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per i colleghi aquilani colpiti dal terremoto. Un deciso sostegno è stato
anche dato alla necessità di non abbassare la guardia sul fronte vaccinale,
come riportato su questo Notiziario.
In concomitanza della vicenda di Eluana Englaro il nostro Ordine, dopo
ampio dibattito, ha elaborato un documento, che è stato ripreso in altre
sedi e che risulta non dissimile da quello che la FNOMCeO ha stilato a
livello nazionale. A livello parlamentare, inoltre, sono state recepite le indicazioni
dei medici, che hanno saputo mediare, con il concetto dell’alleanza
terapeutica, fra le opposte vedute sul delicato argomento.
A metà 2009 è venuto fuori il problema della tutela del lavoro dei minori,
che non ricade più sotto la giurisdizione dei medici dell’ASL; il dr Paolo Ricchiardi
si è occupato della questione sul Notiziario. L’Ordine si è interessato
poi dell’Associazione Medici per l’Africa, che fa capo al dr Belgrano. Una
mano è stata data anche ai colleghi pensionati cui l’INPS voleva imporre
il versamento, praticamente a fondo perduto, del 17% dei proventi della
libera professione: si è concordato che verseranno il solo 2% all’ENPAM,
il quale, però, periodicamente rivaluterà la pensione.
È stata inviata una lettera ufficiale ai Direttori sanitari delle ASL e dell’ASO
della nostra provincia. Poiché non è più prevista dai contratti e dalle
convenzioni dei medici la presenza di un rappresentante dell’Ordine che
valutasse eventuali conflitti deontologici, si è voluto così riaffermare quanto
prevede espressamente il nostro Codice per queste importanti figure professionali
[NdR: art. 69, vedi nota 1 ].
Il Presidente ha illustrato la sua personale partecipazione al convegno FNOM-
CeO sulle medicine non convenzionali, che, come ha ricordato, hanno visto
e vedono contrapposte correnti di pensiero antitetiche; il documento approvato
in sede nazionale “consentirà di istituire, anche in provincia di Cuneo,
un registro degli esercenti le cosiddette medicine non convenzionali”.
Per chiudere col 2009, l’Ordine ha accolto l’invito della Fondazione Cassa
di risparmio di Cuneo per l’iniziativa triennale “Viaggiare sicuri”, che vuole
sensibilizzare i giovani per una guida più sicura.
1 Il medico che svolge funzioni di direzione sanitaria nelle strutture pubbliche o private ovvero di responsabile sanitario in una
struttura privata deve garantire, nell’espletamento della sua attività, il rispetto delle norme del Codice di Deontologia Medica
e la difesa dell’autonomia e della dignità professionale all’interno della struttura in cui opera. Egli comunica all’Ordine il proprio
incarico e collabora con l’Ordine professionale, competente per territorio, nei compiti di vigilanza sulla collegialità nei
rapporti con e tra medici per la correttezza delle prestazioni professionali nell’interesse dei cittadini. Egli, altresì, deve vigilare
sulla correttezza del materiale informativo attinente alla organizzazione e alle prestazioni erogate dalla struttura. Egli, infine
vigila perché nelle strutture sanitarie non si manifestino atteggiamenti vessatori nei confronti dei colleghi. Il medico che svolge
funzioni di direzione sanitaria nelle strutture pubbliche o private ovvero di responsabile sanitario in una struttura privata deve
garantire, nell’espletamento della sua attività, il rispetto delle norme del Codice di Deontologia Medica e la difesa dell’autonomia
e della dignità professionale all’interno della struttura in cui opera. Egli comunica all’Ordine il proprio incarico e collabora
con l’Ordine professionale, competente per territorio, nei compiti di vigilanza sulla collegialità nei rapporti con e tra medici
per la correttezza delle prestazioni professionali nell’interesse dei cittadini. Egli, altresì, deve vigilare sulla correttezza del materiale
informativo attinente alla organizzazione e alle prestazioni erogate dalla struttura. Egli, infine vigila perché nelle strutture
sanitarie non si manifestino atteggiamenti vessatori nei confronti dei colleghi.