29.05.2013 Views

Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

838<br />

X - TUMORI E CISTI DEL RACHIDE E DEL MIDOLLO SPINALE<br />

(→ 33; 34:I; 35:I,III,IV)<br />

A • Finalità dell’accertamento. Possibilità delle diverse metodiche diagnostiche<br />

Le principali finalità dello studio neuroradiologico dei processi neoplastici a livello del rachide<br />

e del midollo spinale sono:<br />

– evidenziare la lesione, differenziandola da altre lesioni che possano determinare quadri<br />

sintomatologici simili;<br />

– localizzarla e definirne i rapporti con le guaine meningee e con il midollo spinale;<br />

– valutarne le caratteristiche (calcificazioni, emorragie);<br />

– dare indicazioni relative alla sua caratterizzazione istologica;<br />

– dimostrare eventuali alterazioni associate (metastasi leptomeningee, alterazioni ossee);<br />

– definirne la vascolarizzazione e valutare, se opportuno, la possibilità di una embolizzazione<br />

preoperatoria.<br />

La classificazione di queste lesioni si basa su un criterio topografico, essendo articolata in lesioni<br />

extradurali, intradurali extramidollari e intramidollari.<br />

La radiologia convenzionale permette di evidenziare esclusivamente le alterazioni ossee<br />

(erosioni, fratture patologiche); è ancora oggi importante a causa della sua “panoramicità”, che<br />

permette lo studio di ampi segmenti del rachide.<br />

La tomografia computerizzata, consente uno studio assiale più dettagliato di eventuali lesioni<br />

ossee, ma non permette la visualizzazione diretta del contenuto del canale spinale.<br />

La risonanza magnetica è la sola tecnica che permette lo studio diretto delle caratteristiche<br />

della lesione (cisti necrotiche, emorragie intralesionali), del midollo spinale (siringomielia,<br />

aree malaciche) e degli spazi liquorali (metastasi leptomeningee, infiltrazioni della dura), l’esplorazione<br />

di ampi segmenti del rachide; è la metodica con la maggiore sensibilità nei confronti<br />

dei processi sostitutivi ossei. La semeiologia elementare è identica a quella descritta<br />

precedentemente per le neoplasie encefaliche.<br />

La somministrazione di mezzo di contrasto dovrebbe essere eseguita seguendo i medesimi<br />

criteri precedentemente esposti nel capitolo dedicato alle tecniche diagnostiche.<br />

Attraverso la mielografia e la mielo-TC è possibile studiare le strutture ossee, visualizzando<br />

contemporaneamente lo spazio subaracnoideo ed il midollo spinale, sia pure in maniera indiretta;<br />

in particolare la localizzazione delle lesioni si basa sui seguenti criteri:<br />

– una lesione epidurale causa un tipico assottigliamento “a becco di flauto” dello spazio subaracnoideo,<br />

dovuto alla compressione e dislocazione della dura madre e del midollo spinale;<br />

– una lesione intradurale extramidollare causa una espansione “a calice” dello spazio subaracnoideo<br />

in prossimità e dal lato della lesione, dovuta alla localizzazione della lesione<br />

espansiva che comprime ed “allontana” dalla dura il midollo spinale; dal lato opposto della<br />

lesione si osserva una compressione a becco di flauto dello spazio subaracnoideo;<br />

– una lesione intramidollare determina un assottigliamento, bilaterale, “a scalpello”, dello<br />

spazio subaracnoideo, associato a una deformazione dei profili del midollo spinale, che appare<br />

aumentato di diametro in tutte le proiezioni; è necessario fare attenzione a possibili false<br />

immagini mielografiche di allargamento del diametro midollare, dovute allo schiacciamento<br />

del midollo, osservabili nelle lesioni epidurali e intradurali extramidollari, sulle<br />

proiezioni ortogonali.<br />

L’angiografia digitale è utile per la diagnosi differenziale con malformazioni vascolari, quando si<br />

desideri dimostrare la vascolarizzazione della neoplasia o l’origine dell’arteria spinale anteriore di<br />

Adamkiewicz in ottica prechirurgica o per valutare la possibilità di embolizzazioni preoperatorie.<br />

Per quanto esposto un sospetto clinico specifico per patologia neoplastica vertebro-midollare o<br />

comunque per patologia midollare dovrebbe portare a eseguire, quale primo esame nell’iter diagnostico,<br />

una RM a livello del tratto verosimilmente interessato.<br />

Se il quadro clinico non orienta specificamente per patologia neoplastica o midollare, l’iter<br />

diagnostico dovrebbe prevedere l’esecuzione di radiografie convenzionali e successivamente<br />

una tomografia computerizzata mirata; in caso di non corrispondenza tra quadro sintomatologico<br />

e neuroradiologico sarà necessario procedere all’esecuzione di una RM.<br />

Qualora il paziente non possa essere sottoposto a RM (claustrofobia, protesi metalliche, pace-makers)<br />

sarà necessario eseguire una mielografia, completata sempre da una mielo-TC ed<br />

eventualmente da stratigrafie.<br />

Parte Quinta • Procedimenti diagnostici nella patologia neurochirurgica

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!