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INFORMAZIONE - ATTUALITÀ - SERVIZI - CULTURA - SVAGO ED ALTRO<br />

MARZO 2010


Aderente a:<br />

Associazione Associazione Pensionati Pensionati e e Dipendenti<br />

Dipendenti<br />

della ex Cassa di Risparmio di Torino e di altre Banche<br />

ExCRT&<strong>Co</strong>.<br />

Via Nizza 150 - 10126 TORINO<br />

Tel. 011.662.4658 - 011.662.4668 - Fax. 011.663.13.94<br />

E-mail : aspenscrt@tiscali.<strong>it</strong> - S<strong>it</strong>o: www.aspenscrt.<strong>it</strong><br />

FAP FEDERAZIONE NAZIONALE SINDACALE<br />

CREDITO delle ASSOCIAZIONI dei PENSIONATI del CREDITO<br />

ORGANI SOCIALI (triennio 2008 - 2010)<br />

<strong>Co</strong>nsiglio Direttivo<br />

Burdese Piero (Presidente) - Delponte Rodolfo (V.Pres.Vicario) - Rosso Giulio (V. Pres.) - Balda Guglielmo (Segretario) - Dovolich<br />

Giuseppe (Tesoriere) - Alessandria Mario - Arborio Domenico - Cane Vincenzo - Chauvelot Carla - Gallini Claudio - Merlo Adriano<br />

Mocellin Sonia - Pransani Maria Matilde ved. Re - Seminara Giusto - Zorzin Piergiorgio - Viotto Giorgio (per i soci aggiunti)<br />

<strong>Co</strong>m<strong>it</strong>ato Esecutivo<br />

Burdese Piero, Delponte Rodolfo, Rosso Giulio, Balda Guglielmo, Dovolich Giuseppe, Gallini Claudio, Seminara Giusto<br />

Revisori dei <strong>Co</strong>nti<br />

Rocco Viscontini Cesare (Presidente) - Delleani Gustavo - Bringhen Virgilio<br />

Supplenti: Chiarenza Paolo - Fazzolari Antonio<br />

Probiviri<br />

Delsoglio Bartolomeo (Presidente) - Baretti Alberto - Santi Pier Giorgio<br />

Supplenti: Clara Giovanna - Oderda Pietro<br />

Presidente onorario<br />

Salza Franco<br />

**************************************************************************************************************<br />

Gli Uffici dell’Associazione sono aperti al pubblico (escluso il mese di agosto):<br />

DA LUNEDÌ A VENERDÌ - DALLE 9,30 ALLE 11,30<br />

È comunque attiva una segreteria telefonica per chi chiama al n. 011.662.4668, per cui basta lasciare<br />

nominativo e numero telefonico per essere richiamati.<br />

Per chiamate urgenti possono essere usati i seguenti recap<strong>it</strong>i telefonici:<br />

Presidente - Piero Burdese 338.684.70.72 e-mail: pieroburdese@yahoo.<strong>it</strong><br />

V. Presidente Vicario - Rodolfo Delponte 338.664.49.59<br />

V. Presidente - Giulio Rosso 335.835.23.24 e-mail: giulio.rosso@tiscali.<strong>it</strong><br />

<strong>Co</strong>nsigliere Fondo Pensioni CRT - Claudio Gallini 338.675.64.57 e-mail: claudio.gallini@alice.<strong>it</strong><br />

Segretario - Guglielmo Balda 349.839.70.83 e-mail: balda.mola@tiscali.<strong>it</strong><br />

Tesoriere - Giuseppe Dovolich 335.23.11.58 e-mail: g.dovolich@tin.<strong>it</strong><br />

Presidente onorario - Franco Salza 335.589.58.28 e-mail: franco.salza@tiscali.<strong>it</strong><br />

Recap<strong>it</strong>i dei Responsabili dei vari Gruppi operativi nell’amb<strong>it</strong>o dell’Associazione:<br />

PREVIDENZA<br />

<strong>Co</strong>ordinatore: Rodolfo Delponte 338.664.49.59<br />

GROUPEMENT DES RETRAITES ET DES PENSIONNES<br />

DES CAISSES D’EPARGNE EUROPEENNES,<br />

BANQUES ET INSTITUTIONS SIMILAIRES<br />

NUOVI INCONTRI<br />

Direttore Responsabile: Piergiorgio Zorzin 333.61.68.510 e-mail: piergiorgio.zorzin@alice.<strong>it</strong><br />

<strong>Co</strong>ordinatore: Claudio Racca 011.661.07.57 (tel. e fax) 347.221.22.37 e-mail: claudioracca@yahoo.<strong>it</strong><br />

CONSULENZA FISCALE<br />

<strong>Co</strong>ordinatore: Mario Alessandria 389.075.35.50 e-mail: mario.alessandria@libero.<strong>it</strong>


Sommario<br />

Ed<strong>it</strong>oriale<br />

“Piatto ricco mi ci ficco”: uno dei tanti modi di dire cari ai giocatori di carte, che può servire ad attirare l’attenzione<br />

sui contenuti del presente numero di Nuovi Incontri. Tanti articoli della natura più varia, alcuni seri se non tragici<br />

(non perdetevi “La parola al Presidente” e “La sentinella del (nostro) Fondo)”, altri di tipo utilmente informativo<br />

(“La parola al commercialista, “La certificazione energetica in Piemonte”, “<strong>Co</strong>munione e <strong>Co</strong>ndominio”, “Borse,<br />

Finanza e dintorni”, “Pensa alla salute”), altri ancora di alto livello culturale (“Arte e Autori contemporanei: Enzo<br />

Cucchi”, “Recensione” di Mazza), altri, infine, di carattere più ameno (“Ridere fa bene alla salute”, del quale<br />

chiediamo sin d’ora perdono alle mogli per la cattiveria profusa a piene mani, le Rubriche “Mangiando e bevendo”<br />

e “Prendiamoli per la gola” del nostro sol<strong>it</strong>o golosone, i modi di dire che derivano dalla Pasqua e, perché no? “Una<br />

curiosa esperienza di viaggio” di un Claudio Racca che forse non conoscevate).<br />

Richiamiamo inoltre l’attenzione dei lettori, che saranno certamente numerosi, o perlomeno lo speriamo, su un<br />

articolo ben collegato ad un avvenimento importante che riguarderà la nostra cap<strong>it</strong>ale piemontese, ovvero l’esposizione<br />

della Sindone, magnificamente scr<strong>it</strong>to dal collega Giuseppe Mariano.<br />

E cosa dire di “Riflessioni di un pensionato” di Tassone, del poetico “Viaggio nel paese delle fiabe” di Riposo, di<br />

“La partenza”, secondo episodio della trilogia di Uberti? Non si può che dirne bene: tutti soci che sanno scrivere.<br />

Godete infine della “Rimpatriata” della Prima Nota <strong>Co</strong>rrispondenti e piangete con “l’antico granata” anche se siete<br />

juventini, perché se Atene piange, Sparta non ride.<br />

E il tutto cond<strong>it</strong>o con gustose illustrazioni del bravissimo Sergio Simeoni, scatenato come mai!<br />

Richiamate in copertina per l’importanza dell’argomento, le quattro pagine dell’Assemblea e del Pranzo<br />

Sociale 2010 contengono la convocazione, l’ordine del giorno, il luogo dell’evento, le modal<strong>it</strong>à di partecipazione,<br />

i moduli necessari. Non deludeteci: partecipate in grande numero.<br />

Noi abbiamo fatto del nostro meglio. Buona lettura.<br />

Ed<strong>it</strong>oriale . ........................................... 1<br />

La parola al Presidente Piero Burdese . ........................... 2<br />

Mondo FAP Cred<strong>it</strong>o . ..................................... 3<br />

La sentinella del (nostro) Fondo:<br />

Una finestra sul Fondo . ............ ................. 5<br />

Girano, girano, sapessi come girano ......................6<br />

Andare in pensione nel 2010 . ...........................7<br />

Aggiornamento s<strong>it</strong>uazione vertenze .................... ....7<br />

Ancora sui pensionamenti 2005 . .........................8<br />

Adeguamento delle pensioni per il 2010 . .....................8<br />

Riflessioni di un pensionato ..................................9<br />

La parola al commercialista . ................................10<br />

Erogazioni liberali a favore delle ONLUS ..........................11<br />

La comunione… e… il condominio .............................12<br />

Borse, finanza …e dintorni . ................................15<br />

La certificazione energetica in Piemonte . .........................16<br />

Le nostre iniziative avvenute: Viaggio nel paese delle fiabe . ...............20<br />

Una curiosa esperienza di viaggio .............................22<br />

Assemblea e pranzo sociale 2010 tutte le modal<strong>it</strong>à di partecipazione . ......23<br />

L’Ostensione della Sindone . . . . .............................27<br />

Un francobollo per la Sindone . ................................31<br />

Un libro prezioso e raro “Esplicazione della Santa Sindone” . .............31<br />

Curios<strong>it</strong>à sulla Pasqua: modi di dire . ............................32<br />

Dal baule delle vecchie cose .................................33<br />

Arte e autori contemporanei: Enzo Cucchi . .......................34<br />

Il pianto antico granata . ..................................36<br />

La partenza .........................................38<br />

Dichiarazione redd<strong>it</strong>i anno 2009 . .............................39<br />

Mangiando e bevendo . ...................................40<br />

Prendiamoli per la gola… . .................................41<br />

Pensa alla salute .......................................42<br />

La recensionie di Gianpaolo Mazza. .............................44<br />

Rimpatriata 2009 . .....................................46<br />

L’angolo del sorriso . .....................................47<br />

<strong>Co</strong>nvenzioni assicurative e mutualistiche. .....................3 a di copertina<br />

NUOVI INCONTRI<br />

Trimestrale - Riservato agli associati<br />

Periodico dell’Associazione<br />

Pensionati e Dipendenti della<br />

ex Cassa di Risparmio di Torino<br />

e di altre Banche<br />

ExCRT&<strong>Co</strong>.<br />

Via Nizza, 150 - Torino<br />

e-mail: aspenscrt@tiscali.<strong>it</strong><br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Piergiorgio Zorzin<br />

COMITATO DI REDAZIONE<br />

<strong>Co</strong>ordinatore: Claudio Racca<br />

Piero Burdese - Rodolfo Delponte<br />

Claudio Gallini<br />

Illustrazioni: Sergio Simeoni<br />

AUTORIZZAZIONE DEL<br />

TRIBUNALE DI TORINO<br />

N. 5949 del 3 Marzo 2006<br />

STAMPA<br />

S.r.l. F.lli Scaravaglio & C.<br />

Industria Grafica ed Ed<strong>it</strong>oriale<br />

Via Cardinal Massaia, 106 - 10147 Torino<br />

Articoli, lettere, pubblicazioni e varie<br />

impegnano tutta e solo la responsabil<strong>it</strong>à<br />

degli autori<br />

<strong>Co</strong>pertina:<br />

Torino: Duomo<br />

foto di Piero Rosso


2<br />

La parola al Presidente Piero Burdese<br />

Argomentare serenamente sulle<br />

pensioni e sugli accadimenti che in<br />

qualche modo coinvolgono questo<br />

comparto è indubbiamente non facile<br />

senza essere raggiunti da vampate<br />

di collera.<br />

È sufficiente leggere interviste, ascoltare<br />

dichiarazioni pubbliche di persone<br />

di Governo che, con apparente convinzione,<br />

propongono di finanziare la<br />

prima autonomia finanziaria dei giovani<br />

diciottenni, disoccupati, ricorrendo<br />

al portafoglio del settore pensionati.<br />

Questo, in effetti, i pensionati lo<br />

stanno già facendo nei confronti dei<br />

loro figli o nipoti che si trovano nella<br />

s<strong>it</strong>uazione appena accennata, ma almeno<br />

in modo volontario, spinti da<br />

sentimenti di affetto e di famiglia e<br />

non certo di legge.<br />

Provocazioni? Diremmo proprio che<br />

sono ben altro, che non definiamo per<br />

rispetto di chi ci legge.<br />

Il mondo che ci circonda continua a<br />

martellare su una generazione “colpevole”<br />

di aver, fin da giovane, lavorato<br />

con volontà, serietà e tenacia<br />

modellandosi alla cultura ed alle richieste<br />

del datore di lavoro di quel<br />

tempo, ricevendo, attraverso contratti<br />

di lavoro negoziati, e non certo imposti,<br />

i benefici-dir<strong>it</strong>ti in contropart<strong>it</strong>a<br />

che oggi rivendica.<br />

È veramente disdicevole assistere al<br />

cambiamento delle regole del “gioco”<br />

alla fine dello stesso, irriverente<br />

e del<strong>it</strong>tuoso assistere all’oblio<br />

delle promesse in forza di giustificazioni<br />

economiche, pol<strong>it</strong>iche e finanziarie<br />

le quali, dopo poco, si<br />

manifestano in tutta la loro pretestuos<strong>it</strong>à<br />

e fals<strong>it</strong>à.<br />

Diseducativo nei confronti dei giovani<br />

che, attraverso l’osservazione di<br />

quanto accaduto alla precedente generazione,<br />

incamerano sfiducia e di-<br />

sinteresse verso importanti ist<strong>it</strong>uti<br />

quali la previdenza in genere.<br />

Altra osservazione negativa viene<br />

tratta dal “vai e vieni” nelle strategìe<br />

anche nel settore a noi ben noto: ci<br />

riferiamo, per esempio, alla formazione<br />

di grandi gruppi attraverso la confluenza<br />

delle piccole-medie strutture<br />

per ev<strong>it</strong>are loro il peso insopportabile<br />

della globalizzazione, scorporazione<br />

di rami di attiv<strong>it</strong>à per “creare valore”,<br />

per poi tornare, dopo breve,<br />

all’esaltazione e realizzazione di una<br />

banca unica!<br />

<strong>Co</strong>ntemporaneo elogio da parte della<br />

Banca d’Italia alle più piccole strutture<br />

risultate più efficienti, dotate di<br />

maggiore capac<strong>it</strong>à di radicamento nei<br />

terr<strong>it</strong>ori di competenza, in grado di<br />

assolvere meglio alla primaria attiv<strong>it</strong>à<br />

di prestare denaro alle piccole-medie<br />

imprese, ent<strong>it</strong>à che hanno salvato<br />

il nostro Paese in questo grave periodo<br />

di crisi economica.<br />

Ma veniamo ai nostri specifici interessi<br />

ed in particolare a quanto la nostra<br />

Associazione ha seguìto e realizzato<br />

in questo periodo.<br />

Tralascio l’aggiornamento dello stato<br />

di salute del nostro Fondo pensioni,<br />

non certo migliorata dal nostro<br />

ultimo aggiornamento, anzi... Per<br />

questo argomento rimando il lettore<br />

alla rubrica “Una Finestra sul Fondo”<br />

a cura del collega Gallini, consigliere<br />

del Fondo stesso in rappresentanza<br />

dei pensionati, che saprà<br />

susc<strong>it</strong>are nel lettore altre vampate di<br />

rabbia!<br />

Vi aggiorno, invece, sull’iniziativa<br />

legale proposta dalla nostra Associazione<br />

che ha visto la partecipazione<br />

massiccia dei <strong>Co</strong>lleghi in<br />

servizio ed in quiescenza relativa al<br />

ricorso al Tribunale, onde venga<br />

confermata, mediante giudizio di<br />

accertamento l’obbligazione solidale<br />

dell’Unicred<strong>it</strong> Group, quale subentrante<br />

della Banca CRT, nei confronti<br />

degli Iscr<strong>it</strong>ti al nostro Fondo<br />

pensioni per il pagamento del trattamento<br />

previdenziale.<br />

Lo Studio avv.ti Iacoviello e Santilli,<br />

seguendo l’<strong>it</strong>er legale, ha richiesto<br />

alla Direzione Provinciale<br />

del Lavoro di Torino- Servizio Pol<strong>it</strong>iche<br />

del Lavoro - la convocazione<br />

delle parti nel tentativo di una<br />

conciliazione. Tentativo esper<strong>it</strong>o in<br />

data 26 Ottobre 2009 dalla <strong>Co</strong>mmissione<br />

Provinciale che ha accertato<br />

la presenza dell’avv. Michele Iacoviello,<br />

in rappresentanza dei ricorrenti<br />

iscr<strong>it</strong>ti al Fondo pensioni, e<br />

l’assenza delle parti convocate e<br />

precisamente Unicred<strong>it</strong> Group,<br />

Unicred<strong>it</strong> Banca spa e Fondo Pensioni<br />

per il Personale della Cassa<br />

di Risparmio di Torino.<br />

R<strong>it</strong>eniamo stupefacente non tanto la<br />

mancata presenza dell’Unicred<strong>it</strong><br />

Group e dell’Unicred<strong>it</strong> Banca spa,<br />

ma quella del Fondo Pensioni, i<br />

cui <strong>Co</strong>nsiglieri-Amministratori hanno<br />

deliberato di non presenziare<br />

alla convocazione in quanto, a dir<br />

loro,” la problematica viene r<strong>it</strong>enuta<br />

di competenza delle parti sociali<br />

e l’eventuale contenzioso non potrà<br />

coinvolgere il Fondo”.<br />

Noi la pensiamo in altro modo e ci<br />

meravigliamo che, stante la pesante<br />

s<strong>it</strong>uazione del Fondo pensioni<br />

CRT, (il cui <strong>Co</strong>llegio sindacale ha<br />

espresso “dubbi significativi sulla<br />

possibil<strong>it</strong>à di fronteggiare i futuri<br />

impegni previdenziali”- Fonte: relazione<br />

al bilancio al 31.12.2008) gli<br />

Amministratori, i quali in cuor loro<br />

ben ricordano l’esistenza della ga-


anzia solidale della Cassa di Risparmio<br />

di Torino, non abbiano colto una<br />

preziosa opportun<strong>it</strong>à.<br />

La mancata comparizione del 26 ottobre<br />

2009, opportunamente verbalizzata<br />

dalla <strong>Co</strong>mmissione Provinciale,<br />

ha dato il via alla procedibil<strong>it</strong>à della<br />

domanda giudiziale già depos<strong>it</strong>ata.<br />

L’Associazione seguirà attentamente<br />

l’<strong>it</strong>er di questa azione legale aggiornandoVi<br />

puntualmente.<br />

Sappiamo che la <strong>Co</strong>mmissione di vigilanza<br />

sui Fondi pensioni, nota anche<br />

con l’acronimo COVIP, segue attentamente<br />

da Roma le vicende del<br />

nostro Fondo.<br />

Rammentiamo a coloro che non lo<br />

sapessero che la COVIP è un’autor<strong>it</strong>à<br />

amministrativa indipendente cui spetta<br />

il comp<strong>it</strong>o di regolare il mercato<br />

della previdenza complementare. In<br />

particolare la legge attribuisce direttamente<br />

alla COVIP alcune specifiche<br />

funzioni fra le quali:<br />

- la vigilanza sulla corretta gestione<br />

tecnica, finanziaria, patrimoniale<br />

e contabile dei fondi pensione e<br />

sull’adeguatezza del loro assetto<br />

organizzativo;<br />

L’impegno e l’innovativa spinta che<br />

si è creata da qualche tempo nella<br />

Federazione sta via via concretizzandosi,<br />

portando in ogni Direttivo la<br />

consapevolezza che l’Organismo è<br />

attivo ed impegnato al servizio delle<br />

Associazioni di Pensionati che vi aderiscono.<br />

Va riconosciuto alla FAP che, pur<br />

essendo caratterizzata da una scars<strong>it</strong>à<br />

di mezzi economici e di pensionati<br />

volontari che si rendono di-<br />

- assicurare il rispetto dei principi<br />

di trasparenza nei rapporti tra<br />

i fondi pensione ed i proprii aderenti;<br />

- attiv<strong>it</strong>à ispettiva nei confronti degli<br />

Enti previdenziali sottoposti alla<br />

sua vigilanza.<br />

R<strong>it</strong>eniamo che i nostri esposti abbiano<br />

trasmesso le nostre ver<strong>it</strong>à documentate<br />

e che le stesse abbiano determinato<br />

un attento esame della s<strong>it</strong>uazione<br />

da parte dei Dirigenti CO-<br />

VIP che r<strong>it</strong>eniamo persone serie e<br />

capaci, sulle quali abbiamo riposto la<br />

nostra fiducia e sulle quali siamo certi<br />

di poter contare.<br />

Va aggiunto che i nostri esposti e le<br />

nostre rivendicazioni sono state illustrate<br />

nei Direttivi della FAP Cred<strong>it</strong>o<br />

a Roma, Federazione alla quale la nostra<br />

Associazione ha da molti anni<br />

ader<strong>it</strong>o e nella quale fornisce un rappresentante<br />

nel Direttivo. Questa si è<br />

resa disponibile ad affiancarci e ad<br />

intervenire presso il competente Ministero.<br />

Va segnalato che la FAP ha recentemente<br />

dimostrato una notevole cre-<br />

Mondo FAP Cred<strong>it</strong>o<br />

Le iniziative e l’operato della nostra Federazione<br />

sponibili a dedicare il loro tempo,<br />

è riusc<strong>it</strong>a a realizzare una maggiore<br />

visibil<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica attraverso concrete<br />

relazioni esterne che fanno<br />

ben sperare.<br />

Inoltre, con l’intento di accrescere<br />

il proprio peso, la FAP prosegue tenacemente<br />

l’attiv<strong>it</strong>à di federare altre<br />

Associazioni quali quella dell’Unicred<strong>it</strong>o,<br />

di Bancoper,di Montepaschi,<br />

di Cariplo etc… e di tutte<br />

le Organizzazioni che maggiormen-<br />

3<br />

sc<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica anche attraverso i rapporti<br />

di collaborazione con FEDER-<br />

CONSUMATORI e con l’AGE PLATFORM<br />

ITALIA che a sua volta fa parte dell’AGE<br />

PLATFORM EUROPA, organismo<br />

che conta 25 milioni di soci pensionati<br />

in Europa.<br />

Terminiamo questa rubrica con<br />

un accorato appello ed un inv<strong>it</strong>o<br />

rivolti a tutti i nostri Iscr<strong>it</strong>ti:<br />

segu<strong>it</strong>eci attentamente facendo<br />

sentire la Vostra vicinanza, continuate<br />

a darci fiducia, trasmetteteci<br />

la sicurezza di essere alle nostre<br />

spalle pronti ad intervenire<br />

nei modi più consoni a difesa di<br />

quanto promessoci per anni.<br />

L’inv<strong>it</strong>o che Vi rivolgiamo è quello<br />

di partecipare tutti alla nostra<br />

prossima Assemblea che si terrà<br />

sabato 15 Maggio prossimo a Caluso,<br />

durante la quale avremo<br />

modo di aggiornarVi e di aprire<br />

con Voi un aperto dibatt<strong>it</strong>o per<br />

qualsiasi maggiore delucidazione<br />

o proposta.<br />

te rappresentano l’universo dei pensionati<br />

bancari.<br />

I Direttivi dell’ottobre 2009 e del gennaio<br />

2010 hanno concretamente trattato:<br />

a) Rapporti con Federconsumatori<br />

Rammento che era stata stipulata una<br />

convenzione che consentiva a tutti gli<br />

iscr<strong>it</strong>ti alle Associazioni di utilizzare,<br />

a condizioni di favore, i molteplici


4<br />

servizi offerti da quest’ultima nel<br />

campo del “consumerismo”. <strong>Co</strong>nvenzione<br />

tutt’ora attiva.<br />

L’intervento, durante un Direttivo, del<br />

sig.Claudio Paielli, Presidente della<br />

Federconsumatori del Lazio e stretto<br />

collaboratore del Presidente nazionale<br />

Rosario Trefiletti, ci ha documentato<br />

l’accurata e profonda ricerca, esper<strong>it</strong>a<br />

dai loro tecnici, nei bilanci delle<br />

banche che presentano “fondi interni”,<br />

a propos<strong>it</strong>o dell’ipotesi di improprio<br />

utilizzo delle maggiori riserve matematiche<br />

di tali fondi rispetto alle obbligazioni<br />

previdenziali previste. La<br />

Federconsumatori, al termine di questa<br />

importante attiv<strong>it</strong>à, si è impegnata<br />

a portare i risultati della ricerca a conoscenza<br />

della pubblica opinione attraverso<br />

quotidiani e/o trasmissioni televisive.<br />

E a propos<strong>it</strong>o dei Fondi integrativi e<br />

interni, degno di rilievo il concreto intervento<br />

del Presidente della FAP AN-<br />

TONIO MASIA, che ha sottolineato come<br />

tutti i grandi gruppi bancari stiano seguendo,<br />

con metodologie e strumenti<br />

differenti, la strada tracciata da Banca<br />

Intesa con il Fondo integrativo <strong>Co</strong>m<strong>it</strong>,<br />

liquidato con il pretesto di apparenti e<br />

f<strong>it</strong>tizie difficoltà di bilancio. Liquidazione<br />

dalla quale sono derivate plusvalenze<br />

per circa 600 milioni di euro!<br />

Tuttavia non c’è alcun dubbio che questa<br />

linea di tendenza dovrà essere avversata,<br />

contrastata e combattuta con<br />

impegno diretto di tutti i pensionati. La<br />

FAP sarà in prima linea nella difesa di<br />

questi importanti dir<strong>it</strong>ti mettendo a disposizione<br />

ogni mezzo, anche quello<br />

legale.<br />

b) rapporti con il Forum dei Pensionati<br />

– proseguono i rapporti con<br />

questa Federazione il cui fondatore<br />

e coordinatore, sig. Giuseppe<br />

Torrente, è intervenuto nel nostro<br />

Direttivo.<br />

Ricordo che il Forum si pone nel panorama<br />

nazionale come un organismo<br />

trasversale rispetto al mondo<br />

della pol<strong>it</strong>ica raccogliendo ben 20<br />

sigle sindacali, tra cui anche la nostra<br />

FAP Cred<strong>it</strong>o.<br />

Ha come obiettivo primario quello<br />

della tutela del potere di acquisto<br />

della pensione da collegarsi non più<br />

all’inflazione programmata né all’inflazione<br />

Istat , come avviene attualmente,<br />

ma alla variazione annua<br />

media delle retribuzioni degli occupati,<br />

con abbandono totale delle soglie<br />

e/o sbarramenti percentuali per<br />

classi redd<strong>it</strong>uali.<br />

Lo stesso coordinatore Torrente ha<br />

documentato le istanze rivolte dal<br />

Forum in data 11 gennaio c.a. al Presidente<br />

del Senato, al Presidente<br />

della Camera ed al Presidente della<br />

XI <strong>Co</strong>mmissione Lavoro nelle quali<br />

si rammenta che da circa due anni<br />

alla <strong>Co</strong>mmissione Lavoro e Previdenza<br />

Sociale sono stati assegnati, tra<br />

gli altri, i disegni di legge 1186 e<br />

1416, sostenuti da 50 mila firme già<br />

recap<strong>it</strong>ate al Ministero del Lavoro,<br />

ma il cui esame non è ancora iniziato.<br />

Le istanze chiedono l’avvio della<br />

discussione dei c<strong>it</strong>ati provvedimenti<br />

in modo tale da arrivare ad una rapida<br />

approvazione.<br />

c) rapporti con l’Age Platform Italia<br />

- rammentiamo che questo Organismo<br />

fa parte dell’Age Platform<br />

Europa<br />

(AGE – the European Older People’s<br />

Platform is a European<br />

network of organisations of people<br />

aged 50+ and represents over 25<br />

million older people in Europe.<br />

AGE aims to voice and promote the<br />

interest of 150 million inhab<strong>it</strong>ants<br />

aged 50+ in the European Union<br />

and to raise awareness of the issues<br />

that concern them most.)<br />

Proseguono i rapporti con questa<br />

importante Organizzazione allo scopo<br />

di impostare un costruttivo dialogo<br />

che possa sfociare, un<strong>it</strong>amente<br />

ad altre importanti Federazioni di<br />

pensionati, in una futura <strong>Co</strong>nfederazione<br />

che rappresenti tutti i pensionati<br />

il cui peso complessivo risulta<br />

enorme ma la cui frammentazione<br />

è causa prima della debolezza<br />

e vulnerabil<strong>it</strong>à della categoria.<br />

La FAP parteciperà ed interverrà nel<br />

convegno che si terrà a marzo a<br />

Roma presso il Palazzo Marini con<br />

il t<strong>it</strong>olo di “ La riforma delle pensioni<br />

– perché, quale e come, nel<br />

contesto europeo” con numerosi interventi<br />

di personal<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>iche fra<br />

cui il Segretario PD Pier Luigi Bersani,<br />

il Ministro del lavoro Maurizio<br />

Sacconi e numerosi parlamentari<br />

europei.<br />

In questa occasione non mancherà<br />

l’intervento diretto del nostro Presidente<br />

Masia anche nella sua qual<strong>it</strong>à<br />

di rappresentante membro dell’Age<br />

Italia. Siamo certi che il suo<br />

intervento sarà improntato su argomentazioni<br />

forti a difesa dei nostri<br />

dir<strong>it</strong>ti e delle nostre pensioni.<br />

In ultimo, ma certamente non per<br />

importanza, la convocazione del<br />

<strong>Co</strong>nsiglio Generale della FAP Cred<strong>it</strong>o<br />

nei prossimi 18 e 19 Marzo c.a.<br />

a Roma alla quale parteciperanno<br />

tutte le Associazioni dei Pensionati<br />

bancari aderenti alla Federazione<br />

stessa, nella quale interverranno<br />

personal<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>iche ed economiche<br />

di rilievo per l’analisi e le discussioni<br />

sulle maggiori problematiche<br />

che attanagliano il mondo dei pensionati,<br />

consesso che dovrà concludersi<br />

con un dettagliato piano operativo<br />

per la difesa dei nostri sacrosanti<br />

dir<strong>it</strong>ti.<br />

Piero Burdese


La sentinella del (nostro) Fondo<br />

Una finestra sul Fondo “vista” a cura di Claudio Gallini<br />

“Meno si riferisce alla<br />

COVIP meglio è”<br />

“I panni sporchi li<br />

laviamo in famiglia”<br />

L’anno è cominciato all’insegna delle<br />

suddette parole d’ordine, pronunciate<br />

da eminenti amministratori del<br />

Fondo Pensioni.<br />

Gli slogans, a volerli interpretare, non<br />

sono sinonimo di reticenza e malafede,<br />

ma riflettono atteggiamenti di “furbizia”,<br />

resistenza a controlli e censure<br />

di esterni, anche se provengono dalla<br />

<strong>Co</strong>mmissione di Vigilanza preposta,<br />

che detti comp<strong>it</strong>i eserc<strong>it</strong>a per legge.<br />

Quanto poi al “lavarci in casa”, le lavatrici<br />

sono fortemente in disuso.<br />

Presentare i panni sporchi agli interessati,<br />

a mio avviso, sarebbe molto<br />

più utile e democratico, perché testimonierebbe<br />

il lavoro e gli errori commessi,<br />

la volontà di rimediarvi e, in<br />

una parola, dimostrerebbe la volontà<br />

di “mettersi in discussione”.<br />

Ma tant’è! Si continua a gestire e<br />

“poco amministrare” le numerose problematiche<br />

che affliggono il Fondo,<br />

si appalesano stati d’animo bloccati<br />

dalla confusione delle linee guida, da<br />

paure di responsabil<strong>it</strong>à conseguenti alle<br />

delibere votate (patrimoniali e personali),<br />

il tutto in un contesto di congestione<br />

di studi legali, consulenti ed arb<strong>it</strong>ri<br />

destinatari di parcelle stellari.<br />

Ma quali sono le problematiche che<br />

coinvolgono il nostro Fondo ?<br />

In ordine di data di emersione e non<br />

di grav<strong>it</strong>à patrimoniale si ricordano:<br />

a) La gestione finanziaria di Pioneer:<br />

il settennato di manipolazio-<br />

ne del nostro patrimonio mobiliare<br />

(anni 2003-2009), ha determinato<br />

un rendimento medio annuo del<br />

3,80%, contro i tassi attesi dall’attuario<br />

per l’equilibrio del Fondo pari<br />

al 4,75% - 5%.<br />

Per dare un termine di misura, in detto<br />

periodo la differenza tra i due tassi<br />

si può quantificare in oltre 20 milioni<br />

di euro.<br />

La risoluzione del mandato gestionale<br />

a PIONEER ha ribaltato sul <strong>Co</strong>nsiglio<br />

di Amministrazione, sulla <strong>Co</strong>mmissione<br />

Investimenti e sui consulenti<br />

della struttura dedicata alla” Finanza<br />

dei Fondi Pensione” cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a presso<br />

la capogruppo Unicred<strong>it</strong> spa, tutti gli<br />

adempimenti degli investimenti, le<br />

scelte sui prodotti, le tempistiche di<br />

acquisto, la convergenza temporale<br />

prospettica tra entrate e usc<strong>it</strong>e del nostro<br />

Fondo.<br />

La borsa, da alcuni mesi, e con riferimento<br />

ai t<strong>it</strong>oli obbligazionari, esprime<br />

scarse opportun<strong>it</strong>à di investimento,<br />

per prezzi e rendimenti non in linea<br />

con i c<strong>it</strong>ati tassi attuariali.<br />

<strong>Co</strong>nseguentemente la liquid<strong>it</strong>à, invest<strong>it</strong>a<br />

in t<strong>it</strong>oli di Stato, Fondi Immobiliari<br />

e obbligazioni di primarie società<br />

e gruppi bancari, non ha esaur<strong>it</strong>o<br />

tutte le nostre disponibil<strong>it</strong>à. Speriamo<br />

che al più presto si determinino, sui<br />

mercati, condizioni più favorevoli per<br />

investire i rimanenti fondi attualmente<br />

in c/c, per un controvalore di almeno<br />

Euro 100 milioni.<br />

b) La causa giudiziaria aperta con<br />

l’INPS per il riconoscimento a favore<br />

del Fondo Pensioni della quota di<br />

sua pertinenza sulle pensioni anticipate<br />

(cap<strong>it</strong>alizzazioni) a colleghi in<br />

quiescenza prima del 1990. In pri-<br />

5<br />

mo grado la sentenza del tribunale<br />

di Torino ci è stata favorevole. In data<br />

27 gennaio 2010 la <strong>Co</strong>rte di Appello<br />

di Torino ha confermato il giudizio<br />

pos<strong>it</strong>ivo a favore del Fondo Pensioni.<br />

La somma stimata, comprensiva<br />

di interessi e accessori, che l’INPS<br />

ci dovrebbe riconoscere, in caso di<br />

conferma defin<strong>it</strong>iva dalla <strong>Co</strong>rte di<br />

Cassazione, raggiungerà circa Euro<br />

80 milioni.<br />

c) La grave incertezza attorno al<br />

valore dell’obbligazione strutturata<br />

CDO - <strong>Co</strong>riolanus Lim<strong>it</strong>ed sottoscr<strong>it</strong>ta<br />

per € 43 milioni a settembre<br />

2007, con durata 10 anni, em<strong>it</strong>tente<br />

Deutsche Bank Londra.<br />

Ricorderete che il valore del bond si<br />

è contrattualmente deprezzato per<br />

una serie di fallimenti che hanno<br />

coinvolto una decina di società rientranti<br />

nel sottostante portafoglio di<br />

riferimento. Il peso di ciascun fallimento<br />

ha determinato il raggiungimento<br />

della soglia rischio, con prospettazione<br />

di perd<strong>it</strong>a totale del nostro<br />

investimento.<br />

L’incarico di tutelarci legalmente è attualmente<br />

eserc<strong>it</strong>ato da un noto e specializzato<br />

studio legale di Milano.<br />

Le soluzioni stragiudiziali sinora percorse<br />

non hanno trovato adesione nella<br />

controparte (Deutsche Bank). Pur<br />

esprimendo grande ottimismo a sostegno<br />

della posizione del Fondo Pensioni,<br />

l’avvocato che ci tutela r<strong>it</strong>iene<br />

che adire al giudizio del Tribunale<br />

londinese (Foro contrattualmente<br />

competente) sia ormai scontato.<br />

Si prospettano tempi superiori all’anno<br />

e costi per parcelle a studio legale<br />

inglese, consulenti ed arb<strong>it</strong>ri riconosciuti,<br />

di indubbia rilevanza.


6<br />

La stesura del bilancio tecnico attuariale<br />

al 31.12.2009 misurerà lo stato<br />

di salute del nostro Fondo ma rassicurerà<br />

gli iscr<strong>it</strong>ti (pensionati ed attivi)<br />

che i dir<strong>it</strong>ti acquis<strong>it</strong>i e quelli attesi<br />

non verranno modificati? Darà alla<br />

<strong>Co</strong>mmissione di Vigilanza segnali di<br />

rientrata tensione o ne confermerà<br />

l’esistenza? Allenterà le paure di<br />

esporsi ed agire, oggi in parte presen-<br />

Rosso Giulio<br />

Ho avuto la possibil<strong>it</strong>à di leggere in<br />

anteprima l’articolo della “Sentinella<br />

del Fondo” e la prima impressione è<br />

stata che non sapevo se ridere o piangere;<br />

ma sicuramente mi è montata una<br />

gran rabbia.<br />

La gestione Pioneer, segnalata da<br />

sempre dall’Associazione come inadeguata<br />

ma rimasta inascoltata da<br />

tutti coloro che avrebbero potuto scegliere<br />

altrimenti, non è stata di certo<br />

una scelta illuminata (sugger<strong>it</strong>a? imposta?<br />

Forse, ma tutt’altro che saggia):<br />

bastava leggere graduatorie e<br />

risultati per sapere in quali mani ci<br />

stavamo mettendo, mani delle quali<br />

lo stesso a.d. di Unicred<strong>it</strong>, seppure<br />

in r<strong>it</strong>ardo, si è liberato verso fine<br />

2009. Vorrei aggiungere che consuetudinariamente<br />

una delle prime elementari<br />

cautele nell’assegnare una<br />

gestione patrimoniale è quella di suddividere<br />

i rischi: ma forse i solerti<br />

amministratori, che pur provengono<br />

da pluriennali esperienze e carriere<br />

in campo bancario e non dal vicino<br />

mercato ortofrutticolo (con tutto il rispetto<br />

per questi ultimi), non hanno<br />

r<strong>it</strong>enuto di farlo.<br />

Chiudere la stalla dopo che i buoi<br />

sono fugg<strong>it</strong>i serve a poco, ma “la ciliegina<br />

sulla torta” di smobilizzare<br />

tutto il patrimonio di colpo - ingloriosamente<br />

ma liquidando le commissioni<br />

di gestione (a quanto mi consta,<br />

statutariamente non dovute) -, in un<br />

ti tra gli amministratori, o alimenterà<br />

disaffezione ed assenteismo?<br />

Prossimamente le turbolenze evidenziate,<br />

i rimedi introdotti e le salvaguardie<br />

invocate (causa giudiziaria<br />

per il riconoscimento dell’esistenza<br />

della garanzia solidale della banca)<br />

daranno risposte più appropriate ai<br />

punti illustrati; nel frattempo però,le<br />

parole d’ordine evocate nel t<strong>it</strong>olo, sa-<br />

Girano, girano, sapessi come mi girano… (*)<br />

momento in cui vi erano palesi segni<br />

di ripresa, è stata la conferma dell’inadeguatezza<br />

degli amministratori del<br />

Fondo: pazienza per quelli nominati<br />

dall’Azienda (si sa per esperienza da<br />

che parte stanno), ma per quelli votati<br />

dagli iscr<strong>it</strong>ti al Fondo ed essenzialmente<br />

quelli “rappresentanti” i colleghi<br />

in servizio (poco o nulla abbiamo<br />

invece da imputare al nostro unico e<br />

angosciato rappresentante) c’è da domandarsi<br />

se veramente sono all’altezza<br />

tecnica e morale di tale incarico.<br />

Ma cosa aspettano gli iscr<strong>it</strong>ti al Fondo<br />

a richiamare, direttamente o per il<br />

tram<strong>it</strong>e dell’Associazione, questi amministratori<br />

alle loro responsabil<strong>it</strong>à ed<br />

a chiedere loro conto della negativa<br />

gestione del Patrimonio? Purtroppo<br />

temo che fino a quando si continuerà<br />

a gestire il bene comune (o di altri)<br />

senza doverne rispondere in proprio<br />

non ci si debba aspettare nulla di buono,<br />

nemmeno un gesto di postuma<br />

dign<strong>it</strong>à: le dimissioni!<br />

Il risultato di primo impatto allo smobilizzo<br />

selvaggio da Pioneer del superst<strong>it</strong>e<br />

patrimonio, con parcheggio della<br />

liquid<strong>it</strong>à in c/c (con remunerazione<br />

ridicola - cui prodest?), è che la redd<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à<br />

è destinata, almeno nel breve, a<br />

crollare ulteriormente. Il tutto mentre<br />

un altro Fondo Pensioni, nell’amb<strong>it</strong>o<br />

del Gruppo, evidenzia risultati di redd<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à<br />

pos<strong>it</strong>ivi (8,3% nei primi sei<br />

mesi del 2009); allora la ricetta è semplice:<br />

se non sai trovare soluzioni po-<br />

rei personalmente propenso a sost<strong>it</strong>uirle,<br />

laicamente invocando e cantando<br />

e, in quanto a Voi tutti fedele,<br />

con una preghiera:<br />

“Libera nos a malo. Amen”*.<br />

* t<strong>it</strong>olo di una canzone di Luciano Ligabue<br />

del 1991 - ultimo capoverso<br />

e chiusura del “Pater Noster” in<br />

latino.<br />

s<strong>it</strong>ive da solo……fai come i giapponesi,<br />

copia! Tanto più che, piaccia o<br />

non piaccia, siamo sulla stessa barca<br />

(o proprietà, che dir si voglia).<br />

A questo punto tralascerei la grottesca<br />

s<strong>it</strong>uazione riguardante l’obbligazione<br />

strutturata CDO – <strong>Co</strong>riolanus<br />

Lim<strong>it</strong>ed, profumatamente<br />

consigliata da un “ben noto” consulente<br />

di nome Mangusta, del quale<br />

non mi stupirei si siano perse le<br />

tracce, e sottoscr<strong>it</strong>ta per 43 milioni,<br />

praticamente sfumati nel giro di<br />

due anni. <strong>Co</strong>mplimenti per la scelta,<br />

tanto i danni, come sempre, non<br />

li pagano loro.<br />

Purtroppo le speranze di recuperare il<br />

terreno (leggi patrimonio) perduto<br />

sono nelle mani di questi stessi elementi.<br />

Ed allora non possiamo che sperare<br />

che l’intervento di COVIP sia tempestivo,<br />

incisivo, non condizionato e che,<br />

in ultima analisi, imponga soluzioni<br />

concrete e risolutive (anche se necessariamente<br />

dure, come nel caso del<br />

commissariamento del Fondo di C.R.<br />

Firenze), oppure che la vertenza intentata<br />

per riprenderci la “fideiussione”,<br />

colpevolmente dimenticata dalle<br />

OO.SS., abbia risultato pos<strong>it</strong>ivo, oppure<br />

affidarci alle preghiere, come sugger<strong>it</strong>o<br />

dal collega, ma temo che più che<br />

intonare il pater noster sia più adatto<br />

il de profundis (**).<br />

(*) da una canzone di Gipo Farassino<br />

(**) preghiera in latino di genere funereo


Andare in pensione nel 2010<br />

Rodolfo Delponte<br />

Dopo le varie leggi emanate da governi<br />

diversi (243/2004 Maroni -247/2007<br />

Prodi ) cerchiamo di fare il punto della<br />

s<strong>it</strong>uazione per chiarire le idee (si<br />

spera!) a coloro che intendessero andare<br />

in pensione nel 2010.<br />

Pensioni di anzian<strong>it</strong>à<br />

Il dir<strong>it</strong>to al pensionamento di anzian<strong>it</strong>à<br />

per i lavoratori dipendenti privati e<br />

pubblici scatta per il periodo dal 1/7/<br />

2009 al 31/12/2010 a favore di coloro<br />

che hanno raggiunto la quota 95 (somma<br />

di età anagrafica + anzian<strong>it</strong>à contributiva).<br />

Cioè si può far valere per 59 anni di<br />

età e 36 anni di contributi oppure per<br />

60 di età + 35 di contributi.<br />

Nel conteggio dei contributi non sono<br />

considerati i contributi figurativi per<br />

malattia e/o disoccupazione tranne in<br />

casi speciali.<br />

Inoltre: se il lavoratore dipendente ha<br />

maturato almeno 40 anni di contributi<br />

può andare in pensione indipendentemente<br />

dall’età anagrafica.<br />

<strong>Co</strong>me cambiano le finestre di usc<strong>it</strong>a<br />

01/07/2010 = per chi ha maturato<br />

40 anni di contributi entro marzo<br />

2010 con almeno 57 anni di età;<br />

01/10/2010 = per chi ha 40 anni di<br />

contributi entro il 30/06/2010 e 57<br />

anni di età;<br />

01/01/2011 = per chi ha 40 anni di contributi<br />

entro il 30/09/2010;<br />

01/04/2011 = per chi ha 40 anni di contributi<br />

entro il 31/12/2010.<br />

Chi ha meno di 40 anni di contributi<br />

Solo 2 finestre di usc<strong>it</strong>a:<br />

- 01/01/2010 = per chi dal 30/06/2009<br />

può far valere quota 95 (59 + 36 oppure<br />

60 + 35);<br />

- 01/07/2010 = per chi al 31/12/2009<br />

ha raggiunto quota 95 ma con età pari<br />

o superiore a 57 anni.<br />

Pensioni di vecchiaia<br />

Per i dipendenti del settore Privato:<br />

65 anni di età per gli uomini<br />

60 anni di età per le donne<br />

minimo di 20 anni di contribuzione (o<br />

15 anni se maturati entro il 1992) e<br />

quattro finestre di usc<strong>it</strong>a:<br />

01/07/010 = requis<strong>it</strong>i maturati entro<br />

31/03/010<br />

01/10/010 = requis<strong>it</strong>i maturati entro<br />

30/06/010<br />

01/01/011 = requis<strong>it</strong>i maturati entro<br />

30/09/010<br />

01/04/011 = requis<strong>it</strong>i maturati entro<br />

31/12/010<br />

Per i dipendenti del Settore pubblico:<br />

come sopra tranne che per le donne per<br />

le quali è previsto l’allungamento dell’età<br />

pensionabile sino a 65 anni gradualmente<br />

a partire dal 01/2010: infatti per il 2010<br />

occorrono 61 anni di età anagrafica per<br />

andare in pensione di vecchiaia.<br />

Per tutti i dipendenti pubblici è obbligatorio<br />

andare in pensione con 40<br />

anni di contributi (compresi riscatto<br />

laurea e figurativi). Eccezioni più favorevoli<br />

per professori univers<strong>it</strong>ari<br />

magistrati e primari ospedalieri.<br />

Pensioni con clausola di salvaguardia<br />

La legge 243/2004 detta della “certezza<br />

dei dir<strong>it</strong>ti” prevede che possano andare<br />

in pensionamento anticipato di anzian<strong>it</strong>à<br />

in base ai requis<strong>it</strong>i vigenti prima<br />

della entrata in vigore della legge<br />

stessa coloro che hanno maturato i detti<br />

requis<strong>it</strong>i entro il 31/12 2007.<br />

Lavoratori con superbonus<br />

L’usc<strong>it</strong>a dal lavoro condizionata dalle<br />

finestre non si applica ai lavoratori<br />

dipendenti che nel periodo 2004/<br />

2007 hanno rinviato il pensionamento<br />

di anzian<strong>it</strong>à in cambio di una busta<br />

paga ridotta del 33% (cioè l’ammontare<br />

dei contributi). <strong>Co</strong>storo possono<br />

andare in pensione fin dal mese successivo<br />

alla presentazione della domanda<br />

di pensionamento.<br />

7<br />

Aggiornamento<br />

s<strong>it</strong>uazione vertenze<br />

1) Vacanza contrattuale (cosidetta<br />

“una tantum”)<br />

oltre alle più di 20 cause vinte sono in<br />

attesa di discussione in 1° grado altre<br />

3 o 4 cause residue che sono state fissate<br />

in calendario dai giudici entro i<br />

mesi di febbraio e marzo 2010.<br />

2) Ricalcolo TFR<br />

La Cassazione ha pronunciato sentenze<br />

favorevoli nei confronti di alcuni<br />

proponenti di grado impiegatizio della<br />

ex CR Cuneo.<br />

Il legale della ns Associazione è in<br />

attesa del dispos<strong>it</strong>ivo delle sentenze<br />

per due vertenze promosse da colleghi<br />

funzionari, che sono state discusse<br />

in Cassazione il 7/10/2009. Se ne<br />

prevede la trasmissione per fine febbraio,<br />

prima decade di marzo 2010.<br />

Ovviamente a segu<strong>it</strong>o dell’es<strong>it</strong>o delle<br />

sentenze nonché in funzione delle<br />

motivazioni verranno valutate da entrambe<br />

le parti le opportun<strong>it</strong>à o meno<br />

di proseguire sulle circa 20 pratiche<br />

attualmente in preparazione.<br />

Per quel che riguarda le pratiche da discutere<br />

in 1° grado di giudizio si nota<br />

un rallentamento da parte dei giudici incaricati<br />

a causa delle note difficoltà nelle<br />

strutture dei Tribunali.<br />

3) Vertenze nei confronti delle<br />

Agenzie delle entrate<br />

Nel rammentare che gli eventuali ricorsi<br />

in <strong>Co</strong>mmissione Tributaria possono<br />

essere presentati entro i 48 mesi dall’accertamento,<br />

si resta in attesa di<br />

prendere visione delle motivazioni relative<br />

al pronunciamento favorevole da<br />

parte della <strong>Co</strong>mmissione tributaria Provinciale<br />

sull’unico ricorso sinora discusso<br />

a favore di un nostro Associato.<br />

Sono tuttora pendenti circa 20 pratiche<br />

presso le varie commissioni Provinciali<br />

che non sono state ancora prospettate<br />

a calendario.<br />

Inutili i commenti anche perché<br />

potrebbero cadere nel volgare!<br />

R.D.


8<br />

Ancora sui pensionamenti 2005:<br />

accertamenti fiscali su TFR ed incentivi esodo (supertassazione)<br />

Rodolfo Del Ponte<br />

Rammentiamo che nella prima settimana<br />

del novembre 2009 sono pervenuti<br />

a circa 45 colleghi andati in<br />

quiescenza nel 2005 dei più o meno<br />

grad<strong>it</strong>i accertamenti di maggior imposta<br />

per i redd<strong>it</strong>i derivanti da liquidazioni<br />

(TFR) e/o incentivi all’esodo.<br />

In sostanza l’Erario ha r<strong>it</strong>enuto opportuno<br />

aumentare dal 6% al 10% circa<br />

l’aliquota di tassazione relativa a redd<strong>it</strong>i<br />

di lavoro (quindi non possibili di<br />

evasione in quanto tassati alla fonte<br />

!) rispetto al 5% (leggi scudo fiscale)<br />

applicato ai cap<strong>it</strong>ali che rientrano in<br />

Italia a suo tempo non sottoposti a tassazione<br />

dagli evasori incall<strong>it</strong>i.<br />

Ciò premesso evidenziamo alcuni<br />

particolari che potrebbero essere<br />

istruttivi per il futuro:<br />

1) oltre il 30% dei supertassati, contattati<br />

telefonicamente entro il 20/11<br />

per motivi di urgenza (vista la richiesta<br />

di saldo entro 30gg dall’accertamento)<br />

da parte della ns Associazione<br />

avevano già pagato senza informarsi<br />

anche telefonicamente chieden-<br />

do eventualmente un parere alla loro<br />

Associazione...<br />

2) quattro colleghi che hanno sottoposto<br />

preventivamente il problema ai loro<br />

consulenti fiscali (2 persone) od alla<br />

nostra Associazione hanno ridotto<br />

l’ammontare dell’imposta da pagare<br />

per più del 50% in quanto per motivi<br />

assai ridicoli, derivanti da una doppia<br />

segnalazione da parte della Banca con<br />

più copie di CUD con lo stesso redd<strong>it</strong>o<br />

sped<strong>it</strong>e al Fisco, erano stati sottoposti<br />

a tassazione errata a loro danno;<br />

3) permane ancora il dubbio sulla lice<strong>it</strong>à<br />

delle suddette supertassazioni in<br />

quanto sono originate da un Decreto<br />

Legge (n.252 del 5/12/2005) che prevede<br />

una maggior imposta con effetti<br />

retroattivi cioè anche a carico di coloro<br />

che sono andati in pensione prima<br />

della data del c<strong>it</strong>ato Decreto .<br />

Siamo in effetti in attesa di una sentenza<br />

defin<strong>it</strong>iva da parte delle varie<br />

<strong>Co</strong>mmissioni Tributarie interpellate al<br />

propos<strong>it</strong>o;<br />

4) alla luce di quanto evidenziato al<br />

punto precedente sarebbe stato opportuno<br />

in sede di pagamento richiedere<br />

una rateizzazione trimestrale dell’im-<br />

Adeguamento delle pensioni per il 2010<br />

porto richiesto a 18 mesi, in particolare<br />

per coloro sottoposti ad una maggior<br />

imposizione per valori superiori agli<br />

800 Euro. Si precisa che il maggior costo<br />

per interessi (3,5% annuo) avrebbe<br />

comportato comunque un carico lim<strong>it</strong>ato<br />

di circa 25 Euro per ogni 1000, ma<br />

avrebbe consent<strong>it</strong>o in caso di es<strong>it</strong>o pos<strong>it</strong>ivo<br />

di un eventuale ricorso (vedi sopra<br />

– proponibile entro 48 mesi) di stoppare<br />

almeno parzialmente il pagamento<br />

dell’imposta accertata.<br />

Per concludere: riusciamo a comprendere<br />

che i nostri iscr<strong>it</strong>ti, turbati favorevolmente<br />

dalla squis<strong>it</strong>a gentilezza dell’Agenzia<br />

delle Entrate che ha provveduto<br />

addir<strong>it</strong>tura ad allegare il modulo versamento<br />

imposta F24 già compilato (a<br />

volte con importi esorb<strong>it</strong>anti) si siano<br />

sent<strong>it</strong>i in dovere di pagare immediatamente<br />

senza richiedere il parere di quei<br />

brontoloni della nostra Associazione, ma<br />

inv<strong>it</strong>iamo nuovamente tutti a diffidare,<br />

con prudenza, di fronte a certe strane manifestazioni<br />

di sensibil<strong>it</strong>à!<br />

<strong>Co</strong>me dicevano i nostri antenati “a pagare<br />

ed a morire c’è sempre tempo...”<br />

fermi restando i termini di scadenza imposti<br />

dall’Erario.<br />

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 280 del 1° dicembre 2009 il decreto del Ministero dell’Economia e delle<br />

Finanze del 19 novembre scorso che, sulla base dei dati ISTAT, fissa il valore defin<strong>it</strong>ivo per il 2009 e previsionale per<br />

il 2010 relativo all’adeguamento delle pensioni.<br />

Per l’anno 2010, la percentuale di aumento è stata fissata in via previsionale allo 0,7% e, sulla base della normativa<br />

attualmente in vigore, sarà applicata con le seguenti modal<strong>it</strong>à:<br />

· per intero (0,7%), sull’importo di pensione non eccedente il quintuplo del trattamento minimo del Fondo<br />

pensioni lavoratori dipendenti in vigore nell’anno precedente (458, 20 euro) e cioè sulla quota di pensione<br />

mensile fino a 2.291,00 euro;<br />

· per il 75% (corrispondente ad un adeguamento pari allo 0,525%), per l’importo eccedente il quintuplo del<br />

trattamento minimo.<br />

Lo stesso decreto ministeriale stabilisce in via defin<strong>it</strong>iva l’aumento di perequazione automatica per l’anno 2009<br />

nella misura del 3,2%, fissato in via previsionale al 3,3%; conseguentemente da parte dell’INPS sarà applicato<br />

un conguaglio negativo di perequazione pari allo 0,1%.


Antonio Tassone<br />

Pensionato è colui che, r<strong>it</strong>iratosi dal<br />

lavoro dopo aver trascorso minimo 35<br />

anni,conduce la sua v<strong>it</strong>a tranquilla e<br />

serena nel proprio hab<strong>it</strong>at familiare.<br />

Questa è la definizione classica del<br />

pensionato.<br />

Quanti di noi pensionati abbiamo insegu<strong>it</strong>o<br />

e pensato a questo giorno durante<br />

le ore di lavoro, nei momenti di<br />

maggiore difficoltà: o per il duro lavoro<br />

o per problemi di salute?<br />

Sembrava che il tempo non scorresse<br />

mai: le ore diventavano eterne e<br />

le lancette dell’orologio sembravano<br />

essersi fermate.<br />

Poi, invece, superata la crisi del momento,<br />

il tempo ha ripreso a correre<br />

velocemente ed il giorno di andare<br />

in pensione si è presentato davanti a<br />

me con tutti i suoi dubbi: vado o mi<br />

fermo ancora per un anno? Ma se poi<br />

cambiano le leggi dovrò rimanere<br />

fino a 65 anni. Troppo lungo il tempo<br />

di rimanere!<br />

Decido, dopo un’attenta analisi, di r<strong>it</strong>irarmi<br />

dal lavoro.<br />

Molti pensieri affollavano la mia<br />

mente accompagnati dalla classica<br />

frase dei miei colleghi: “Va’ e god<strong>it</strong>i<br />

la mer<strong>it</strong>ata pensione!” A questo punto<br />

molte strade si aprivano per vivere<br />

serenamente. Per un momento sognai<br />

di poter viaggiare per il mondo<br />

scoprendo nuove culture, di dedicarmi<br />

ai miei hobbies prefer<strong>it</strong>i, tipo il<br />

giardinaggio, la lettura di libri storici<br />

o, infine, adoperarmi nell’amb<strong>it</strong>o<br />

familiare aiutando la moglie nelle<br />

faccende domestiche.<br />

La salute, purtroppo, non accompagna<br />

sempre il pensionato e quindi la realtà<br />

che si presentò fu molto diversa.<br />

La salute, bene prezioso per l’uomo,<br />

viene molte volte trascurata e ci si accorge<br />

di quanto vale solo quando si<br />

comincia a girare per gli ospedali.<br />

Allora decisi, per sopravvivere dign<strong>it</strong>osamente,<br />

di iscrivermi all’ “Univers<strong>it</strong>à<br />

della Terza Età”che mi ha dato<br />

molte soddisfazioni, facendomi socia-<br />

Riflessioni di un pensionato<br />

lizzare con la gente e nello stesso tempo<br />

arricchendomi lo spir<strong>it</strong>o con la frequentazione<br />

di corsi riguardanti la<br />

medicina, la scienza, la letteratura.<br />

Molti dei miei problemi di salute cominciarono<br />

a dileguarsi.<br />

Non avevo più tempo per pensare ai<br />

miei acciacchi.<br />

La scienza consigliava di fare dello<br />

sport. Per tonificare i muscoli ho scelto<br />

il gioco delle bocce.<br />

Mi era sempre sembrato un gioco semplice,<br />

quasi infantile, ma posso assicurare<br />

che così non è: richiede molta<br />

concentrazione, buona forma e intu<strong>it</strong>o<br />

per capire lo stato del campo da gioco<br />

e le varie posizioni per tirare la boccia<br />

vicino al pallino.<br />

Gli acciacchi si presentavano lo<br />

stesso, ma li affrontavo con più<br />

energia sapendo che l’età non risparmia<br />

nessuno.<br />

Infine mi sono avvicinato all’ “Associazione<br />

pensionati ex CRT”.<br />

Essa ha lo scopo di tenere vivo l’interesse<br />

per la v<strong>it</strong>a e nello stesso tempo<br />

mantiene i legami di amicizia che si<br />

sono creati nei 35 anni di lavoro.<br />

<strong>Co</strong>l pranzo sociale annuale ci si rivede<br />

tutti e si ricordano i tempi passati<br />

che non possiamo dimenticare.<br />

9<br />

Il fine più importante dell’Associazione<br />

è salvaguardare il Fondo Pensioni<br />

nel tempo.<br />

Impegno importante che sta svolgendo<br />

con molta cura la nostra Sentinella<br />

del Fondo, soprattutto in questi ultimi<br />

tempi che la crisi economica,<br />

iniziata nell’anno 2008, ha eroso<br />

molti patrimoni.<br />

Per questo motivo mi rivolgo a tutti i<br />

pensionati ex CRT non ancora iscr<strong>it</strong>ti<br />

inv<strong>it</strong>andoli a partecipare alle iniziative<br />

dell’Associazione, sia personalmente,<br />

sia con domande per chiedere informazioni<br />

di qualsiasi genere attinenti<br />

alla pensione o alle leggi fiscali, oppure,<br />

per sentirsi più partecipi, si possono<br />

inviare lettere o racconti che possono<br />

interessare tutti gli altri.<br />

“Nuovi Incontri”, la rivista trimestrale,<br />

è ben lieta di accogliere<br />

l’opinione di tutti.<br />

<strong>Co</strong>sì facendo, si rafforza sempre di più<br />

l’Associazione e si continuerà ad avere<br />

rapporti con un mondo vissuto da<br />

ciascuno di noi con seren<strong>it</strong>à o con qualche<br />

piccolo dispiacere per un mancato<br />

riconoscimento, ma con lo scopo finale<br />

di difendere la nostra pensione,<br />

unica ed importante risorsa per continuare<br />

a vivere decorosamente.


10<br />

10<br />

La parola al commercialista<br />

La collaborazione con lo Studio<br />

<strong>Co</strong>mmercialistico Dal Zotto<br />

(studiodalzotto@fastwebnet.<strong>it</strong>) ci<br />

porta ad ulteriori considerazioni<br />

riguardanti lo Scudo fiscale e un flash<br />

sulle detrazioni 55%.<br />

In Italia lo scudo fiscale ha portato<br />

a un aumento del gett<strong>it</strong>o fiscale, ora<br />

le autor<strong>it</strong>à <strong>it</strong>aliane devono lavorare<br />

per confermare il recupero di queste<br />

entrate.<br />

“Lo scudo fiscale <strong>it</strong>aliano ha certamente<br />

avuto successo nel rimpatriare<br />

cap<strong>it</strong>ali e ha portato a un aumento significativo<br />

del gett<strong>it</strong>o” Lo ha detto<br />

Jeffrey Owens, capo del centro Ocse<br />

sulla fiscal<strong>it</strong>à.<br />

“La domanda cruciale ora è se<br />

Roma sarà in grado di mantenere<br />

questo gett<strong>it</strong>o”.<br />

L’esperto fiscale dell’Ocse ha c<strong>it</strong>ato<br />

anche le iniziative per il recupero della<br />

base fiscale lanciate in questi mesi da<br />

Australia, Canada, Germania,Irlanda,<br />

Sud Africa, Gran Bretagna e Stati<br />

Un<strong>it</strong>i, sottolineando, però, che questi<br />

paesi hanno adottato iniziative per il<br />

rispetto delle norme fiscali a livello<br />

internazionale (offshore voluntary<br />

compliance in<strong>it</strong>iatives), mentre quella<br />

<strong>it</strong>aliana è un’amnistia.<br />

Il Tesoro <strong>it</strong>aliano ha annunciato a fine<br />

anno che ammontano a circa 95 miliardi<br />

i cap<strong>it</strong>ali sanati dallo scudo fiscale<br />

e ha riaperto le operazioni di<br />

rimpatrio fino ad aprile 2010. Il gett<strong>it</strong>o<br />

ottenuto dallo scudo è stimato a<br />

4,75 miliardi di euro dal ministero<br />

dell’Economia.<br />

Scudo fiscale<br />

“95 e 98. È con questi due numeri che<br />

si può sintetizzare in un primo bilancio<br />

l’operazione “Rimpatrio dei cap<strong>it</strong>ali<br />

in Italia”.<br />

95 miliardi di euro (pari a 190.000<br />

miliardi di vecchie lire) è il volume<br />

delle operazioni. Su questo volume,<br />

il 98 per cento è fatto da rimpatri effettivi<br />

in Italia.<br />

Sono numeri che marcano uno straordinario<br />

successo, segno di forza<br />

della nostra economia e di fiducia nell’Italia.<br />

E anche di intelligenza. L’impegno<br />

dei principali Paesi del G20 è<br />

infatti nel senso che: “Il tempo dei<br />

paradisi fiscali è fin<strong>it</strong>o per sempre”.<br />

Portare o tenere i soldi nei paradisi<br />

fiscali non conviene più, né economicamente<br />

né fiscalmente. Il rendimento<br />

è minimo, il rischio è massimo.”<br />

Questi i dati forn<strong>it</strong>i da un comunicato<br />

del Ministero dell’Economia, in cui<br />

si sottolinea che la mole di risorse rappresenta<br />

‘’oltre 6 punti di pil’’.<br />

Il gett<strong>it</strong>o per l’erario<br />

<strong>Co</strong>nsiderando l’aliquota del 5%, il<br />

gett<strong>it</strong>o per l’erario è stato pari a 4,75<br />

miliardi di euro. Una cifra superiore<br />

ai 3,7 miliardi già utilizzati a copertura<br />

dello sl<strong>it</strong>tamento al 2010 per il<br />

pagamento di parte degli acconti irpef<br />

di novembre 2009.<br />

I 3,7 miliardi rientreranno nelle casse<br />

dello Stato a giugno 2010 (quando si<br />

verserà il saldo 2009 dell’irpef) e saranno<br />

quindi disponibili per essere<br />

utilizzati il prossimo anno. Resta ancora<br />

a disposizione 1 miliardo di euro.<br />

Il governo non si è ancora pronunciato<br />

su come utilizzerà questa cifra, se<br />

andrà a riduzione del defic<strong>it</strong> o se verrà<br />

spesa per altri interventi.<br />

Lo scudo quater<br />

Intanto si attende l’avvio dello scudoquater,<br />

che è stato inser<strong>it</strong>o nel decreto<br />

cosiddetto “milleproroghe”, approvato<br />

dal <strong>Co</strong>nsiglio dei Ministri il 17 dicembre<br />

ma ancora non pubblicato sulla<br />

Gazzetta Ufficiale (la G.U. per ora è<br />

disponibile fino al 28 dicembre).<br />

È un milleproroghe di 11 articoli e di<br />

ben 77 commi quello che è stato pubblicato<br />

sulla Gazzetta Ufficiale il 30<br />

dicembre scorso.<br />

<strong>Co</strong>nfermata la riapertura dei termini<br />

per aderire allo scudo fiscale, la<br />

“finestra” resterà aperta fino al 30<br />

aprile 2010, anche se il costo della<br />

nuova emersione sarà più salato, rispetto<br />

a quello pagato da quanti hanno<br />

scelto di aderire entro il 15 dicembre<br />

scorso. Per rimpatri e regolarizzazioni<br />

effettuati dopo quella<br />

data e fino al 28 febbraio, l’imposta<br />

sost<strong>it</strong>utiva sale, infatti, dal 5 al 6 per<br />

cento. Chi, invece, vorrà prendere<br />

tempo fino al 30 aprile dovrà pagare<br />

il 7%, aderendo allo scudo a partire<br />

dal 1° marzo 2010.<br />

Il termine di riapertura delle operazioni<br />

di rimpatrio con maggiorazioni<br />

di aliquota ad aprile 2010 è ultimo e<br />

defin<strong>it</strong>ivo. L’alternativa in tutti i Paesi<br />

G20 è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a solo dall’applicazione<br />

delle nuove e molto efficaci<br />

norme antievasione.”


Potrà essere inviata in via telematica<br />

all’Agenzia delle Entrate a partire dal<br />

4 gennaio 2010 la comunicazione relativa<br />

ai lavori di riqualificazione energetica<br />

che fruiscono della detrazione Irpef<br />

del 55% e che proseguono oltre il periodo<br />

d’imposta. <strong>Co</strong>n provvedimento del<br />

21/12/2009, l’Agenzia delle Entrate ha<br />

approvato le specifiche tecniche per la<br />

trasmissione della comunicazione.<br />

È già disponibile il software per inviare<br />

i dati.<br />

Possono assumere la qualifica di organizzazione non lucrativa<br />

di util<strong>it</strong>à sociale (acronimo Onlus) le associazioni, i com<strong>it</strong>ati,<br />

le fondazioni, le società cooperative ed altri enti di carattere<br />

privato, con o senza personal<strong>it</strong>à giuridica.<br />

Nella categoria delle Onlus sono ricompresi anche gli organismi<br />

di volontariato iscr<strong>it</strong>ti nei registri regionali e le organizzazioni<br />

non governative riconosciute idonee dal Ministero<br />

degli Affari Esteri (c.d. ONG).<br />

La qualifica di Onlus è invece espressamente esclusa agli<br />

enti pubblici, alle società commerciali diverse da quelle cooperative,<br />

alle fondazioni bancarie, ai part<strong>it</strong>i ed ai movimenti<br />

pol<strong>it</strong>ici, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni<br />

di datori di lavoro, alle associazioni di categoria ed<br />

alle parrocchie.<br />

Il sistema tributario <strong>it</strong>aliano prevede agevolazioni fiscali per<br />

i contribuenti che effettuano erogazioni liberali alle Onlus,<br />

consistenti in una deduzione dal redd<strong>it</strong>o imponibile o in una<br />

detrazione di imposta, da far valere in occasione della dichiarazione<br />

dei redd<strong>it</strong>i (modello Unico o modello 730).<br />

Si ricorda che gli oneri deducibili sono spese che possono<br />

essere portate in diminuzione dal redd<strong>it</strong>o complessivo ai fini<br />

Irpef mentre gli oneri detraibili si detraggono, in percentuale,<br />

direttamente dall’imposta lorda.<br />

Attualmente, le erogazioni liberali sono deducibili nel lim<strong>it</strong>e<br />

del 10 per cento del redd<strong>it</strong>o dichiarato e comunque<br />

nella misura massima di euro 70.000 solamente se effettuate<br />

alle Onlus di cui all’articolo 10, co. 1, 8 e 9 del D.lgs. 4<br />

Dicembre 1997, n. 460.<br />

Per l’individuazione delle Onlus beneficiarie occorre fare riferimento<br />

agli statuti degli enti stessi.<br />

Detrazione 55% flash<br />

La comunicazione, prevista dall’articolo<br />

29, comma 6, del DL 185/2008,<br />

convert<strong>it</strong>o dalla legge 2/2009, riguarda<br />

le spese sostenute nei periodi<br />

d’imposta precedenti a quello in cui<br />

i lavori sono terminati. Le prime comunicazioni<br />

dovranno essere inviate<br />

all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente<br />

in via telematica, entro il 31<br />

marzo 2010, indicando le spese sostenute<br />

nel 2009, qualora i lavori non<br />

siano già terminati entro il 31 dicem-<br />

Erogazioni liberali a favore delle Onlus<br />

11<br />

11<br />

bre 2009. La comunicazione non<br />

deve essere inviata in caso di lavori<br />

iniziati e conclusi nel medesimo periodo<br />

d’imposta, né per i periodi<br />

d’imposta in cui non sono state sostenute<br />

spese.<br />

Si ricorda che i contribuenti che intendono<br />

avvalersi della detrazione<br />

sono comunque tenuti a trasmettere<br />

all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei<br />

lavori, i dati relativi agli interventi<br />

effettuati attraverso il s<strong>it</strong>o internet.<br />

In alternativa, si possono visionare gli estremi riportati sulle<br />

eventuali ricevute rilasciate in segu<strong>it</strong>o alle erogazioni.<br />

È prudente farsi rilasciare una dichiarazione dalla Onlus<br />

o possedere un documento che attesti i requis<strong>it</strong>i di cui al<br />

D.lgs. 460/1997.<br />

Tali liberal<strong>it</strong>à sono da indicare al rigo E27 del modello 730/<br />

2010, con codice 3.<br />

Le donazioni erogate alle organizzazioni non governative<br />

(ONG) che operano nel campo della cooperazione con i<br />

Paesi in via di sviluppo sono invece deducibili nella misura<br />

massima del 2 per cento del redd<strong>it</strong>o complessivo del<br />

dichiarante.<br />

L’elenco delle ONG riconosciute idonee, e solo queste, è riportato<br />

sul s<strong>it</strong>o www.cooperazioneallosviluppo.esteri.<strong>it</strong><br />

Queste liberal<strong>it</strong>à sono da indicare al rigo E27 con codice 2<br />

(eventualmente con codice 3).<br />

In assenza dei requis<strong>it</strong>i suindicati in capo alle Onlus (cost<strong>it</strong>uzione<br />

ai sensi del D.lgs. 460/97) ed alle ONG (elencazione<br />

tassativa sul s<strong>it</strong>o del Ministero degli Esteri) beneficiarie, le<br />

persone fisiche che effettuano erogazioni liberali alle organizzazioni<br />

non lucrative di util<strong>it</strong>à sociale possono fruire della<br />

detrazione dall’Irpef nella misura del 19 per cento, da calcolare<br />

su un importo massimo di euro 2.065, 83.<br />

L’ammontare corrisposto va riportato al rigo E19 (eventualmente<br />

E20 o E21) con codice 23 del modello 730/2010.<br />

L’erogazione deve essere effettuata tram<strong>it</strong>e banca, ufficio postale,<br />

carte di deb<strong>it</strong>o, di cred<strong>it</strong>o e prepagate, assegni bancari e<br />

circolari, ma non in contanti.<br />

<strong>Co</strong>nsulenza fiscale di Mario Alessandria


12<br />

12<br />

Giusto Seminara<br />

La comunione... e... il condominio<br />

L’argomento è interessante non solo<br />

per chi è proprietario di beni immobili<br />

ma anche per chi li occupa a<br />

qualsiasi t<strong>it</strong>olo.<br />

Il nostro Legislatore ha curato con<br />

particolare attenzione la normativa<br />

relativa alla gestione delle parti comuni<br />

dei beni immobili,determinando<br />

dir<strong>it</strong>ti e doveri dei “comunisti” intesi,<br />

naturalmente, quali comproprietari o<br />

cointeressati a qualsiasi t<strong>it</strong>olo (inquilini,<br />

usufruttuari, comodatari, etc.).<br />

Pare opportuno, prima di trattare l’argomento<br />

specifico, accennare all’ist<strong>it</strong>uto<br />

della comunione: in altre parole<br />

cont<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à del dir<strong>it</strong>to di proprietà o<br />

di altro dir<strong>it</strong>to reale, dove la quota<br />

distingue il grado di partecipazione sia<br />

nei vantaggi che nei gravami.<br />

Brevemente e per sommi capi, nella<br />

comunione:<br />

- il cont<strong>it</strong>olare può disporre liberamente<br />

dei beni comuni,senza però<br />

pregiudicare gli interessi degli al<br />

tri cont<strong>it</strong>olari;<br />

- gli interessi della collettiv<strong>it</strong>à prevalgono<br />

su quelli individuali dei cont<strong>it</strong>olari;<br />

- nessuno dei cont<strong>it</strong>olari può alterare<br />

la destinazione della cosa comune;<br />

- il bene comune può essere diviso e<br />

ciascuna parte destinata all’uso dei<br />

singoli cont<strong>it</strong>olari;<br />

- il bene comune può essere utilizzato<br />

esclusivamente da uno o più cont<strong>it</strong>olari<br />

per periodi di tempo determinati<br />

e concordati;<br />

- il bene comune può essere ceduto<br />

a terzi in godimento.<br />

Nella gestione della comunione<br />

ogni decisione viene assunta a<br />

maggioranza semplice per l’ordinaria<br />

amministrazione, mentre per la<br />

straordinaria è necessaria la mag-<br />

gioranza dei 2/3 del valore complessivo<br />

della cosa comune.<br />

Per la cessione a qualsiasi t<strong>it</strong>olo (es.<br />

vend<strong>it</strong>a, donazione,etc.) della cosa comune<br />

è poi necessaria la unanim<strong>it</strong>à dei<br />

consensi dei cont<strong>it</strong>olari, mentre ciascun<br />

quotista può disporre liberamente<br />

della propria quota, nel senso che<br />

può cederla a terzi, donarla etc..<br />

In ultimo,la comunione può essere<br />

sciolta a richiesta anche di uno dei<br />

partecipanti (se nella sua cost<strong>it</strong>uzione<br />

non è prevista la durata), ma l’Autor<strong>it</strong>à<br />

Giudiziaria può disporre una<br />

congrua dilazione (non superiore a<br />

cinque anni) se lo scioglimento può<br />

pregiudicare l’interesse anche di uno<br />

solo degli altri.<br />

Nel cost<strong>it</strong>uire la comunione i partecipanti<br />

possono stabilirne la durata<br />

che non può essere superiore ai dieci<br />

anni; anche gli aventi causa restano<br />

vincolati alla comunione per<br />

il periodo stabil<strong>it</strong>o.<br />

Qualora poi sussistano gravi motivi<br />

l’Autor<strong>it</strong>à Giudiziaria può ordinare lo<br />

scioglimento della comunione.<br />

Infine il Legislatore dispone che non<br />

può essere sciolta la comunione là<br />

dove con la divisione del bene comune<br />

ne cessasse l’util<strong>it</strong>à.<br />

La premessa è utile perché i principi<br />

accennati, che caratterizzano l’ist<strong>it</strong>uto<br />

della <strong>Co</strong>munione, sono di massima gli<br />

stessi dettati a regolare i rapporti condominiali:<br />

ovviamente esistono alcune<br />

distinzioni dovute al fatto che la comunione<br />

(leggasi <strong>Co</strong>ndominio) riguarda<br />

solo parti comuni di edifici (es. durata<br />

della comunione!!!).<br />

La più autorevole dottrina afferma che<br />

“si ha condominio quando in un edificio,<br />

diviso in piani orizzontali, coesistono<br />

proprietà esclusive e parti co-<br />

muni indivise, le une legate alle altre<br />

da un intimo nesso di reciproca complementarietà<br />

e funzional<strong>it</strong>à”.<br />

Il <strong>Co</strong>dice Civile vigente tratta del<br />

<strong>Co</strong>ndominio negli artt.dal 117 al<br />

1139, con un quasi costante rinvio alle<br />

norme sulla <strong>Co</strong>munione.<br />

Una delle disposizioni fondamentali<br />

applicata anche in tema di condominio<br />

è quella che permette a ciascun<br />

partecipante di servirsi del<br />

bene comune anche per un suo fine<br />

particolare, senza però alterare la<br />

destinazione dello stesso bene e senza<br />

ledere l’uguale dir<strong>it</strong>to degli altri<br />

partecipanti.<br />

<strong>Co</strong>sì un condomino può apporre una<br />

targa sulla facciata dell’edificio o sul<br />

suo portone d’ingresso, ma di dimensioni<br />

tali da non impedire l’esercizio<br />

di un uguale o analogo dir<strong>it</strong>to da parte<br />

degli altri condomini.<br />

Anche nelle norme che regolano il<br />

<strong>Co</strong>ndominio prevale la tutela degli<br />

interessi della collettiv<strong>it</strong>à, ad esempio<br />

là dove è previsto che ciascun condomino<br />

non può cedere la propria quota<br />

delle parti comuni dell’edificio senza<br />

cedere il proprio appartamento ovvero<br />

quando sono previste particolari<br />

maggioranze perché le delibere siano<br />

assunte validamente..<br />

<strong>Co</strong>st<strong>it</strong>uzione del condominio...<br />

i millesimi.<br />

Il <strong>Co</strong>ndominio non nasce con un<br />

contratto: esso esiste per il solo fatto<br />

che esista un edificio le cui parti<br />

appartengono a proprietari diversi .<br />

Il contratto è il regolamento dove<br />

sono dettate le norme (a segu<strong>it</strong>o di<br />

opportuni accordi) alle quali i condomini<br />

devono attenersi per l’uso<br />

della parti comuni.


Il <strong>Co</strong>ndominio (defin<strong>it</strong>o dalla Suprema<br />

<strong>Co</strong>rte “Ente di gestione capace<br />

di assumere validamente obblighi<br />

giuridici e la t<strong>it</strong>olar<strong>it</strong>à di dir<strong>it</strong>ti”)<br />

esiste quindi solo per il fatto che un<br />

edificio è composto da vari appartamenti<br />

di proprietari diversi, ma devono<br />

anche esistere parti dell’edificio<br />

di utilizzo comune (scale, pianerottoli,<br />

ascensore, cortili, locale<br />

caldaia,etc.)<br />

La proprietà di ciascun condomino<br />

relativa alle parti comuni è un accessorio<br />

del dir<strong>it</strong>to di proprietà<br />

esclusiva ed in conseguenza non è<br />

alienabile se non con la alienazione<br />

della proprietà esclusiva: in altri<br />

termini, solo con la cessione<br />

della porzione di edificio di proprietà<br />

può (deve!) essere ceduta<br />

anche la parte condominiale (accessoria<br />

della principale).<br />

Ma come utilizzare le parti comuni<br />

dell’edificio? Ecco il Regolamento di<br />

condominio!<br />

Esso può nascere in vari momenti<br />

dell’esistenza dell’edificio: da edificare<br />

con previsione di frazionamento,<br />

dopo la sua realizzazione od<br />

il suo successivo frazionamento,<br />

come ad esempio in caso di vend<strong>it</strong>a<br />

frazionata di un edificio prima di<br />

unico proprietario.<br />

In qualsiasi momento venga redatto,<br />

il Regolamento di <strong>Co</strong>ndominio, a<br />

norma di legge, per determinare ed<br />

indicare il potere di ciascuno dei condomini<br />

circa dir<strong>it</strong>ti ed obblighi,deve<br />

contenere appos<strong>it</strong>e tabelle allegate al<br />

documento:” il potere “ di ciascun<br />

condomino è nelle tabelle, espresso<br />

in millesimi.<br />

I millesimi non sono solo la espressione<br />

della proporzione tra il valore<br />

dell’intero edificio e le porzioni di<br />

piano ma esprimono anche il grado<br />

di util<strong>it</strong>à delle parti comuni e del<br />

loro utilizzo.<br />

Pertanto, diverse saranno le tabelle<br />

relative alle ripartizioni delle spese<br />

per ascensore, scale, gestione generale,<br />

portierato, riscaldamento etc.etc..<br />

dove si terrà conto dell’uso, dell’util<strong>it</strong>à<br />

della cosa comune, ma in particolare<br />

nei condomìni “complessi” si farà<br />

riferimento ai corpi di fabbrica cui<br />

l’un<strong>it</strong>à immobiliare appartiene (tetti,<br />

colonna) ovvero alla parte comune (ad<br />

es. cortile ad uso di uno o più corpi di<br />

fabbrica).<br />

La redazione delle tabelle non obbliga<br />

tutti i condomini né risolve tutte le<br />

problematiche circa l’utilizzo delle<br />

parti comuni e la partecipazione alle<br />

spese: per le innovazioni gravose e/o<br />

voluttuarie, ad esempio, non esiste<br />

l’obbligo di partecipare alle spese per<br />

i condòmini dissenzienti, salvo quanto<br />

preciseremo trattando dell’argomento<br />

in segu<strong>it</strong>o.<br />

Le parti comuni<br />

La legge, i contratti di vend<strong>it</strong>a, le divisioni<br />

volontarie e giudiziali, elencano<br />

le parti comuni di un edificio: in<br />

contratto si può derogare quanto disposto<br />

dalla legge.<br />

L’art.1117 dispone “se il contrario non<br />

risulta dal t<strong>it</strong>olo” di proprietà, sono<br />

parti comuni:<br />

1) il suolo su cui sorge l’edificio, le<br />

fondazioni, i muri maestri, i tetti e<br />

i lastrici solari, le scale, i portoni<br />

d’ingresso, i vestiboli, gli and<strong>it</strong>i, i<br />

portici, i cortili ed in genere tutte<br />

le parti dell’edificio necessarie all’uso<br />

comune;<br />

2) i locali per la portineria o l’alloggio<br />

del portiere, per la lavanderia,<br />

per il riscaldamento centrale, per<br />

gli stend<strong>it</strong>oi o per altri simili servizi<br />

in comune;<br />

3) le opere, le installazioni, i manufatti<br />

di qualunque genere che servono<br />

all’uso e al godimento comune,<br />

come gli ascensori, i poz-<br />

13<br />

13<br />

zi, le cisterne, gli acquedotti e<br />

inoltre le fognature e i canali di<br />

scarico, gli impianti per l’acqua,<br />

per il gas, per l’energia elettrica,<br />

per il riscaldamento e simili, fino<br />

al punto di diramazione degli impianti<br />

ai localidi proprietà esclusiva<br />

dei singoli condomini.<br />

Ovviamente, il Legislatore non aveva<br />

allora previsto l’antenna centralizzata,<br />

che tuttavia è da annoverare tra<br />

le “installazioni” che servono all’uso<br />

e al godimento comune.”<br />

È da ricordare che se i contratti che<br />

determinano la proprietà delle porzioni<br />

dell’edificio elencano le parti comuni<br />

e non menzionano parte di quelle<br />

previste dalla legge, prevale il disposto<br />

di legge: in altri termini le parti<br />

non menzionate non restano escluse<br />

ma sono anch’esse comuni.<br />

Diversamente, restano di proprietà<br />

esclusiva del dante causa le parti<br />

dell’edificio espressamente indicate<br />

e descr<strong>it</strong>te nel contratto che determina<br />

il passaggio di proprietà,<br />

anche se dette parti dell’edificio<br />

sono tra quelle elencate nell’art.1117<br />

del <strong>Co</strong>dice Civile.<br />

Anche il testamento può contenere<br />

disposizioni tali da attribuire ad uno<br />

o più beneficiari di porzioni di edifici<br />

la proprietà esclusiva di parti indicate<br />

come comuni dalla legge.<br />

Indivisibil<strong>it</strong>à delle parti<br />

comuni<br />

La legge ( art.1119 C.C. ) prevede<br />

la indivisibil<strong>it</strong>à delle parti comuni<br />

dell’edificio ammenocchè la divisione<br />

non pregiudichi in alcun<br />

modo, anche rendendolo più incomodo,<br />

l’uso da parte degli altri condomini.<br />

Le innovazioni<br />

Regolano le innovazioni nel condominio<br />

gli articoli 1120 e 1121.


14<br />

14<br />

In breve, esistono innovazioni lec<strong>it</strong>e<br />

“che possono essere deliberate dalla<br />

maggioranza dei condomini” ed altre<br />

invece vietate.<br />

Sono innovazioni lec<strong>it</strong>e quella dirette<br />

al miglioramento dell’uso della<br />

cosa comune, mentre sono vietate<br />

quelle che rendono inservibili anche<br />

talune delle parti comuni (inservibile<br />

anche ad uno solo dei condomini),<br />

quelle che recano pregiudizio<br />

alla stabil<strong>it</strong>à ed alla sicurezza dell’edificio,<br />

quelle che alterano il decoro<br />

arch<strong>it</strong>ettonico dell’edificio.<br />

Particolare è il regime stabil<strong>it</strong>o per<br />

le innovazioni gravose o voluttuarie<br />

: è un argomento particolarmente interessante<br />

spesso oggetto di contenzioso<br />

tra i condomini.<br />

Le innovazioni possono essere di uso<br />

comune non separabile; in tal caso<br />

la innovazione non è consent<strong>it</strong>a ammenocchè<br />

i condomini che l’hanno<br />

deliberata intendano sopportarne in<br />

toto la spesa.<br />

Nel caso di innovazione utilizzabile<br />

separatamente (ascensore!) i condomini<br />

che non intendano trarne<br />

vantaggio (dissenzienti!) sono esonerati<br />

dal partecipare alle spese.<br />

Tuttavia è sempre possibile ai dissenzienti<br />

o loro aventi causa trarne<br />

vantaggio ed usare la innovazione,<br />

contribuendo alla manutenzione<br />

e partecipando alle spese di esecuzione,<br />

a costi rivalutati.<br />

Vale la pena riportare alcune decisioni<br />

della Suprema <strong>Co</strong>rte in tema di innovazioni,<br />

decisioni assunte in applicazione<br />

di principi generali ed in<br />

mancanza di specifiche norme.<br />

Installazione dell’ascensore<br />

Il condòmino portatore di handicap ha<br />

dir<strong>it</strong>to di installare a proprie spese un<br />

ascensore in una parte comune dell’edificio<br />

senza alterare la cosa comune<br />

nel senso di continuare a permette-<br />

re agli altri condomini l’esercizio del<br />

proprio dir<strong>it</strong>to di uso contemperato alla<br />

primaria esigenza del condomino menomato<br />

(riduzione della larghezza delle<br />

rampe di scale ed utilizzo della tromba<br />

d’aria delle stesse).<br />

Il decoro arch<strong>it</strong>ettonico<br />

La Suprema <strong>Co</strong>rte definisce il decoro<br />

arch<strong>it</strong>ettonico “un bene comune il<br />

cui mantenimento è tutelato a prescindere<br />

dalla valid<strong>it</strong>à estetica assoluta<br />

delle modifiche che si intendono<br />

apportare”.<br />

Pertanto,se le modifiche non ripristinano<br />

o non migliorano l’originaria<br />

fisionomia del fabbricato, prescindendo<br />

dalla qual<strong>it</strong>à delle modifiche<br />

proposte, queste non sono consent<strong>it</strong>e..<br />

Passo pedonale e passo carraio<br />

È leg<strong>it</strong>tima la deliberazione assunta<br />

a maggioranza dei presenti all’assemblea<br />

condominiale relativa alla<br />

autorizzazione di utilizzo del passaggio<br />

pedonale quale carraio, ciò<br />

in applicazione del principio dell’ampliare<br />

e migliorare l’uso della<br />

cosa comune.<br />

Barriere arch<strong>it</strong>ettoniche e<br />

parcheggi<br />

Sono valide, se assunte in prima convocazione<br />

con la maggioranza degli<br />

intervenuti che rappresenti almeno il<br />

50% del valore dell’edificio ed in seconda<br />

convocazione se approvate da<br />

un terzo dei condomini che rappresenti<br />

un terzo del valore dell’edificio<br />

stesso, le deliberazioni relative<br />

alla rimozione di barriere arch<strong>it</strong>ettoniche<br />

che non permettano la libera<br />

circolazione a portatori di handicap<br />

o alla installazione di percorsi mun<strong>it</strong>i<br />

di dispos<strong>it</strong>ivi di segnalazione<br />

utili a favorire il passaggio di ciechi:<br />

naturalmente sempre che resti immutata<br />

la possibil<strong>it</strong>à di utilizzo delle<br />

parti comuni anche per gli altri condomini<br />

(L.9/1/1989 n.13).<br />

<strong>Co</strong>n le deliberazioni assunte dalla<br />

stessa maggioranza indicata per il<br />

caso della eliminazione delle barriere<br />

arch<strong>it</strong>ettoniche, la Legge 24 marzo<br />

1989 n.122, con i giusti accorgimenti<br />

ivi previsti, permette la cost<strong>it</strong>uzione<br />

di parcheggi nei sottosuoli<br />

degli edifici condominiali od il mutamento<br />

di destinazione in parcheggi<br />

dei cortili: inoltre prevede la concessione<br />

di aree comunali per la costruzione<br />

di parcheggi in superficie<br />

o nel sottosuolo, sempre al servizio<br />

di un edificio del quale cost<strong>it</strong>uiranno<br />

pertinenza.<br />

La casistica relativa alle problematiche<br />

condominiali è abbastanza nutr<strong>it</strong>a<br />

ed altre fattispecie con le soluzioni<br />

indicate dalla Suprema <strong>Co</strong>rte<br />

potranno essere oggetto di esame<br />

nelle prossime edizioni di Nuovi<br />

Incontri.<br />

Frattanto sono all’esame del Legislatore<br />

due o più proposte di legge<br />

dirette proprio alla modifica delle<br />

disposizioni relative al <strong>Co</strong>ndominio<br />

e quindi alla modifica degli artt.<br />

dal 1117 al 1136 onde meglio regolarne<br />

la v<strong>it</strong>a, riducendo gli interventi<br />

del Magistrato, spesso chiamato<br />

a dirimere controversie di difficile<br />

soluzione.


Nicola Testa<br />

Siamo al 10 di febbraio del 2010.<br />

L’anno nuovo era part<strong>it</strong>o bene. Se il<br />

buongiorno si vede dal mattino…..<br />

Invece da qualche settimana c’è di<br />

nuovo molta incertezza sui mercati<br />

finanziari.<br />

Nell’area Euro stiamo assistendo all’emergere<br />

di difficoltà che finora covavano<br />

sotto la cenere. Il flusso delle<br />

comunicazioni è fatto così . Ad un certo<br />

punto tutti a parlare di qualcosa che<br />

c’era anche prima, ma nessuno se ne<br />

accorgeva. Nell’area Euro sono venute<br />

alla ribalta le difficoltà dei paesi più<br />

deboli riassunti nell’acronimo pigs<br />

(che in inglese vuol dire maiali): Portogallo<br />

Irlanda e/o Italia Grecia Spagna.<br />

Ma anche il Regno Un<strong>it</strong>o ha i suoi<br />

problemi. Fa capolino perciò il “rischio<br />

sovrano” e lo spettro dell’Argentina<br />

che tanti risparmiatori <strong>it</strong>aliani ha lasciato<br />

in mutande alcuni anni fa. In compenso<br />

sulla scena finanziaria ed economica<br />

mondiale si affacciano nuove<br />

realtà geopol<strong>it</strong>iche con peso sempre<br />

maggiore. Stiamo assistendo ad un vero<br />

e proprio ribilanciamento dell’economia<br />

mondiale.<br />

I tassi sono ancora molto bassi, ma prima<br />

o poi ricominceranno a salire. Qualche<br />

avvisaglia si incomincia a vedere<br />

all’orizzonte. E tassi in risal<strong>it</strong>a vuol dire<br />

che scenderanno i t<strong>it</strong>oli obbligazionari<br />

a tasso fisso, soprattutto quelli a lunga<br />

scadenza e potrebbero scendere anche i<br />

corsi azionari se una chiara prospettiva<br />

di ripresa degli utili aziendali ed altri<br />

fattori non compenseranno il maggiore<br />

costo del danaro.<br />

In questa s<strong>it</strong>uazione quale consiglio<br />

pratico dare ai 4 colleghi che eventualmente<br />

volessero leggere cosa suggerisce<br />

il Testa? Tre regole …<br />

Borse, finanza … e dintorni<br />

<strong>Co</strong>me investire nel 2010!<br />

1) Diversificare.<br />

2) Affidarsi ad operatori che hanno<br />

dimostrato di saper fare bene il<br />

loro mestiere anche in momenti<br />

di mercati negativi.<br />

3) scegliere linee di investimento<br />

compatibili con il proprio sistema<br />

nervoso.<br />

…per tre profili:<br />

1) Risparmiatore prudente: contiremunerati<br />

(attenti però ai vincoli<br />

e ai costi), prodotti obbligazionari<br />

d’eccellenza con<br />

preferenza per bond societari di<br />

alto rating, obbligazioni a tasso<br />

variabile, obbligazioni legate<br />

all’inflazione. Prodotti assicurativi<br />

con rendimento minimo garant<strong>it</strong>o<br />

(attenzione ai vincoli e<br />

alla durata che devono essere<br />

commisurati all’età del sotto<br />

scr<strong>it</strong>tore. Una polizza v<strong>it</strong>a decennale<br />

ad un ottantenne non è<br />

un augurio di lunga v<strong>it</strong>a, è una<br />

truffa!).<br />

2) Risparmiatore “medio”: <strong>Co</strong>nti<br />

remunerati (vale il consiglio del<br />

punto precedente), fondi bilanciati<br />

o flessibili d’eccellenza (a<br />

5 stelle), piccola percentuale di<br />

prodotti azionari tram<strong>it</strong>e ETF o<br />

Fondi <strong>Co</strong>muni d’eccellenza, meglio<br />

se globali e con copertura del<br />

rischio di cambio.<br />

3) Risparmiatore “aggressivo” :<br />

Fondi azionari Globali , specializzati<br />

Paesi Emergenti, o direttamente<br />

specializzati Cina, India, Brasile.<br />

Obbligazioni “corporate” di<br />

em<strong>it</strong>tenti con rating almeno BBB.<br />

A mezzo fondi comuni anche bond<br />

High Yeld. Investimento diretto in<br />

azioni: è il campo più minato.<br />

15<br />

15<br />

Per acquistare e vendere azioni oggi<br />

è tecnicamente tanto facile farlo tra<br />

m<strong>it</strong>e internet. Ma proprio questa<br />

facil<strong>it</strong>à di operare diventa facil<strong>it</strong>à<br />

di perdere il senso della realtà e di<br />

bruciare cifre importanti in un<br />

batter di ciglio. Anche per un risparmiatore<br />

che si definisce aggressivo<br />

l’investimento diretto in<br />

azioni non deve superare il 10/20<br />

per cento delle proprie disponibil<strong>it</strong>à<br />

finanziarie. Seguire per un<br />

certo tempo un t<strong>it</strong>olo prima di acquistarlo.<br />

Simulare delle operazioni<br />

segnandosi con estremo rigore<br />

tutte le operazioni simulate con i<br />

risultati che “si sarebbero ottenuti<br />

in caso di operazioni vere”. Ci accorgeremo<br />

presto, ma senza farci<br />

ancora male, che ci vuole davvero<br />

poco a sbagliare e a giocarsi migliaia<br />

di Euro (ma perché non diciamo<br />

Euri? Secondo me è più corretto).<br />

Tanti auguri di proficui investimenti<br />

a tutti.<br />

nickhead@tiscali.<strong>it</strong>.


16<br />

16<br />

La certificazione energetica in Piemonte<br />

Sul tema del risparmio energetico degli edifici. <strong>Co</strong>n questo articolo, proposto dall’arch. Daniela Re, si cerca di<br />

dare risposta alla confusione susc<strong>it</strong>ata dall’introduzione di direttive comun<strong>it</strong>arie e normative <strong>it</strong>aliane, in una<br />

babele di competenze e regole diverse da regione a regione.<br />

In Piemonte la certificazione è obbligatoria per la vend<strong>it</strong>a degli immobili.<br />

Il 25 luglio 2009 sono entrate in vigore<br />

le linee guida nazionali sulla<br />

certificazione energetica. Il 1° ottobre<br />

in Piemonte è diventata pienamente<br />

operativa la normativa regionale.<br />

Il panorama regionale, obblighi<br />

e responsabil<strong>it</strong>à.<br />

L’argomento certo non è nuovo, se<br />

ne parla da quattro anni: è del 2005,<br />

infatti, il DLgs 192/05, integrato dal<br />

DLgs 311/06 riguardante il rendimento<br />

energetico in edilizia (1) .<br />

Il decreto prevede che tutte le nuove<br />

costruzioni o ristrutturazioni edilizie<br />

superiori ai 1000 mq o demolizioni<br />

e ricostruzioni siano dotate di Attestato<br />

di Certificazione Energetica<br />

(ACE) senza il quale il comune non<br />

può accettare la chiusura dei lavori (2) ;<br />

inoltre dal 1 luglio 2009 tutti i trasferimenti<br />

a t<strong>it</strong>olo oneroso (le compravend<strong>it</strong>e)<br />

di un<strong>it</strong>à immobiliari e<br />

tutti i contratti di locazione in regime<br />

di libero mercato devono essere<br />

accompagnate da ACE; senza tale<br />

documento l’atto di vend<strong>it</strong>a/contratto<br />

di locazione è nullo.<br />

Obiettivo della legislazione in materia,<br />

sulla base della direttiva europea<br />

2002/91/CE, è quello di orientare<br />

il mercato immobiliare (ed i c<strong>it</strong>tadini)<br />

su quanto consuma l’alloggio<br />

che si andrà ad acquistare.<br />

La dotazione di una certificazione<br />

energetica agli edifici immessi nel<br />

Note:<br />

mercato immobiliare non è stata<br />

quindi pensata per appesantire burocraticamente<br />

la compravend<strong>it</strong>a ma<br />

per premiare gli edifici virtuosi.<br />

Ricordiamo che un terzo dei consumi<br />

di combustibile, in Italia, sono da<br />

imputare al settore edilizio: avere<br />

case più efficienti significa minori<br />

consumi e minore inquinamento.<br />

Il 25 luglio 2009, con più di tre anni<br />

di r<strong>it</strong>ardo (3) , sono state emanate le<br />

Linee Guida nazionali sulla certificazione<br />

energetica, i decreti attuativi<br />

che danno piena operativ<strong>it</strong>à all’ACE.<br />

Sulla base del principio di legislazione<br />

concorrente le regioni avevano<br />

la facoltà di legiferare in questo<br />

campo in maniera autonoma: così ha<br />

fatto la Regione Piemonte, che già<br />

nel 2007 emanò la legge quadro<br />

numero 13.<br />

(figura 1)<br />

Ad agosto è stata varata la DGR 43-<br />

11965 che ha specificato le norme<br />

valevoli nel nostro terr<strong>it</strong>orio.<br />

Per completare il quadro normativo<br />

non bisogna dimenticare l’aggiornamento<br />

del piano regionale<br />

per il risanamento e la tutela della<br />

qual<strong>it</strong>à dell’aria (DCR 1247 del<br />

2007) che ha fissato i valori ed i<br />

lim<strong>it</strong>i per le nuove costruzioni e le<br />

ristrutturazioni. Sul terr<strong>it</strong>orio regionale<br />

valgono le disposizioni<br />

normative piemontesi.<br />

Le caratteristiche della certificazione<br />

energetica in Piemonte<br />

L’Attestato di Certificazione Energetica<br />

è un documento che classifica un<br />

edificio (o un’un<strong>it</strong>à immobiliare in<br />

esso contenuta) sulla base del consumo<br />

di energia per riscaldarlo e produrre<br />

acqua calda san<strong>it</strong>aria (4) .<br />

Il cuore dell’ACE è la targa energetica<br />

che, sulla falsariga di quella<br />

applicata agli elettrodomestici,<br />

classifica l’edificio da A (altamente<br />

efficiente) a G (altamente energivoro).<br />

L’indice della prestazione energetica<br />

globale (EPgl) espresso in<br />

kWh/mq*anno (residenziale) o<br />

kWh/mc*anno (altre destinazioni<br />

d’uso), ovvero l’energia consumata<br />

parametrata a superficie (o volume).<br />

(vedi figura 1)<br />

(1) Il Dlgs 311 integra e amplia il Dlgs 192/2005.<br />

(2) Tale obbligo è valido anche per gli ampliamenti superiori al 20% dell’edificio, ma relativamente solo alla parte ampliata.<br />

(3) Le linee guide nazionali erano uno dei decreti attuativi da emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore del Dlgs.<br />

(4) Attualmente sono questi gli indici che compongono il valore globale; in futuro saranno considerati anche il fabbisogno per il condizionamento estivo e l’illuminazione.


La redazione dell’ACE è obbligatoria<br />

per le compravend<strong>it</strong>e e le locazioni<br />

a t<strong>it</strong>olo oneroso. Sono quindi esclusi<br />

dalla redazione di un ACE:<br />

€ atti a t<strong>it</strong>olo gratu<strong>it</strong>o<br />

€ atti dichiarativi (come divisioni)<br />

€ fusioni di società<br />

€ contratti preliminari di compravend<strong>it</strong>a<br />

€ aff<strong>it</strong>ti a canone convenzionato<br />

€ aff<strong>it</strong>ti a canone agevolato.<br />

Nel caso di compravend<strong>it</strong>a l’ACE è<br />

da allegare obbligatoriamente al rog<strong>it</strong>o;<br />

nel caso degli aff<strong>it</strong>ti, la consegna<br />

del certificato deve essere c<strong>it</strong>ata<br />

nel contratto.<br />

La mancata allegazione è sanzionabile<br />

con una multa da mille a diecimila<br />

euro per le vend<strong>it</strong>e e da cinquecento<br />

a cinquemila euro per le locazioni;<br />

controlli saranno effettuati dalla<br />

Regione e dall’Arpa.<br />

Diversamente dalla normativa nazionale,<br />

il proprietario non può redigere<br />

una autocertificazione che l’immobile<br />

ricada in classe G, ma deve obbligatoriamente<br />

affidare l’incarico ad un<br />

professionista.<br />

Chi può redigere l’ACE? È stato ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

un appos<strong>it</strong>o Albo regionale dei<br />

certificatori. Solo chi è iscr<strong>it</strong>to è abil<strong>it</strong>ato<br />

a produrre tale documento.<br />

Arch<strong>it</strong>etti, ingegneri, geometri, per<strong>it</strong>i,<br />

agrotecnici e agrotecnici laureati<br />

iscr<strong>it</strong>ti ai relativi ordini professionali,<br />

che abbiamo competenza nella<br />

progettazione di edifici ed impianti,<br />

possono iscriversi direttamente all’Albo.<br />

È possibile diventare certificatori<br />

regionali dopo la partecipazione<br />

ad un corso ed il superamento di<br />

un esame regionale per i professionisti<br />

suddetti se non iscr<strong>it</strong>ti al proprio<br />

Ordine e per i laureati in Scienze<br />

Ambientali, Chimica, Fisica,<br />

Agraria e Scienze Forestali.<br />

Una volta redatto l’ACE, è obbligatorio<br />

inviarlo alla Regione, attraverso<br />

una particolare procedura informatica.<br />

La regione Piemonte ha infatti<br />

creato il SICEE (sistema informativo<br />

certificazione energetica edifici), una<br />

17<br />

17<br />

(figura 2)<br />

sorta di catasto on line che raccoglie<br />

tutti gli ACE prodotti sul terr<strong>it</strong>orio<br />

regionale (vedi fig. 2). Il certificatore<br />

deve compilare on line il certificato<br />

energetico inserendo tutti i dati, e<br />

solo alla fine viene prodotto un documento<br />

in pdf con un numero univoco.<br />

L’ACE deve poi essere firmato<br />

dig<strong>it</strong>almente e trasmesso al sistema;<br />

al termine viene generata una<br />

ricevuta informatica di invio. Attualmente<br />

l’accesso è consent<strong>it</strong>o ai<br />

soli certificatori, ma è in programma<br />

la possibil<strong>it</strong>à di consultazione<br />

dei dati più allargata.<br />

Il certificatore deve trovarsi in condizione<br />

di indipendenza rispetto all’edificio<br />

da certificare, quindi non essere<br />

coinvolto in eventuali lavori di progettazione,<br />

né essere proprietario dell’edificio<br />

da certificare.<br />

In generale l’ACE si redige per singola<br />

un<strong>it</strong>à immobiliare. Nel caso di<br />

edifici (ad esempio condomini) con<br />

lo stesso generatore di calore per riscaldamento,<br />

di un unico proprieta-


18<br />

18<br />

rio o gest<strong>it</strong>i da un amministratore, e<br />

con medesima destinazione d’uso, è<br />

possibile redigere un attestato unico<br />

per il condominio, che potrà essere<br />

utilizzato per la vend<strong>it</strong>a o locazione<br />

dei singoli alloggi.<br />

L’attestato di certificazione<br />

energetica<br />

L’ACE regionale è composto da due<br />

pagine.<br />

Nella prima pagina (vedi fig. 3) oltre<br />

ai dati generali e alla foto (per che un<br />

difetto del sistema non compare) il<br />

riquadro più importante è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

dalla Classe energetica.<br />

L’indice di prestazione energetica,<br />

che misura il consumo di energia, e<br />

determina appunto la classe energetica,<br />

dà luogo ad una classificazione<br />

diversa rispetto quella nazionale:<br />

si colloca l’edificio virtualmente<br />

a Torino, senza considerare il rapporto<br />

tra superficie disperdente e<br />

volume riscaldato (5) .<br />

I valori numerici indicati alla fine del<br />

diagramma sono quindi rifer<strong>it</strong>i ad una<br />

collocazione virtuale.<br />

Nel box indice di fabbisogno è presente<br />

la domanda di energia per il riscaldamento<br />

degli ambienti, quindi<br />

il fabbisogno ideale di energia dell’edificio,<br />

a prescindere dagli impianti,<br />

ed il fabbisogno per la produzione<br />

di acqua calda san<strong>it</strong>aria (tale<br />

dato, invece, è influenzato dall’efficienza<br />

dell’impianto).<br />

I valori di questo box sono invece<br />

rifer<strong>it</strong>i alla collocazione reale dell’edificio.<br />

Dopo il riferimento alla produzione<br />

di CO2, il documento contiene una<br />

parte molto importante: le raccomandazioni.<br />

Sono i consigli che il certifi-<br />

catore deve indicare per il miglioramento<br />

energetico, con una descrizione<br />

sintetica degli interventi ed il tempo<br />

in cui si stima di recuperare l’investimento.<br />

Tale parte del documento<br />

deve essere sempre compilata, a<br />

meno che i miglioramenti energetici<br />

abbiano un tempo di r<strong>it</strong>orno superiore<br />

ai dieci anni .<br />

Nella seconda pagina (vedi fig. 4) ci<br />

sono i riferimenti alla norma nazionale,<br />

i dati che dovrebbero essere<br />

(figura 2) 3)<br />

compilati secondo le linee guida c<strong>it</strong>ate<br />

all’inizio. In molti casi, la classe<br />

energetica regionale è più favorevole<br />

di quella assegnata in amb<strong>it</strong>o nazionale,<br />

proprio per la divers<strong>it</strong>à di calcolo<br />

ed i diversi intervalli delle classi<br />

energetiche.<br />

Si termina con la motivazione del rilascio,<br />

i dati (facoltativi) sulla rispondenza<br />

alla normativa energetica e<br />

le dichiarazioni di indipendenza del certificatore.<br />

(5) La classificazione nazionale dipende anche dal rapporto di forma, ovvero dal rapporto tra superficie disperdente (aree dell’edificio che confinano verso l’esterno o<br />

verso locali non riscaldati) e volume lordo. Più è alto il fattore di forma, maggiore sarà la superficie disperdente rispetto al volume (ad esempio, casa unifamiliare ad<br />

un piano), nel caso opposto troviamo un edificio molto compatto, confinante con altri edifici riscaldati (alloggio al piano intermedio di un condominio, con pochi<br />

affacci). La classificazione sarà più stringente per gli immobili con un rapporto di forma inferiore. Nel sistema piemontese, invece, non si fa tale differenza e gli edifici<br />

compatti sono quindi meno penalizzati.


(figura 4)<br />

Dove siamo<br />

19<br />

19<br />

Il certificato così prodotto è valido dieci<br />

anni, se non si effettuano interventi<br />

che vadano a modificare gli impianti o<br />

parti dell’involucro (ad esempio l’isolamento<br />

di un tetto o la sost<strong>it</strong>uzione dei<br />

serramenti), e che quindi modifichino i<br />

valori dei calcoli finali.<br />

Ricordiamo che gli attestati energetici<br />

degli edifici esistenti (solo quelli soggetti<br />

a compravend<strong>it</strong>a o locazione) non<br />

sono obbligati a rispettare nessun lim<strong>it</strong>e<br />

(imposto invece agli immobili nuovi),<br />

l’ACE ha il solo scopo di fotografare<br />

la s<strong>it</strong>uazione presente.<br />

L’ufficio competente della regione<br />

Piemonte è la Direzione 10 Ambiente,<br />

Settore Pol<strong>it</strong>iche Energetiche, via<br />

Pomba 29 Torino.<br />

Il s<strong>it</strong>o di riferimento è<br />

http://www.regione.piemonte.<strong>it</strong>/ambiente/energia/certificazione.htm<br />

al suo interno si trova una utile pagina<br />

che contiene le FAQ, dove si risponde<br />

alle domande più comuni.<br />

E’ anche attivo il numero verde<br />

800333444, anche se gli operatori che<br />

rispondono non sono dei tecnici.<br />

Arch. Daniela Re<br />

daniela.re@awn.<strong>it</strong><br />

Per raggiungere i locali dell’Associazione si entra da Via Nizza 150, tram<strong>it</strong>e il passaggio pedonale, si<br />

resta all’aperto e, andando sempre dr<strong>it</strong>to, si attraversano i due cortili, fino a raggiungere il basso fabbricato<br />

s<strong>it</strong>uato sulla sinistra in fondo al secondo cortile.<br />

Poi si sale una scala metallica che porta al primo piano (c’è anche un ascensore). Di fronte la Biblioteca.<br />

Si prosegue per un breve corridoio ed una svolta a sinistra e si è arrivati: sulla prima porta rossa sulla<br />

destra c’è la nostra insegna<br />

ExCRT&<strong>Co</strong>.<br />

Infine, ma importante, non occorre più trans<strong>it</strong>are dalle hostess dell’ingresso per farsi rilasciare il “badge”<br />

da inserire nei tornelli.


20<br />

20<br />

Le nostre iniziative... avvenute<br />

dal nostro <strong>Co</strong>ntastorie ufficiale Angelo Riposo<br />

Un giorno più o meno lontano fummo<br />

seri bancari in cravatta e doppio petto,<br />

le nostre signore note per contegnoso<br />

r<strong>it</strong>egno. Ora invece siamo tutti qui con<br />

in testa un rosso cappellino da cui pendono<br />

due bianche sfilacciate treccine<br />

di cotone: ci serve quale segno di riconoscimento<br />

ed appartenenza e, più<br />

prosaicamente, a ripararci le orecchie<br />

da gelidi spifferi. Guardiamo ammirati<br />

incredibili policrome arch<strong>it</strong>etture<br />

ci precip<strong>it</strong>iamo bramosi ad acquistare<br />

in miriadi di bancarelle coloratissimi<br />

oggetti (quasi certamente destinati a finire<br />

ignorati in un cassetto), o a far incetta,<br />

alla faccia dei dietologi, di vini,<br />

salumi, formaggi, fegati più o meno<br />

grassi di povere oche. <strong>Co</strong>n noi si aggirano<br />

anche, perduti nell’abbagliante<br />

momento del loro giovane amore, una<br />

snella solare fanciulla ed un cucciolone<br />

erede del pedigree di un padre che<br />

non coglie occasione per ricordarci sue<br />

nobili canine ascendenze. Bisogna porre<br />

attenzione a non smarrire irrimediabilmente<br />

una dolce creatura che, immemore<br />

di tempi e spazi, si perde ad ogni<br />

istante fra la folla. Agli amici e compagni<br />

di tante altre gioiose avventure si<br />

aggiungono alcuni nuovi adepti che,<br />

dopo i primi minuti di smarrimento (ma<br />

dove siamo cap<strong>it</strong>ati?!) si uniscono,<br />

magari superandoci, alla nostra gioconda<br />

follia. È il tardo pomeriggio del 6<br />

Viaggio nel paese delle fiabe<br />

5/8 dicembre 2009<br />

dicembre, siamo a <strong>Co</strong>lmar che - come<br />

anche Riquewhir e Kayserberg che vis<strong>it</strong>eremo<br />

domani – è il paese in cui l’anima<br />

è trasportata da ambiente e scenografie<br />

nelle fiabe che qui paiono divenire<br />

realtà. Basta ignorare per un attimo<br />

l’incredibile folla che si aggira per<br />

ogni dove fra le innumeri bancarelle,<br />

immersa in una fantasmagoria di luci,<br />

di profumi di cibi dolci e grassi, di aromi<br />

penetranti ed intensi di spezie, unguenti,<br />

lozioni tisane o quant’altro, per<br />

vedere i sette nani che tornano dal lavoro<br />

in un’allegra fila verso una di quelle<br />

piccole incredibili policrome case a<br />

traliccio dai tetti aguzzi ove li attende<br />

Biancaneve, …per vedere da una finestra<br />

dalle forme strane la mamma che<br />

prepara a Cappuccetto Rosso il cestino<br />

per la nonna, ….per vedere che nei canali<br />

della piccola Venezia ci sono fate<br />

intente a lavare iridescenti panni di luce,<br />

… che per ogni dove si aggirano garru-<br />

li e sbeffeggianti piccoli gnomi ed elfi,<br />

…per vedere Cenerentola vagare senza<br />

una scarpetta: l’ha persa a mezzanotte<br />

ad un ballo nel palazzo di un pifferaio<br />

magico in un lontano reame cui,<br />

con misteriosi mezzi e scopi, è andata<br />

con le sue sorelle. Certamente, dietro il<br />

prossimo angolo, vedremo parcheggiata<br />

la sl<strong>it</strong>ta di Babbo Natale, le renne<br />

intente a brucar improbabili licheni,<br />

vedremo Hensel e Gretel, Mamma<br />

Oca… vedremo insomma, tornati bambini,<br />

venirci incontro la nostra lontana<br />

infanzia, qui dove sono materializzate<br />

le illustrazioni di libri che guardavamo<br />

allora con sgranati occhi di sogno.<br />

Oltre a quelli dei luoghi già c<strong>it</strong>ati abbiamo<br />

visto mercatini in chalets di legno<br />

e fiori a Montreaux, specchiata su<br />

di un lago di perlacea seta con un massiccio,<br />

fascinoso maniero di bellicoso<br />

aspetto; altri mercatini nel caldo grembo<br />

di un gran padiglione a Neuchatel,


centro evocante lontane lotte e cinquecenteschi<br />

martiri di integralismi folli.<br />

Ci siamo pesantemente nutr<strong>it</strong>i di innumeri<br />

qual<strong>it</strong>à e quant<strong>it</strong>à di wurstel,<br />

di fette di pancetta, di crauti e patate.<br />

Abbiamo gustato delicate tartes (sono<br />

le nostre crostate, ma fa più fino ed<br />

istru<strong>it</strong>o chiamarle così) dolci o salate,<br />

abbiamo bevuto eterei, delicati vini<br />

bianchi. Ma un pranzetto, una bevutina<br />

in Langa sono tutta un’altra cosa,<br />

alla buona pace di questi franco-teutonici<br />

palati.<br />

Pranzo di commiato a Belfort (finalmente<br />

pesce!). L’enorme leone di pietra<br />

davanti al suo arsenale ha ispirato il<br />

logo della Peugeot che qui ha avuto il<br />

suo primo stabilimento. Quante cose si<br />

imparano girando per il vasto mondo!<br />

Poi il r<strong>it</strong>orno con il nostro privato,<br />

immancabile, intelligentemente comico,<br />

levantinamente astuto vu cumprà<br />

che ci ha divert<strong>it</strong>i e torturati a scopo<br />

benefico con le sue paccottiglie, i libri<br />

spaiati scovati in polverosi archivi della<br />

vecchia CRT, le farfalle, gli animaletti<br />

più o meno spelacchiati, le eterne<br />

candele e candeline, le gocce di vetro<br />

che da anni cerchiamo di capire a cosa<br />

realmente possano essere destinate. La<br />

nov<strong>it</strong>à del momento sono i Babbi Natale<br />

(uno anche con le ruote!). Quasi<br />

tutto è stato comprato da noi, rassegnate<br />

e ridenti v<strong>it</strong>time. La terrorizzante<br />

impressione è che gli oggetti stiano pericolosamente,<br />

di g<strong>it</strong>a in g<strong>it</strong>a, aumentando<br />

di volume: presto dovremo<br />

munirci di carrettini!<br />

Dimenticavo che noi abbiamo anche<br />

un <strong>Co</strong>m<strong>it</strong>ato Etico: ha la testa di cal-<br />

vizie lucente ed un cervello altrettanto<br />

brillante, un umorismo fine e pungente.<br />

Ogni mattina ci presenta fogli<br />

con astrusi ques<strong>it</strong>i, ogni sera pedantescamente<br />

esamina le risposte ed emette<br />

insindacabili giudizi. La sua sever<strong>it</strong>à<br />

è dovuta anche all’importanza ed al<br />

valore dei premi in palio: questa volta<br />

erano quasi sempre orrende barbe di<br />

lucente plastica.<br />

Ho cercato di far capire a quanti non<br />

ci hanno mai frequentato il modo lieto<br />

e divertente con cui affrontiamo<br />

quelle che dovrebbero essere monotone<br />

ore di trasferta. Ho cercato di<br />

invogliare altri ad unirci a noi, a scoprire<br />

chi siano il Vu Cumprà, il <strong>Co</strong>m<strong>it</strong>ato<br />

Etico, a conoscere quelli che,<br />

21<br />

21<br />

come già cap<strong>it</strong>ato a me, diventeranno<br />

poi cari amici che si desidera poter<br />

presto rivedere in altre avventure che<br />

per un po’ ci astraggano da quello che<br />

è il serio, faticoso, per alcuni anche<br />

doloroso, vivere di sempre. Insomma<br />

una serena, giocosa corroborante e ricreativa<br />

pausa di distensione.<br />

Ogni nostra g<strong>it</strong>a ci porta emozioni e sensazioni<br />

diverse: già sogno per l’anno<br />

prossimo una primavera di tulipani nella<br />

piatta terra dei mulini a vento, un‘estate<br />

nei gelidi fiordi dei vichinghi audaci,<br />

un autunno in quella Sila in Calabria ove<br />

ricercherò i lontani anni in cui con la mia<br />

giovane sposa, ora accasciata e stanca,<br />

ho percorso tratturi di pastori e capre,<br />

sentieri di ciclamini e more.


22<br />

22<br />

Una curiosa esperienza di viaggio<br />

Claudio Racca cora stata rifatta. Mia moglie torna<br />

La recente ricorrenza del Capodanno<br />

mi ha richiamato alla memoria una<br />

modesta, ma singolare avventura occorsami<br />

in occasione del capodanno<br />

precedente, durante il viaggio di avvicinamento<br />

all’isola di Ischia, precisamente<br />

a Caserta. Part<strong>it</strong>o nella neve<br />

con moglie e una coppia di amici il<br />

30 dicembre, verso sera decidiamo di<br />

fermarci per la notte a Caserta e, andando<br />

allo sbaraglio come piace a me,<br />

cerchiamo il primo albergo dall’aspetto<br />

decoroso che abbia un parcheggio<br />

per la macchina, piena di bagagli e<br />

quindi a rischio, non solo in meridione.<br />

Tempo bellissimo, temperatura<br />

piacevole. Usc<strong>it</strong>i dall’autostrada, troviamo<br />

un cartello accattivante e raggiungiamo<br />

un albergo di periferia dall’aspetto<br />

moderno, con tanto di bandiere<br />

e parcheggio riservato.<br />

Ci accoglie un portiere brutta-copia<br />

di Eduardo De Filippo: magro, con<br />

baffetti, sdentato, avvolto in un leggero<br />

pastrano scuro, malgrado la temperatura<br />

piuttosto elevata. Molto cortesemente<br />

ci conferma la disponibil<strong>it</strong>à<br />

per la notte di due camere matrimoniali<br />

e ci avverte che l’albergo non<br />

ha servizio di ristorazione, salvo che<br />

per la prima colazione, ridotta però<br />

all’essenziale. A domanda, ci assicura<br />

che la cena può essere prenotata<br />

in qualche ristorante convenzionato<br />

con l’albergo.<br />

Prima di salire per visionare le camere,<br />

noto un cartello poggiato sul bancone<br />

nel quale si pregano i Sigg.<br />

Clienti “di voler provvedere al pagamento<br />

anticipato” e, un po’ sorpreso<br />

dalle strane consuetudini meridionali,<br />

chiedo conferma alla macchietta (di<br />

nome Antonio) il quale, quasi scandalizzato,<br />

mi assicura che per noi non<br />

è necessario.<br />

Saliamo al primo piano. Albergo,<br />

come dicevo, decoroso, con camere<br />

sufficientemente confortevoli. Quella<br />

destinata a me, tuttavia, non è an-<br />

da Antonio per farsela sost<strong>it</strong>uire, io<br />

mi siedo in corridoio con il borsone,<br />

in attesa di eventi ed ecco che mi<br />

giungono alle orecchie ans<strong>it</strong>i asmatici,<br />

di persona con gravi problemi di<br />

respirazione. Rimango interdetto e<br />

penso per un attimo di chiedere soccorso,<br />

poi comincio a capire. Beata<br />

ingenu<strong>it</strong>à! Ho cap<strong>it</strong>o bene: l’acuta insufficienza<br />

respiratoria viene presto<br />

placata e il silenzio torna sovrano in<br />

tutto il corridoio. In un secondo sussulto<br />

di intelligenza, mi diventa chiaro<br />

anche il motivo del cartello esposto<br />

sul bancone.<br />

Sistemati in camere ben ripul<strong>it</strong>e, ci<br />

informiamo per la cena. Antonio il<br />

portiere si attacca al telefono e riserva<br />

quattro posti in un ristorante distante<br />

ottocento metri “per questi miei<br />

amici che devono essere trattati bene”.<br />

Appuntamento alle otto davanti all’albergo:<br />

vediamo arrivare una lussuosa<br />

Jaguar, ultimo modello, con i sedili in<br />

pelle, guidata da un comp<strong>it</strong>issimo signore<br />

che si presenta come il proprietario<br />

del ristorante. Un po’ perplessi<br />

(ci eravamo raccomandati con Antonio<br />

che non ci facesse spendere cifre<br />

astronomiche) veniamo trasbordati<br />

dall’albergo al ristorante e scopriamo<br />

di essere fin<strong>it</strong>i in quella che, da noi,<br />

verrebbe senza dubbio defin<strong>it</strong>a una<br />

“tampa lirica”. Unici clienti della sera,<br />

riceviamo l’omaggio del cuoco (un napoletano<br />

appena rimpatriato dalla<br />

Germania, dove ha lavorato anni e<br />

dove probabilmente ha imparato l’alta<br />

cucina . . .).<br />

Il proprietario-autista, con molta<br />

cordial<strong>it</strong>à e simpatia, ci assiste e ci<br />

consiglia per l’intera durata del pasto<br />

e ci riaccompagna in albergo con<br />

la splendida Jaguar.<br />

Che polli, penserete voi! Vi posso<br />

assicurare che raramente abbiamo<br />

mangiato così bene, assaggiando anche<br />

numerosi altri piatti rispetto a<br />

quelli scelti, alcuni a base di pesce, e<br />

bevendo vino locale in bottiglie DOC<br />

, per la modica spesa di 25 euro a testa,<br />

tutto compreso!<br />

Morale<br />

Non è vero che un albergo che presenta<br />

bene, con bandiere e tutto, non<br />

possa essere utilizzato come albergo<br />

a ore; non è vero che un ristorante<br />

da quattro soldi (però con servizio<br />

di Jaguar) non possa rivelarsi<br />

un’ottima scelta; non è vero infine<br />

che, in Meridione, bisogna sempre<br />

aspettarsi di essere turlupinati.


Incontro Incontro 2010<br />

2010<br />

Assemblea Assemblea e e Pranzo Pranzo sociale<br />

sociale<br />

a a Caluso Caluso presso presso il il Ristorante Ristorante Mago<br />

Mago<br />

sabato sabato 15 15 maggio maggio 2010<br />

2010<br />

<strong>Co</strong>me già preannunciato su Nuovi Incontri di Settembre 2009<br />

l’ASSEMBLEA ORDINARIA<br />

di tutti i Soci è convocata per il giorno<br />

SABATO 15 MAGGIO 2010<br />

alle ore 8 in prima convocazione e<br />

alle ore 10,30 in seconda convocazione<br />

con il seguente ordine del giorno:<br />

23<br />

23<br />

1) Nomina del Presidente e del Segretario dell’Assemblea<br />

2) Relazione del Presidente dell’Associazione<br />

3) Relazione del Tesoriere<br />

4) Relazione del Presidente del <strong>Co</strong>llegio Sindacale<br />

5) Relazione del Rappresentante dei Pensionati nel <strong>Co</strong>nsiglio del Fondo Pensioni CRT ed intervento del<br />

<strong>Co</strong>ordinatore della <strong>Co</strong>mmissione Previdenza dell’Associazione<br />

6) Scadenza cariche a fine anno e conseguenti procedure elettorali<br />

7) Nuovi Incontri: linea ed<strong>it</strong>oriale a cura del <strong>Co</strong>ordinatore del <strong>Co</strong>m<strong>it</strong>ato di Redazione<br />

8) Iniziative 2010: aggiornamento<br />

9) Varie ed eventuali.<br />

L’Assemblea sarà preceduta da un breve saluto agli inv<strong>it</strong>ati e da un loro eventuale intervento di<br />

risposta.<br />

Naturalmente ogni relazione e proposta verrà segu<strong>it</strong>a da una votazione per l’eventuale approvazione<br />

della stessa.<br />

Ciascun partecipante potrà essere portatore di non più di tre deleghe.<br />

Riportate al termine del testo:<br />

- scheda di adesione alla manifestazione da inviare all’Associazione a conferma della presenza<br />

- scheda di presenza, che dovrà essere consegnata prima dell’inizio dell’Assemblea (per chi<br />

usufruirà del servizio pullman la scheda verrà r<strong>it</strong>irata nel corso del trag<strong>it</strong>to);<br />

- modulo di delega, compilato dal delegante, che dovrà essere consegnato dal delegato<br />

un<strong>it</strong>amente alla scheda di presenza.<br />

All’Assemblea seguirà il Pranzo Sociale. La partecipazione all’Assemblea è riservata ai Soci,<br />

mentre al Pranzo Sociale potrà partecipare, come ormai consuetudine, anche il rispettivo<br />

coniuge.


24<br />

24<br />

Il menù sarà il seguente :<br />

Aper<strong>it</strong>ivo in giardino<br />

Grand Buffet Imperiale di Antipasti a self-service<br />

Risotto con funghi porcini<br />

Gnocchetti al castelmagno<br />

Fr<strong>it</strong>to misto vero Piemonte<br />

Brasato all’erbaluce<br />

Patate aromatizzate - Asparagi alla Parmigiana<br />

Torta Mont Blanc flambé<br />

Caffè con “rimorchio”<br />

Digestivi<br />

Vini:<br />

Erbaluce d.o.c. di Caluso, Bonarda d’oltrepo Pavese,<br />

Dolcetto delle Langhe, Spumante<br />

(acqua e vini vengono serv<strong>it</strong>i a volontà)<br />

Si inv<strong>it</strong>ano pertanto tutti i Soci a prenotare la giornata mediante compilazione e sottoscrizione<br />

dell’appos<strong>it</strong>o modulo di adesione da inviare all’Associazione entro il 7 maggio 2009 tram<strong>it</strong>e<br />

i mezzi r<strong>it</strong>enuti più comodi ed allegando allo stesso o consegnando direttamente la somma di € 30<br />

per ciascun partecipante (coniuge compreso). <strong>Co</strong>me si potrà notare il prezzo contenuto è dovuto<br />

ad una precisa scelta dell’Associazione che ha inteso farsi carico, in parte, degli oneri della<br />

manifestazione con la malcelata speranza che questa impostazione produca una maggior presenza<br />

di associati, ancorché già solo l’argomento riguardante il nostro Fondo Pensioni dovrebbe<br />

rappresentare un motivo più che determinante per essere presenti.<br />

A quest’ultimo propos<strong>it</strong>o il PAGAMENTO può essere effettuato a mezzo:<br />

• ASSEGNO BANCARIO NON TRASFERIBILE intestato all’Associazione<br />

• CONTANTI<br />

• BONIFICO BANCARIO sul c/c presso Unicred<strong>it</strong>Banca – Torino Carducci IT 58 S 02008<br />

01107 000000972012. In quest’ultimo caso, però, è necessario l’invio per posta o per fax<br />

(011 6631394) di copia della ricevuta.<br />

Seguendo una logica di alternanze, quest’anno si è voluto privilegiare una diversa zona terr<strong>it</strong>oriale<br />

(principio che se confortato dal risultato verrà mantenuto anche per il futuro) affinché i soci, a<br />

rotazione, possano usufruire di una maggiore comod<strong>it</strong>à di r<strong>it</strong>rovo.


€ ore 8,30 - C.so Bolzano (fronte Cassa A - verso Stazione Porta Susa)<br />

€ ore 8,45 - ex Centro Incontri - C.so Stati Un<strong>it</strong>i 23<br />

€ ore 9,00 - C.so G.Ferraris ang. C.so Sebastopoli (Ex Piazza d’Armi)<br />

la partenza per il rientro è prevista tra le 16,30 e le 17.<br />

Per ulteriori informazioni o per dirimere eventuali dubbi è possibile rivolgersi:<br />

€ direttamente all’Associazione, telefonando al n. 011.662.46.68;<br />

€ a Guglielmo Balda, al n. 349.839.70.83;<br />

€ a Giuseppe Dovolich, al n. 335.23.11.58;<br />

€ a Giulio Rosso, al n. 335.835.23.24.<br />

25<br />

25<br />

Ci sarebbe di grande util<strong>it</strong>à ed economic<strong>it</strong>à se i soci ab<strong>it</strong>anti nelle varie provincie ci fornissero<br />

indicazioni di locali adatti agli incontri annuali in modo da facil<strong>it</strong>arci l’organizzazione<br />

dell’iniziativa. Meglio ancora se fossero disponibili a collaborare anche alla realizzazione.<br />

In ogni caso, quest’anno, il luogo della manifestazione potrà essere raggiunto facilmente con la propria<br />

automobile, ove non si voglia approf<strong>it</strong>tare dei pullman forn<strong>it</strong>i dall’Associazione che avranno come punti di<br />

partenza:<br />

OVVIAMENTE SI AUSPICA UNA PARTECIPAZIONE NUMEROSA A QUESTO IMPORTANTE<br />

MOMENTO DI VITA ASSOCIATIVA ED ANCHE<br />

COME SEGNO DI APPREZZAMENTO DELL’IMPEGNO DELL’ASSOCIAZIONE<br />

ARRIVEDERCI A SABATO 15 MAGGIO 2010<br />

Modulo di adesione all’Assemblea/Pranzo del 15 maggio 2010<br />

(scrivere in stampatello)<br />

Spett. Associazione Pensionati e Dipendenti della ex CRT e di altre Banche<br />

Via Nizza, 150 - 10126 TORINO<br />

Il sottoscr<strong>it</strong>to……………………………………………………tel. ……………………………..<br />

conferma la propria partecipazione all’Incontro del 15 maggio 2010<br />

Informa altresì che:<br />

[ ] parteciperà anche il coniuge<br />

e che intende:<br />

[ ] raggiungere il luogo dell’incontro con i mezzi propri<br />

[ ] utilizzare il servizio di pullman con partenza da:<br />

[ ] <strong>Co</strong>rso Bolzano (fronte Cassa A - primo ingresso verso Stazione Porta Susa)<br />

[ ] C.so Stati Un<strong>it</strong>i, 23 – ex Centro Incontri<br />

[ ] C.so Galileo Ferraris ang. C.so Sebastopoli (P.za d’Armi)<br />

A conferma dell’adesione allega assegno N.T. per € ……., oppure contanti, oppure ricevuta di bonifico<br />

Data, …………………….……... Firma leggibile ………………………………………………...


26<br />

26<br />

In questa pagina due moduli da utilizzare come segue, a seconda che si presenzi all’Assemblea o che si dia delega ad<br />

altro associato:<br />

- SCHEDA DI PARTECIPAZIONE, che dovrà essere consegnata agli addetti prima dell’inizio dell’Assemblea;<br />

- MODULO DI DELEGA, compilato dal delegante, che dovrà essere consegnato dal delegato un<strong>it</strong>amente alla<br />

scheda di partecipazione<br />

Associazione Associazione Pensionati Pensionati Pensionati e e Dipendenti<br />

Dipendenti<br />

Dipendenti<br />

della della della della della ex ex ex ex ex Cassa Cassa Cassa Cassa Cassa di di di di di Risparmio Risparmio Risparmio Risparmio Risparmio di di di di di Torino Torino Torino Torino Torino e e e e e di di di di di altre altre altre altre altre Banche Banche Banche Banche Banche<br />

ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 15 MAGGIO 2010<br />

SCHEDA DI PARTECIPAZIONE<br />

(da consegnare il giorno dell’Assemblea)<br />

NOMINATIVO……………………………………………………………………………<br />

(in stampatello)<br />

Associazione Associazione Pensionati Pensionati e e Dipendenti<br />

Dipendenti<br />

della della della della della ex ex ex ex ex Cassa Cassa Cassa Cassa Cassa di di di di di Risparmio Risparmio Risparmio Risparmio Risparmio di di di di di Torino Torino Torino Torino Torino e e e e e di di di di di altre altre altre altre altre Banche Banche Banche Banche Banche<br />

ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 15 MAGGIO 2010<br />

D E L E G A<br />

(compilare in stampatello)<br />

Il sottoscr<strong>it</strong>to………………………………………………………………………………..<br />

delega il Signor……………………………………………………………………………..<br />

a rappresentarlo all’Assemblea del 15 maggio 2010.<br />

Data,…………………………………… Firma……………………………………….


L’Ostensione della Sindone<br />

Giuseppe Mariano<br />

Dal 10 aprile (sabato dopo Pasqua) al 23 maggio (domenica di Pentecoste)<br />

2010 avrà luogo, nel Duomo di Torino, l’Ostensione della Sindone, cioè del<br />

lenzuolo di lino, c<strong>it</strong>ato nei Vangeli e che, secondo la tradizione, servì per<br />

avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro: per le caratteristiche della sua<br />

impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta a<br />

comprendere e med<strong>it</strong>are la drammatica realtà della Passione di Gesù, e per<br />

questo il Papa l’ha defin<strong>it</strong>a “specchio del Vangelo”.<br />

L’evento è particolarmente atteso e, si prevede, vedrà affluire nella cap<strong>it</strong>ale<br />

subalpina da due a tre milioni di pellegrini, provenienti da tutto il mondo.<br />

Un po’ di storia<br />

Le prime testimonianze, sicure e irrefutabili,<br />

relative alla Sindone risalgono<br />

alla metà del XIV secolo, quando<br />

Geoffroy de Charny, valoroso cavaliere<br />

e uomo di profonda fede, depose il<br />

Lenzuolo nella chiesa da lui fondata<br />

nel 1353 nel suo feudo di Lirey in<br />

Francia, non lontano da Troyes.<br />

Nel corso della prima metà del ‘400, a<br />

causa dell’acuirsi della Guerra dei cento<br />

anni, Marguer<strong>it</strong>e de Charny r<strong>it</strong>irò la<br />

Sindone dalla chiesa di Lirey (1418) e<br />

la portò con sé nel suo peregrinare attraverso<br />

l’Europa, finché trovò accoglienza<br />

presso la corte dei duchi di Savoia,<br />

alla quale erano stati legati sia<br />

suo padre, sia il suo secondo mar<strong>it</strong>o,<br />

Umbert de La Roche. Fu in quella s<strong>it</strong>uazione<br />

che avvenne, nel 1453, il tra-<br />

sferimento della Sindone ai Savoia,<br />

nell’amb<strong>it</strong>o di una serie di atti giuridici<br />

intercorsi tra il duca Ludovico e<br />

Marguer<strong>it</strong>e.<br />

A partire dal 1471, Amedeo IX il Beato,<br />

figlio di Ludovico, incominciò ad<br />

abbellire e ingrandire la cappella del<br />

castello di Chambéry, cap<strong>it</strong>ale del Ducato,<br />

in previsione di una futura sistemazione<br />

della Sindone, per cui, dopo<br />

un’iniziale collocazione nella chiesa<br />

dei francescani, la Sindone venne defin<strong>it</strong>ivamente<br />

riposta nella Sainte-Chapelle<br />

du Saint-Suaire: in tale circostanza<br />

i Savoia richiesero e ottennero nel<br />

1506 dal Papa Giulio II il riconoscimento<br />

di una festa l<strong>it</strong>urgica propria,<br />

per la quale fu scelto il 4 maggio.<br />

II 4 dicembre 1532 un incendio devastò<br />

la Sainte-Chapelle e causò al Lenzuolo<br />

notevoli danni che furono riparati nel<br />

1534 dalle Suore Clarisse della c<strong>it</strong>tà.<br />

Emanuele Filiberto trasferì defin<strong>it</strong>ivamente<br />

la Sindone a Torino nel 1578<br />

per offrire all’Arcivescovo di Milano,<br />

Carlo Borromeo, la possibil<strong>it</strong>à di venerarla,<br />

risparmiandogli una parte del<br />

lungo viaggio che avrebbe dovuto effettuare<br />

per raggiungere la Savoia e<br />

Chambéry: il Lenzuolo giunse in c<strong>it</strong>tà<br />

il 14 settembre di quell’anno, tra le<br />

salve dei cannoni, in un’atmosfera di<br />

grande solenn<strong>it</strong>à.<br />

La Sindone restò, da quel momento,<br />

defin<strong>it</strong>ivamente a Torino, salvo nel<br />

L’uomo della Sindone<br />

27<br />

27<br />

periodo più terribile della seconda<br />

guerra mondiale, quando l’allora arcivescovo<br />

di Torino, Card. Maurilio<br />

Fossati, la trasferì al santuario di Montevergine<br />

(Avellino), dove il confl<strong>it</strong>to<br />

era ormai fin<strong>it</strong>o. Il Telo venne riportato<br />

a Torino al termine della guerra.<br />

Le Ostensioni<br />

Dal 1578 ad oggi il telo è stato più<br />

volte “studiato” ed esposto sia in pubblico,<br />

che in privato: le esposizioni<br />

prendono il nome di ostensioni.<br />

È opportuno fare alcuni cenni sulle<br />

ostensioni degli ultimi cento anni:<br />

- In occasione del 19° centenario della<br />

Redenzione (la morte e risurrezione<br />

di Cristo) dal 24 settembre al 15<br />

ottobre 1933 la Sindone venne esposta,<br />

su iniziativa dell’Arcivescovo,<br />

Sainte-Chapelle di Saint-Suaire L’ostensione del 1933


28<br />

28<br />

Cardinal Maurilio Fossati, nel Duomo<br />

di Torino per celebrare l’Anno Santo<br />

straordinario.<br />

- Dal 16 al 18 giugno 1969 la Sindone<br />

fu esposta a Palazzo Reale, nella<br />

cappella del Crocefisso, per consentire<br />

a una commissione di studio, nominata<br />

dal cardinale Michele Pellegrino,<br />

di effettuarne una ricognizione:<br />

in tale occasione furono scattate<br />

le prime foto a colori.<br />

- Il 23 novembre 1973, nel Salone degli<br />

Svizzeri di Palazzo Reale, la Sindone<br />

venne esposta verticalmente (e<br />

non orizzontalmente come era consuetudine)<br />

per quella che è stata la<br />

prima ostensione televisiva e la sua<br />

immagine, attraverso le telecamere,<br />

ha raggiunto le case di milioni di persone.<br />

Nell’occasione vennero prelevati<br />

alcuni fili e frammenti del Telo<br />

per effettuare analisi ematologiche e<br />

microscopiche.<br />

Il sagrato del Duomo in occasione<br />

dell’Ostensione del 1978<br />

- Nel 1978, dopo 45 anni dall’ultima<br />

ostensione pubblica, vi fu la prima<br />

ostensione solenne in occasione del<br />

quarto centenario del trasferimento da<br />

Chambery a Torino. Il Lenzuolo rimase<br />

esposto sopra l’altare maggiore<br />

del Duomo dal 26 agosto all’ 8 ottobre<br />

ed, al termine dell’ostensione,<br />

distesa su un tavolo girevole, la Sindone<br />

è stata oggetto di esami diretti<br />

(misure e osservazioni per 120 ore<br />

consecutive) compiuti da 44 studiosi<br />

<strong>it</strong>aliani e stranieri.<br />

- Il 13 aprile 1980, in occasione della<br />

vis<strong>it</strong>a a Torino di Sua Sant<strong>it</strong>à Giovanni<br />

Paolo II°, vi fu un’ostensione a lui<br />

riservata.<br />

- Il 25 giugno 1997 vi fu un’altra<br />

ostensione privata, nel corso della<br />

quale vennero fatte delle riprese in alta<br />

definizione dei segni impressi sul Lino:<br />

tali immagini furono, poi, proiettate<br />

nel percorso di avvicinamento alla Sindone,<br />

in occasione dell’ostensione<br />

pubblica del 1998.<br />

- Dal 18 aprile al 14 giugno 1998, su<br />

iniziativa dell’Arcivescovo, Cardinale<br />

Giovanni Saldarini, vi fu un’ostensione<br />

pubblica. E’ stata questa la prima<br />

ostensione dell’era Internet, con<br />

oltre 100 mila contatti sul s<strong>it</strong>o ufficiale,<br />

e le tecnologie multimediali<br />

hanno rivest<strong>it</strong>o un ruolo importante<br />

anche per l’allestimento del percorso<br />

di avvicinamento, lungo il quale, tra<br />

le altre cose, su alcuni maxischermi<br />

posizionati nelle sale della prelettura<br />

è stato proiettato (come si è detto sopra)<br />

un video in alta definizione che<br />

ha mostrato le immagini riprese in occasione<br />

dell’ostensione privata del 25<br />

giugno 1997.<br />

- L’ostensione nell’anno del Giubileo<br />

2000 è durata ben 72 giorni, dal 12<br />

agosto al 22 ottobre, ed ha avuto le caratteristiche<br />

del pellegrinaggio giubilare.<br />

Infatti il percorso di vis<strong>it</strong>a è stato<br />

allest<strong>it</strong>o con stazioni med<strong>it</strong>ative, pen<strong>it</strong>enzieria<br />

per il sacramento della Riconciliazione<br />

e cappella dell’Adorazione<br />

eucaristica. In tale occasione<br />

molto prezioso è stato il contributo dei<br />

3225 volontari, che hanno accolto i<br />

pellegrini, accompagnato disabili ed<br />

anziani, letto preghiere e svolto un servizio<br />

d’ordine per 93.512 ore.<br />

La Sindone<br />

La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto<br />

a spina di pesce delle dimensioni<br />

di circa m. 4,41 x 1,13, contenente la<br />

doppia immagine accostata per il capo<br />

del cadavere di un uomo morto in segu<strong>it</strong>o<br />

ad una serie di torture culminate<br />

con la crocefissione.<br />

Nei secoli l’integr<strong>it</strong>à della Sindone ha<br />

conosciuto momenti cr<strong>it</strong>ici. Il più grave<br />

si verificò con il disastroso incendio<br />

del 1532 a Chambéry, quando il<br />

Lenzuolo fu danneggiato dal metallo<br />

fuso della teca in cui era custod<strong>it</strong>o: le<br />

gocce incandescenti crearono una serie<br />

di fori simmetrici (il lenzuolo era<br />

conservato ripiegato). Nel 1534 le Clarisse<br />

di Chambéry la “ripararono”,<br />

sovrapponendo pezze di lino triangolari,<br />

cuc<strong>it</strong>e su una fodera di lino (chiamata<br />

Telo d’Olanda), applicata per<br />

rendere più robusto l’insieme.<br />

Negli anni ’90 del secolo scorso il custode<br />

pontificio, Card. Giovanni Saldarini,<br />

ist<strong>it</strong>uì una commissione internazionale<br />

di scienziati con l’incarico<br />

di studiare le migliori condizioni possibili<br />

di conservazione.<br />

Nella notte tra venerdì 11 e sabato 12<br />

aprile 1997, poco prima di mezzanotte,<br />

un furioso incendio si sviluppò nella<br />

Cappella della Sindone, posta tra Il<br />

Duomo e Palazzo Reale: le fiamme<br />

devastarono la cappella barocca seicentesca<br />

progettata da Guarino Guarini,<br />

e si estesero successivamente al<br />

torrione nord-ovest del palazzo, di-<br />

L’incendio della cupola del Guarini del 1997


La Sindone visione completa<br />

struggendo alcune decine di quadri<br />

preziosi. Solo alle luci dell’alba i vigili<br />

del fuoco riuscirono a spegnere defin<strong>it</strong>ivamente<br />

le fiamme.<br />

La Sindone non fu direttamente interessata<br />

dall’incendio, perché il 24 febbraio<br />

1993, per consentire i lavori di<br />

restauro della Cappella, era stata<br />

provvisoriamente trasfer<strong>it</strong>a (un<strong>it</strong>amente<br />

alla teca d’argento, in cui era<br />

custod<strong>it</strong>a arrotolata su un cilindro di<br />

legno) al centro del coro della Cattedrale,<br />

dietro all’altare maggiore, protetta<br />

da una struttura di cristallo antiproiettile<br />

e antisfondamento appos<strong>it</strong>amente<br />

costru<strong>it</strong>a. Pur non essendo la<br />

Sindone e la sua teca direttamente<br />

interessate dal fuoco dell’incendio,<br />

nel corso di quella notte fu comunque<br />

deciso di rompere la struttura di<br />

cristallo e di portare via il suo contenuto,<br />

onde ev<strong>it</strong>are sia i rischi di un<br />

crollo anche solo parziale della cupola<br />

della cappella, sia i possibili danni<br />

provocati dall’acqua degli idranti<br />

usati dai vigili del fuoco: la Sindone<br />

fu così trasfer<strong>it</strong>a nel palazzo arcivescovile<br />

e lunedì 14 aprile fu effettuato<br />

un sopralluogo ufficiale, che accertò<br />

che non aveva sub<strong>it</strong>o alcun danno.<br />

Si rese comunque necessario un intervento<br />

di restauro perché, con il<br />

passare del tempo, le tensioni delle<br />

cuc<strong>it</strong>ure rendevano sempre più profonde<br />

le pieghe presenti sul telo e i<br />

residui organici potevano diventare<br />

elementi di rischio per la conservazione.<br />

Una commissione di scienziati<br />

suggerì la ripul<strong>it</strong>ura della Sindone<br />

e la sua conservazione in posizione<br />

non più arrotolata, ma distesa: così,<br />

fra giugno e luglio del 2002, nella<br />

Sacrestia Nuova del Duomo la professoressa<br />

Flury Lemberg e le sue<br />

collaboratrici hanno esegu<strong>it</strong>o il delicato<br />

lavoro di scuc<strong>it</strong>ura, rimozione<br />

dei residui organici, sost<strong>it</strong>uzione del<br />

29<br />

29<br />

telo di supporto e ricuc<strong>it</strong>ura. In questo<br />

modo sono state rimosse le “toppe”<br />

applicate dalle Clarisse, rimossi i<br />

lembi di tessuto bruciato a Chambery,<br />

staccato il telo d’Olanda su cui era stata<br />

fissata la Sindone nel 1534, e ristabil<strong>it</strong>a<br />

su un nuovo telo d’Olanda.<br />

Inoltre venne effettuata una scansione<br />

dig<strong>it</strong>ale completa del Telo, sia sul<br />

lato dell’immagine sia sul retro, e<br />

venne prodotta nuova documentazione<br />

fotografica.<br />

Oggi, grazie agli interventi di restauro<br />

effettuati nel 2002, le condizioni di<br />

conservazione della Sindone sono migliorate.<br />

Le parti asportate sui bordi<br />

delle bruciature sono state raccolte,<br />

catalogate, verbalizzate e consegnate<br />

al Custode Pontificio. Inoltre sono state<br />

effettuate rilevazioni con strumenti<br />

appos<strong>it</strong>amente costru<strong>it</strong>i: rilevazioni<br />

fotografiche; scansioni e controlli fotografici<br />

in fluorescenza; registrazioni<br />

di spettri di riflettanza UV-VIS, spettri<br />

di fluorescenza e spettri Raman (1) .<br />

I risultati di questi rilievi sono stati<br />

consegnati al Custode Pontificio della<br />

Sindone, e la Santa Sede deciderà<br />

quando potranno essere messi a disposizione<br />

per successive ricerche.<br />

Oggi la Sindone è conservata in posizione<br />

distesa, piana e orizzontale all’interno<br />

di una teca a tenuta stagna,<br />

in assenza di aria e in presenza di un<br />

gas inerte. La teca è stata prodotta nel<br />

2000 da Alenia Spazio e Microtecnica,<br />

ricorrendo alle più aggiornate tecnologie<br />

del settore aerospaziale e, in<br />

particolare, realizzandone il corpo<br />

metallico mediante la lavorazione di<br />

fresatura di un unico lingotto di lega<br />

leggera aeronautica, mentre la superficie<br />

superiore è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da un cristallo<br />

multistrato di sicurezza. La teca<br />

è a sua volta protetta da un “sarcofago”<br />

realizzato con una struttura a più<br />

strati in grado di fornire una consi-<br />

(1) <strong>Co</strong>ntestualmente è stata effettuata, dallo studio Giancarlo Durante, una nuova serie completa di fotografie. Le immagini più rappresentative<br />

sono pubblicate nel volume Sindone le immagini – 2002 di G. Ghiberti, mentre alla documentazione scientifica e fotografica degli interventi di<br />

ricuc<strong>it</strong>ura è dedicato Sindone 2002: L’intervento conservativo. Preservation. Konservierung di M. Flury-Lemberg.


30<br />

30<br />

La Sindone sottoposta a scansione<br />

derevole resistenza meccanica ed una<br />

valida protezione in s<strong>it</strong>uazioni di incendio.<br />

Il sistema di conservazione è<br />

completato dall’impianto di generazione<br />

di gas inerte (argon) umido che viene<br />

attivato quando si deve rinnovare o<br />

rabboccare l’atmosfera interna della<br />

teca. Un sistema computerizzato consente<br />

di tenere sotto costante controllo<br />

i parametri di maggiore interesse<br />

della teca e della Cappella (nel transetto<br />

sinistro del Duomo) dove essa è<br />

oggi collocata: valori relativi a temperatura,<br />

pressione, umid<strong>it</strong>à, composizione<br />

del gas interno, ecc.In occasio-<br />

La nuova teca in cui è conservata la Sindone<br />

ne delle ostensioni la Sindone sarà trasfer<strong>it</strong>a<br />

in un’altra teca, avente la forma<br />

di un parallelepipedo di 4640 x<br />

1380 x 282 mm., del peso di 2.500 Kg,<br />

con la faccia superiore in cristallo di<br />

sicurezza multistrato. Tale struttura<br />

sarà collocata su un robusto carrello<br />

metallico che ne consente la rotazione<br />

dalla posizione orizzontale a quella<br />

verticale, operazione necessaria per<br />

rendere visibile la Sindone durante<br />

l’esposizione.<br />

La vis<strong>it</strong>a può essere prenotata attraverso<br />

il s<strong>it</strong>o internet www.sindone.org, sul<br />

quale sono contenute in sette lingue (<strong>it</strong>aliano,<br />

inglese, francese, tedesco, spagnolo,<br />

russo e polacco) tutte le istruzioni<br />

per effettuare le prenotazioni,<br />

oppure rivolgendosi al call center.<br />

Per i telefoni fissi: da tutta Europa, dal<br />

lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, numero<br />

verde universale 0080007463663.<br />

Per chi chiama da cellulare la telefonata,<br />

a pagamento, potrà essere effettuata<br />

al numero 00390114399901.<br />

Inoltre, nei giorni dell’ostensione sarà<br />

anche reso disponibile un servizio di<br />

prenotazione “immediata” (per vis<strong>it</strong>e<br />

in giornata) presso un punto di accoglienza<br />

che sarà allest<strong>it</strong>o in Piazza<br />

Castello, nelle adiacenze del Duomo.<br />

Massima attenzione sarà riservata alle<br />

esigenze di ammalati, disabili, religiosi<br />

e pellegrinaggi diocesani.<br />

<strong>Co</strong>me ormai consuetudine, l’ostensione<br />

sarà accompagnata da iniziative<br />

ecclesiali e culturali. Inoltre domenica<br />

2 maggio papa Benedetto XVI° sarà<br />

a Torino e celebrerà la Messa nella<br />

Piazza San Carlo: per realizzare la sedia<br />

su cui siederà il Pontefice è stato<br />

indetto un concorso riservato ad arch<strong>it</strong>etti<br />

e designer che operano nella regione<br />

Friuli Venezia Giulia.<br />

Il concorso è stato vinto dal progetto<br />

dall’arch<strong>it</strong>etto Ivan Vergendo (vedi foto),<br />

che è stato scelto fra i 27 presentati.<br />

L’Ostensione del 2010<br />

<strong>Co</strong>me si è detto, dal 10 aprile al 23<br />

maggio 2010, dopo 10 anni dall’Ostensione<br />

del Giubileo, la Sindone<br />

sarà nuovamente esposta nel Duomo<br />

di Torino e, per la prima volta, sarà<br />

possibile vederla dopo l’intervento per<br />

la conservazione, a cui è stata sottoposta<br />

nel 2002.<br />

Nuovo e più ricco di informazioni sarà<br />

l’allestimento del percorso di introduzione<br />

alla visione del Lenzuolo, che,<br />

tra le altre cose, nell’area di prelettura<br />

proporrà ined<strong>it</strong>e immagini ad altissi<br />

ma risoluzione. Sedia Cattedra del Papa


Un francobollo per la Sindone<br />

Per l’occasione saranno utilizzati alcuni annulli dedicati<br />

all’avvenimento.<br />

Al momento in cui vengono scr<strong>it</strong>te queste note (17 febbraio)<br />

gli annulli sicuri sono:<br />

- quello a data variabile (in uso tutti i giorni)<br />

- quello per la vis<strong>it</strong>a del Santo Padre (2 maggio).<br />

31<br />

31<br />

In occasione dell’ostensione della Sindone, che si terrà presso il Duomo di Torino dal 10 aprile<br />

2010 al 23 maggio 2010, le Poste Italiane emetteranno un francobollo, del valore di 0,60 euro,<br />

dedicato all’evento.<br />

In occasione della prossima esposizione della Sacra Sindone,<br />

la srl f.lli Scaravaglio & C., ripropone il primo<br />

trattato in <strong>it</strong>aliano volgare sulla Sacra Sindone di Alfonso<br />

Paleotto, Arcivescovo di Bologna, scr<strong>it</strong>to nel 1599<br />

dopo la vis<strong>it</strong>a a Torino fatta insieme al Cardinal Carlo<br />

Borromeo nell’adempimento del suo voto.<br />

L’opera è la riproduzione anastatica (praticamente identica<br />

all’originale ottenuta tram<strong>it</strong>e un processo fotografico)<br />

del documento conservato presso la Basilica di Superga,<br />

messo a disposizione da Padre Benedetto M.<br />

Marengo quale contributo della <strong>Co</strong>mun<strong>it</strong>à di Superga –<br />

Basilica Giubilare, in occasione dell’Ostensione della<br />

Sindone avvenuta nel 2000, anno del Giubileo.<br />

Prefazioni di Padre Benedetto M. Marengo, Rettore della<br />

Basilica di Superga e Ito De Rolandis.<br />

Libretto allegato con sunto dell’opera in <strong>it</strong>aliano a cura<br />

di Fr. Giovanni M. Onini O.S.M. tradotto in inglese da<br />

Cinzia Pecchioli.<br />

Il materiale filatelico sarà posto in vend<strong>it</strong>a presso:<br />

- l’ufficio postale speciale allest<strong>it</strong>o nel Bookshop del<br />

l’ostensione che sarà ubicato in piazza Castello nel<br />

palazzo della Regione Piemonte e che sarà aper<br />

to tutti giorni;<br />

- l’ufficio filatelico della Posta centrale di Torino,<br />

via Alfieri 10, nel normale orario di apertura.<br />

Un libro prezioso e raro<br />

“Esplicazione della Santa Sindone”<br />

Di questa pubblicazione, prodotta in tiratura lim<strong>it</strong>ata,<br />

un piccolo quant<strong>it</strong>ativo è stato messo a disposizione, a<br />

prezzo di costo, dei soci della nostra Associazione.<br />

Gli interessati potranno prenderne visione ed acquisire<br />

ulteriori informazioni presso i nostri uffici.<br />

Vis<strong>it</strong>a il nostro s<strong>it</strong>o periodicamente<br />

www.aspenscrt.<strong>it</strong><br />

e troverai tutte le informazioni utili sull’Associazione, sulla s<strong>it</strong>uazione e le nov<strong>it</strong>à del nostro Fondo Pensioni, le iniziative<br />

programmate, le convenzioni (tra cui quelle assicurative con le relative condizioni e con le modal<strong>it</strong>à di adesione,<br />

compresa la polizza omaggio per gli associati), le notizie più recenti e le comunicazioni in corso d’invio, i precedenti<br />

numeri di Nuovi Incontri ed altro ancora.


32<br />

32<br />

Curios<strong>it</strong>à sulla Pasqua: modi di dire<br />

Nel linguaggio comune ricorrono<br />

“modi di dire” che trovano la loro origine<br />

nelle letture evangeliche del periodo<br />

quaresimale-pasquale, o comunque<br />

che sono collegate con la l<strong>it</strong>urgia<br />

e tradizione cristiana di tale periodo.<br />

Lungo come una Quaresima<br />

Si dice di una persona o di una cosa<br />

prolissa, noiosa, insistente.<br />

Ha sciupato tutto e adesso fa Quaresima<br />

Si riferisce a chi ha sperperato i propri<br />

beni, le proprie ricchezze e adesso fa<br />

digiuno, vive in povertà.<br />

Portare la propria Croce<br />

Questo modo di dire trae la sua origine<br />

dalla sal<strong>it</strong>a al calvario di Gesù Cristo<br />

ed è da intendersi come la capac<strong>it</strong>à di<br />

sopportare e accettare i momenti dolorosi<br />

della v<strong>it</strong>a, così come il Figlio di<br />

Dio ha accettato e sopportato la dura<br />

prova del martirio in croce, senza cedimenti<br />

pur nella sofferenza di quei<br />

drammatici eventi. <strong>Co</strong>llegato all’episodio<br />

della sal<strong>it</strong>a al Calvario di Gesù<br />

carico della croce c’è un ulteriore modo<br />

di esprimersi usato per indicare una<br />

dura sofferenza: “la sua v<strong>it</strong>a e’ un calvario”.<br />

<strong>Co</strong>sì come: “stare in Croce”<br />

(stare in pena) e “che Croce!” sono<br />

espressioni che ribadiscono e sottolineano<br />

la grav<strong>it</strong>à di una s<strong>it</strong>uazione particolarmente<br />

penosa.<br />

Gettare la Croce addosso a qualcuno<br />

Cioè addossare la responsabil<strong>it</strong>à di un<br />

fatto ad un’altra persona, per biasimarla.<br />

La Croce che ci si fa da soli è la più<br />

pesante<br />

Il modo di dire vuol significare che,<br />

quando siamo noi stessi a costruirci<br />

delle croci, cioè a commettere delle<br />

azioni di cui in segu<strong>it</strong>o ci pentiamo e<br />

che inoltre si r<strong>it</strong>orcono contro di noi,<br />

dovremo sopportarne il peso (le conseguenze)<br />

che sarà sicuramente più gravoso,<br />

rispetto a quanto è imputabile<br />

invece a cause esterne, dato che in questo<br />

caso siamo noi stessi gli artefici del<br />

danno provocato.<br />

Essere felici come una pasqua<br />

Rifer<strong>it</strong>o a chi manifesta una grande felic<strong>it</strong>à,<br />

proprio perchè il giorno di Pasqua<br />

è un giorno di grande gioia.<br />

Pasqua alta<br />

Si ricorre a questa espressione quando<br />

la festa di Pasqua è in r<strong>it</strong>ardo rispetto<br />

al tempo in cui ricorre normalmente,<br />

mentre si dice: “Pasqua bassa” quando<br />

è in anticipo.<br />

Venire la Pasqua in domenica<br />

Per indicare ciò che si verifica al momento<br />

opportuno, che arriva a propos<strong>it</strong>o.<br />

Essere come San Tommaso<br />

La locuzione viene usata per indicare<br />

un’ostinata incredul<strong>it</strong>à verso una notizia<br />

o un fatto, proprio come l’apostolo<br />

Tommaso che si rifiutò di credere ai<br />

compagni che gli riferivano l’apparizione<br />

di Gesù risorto.<br />

L’uovo di cioccolata regalato in occasione<br />

della Pasqua è sicuramente<br />

l’immagine che maggiormente ricorre<br />

nell’evento pasquale. Già presso popolazioni<br />

e civiltà antiche l’uovo era<br />

considerato simbolo di etern<strong>it</strong>à, di<br />

nuova v<strong>it</strong>a, di rinasc<strong>it</strong>a, e proprio con<br />

questo significato venne a far parte<br />

della tradizione cristiana richiamando<br />

alla risurrezione di Cristo, al Figlio<br />

di Dio che ha vinto le tenebre<br />

della morte ed ha riscattato l’intera<br />

uman<strong>it</strong>à dal peccato introducendoci<br />

alla v<strong>it</strong>a eterna.<br />

Tra i diversi richiami pasquali che fanno<br />

bella mostra di sé nelle vetrine dei<br />

negozi compare anche un simpatico<br />

coniglietto che porta delle uova. La<br />

sua presenza non è casuale ma si richiama<br />

alla lepre che sin dai primi tempi<br />

del cristianesimo era presa a simbolo<br />

di Cristo. <strong>Co</strong>me Gesù stesso aveva<br />

detto di sé: “Le volpi hanno una tana e<br />

gli uccelli un nido, ma il Figlio dell’uomo<br />

non ha un posto dove poter riposare”<br />

(Lc 9,58), così anche la lepre non<br />

ha tane né case, è un animale gentile<br />

che simboleggia la nuova v<strong>it</strong>a che r<strong>it</strong>orna<br />

ogni primavera.<br />

Inoltre, la lepre, con la caratteristica<br />

del suo manto che cambia colore secondo<br />

la stagione, venne indicata da<br />

sant’Ambrogio come simbolo della<br />

risurrezione.<br />

È consuetudine nel periodo pasquale regalare<br />

la colomba, un dolce la cui forma<br />

ricorda quella di una colomba con ali distese.<br />

La colomba richiama all’episodio<br />

del diluvio universale descr<strong>it</strong>to nella Genesi<br />

(Gn 8,10-11), allorché r<strong>it</strong>ornò da Noè<br />

tenendo nel becco un ramoscello di ulivo,<br />

un messaggio di pace: il castigo divino<br />

concluso, le acque del diluvio si stanno<br />

r<strong>it</strong>irando, inizia un’epoca nuova per l’uman<strong>it</strong>à<br />

intera. La colomba diventa quindi simbolo<br />

della pace, e nel periodo pasquale<br />

questa simbologia richiama alla pace portata<br />

da Gesù, il “Principe della Pace”, che<br />

con il suo sacrificio ha riconciliato l’uomo<br />

a Dio, suo Padre.<br />

<strong>Co</strong>n il termine PASQUETTA si indica,<br />

popolarmente, il primo lunedì dopo la domenica<br />

di Pasqua (propriamente chiamato:<br />

Lunedì dell’Angelo). <strong>Co</strong>n questa festa<br />

si vuole ricordare l’apparizione di Gesù<br />

risorto ai due discepoli in cammino verso<br />

il villaggio di Emmaus, a pochi chilometri<br />

da Gerusalemme. È consuetudine tra i<br />

cristiani, proprio per ricordare il viaggio<br />

dei due discepoli, di trascorrere questa<br />

giornata con una passeggiata “fuori le<br />

mura”: una “scampagnata” fuori c<strong>it</strong>tà.


a cura di Giulio Rosso<br />

fotografie di Piero Rosso<br />

Cap<strong>it</strong>olo 4:<br />

STAZIONE CIRIÈ - LANZO<br />

Alla stazione Ciriè-Lanzo ci sono dei<br />

treni piccolini in soggezione davanti<br />

alle enormi case che fanno da fondale.<br />

I trenini cercano di fare del loro<br />

meglio, ma le case mantengono un<br />

contegno riservato che a lungo andare<br />

intimidisce. Sui binari morti ci<br />

sono dei vagoncini che tirano a nascondersi<br />

uno dietro l’altro, e sbirciano<br />

da qualche finestrino socchiuso<br />

con l’aria di dire: “Non sono stato io”.<br />

Nel paesaggio a toni grigi, verdastri,<br />

ferrigni e terrosi, l’unica macchia di<br />

colore è data dal berretto del capostazione,<br />

che ballonzola come una<br />

Dal baule delle vecchie cose<br />

un libro: “Torino, guida per oziosi e vagabondi”<br />

fiamma. Un berretto troppo nuovo. I<br />

vetri polverosi degli uffici non riescono<br />

ad attenuarne la fiamma e<br />

quando il berretto esce lo si vede da<br />

qualunque punto.<br />

Da Milano osserva che è un errore: è<br />

come il campanello al collo del gatto...<br />

tutto il personale delle Ferrovie<br />

è avvert<strong>it</strong>o a cinquecento metri di distanza<br />

da quel berretto, e ognuno si<br />

mette a posto.<br />

I vagoncini fermi sul binario morto si<br />

danno di gom<strong>it</strong>o coi respingenti, e il<br />

tocco si propaga con un tintinnio in<br />

sordina... arriva il capo-stazione!<br />

Noi consigliamo di vis<strong>it</strong>are la stazione<br />

di Ciriè-Lanzo a coloro che amano<br />

i documentari a passo ridotto.<br />

Tutto il fascino del mondo ferroviario,<br />

senza il rigido formalismo delle<br />

grandi stazioni.<br />

La ferrovia in famiglia, con la faccia<br />

bonaria del macchinista che fa due<br />

chiacchiere con una contadina a braccetto<br />

con un cesto di uova, e quando il<br />

berretto rosso dà lo storico colpo di fischietto,<br />

prima di tirare le valvole finisce<br />

il suo discorso, e poi con un: Cerea<br />

nèh... dà l’avvio al trenino, che si incammina<br />

oscillando con l’aria di chiedere<br />

il permesso agli uomini e alle cose.<br />

La contadina si tira indietro appena di<br />

un passo a causa delle uova.<br />

Il treno esce dalla tettoia come una<br />

persona bene educata esce da un caffè,<br />

senza urtare nè tavoli nè portamantelli,<br />

e poi, quando è un po’ lontano,<br />

dà un breve fischio allegro come se<br />

chiedesse: Me la sono cavata bene?<br />

Il berretto rosso ammonisce con piccoli<br />

cenni approvatori, poi si r<strong>it</strong>ira dietro<br />

i vetri polverosi dell’ufficio, dove<br />

resta come una lampada in “veilleuse”.<br />

Un campanello nascosto in modo<br />

introvabile, suona ad interm<strong>it</strong>tenza<br />

33<br />

33<br />

senza motivo, per aggiungere un ultimo<br />

tocco al color locale.<br />

Le locuzioni: Capo – Sottocapo –<br />

<strong>Co</strong>ntrollo, ecc. sono sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e dai diminutivi<br />

dei nomi personali: Pinot –<br />

Carleto – Gioanin. Tutti si conoscono<br />

e non per questo vengono turbati i<br />

rapporti gerarchici.<br />

Stazione Ciriè-Lanzo... Quieto asilo del<br />

buon senso ferroviario... C’è tutto,<br />

come alla stazione di Lipsia che passa<br />

per essere la più grande del mondo, e<br />

ci sente come in casa propria.<br />

Fra le rotaie la primavera si annuncia<br />

con le margher<strong>it</strong>ine. Sulle pareti della<br />

sala d’aspetto, tra le tabelle regolamentari,<br />

c’è il manifesto di una compagnia<br />

turistica che mostra uno scorcio del<br />

Tevere con la Mole Adriana.<br />

Non è detto in fondo che non ci si possa<br />

andare partendo dai binari della stazione<br />

Ciriè-Lanzo... O non è forse vero<br />

che tutte le strade conducono a Roma?<br />

Prossimamente: p.zza V<strong>it</strong>torio Veneto


34<br />

34<br />

Arte e autori contemporanei<br />

Enzo Cucchi (Morro d’Alba (An) 1949)<br />

Rosario Aceto<br />

<strong>Co</strong>nsiderato l’artista più visionario tra<br />

gli esponenti del gruppo della Transavanguardia<br />

(Chia, Clemente, Cucchi,<br />

De Maria, Paladino), Enzo Cucchi a<br />

partire dagli anni Ottanta diviene un<br />

artista di fama internazionale. Già dalla<br />

fine degli anni Settanta l’artista, trasfer<strong>it</strong>osi<br />

a Roma e abbandonata momentaneamente<br />

la poesia per dedicarsi<br />

quasi esclusivamente alle arti visive,<br />

entra in contatto con gli artisti Francesco<br />

Clemente e Sandro Chia, con i<br />

quali, soprattutto con il secondo, instaurerà<br />

uno scambio dialettico ed<br />

intellettuale.<br />

Pur affermandosi come un grande disegnatore<br />

e p<strong>it</strong>tore il suo interesse, a<br />

differenza degli altri due, non è solo<br />

per la p<strong>it</strong>tura in senso stretto, ma per<br />

l’interazione tra arti e discipline altre<br />

che lo ha portato a muoversi in amb<strong>it</strong>i<br />

diversi (dalle arti visive all’arch<strong>it</strong>ettura,<br />

al design, alla moda), e a cogliere<br />

l’importanza e la fertil<strong>it</strong>à di alcuni incontri.<br />

È da tali intuizioni che nasco-<br />

Figura 1<br />

L’artista è conosciuto soprattutto<br />

come p<strong>it</strong>tore che esalta attraverso<br />

la scultura, peraltro praticata assiduamente,<br />

la qual<strong>it</strong>à spaziale del<br />

suo immaginario.<br />

Visionarietà e tridimensional<strong>it</strong>à si<br />

compenetrano individuando<br />

nell’ Ombra (2004, bronzo; opera<br />

donata alla GAMeC, da Bruno<br />

Bischofberger), confine tra<br />

materiale e immateriale, uno dei<br />

fondamenti della scultura.<br />

<br />

Figura 2<br />

no le collaborazioni con Alessandro<br />

Mendini ed Ettore Sottsass per l’ideazione<br />

di progetti ed<strong>it</strong>oriali (I Disuguali,<br />

progetto di Cucchi e Sottsass dell’edizione<br />

periodica di tavolette in ceramica),<br />

la realizzazione di opere a<br />

quattro mani e la condivisione di esperienze<br />

espos<strong>it</strong>ive.<br />

Negli ultimi anni, ben quattro opere<br />

permanenti sono state appos<strong>it</strong>amente<br />

realizzate dall’artista per quattro diverse<br />

c<strong>it</strong>tà: il mosaico per il Museum of<br />

Art di Tel Aviv, la ceramica monumentale<br />

per l’Ala Mazzoniana della Stazione<br />

Termini a Roma, i due lavori<br />

in ceramica per la Stazione Salvador<br />

Rosa, progettata da Mendini, nella<br />

metropol<strong>it</strong>ana di Napoli e il mosaico


Figura 3<br />

per l’aula delle udienze del nuovo Palazzo<br />

di Giustizia di Pescara. Lavori<br />

che dimostrano come l’attual<strong>it</strong>à di un<br />

linguaggio fondato sul cortocircu<strong>it</strong>o<br />

tra forza narrativa del segno e seduzione<br />

formale della materia, possa<br />

rapportarsi con la compless<strong>it</strong>à dello<br />

spazio urbano e con i singoli contesti<br />

culturali con i quali questo entra in<br />

comunicazione.<br />

Tra i lavori significativi in questo senso<br />

vanno inoltre c<strong>it</strong>ati gli affreschi della<br />

Cappella di Monte Tamaro, vicino<br />

a Lugano, progettata dall’arch<strong>it</strong>etto<br />

Mario Botta (1992-1994) e l’ideazione<br />

del sipario del teatro La Fenice di<br />

Senigallia (1996).<br />

Enzo Cucchi ha realizzato numerose<br />

mostre personali, e ha preso parte a<br />

mostre collettive, nei più importanti<br />

spazi espos<strong>it</strong>ivi <strong>it</strong>aliani e stranieri<br />

come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon<br />

R. Guggenheim di New York,<br />

la Tate Gallery di Londra, il Centre<br />

Georges Pompidou di Parigi, il Castello<br />

di Rivoli, Rivoli (To), il Palazzo<br />

Reale di Milano, il Sezon Museum of<br />

Art di Tokyo, l’Accademia di Francia<br />

a Roma – Villa Medici, il Musèe d’art<br />

modern di Saint-Etienne Metropole.<br />

Ha partecipato inoltre alle rassegne<br />

d’arte contemporanea più significative<br />

a livello internazionale tra cui La<br />

Biennale Internazionale d’arte di Venezia,<br />

Documenta a Kassel, la Quadriennale<br />

d’Arte di Roma.<br />

Le sue opere si trovano nelle maggiori<br />

collezioni museali del mondo e nelle<br />

più prestigiose collezioni private nazionali<br />

e internazionali. Nel 2007 il<br />

Museo <strong>Co</strong>rrer di Venezia ha celebrato<br />

l’opera di Enzo Cucchi dedicandogli<br />

una mostra monografica inauguratasi<br />

in concom<strong>it</strong>anza con l’apertura della<br />

52a Biennale Internazionale d’Arte.<br />

Dal 4 aprile al 27 maggio 2007 la<br />

GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e<br />

<strong>Co</strong>ntemporanea di Bergamo ha osp<strong>it</strong>ato<br />

nello Spazio Zero una sua personale,<br />

la prima in un’ist<strong>it</strong>uzione pubblica<br />

interamente dedicata all’opera<br />

scultorea dell’artista. La mostra ha presentato<br />

un percorso espos<strong>it</strong>ivo dagli<br />

inizi degli anni novanta ad oggi con<br />

oltre quaranta bronzi, una grande opera<br />

in ceramica e una tela, dal t<strong>it</strong>olo Sta-<br />

Figura 4<br />

Figura 5<br />

35<br />

35<br />

lin, di circa 6 metri per 6 realizzata<br />

appos<strong>it</strong>amente dall’artista per lo spazio<br />

della GAMeC.<br />

L’archivio ufficiale di Enzo Cucchi è<br />

consultabile presso il Castello di Rivoli<br />

- Museo d’Arte <strong>Co</strong>ntemporanea,<br />

Rivoli (Torino).<br />

Figura 1<br />

Enzo Cucchi, Pipì, 2002,<br />

bronzo 45 x 39 x 29 cm.<br />

<strong>Co</strong>urtesy Galerie Bruno Bishofberger, Zurigo<br />

Figura 2<br />

Enzo Cucchi, Sottovento, 1981,<br />

olio su tela, 200 x 199 cm.<br />

<strong>Co</strong>llezione Gemma Testa de Angelis, Milano<br />

Figura 3<br />

Enzo Cucchi, L’ombra, 2004,<br />

bronzo, 32,7 x 66,4 x 56,3 cm.<br />

<strong>Co</strong>llezione GAMeCeria d’Arte Moderna e<br />

<strong>Co</strong>ntemporanea) Bergamo<br />

Figura 4<br />

Enzo Cucchi, Stalin, 2007,<br />

crilico su tela, 550 x 560 cm.<br />

<strong>Co</strong>urtesy Galerie Bruno Bishofberger, Zurigo<br />

Figura 5<br />

Enzo Cucchi, Eroe senza testa, 1981<br />

olio su tela, 203 x 254 cm<br />

Castello di Rivoli Museo d’Arte<br />

<strong>Co</strong>ntemporanea - Depos<strong>it</strong>o permanente<br />

Fondazione CRT Progetto Arte Moderna e<br />

<strong>Co</strong>ntemporanea, 2002<br />

Foto Paolo Pellion, Torino


36<br />

36<br />

Pietro Rosso<br />

Antico perché parte da lontano, con<br />

la fine della presidenza Novo e, salvo<br />

l’era Pianelli ed alcune molto<br />

brevi parentesi, ha una continu<strong>it</strong>à tristemente<br />

discendente fino all’attuale<br />

poco onorevole ed assidua frequentazione<br />

della serie “B”.<br />

Appare evidente che il problema del<br />

Toro è la dirigenza, dopo Novo si<br />

sono alternati alla presidenza della<br />

società tutta una serie di personaggi,<br />

dall’affarista al cacciatore di notorietà,<br />

che ne hanno causato la lenta<br />

decadenza.<br />

Di tanti non si ricordano i nomi, ma<br />

due li voglio ricordare e c<strong>it</strong>are come<br />

casi emblematici dei problemi gestionali<br />

di cui parlo: uno, il sig. Cavallo,<br />

non fu presidente, ma semplice<br />

dirigente; l’altro, il sig. Filippone,<br />

fu presidente.<br />

Non tutti rammentano o sanno che il<br />

giocatore Antognoni, campione del<br />

Mondo nel 1982, quand’era una giovane<br />

promessa giocava nell’Astimacobi<br />

ed il suo cartellino era di proprietà<br />

del sig. Cavallo che, come detto,<br />

era dirigente del Torino.<br />

Tutti, tifosi e giornalisti, davano per<br />

scontato che Antognoni, numero 10<br />

di grande avvenire, sarebbe diventato<br />

giocatore del Toro, ebbene il sig.<br />

Cavallo dimostrò che uno più uno<br />

non fa due ed il giocatore finì alla<br />

Fiorentina.<br />

Negli anni in cui nel Toro scarseggiavano<br />

i fuoriclasse, da poco tempo<br />

era r<strong>it</strong>ornato in serie A dopo la<br />

prima retrocessione, pur giocandovi<br />

ottimi elementi come Ferrini, mancava<br />

il giocatore che gli facesse fare<br />

il salto di qual<strong>it</strong>à. L’allora presidente<br />

Filippone acquistò non uno, ma<br />

due fuoriclasse: Joe Baker centravanti<br />

inglese e Denis Law mezzala<br />

scozzese. Erano due fuoriclasse, ed<br />

Pianto antico granata<br />

i primi tempi furono entusiasmanti<br />

per il popolo granata che credeva di<br />

aver finalmente trovato la squadra<br />

che gli facesse rivivere almeno in<br />

parte i fasti del passato. Purtroppo i<br />

due erano assi non solo del pallone<br />

ma anche in altre attiv<strong>it</strong>à non molto<br />

confacenti alla professione del calciatore.<br />

Il risultato fu che dopo alcune<br />

peripezie i due campioni fuggirono<br />

e tornarono da dove erano<br />

venuti e il Toro ripiombò nella mediocr<strong>it</strong>à.<br />

La dirigenza granata non fu<br />

in grado di gestire al meglio i due<br />

giocatori ed è questo, della gestione<br />

dei giocatori, oltre alla eterna scarsezza<br />

di mezzi finanziari, il vero problema<br />

che attanaglia anche l’attuale<br />

Torino. Se così non fosse non si spiegherebbe<br />

come tanti giocatori, r<strong>it</strong>enuti<br />

ottimi, quando vengono al Toro<br />

falliscono miseramente, salvo poi r<strong>it</strong>ornare<br />

ottimi quando vanno a giocare<br />

in altre squadre.<br />

Pianelli fu un buon presidente e per<br />

una ventina d’anni allestì sempre<br />

delle squadre che si comportavano<br />

onorevolmente, anche senza fare<br />

grandi cose (difficilmente perdevano<br />

in casa), si piazzavano spesso tra<br />

le prime cinque/sei del campionato;<br />

fino ad arrivare alla apoteosi del<br />

1976, anno in cui vinse l’unico, tanto<br />

entusiasmante quanto inatteso,<br />

scudetto del dopo Novo.<br />

Fu una parentesi di vent’anni perché<br />

dopo Pianelli la squadra tornò ad essere<br />

gest<strong>it</strong>a da personaggi non all’altezza<br />

per non dire peggio. Di questo<br />

periodo salvo i primi due/tre anni di<br />

Borsano che, privo di conoscenze<br />

calcistiche, si affidò a chi di calcio<br />

era pratico (Moggi e Mondonico) ed<br />

allestì un’ottima squadra che fece<br />

bene fino a quella maledetta finale<br />

di Amsterdam, dove non vinse la<br />

coppa Uefa per tre pali e senza aver<br />

perso una sola part<strong>it</strong>a.<br />

Salvo anche il primo anno di Calleri<br />

che, esperto di calcio, mise su una<br />

squadra di tutto rispetto portando al<br />

Toro giocatori di primo piano che fecero<br />

molto bene.<br />

Il secondo anno fu un disastro, la<br />

squadra crollò miseramente ed anche<br />

allora ci furono errori di gestione<br />

(vedi l’infortunio di Pelè che, curato<br />

male, non giocò per tutto il campionato)<br />

in quanto il presidente Calleri<br />

brillò per la sua quasi totale assenza<br />

e l’epilogo fu la retrocessione.<br />

Della gestione del sig. Cimminelli è<br />

bene non parlare, basti il fatto che ha<br />

portato il Toro al fallimento. L’interessante<br />

è che con il fallimento la società<br />

perse, senza guadagnarci nulla,<br />

alcuni giocatori cresciuti nel vivaio<br />

(Acquafresca, Quagliarella, Balzaretti<br />

ed altri) che attualmente si stanno<br />

comportando molto bene in serie A e<br />

la cui quotazione globale può valutarsi<br />

sui trenta/quaranta milioni. Altri<br />

giocatori, sempre provenienti dal<br />

vivaio come Pellissier, Tiribocchi,<br />

Mantovani, Semioli e Calaiò, furono<br />

venduti frettolosamente da Cimminelli<br />

negli anni precedenti a prezzi<br />

non congrui ed anche loro giocano<br />

tuttora con successo in serie A .<br />

A parte la piccola consolazione di sapere<br />

che il Toro è rappresentato degnamente<br />

in serie A da giocatori cresciuti<br />

nelle sue giovanili, il disappunto<br />

del popolo granata sorge dal<br />

fatto che a Torino pur essendoci personaggi<br />

di fede granata, che avrebbero<br />

le capac<strong>it</strong>à gestionali e finanziarie<br />

per fare una squadra di buon<br />

livello, lo hanno lasciato fallire per<br />

una cifra che altrove non sarebbe<br />

sufficiente per comprare un solo giocatore<br />

e tutt’oggi non fanno nulla per<br />

togliere la squadra da una s<strong>it</strong>uazione<br />

che rasenta il ridicolo. Per fortuna<br />

che non c’è più il Filadelfia: che<br />

smacco sarebbe stato per lo storico


stadio vedere i giocatori del Crotone<br />

ballare la “macumba” ad ogni gol<br />

segnato al Toro!<br />

La domanda è: perché questi tifosi<br />

torinesi non intervengono? La risposta,<br />

probabilmente, occorre cercarla<br />

nel campo della dietrologia<br />

che è quel campo in cui si dà corpo<br />

alle voci, alle ipotesi ed alle deduzioni<br />

senza avere prove certe che<br />

trasformino i sospetti in argomenti<br />

sostenibili. Però ci si può provare e<br />

se ne avrò l’occasione, magari la<br />

prossima volta, con la premessa,<br />

però, che è pura dietrologia e che le<br />

fonti sono secondarie e soprattutto<br />

“vox populi”.<br />

Pur essendo il calcio cultura estranea<br />

alla nostra rivista, nell’amb<strong>it</strong>o<br />

dell’accentuata piemontes<strong>it</strong>à e<br />

degli eventi mediatici che caratterizzano<br />

il periodo, pubblichiamo<br />

volentieri l’accorato sfogo del tifoso<br />

granata e il garbato commento<br />

di un bianconero.<br />

<strong>Co</strong>nsiderata la gloriosa storia del<br />

“Toro” e della “Vecchia signora”<br />

siamo consapevoli che il “mal comune”<br />

non è “mezzo gaudio” e<br />

che le sofferenze calcistiche hanno<br />

vecchie radici.<br />

Auguriamo una pronta ripresa e un<br />

futuro denso di soddisfazioni a<br />

tutti i tifosi!<br />

37<br />

37<br />

<strong>Co</strong>me non dar spazio ad uno sfogo<br />

così sincero? E come non comprendere<br />

le pene di un vero tifoso affezionato<br />

alla sua squadra?<br />

Caro Piero, pur essendo sull’altra<br />

sponda, posso consolarti solamente<br />

ricordando la celebre frase “se Atene<br />

piange, Sparta non ride”.<br />

D’altronde i tempi cambiano, Torino<br />

è cambiata di molto e non<br />

sempre in meglio ed anche nel<br />

nostro ex amb<strong>it</strong>o lavorativo il cambiamento<br />

è stato notevole, per non<br />

dire traumatico e ci sarebbe ben<br />

più da piangere che non in campo<br />

sportivo! (Giulio Rosso)


38<br />

38<br />

Franco Uberti<br />

<strong>Co</strong>sì come sono arrivati, a ondate o<br />

a spizzichi, adesso se ne sono andati.<br />

La vallata si è svuotata: villeggianti<br />

a breve e medio termine, g<strong>it</strong>aioli,<br />

proprietari di seconde case.<br />

Anche i pastori hanno lasciato i pascoli<br />

in quota e sono tutti tornati alla<br />

pianura con le loro bestie.<br />

<strong>Co</strong>sì i rumori si sono affievol<strong>it</strong>i via<br />

via fino a sparire e la montagna si è<br />

ripresa di pari passo il suo spazio<br />

distribuendo i suoi silenzi.<br />

Ottobre è il mese più bello ( ma<br />

questo è soltanto il mio parere); la<br />

montagna mostra la parte migliore<br />

di sé assumendo delle colorazioni<br />

quasi indescrivibili, preparandosi<br />

all’arrivo delle giornate sempre<br />

più corte.<br />

È giunto il momento che io vada a<br />

riscuotere il mio cred<strong>it</strong>o.<br />

La partenza<br />

Anche Antonio se ne è andato da<br />

qualche tempo, con la sua mandria,<br />

i suoi due cani ed il suo sacco. Ha<br />

portato le bestie giù alla “statale”<br />

(qui la chiamano ancora così) giusto<br />

in tempo, il giorno prima della nevicata<br />

di metà ottobre. Quest’anno si<br />

è vista presto e dopo cinque giorni è<br />

arrivata la seconda.<br />

Puntuali, sono arrivati i “TIR” (come<br />

li chiama lui) ed in breve tempo tutto<br />

è stato sistemato.<br />

Per la prima volta in v<strong>it</strong>a sua, l’hanno<br />

fatto salire su uno dei due autocarri<br />

ed i primi chilometri sono stati<br />

una sorpresa: cabina con aria condizionata,<br />

frigobar, scaldavivande,<br />

radio con lettore cd, televisorino a<br />

schermo piatto e una poltrona comoda<br />

che neanche a casa Antonio<br />

si può sognare.<br />

Certo che i tempi della transumanza<br />

sembrano tanto lontani, quasi impos-<br />

sibili; quanta fatica, quante preoccupazioni,<br />

quanto sole, quanta pioggia!<br />

Ma che avventura però, risalire la<br />

vallata al r<strong>it</strong>mo lento e continuo della<br />

mandria fino ai 1500 metri e poi<br />

ancora su, verso le antiche borgate<br />

ormai disab<strong>it</strong>ate e poi fino alla ba<strong>it</strong>a<br />

ed i suoi pascoli.<br />

L’autista è uno nuovo, Antonio non<br />

lo conosce, ha detto di chiamarsi<br />

Gios.<br />

È lui che gli ha illustrato tutti quegli<br />

aggeggi che affollano la cabina.<br />

“Ho fatto per dieci anni il Nord Europa,<br />

ho mangiato neve, nebbia e so<br />

io cos’altro…. Poi ho detto basta……<br />

sono stato fortunato, ho avuto questa<br />

occasione………. Mia moglie è contenta,<br />

non mi allontano più di tanto<br />

da casa….. sa, stiamo pensando ad<br />

avere dei bambini…”.<br />

La mano corre veloce sul cruscotto<br />

alla ricerca del pacchetto di sigarette.


“Dà fastidio…?” Senza aspettare<br />

la risposta, Gios si accende una<br />

Gauloise.<br />

“Guardi, non creda, portare bestie<br />

è più difficile che portare frigoriferi<br />

o benzina … o … verdura”<br />

Ci vuole “piede”, sa cosa intendo?<br />

Bisogna guidare morbido, prevedere<br />

il traffico, ev<strong>it</strong>are i sobbalzi forti,<br />

fermarsi senza frenare, come dice<br />

sempre il mio principale” e giù una<br />

fragorosa risata.<br />

Approf<strong>it</strong>tando di una stretta curva a<br />

destra, Antonio guarda fuori dall’ampio<br />

finestrino e va a cercare con lo<br />

sguardo su su in alto il suo pianoro<br />

e la ba<strong>it</strong>a che crede di riuscire a vedere;<br />

più che altro la immagina e già<br />

un pizzico di nostalgia si fa strada<br />

nella sua mente.<br />

La strada scorre veloce, Antonio si è<br />

addormentato da un po’, sovrastato<br />

dalla fatica di cinque mesi e mezzo<br />

di duro lavoro che gli è arrivata ad-<br />

Si informa che, anche nel corrente<br />

anno, si può presentare la dichiarazione<br />

dei redd<strong>it</strong>i per il 2009 tram<strong>it</strong>e<br />

Unicred<strong>it</strong> Banca Spa che opera<br />

in qual<strong>it</strong>à di sost<strong>it</strong>uto d’imposta<br />

del Fondo Pensioni della Ex<br />

Cassa di Risparmio di Torino, nei<br />

casi in cui è possibile compilare il<br />

prospetto 730.<br />

Il modello e la busta chiusa con cui<br />

il contribuente esprime la scelta dell’otto<br />

per mille dell’irpef e quella per<br />

dosso tutta insieme.È un sonno profondo<br />

quanto profondi sono la consapevolezza<br />

della bontà del lavoro<br />

svolto ed il desiderio di continuare.<br />

“Dio ti ringrazio per tutto l’aiuto<br />

che mi hai dato, fa che possa tornare<br />

ancora il prossimo anno, dammi<br />

la salute…”.<br />

È stata la preghiera di Antonio prima<br />

di socchiudere gli occhi.<br />

Da due ore sto camminando sull’ampio<br />

sentiero che porta alla fine della<br />

vallata, verso le sorgenti del torrente.<br />

È qui che vengo a riscuotere il mio<br />

cred<strong>it</strong>o dalla montagna, con egoismo<br />

ed intens<strong>it</strong>à. È passato un anno dall’ultima<br />

volta ed in questi dodici mesi<br />

l’ho rispettata, l’ho difesa seppur<br />

solo con le mie modeste forze e capac<strong>it</strong>à,<br />

ho anche l<strong>it</strong>igato per Lei, ho<br />

spostato non so più quante decine di<br />

metri cubi di neve durante lo scorso<br />

inverno. Adesso Lei mi deve rest<strong>it</strong>ui-<br />

39<br />

39<br />

re qualcosa e lo sta facendo alla<br />

grande: mi accoglie come al sol<strong>it</strong>o<br />

con panorami stupendi, colori che<br />

cambiano quasi nello stesso momento<br />

in cui li fotografi. E poi il silenzio<br />

finalmente riconquistato.<br />

Sì, sono egoista, voglio tutto questo<br />

solo per me e sono sicuro che tutto ciò<br />

si sta avverando, ho scelto con cura i<br />

luoghi ed i tempi per creare un contatto<br />

unico ed irripetibile.<br />

Provo a pensare ai pastori che vivono<br />

mesi interi in quasi totale isolamento.<br />

Certo che il mio modo di vivere<br />

la montagna è ben diverso: una<br />

casa comoda, lo spaccio a cinque<br />

minuti, il riscaldamento, la televisione<br />

e tutte le altre cose che avevo in<br />

c<strong>it</strong>tà. Eppure mi sento quasi un pioniere!<br />

Lei è comprensiva, sa accogliere coloro<br />

che si presentano con umiltà e che<br />

imparano ad ascoltare le tante storie<br />

che ha in serbo per noi.<br />

Dichiarazione redd<strong>it</strong>i anno 2009<br />

modello 730/2010<br />

la destinazione del cinque per mille<br />

dell’irpef dovranno essere inviati all’Ufficio<br />

Pension Funds, Via Nizza<br />

150 – Torino (10126).<br />

Appos<strong>it</strong>a comunicazione sarà sped<strong>it</strong>a<br />

a tutti i pensionati, con indicazione<br />

dei termini per adempiere all’obbligo<br />

dichiarativo.<br />

L’associazione è a disposizione per<br />

informazioni e chiarimenti.<br />

(Mario Alessandria tel. 3890753550<br />

o Paolo Chiarenza tel. 3358140858).


40<br />

40<br />

Mangiando e bevendo che male ti fo?<br />

Gastronomie: rintracciato un superst<strong>it</strong>e…<br />

Sono rimasti in pochi<br />

Quando uno incomincia a dire “ai miei tempi…” dicono sia<br />

brutto segno, forse perché non riesci più a vivere la realtà o<br />

forse perché non ti piace o forse per mille altri motivi che ti<br />

portano a ricordare tempi che ti hanno comunque lasciato un<br />

segno piacevole nella memoria e nello spir<strong>it</strong>o.<br />

Mi cap<strong>it</strong>a di rado, però questa è proprio una delle rare volte che<br />

“ai miei tempi…” viene a fagiolo. Difatti: ai miei tempi era un<br />

piacere fermarsi a guardare le loro vetrine ricche di ogni ben di<br />

Dio presentato agli “spettatori” per invogliarli all’acquisto. Per<br />

me già allora rappresentavano un’attrazione fatale!<br />

Non c’era quartiere che non avesse due o tre negozi del genere.<br />

C’era un negozio che avevo battezzato “del Farmacista”<br />

tanto era perfetto, persino pedante, sia nella presentazione<br />

che nella vend<strong>it</strong>a.<br />

Ricordo che, giovane di belle speranze, con la “ragazza” guardavamo<br />

più volentieri queste vetrine che non quelle dei negozi<br />

che di sol<strong>it</strong>o attraggono di più il genere femminile.<br />

Oggi, di qual<strong>it</strong>à e con produzione propria, ne sono rimasti<br />

veramente pochi; dicono che sia colpa della globalizzazione<br />

e dell’omologazione in un mondo che va sempre più di fretta.<br />

Io dico invece che la gente non sa più mangiare,<br />

specie le nuove generazioni che poco o niente<br />

sanno cosa sia il “buon gusto” e per le quali per<br />

vivere è sufficiente “mangiare” (come fare il<br />

pieno di benzina).<br />

Ma veniamo al motivo di questa mia.<br />

Via Fratelli Carle ang. Via Pigafetta sono due vie grigiotte e<br />

anonime ove, secondo me, ci passano solamente chi ci ab<strong>it</strong>a e<br />

pochi altri passanti frettolosi; certamente non è una via di grande<br />

passaggio e nemmeno una via ove il passeggio è di moda.<br />

Ci sono passato un giorno per caso e mi sono incurios<strong>it</strong>o,<br />

scoprendo un negozio di gastronomia, anche lui con una vetrinetta<br />

poco appariscente ma che comunque incuriosiva. Ma<br />

in segu<strong>it</strong>o ho cap<strong>it</strong>o che non sempre serve l’esibizionismo<br />

quando vi sono capac<strong>it</strong>à e qual<strong>it</strong>à: comunque aiuterebbe.<br />

La curios<strong>it</strong>à mi ha spinto ad entrare ed a guardare con estrema<br />

attenzione tanti piatti accatastati quasi uno sull’altro (il<br />

locale è piccolino) contenenti ricette stuzzicanti. Lo dico perché<br />

l’occhio di uno fissato di queste cose, come me, capisce<br />

immediatamente di trovarsi di fronte a qualcosa di interessante<br />

e lo dico anche perché, avendo acquistato alcuni “piatti”,<br />

dopo averli assaggiati a casa, non ho potuto che congratularmi<br />

con me stesso per aver ancora una volta scoperto<br />

qualcosa da segnalare agli amici che fedelmente mi leggono<br />

e mi sopportano.<br />

A ciò aggiungete un paio di signore che ti seguono con cortesia<br />

e disponibil<strong>it</strong>à ed il quadro è completo. Siete ancora<br />

qui? Non pensate alla linea o al colesterolo! Semel in anno…<br />

Ah, dimenticavo: inv<strong>it</strong>ato ad un rinfresco ho<br />

trovato un servizio di catering veramente di<br />

qual<strong>it</strong>à, guarda caso erano loro! Quindi validi<br />

anche quando la quant<strong>it</strong>à molte volte è<br />

a discap<strong>it</strong>o della qual<strong>it</strong>à.<br />

Il Vostro Ghiottone Errabondo<br />

Gastronomia<br />

Gastronomia<br />

Scaiola<br />

Scaiola<br />

via f.lli Carle, 50 - Torino


Ingredienti<br />

per la pasta liev<strong>it</strong>ata:<br />

farina gr. 500<br />

burro gr. 80<br />

zucchero gr.40<br />

liev<strong>it</strong>o di birra 15 gr.<br />

3 tuorli<br />

tr<strong>it</strong>o aromatico (prezzemolo,<br />

rosmarino, timo)<br />

latte, sale<br />

per la corona:<br />

2 carrè di agnello<br />

petto di pollo gr. 250<br />

asparagi gr. 200<br />

erbette gr. 100<br />

1 uovo<br />

panna liquida 70 gr.<br />

scalogno, sale e pepe<br />

Pardulas<br />

cestini di formaggelle dolci o<br />

salate<br />

Tipico dolce pasquale della Sardegna<br />

Ingredienti per 6 porzioni:<br />

per la pasta:<br />

- 400 gr semola.<br />

- 50 gr.strutto o burro<br />

- sale, olio per ungere la placca<br />

per il ripieno dolce:<br />

- 500 gr. formaggio fresco di vacca<br />

(da grattugiare)<br />

- oppure ricotta idem<br />

- 100 gr. zucchero semolato<br />

- 100 gr. semola<br />

- 3 uova<br />

- zafferano in polvere, sale<br />

- un limone, un arancia<br />

per il ripieno salato:<br />

- 350 gr. ricotta fresca di vacca<br />

- 150 gr. pecorino (da grattugiare)<br />

- zafferano in polvere<br />

- poco prezzemolo<br />

- 3 cucchiai di farina bianca<br />

- sale<br />

Prendiamoli per la gola...<br />

Le leccornie di Maria Teresa<br />

<strong>Co</strong>rona d’agnello in treccia di pan brioche<br />

Esecuzione:<br />

Preparare la pasta a mano o<br />

nell’impastatrice , unendo la farina i<br />

tuorli il burro morbido lo zucchero un<br />

cucchiaio di tr<strong>it</strong>o aromatico e il liev<strong>it</strong>o<br />

sciolto in un misto (circa 250) di latte e<br />

acqua tiepidi.<br />

Impastare molto bene e quando la pasta<br />

sarà omogenea e elastica lasciarla<br />

liev<strong>it</strong>are in luogo tiepido per circa 2 ore.<br />

Farsi preparare dal macellaio i due carrè<br />

d’agnello già legati a corona.<br />

Frullare il petto di pollo con la panna,<br />

mezzo albume, sale, amalgamare le<br />

verdure stufate con lo scalogno, il tr<strong>it</strong>o<br />

di erbe, sale e pepe.<br />

Accomodare la corona su una placca,<br />

riempire il centro con la farcia e<br />

infornare a 200° per 30 minuti, quindi<br />

fare raffreddare.<br />

Esecuzione<br />

Pasta:<br />

Impastare la semola con acqua tiepida e un<br />

pizzico di sale, lavorarla per 15 minuti,<br />

aggiungendo poco a poco lo strutto (burro).<br />

Il composto deve risultare liscio e sodo;<br />

raccoglierlo a palla, coprirlo con un telo e<br />

farlo riposare almeno un’ora.<br />

Nel frattempo per le<br />

Pardulas dolci:<br />

in una ciotola grattugiare il formaggio o<br />

setacciare la ricotta, unire un pizzico di<br />

sale, le uova intere, lo zucchero, la scorza<br />

degli agrumi grattugiata, la semola e un<br />

pizzico di zafferano.<br />

<strong>Co</strong>n un cucchiaio di legno lavorare bene<br />

l’impasto fino a renderlo omogeneo e ben<br />

legato.<br />

Pardulas salate:<br />

in una ciotola setacciare la ricotta,<br />

grattugiare il pecorino, unire un pizzico di<br />

sale e uno di zafferano, tre cucchiaiate di<br />

farina e il prezzemolo tr<strong>it</strong>ato.<br />

Lavorare gli ingredienti con un cucchiaio<br />

di legno sino ad ottenere un impasto ben<br />

amalgamato<br />

41<br />

41<br />

Lavorare brevemente la pasta liev<strong>it</strong>ata<br />

poi dividerla in filoni e intrecciare<br />

formando una treccia attorno alla corona,<br />

spennellare di uovo sbattuto; lasciare<br />

riposare mezz’ora, quindi infornare la<br />

preparazione a 200° per 40 minuti circa,<br />

comunque fino a doratura.<br />

Prendere la pasta, stendere una<br />

sfoglia sottile e da essa ricavare tanti<br />

dischi del diametro di circa 10<br />

centimetri. Porre su ogni disco nel<br />

centro il ripieno e rialzare i lembi del<br />

cerchio pizzicando la sfoglia in modo<br />

da ricavare dei cestini dall’orlo<br />

ondulato; disporli su una placca da<br />

forno unti di olio e farli cuocere in forno<br />

già caldo a 150/170 gradi almeno per<br />

30 minuti fino a che saranno ben<br />

dorate in superficie.<br />

Sono da servire fredde eventualmente<br />

accompagnate da vini rossi liquorosi.


42<br />

42<br />

Qualche dato scientifico<br />

Le cellule staminali sono cellule prim<strong>it</strong>ive<br />

non specializzate dotate della<br />

singolare capac<strong>it</strong>à di trasformarsi in<br />

diversi altri tipi di cellule del corpo.<br />

Molti ricercatori sostengono che le<br />

cellule staminali potranno potenzialmente<br />

rivoluzionare la medicina, permettendo<br />

ai medici di riparare specifici<br />

tessuti o di riprodurre.<br />

Cellule staminali adulte<br />

Cellule staminali sono presenti anche<br />

negli adulti.<br />

Le cellule staminali adulte sono cellule<br />

non specializzate che si riproducono<br />

giornalmente per fornire alcune<br />

specifiche cellule: ad esempio<br />

200 miliardi di globuli rossi sono generati<br />

ogni giorno nel corpo da cellule<br />

staminali emopoietiche.<br />

Fino a poco tempo fa si pensava che<br />

ognuna di queste cellule potesse produrre<br />

unicamente un tipo particolare<br />

di cellula: questo processo è chiamato<br />

differenziazione.<br />

Tuttavia negli ultimi anni si sono avute<br />

prove che le cellule staminali possono<br />

acquisire molte forme differenti:<br />

è noto che cellule staminali nello<br />

stroma del midollo osseo possono trasformarsi<br />

in cellule epatiche, neurali,<br />

muscolari, renali e follicolari.<br />

Le cellule staminali adulte potrebbero<br />

anche essere più versatili. Ricercatori<br />

alla New York Univers<strong>it</strong>y<br />

School of Medicine hanno estratto<br />

cellule staminali dal midollo osseo<br />

di topi che loro dicono essere pluripotenti.<br />

Trasformare un tipo di cellula<br />

staminale in un altro si chiama<br />

transdifferenziazione.<br />

Utili fonti di cellule staminali adulte<br />

sono in realtà localizzabili in tutti gli<br />

Pensa alla salute!<br />

<strong>Co</strong>me va la ricerca delle cellule staminali?<br />

a cura di Roberto Guido Bijno<br />

organi del corpo. Ricercatori alla<br />

McGill Univers<strong>it</strong>y di Montreal hanno<br />

ricavato cellule staminali dalla<br />

pelle capaci di specializzarsi in<br />

molti tipi di tessuto, compresi neuroni,<br />

cellule muscolari lisce e cellule<br />

adipose. Esse sono state trovate<br />

nel derma, lo strato più profondo<br />

della pelle: queste cellule staminali<br />

giocano un ruolo centrale nella rimarginazione<br />

di piccoli tagli.<br />

Si r<strong>it</strong>iene che anche i vasi sanguigni,<br />

la polpa dentaria, l’ep<strong>it</strong>elio digestivo,<br />

la retina, il fegato ed anche il cervello<br />

contengano cellule staminali, utili per<br />

la rigenerazione dello stesso sistema<br />

nervoso centrale, cervello e midollo<br />

spinale. I motivi per cui è interessante<br />

studiare le cellule staminali embrionali<br />

e il processo che permette la clonazione<br />

sono molteplici.<br />

Tra questi, scoprire quali sono i<br />

meccanismi che trasformano una<br />

cellula staminale in una cellula<br />

adulta e quali rendono possibile la<br />

“formattazione” del DNA che permette<br />

la clonazione.<br />

Questi punti sono d’interesse medico<br />

sotto almeno due profili:<br />

1) consentono di gettare le basi per<br />

capire quali meccanismi utilizzare<br />

per ottenere tessuti e organi specifici<br />

in v<strong>it</strong>ro e in vivo per il trapianto<br />

agendo a partire dalle cellule staminali.<br />

Questa prospettiva riguarda<br />

sia le staminali totipotenti che pluripotenti<br />

con alcune differenze. Una<br />

delle più importanti è che nel caso<br />

delle cellule staminali totipotenti le<br />

possibil<strong>it</strong>à sono più ampie. Inoltre<br />

sono tecnicamente più facili da ottenere<br />

rispetto a quelle pluripotenti,<br />

con eccezione di quelle che formano<br />

i tessuti del sangue e il cordone<br />

ombelicale;<br />

2) consentono di capire meglio i<br />

meccanismi che permettono la formazione<br />

di un tumore: le cellule tumorali<br />

presentano alcune caratteristiche<br />

in comune con le cellule staminali<br />

(sia pluripotenti che totipotenti).<br />

Tra queste la capac<strong>it</strong>à di potersi<br />

riprodurre molte volte senza differenziarsi,<br />

con una profonda differenza:<br />

mentre con le staminali è possibile<br />

interrompere queste<br />

riproduzioni facilmente<br />

inducendole a<br />

differenziare, questo<br />

non avviene con i tumori.<br />

Inoltre, i tempi di riproduzione<br />

delle cellule<br />

staminali sono<br />

mediamente più lenti<br />

dei più comuni tumori,<br />

in quanto richiedono<br />

un numero maggiore<br />

di segnali dall’esterno<br />

che le cellule tumorali<br />

autoproducono.


La s<strong>it</strong>uazione odierna<br />

Secondo un ricercatore molto qualificato, il prof. Giulio<br />

<strong>Co</strong>ssu, direttore dell’Ist<strong>it</strong>uto di ricerca sulle cellule staminali<br />

dell’Ospedale San Raffaele di Milano, molta strada<br />

è ancora necessaria fare per comprendere tutti i grandi<br />

problemi che occorre risolvere per fare in modo che le<br />

cellule staminali possano in qualche modo riparare o sost<strong>it</strong>uire<br />

parti del nostro corpo, quali ad esempio, il cervello,<br />

il cuore, i polmoni, il fegato ecc..<br />

Il prof. <strong>Co</strong>ssu r<strong>it</strong>iene che i problemi tecnici sono rappresentati<br />

dalla difficoltà d’indurre nella quasi total<strong>it</strong>à delle<br />

cellule, ad un comportamento ben defin<strong>it</strong>o, impedendo<br />

a qualcuna di continuare a prolificare generando addir<strong>it</strong>tura<br />

dei tumori.<br />

Esiste poi, sempre secondo <strong>Co</strong>ssu, un problema etico in<br />

quanto oggi per isolare una cellula staminale occorre “sa-<br />

Il cioccolato non è solo una delizia per il palato con la<br />

quale consolarsi dai dispiaceri e dagli stress quotidiani<br />

ma è, da qualche tempo, assurto agli onori della cronaca<br />

scientifica per le sue proprietà antiossidanti.<br />

Un recente studio svedese ha analizzato le virtù del cioccolato<br />

prendendo in esame 1.169 uomini e donne non<br />

diabetici che erano stati colp<strong>it</strong>i da un attacco cardiaco.<br />

A tutti i pazienti è stato chiesto di compilare un questionario<br />

finalizzato a fotografare la loro dieta ab<strong>it</strong>uale,<br />

lo stile di v<strong>it</strong>a e il consumo di cioccolato negli ultimi<br />

dodici mesi.<br />

Nei tre mesi successivi alle dimissioni dall’ospedale i<br />

ricercatori hanno sottoposto a regolari controlli i pazienti<br />

e per un periodo di otto anni hanno segu<strong>it</strong>o le loro sorti<br />

attraverso i registri nazionali di ricovero e morte.<br />

Ebbene, dopo aver preso in considerazione fattori rilevanti<br />

come età, sesso, obes<strong>it</strong>à, sedentarietà, fumo e livello<br />

di educazione, gli studiosi di Stoccolma hanno<br />

concluso che chi consumava più cioccolato aveva maggiori<br />

probabil<strong>it</strong>à di sopravvivere.<br />

<strong>Co</strong>me spiegato dagli autori dello studio su The Journal<br />

of Internal Medicine, il cioccolato potrebbe contribuire<br />

a ridurre il tasso di mortal<strong>it</strong>à grazie all’azione dei flavonoidi,<br />

i preziosi antiossidanti di cui è ricco; gli studiosi,<br />

però, sottolineano che questi risultati sono il frutto di<br />

uno studio osservazionale e non di una ricerca che dimostra<br />

un rapporto di causa/effetto tra il cioccolato e il<br />

tasso di sopravvivenza.<br />

Tratto da Cardio Piemonte 3/2009<br />

43<br />

43<br />

crificare” l’embrione e questo fatto è considerato un “del<strong>it</strong>to”<br />

per la Chiesa cattolica.<br />

Ma la ricerca prosegue abbastanza celermente ed in futuro<br />

praticamente tutte le patologie degenerative potranno,<br />

senza dubbio, essere guar<strong>it</strong>e dall’uso delle cellule<br />

staminali, ma certamente occorrerà ancora molto tempo<br />

per fare in modo che queste procedure mediche possano<br />

essere applicate per la cura delle malattie dell’uomo.<br />

<strong>Co</strong>me spesso accade nel mondo in tanti altri casi, stanno<br />

anche purtroppo sorgendo delle “cliniche criminali” che<br />

pubblicizzano la possibil<strong>it</strong>à di guarire oggi malattie incurabili,<br />

con le staminali, speculando sul dolore delle persone<br />

che hanno familiari in fin di v<strong>it</strong>a.<br />

Occorre denunciare queste persone che purtroppo vendono<br />

solo del “fumo” a prezzi da nababbo illudendo i<br />

malati e familiari.<br />

Il cioccolato fa bene al cuore dei cardiopatici


44<br />

44<br />

di Gianpaolo Mazza<br />

Antonio Scurati<br />

Il bambino che sognava la fine<br />

del mondo<br />

2009, Bompiani Ed<strong>it</strong>ore<br />

pag. 295, brossura, E18,00<br />

Questo mese facciamo r<strong>it</strong>orno in Italia<br />

e ai nostri piccoli e grandi problemi.<br />

Proponiamo un libro di Antonio Scurati,<br />

nato a Napoli nel 1969, alla sua<br />

quarta prova letteraria (a mio modesto<br />

parere la più riusc<strong>it</strong>a), considerato a<br />

ragione uno degli autori più promettenti<br />

del panorama <strong>it</strong>aliano. È stato ed<strong>it</strong>orialista<br />

de “La Stampa” e opinionista televisivo.<br />

È attualmente ricercatore univers<strong>it</strong>ario,<br />

coordinatore del “Centro<br />

studi sui linguaggi della guerra e della<br />

violenza” e autore di saggi e romanzi<br />

di successo (il suo romanzo d’esordio<br />

Il sopravvissuto ha vinto il premio<br />

Campiello nel 2006). Nel saggio La<br />

letteratura dell’inesperienza. Scrivere<br />

romanzi al tempo della televisione,<br />

usc<strong>it</strong>o nel 2006, Antonio Scurati aveva<br />

osservato come nel corso del Novecen<br />

Recensioni<br />

Realtà in frantumi<br />

to quasi tutte le esperienze dell’individuo<br />

fossero state filtrate attraverso la<br />

lente, più o meno deformante, dei mass<br />

media. Da qui l’assottigliamento dei<br />

confini tra realtà e finzione, la sost<strong>it</strong>uzione<br />

della v<strong>it</strong>a vissuta con l’immaginario<br />

collettivo, costru<strong>it</strong>o/imposto dagli<br />

apparati mediatici, che nel terzo<br />

millennio avevano fatto entrare la letteratura<br />

in corto circu<strong>it</strong>o con la v<strong>it</strong>a reale,<br />

facendola deragliare verso l’inesperienza.<br />

E appunto nell’inesperienza<br />

lo scr<strong>it</strong>tore individuava il nuovo tra<strong>it</strong><br />

d’union tra l’io e il mondo (o l’assenza<br />

del mondo), quel «nuovo senso di “nullatenenza<br />

assoluta”», da cui traevano<br />

origine i romanzi contemporanei. Non<br />

a caso, Scurati notava come anche i libri<br />

più ingenuamente autobiografici<br />

affondavano le loro radici non nel vissuto,<br />

ma nei materiali dell’immaginario,<br />

vale a dire nei libri o in quei simboli<br />

offerti in grande quant<strong>it</strong>à dal cinema<br />

e dalla tv. Si era così affermata la<br />

retorica dello storytelling, che aveva<br />

svolto, a suo dire, una funzione ‘correttiva’<br />

nei confronti del romanzo <strong>it</strong>aliano,<br />

dopo la grande carestia degli<br />

anni Settanta, al prezzo però di confinare<br />

lo scr<strong>it</strong>tore in una posizione di<br />

minor<strong>it</strong>à intellettuale, non essendo a<br />

lui più richiesta una ‘visione del mondo’,<br />

ma semplicemente una discreta<br />

perizia nell’intreccio.<br />

Ebbene, mi sembra che con questo Il<br />

bambino che sognava la fine del mondo<br />

Scurati abbia voluto realizzare appunto<br />

un romanzo-saggio sull’oggi,<br />

inteso come età dell’inesperienza,<br />

come età in cui è scomparsa la diretta<br />

correlazione tra le cose e la loro intelligenza,<br />

tra i fatti e la loro interpretazione.<br />

Tenta di entrare con forza nei<br />

temi del dibatt<strong>it</strong>o attuale, utilizzando i<br />

suoi numerosi registri linguistici e affrontando<br />

uno degli argomenti più<br />

impegnativi della contemporane<strong>it</strong>à. Attraverso<br />

un pastiche di cronaca, articoli<br />

pubblicati sulla carta stampata,<br />

fiction e autobiografia, Scurati scrive<br />

un romanzo dedicato al circo mediatico<br />

<strong>it</strong>aliano e al suo modo, infantile<br />

ed ossessivo, di diffondere il panico<br />

nella società.<br />

La metafora del bambino che sogna la<br />

fine del mondo è un mezzo per descrivere<br />

la prospettiva attraverso cui i mezzi<br />

d’informazione vedono la società<br />

contemporanea: il terrore. Il Male assoluto<br />

non viene considerato come un<br />

fatto, da comprendere e superare, ma<br />

come un elemento indipendente dalla<br />

nostra volontà, quasi virtuale, da subire<br />

passivamente.<br />

Nella sua immatur<strong>it</strong>à ed inadeguatezza<br />

il mondo dell’informazione non persegue<br />

affatto l’accertamento della ver<strong>it</strong>à,<br />

non è importante l’effettivo verificarsi<br />

di un evento, è sufficiente l’incubo<br />

che la sua fantasmagoria può susc<strong>it</strong>are.<br />

<strong>Co</strong>sì può accadere che in una<br />

tranquilla c<strong>it</strong>tadina del nord Italia,<br />

come Bergamo, un gruppo di maestre<br />

si associno per violentare i propri scolari,<br />

mentre la tv diffonde il virus del<br />

terrore e della diffidenza indiscriminata.<br />

Sarà il protagonista, l’io narrante di<br />

questa storia, professore e giornalista,<br />

controfigura letteraria dello scr<strong>it</strong>tore, a<br />

schierarsi per primo dalla parte di Marisa<br />

<strong>Co</strong>mi, la mamma di una delle piccole<br />

v<strong>it</strong>time e a reggere nel romanzo le<br />

fila della vicenda. L’uomo, un docente<br />

univers<strong>it</strong>ario, costretto dalla sua attiv<strong>it</strong>à<br />

di opinionista del quotidiano «La<br />

Stampa», in cui Massimo Gramellini<br />

ne è vicedirettore e che lo incaricherà<br />

di dare notizia dei fatti sul quotidiano<br />

nazionale, mentre a Torino scoppia lo<br />

scandalo dei preti pedofili e a Bergamo<br />

una rom uccide con un colpo di<br />

ombrello una madre che la accusa di


ubarle il figlio. Tutto ciò spinge il protagonista,<br />

finendone sempre più coinvolto,<br />

in questa spirale perversa di sospetti,<br />

delazioni e fanatismi religiosi.<br />

Parteciperà a Matrix, la nota trasmissione<br />

televisiva dove vengono avanzate<br />

le ipotesi e ricostru<strong>it</strong>i gli scenari: la<br />

madre di una piccola alunna della scuola<br />

materna Rodari rivela che la figlia<br />

ha sub<strong>it</strong>o orribili violenze da parte di<br />

due maestre (forse legate da una relazione<br />

omosessuale ) da poco giunte in<br />

c<strong>it</strong>tà (vengono da Brescia, dove erano<br />

state assolte da accuse di pedofilia); di<br />

una insegnante di colore, di origine nigeriana,<br />

attiva presso la scuola con l’incarico<br />

di responsabile dell’integrazione<br />

dei figli d’immigrati; e di un prete<br />

molto noto in c<strong>it</strong>tà, anche perché fondatore<br />

di una delle prime comun<strong>it</strong>à <strong>it</strong>aliane<br />

per il recupero dei tossicodipendenti.<br />

Seguono così altre denunce.<br />

L’asilo diventa la “scuola degli orrori”.<br />

Si scatena un’isteria collettiva, una<br />

«pestilenza dell’anima e delle menti»,<br />

che genera un clima da caccia alle streghe.<br />

La c<strong>it</strong>tà sembra fermarsi. Le famiglie<br />

perdono la loro coesione, le strade<br />

la loro vivac<strong>it</strong>à. Si entra «in un’orb<strong>it</strong>a<br />

del linguaggio dove non si da(va)<br />

più nessuna articolazione. Attratti dall’irresistibile<br />

forza di grav<strong>it</strong>à di quel<br />

pianeta nero, vortica(va)no soltanto<br />

verbi e sostantivi». Su Bergamo, come<br />

in passato su <strong>Co</strong>gne o Erba o Garlasco,<br />

si appunta l’interesse morboso dei<br />

media, con la nasc<strong>it</strong>a di un vero e proprio<br />

mercato, dove “sensazionali rivelazioni”<br />

vengono messe in vend<strong>it</strong>a dai<br />

pool legali di accusa e di difesa alla<br />

migliore testata giornalistica offerente.<br />

(Un ruolo determinante nel rendere<br />

incandescente il clima c<strong>it</strong>tadino è svolto<br />

da un movimento di carismatismo<br />

cattolico). Il protagonista porta così<br />

avanti una dolorosa inchiesta personale,<br />

corroborata, oltre che dalle testimonianze<br />

raccolte, da un’ampia selezione<br />

di statistiche e di articoli di giorna-<br />

le, con tanto di nomi ben noti, come<br />

Massimo Gramellini ed Enrico Mentana.<br />

Si imbatte in una giostra vorticosa<br />

di realtà e finzione, di cronaca e autobiografia,<br />

che lentamente si trasforma<br />

in una perfetta descrizione della<br />

genesi delle isterie collettive nel mondo<br />

contemporaneo. In questo impegnativo<br />

romanzo, i media generano i mostri<br />

di cui si nutrono, al punto che neanche<br />

lo sguardo lucido e implacabile<br />

dell’autore-protagonista riesce più a<br />

riconoscere i frammenti vaganti della<br />

realtà in frantumi. Tuttavia, dopo uno<br />

sconcerto iniziale, il lettore si accorge<br />

ben presto che quello che ha tra le mani<br />

non è un real novel alla Carlo Lucarelli,<br />

vale a dire un libro dove i fatti e i<br />

personaggi della cronaca vengono raccontati<br />

secondo le modal<strong>it</strong>à della fiction,<br />

in una via di mezzo tra saggistica<br />

investigativa e narrazione. Il lettore,<br />

dicevo, si accorge ben presto che nulla<br />

di quanto riportato ne Il bambino che<br />

sognava la fine del mondo è davvero<br />

avvenuto, sia perché avrebbe conservato<br />

il ricordo di un fatto così eclatante,<br />

( e della grancassa mediatica che<br />

ne sarebbe derivata) sia perché i materiali<br />

extraletterari rinviano tra le righe<br />

ad altri fatti di cronaca nera, dalla<br />

vicenda di Rignano Flaminio ai<br />

casi di pedofilia avvenuti in Belgio,<br />

dalle accuse a don Gelmini al ‘fattaccio’<br />

della ragazza uccisa con la<br />

punta di un ombrello nella metro di<br />

Roma. Questi testi sono, infatti, stati<br />

tutti manipolati da Scurati (con quella<br />

grande abil<strong>it</strong>à di pasticheur, già esib<strong>it</strong>a<br />

nel suo precedente romanzo, Una<br />

storia romantica (2006), ambientato<br />

durante le Cinque giornate di Milano)<br />

in un considerevole dispiegamento<br />

di effetti ‘speciali’ di realtà, al fine<br />

di ottenere quello che Walter S<strong>it</strong>i nel<br />

corso di una intervista, ebbe modo di<br />

definire un «realismo d’emergenza e<br />

di resistenza». Vale a dire, un realismo<br />

consistente nell’attribuire fatti<br />

45<br />

45<br />

esplic<strong>it</strong>amente f<strong>it</strong>tizi a persone reali<br />

e/o nell’immergere gli avvenimenti veri<br />

in un flusso che li falsifica. In questo<br />

modo Scurati scatena un corto circu<strong>it</strong>o<br />

tra fiction e non fiction. Solo così forse<br />

si può raggiungere una qualche ver<strong>it</strong>à<br />

nella modern<strong>it</strong>à dell’inesperienza, nella<br />

modern<strong>it</strong>à dell’«irrealtà quotidiana»,<br />

quella che – si legge nel romanzo –<br />

vede trionfare non ciò che si finge reale,<br />

ma quello che si illude di esserlo,<br />

con l’osceno a sost<strong>it</strong>uire il tragico.<br />

Emerge così dalle pagine del Bambino<br />

che sognava la fine del mondo il r<strong>it</strong>ratto<br />

di una società soggiogata da una paura<br />

diffusa, indistinta, sfuggente. Una<br />

paura che si cerca, a puro scopo consolatorio<br />

e tranquillizzante, di individuare<br />

e concretare in Satana e nello<br />

straniero scuro e barbaro, sua emanazione.<br />

Una paura figlia anche di uno<br />

sfacelo culturale, che ha il suo emblema<br />

nello sfacelo di una univers<strong>it</strong>à, popolata<br />

da studenti – ormai prossimi alla<br />

laurea eppure incapaci di «coniugare i<br />

verbi, di coordinare le frasi, di articolare<br />

un discorso» – che nel corso dell’esame<br />

«smozzicano frasi perlopiù insensate,<br />

ciancicano frattaglie di nozioni<br />

irrancid<strong>it</strong>e, rimasticano rigurg<strong>it</strong>i di<br />

conoscenze andate a male». Dinanzi a<br />

questa realtà l’io narrante marca la propria<br />

divers<strong>it</strong>à, senza puntare all’esibizione<br />

di una esperienza, quanto piuttosto<br />

ad una analisi di secondo grado del<br />

proprio essere. Lo scandalo, infatti, lo<br />

spinge a riflettere (attraverso una serie<br />

di flash, che in corsivo, si inseriscono<br />

nel corso della narrazione) sulla propria<br />

infanzia di bimbo sonnambulo e<br />

di figlio indesiderato (la madre avrebbe<br />

voluto abortirlo). Forse da qui deriverebbero<br />

la sua abulia e il suo iniziale<br />

rifiuto della patern<strong>it</strong>à. Non a caso, campeggia<br />

sulla copertina del romanzo la<br />

foto dello stesso Scurati bambino con i<br />

grandi occhi azzurri rivolti verso un indistinto<br />

altrove. Rivolti forse verso una<br />

fine che è già arrivata.


46<br />

46<br />

Piero Rosso – Francesco Serena<br />

Anche quest’anno, giovedì 17 dicembre 2009 presso il<br />

ristorante “Gusti e Sapori”, si è svolta l’ormai consolidata<br />

(è la sesta) rimpatriata annuale di coloro che hanno<br />

lavorato in “Prima Nota <strong>Co</strong>rrispondenti “ed uffici<br />

lim<strong>it</strong>rofi quali la “Tesoreria ed Enti Vari” e la “Borsa”.<br />

<strong>Co</strong>me sempre la serata si è svolta in allegria e, sarà anche<br />

l’avvicinarsi delle feste natalizie, in un’atmosfera<br />

di grande contentezza per il piacere di r<strong>it</strong>rovarsi tra vecchi<br />

amici. Crediamo che il termine “amici” sia proprio<br />

quello giusto perché ormai lontani i tempi degli affanni<br />

giornalieri del lavoro e delle rival<strong>it</strong>à per la carriera,<br />

rimane questo sentimento di amicizia derivante dall’aver<br />

trascorso alcuni anni (anni importanti) della propria v<strong>it</strong>a<br />

Rimpatriata 2009<br />

assieme e di aver lavorato tanto e bene per un Ist<strong>it</strong>uto<br />

che ora non c’è più.<br />

Al momento dei saluti, dopo aver mangiato e bevuto il<br />

giusto (e anche pagato il conto), tra un abbraccio e l’altro,<br />

la frase più ricorrente è stata “arrivederci al prossimo<br />

anno”. E sulla scorta di questa frase ci stiamo già attivando<br />

nella ricerca di un nuovo locale che sia idoneo sotto<br />

tutti gli aspetti (qual<strong>it</strong>à cibo, prezzo e logistica) ad un nuova<br />

grande rimpatriata.<br />

Il numero dei partecipanti a queste cene è ormai stabilizzato<br />

su trenta/trentacinque, ma tutti coloro che pur non<br />

avendovi lavorato ma fossero stati in rapporto con gli<br />

uffici sopra indicati e che leggendo queste righe si riconoscessero<br />

nello spir<strong>it</strong>o di amicizia che ci anima, saranno<br />

i benvenuti!!!!<br />

Arrivederci alla prossima rimpatriata!<br />

Utilizza la nostra e-mail:<br />

aspenscrt@tiscali.<strong>it</strong><br />

Hai qualcosa da comunicarci, una domanda da farci, un consiglio da chiederci<br />

o da darci, oppure un articolo, una lettera, una poesia, una fotografia, un disegno o altro<br />

che vuoi far pubblicare su NUOVI INCONTRI?<br />

inviaceli per posta elettronica e noi saremo ben lieti di accontentarti<br />

e di metterci in contatto con te rispondendoti altrettanto rapidamente!<br />

Se hai un indirizzo e-mail (e non ce lo hai ancora comunicato) trasmettilo con un messaggio<br />

e noi lo inseriremo in una “mailing list” che useremo per inviarti, praticamente<br />

in tempo reale, le nostre comunicazioni.<br />

Inoltre, per esaudire il desiderio di alcuni iscr<strong>it</strong>ti, gli indirizzi e-mail saranno messi, per il nostro<br />

tram<strong>it</strong>e, a disposizione di tutti i soci “internauti” che vorranno comunicare tra loro.<br />

Si inv<strong>it</strong>ano i Soci a inviare fotografie dig<strong>it</strong>ali di Torino da scegliere per le copertine di Nuovi Incontri


Recentemente ho letto che l’amore è<br />

una questione di chimica.<br />

Deve essere per questo che mia<br />

moglie mi tratta come se fossi un<br />

rifiuto tossico.<br />

David Bissonette<br />

C’è una maniera di trasferire soldi<br />

che è più rapida che alla banca. Si<br />

chiama matrimonio.<br />

James Holt McGavran<br />

Ho avuto sfortuna con le mie due<br />

mogli. La prima mi ha lasciato, la<br />

seconda... no.<br />

Patrick Murray<br />

La maniera più efficiente per<br />

ricordare il compleanno di tua<br />

moglie è quella di dimenticartene<br />

una volta.<br />

anónimo<br />

Sai che facevo prima di sposarmi?<br />

Quello che volevo.<br />

Henny Youngman<br />

Una buona moglie perdona sempre<br />

suo mar<strong>it</strong>o quando si è sbagliata.<br />

Milton Berle<br />

Il matrimonio è l’unica guerra nella<br />

quale uno dorme con il nemico.<br />

anónimo<br />

Un uomo mise un annuncio su un<br />

giornale: “‘cerco moglie”. Il giorno<br />

seguente ricevette un centinaio di<br />

lettere. Tutte dicevano la stessa<br />

cosa: “ti cedo la mia”.<br />

anónimo<br />

Primo uomo (orgogliosamente):<br />

“mia moglie è un angelo”!<br />

Secondo uomo: “sei fortunato, la<br />

mia è ancora viva”.<br />

anónimo<br />

L’angolo del sorriso<br />

Aforismi sulle mogli<br />

Se un altro uomo ti ruba la moglie<br />

non c’è miglior vendetta che<br />

lasciargliela.<br />

Sacha Gu<strong>it</strong>ry<br />

Dopo il matrimonio ,mar<strong>it</strong>o e<br />

moglie diventano come le facce<br />

della stessa moneta: non possono<br />

vedersi, però stanno insieme.<br />

Hemant Joshi<br />

In ogni caso, sposati.<br />

Se è una buona moglie, sarai felice.<br />

Se è una cattiva moglie, sarai un<br />

filosofo.<br />

Socrate<br />

Le mogli ci ispirano grandi cose, il<br />

guaio è che non ci permettono di<br />

conseguirle.<br />

Dumas<br />

47<br />

47<br />

La grande domanda... alla quale<br />

non ho potuto rispondere... è:<br />

che vuole una moglie?<br />

Sigmund Freud<br />

Ho scambiato alcune parole con<br />

mia moglie.... e lei mi ha risposto<br />

con alcuni paragrafi.<br />

anonimo<br />

La gente ci chiede il segreto del<br />

nostro lungo matrimonio. Noi<br />

riserviamo per andare al ristorante<br />

due volte alla settimana. Lume di<br />

candela, cena , musica di sottofondo<br />

e ballo. Lei ci va i giovedì ed io i<br />

venerdì.<br />

Henny Youngman<br />

Non mi preoccupa il terrorismo.<br />

Sono stato sposato per due anni<br />

Sam Kinison


48<br />

48<br />

The very story of “Cappuccet Red”<br />

(lettura riservata a chi conosce perfettamente la lingua inglese)<br />

One mattin Cappuccet Red’s mamma dissed:<br />

“Dear Cappuccet, take this cest to the nonn, but<br />

Attention to the lup that is very ma very cattiv!<br />

And torn prest! Good luck! And in bocc at the lup!”<br />

Cappuccet didn’t cap very well this ultimo thing but<br />

Went away, da sol, w<strong>it</strong>h the cest.<br />

Cammining cammining, in the cuor of the forest, at<br />

Acert punt she incontered the lup, who dissed:<br />

“Hi! Piccula piezz’e girl! ‘Ndove do you go?”<br />

“To the nonn w<strong>it</strong>h this l<strong>it</strong>tle cest, which is l<strong>it</strong>tle<br />

But <strong>it</strong> is full of a sacc of chocolate and biscots<br />

And panettons and more and mirtills”, she dissed.<br />

“Ah, mannagg’a Maruschella (maybe an expression<br />

<strong>Co</strong>m: what a cul that had) dissed the lup, w<strong>it</strong>h a<br />

Fium of saliv out of the bocc.<br />

And so the lup dissed: “Beh, now I dev andar because<br />

The telephonin is squilling, sorry.”<br />

And the lup went away, but not very away, but to<br />

The nonn’s house.<br />

Cappuccet Red, who was very ma very lent, lent un<br />

Casin, continued for the sentier in the forest.<br />

The lup arrived at the house, suoned the campanel,<br />

Entered and, after saluting the nonn, magned her<br />

In a boccon. Then, after sputing the dentier,<br />

He indossed the ridicol night beret and fikked<br />

Himself in the let.<br />

When Cappuccet Red came to the fint nonn’s house,<br />

Suoned and entered. But when the l<strong>it</strong>tle and stupid<br />

Girl saw the nonn (non was the nonn, but the lup,<br />

Ricord?) dissed: “But nonn, why do you stay in let?”<br />

And the nonn-lup: “Oh, I’ve stort my cavigl doing<br />

Qual è l’animale che non va mai a letto? Il maialetto.<br />

“Sogno o son destro?” disse un mancino svegliandosi<br />

una mattina.<br />

Ep<strong>it</strong>affio sulla tomba di un malato di insonnia: “Sono guar<strong>it</strong>o”.<br />

“Se trovi un amico trovi un tesoro”, ma se trovi un tesoro<br />

trovi una infin<strong>it</strong>à di amici.<br />

“Presto e bene raro avviene” Per questo tanti decidono di<br />

fare presto e male: riesce meglio.<br />

Un buon medico risolve i suoi problemi, un buon pol<strong>it</strong>ico<br />

trasforma ogni soluzione in un problema.<br />

Spulciando qua e là<br />

Aerobics!” “Oh, poor nonn!” said Cappuccet<br />

(she was more than stupid, I think, wasn’t she?).<br />

Then she dissed: “But …what big okks you have! Do<br />

You bisogn some collir?”<br />

“Oh, no! It’s for see you better, my dear (stupid)<br />

L<strong>it</strong>tle girl” dissed the nonn-lup. Then Cappuccet,<br />

Who was more dur than a block of marm: “But what<br />

Big oreks you have! Do you have the orekkions?” And<br />

The nonn-lup: “Oh, no! It is to ascolt you better”.<br />

And Capuccet (that I think was now really<br />

Rincoglion<strong>it</strong>ed) said:”But what big dents you have!”<br />

And the lup, at this point, dissed:”It is to magn<br />

You better!” And magned really tutt quant the poor<br />

L<strong>it</strong>tle girl.<br />

But (tad ah!) out of the house a simpatico, curious<br />

And innocent cacciator of frod sented all and dissed:<br />

“Accident! A lup! Its pellicc vals a sac of solds!”<br />

And so, spinted only for the compassion for the<br />

L<strong>it</strong>tle girl, butted a terr many kils of volps,<br />

Fringuells and rabb<strong>it</strong>s that he had ammazzed till that<br />

Moment, imbracced the fucil, entered in the room<br />

And killed the lup.<br />

Then squarced his panz (being attent not to rovin<br />

The pellicc) and tired out the nonn (still viv)<br />

And Cappuccet (still rincoglion<strong>it</strong>ed). And so, at<br />

The end, the cacciator of frod vended the pellicc<br />

And guadagned honestly a sacc of solds.<br />

The nonn magned all the leccornies that were in the cest.<br />

And so, everybody lived felix and content<br />

(maybe not the lup!).<br />

“Errare è umano”, specie quando a sbagliare siamo noi.<br />

Intelligenti sono quelle persone che la pensano come noi.<br />

Il segreto della giovinezza? Mentire sempre sull’età.<br />

Una volta la Repubblica Italiana era fondata sul lavoro,<br />

successivamente si è fondata sullo sciopero, oggi si fonda<br />

sui dir<strong>it</strong>ti (propri) e sui doveri (altrui).<br />

Oggi la legge sulla privacy sta cambiando le regole del<br />

convivere civile. Non ci sarà da stupirsi se i criminali si<br />

rivolgeranno al Garante per denunciare chi ha forn<strong>it</strong>o il loro<br />

indirizzo ai Carabinieri.


ACCORDI ASSICURATIVI E MUTUALISTICI<br />

RESPONSABILITÀ CIVILE CAPO FAMIGLIA<br />

In esclusiva gratu<strong>it</strong>a per i soli soci<br />

Tiene indenne l’Assicurato ed i componenti del suo nucleo familiare di quanto sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile, a t<strong>it</strong>olo di risarcimento di danni<br />

involontariamente cagionati a terzi in conseguenza di un fatto accidentalmente verificatosi nell’amb<strong>it</strong>o della v<strong>it</strong>a privata comprendendo anche le responsabil<strong>it</strong>à su di loro<br />

gravanti per i fatti illec<strong>it</strong>i commessi dai collaboratori domestici.<br />

AUTOVETTURE tram<strong>it</strong>e Assibanc<br />

• RCAuto: forti sconti applicati sulle vigenti tariffe.<br />

• INCENDIO E FURTO: “senza franchigia” (e con sconti crescenti).<br />

• ALTRE GARANZIE OPZIONALI: condizioni speciali a prezzi scontatissimi.<br />

Tutte le agevolazioni di cui sopra sono estensibili anche a: coniuge (o persona in regime di convivenza), figli, nuora e genero del pensionato iscr<strong>it</strong>to.<br />

MOTOCICLI tram<strong>it</strong>e Assibanc<br />

• RESPONSABILITÀ CIVILE: a tariffa scontata.<br />

• INCENDIO E FURTO: condizioni a prezzi particolari.<br />

Anche queste agevolazioni sono estendibili ai parenti, intendendosi per tali quelli sopra richiamati.<br />

PRESTAZIONI SANITARIE tram<strong>it</strong>e E. M. V. A. P.<br />

Dallo scorso anno, EMVAP gestisce sotto forma di Sussidi Mutualistici il nostro Settore San<strong>it</strong>ario. Questa impostazione ha permesso di migliorare il servizio e di<br />

potenziare il potere di tutela nei confronti degli Associati (ad esempio ev<strong>it</strong>are irreparabili disdette inoltrate al singolo).<br />

I sottoscr<strong>it</strong>tori potranno anche usufruire delle detrazioni previste dalla vigente normativa fiscale nel caso di contributi associativi versati ad Enti mutualistici.<br />

Su richiesta, il contributo associativo relativo a dette prestazioni potrà essere rateizzato mensilmente e corrisposto mediante trattenuta sulla pensione (in analogia a<br />

quanto già avviene per le polizze assicurative R.C.Auto e Infortuni).<br />

In caso di nuova adesione in corso d’anno, gli interessati dovranno versare - all’atto della sottoscrizione e in unica soluzione anticipata - l’importo corrispondente al<br />

rateo necessario a completare l’annual<strong>it</strong>à. Firmeranno contemporaneamente il modulo relativo alla richiesta di trattenuta mensile sulla pensione; detta trattenuta verrà<br />

applicata a partire dal successivo mese di Gennaio.<br />

I nostri associati che desiderassero aderire ex-novo potranno rivolgersi al Signor:<br />

Giovanni POLLINO - tel. 011.19829182 - fax 011.19823779<br />

e-mail: giovanni.pollino@plurimaxsrl.<strong>it</strong><br />

CARATTERISTICHE dei Sussidi E.M.V.A.P.<br />

L’età massima per aderire è di anni 71 non ancora compiuti; è necessario compilare preventivamente un Modulo san<strong>it</strong>ario riguardante la s<strong>it</strong>uazione fisica e le precedenti<br />

cure praticate dall’Aderente.<br />

In caso di s<strong>it</strong>uazioni patologiche pre-conosciute potrà essere richiesto all’interessato, all’atto della prima adesione, di escludere alcune patologie dalla garanzia.<br />

In questi casi, ovviamente, l’Aderente avrà la facoltà di recedere dalla propria richiesta di adesione.<br />

La formula di accesso, denominata GOLD, è utilizzabile nel mondo intero.<br />

I rimborsi pro-cap<strong>it</strong>e previsti corrispondono a: Euro 15.000,00 annui per ricoveri che non comportino intervento chirurgico; Euro 25.000,00 in caso di ricovero con<br />

intervento chirurgico.<br />

Il massimo rimborso annuo pro-cap<strong>it</strong>e non potrà comunque superare l’importo di Euro 50.000,00.<br />

Su ogni evento verrà applicata una franchigia di Euro 500,00 che rimarrà a totale carico dell’Aderente/Associato.<br />

Per la “chirurgia ambulatoriale”: massimo rimborso annuo per persona di Euro 1.000,00 senza applicazione di franchigia.<br />

Inoltre, con una minima spesa, si potrà aggiungere un Sussidio Giornaliero Forfettario di 100,00 Euro (relativo alle spese dell’Accompagnatore durante un Ricovero) per<br />

un periodo massimo di 60 giorni annui per persona.<br />

A t<strong>it</strong>olo informativo segnaliamo la possibil<strong>it</strong>à di sottoscrivere altra formula, denominata PIU’, che comporta maggiori importi (annui, pro-cap<strong>it</strong>e) rimborsabili.<br />

La <strong>Co</strong>mbinazione GOLD garantisce altresì:<br />

• VISITE SPECIALISTICHE private e su appuntamento, utilizzando il Circu<strong>it</strong>o dei medici convenzionati, a tariffe “agevolate” e con servizio di prenotazione<br />

telefonica.<br />

• ESAMI DI LABORATORIO e ANALISI a tariffe ridotte.<br />

È previsto un aumento annuo dei costi “per senescenza” (invecchiamento graduale dell’ individuo).<br />

N. B. - In alternativa, sarà possibile sottoscrivere la <strong>Co</strong>mbinazione EMVAP denominata “COMPLETA” che prevede anche in regime di <strong>Co</strong>nvenzionamento:<br />

- le vis<strong>it</strong>e medico/specialistiche “gratu<strong>it</strong>e”;<br />

- il rimborso diretto delle spese sostenute in caso di Ricovero (pagando la sola franchigia di 500,00 Euro all’atto della dimissione).<br />

POLIZZA “RIMBORSO SPESE MEDICHE” UNISALUTE<br />

Prodotto già esistente: mantiene invariati prestazione e prezzo.<br />

POLIZZA “RIMBORSO SPESE MEDICHE” F.A.P. Cred<strong>it</strong>o<br />

Prodotto proposto dalla Federazione Nazionale FAP Cred<strong>it</strong>o.<br />

Maggiori dettagli sul s<strong>it</strong>o dell’Associazione.<br />

Per maggiori ragguagli relativi a tutte le suddette offerte: rivolgersi in Associazione


ExCRT&<strong>Co</strong>.<br />

Associazione Pensionati e Dipendenti<br />

della ex Cassa di Risparmio di Torino<br />

e di altre Banche<br />

Associazione di volontariato senza scopo di lucro

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