compressione midollare e fratture patologiche. Generalmente le cisti aneurismatiche sono<br />

localizzate a livello dell’arco posteriore.<br />

Il quadro neuroradiologico è caratterizzato da una lesione osteolitica, che espande e assottiglia la<br />

corticale, si potenzia dopo contrasto e può invadere le parti molli; in risonanza magnetica si evidenzia<br />

facilmente la presenza di prodotti di degradazione dell’emoglobina (iperintensità in T1).<br />

Sono lesioni benigne, non neoplastiche, che fanno parte delle istiocitosi X.<br />

Si manifestano in età infantile, tra i 5 ed i 10 anni; sono rari in pazienti di età superiore ai 30 anni.<br />

Causano collasso del corpo vertebrale interessato (“vertebra plana”) con dischi intervertebrali<br />

normali; localizzazioni multiple sono possibili, ma rare.<br />

• Gli esami neuroradiologici evidenziano una lisi ossea (non accompagnata da sclerosi ossea),<br />

che causa collasso vertebrale; in risonanza magnetica il corpo vertebrale interessato presenta un<br />

segnale disomogeneo in T1 e iperintenso in DP e T2. La presa di contrasto è marcata.<br />

Di norma non si osserva estensione alle parti molli.<br />

Cordomi (→ 34:I,B1)<br />

Originano da residui intraossei della notocorda e pertanto devono essere considerati di origine embrionaria.<br />

Parte Quinta • Procedimenti diagnostici nella patologia neurochirurgica

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