Solidarietà negata - Aspenscrt.it
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INFORMAZIONE - ATTUALITÀ - SERVIZI - CULTURA - SVAGO ED ALTRO<br />
<strong>Solidarietà</strong><br />
<strong>negata</strong><br />
SETTEMBRE 2011<br />
53<br />
53<br />
Importante: La sentinella del (nostro) Fondo
50<br />
50<br />
Aderente a:<br />
Associazione Associazione Pensionati Pensionati e e Dipendenti<br />
Dipendenti<br />
della ex Cassa di Risparmio di Torino e di altre Banche<br />
ExCRT&Co.<br />
via Nizza, 150 - 10126 Torino<br />
Tel. 011.662.4658 - 011.662.4668 - Fax. 011.663.13.94<br />
E-mail : aspenscrt@tiscali.<strong>it</strong> - S<strong>it</strong>o: www.aspenscrt.<strong>it</strong><br />
FAP FEDERAZIONE NAZIONALE SINDACALE<br />
CREDITO delle ASSOCIAZIONI dei PENSIONATI del CREDITO<br />
ORGANI SOCIALI (triennio 2011-2013)<br />
Consiglio Direttivo<br />
Burdese Piero (Presidente) - Delponte Rodolfo (V.Pres.Vicario) - Rosso Giulio (V.Pres.) - Balda Guglielmo (Segretario) - Dovolich<br />
Giuseppe (Tesoriere) - Alessandria Mario - Arborio Domenico - Cane Vincenzo - Chauvelot Carla - Della Chiesa Rosanna - Gallini<br />
Claudio - Pransani Re Matilde (in rappresentanza dei pensionati indiretti e di reversibil<strong>it</strong>à) - Seminara Giusto - Viotto Giorgio - Zorzin<br />
Piergiorgio – Per i soci in servizio: Gola Gianpiero - Sasso Giordana.<br />
Presidente onorario: Salza Franco.<br />
Com<strong>it</strong>ato Esecutivo<br />
Burdese Piero, Delponte Rodolfo, Rosso Giulio, Balda Guglielmo, Dovolich Giuseppe, Seminara Giusto, Viotto Giorgio.<br />
Revisori dei Conti<br />
Rocco Viscontini Cesare (Presidente) - Bringhen Virgilio - Poli Osvaldo.<br />
Supplenti: Chiarenza Paolo - Fazzolari Antonio.<br />
Probiviri<br />
Delsoglio Bartolomeo (Presidente) - Tomè Piermario - Clara Giovanna.<br />
Supplenti: Santi Pier Giorgio - Roccati Adelia.<br />
**************************************************************************************************************<br />
Gli Uffici dell’Associazione sono aperti al pubblico (escluso il mese di agosto):<br />
DA LUNEDÌ A VENERDÌ - DALLE 9,30 ALLE 11,30<br />
Per chiamate urgenti possono essere usati i seguenti recap<strong>it</strong>i telefonici:<br />
Presidente - Piero Burdese 338.68.47.072 e-mail pieroburdese@yahoo.<strong>it</strong><br />
V. Presidente Vicario - Rodolfo Delponte 338.66.44.959<br />
V. Presidente - Giulio Rosso 335.83.52.324 e-mail giulio.rosso@tiscali.<strong>it</strong><br />
Consigl. Fondo Pens. CRT - Giorgio Viotto 335.73.17.578 e-mail giorgio.viotto@tiscali.<strong>it</strong><br />
Segretario - Guglielmo Balda 349.83.97.083 e-mail balda.mola@tiscali.<strong>it</strong><br />
Tesoriere Giuseppe Dovolich 335.23.11.58 e-mail g.dovolich@ tin.<strong>it</strong><br />
Presidente Onorario Franco Salza 335.58.95.829 e-mail franco.salza@tiscali.<strong>it</strong><br />
Recap<strong>it</strong>i dei Responsabili dei vari Gruppi operativi nell’amb<strong>it</strong>o dell’Associazione:<br />
PREVIDENZA<br />
Coordinatore: Rodolfo Delponte 338.664.49.59<br />
RIVISTA NUOVI INCONTRI<br />
GROUPEMENT DES RETRAITES ET DES PENSIONNES<br />
DES CAISSES D’EPARGNE EUROPEENNES,<br />
BANQUES ET INSTITUTIONS SIMILAIRES<br />
Direttore responsabile: Piergiorgio Zorzin 333.61.68.510 e-mail: piergiorgio.zorzin@alice.<strong>it</strong><br />
Coordinatore: Claudio Racca 011.661.07.57 - 347.221.22.37 e-mail: claudioracca@yahoo.<strong>it</strong><br />
PROSELITISMO - PROBLEMATICHE BANCARIE<br />
Coordinatore: Giorgio Viotto 011.568.17.64 335.731.75.78 e-mail giorgio.viotto@tiscali.<strong>it</strong><br />
INIZIATIVE<br />
Coordinatore: Cane Vincenzo 349.080.53.33 e-mail: baronefox@libero.<strong>it</strong><br />
CONSULENZA FISCALE<br />
Coordinatore: Mario Alessandria 389.075.35.50 e-mail: mario.alessandria@libero.<strong>it</strong>
Sommario<br />
Ed<strong>it</strong>oriale<br />
Questo è un numero che esce listato a lutto. In un periodo di grande incertezza, dove l’unica cosa seria è la s<strong>it</strong>uazione economica per<br />
nulla favorevole, in cui l’unica cosa certa è che ai lavoratori dipendenti e ai pensionati verranno chiesti sacrifici anche grandi. Forse<br />
perché siamo molti, siamo ben identificabili e non possiamo sfuggire alla morsa. Forse perché siamo delle v<strong>it</strong>time predestinate ed è<br />
inutile dibattersi. Leggete sulla rivista quello che già sappiamo o che temiamo possa accadere: la sospensione della perequazione<br />
automatica (adeguamento delle pensioni al costo della v<strong>it</strong>a: poco o niente, anche se il costo della v<strong>it</strong>a è aumentato e aumenterà sempre<br />
di più); l’attacco al Fondo Pensioni sia per quei famosi 80 milioni di euro che l’INPS ci doveva e che una piccola, oscura norma della<br />
manovra ci sottrae, senza che nessuno ci faccia caso; per quella solidarietà <strong>negata</strong> dal Giudice che avrebbe dato maggior tranquill<strong>it</strong>à e<br />
seren<strong>it</strong>à ai nostri Colleghi ancora in servizio che hanno sempre confidato in un Fondo Pensioni garant<strong>it</strong>o da una grande e redd<strong>it</strong>izia<br />
azienda, loro datore di lavoro.<br />
Bisogna dire, per correttezza, che al momento in cui andiamo in stampa certe cattive notizie non sono certe al cento per cento,<br />
in quanto derivano da una manovra economica non defin<strong>it</strong>iva e variabile di giorno in giorno; allo stesso modo una notizia<br />
certa, quale è quella di aver perso in prima istanza una causa che oltre 700 iscr<strong>it</strong>ti al Fondo hanno responsabilmente intentato,<br />
lascia immutata la speranza di veder accolte le ragioni prospettate in sedi più elevate (appello, Cassazione).<br />
Tanta funebre premessa non vuol dire che abbiamo chiuso per lutto. Se la v<strong>it</strong>a continua, anche la rivista continua, con le sue rubriche,<br />
i suoi articoli estemporanei, con le sue amen<strong>it</strong>à. Abbiamo ampliato la parte amena, “ridere fa bene alla salute”, nel tentativo di<br />
strappare almeno un sorriso, senza trascurare gli argomenti seri: l’aggiornamento delle cause a cura dello Studio Iacoviello; la gestione<br />
delle pensioni e i rapporti con l’INPS di Delponte; i rapporti economici tra coniugi di Seminara; la bolla speculativa secondo Tassone;<br />
le varie fiscali, previdenziali e finanziarie di Alessandria e così via. Naturalmente la salute continua ad essere al centro della nostra<br />
attenzione, mentre non può mancare il resoconto delle nostre iniziative già effettuate. Nelle varie, piacevole la poesia di Spesso e<br />
terribile, provocatorio e angoscioso il racconto di Uberti, della serie molto apprezzata della montagna che racconta.<br />
Buona lettura, malgrado tutto.<br />
La parola al Presidente Piero Burdese ............................................................................................................................ 2<br />
La sentinella del (nostro) Fondo<br />
Le brutte notizie non arrivano mai sole ................................................................................................................ 3<br />
Arrivano le pensioni INPS ..................................................................................................................................... 5<br />
Aggiornamento s<strong>it</strong>uazione delle cause ............................................................................................................... 6<br />
Le grandi bolle speculative ................................................................................................................................................ 7<br />
Comunione e separazione dei beni ..................................................................................................................................... 8<br />
Pensa alla salute<br />
Ipertensione ....................................................................................................................................................................... 10<br />
La siesta pomeridiana ................................................................................................................................................... 10<br />
Aneurisma dell’aorta ................................................................................................................................................. 11<br />
Iniezione di cellule staminali ..................................................................................................................................... 12<br />
L’importanza della prevenzione in Odontoiatria ............................................................................................. 14<br />
Le nostre iniziative avvenute<br />
Sardegna .......................................................................................................................................................................... 16<br />
Una giornata monregalese ................................................................................................................................... 18<br />
La parola al Commercialista<br />
Dal 1° luglio è entrato in vigore lo Spesometro .............................................................................................. 19<br />
Varie fiscali, previdenziali e finanziarie .................................................................................................................... 20<br />
Il Castello del Valentino ......................................................................................................................................................... 22<br />
Cronaca nera ............................................................................................................................................................................ 24<br />
L’angolo della poesia ................................................................................................................................................................ 25<br />
Notizie Flash<br />
Lettera della San Vincenzo .................................................................................................................................... 26<br />
Messa a ricordo dei Colleghi defunti ..................................................................................................................... 26<br />
Bufale alimentari e non ............................................................................................................................................ 27<br />
Lezioni di v<strong>it</strong>a ................................................................................................................................................................................. 28<br />
Recensioni<br />
Un’americana alla corte dei Savoia .................................................................................................................. 29<br />
Il Commissario Bordelli ........................................................................................................................................... 30<br />
Se non lo sapevate... ................................................................................................................................................................ 31<br />
Poveri lavoratori! ........................................................................................................................................................................ 31<br />
L’angolo del sorriso<br />
Ikea ................................................................................................................................................................................................ 32<br />
Giochiamo a nascondino? .......................................................................................................................................... 33<br />
La direttrice del personale ........................................................................................................................................... 33<br />
Prendiamoli per la gola...<br />
Crostata al salmone ....................................................................................................................................................... 34<br />
Mangiando e bevendo che male ti fo?<br />
Più che fuori porta... fuori mano ............................................................................................................................. 34<br />
Dal baule delle vecchie cose<br />
Giardino reale ................................................................................................................................................................... 35<br />
ULTIMA ORA<br />
Commento dell’Avv. Iacoviello alla motivazione della sentenza sulla solidarietà ........................... 36<br />
NUOVI INCONTRI<br />
Trimestrale - Riservato agli associati<br />
Periodico dell’Associazione<br />
Pensionati e Dipendenti della<br />
ex Cassa di Risparmio di Torino<br />
e di altre Banche<br />
ExCRT&Co.<br />
Via Nizza, 150 - Torino<br />
e-mail: aspenscrt@tiscali.<strong>it</strong><br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Piergiorgio Zorzin<br />
COMITATO DI REDAZIONE<br />
Coordinatore: Claudio Racca<br />
Piero Burdese - Giulio Rosso -<br />
Giusto Seminara - Giorgio Viotto<br />
Illustrazioni: Sergio Simeoni<br />
AUTORIZZAZIONE DEL<br />
TRIBUNALE DI TORINO<br />
N. 5949 del 3 Marzo 2006<br />
STAMPA<br />
S.r.l. F.lli Scaravaglio & C.<br />
Industria Grafica ed Ed<strong>it</strong>oriale<br />
Via Cardinal Massaia, 106 - 10147 Torino<br />
Tiratura 2.600 copie<br />
Articoli, lettere, pubblicazioni e varie<br />
impegnano tutta e solo la responsabil<strong>it</strong>à<br />
degli autori<br />
Copertina:<br />
Valentino Medioevale<br />
(foto di C. Racca)
2<br />
La parola al Presidente Piero Burdese<br />
Provo una certa difficoltà nel redigere la mia consueta<br />
rubrica in questo burrascoso periodo estivo nel quale assistiamo<br />
agli effetti di una crisi economica europea ed<br />
americana ormai apertamente dichiarate che condizionano<br />
pesantemente il nostro sistema finanziario. Ciò un<strong>it</strong>amente<br />
alle iniziative dichiarate correttive dal nostro Governo<br />
che dissennatamente ci toccano, lasciandoci atton<strong>it</strong>i<br />
di fronte a decreti enunciati, approvati freneticamente,<br />
r<strong>it</strong>rattati e chiar<strong>it</strong>i in modo ingannevole. Difficoltà<br />
dettata certamente dalla non esaustiv<strong>it</strong>à dell’informazione<br />
e dall’incertezza di trattare argomenti ormai quasi certi<br />
che comporteranno dolorosi effetti economici alla nostra<br />
categoria ed altri “in <strong>it</strong>inere” che ancora ci coinvolgeranno<br />
in qual<strong>it</strong>à di ostinati risparmiatori.<br />
Nello scorso mese di luglio, dopo tre anni di celata problematica<br />
di crisi e di false dichiarazioni propinate dai<br />
nostri governanti, abbiamo assist<strong>it</strong>o alla rapidissima approvazione<br />
di una manovra finanziaria 2011-2014 rivolta,<br />
con spregevole accanimento, alla categoria dei pensionati<br />
che vengono colp<strong>it</strong>i ancora una volta con l’introduzione<br />
del blocco parziale della perequazione delle pensioni<br />
di un importo mensile lordo superiore a 1428 euro e<br />
del blocco totale sopra 2380 euro mensili lordi (pari a<br />
circa 1700 euro netti).<br />
Non certo “pensioni d’oro”, maturate a 60-65 anni di età,<br />
dopo 40 anni di servizio con relativi versamenti contributivi,<br />
che negli ultimi tre anni hanno denunciato un diminu<strong>it</strong>o<br />
potere di acquisto del 6,5% e negli ultimi dieci<br />
anni addir<strong>it</strong>tura del 30% (Fonte Osservatorio Nazionale<br />
Federconsumatori).<br />
Pensioni già colp<strong>it</strong>e precedentemente nel corso degli ultimi<br />
anni da analoghi provvedimenti.<br />
Dopo il blocco della perequazione praticata nel 2008, i<br />
cui danni sofferti si riverbereranno per tutta la v<strong>it</strong>a del<br />
pensionato, ora dovremo subire nuovamente questa ignobile<br />
nuova misura che, come negli eventi precedenti, verrà<br />
applicata anche sulla pensione complementare, originata<br />
dalla nostra ulteriore contribuzione, arricchendo ingiustamente<br />
il nostro Fondo, senza apportare alcun beneficio<br />
finanziario all’INPS e quindi alle finanze dello Stato.<br />
Inoppugnabile tale effetto in forza di dettato statutario<br />
del nostro Fondo pensioni.<br />
Tutto ciò con un Governo incurante del recente ammoni-<br />
mento espresso dalla Corte cost<strong>it</strong>uzionale nella sentenza<br />
n.316/2010 in cui viene affermato che “ la sospensione a<br />
tempo indeterminato del meccanismo perequativo, ovvero<br />
la frequente re<strong>it</strong>erazione di misure intese a paralizzarlo,<br />
esporrebbero il sistema ad evidenti tensioni con gli<br />
invalicabili principi di ragionevolezza e proporzional<strong>it</strong>à<br />
perché le pensioni, sia pure di maggiore consistenza, potrebbero<br />
non essere sufficientemente difese in relazione<br />
ai mutamenti del potere di acquisto della moneta”.<br />
Di fronte a questa iniqua manovra finanziaria la nostra<br />
Associazione ha sollec<strong>it</strong>amente condotto, un<strong>it</strong>amente alla<br />
nostra Federazione FAP, attiv<strong>it</strong>à tese a tempestivi interventi<br />
presso i Ministeri competenti per esporre le nostre<br />
ragioni nel tentativo di ottenere azioni correttive.<br />
Raccogliendo pol<strong>it</strong>icamente l’appoggio di altre maggiori<br />
Organizzazioni di rappresentanza della categoria, con le<br />
quali da tempo intercorrono rapporti di collaborazione<br />
quali il Forum dei pensionati e soprattutto l’Age Platform<br />
Italia, si sono intessuti rapporti e contatti con i pol<strong>it</strong>ici<br />
interessati.<br />
In particolare l’Age Platform Italia, in forza di una rappresentanza<br />
di circa 6 milioni di c<strong>it</strong>tadini anziani, il 20<br />
luglio ha esaminato la manovra del Governo ed espresso<br />
una netta valutazione negativa denominandola “ manovra<br />
drammaticamente iniqua e clamorosamente sbilanciata<br />
a danno delle categorie sociali più deboli”, chiedendo<br />
al ministro Tremonti il r<strong>it</strong>iro del provvedimento e<br />
riverberando l’intervento presso l’Age Platform Europa,<br />
di cui la stessa fa parte, sollec<strong>it</strong>ando alla stessa un intervento<br />
a livello pol<strong>it</strong>ico europeo.<br />
Successivamente il primo agosto la stessa Organizzazione,<br />
tram<strong>it</strong>e il suo Coordinatore Elio D’Orazio, ha richiesto<br />
un incontro al ministro Sacconi teso ad esporre le incongru<strong>it</strong>à<br />
dei deliberati e suggerire possibili variazioni.<br />
Quanto accade, al di là degli immediati effetti economici<br />
negativi sulla nostra categoria, conferma i pensieri che<br />
più volte Vi ho rivolto attraverso queste pagine: il mondo<br />
è cambiato ed ogni mutamento continua a minare la categoria<br />
dei pensionati, particolarmente quelli bancari considerati<br />
soggetti opulenti, individui che devono ridurre i<br />
loro privilegi.<br />
Le certezze maturate durante la nostra v<strong>it</strong>a lavorativa,
acquis<strong>it</strong>e con la conoscenza degli ordinamenti del sistema,<br />
che ci hanno istru<strong>it</strong>i e guidati con attesa seren<strong>it</strong>à<br />
verso la pensione, vanno profondamente trasformandosi<br />
a nostro danno.<br />
L’attuale pol<strong>it</strong>ica, le persone che la compongono, il nuovo<br />
potere manageriale esprimono, argomentando con ignobili<br />
ragionamenti, avversione verso la nostra categoria.<br />
Il nostro dir<strong>it</strong>to di pretendere quello che, nei circa 40 anni<br />
di lavoro, abbiamo contribu<strong>it</strong>o nella misura peraltro impostaci<br />
dall’allora potere di governo, viene di fatto considerato<br />
con superficial<strong>it</strong>à e quasi opposto con pretestuosi<br />
elementi.<br />
Le maggiori difficoltà del mercato del lavoro e degli<br />
ambienti in cui operano i giovani, la pluric<strong>it</strong>ata globalizzazione<br />
dei mercati, l’economia e la finanza del nostro<br />
Paese, la crisi delle borse mondiali e non ultimo<br />
l’aumento del periodo di v<strong>it</strong>a dei pensionati non possono<br />
e non potranno giustificare le tentate variazioni<br />
al ribasso delle “regole del gioco” tentate dal potere<br />
3<br />
pol<strong>it</strong>ico: ciò a “gioco” terminato.<br />
È indubbio che conseguentemente al progredire del mondo<br />
e dei sistemi sia indispensabile variare regole e comportamenti,<br />
ma ciò deve coinvolgere i nuovi “giocatori”.<br />
Questi avranno la loro v<strong>it</strong>a di lavoro, come fu per noi,<br />
con attese, contrattazioni, difese dei loro dir<strong>it</strong>ti, dei loro<br />
compensi e della loro previdenza.<br />
Ma ricevere costantemente ingiusti riferimenti, affermazioni<br />
che i giovani devono mantenere le nostre privilegiate<br />
pensioni, l’invidia sociale e la guerra fra generazioni<br />
deve costantemente vederci vigili e convincerci, se<br />
ancora non lo fossimo, a stare un<strong>it</strong>i nelle nostre Associazioni,<br />
disponibili ad intraprendere manifestazioni di protesta,<br />
auspicando di giungere presto alla realizzazione di<br />
una Confederazione nazionale dei pensionati che, come<br />
già avviene in altri paesi europei, con la forza della consistenza<br />
numerica possa pol<strong>it</strong>icamente incidere concretamente<br />
nelle decisioni del Governo.<br />
Le brutte notizie non arrivano mai sole - Non c’è il due senza il tre<br />
Giorgio Viotto<br />
La sentinella del (nostro) Fondo<br />
Il mese di luglio 2011 è stato portatore di cattive notizie per i<br />
pensionati in genere ed in particolare per tutti gli iscr<strong>it</strong>ti al<br />
Fondo pensione ex Banca CRT.<br />
Andiamo ad esaminare una per una le tre cattive notizie, che<br />
giustificano il t<strong>it</strong>olo di questo articolo.<br />
La manovra economica del governo varata con urgenza il 15<br />
luglio, così come la successiva partor<strong>it</strong>a con continue modifiche<br />
nel mese di agosto per essere poi approvata in settembre,<br />
causa l’attacco degli speculatori internazionali alla credibil<strong>it</strong>à<br />
finanziaria del nostro Paese ed alla perd<strong>it</strong>a di credibil<strong>it</strong>à del<br />
nostro governo rispetto alle azioni da intraprendere per ridurre<br />
il defic<strong>it</strong> strutturale, ha colp<strong>it</strong>o tutti gli <strong>it</strong>aliani su numerosi<br />
fronti, dalla san<strong>it</strong>à al welfare, dalla riduzione di tutte le agevolazioni<br />
alle pensioni, dimenticando però di colpire in modo<br />
significativo i costi della pol<strong>it</strong>ica ed i privilegi dei pol<strong>it</strong>ici ed è<br />
stata causa di due cattive notizie che ci riguardano.<br />
La prima notizia riguarda la stretta sulla rivalutazione<br />
delle pensioni; andiamo ad esaminare di cosa si tratta:<br />
è noto che le pensioni vengono rivalutate dall’INPS, come<br />
dal nostro Fondo Pensioni, ogni anno in relazione al variare<br />
dell’indice del costo della v<strong>it</strong>a rilevato, ma il tutto è anche<br />
subordinato ad interventi del Governo che possono bloccare<br />
o lim<strong>it</strong>are tale incremento per contenere la spesa pubblica,<br />
evento già avvenuto in questi ultimi anni e che solo da inizio<br />
2011 era stato eliminato.<br />
Ebbene, la manovra economica ha introdotto per gli anni 2012<br />
e 2013 la seguente scalettatura:<br />
- chi percepisce una pensione lorda mensile non superiore a<br />
3 volte la pensione minima, quindi sotto i 1.428 g, non subisce<br />
penalizzazioni;<br />
- chi percepisce una pensione lorda mensile compresa tra 3 e<br />
5 volte la pensione minima, quindi tra 1.428 g e 2.341 g,<br />
avrà una rivalutazione lim<strong>it</strong>ata al 70%;<br />
- chi percepisce una pensione lorda mensile superiore a 5 volte<br />
la pensione minima, quindi da 2.341 g in su, non avrà per i<br />
due anni alcun incremento.<br />
Per chi poi in pensione ci deve andare lo potrà fare lavorando<br />
1 mese in più se matura il dir<strong>it</strong>to nel 2012, 2 mesi in più se lo<br />
matura nel 2013, 3 mesi in più se lo matura nel 2014.<br />
Ma forse non è fin<strong>it</strong>a qui in quanto l’evoluzione della crisi<br />
economica-finanziaria mondiale ha fatto decidere il governo<br />
ad assumere ben più drastiche iniziative allo scopo di ridurre<br />
l’ingente deb<strong>it</strong>o pubblico che in valori assoluti tocca i 1.900<br />
miliardi di g che rappresenta il 120% del PIL, ed un rapporto<br />
defic<strong>it</strong>/PIL superiore al 4% nel 2010 ed atteso poco più basso
4<br />
nel 2011; al momento in cui scrivo si dibatte su quali percorsi<br />
avviare, ma è sicuro in particolare l’innalzamento dell’età minima<br />
pensionabile che, secondo l’ultima edizione della manovra<br />
varata ai primi di settembre anticipa al 2014 l’adeguamento<br />
delle pensioni di vecchiaia delle donne del settore privato,<br />
come già legiferato per quelle del settore pubblico. In<br />
sostanza a partire dal 2014 per concludersi nel 2025 le donne<br />
del settore privato, per accedere alla pensione di vecchiaia,<br />
dovranno aggiungere “n” mesi (da 1 nel 2014 a 15 nel 2018 a<br />
60 nel 2025, con scalettature negli anni intermedi) rispetto a<br />
quanto sino a ora previsto tenendo poi anche conto della variazione<br />
dell’aspettativa di v<strong>it</strong>a come già previsto nella manovra<br />
del 2010.<br />
La seconda notizia è un vero tiro mancino del Governo<br />
che va a colpire solo il nostro Fondo pensioni, in quanto<br />
non ci risulta ci siano altre s<strong>it</strong>uazioni come la nostra e la<br />
vado qui a spiegare:<br />
come vi ricorderete, perché oggetto di informativa da parte<br />
della Associazione anche tram<strong>it</strong>e la mia relazione al bilancio<br />
2010 del Fondo presentata all’incontro di Pettenasco e riportata<br />
dalla rivista nel numero precedente, il nostro Fondo Pensioni<br />
ha vinto i primi 2 gradi di giudizio contro l’INPS per il<br />
riconoscimento da parte dello stesso di una somma, che comprensiva<br />
di interessi, veniva stimata in oltre 80 milioni di g.<br />
L’INPS nel maggio 2011 aveva notificato il ricorso per Cassazione<br />
avverso alla sentenza resa dalla Corte di Appello di<br />
Torino.<br />
A risolvere il contenzioso, su evidente sollec<strong>it</strong>azione dell’INPS,<br />
ci ha pensato il governo inserendo nella c<strong>it</strong>ata manovra<br />
economica - decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 - un piccolo<br />
paragrafo, il 10 dell’articolo 18, che smonta a favore dell’INPS<br />
la nostra causa, avendo anche in questo caso partor<strong>it</strong>o<br />
una “norma ad hoc” come le note “norme ad personam” che<br />
siamo ormai ab<strong>it</strong>uati a vedere proporre.<br />
La norma rec<strong>it</strong>a “L’articolo 3, comma 2 del decreto legislativo<br />
20 novembre 1990 n. 357, si interpreta nel senso che la<br />
quota a carico della Gestione speciale dei trattamenti pensionistici<br />
in essere alla data di entrata in vigore della legge<br />
30 luglio 1990, n. 218, va determinata con esclusivo riferimento<br />
all’importo del trattamento pensionistico effettivamente corrisposto<br />
dal fondo di provenienza alla predetta data, con esclusione<br />
della quota eventualmente erogata ai pensionati in forma<br />
cap<strong>it</strong>ale”.<br />
Cosa vuol dire?<br />
Il D. Lgs 357/90, “disposizioni sulla previdenza degli enti pubblici<br />
cred<strong>it</strong>izi” con cui i Fondi così detti “esonerativi” divenivano<br />
“integrativi” con l’iscrizione degli aderenti alla Assicurazione<br />
Generale Obbligatoria “AGO” dell’INPS, definiva un<br />
cr<strong>it</strong>erio di ripartizione forfettizzato delle percentuali di pre-<br />
stazioni da imputare alla Gestione Speciale dell’INPS per i<br />
soli pensionati già in essere alla data di entrata in vigore della<br />
Legge n. 218 del 30 luglio 1990.<br />
Poiché alcuni dei Fondi Pensione, come il nostro, consentivano<br />
al pensionato, che ne avesse fatto richiesta, di convertire<br />
parte della rend<strong>it</strong>a in cap<strong>it</strong>ale si erano da tempo aperti contenziosi<br />
affinché l’INPS si facesse carico, pro quota, anche di<br />
dette quote pagate dai Fondi pensione ai pensionati sotto forma<br />
di riscatto cap<strong>it</strong>ale; in particolare il Fondo Pensioni per il<br />
Personale della Cassa di Risparmio V<strong>it</strong>torio Emanuele per le<br />
Province Siciliane otteneva dalla Suprema Corte nel 2006 pronuncia<br />
favorevole.<br />
Tra un po’, dopo i 2 giudizi ordinari favorevoli, sarebbe toccato<br />
alla nostra causa essere esaminata dalla Suprema Corte,<br />
con il vantaggio di un giudizio precedente favorevole, ma ecco<br />
che il governo interviene con una norma di legge che rec<strong>it</strong>a<br />
l’opposto rispetto alla nostra richiesta.<br />
Non è facile prevedere se ci potrà essere una via d’usc<strong>it</strong>a, ma<br />
si dovrà comunque andare in Cassazione sollevando una pregiudiziale<br />
di incost<strong>it</strong>uzional<strong>it</strong>à della norma, sperare che venga<br />
r<strong>it</strong>enuta ammissibile dalla Corte e quindi inoltrata alla Corte<br />
Cost<strong>it</strong>uzionale ed in ultima istanza ricorrere presso la Corte<br />
di Giustizia Europea impugnando la norma per violazione dei<br />
dir<strong>it</strong>ti dell’uomo, visto che va a colpire un soggetto, il nostro<br />
Fondo, discriminandolo ad esempio da quello della Cassa di<br />
Risparmio V<strong>it</strong>torio Emanuele.<br />
Ed ecco la terza notizia sfavorevole, commentata dallo<br />
Studio Iacoviello-Santilli in altra parte della rivista.<br />
Il Tribunale di Torino, con sentenza del giudice Denaro, in<br />
data 13 luglio ha respinto la richiesta promossa da 727 colleghi,<br />
per l’accertamento della solidarietà dell’Unicred<strong>it</strong>o Spa<br />
nelle obbligazioni del Fondo Pensioni CRT.<br />
Mi riferisco alla responsabil<strong>it</strong>à solidale della Banca, allora<br />
Banca CRT, prevista da precisa indicazione negli Statuti del<br />
Fondo ante 1994, che con l’accordo del novembre 1993 e successiva<br />
ristesura dello Statuto del Fondo nel 1994 si intendeva<br />
circoscrivere verso gli iscr<strong>it</strong>ti con lettera a latere, poi non<br />
firmata dalla Banca, ma che l’Unicred<strong>it</strong>o non ha mai riconosciuto,<br />
ancorché risulti c<strong>it</strong>ata nell’atto di fusione della Banca<br />
CRT ed altre 6 Banche in Unicred<strong>it</strong>o e sia prevista in modo<br />
chiarissimo dall’art 15 della Legge 59/1991 che rec<strong>it</strong>a: “<br />
…L’ente o l’azienda è tuttavia solidalmente responsabile verso<br />
gli iscr<strong>it</strong>ti, i pensionati e i terzi delle obbligazioni della Cassa<br />
o Fondo aziendale predetti”.<br />
Si è perso solo il primo round e quindi si ricorrerà in<br />
appello visto tra l’altro che solo il nostro Fondo su 9 della<br />
specie non beneficia di tale garanzia.<br />
Per il momento non ci resta che sperare che i prossimi mesi<br />
siano più favorevoli di questi mesi estivi e si possa vedere<br />
ribaltata qualche brutta notizia!
Rodolfo Delponte<br />
Arrivano le pensioni INPS<br />
(risultato: minori intro<strong>it</strong>i netti per il pensionato!)<br />
In segu<strong>it</strong>o a numerose richieste di precisazioni da parte di<br />
nostri associati in mer<strong>it</strong>o al problema evidenziato nel t<strong>it</strong>olo<br />
cercherò di precisare che cosa cap<strong>it</strong>a ai pensionati del nostro<br />
Fondo che sinora hanno usufru<strong>it</strong>o della sola pensione del<br />
Fondo ex Banca CRT quando si trovano in una delle seguenti<br />
condizioni:<br />
a) sono andati in pensione nel 1994 o comunque prima della<br />
riforma Dini del 1995;<br />
b) sono andati in pensione nel 1999 o successivamente in virtù<br />
degli artt. 40 e 41 dello Statuto che prevedevano di “gestire<br />
diversamente gli esuberi del personale derivanti da<br />
ristrutturazione aziendale”.<br />
Gli appartenenti al gruppo a)<br />
al raggiungimento dell’età anagrafica richiesta dall’INPS (60<br />
anni per le donne e 65 per gli uomini) diventano pensionati di<br />
vecchiaia dell’INPS e percepiscono pertanto da quest’ultimo<br />
la pensione dovuta, sia pure tram<strong>it</strong>e la Banca che, per convenzione<br />
scr<strong>it</strong>ta, è delegata a pagare. Va detto che i valori lordi<br />
della pensione INPS possono essere superiori a quelli erogati<br />
dal Fondo fino a quel momento, in quanto il ricalcolo della<br />
pensione secondo i cr<strong>it</strong>eri dell’Assicurazione Generale Obbligatoria<br />
può ricomprendere voci non contemplate, come ad<br />
esempio gli straordinari effettuati negli ultimi anni; purtroppo,<br />
però, l’importo della pensione INPS viene tassato al 100%<br />
mentre la pensione del nostro Fondo veniva tassata all’87,5%<br />
del suo ammontare.<br />
Chi ricorda la dic<strong>it</strong>ura “Parte esente” che compariva nei listini<br />
della pensione vada a rivedersi quanto attualmente indicato.<br />
È quindi evidente che nella maggior parte dei casi la maggior<br />
tassazione comporta un residuo valore netto di pensione inferiore<br />
a quello percep<strong>it</strong>o in precedenza con la pensione Fondo.<br />
Nel caso b)<br />
ci assicurano che per chi è andato in pensione negli anni 1999<br />
e successivi la pensione INPS scatta al momento del raggiungimento<br />
dei requis<strong>it</strong>i di età anagrafica e anni di contribuzione<br />
richiesti dall’Inps stessa (normalmente 57 anni di<br />
età con almeno 35 di contribuzione) e che la flessione del<br />
valore netto della pensione dovrebbe essere assai lim<strong>it</strong>ata se<br />
non addir<strong>it</strong>tura nulla.<br />
Resta infine da chiarire<br />
il listino pensioni evidenzia altri valori difficilmente comprensibili<br />
per i non addetti ai lavori: ad esempio, per coloro che a<br />
suo tempo hanno cap<strong>it</strong>alizzato la cifra lorda mensile della pensione<br />
Fondo è già ridotta della quota alla quale si è rinunciato<br />
con la cap<strong>it</strong>alizzazione, mentre quando scatta la pensione INPS<br />
5<br />
il valore lordo è integrale (colonna competenze), affiancato<br />
però nella colonna “trattenute” dall’importo mensile di riduzione<br />
della pensione per cap<strong>it</strong>alizzazione.<br />
L’Associazione resta comunque a disposizione per chiarire<br />
eventuali difficoltà interpretative, ovviamente dietro presentazione<br />
degli opportuni documenti giustificativi relativi<br />
sia al momento del pensionamento che ai listini di pensione<br />
successivi.<br />
Accertamenti fiscali sui pensionamenti 2007<br />
Puntuale come il maltempo all’inizio dell’estate sono pervenuti<br />
a numerosi colleghi andati in pensione nel 2007 nuovi<br />
accertamenti di maggiorazioni IRPEF da parte delle varie<br />
Agenzie delle Entrate competenti per terr<strong>it</strong>orio, naturalmente<br />
con richieste di versare maggiori somme per:<br />
- cap<strong>it</strong>alizzazioni di parte della pensione;<br />
- liquidazione TFR percep<strong>it</strong>o all’atto della cessazione del<br />
lavoro nel 2007;<br />
- incentivi all’esodo (ovviamente se percep<strong>it</strong>i).<br />
Ribadiamo ancora una volta che è consigliabile ev<strong>it</strong>are la<br />
l<strong>it</strong>e tributaria (che anche con es<strong>it</strong>i pos<strong>it</strong>ivi si trascina nel<br />
tempo), cercando di addivenire ad una transazione extragiudiziale<br />
per la definizione agevolata della vertenza, da<br />
iniziare comunque entro 30 giorni dalla notifica dei c<strong>it</strong>ati<br />
accertamenti.<br />
Anche stavolta abbiamo constatato una notevole quant<strong>it</strong>à di<br />
errori (speriamo in buona fede!) da parte di numerose Agenzie<br />
delle Entrate.<br />
Per esempio:<br />
- supertassazione effettuata due volte per importi consimili<br />
(il secondo leggermente superiore), perché la Banca nell’anno<br />
successivo a quello di erogazione del TFR aveva accred<strong>it</strong>ato<br />
una ulteriore piccola somma in aggiunta a quella erogata al<br />
momento del pensionamento;<br />
- incomprensione da parte del Fisco che ha ricevuto segnalazione<br />
in copia da datori di lavoro diversi (per coloro che<br />
hanno prestato la loro opera nell’ultimo anno in Società diverse<br />
del Gruppo), con duplicazione della tassazione;<br />
- esposizione nel modulo di accertamento di almeno due redd<strong>it</strong>i<br />
errati sui cinque utilizzati per determinare l’aliquota media<br />
di tassazione.<br />
- Indicazione errata dei codici da parte del datore di lavoro<br />
che ha compilato il modulo da inviare al Fisco (così almeno<br />
sostiene l’Agenzia delle Entrate).<br />
Importante: per effettuare le contestazioni è sempre necessario<br />
che i colleghi trattengano tutta la documentazione in originale.
6<br />
Aggiornamento s<strong>it</strong>uazione delle cause<br />
a cura dello Studio Legale Iacoviello e Santilli<br />
Causa solidarietà<br />
La causa da noi promossa per condannare<br />
la Banca Unicred<strong>it</strong> a garantire i deb<strong>it</strong>i<br />
del Fondo Pensioni CRT è arrivata alla<br />
sentenza di primo grado, che al momento<br />
è stata per noi negativa.<br />
Naturalmente la causa proseguirà in<br />
appello.<br />
Il 13 luglio il Giudice Dott. Denaro, dopo<br />
due udienze di riflessione, ha assolto la<br />
Banca dalle nostre domande, riservandosi<br />
di depos<strong>it</strong>are la motivazione entro 30 gg.<br />
Al momento in cui scriviamo, quindi, non<br />
sono note le motivazioni della decisione<br />
negativa.<br />
Fra l’altro va segnalato che la nostra causa<br />
ha acquistato importanza ancora maggiore<br />
per le sorti del Fondo Pensioni, a<br />
causa di un comma contenuto nella manovra<br />
del Governo.<br />
Come è noto il Fondo Pensioni CRT ave-<br />
va vinto una grossa causa contro l’INPS,<br />
del valore di circa 80 milioni di euro.<br />
La causa riguardava l’obbligo dell’INPS<br />
di rimborsare al Fondo Pensioni CRT anche<br />
la quota cap<strong>it</strong>alizzata della pensione.<br />
Il Fondo Pensioni CRT, quindi, attendeva<br />
questo grosso pagamento che sarebbe<br />
stato decisivo per le sorti del Bilancio<br />
del Fondo.<br />
Le due sentenze favorevoli di primo grado<br />
ed appello inducevano ad una previsione<br />
ottimistica sull’es<strong>it</strong>o finale della<br />
causa in Cassazione.<br />
Senonché il Governo, nell’ultima manovra,<br />
ha inser<strong>it</strong>o un comma di “interpretazione<br />
autentica” della legge che<br />
in pratica accoglie automaticamente le<br />
tesi dell’INPS. Pertanto è facile prevedere<br />
che l’INPS vincerà in Cassazione<br />
e pagherà nulla al Fondo Pensioni CRT,<br />
che quindi vedrà svanire l’aspettativa<br />
degli 80 milioni di euro, aggravando i<br />
suoi problemi di Bilancio.<br />
Causa sul ricalcolo della pensione in base<br />
all’indenn<strong>it</strong>à di vacanza contrattuale<br />
Proseguono benissimo le cause per il ricalcolo<br />
della pensione in base all’indenn<strong>it</strong>à<br />
di vacanza contrattuale percep<strong>it</strong>a da<br />
coloro che sono stati collocati in pensione<br />
dal 1° gennaio al 31 dicembre 1993<br />
(come impiegati) oppure dal 1° gennaio<br />
1993 al 30 giugno 1995 come Dirigenti<br />
o Funzionari.<br />
Tutte le cause sono state vinte dai pensionati<br />
sia in primo grado che in appello,<br />
ed i nostri colleghi hanno percep<strong>it</strong>o sia<br />
l’aumento mensile che gli arretrati con<br />
interessi e rivalutazione.<br />
Il Fondo Pensioni CRT ha proposto ricorso<br />
per Cassazione, ma questo per legge<br />
non sospende l’efficacia della senten-
za, e quindi ha dovuto pagare.<br />
Vi sono ancora Colleghi che non hanno<br />
avviato alcuna iniziativa per ottenere<br />
questo loro dir<strong>it</strong>to.<br />
Costoro possono a loro scelta:<br />
a. avviare la causa, ricordando loro che<br />
l’Associazione Pensionati ha in propos<strong>it</strong>o<br />
stipulato una convenzione con lo<br />
Studio Legale Iacoviello, che la assiste<br />
dal 1994;<br />
b. aspettare l’es<strong>it</strong>o della Cassazione (previsto<br />
fra circa 3 anni) confidando che in<br />
caso di nostra v<strong>it</strong>toria poi il Fondo si decida<br />
a pagare spontaneamente, anche se<br />
non vi sono impegni formali in questo<br />
senso. Nel frattempo occorre fare attenzione<br />
ad interrompere la prescrizione<br />
ogni 5 anni, poiché altrimenti si perde il<br />
dir<strong>it</strong>to agli arretrati.<br />
Antonio Tassone<br />
Una bolla speculativa economica può<br />
essere identificata e paragonata, per meglio<br />
comprenderne il significato, ad un<br />
palloncino all’inizio piccolo e irrilevante,<br />
poi soffiando dentro dell’aria cresce<br />
senza fermarsi fino a trovare uno spillo<br />
che lo fa scoppiare.<br />
Questo esempio rappresenta molto bene<br />
ciò che avviene in economia quando il<br />
prezzo di un qualsiasi bene cresce a dismisura,<br />
senza lim<strong>it</strong>i e senza controllo.<br />
Le bolle economiche possiamo affermare<br />
che sono sempre esist<strong>it</strong>e anche se non<br />
si conoscevano sotto questo nome, ma<br />
venivano indicati come cicli economici,<br />
crisi economiche ecc. A crearle è sempre<br />
l’avid<strong>it</strong>à dell’uomo, propenso ad arricchirsi<br />
in breve tempo a scap<strong>it</strong>o dei c<strong>it</strong>tadini<br />
che abboccano all’amo, pensando<br />
anch’essi di moltiplicare il cap<strong>it</strong>ale.<br />
La prima bolla che si ricorda nacque in<br />
Olanda con i famosi tulipani nel 1637.<br />
Da mille fiorini a bulbo nel 1623 si arrivò<br />
a 6000 fiorini nel 1637. Ciò accadde<br />
perché il commercio dei tulipani passò<br />
dal controllo dei coltivatori al controllo<br />
degli speculatori che rialzarono i prezzi<br />
oltre il valore economico del bene.<br />
Altra bolla importante prima di arrivare<br />
ai tempi nostri è stata la crisi economica<br />
L’Associazione Pensionati è a disposizione<br />
degli iscr<strong>it</strong>ti per assisterli, quale che sia loro<br />
libera scelta fra le due ipotesi suddette.<br />
Tfr - Ricalcolo<br />
Allo stesso modo stanno andando molto<br />
bene le cause sul ricalcolo del TFR, ed i<br />
nostri iscr<strong>it</strong>ti hanno già incassato le relative<br />
somme.<br />
A parziale rettifica di quanto comunicato<br />
nello scorso numero della nostra rivista,<br />
vi comunichiamo che, per coloro che<br />
avevano conservato le buste paga, le cause<br />
non hanno presentato problemi, salvo<br />
l’ipotesi che il lavoratore avesse firmato<br />
con la Banca un accordo “tombale” in<br />
cambio di un incentivo.<br />
Restano da definire le cause per coloro<br />
che erano privi di buste paga.<br />
Le grandi bolle speculative<br />
del 1929 con la caduta a picco della borsa<br />
di Wall Street e la propagazione della<br />
recessione in tutta Europa. Restarono<br />
fuori da questo disastro economico<br />
l’Unione Sovietica ed il Giappone che all’epoca<br />
non avevano relazioni commerciali<br />
con l’America. La crisi venne superata<br />
con sacrifici pesanti per la popolazione.<br />
Rimasero sul lastrico milioni di disoccupati<br />
, fu l’inizio del Nazismo e lo<br />
scoppio della seconda guerra mondiale.<br />
Negli anni 80 ci ha sorpreso la bolla<br />
Giapponese provocata dal settore immobiliare<br />
e dal settore finanziario. L’ammontare<br />
complessivo dei risparmi distrutti<br />
ammontarono a cifre impressionanti<br />
: un milione di miliardi di Yen pari<br />
al 2,4% del PIL Giapponese.<br />
Il paese ancora oggi ne paga le conseguenze.<br />
La bolla più spettacolare ed imprevedibile<br />
fu quella della NEW ECONOMY,<br />
con la diffusione di INTERNET. Si pensava<br />
di aver risolti tutti i problemi di natura<br />
finanziaria , commerciale e dei servizi<br />
con la scoperta delle nuove vie di<br />
comunicazioni più semplici e veloci.<br />
Il 1998 sembrava il r<strong>it</strong>orno all’età dell’oro.<br />
La borsa era euforica e saliva di<br />
giorno in giorno. I t<strong>it</strong>oli più comprati era-<br />
7<br />
In propos<strong>it</strong>o lo Studio Iacoviello ha già<br />
avviato le opportune iniziative legali per<br />
ottenere la consegna delle buste paga<br />
dalla Banca, che è tenuta a farlo per legge<br />
essendo dati personali del lavoratore<br />
ai sensi della legge sulla privacy.<br />
La Banca per queste cause ha già perso<br />
anche in Cassazione ma nonostante ciò<br />
si ostina a non pagare.<br />
Quindi chi vorrà recuperare quanto dovuto<br />
dovrà necessariamente rivolgersi<br />
alla legge, oppure rinunciare al dovuto.<br />
Ricorsi in commissione tributaria per<br />
la tassazione della cap<strong>it</strong>alizzazione<br />
Dopo l’es<strong>it</strong>o favorevole della causa pilota<br />
in primo grado, si attende l’appello che<br />
confidiamo sia favorevole. Non dovrebbe<br />
mancare molto per la discussione.<br />
no quelli tecnologici.<br />
Tiscali, società specializzata nella telefonia<br />
fissa, nata nel 1998, quotata sul<br />
mercato fine ottobre 1999 al prezzo di<br />
46 euro arrivò a toccare in pochi anni una<br />
cap<strong>it</strong>alizzazione superiore alla FIAT.<br />
Per giustificare tale valore si disse :” che<br />
i cr<strong>it</strong>eri di valutazione adottati fino a questo<br />
momento non avevano più significato,<br />
ma si doveva guardare ad altri parametri”.<br />
Una giustificazione che non resse<br />
alla realtà dei fatti. La gente non conosceva<br />
La Tiscali né sapeva che attiv<strong>it</strong>à<br />
svolgesse, ma vedendola crescere in Borsa<br />
comprava il t<strong>it</strong>olo a qualsiasi prezzo<br />
pensando di fare un buon investimento.<br />
Molti c<strong>it</strong>tadini entravano in Banca con il<br />
“24 Ore” sotto il braccio e acquistavano<br />
i t<strong>it</strong>oli informatici , non curandosi del<br />
prezzo, dimostrando sicurezza e capac<strong>it</strong>à<br />
negli investimenti finanziari. I primi<br />
che uscirono dal mercato , effettivamente,<br />
ottennero buoni guadagni , gli altri non<br />
capirono l’euforia del momento e dopo<br />
poco tempo persero buona parte del loro<br />
investimento.<br />
La famosa Tiscali che aveva raggiunto<br />
un massimo di 1000 euro ,ora , dopo tredicii<br />
anni vale 0,088. Molti c<strong>it</strong>tadini possiedono<br />
questo t<strong>it</strong>olo e se lo conservano
8<br />
come ricordo e amareggiati di averlo<br />
comprato a prezzi troppo elevati e di non<br />
averlo venduto in tempo.<br />
Stessa sorte e toccata al t<strong>it</strong>olo FIMMA-<br />
TICA, quotata il 24 novembre 1999 a 5<br />
euro, raggiunge il massimo a marzo 2000<br />
a 191 euro . Quotazione da capogiro e<br />
crolli altrettanto veloci : sub<strong>it</strong>o dopo pochi<br />
mesi è scomparsa dal listino.<br />
Altro t<strong>it</strong>olo che i risparmiatori si contendevano<br />
a suon di euro fu Seat Pagine Gialle<br />
che raggiunse un prezzo massimo di sette<br />
euro. Oggi esiste sul mercato ed è quotato<br />
a 0,17 centesimi. Questo periodo euforico<br />
dell’ HI-TECH si chiude con grande sofferenza<br />
e disperazione per molti risparmiatori<br />
che avevano creduto veramente in questa<br />
nuova tecnologia nel marzo del 2000.<br />
L’11 settembre 2001 ci fu l’attacco terroristico<br />
alle Torri Gemelle e l’America<br />
entra in recessione. In quei giorni i mercati<br />
sembravano impazz<strong>it</strong>i. Nessuno sapeva<br />
come comportarsi. I listini borsisti-<br />
Giusto Seminara<br />
Il dir<strong>it</strong>to di famiglia, riformato con decorrenza<br />
20 settembre 1975, ha modificato<br />
sostanzialmente, oltre che il dir<strong>it</strong>to<br />
in tema di successione, anche il regime<br />
patrimoniale tra i coniugi.<br />
Evidentemente il nuovo assetto sociale<br />
è stato la causa scatenante della riforma<br />
che ha tenuto conto dell’apporto dei coniugi<br />
nella conduzione della v<strong>it</strong>a familiare<br />
ed ha comunque tutelato gli eventuali<br />
interessi particolari di ciascuno di<br />
essi, confermando l’importanza della tutela<br />
della famiglia quale nucleo portante<br />
della società.<br />
In breve, il regime di comunione dei<br />
beni implica che i beni acquistati in<br />
costanza di matrimonio si presumono<br />
di proprietà comune.<br />
Tale regime, se necessario, si può ev<strong>it</strong>are<br />
al momento della celebrazione del<br />
matrimonio, con opportuna annotazione<br />
a margine dell’atto che determina tale<br />
vincolo. Così nasce il regime di separazione<br />
dei beni!<br />
Parimenti, nel caso di mancata annota-<br />
ci crollavano ed i risparmiatori temendo<br />
di perdere tutto vendevano a qualsiasi<br />
prezzo alimentando il “panic selling”.<br />
La FED dovette intervenire immettendo<br />
molta liquid<strong>it</strong>à nel sistema per ev<strong>it</strong>are il<br />
disastro economico mondiale e tenendo<br />
i tassi molto bassi.<br />
La speculazione che aveva sub<strong>it</strong>o gravi<br />
perd<strong>it</strong>e con i prodotti atipici non si arrese<br />
e approf<strong>it</strong>tando delle condizioni economiche<br />
favorevoli: tassi bassi e molta<br />
liquid<strong>it</strong>à , venuta a conoscenza della s<strong>it</strong>uazione<br />
cr<strong>it</strong>ica della Grecia, giocò al ribasso<br />
sull’EURO facendolo scendere da<br />
1,50 a 1,35 incassando la differenza e<br />
guadagnando un sacco di soldi a scap<strong>it</strong>o<br />
di tutta la Comun<strong>it</strong>à Europea.<br />
Dall’analisi breve di tutte queste bolle<br />
speculative si deduce che il mercato globale<br />
finanziario non è più stabile come<br />
una volta e che le valutazioni delle analisi<br />
fondamentali e delle analisi tecniche<br />
sui vari t<strong>it</strong>oli sono relative e non sono<br />
Comunione dei beni… e separazione<br />
zione a margine dell’atto della celebrazione,<br />
il regime di separazione si può instaurare,<br />
durante il matrimonio, mediante<br />
atto notarile.<br />
Ovviamente, sia l’annotazione a margine<br />
che l’atto pubblico sono documenti<br />
fondamentali e validi per la opponibil<strong>it</strong>à<br />
del regime di separazione ai terzi, eventuali<br />
cred<strong>it</strong>ori di uno dei coniugi.<br />
Il regime di comunione determina la<br />
proprietà comune dei beni di qualsiasi<br />
natura, mobili od immobili acquistati<br />
dopo il matrimonio sia congiuntamente<br />
che separatamente dai coniugi, nonché:<br />
- delle aziende gest<strong>it</strong>e da entrambi i coniugi<br />
e cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e dopo il matrimonio;<br />
- degli utili e degli incrementi di aziende<br />
già di proprietà di uno solo dei coniugi<br />
in data anteriore al matrimonio, ma gest<strong>it</strong>e<br />
successivamente da entrambi ;<br />
- dei risparmi dei coniugi.<br />
Restano comunque esclusi dalla comunione:<br />
- i beni acquistati od a qualsiasi t<strong>it</strong>olo ri-<br />
più sufficienti per scegliere un t<strong>it</strong>olo da<br />
acquistare. Necess<strong>it</strong>ano ulteriori studi ed<br />
altri parametri per non incorrere in errori.<br />
Il mercato finanziario è diventato aggressivo<br />
, pronto ad approf<strong>it</strong>tare del “parco<br />
buoi” quando entra nella rete. I risparmiatori<br />
pensano di aver cap<strong>it</strong>o la lezione<br />
con la perd<strong>it</strong>a di parte dell’investimento<br />
giurando a se stessi di stare fuori dal<br />
mercato. Ma a distanza di anni tutto si<br />
dimentica e appena la borsa ricomincia<br />
a salire stanno a guardare e pensano che<br />
sia la volta buona per rifarsi dalle perd<strong>it</strong>e<br />
sub<strong>it</strong>e. Non entrano sub<strong>it</strong>o sul mercato<br />
ma lasciano che i prezzi salgano.<br />
Quando si decidono di acquistare i t<strong>it</strong>oli<br />
è troppo tardi. E la storia si ripete.<br />
Posso concludere confermando che le bolle<br />
speculative sono imprevedibili in quanto<br />
inattesi sono le aspettative ed i comportamenti<br />
umani che agiscono sul mercato<br />
senza rispondere a nessuna regola e<br />
quando scoppiano provocano seri danni.<br />
cevuti dal coniuge prima del matrimonio;<br />
- i beni ricevuti,in costanza di matrimonio,<br />
per donazione o successione;<br />
- i beni di uso strettamente personale;<br />
- i beni necessari all’esercizio della professione;<br />
- il risarcimento di danni pat<strong>it</strong>i;<br />
- il trattamento pensionistico ricevuto a<br />
t<strong>it</strong>olo di risarcimento dei danni a segu<strong>it</strong>o<br />
di perd<strong>it</strong>a o riduzione della capac<strong>it</strong>à lavorativa;<br />
- i beni ricavati dalla cessione di beni<br />
personali o permuta degli stessi (purchè<br />
sia espressamente dichiarato in scr<strong>it</strong>ture<br />
private con data certa o atto pubblico).<br />
Per la amministrazione dei beni comuni<br />
i coniugi possono agire disgiuntamente<br />
per gli atti di ordinaria amministrazione,<br />
congiuntamente per quelli di straordinaria<br />
(cost<strong>it</strong>uzione di vincoli reali, iscrizioni<br />
di ipoteche ,vend<strong>it</strong>e, donazioni etc.)<br />
Nel caso che uno dei coniugi compia atti<br />
di straordinaria amministrazione all’insaputa<br />
dell’altro, se trattasi di immobile
o bene registrato (auto-barca), l’atto può<br />
essere annullato dal Tribunale su istanza<br />
dell’altro coniuge, sempre che la domanda<br />
sia proposta entro un anno dalla data<br />
della esecuzione della formal<strong>it</strong>à (trascrizione<br />
vend<strong>it</strong>a, cost<strong>it</strong>uzione di serv<strong>it</strong>ù etc.,<br />
iscrizione di ipoteca etc.).<br />
Se trattasi di bene mobile, sempre su disposizione<br />
del Magistrato, il coniuge che<br />
ha disposto del bene senza il consenso o<br />
l’intervento dell’altro coniuge, sarà tenuto<br />
a ripristinare la cosa comune e, se non fosse<br />
possibile, a risarcire l’altro coniuge.<br />
Anche nel caso di disaccordo tra i coniugi<br />
sul compimento di atti di straordinaria<br />
amministrazione ciascuno di loro<br />
può rivolgersi al Magistrato perché valuti<br />
la valid<strong>it</strong>à dell’operazione per il bene<br />
familiare.<br />
I cred<strong>it</strong>ori per deb<strong>it</strong>i contratti nell’interesse<br />
della famiglia (mantenimento, educazione<br />
dei figli, altre spese) e per oneri<br />
gravanti sui beni comuni, comprese spese<br />
condominiali, possono rifarsi sui beni<br />
comuni sino all’integrale recupero del<br />
proprio cred<strong>it</strong>o. Se i beni comuni non<br />
sono sufficienti a soddisfare i cred<strong>it</strong>ori,<br />
gli stessi possono rivalersi, per il 50%<br />
del residuo cred<strong>it</strong>o, sui beni personali di<br />
ciascun coniuge.<br />
Infine, il cred<strong>it</strong>ore personale del coniuge,<br />
dopo aver escusso i beni del coniuge<br />
deb<strong>it</strong>ore, può rivalersi per il residuo (od<br />
anche per l’intero se il coniuge deb<strong>it</strong>ore<br />
non ha beni personali!) sulla metà del<br />
patrimonio comune, pari alla quota di<br />
pertinenza del detto coniuge.<br />
La comunione si scioglie:<br />
- per accordo dei coniugi, (ad esempio<br />
con l’atto notarile con il quale si instau-<br />
ra il regime di separazione);<br />
- per la morte di uno dei coniugi o sua dichiarazione<br />
di assenza o morte presunta;<br />
- per sentenza di divorzio;<br />
- per sentenza o decreto di omologazione<br />
della separazione personale;<br />
- per il fallimento di uno dei coniugi;<br />
- per annullamento del matrimonio;<br />
- per l’avvenuta separazione giudiziale<br />
dei beni.<br />
Può sembrare strano, ma i proventi del<br />
lavoro di ciascun coniuge ed i frutti dei<br />
suoi beni personali non fanno parte della<br />
comunione, perché la comunione riguarda<br />
ciò che si acquista e non i mezzi con<br />
cui si acquista.<br />
Pertanto, il cred<strong>it</strong>ore personale del coniuge<br />
non può sentirsi opporre dall’altro<br />
coniuge la comproprietà sullo stipendio<br />
o salario oggetto di esecuzione.<br />
La separazione giudiziale dei beni è<br />
statu<strong>it</strong>a da una sentenza, a segu<strong>it</strong>o di giudizio<br />
intentato da uno dei coniugi, nel<br />
caso di interdizione od inabil<strong>it</strong>azione<br />
dell’altro coniuge, ovvero a segu<strong>it</strong>o di<br />
cattiva amministrazione dei beni in comune,<br />
ovvero nel caso in cui esista il<br />
rischio che la cattiva gestione degli affari<br />
metta in pericolo anche gli interessi<br />
dell’altro coniuge od i beni in comunione<br />
della famiglia.<br />
A segu<strong>it</strong>o della separazione giudiziale,<br />
in caso esistano figli minori, il Tribunale<br />
può vincolare a favore di un coniuge, con<br />
la cost<strong>it</strong>uzione di usufrutto, una parte o<br />
tutti i beni spettanti all’altro coniuge a<br />
garanzia del mantenimento ed istruzione<br />
dei minori.<br />
Con il regime di separazione dei beni,<br />
scelto in genere da coloro che eserc<strong>it</strong>ano<br />
Dove siamo<br />
9<br />
una qualche attiv<strong>it</strong>à a rischio, di natura<br />
imprend<strong>it</strong>oriale e/o commerciale, i coniugi<br />
godono piena autonomia per la gestione<br />
dei propri beni ed ogni bene acquistato<br />
è personale.<br />
Tuttavia, anche se i coniugi hanno optato<br />
per il regime di separazione dei beni,<br />
è possibile che gli stessi acquistino beni<br />
in comune (cosiddetta comunione convenzionale)<br />
stabilendo le quote di proprietà<br />
di ciascuno.<br />
Infine, circa gli aspetti fiscali, ciascun<br />
coniuge è tenuto a formulare la propria<br />
dichiarazione dei redd<strong>it</strong>i per l’intero, in<br />
regime di separazione, e per la parte in<br />
comune nel caso di comunione.<br />
Il fondo patrimoniale mer<strong>it</strong>a anch’esso<br />
un breve cenno: i coniugi o terzi (mediante<br />
donazione o con testamento), possono<br />
destinare determinati beni (immobili,<br />
beni iscr<strong>it</strong>ti a pubblici registri, t<strong>it</strong>oli<br />
di cred<strong>it</strong>o) al soddisfacimento dei bisogni<br />
del nucleo familiare: naturalmente la<br />
cost<strong>it</strong>uzione del fondo patrimoniale, formato<br />
dai detti beni, deve aver luogo mediante<br />
atto pubblico opponibile ai terzi<br />
(per la successione, ovviamente sarà l’atto<br />
di pubblicazione del testamento che<br />
cost<strong>it</strong>uisce il fondo in questione).<br />
La proprietà dei beni spetta ad entrambi<br />
i coniugi e può essere oggetto di esecuzione<br />
solo se i deb<strong>it</strong>i sono stati contratti<br />
nell’interesse del nucleo familiare.<br />
Il Fondo patrimoniale cessa con la separazione,<br />
divorzio dei coniugi ed annullamento<br />
del matrimonio, ma dura, se ci<br />
sono figli, sino al raggiungimento della<br />
loro maggiore età.<br />
Particolari fattispecie saranno oggetto di<br />
trattazione a parte.<br />
Per raggiungere i locali dell’Associazione si entra da Via Nizza 150, tram<strong>it</strong>e il passaggio pedonale, si resta all’aperto e,<br />
andando sempre dr<strong>it</strong>to, si attraversano i due cortili, fino a raggiungere il basso fabbricato s<strong>it</strong>uato sulla sinistra in fondo al<br />
secondo cortile. Poi si sale una scala metallica che porta al primo piano (c’è anche un ascensore). Di fronte la Biblioteca. Si<br />
prosegue per un breve corridoio ed una svolta a sinistra e si è arrivati: sulla prima porta rossa sulla destra c’è la nostra insegna<br />
ExCRT&Co.<br />
Infine, ma importante, non occorre più trans<strong>it</strong>are dalle hostess dell’ingresso per farsi rilasciare il “badge” da inserire nei tornelli.
10<br />
10<br />
(da Cardiopiemonte 2/2011)<br />
Pensa alla salute!<br />
Ipertensione: lim<strong>it</strong>are il consumo di bevande zuccherate<br />
Bere troppe bevande zuccherate potrebbe<br />
aumentare il rischio di ipertensione.<br />
Lo spiegano, sulle pagine di Hypertension,<br />
gli esperti dell’Imperial College di<br />
Londra che hanno condotto uno studio<br />
analizzando i dati relativi a più di 2500<br />
persone.<br />
Secondo i risultati, bere più di 355 ml. al<br />
giorno di succo di frutta zuccherato o<br />
bevande gassate sarebbe collegato a un<br />
aumento della pressione. Il meccanismo<br />
che sta alla base di questo collegamento<br />
è ancora oscuro, spiega l’autore della ricerca,<br />
Paul Elliott, ma è possibile che<br />
elevate<br />
quant<strong>it</strong>à di zucchero nel sangue danneggino<br />
il tono dei vasi sanguigni e modifichino<br />
i livelli del sale nell’organismo.<br />
Bere bevande non zuccherate, infatti, non<br />
espone allo stesso rischio. Secondo<br />
l’American Heart Association non si dovrebbero<br />
superare i 355 ml. di drink zuccherati<br />
alla settimana.<br />
“Le persone hanno cap<strong>it</strong>o che la riduzione<br />
del sale nella dieta è un elemento<br />
fondamentale per una migliore salute<br />
cardiovascolare: dobbiamo far capire<br />
loro che anche il consumo di zucchero<br />
va lim<strong>it</strong>ato fortemente”,<br />
conclude Elliott.<br />
Sul fronte dell’ipertensione c’è anche<br />
un’altra ricerca recentemente pubblicata<br />
su Bmc Public Health. Sembra che avere<br />
un buon livello di educazione scolastica<br />
riduca il rischio di ammalarsi di<br />
ipertensione, soprattutto tra le donne. La<br />
ricerca è stata condotta dalla Brown Univers<strong>it</strong>y<br />
e ha preso in considerazione i dati<br />
relativi a 3890 persone in Gran Bretagna.<br />
I ricercatori hanno esaminato i valori<br />
pressori mettendoli in relazione con il<br />
‘curriculum scolastico’ dei soggetti ed è<br />
emerso che le donne con una scarsa educazione<br />
scolastica avevano una pressio-<br />
ne più alta di 3,26 ml. rispetto alle donne<br />
con più anni di scuola; tra gli uomini la<br />
differenza era di 2,26.<br />
Come si spiega questo dato? È ipotizza-<br />
bile che chi ha un basso profilo scolastico<br />
sia portato a svolgere mansioni professionali<br />
più faticose che predispongono<br />
all’ipertensione.<br />
La siesta pomeridiana fa bene al cuore<br />
Tre quarti d’ora di siesta al giorno fanno<br />
bene al cuore aiutando a tenere bassa la<br />
pressione sanguigna.<br />
Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Allegheny<br />
College in Pennsylvania con uno<br />
studio pubblicato dal Journal of Behavioural<br />
Medicine. I ricercatori hanno diviso<br />
85 studenti in buona salute in due gruppi,<br />
ad uno dei quali era consent<strong>it</strong>a una siesta<br />
pomeridiana fino a un’ora, mentre l’altro<br />
non dormiva al pomeriggio.<br />
Dopo il pisolino agli studenti di entrambi<br />
i gruppi è stato chiesto di effettuare<br />
un test mentale che aumenta la pressio-<br />
ne sanguigna: l’aumento è risultato minore<br />
negli elementi che avevano dorm<strong>it</strong>o.<br />
‘I nostri risultati suggeriscono che il pisolino<br />
pomeridiano può dare benefici accelerando<br />
il recupero cardiovascolare<br />
dopo una s<strong>it</strong>uazione di stress - scrivono<br />
gli autori – saranno necessarie ulteriori<br />
ricerche per capire il meccanismo di<br />
questo fenomeno, ma comunque quella<br />
di dormire al pomeriggio sembra essere<br />
una pratica protettiva soprattutto per gli<br />
individui con rischio cardiaco o con una<br />
cattiva qual<strong>it</strong>à del sonno NOTTURNO.
(da Cardiopiemonte 3/2010)<br />
Ho trovato questo articolo sul quotidiano<br />
“LA STAMPA” di Torino a cura di<br />
Sandro Mariani, dove si parla della rottura<br />
dell’aorta con il conseguente drammatico<br />
evento di una morte prematura.<br />
Secondo quanto ho appreso, oltre 6.000<br />
persone ogni anno in Italia muoiono per<br />
questa malattia.<br />
Un numero enorme di decessi che è oggi<br />
possibile ev<strong>it</strong>are solo con la semplice<br />
prevenzione.<br />
L’iniziativa è part<strong>it</strong>a dalla Società Italiana<br />
di Chirurgia Vascolare, che ha deciso<br />
di studiare un metodo di prevenzione,<br />
soprattutto per persone di età compresa<br />
tra i 65 anni e gli 80.<br />
Infatti è proprio in questa fascia di età<br />
dove si è verificato più spesso la rottura<br />
dell’aorta.<br />
Un tempo questa malattia poteva essere<br />
curata esclusivamente con una operazione<br />
chirurgica, anche a grave rischio per il<br />
tipo d’intervento a cielo aperto, mentre<br />
oggi è possibile effettuare la riduzione<br />
dell’aneurisma con metodiche mini invasive<br />
e soprattutto molto adatte a persone<br />
che data l’età non possono sopportare un<br />
intervento chirurgico di questo tipo.<br />
L’iniziativa part<strong>it</strong>a da questo gruppo di<br />
valenti medici è stata chiamata: UN MI-<br />
NUTO CHE VALE UNA VITA ed è stata<br />
accettata e messa in pratica da 16 Regioni<br />
d’Italia. (come al sol<strong>it</strong>o la nostra<br />
Regione Piemonte non è totalmente compresa<br />
tra queste e non si capisce francamente<br />
il motivo).<br />
In Piemonte solo Alba ed Ivrea hanno<br />
dato la loro adesione a questo tipo di prevenzione<br />
e le altre c<strong>it</strong>tà??? compreso il<br />
suo capoluogo che è Torino?<br />
Ricordo che un giorno, entrando in Emodinamica<br />
nel nostro reparto di cardiologia<br />
2 dell’ospedale Molinette di Torino, il dr.<br />
D’Amico mi ha permesso di visualizzare<br />
sullo schermo del suo computer l’immagine<br />
di un aneurisma: un ingrossamento enorme<br />
dell’aorta, che improvvisamente può<br />
esplodere come i palloni dei bimbi al Luna<br />
park che vengono gonfiati troppo.<br />
Aneurisma dell’aorta<br />
È stata una esperienza terribile il vedere<br />
come una persona, apparentemente in<br />
buona salute, può improvvisamente morire<br />
per una emorragia interna solo per il<br />
semplice motivo che, colp<strong>it</strong>o da questa<br />
malattia, non si è intervenuti in tempo<br />
utile per salvarle la v<strong>it</strong>a.<br />
Nel mio caso, la persona in questione è<br />
stata fortunatamente sub<strong>it</strong>o operata e grazie<br />
a questo valido medico che ha notato<br />
l’ingrossamento dell’aorta è sopravvissuta<br />
senza grossi traumi per lui e la sua<br />
famiglia ma, come dicono le statistiche,<br />
vi sono invece oltre 6000 casi ogni anno<br />
in Italia dove non si fa in tempo ad intervenire<br />
SOLO PER IL SEMPLICE MO-<br />
TIVO CHE NON SI È FATTO UN CON-<br />
TROLLO PREVENTIVO.<br />
Lodevole quindi questa iniziativa della<br />
Società Italiana di Chirurgia Vascolare<br />
che spero possa presto anche essere realizzata<br />
nella nostra c<strong>it</strong>tà e nella provincia<br />
in modo automatico per tutte le persone<br />
che hanno compiuto i 65 anni di età.<br />
SPENDERE UN MINUTO CHE VALE<br />
UNA VITA: è proprio praticamente il<br />
tempo necessario ad un cardiologo per<br />
rendersi conto, durante il controllo dell’Ecografia,<br />
se una persona è stata colp<strong>it</strong>a<br />
o no da un aneurisma.<br />
Mi auguro che questa iniziativa e tante<br />
altre che si potranno fare nel tempo, partano<br />
invece proprio dalla nostra Regione<br />
che è sempre stata considerata a livello<br />
nazionale come una tra le migliori del<br />
settore san<strong>it</strong>ario in Italia.<br />
Cose da sapere...<br />
In questo numero cerchiamo di capire che<br />
11<br />
11<br />
cosa vuol dire sottoporsi ad ECOCAR-<br />
DIOGRAMMA.<br />
L’ecocardiogramma è un esame del cuore<br />
basato sull’impiego degli ultrasuoni.<br />
Suoni a frequenze molto elevate che non<br />
sono udibili all’orecchio umano ma che<br />
rimbalzano sulle pareti del cuore e ne<br />
proiettano la sua immagine sullo schermo.<br />
Permettono così di visualizzare<br />
l’anatomia cardiaca e studiare il cuore in<br />
azione. Consentono di esaminare la morfologia<br />
del cuore in movimento e di vedere<br />
il suo interno al fine di valutare la<br />
funzione ventricolare, valvolare e la s<strong>it</strong>uazione<br />
del miocardio, in corso di malattia<br />
coronarica.<br />
Gran parte delle patologie cardiache trovano<br />
indicazioni per eseguire questo esame,<br />
non invasivo e che può durare una<br />
ventina di minuti o più a lungo.<br />
Vi sono altre applicazioni di ecocardiogramma:<br />
a) E. TRANSESOFAGEO - è invasivo<br />
poiché viene inser<strong>it</strong>a una sonda attraverso<br />
l’esofago al fine di avere maggiori<br />
dettagli sulle valvole e sull’aorta.<br />
b) E. DA SFORZO: associato a sforzo<br />
fisico, soprattutto nello studio delle<br />
aree ischemiche o infartuate della muscolatura<br />
cardiaca.<br />
c) E. DA STRESS: valuta la funzione<br />
cardiaca durante la somministrazione<br />
di farmaci come il dipiridamolo<br />
che produce uno stress cardiaco guidato<br />
e mon<strong>it</strong>orizzabile.<br />
Permette di valutare meglio i modi di<br />
funzionare delle arterie coronariche.<br />
Roberto Guido Bijno
12<br />
12<br />
(da Cardiopiemonte 2/2011)<br />
Incontro con il dr. Marra<br />
Iniezione di cellule staminali: più che una speranza<br />
Si combatte contro una mortal<strong>it</strong>à legata per circa il 50% alle malattie delle arterie coronarie<br />
mentre tutto il resto è dovuto a neoplasie, incidenti stradali, Aids e altro<br />
Ogni anno le malattie cardiache causano più decessi di ogni<br />
altra inferm<strong>it</strong>à o rendono invalide molte persone di ogni<br />
età. La cardiologia torinese è molto impegnata nell’affrontare<br />
questo grave problema. Ne parliamo con il Dottor Sebastiano<br />
Marra, Direttore da cinque anni del Dipartimento<br />
cardiovascolare e toracico – Cardiologia 2 - inser<strong>it</strong>o nella<br />
struttura ospedaliera e univers<strong>it</strong>aria delle Molinette. Il Dottor<br />
Marra è un pioniere dell’innovazione cardiologica: nel<br />
1986 ha esegu<strong>it</strong>o la prima angioplastica coronarica in Piemonte,<br />
nel 1992 ha applicato i primi stent endocoronarici,<br />
dal 2003 si applica allo studio ed alla sperimentazione sulle<br />
cellule staminali e dal 2008 esegue impianti percutanei<br />
di valvole cardiache.<br />
“In Piemonte la mortal<strong>it</strong>à per malattie cardiovascolari è del<br />
46%, mentre per il cancro è del 28%. Le malattie derivano da<br />
una social<strong>it</strong>à negativa, dalla troppa ricchezza che genera sedentarietà,<br />
alimentazione sbagliata, sovrappeso che a sua volta<br />
produce diabete, aumento della pressione arteriosa, disfunzioni<br />
metaboliche di vario genere, per non parlare del fumo e<br />
dell’alcool. Sono tutti fattori di rischio che provocano un grave<br />
danno sulle arterie e conseguente aumento della mortal<strong>it</strong>à.<br />
Stiamo facendo una corsa ad ostacoli per ev<strong>it</strong>are<br />
questa mortal<strong>it</strong>à. Se pensiamo che per circa il 50% è legata<br />
a malattie cardiovascolari e che per tutto il resto è legata a<br />
neoplasie, incidenti stradali, Aids e altro, dobbiamo dire che<br />
siamo veramente di fronte ad un problema grave, da affrontare<br />
con grande rispetto e correzione dei fattori che ne sono<br />
socialmente la causa.<br />
La cosa più drammatica è che la mortal<strong>it</strong>à per motivi cardiovascolari<br />
nelle donne è un crescendo spaventoso: era il<br />
30% nel 1997 ed è il 54% nel 2009.<br />
Purtroppo la donna ha anche parificato l’uomo negli errori<br />
(fumo, ecc.). Inoltre il livello di sopravvivenza della donna<br />
è superiore a quello dell’uomo. Il fatto che invecchi di più<br />
la espone ad un danno sulle arterie tarate su una certa età<br />
biologica ed è più soggetta all’ipertensione arteriosa.<br />
C’è ancora un aspetto non ancora valutato a fondo e che mi<br />
vede particolarmente impegnato, è che le caratteristiche biologiche<br />
femminili sono molto diverse dall’uomo, mentre le<br />
donne sono sempre state trattate come l’uomo, cioè non adeguatamente.<br />
Gli interventi e le terapie possono essere più efficaci<br />
se sono più mirati. È una sensibil<strong>it</strong>à che sta maturando.<br />
Finora semplicemente si ignorava esistesse una differenza biologica.<br />
Solo gradatamente si è preso coscienza del fatto che<br />
certe patologie, tipiche degli uomini, colpivano le donne esclusivamente<br />
o prevalentemente quando entravano in menopausa.<br />
È una nuova sfida, un nuovo orizzonte di ricerca.<br />
La malattia coronarica che causa più frequentemente la morte<br />
è l’infarto miocardico acuto che si presenta in due forme:<br />
quella che in termine molto tecnico chiamiamo «Stemi» sopraslivellamento<br />
del tratto ST (che rappresenta circa un terzo<br />
degli infarti) e l’altra defin<strong>it</strong>a «Nstemi » senza sopraslivellamento<br />
del tratto ST (che rappresenta i restanti due terzi<br />
degli infarti del miocardio).<br />
Mentre i secondi hanno, per così dire, un andamento più<br />
lento perché l’arteria non è chiusa completamente, dandoci<br />
più tempo per agire con la terapia angioplastica, con lo “Stemi”<br />
l’arteria si chiude di colpo privando di ossigeno una<br />
grossa fetta di muscolo cardiaco per cui dobbiamo intervenire<br />
rapidamente con il farmaco trombol<strong>it</strong>ico o il palloncino<br />
per aprire l’arteria.<br />
In Piemonte la mortal<strong>it</strong>à dell’infarto del miocardio acuto,<br />
trattato con angioplastica (procedura non chirurgica di dilatazione<br />
o apertura di arterie occluse, facendo passare nel<br />
vaso occlusoNun catetere con un palloncino all’estrem<strong>it</strong>à)<br />
all’interno della struttura ospedaliera è scesa sotto il 5%.<br />
Era il 10% dieci anni fa. Ciò vuol dire che il paziente non<br />
solo sopravvive, ma nel 95% va a casa con le proprie gambe,<br />
non solo dopo essere usc<strong>it</strong>o dalla terapia intensiva, ma<br />
dopo che è stato curato di tutte le complicanze: sanguinamento,<br />
scompenso cardiaco, ecc.<br />
Che cosa succederebbe se noi, per qualche motivo, non<br />
intervenissimo rapidamente con la terapia angioplastica?<br />
La mortal<strong>it</strong>à salirebbe al 18-19%, cioè quasi quattro volte<br />
superiore.<br />
Ciò vuol dire che il sistema”Rete per l’Infarto” (che serve<br />
ad aprire un’arteria traumaticamente chiusa che può compromettere<br />
il funzionamento del muscolo cardiaco e far<br />
morire il paziente) funziona. E funziona anche dopo l’immediatezza,<br />
perché pure i pazienti che sopravvivono con<br />
un grave danno, non avendo noi potuto fare niente di meglio,<br />
hanno poi una mortal<strong>it</strong>à a un anno e a cinque anni,<br />
sproporzionatamente elevata rispetto a quelli che abbiamo<br />
ricanalizzato.
La malattia coronarica dell’infarto del miocardio è perciò la<br />
più grave e richiede da noi il massimo impegno. L’importanza<br />
della “Rete” è fondamentale perché se noi non interveniamo<br />
tempestivamente noi creiamo degli invalidi. Il danno<br />
al muscolo cardiaco prodotto da un’arteria chiusa e per<br />
qualche motivo tardivamente riaperta lim<strong>it</strong>a il r<strong>it</strong>orno ad attiv<strong>it</strong>à<br />
lavorative, soprattutto se richiedono fatica come quella<br />
del muratore o del contadino. Con la “Rete” il paziente<br />
arriva già diagnosticato. Il medico sull’ambulanza comincia<br />
sub<strong>it</strong>o la terapia somministrando al paziente l’antiaggregante<br />
a rapida azione, l’eparina, mentre la sala ospedaliera<br />
viene allertata. Anche se è di notte io arrivo sub<strong>it</strong>o con i<br />
miei collaboratori e siamo immediatamente efficienti.<br />
I pazienti sui quali viene applicato l’impianto percutaneo<br />
della valvola aortica sono quelli più in cattive condizioni:<br />
soggetti iperanziani, 85 anni e più, inoperabili per motivi<br />
vascolari, cerebrali, insufficienza renale e altro. Hanno rischio<br />
chirurgico che non vuol dire soltanto il gesto del chirurgo,<br />
ma anestesia, circolazione extracorporea, taglio del<br />
torace, ecc. La ripresa delle funzioni nel grande anziano non<br />
è così facile e automatica per cui è necessario intervenire<br />
per via percutanea. Abbiamo impiantato 60 di queste valvole<br />
aortiche. Un terzo di esse è stato impiantato dal chirurgo<br />
per via transcutanea dal torace, con una piccola incisione,<br />
un buchino grosso come una mat<strong>it</strong>a, perché il paziente aveva<br />
le arterie periferiche completamente chiuse, quindi senza<br />
possibil<strong>it</strong>à di accessi periferici. Le altre le abbiamo impiantate<br />
noi per via percutanea passando dall’arteria dell’ascella<br />
o dell’inguine.<br />
I risultati sono buoni.<br />
È nostro dovere garantire una v<strong>it</strong>a più lunga ai pazienti.<br />
Ovviamente fare qualcosa di più costa caro,<br />
non solo in termini di denaro, ma soprattutto di impegno<br />
e capac<strong>it</strong>à.<br />
I malati stessi e i loro familiari, d’altronde, si aggrappano<br />
alla v<strong>it</strong>a nella maniera più disperata e i nostri tentativi alla<br />
fine vanno incontro alle loro aspettative.<br />
La valutazione è pos<strong>it</strong>iva non solo dal punto di vista etico<br />
ma anche economico. Il ricovero ospedaliero, infatti, per<br />
questi pazienti ha un costo di 800 euro al giorno. Perciò<br />
migliorando le loro condizioni ev<strong>it</strong>iamo molti ricoveri.<br />
Al momento Le nuove valvole non hanno ancora risultati di<br />
sopravvivenza a lungo termine (nell’ordine di 10 o 15 anni).<br />
Ma non è escluso che, nel tempo, si arrivi a es<strong>it</strong>i migliori<br />
applicandole anche in s<strong>it</strong>uazioni meno drammatiche. C’è<br />
anche in programma di riparare la valvola m<strong>it</strong>rale senza<br />
l’operazione. L’obiettivo in generale è una terapia la meno<br />
invasiva possibile (perché così i tempi di recupero sono più<br />
rapidi), che tenga il paziente ricoverato il meno possibile e<br />
che lo rest<strong>it</strong>uisca alla famiglia e al suo lavoro il più presto<br />
possibile.<br />
13<br />
13<br />
È una nuova frontiera di cui non vediamo ancora l’orizzonte.<br />
Proprio in questi giorni è arrivata da San Diego una proposta<br />
interessantissima che coinvolge noi e due centri milanesi<br />
per curare con le staminali l’infarto miocardico acuto.<br />
Qual’ è il problema ? Il vero problema è iniettare nel tessuto<br />
danneggiato, nel modo migliore, le cellule migliori<br />
che provengono da tessuti particolarmente complessi da<br />
elaborare. Richiede quella che è chiamata «cell factory»<br />
(fabbrica delle cellule). In Italia queste «fabbriche» specializzate<br />
sono pochissime. È una procedura molto complessa<br />
e costosissima.<br />
Abbiamo una prospettiva interessante che fa ben sperare di<br />
poter iniettare nel paziente giusto, nella maniera giusta, le<br />
cellule giuste nella quant<strong>it</strong>à numero che servono. Stiamo<br />
studiando con grande impegno e collaborazione di altri centri<br />
a questo programma. C’è una grande attesa generale, se<br />
pensiamo, per esempio, che con i trapianti di cuore si riesce<br />
a soddisfare soltanto una piccola parte di richieste. Con le<br />
cellule staminali dovremmo riparare il danno cardiaco prima<br />
di arrivare al bisogno del trapianto. È una sfida dura e<br />
complessa ma non impossibile.<br />
Soprattutto la prevenzione della malattia può darci la speranza<br />
di migliorare il destino delle nostre generazioni viventi<br />
in nazioni ricche come sono quelle occidentali, anche<br />
se è vero che lo stesso problema (pure con riferimento alla<br />
mortal<strong>it</strong>à femminile) si riscontra nelle nazioni emergenti,<br />
perché anche tra le popolazioni più povere (mentre ancora<br />
combattono con le malattie infettive, la tubercolosi, la malaria,<br />
ecc.) sono stati esportati gli stessi fattori di rischio<br />
legati all’alimentazione, al fumo e altro.<br />
Prevenzione significa calarsi in un contesto di social<strong>it</strong>à più<br />
consapevole. Con gli «Amici del Cuore», un’associazione<br />
di volontariato che opera a tutto campo dentro e fuori l’ospedale,<br />
portiamo avanti una campagna di diffusione di opuscoli,<br />
di confronto diretto con le singole persone: «Vai dal<br />
tuo medico perché c’è qualcosa che non va!». Incontri - soprattutto<br />
con i giovani - sul danno del fumo alle arterie, sui<br />
danni del colesterolo, dell’ipertensione arteriosa, del diabete.<br />
Parliamo alla gente che sta bene portando dei messaggi:<br />
«Il tuo peso è importante. Attenzione ad un’alimentazione<br />
scorretta!»<br />
Quando si arriva a convincere le persone, anche le cose che<br />
sembrano impossibili diventano un po’ possibili e non del<br />
tutto impossibili. Importante è fare una v<strong>it</strong>a sana non per<br />
essere virtuoso, ma per vivere meglio e più a lungo. Alla<br />
battuta: «Perché vivere da malato per morire sano?», si risponde<br />
che è difficile, per non dire<br />
impossibile, vivere a lungo e meglio quando si ha tutta una<br />
serie di problemi. La prevenzione è complessa e va affrontata<br />
seriamente”.<br />
a cura di Luciano Sartori
14<br />
14<br />
L’importanza della prevenzione in odontoiatria<br />
Dott.Davide Libro - Odontoiatra<br />
Parlare di prevenzione in Odontoiatria ad oggi potrebbe risultare<br />
un argomento superfluo o non più di moda, visto il tanto<br />
parlare di implantologia o di cure low cost effettuate all’estero,<br />
invece è sempre fondamentale dato che l’Odontoiatria<br />
moderna,come tutta la medicina, si fonda sul principio che<br />
prevenire è meglio che curare.<br />
Le principali malattie dei denti e dei loro tessuti di sostegno<br />
riconoscono cause ben individuate e controllabili.<br />
Tre sono i livelli di prevenzione odontoiatrica:<br />
Prevenzione primaria cioè il controllo delle cause per far si<br />
che la malattia non si presenti<br />
Prevenzione secondaria cioè intercettare il danno precocemente<br />
Prevenzione terziaria ovverossia l’intervento terapeutico mirato<br />
a lim<strong>it</strong>are il danno ormai presente<br />
La Prevenzione primaria, da quasi tutti ormai conosciuta,<br />
anche se non sempre attuata, è la corretta igiene orale che<br />
permette di rimuovere la placca batterica sia dai tessuti duri<br />
(denti) ma anche dai tessuti molli (gengiva e lingua) che va<br />
effettuata almeno 3 volte al giorno per la durata di 2-3 minuti<br />
per volta e che si attua attraverso l’utilizzo dello spazzolino<br />
manuale (ma anche elettrico) e del filo interdentale.<br />
La deposizione di Sali di calcio salivari insieme alla placca<br />
batterica, determina, poi, il formarsi del tartaro che ha una consistenza<br />
dura e che si rimuove solo mediante sedute di igiene<br />
orale professionale attraverso l’utilizzo di uno strumento non<br />
invasivo ad ultrasuoni.<br />
È sicuramente comp<strong>it</strong>o del dentista istruire i pazienti sulle modal<strong>it</strong>à<br />
di mantenimento dell’igiene orale, ma sarà l’assidu<strong>it</strong>à<br />
dell’igiene giornaliera effettuata dai pazienti stessi che determinerà<br />
la salute dentaria.<br />
Andare periodicamente dall’Odontoiatra per una vis<strong>it</strong>a di controllo<br />
e la rimozione del tartaro (detartrasi) preserva il nostro<br />
sorriso da malattie come carie e gengive infiammate che ancora<br />
oggi portano, progredendo indisturbate, alla perd<strong>it</strong>a spesso<br />
totale dei denti.<br />
Sempre con intento preventivo primario si può coadiuvare<br />
l’azione di pulizia con la fluoroprofilassi.<br />
L’assunzione di fluoro nell’età di formazione delle corone dei<br />
denti permanenti fa cost<strong>it</strong>uire uno smalto più resistente all’azione<br />
demineralizzante degli acidi prodotti dai batteri della placca.<br />
Oppure si possono proteggere le aree dentali dove la placca<br />
batterica tende più facilmente ad infiltrarsi e rimanere intrappolata,<br />
sigillandole con appos<strong>it</strong>i prodotti.<br />
Oggi è possibile raggiungere obiettivi di prevenzione e mantenimento<br />
della propria salute orale inimmaginabili fino a poco<br />
tempo fa.<br />
L’odontoiatria moderna ha fatto notevoli passi avanti in questo<br />
senso. Attuando scrupolosamente le regole codificate della<br />
prevenzione si può arrivare in età adulta con tutti i propri denti<br />
integri, e con una ottima salute dei tessuti che li circondano e<br />
li sostengono.<br />
La Prevenzione secondaria intercetta il danno precocemente<br />
tanto da renderlo reversibile. Si attua sottoponendosi a vis<strong>it</strong>e<br />
periodiche dal dentista, nel corso delle quali egli potrà rilevare<br />
una patologia iniziale (gengiv<strong>it</strong>e, carie, problematiche riguardo<br />
alla corretta chiusura della bocca) e, attraverso terapie mi-<br />
nimamente invasive, è possibile ripristinare la salute orale.<br />
La principale patologia curata oggi è la carie, in particolare il<br />
dente viene trattato e lo spazio restante viene otturato con un<br />
materiale bianco molto resistente<br />
composto da una miscela a<br />
base di resine e saldamente ancorato<br />
al dente attraverso un procedimento<br />
di mordenzatura, adesione<br />
e polimerizzazione che ha<br />
completamente sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o la vecchia<br />
otturazione in amalgama<br />
d’argento.
Tra le altre patologie è bene ricordare le malocclusioni,<br />
cioè le chiusure dei denti scorrette, le quali possono essere<br />
corrette attraverso l’utilizzo di apparecchiature rimovibili<br />
o fisse (ortodonzia).<br />
Infine ricordiamo le patologie infiammatorie della gengiva<br />
e dei tessuti di sostegno del dente che possono portare<br />
alla malattia parodontale vera (detta volgarmente piorrea,<br />
cioè la fuoriusc<strong>it</strong>a di pus dalle gengive) ed alla perd<strong>it</strong>a di<br />
tutti i denti.<br />
La prevenzione terziaria è l’intervento terapeutico mirato a<br />
lim<strong>it</strong>are il danno ormai<br />
presente. Quotidianamente<br />
l’Odontoiatra interviene<br />
per curare carie<br />
dentarie profonde<br />
ed estese, parodontopatieinarrestabili<br />
che portano<br />
alla perd<strong>it</strong>a dei denti,<br />
sost<strong>it</strong>uendoli mediante<br />
la realizzazione di protesi (fisse o mobili) o mediante<br />
l’inserimento di impianti<br />
ossei.<br />
L’intervento, pur non<br />
potendo garantire la<br />
completa “rest<strong>it</strong>utio ad<br />
integrum”, garantisce<br />
la guarigione della malattia,<br />
arrestandone la<br />
progressione che renderebbe<br />
le cure più<br />
complesse o addir<strong>it</strong>tura<br />
inefficaci.<br />
Quando la carie dentaria<br />
è profonda ed i batteri arrivano<br />
a colonizzare il<br />
nervo dentario si ha molto<br />
dolore e la terapia principale<br />
diventa quella di<br />
dev<strong>it</strong>alizzare il dente e<br />
15<br />
15<br />
trattarlo endodonticamente. Spesso però un dente dev<strong>it</strong>alizzato<br />
diventa molto debole e rischia di fratturarsi, va perciò<br />
rivest<strong>it</strong>o attraverso l’apposizione di una corona in ceramica.<br />
Un cap<strong>it</strong>olo a parte mer<strong>it</strong>a l’implantologia, cioè quella branca<br />
dell’Odontoiatria Moderna che sost<strong>it</strong>uisce i denti (le radici<br />
dentarie) mancanti attraverso l’inserimento di un cilindro<br />
in t<strong>it</strong>anio nell’osso.<br />
Questa è stata la scoperta più importante del XX secolo nel<br />
campo dell’odontoiatria e oggi la si può praticare ambulatoriamente<br />
in maniera rapida e sicura.<br />
L’introduzione dell’implantologia ha notevolmente cambiato<br />
il piano di trattamento odontoiatrico, anche se può essere praticata<br />
solo in certi casi (buono stato di salute e assenza di gravi<br />
patologie, sufficiente quant<strong>it</strong>ativo di osso) e attraverso un approfond<strong>it</strong>o<br />
studio utilizzando strumenti di indagine che si avvalgono<br />
di moderne tecniche di radiodiagnoistica.<br />
In conclusione vorrei soffermarmi brevemente su un argomento<br />
del quale mai si parla in amb<strong>it</strong>o Odontoiatrico ma che, purtroppo,<br />
sta assumendo notevole rilevanza, il cancro orale.<br />
Durante la vis<strong>it</strong>a odontoiatrica il dentista può intercettare la<br />
patologia e in casi sospetti,inviare il paziente in amb<strong>it</strong>o ospedaliero<br />
per opportuni accertamenti diagnostici. In particolare<br />
è bene ricordare che qualsiasi variazione di colore o di<br />
forma delle mucose orali va immediatamente segnalata al proprio<br />
dentista.<br />
La statistica ci dice che è in notevole aumento, e che i principali<br />
fattori di rischio sono il fumo e l’alcol (soprattutto insieme).<br />
La prevenzione ancora una volta è fondamentale, oggi<br />
l’A.N.D.I.(Associazione Nazionale Dentisti Italiani) ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
l’Oral Cancer Day, una giornata dedicata alla prevenzione<br />
del cancro orale.<br />
Da un dentista associato è possibile essere vis<strong>it</strong>ati gratu<strong>it</strong>amente.<br />
davidelibro@libero.<strong>it</strong>
16<br />
16<br />
Le nostre iniziative... avvenute<br />
Sardegna “tra classico e sconosciuto, tra natura e antiche tradizioni,<br />
tra artigianato e gusto” (dal 30 aprile al 9 maggio)<br />
Angelo Riposo<br />
Partenza verso la Sardegna, terra dei nuraghe<br />
rimasti dalla notte dei tempi, via<br />
verso quel quasi continente che a noi<br />
apparirà all’improvviso attraverso le brume<br />
del mare.<br />
L’allegra masnada è, con i naturali avvicendamenti,<br />
sempre la stessa, compreso<br />
l’autista, il rapatissimo V<strong>it</strong>o, già altre<br />
volte con noi. Dobbiamo però rinunciare<br />
con molto dispiacere al Com<strong>it</strong>ato Etico<br />
che, dopo di essersi tanto adoperato a<br />
organizzare questo viaggio, ha dovuto<br />
rinunciarvi per restare accanto all’acciaccata<br />
mogliettina. Sarà sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o, sia all’andata<br />
sia al r<strong>it</strong>orno, da altro aguzzino<br />
che, pur raccontando barzellette, sarà<br />
parimenti spietato nel distribuire giornalmente<br />
fogli con astrusi ques<strong>it</strong>i; chi meglio<br />
e più celermente risponderà avrà<br />
munifici premi. Tu, ben sapendo delle<br />
inquietanti carabattole che si celano nel<br />
retro del pullman, sai già quale ingannevole<br />
menzogna celi questa promessa e<br />
capisci che anche lui è già corrotto complice<br />
delle oscure mene del Poliedrico.<br />
Questi, nella veste di cameriere, fornirà<br />
generi di conforto, nella veste di capo g<strong>it</strong>a<br />
sarà, come sempre, preciso e autorevole,<br />
nella veste di scr<strong>it</strong>tore comunicherà, per<br />
l’ennesima volta, di avere scr<strong>it</strong>to altri due<br />
libri (che tu vivamente speri tutti comprino<br />
per porre fine a questa tortura infl<strong>it</strong>ta<br />
a scopo benefico); nella veste di<br />
orn<strong>it</strong>ologo tornerà a parlare di un uccello<br />
dagli incredibili, striscianti attributi,<br />
nella veste di…. non so più in quale al-<br />
tra veste si presenterà, ma sono sicuro<br />
che non le abbiamo ancora scoperte tutte.<br />
Il tempo triste e uggioso che ci ha accompagnato<br />
nel primo giorno andrà sempre<br />
più migliorando nei successivi di<br />
questo emozionante, esaltante viaggio.<br />
Mi lim<strong>it</strong>erò solo ad alcuni particolari accenni<br />
dei mille luoghi in cui ci ha portati<br />
la nostra guida, un ricciuto signore preparatissimo<br />
e pieno di amore per la sua<br />
terra, ma con un dire così dolce, lento e<br />
misurato da avere su quasi tutti noi un<br />
terribile effetto soporifero. Portiamo negli<br />
occhi e nel cuore il nostro andare, in<br />
un continuo variare di visioni e sensazioni,<br />
dall’austero interno dell’isola alla<br />
sfrenata mondan<strong>it</strong>à dei lussuosi centri<br />
mondani della costa. Ecco qui di segu<strong>it</strong>o<br />
alcuni fra i molteplici ricordi di resti<br />
maestosi di perduti popoli, appartati paesini,<br />
c<strong>it</strong>tà grandi o piccole, trasognati<br />
fascinosi paesaggi.<br />
Al museo del Costume e delle Tradizioni<br />
Popolari Sarde di Nuoro troviamo la<br />
realistica, inquietante raffigurazione dei<br />
Mamutones accompagnati dalla vecchia<br />
che fila, o recide ove non riceva doni, il<br />
filo (scusate il bisticcio) della v<strong>it</strong>a. Anche<br />
se ciò ora avviene in una sfilata carnevalesca<br />
che finisce in pantagruelici<br />
banchetti, nulla è tolto all’orrifica impressione<br />
che sia rievocazione di secoli<br />
bui, barbariche paure e fantasie ancestrali<br />
di perduti popoli.<br />
Siamo osp<strong>it</strong>i nel supramonte di Orgoso-<br />
lo (ricordate De Andrè?) di un pantagruelico,<br />
indimenticabile banchetto preparato<br />
da pastori dagli inquietanti visi e dalla<br />
cortesia squis<strong>it</strong>a e divorato da noi mangioni<br />
usando le sole mani, mentre i più<br />
schifiltosi, sempre con le mani, toccavano<br />
i cibi con sospettosa cautela. Alla fine,<br />
dopo l’inev<strong>it</strong>abile bicchierino di filu’e<br />
ferru e l’agreste nenia dei quattro abbracciati<br />
in una danza antica, scendiamo al<br />
paese a vedere murales non poetici, ma<br />
realistici e duri di protesta e ribellione.<br />
Dalle lotte contadine dell’inizio del secolo<br />
scorso al recente “ghe pensi mi”,<br />
nulla è stato tralasciato.<br />
Al Parco della Giara, con l’allegra guardia<br />
forestale che ci accompagna in una<br />
natura incontaminata, andiamo a vedere<br />
quel meraviglioso simbolo di indipendenza<br />
e libertà che sono i cavallini selvaggi.<br />
L’uomo, nei secoli, probabilmen-<br />
te non sapendo come impiegarli, sfruttarli,<br />
mangiarli, si è sent<strong>it</strong>o nobile e magnanimo<br />
e li ha lasciati vivere e sopravvivere<br />
come natura aveva destinato: li ha<br />
lasciati alle loro corse sfrenate, al loro<br />
placido brucare.<br />
E come non commuoversi al Tophet di
Sant’Antioco? In questa zona rocciosa,<br />
ovunque sia stato possibile scavare, sono<br />
state deposte nei secoli piccole urne di<br />
terracotta Le vedi affiorare rotte o intatte,<br />
ne intuisci altre ancora sepolte e ti<br />
dicono che sono migliaia. In ognuna,<br />
ceneri e piccoli frammenti carbonizzati<br />
di ossa che recenti studi hanno appurato<br />
essere quelle di feti o di infanti deceduti<br />
in spaventosi periodi di mortal<strong>it</strong>à infantile,<br />
In alcune di esse sono stati r<strong>it</strong>rovati<br />
giocattoli miniaturizzati, estremo addio<br />
di straziati gen<strong>it</strong>ori che affidavano le loro<br />
povere creature per l’etern<strong>it</strong>à alla materna<br />
dea Tan<strong>it</strong>, (che ancor oggi noi, solutori<br />
di parole incrociate, vediamo erroneamente<br />
defin<strong>it</strong>a “crudele dea punica”).<br />
Da Alghero, la navigazione su azzurro<br />
mare verso gli incombenti scogli di Capo<br />
Caccia per entrare a vis<strong>it</strong>are la policro-<br />
ma Grotta di Nettuno con limpide piccole<br />
lagune che s’insinuano fra multiformi<br />
formazioni di stalagm<strong>it</strong>i e stalatt<strong>it</strong>i. Una<br />
passeggiata sospesa tra il sogno e la fantasia.<br />
L’altra placida navigazione sul fiume<br />
Temo, segu<strong>it</strong>a dalla sal<strong>it</strong>a al castello<br />
Malaspina con l’ansare affannoso dei non<br />
allenati che si riprendevano poi dalla fatica<br />
con una formidabile mangiata di pesce<br />
in un ristorante dalle forme di galeone.<br />
A Caprera la testimonianza della v<strong>it</strong>a di<br />
Garibaldi, la meraviglia della natura che<br />
circonda la sua casa (da me trovata poco<br />
bella, contrariamente al parere della locale<br />
guida), i carrozzini dei suoi ultimi,<br />
stentati anni, la sua tomba di severo mas-<br />
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17<br />
so circondata dalle sepolture dei suoi familiari<br />
con gli incantevoli scorci di mare<br />
occhieggianti fra la vegetazione.<br />
E poi ….e poi… non si finirebbe più nell’indugiare<br />
nei ricordi, ma è già l’ultima<br />
serata con la cena di addio e l’esibizione<br />
di un complesso folclorico, mirabile nell’esibizione<br />
di danze antiche pervase di<br />
pathos e umorismo.<br />
Il r<strong>it</strong>orno con le coste sarde che, a differenza<br />
dell’andata, ci salutano con uno<br />
sfolgorio di luce e il viaggio funestato<br />
dall’improvvisa rottura di un finestrino<br />
e dall’ossessionante esibizione delle già<br />
c<strong>it</strong>ate innumeri carabattole che il poliedrico<br />
vende con la sua consueta astuzia<br />
levantina per nobili scopi benefici.<br />
A tarda serata a Torino i sol<strong>it</strong>i melanconici<br />
addii, nella speranza e coll’augurio<br />
di presto r<strong>it</strong>rovarci a vivere altre avventure.
18<br />
18<br />
18 Una giornata monregalese - sabato 11 giugno 2011<br />
Giuseppe Gennari<br />
Sal<strong>it</strong>i sul pulman alle tre sol<strong>it</strong>e fermate,<br />
Bolzano, Stati Un<strong>it</strong>i e Galileo Ferraris,<br />
ci avviamo veloci verso Mondovì.<br />
Prima sosta l’Outlet Mondovicino (bisticcio<br />
di parole tra Mondovì (vi) cino e<br />
Mondo vicino. Indubbiamente l’accostamento<br />
dei lemmi è originale ed efficace.<br />
Forti del nostro buono-omaggio al negozio<br />
di caramelle e cioccolato tutti abbiamo<br />
vis<strong>it</strong>ato questo esercizio; dopo abbiamo<br />
fatto vis<strong>it</strong>a al resto del centro commerciale<br />
e qualcuno ha fatto anche degli<br />
acquisti (non preciso se più uomini o<br />
donne, lascio a voi la considerazione).<br />
Il nostro appuntamento principale però<br />
era al Santuario di Vicoforte, alle 11,45.<br />
C’era ad attenderci un religioso diocesano<br />
molto preparato che ci ha illustrato<br />
ampiamente, nell’arco di un’ora circa, le<br />
bellezze della colossale struttura.<br />
La storia ha inizio nel 1592, quando uno<br />
sparo galeotto d’archibugio colpì l’effigie<br />
della Madonna, celata da una folta<br />
vegetazione che l’incuria della gente aveva<br />
lasciato crescere. L’immagine sacra fu<br />
sfregiata, anche se non in modo grave.<br />
L’incauto cacciatore, nonostante l’involontarietà<br />
del gesto, fu profondamente<br />
turbato dall’evento e volle rimediare personalmente;<br />
tolse la vegetazione circostante<br />
l’edicola e ne avviò la risistemazione.<br />
Da tutti i dintorni converse sulla sacra<br />
immagine la pietà popolare e, nel giro di<br />
pochi anni, il pilone divenne famoso in<br />
tutto il Monregalese.<br />
A questo punto intervenne con autor<strong>it</strong>à<br />
Carlo Emanuele I che si impossessò della<br />
faccenda, dando incarico all’arch<strong>it</strong>etto<br />
Ascanio V<strong>it</strong>tozzi di erigere una basili-<br />
ca int<strong>it</strong>olata alla “Nativ<strong>it</strong>à di Maria Vergine<br />
del Mons Regalis”.<br />
Per tutto il ‘600 le vicende di Casa Savoia<br />
non permisero la realizzazione del<br />
progetto. Solo nel 1731 Francesco Gallo,<br />
altro arch<strong>it</strong>etto, ripreso il progetto originario,<br />
realizzò la grandiosa cupola ell<strong>it</strong>tica,<br />
la più grande al mondo nel suo<br />
genere, con un’altezza di 75 metri, diametro<br />
maggiore di 37 metri e diametro<br />
minore di 25 metri.<br />
Attualmente è il Pol<strong>it</strong>ecnico di Torino che<br />
tiene costantemente sotto mon<strong>it</strong>oraggio<br />
la cupola che dà segni di instabil<strong>it</strong>à. Anche<br />
perché il pavimento della basilica,<br />
da una parte all’altra, ha una pendenza<br />
di circa 40 centimetri a causa della diversa<br />
consistenza del terreno sottostante.<br />
A Pisa hanno una torre pendente? Bene,<br />
noi abbiamo addir<strong>it</strong>tura una cupola!<br />
La basilica ha un altare con baldacchino<br />
posto al centro; tutto intorno, a nicchia,<br />
sono sistemati altri quattro altari-tempietti,<br />
più un quinto altare nell’abside.<br />
Un commento a parte mer<strong>it</strong>ano le decorazioni<br />
ad affresco della cupola, esegu<strong>it</strong>e<br />
per la maggior parte da Mattia Bortoloni<br />
di San Bellino Polesine.<br />
Anche qui le cifre hanno dell’incredibile:<br />
6000 metri quadrati di p<strong>it</strong>ture, la più<br />
grande esecuzione mai realizzata per un<br />
tema unico, cioè “la Nativ<strong>it</strong>à di Maria<br />
Vergine”. Più di mezzo ettaro di affreschi<br />
appiccicati lassù, sulla cupola, fino<br />
a 75 metri di altezza.<br />
Non mi meraviglia che il bravo p<strong>it</strong>tore<br />
sia morto a 54 anni, consumato dalle incredibili<br />
condizioni<br />
di lavoro.<br />
Lasciato il santuario<br />
ci siamo trasfer<strong>it</strong>i<br />
nell’attigua casa di<br />
osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à, dove nel<br />
“Refettorio dei monaci”<br />
ci é stato serv<strong>it</strong>o<br />
il pranzo.<br />
Il salone è dominato<br />
al fondo da un<br />
bellissimo affresco,<br />
sempre del Bortoloni, dove il p<strong>it</strong>tore si é<br />
autor<strong>it</strong>ratto raffigurandosi nella persona<br />
prostrata in basso a destra di Gesù e dei<br />
discepoli di Emmaus.<br />
Anche nella cupola il Bortoloni si è auto<br />
raffigurato impersonando la figura del<br />
suo omonimo apostolo, Mattia, il tredicesimo.<br />
Peccato che durante il pranzo nessuno<br />
abbia pensato di salire sul pulp<strong>it</strong>o a leggere<br />
i Salmi o qualche altro brano della<br />
Bibbia, o la v<strong>it</strong>a di qualche santo.<br />
Tutti hanno pensato solo “a sbafare”. Non<br />
c’é più religione davvero!<br />
Dopo breve passeggiata nell’antistante<br />
piazza ad emiciclo siamo andati a Mondovì<br />
Piazza con la funicolare a cremagliera.<br />
Qui, qualcuno che non nomino,<br />
tanto tutti sanno chi é, ha dato sfoggio<br />
della sua incredibile capac<strong>it</strong>à di colloquio<br />
con un’enigmatica macchinetta distributrice<br />
di tickets; in men che non si dica<br />
tutti eravamo mun<strong>it</strong>i di biglietto per la<br />
sal<strong>it</strong>a.<br />
Da Mondovì Piazza, cosiddetta perché<br />
tutta arroccata intorno a Piazza Maggiore,<br />
siamo ridiscesi a Mondovì Breo.<br />
Quattro coraggiosi hanno abbandonato<br />
gli agi della funicolare per scendere a<br />
piedi, gli altri, meno avventurosi, hanno<br />
approf<strong>it</strong>tato del loro ticket per scendere<br />
comodamente con la cabina; ticket enigmaticamente<br />
carp<strong>it</strong>o dalla macchinetta<br />
del nostro eroe di prima.<br />
E dove poteva finire la g<strong>it</strong>a se non in una<br />
bella pasticceria? Così, dolcemente!<br />
Dai pressi della Piazza Stazione siamo<br />
risal<strong>it</strong>i sul nostro torpedone che ci ha riportati<br />
a Torino.
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19<br />
La parola al commercialista<br />
Dal 1° luglio è entrato in vigore il cosiddetto “spesometro”<br />
Claudio Racca<br />
No, non si tratta di un errore: questa volta<br />
l’ostica materia normalmente trattata<br />
da professionisti è stata assunta, con notevole<br />
faccia tosta, da un dilettante che<br />
però, vi assicuro, si basa su testi inconfutabili<br />
perché ufficiali. Il suo comp<strong>it</strong>o,<br />
pertanto, è di riportare bene quello che<br />
altri sanno.<br />
Perché questa usurpazione di comp<strong>it</strong>i? E’<br />
presto detto: l’argomento ha richiamato,<br />
dopo più di 20 anni, la memoria di una<br />
mia esperienza che mi aveva stup<strong>it</strong>o e<br />
piacevolmente sorpreso (da sadico quale<br />
sono, godo se anche gli altri, oltre ai<br />
lavoratori dipendenti e ai pensionati, cadono<br />
sotto le unghie del fisco). Ero in<br />
Svezia, a casa di un’amica che parlava<br />
correntemente <strong>it</strong>aliano, ed avevo appreso<br />
che il fisco locale aveva appena convocato<br />
il mar<strong>it</strong>o della stessa per avere<br />
spiegazioni sulla provenienza dei mezzi<br />
che gli avevano consent<strong>it</strong>o di effettuare<br />
per due anni consecutivi una costosa vacanza<br />
nelle isole del Med<strong>it</strong>erraneo. Evidentemente<br />
l’Agenzia di viaggi aveva<br />
effettuato la segnalazione e i redd<strong>it</strong>i dichiarati<br />
dal contribuente (costruttore di<br />
case in legno senza dipendenti, che cioè<br />
lavorava da solo facendosi aiutare solo<br />
saltuariamente) non erano congrui.<br />
Non so come sia fin<strong>it</strong>o l’incontro con<br />
l’agente delle tasse, però non mi risulta<br />
che il mio amico sia stato arrestato. Ricordo<br />
che l’episodio mi aveva colp<strong>it</strong>o<br />
molto e che avevo auspicato –io, lavoratore<br />
dipendente che non ha mai sottratto<br />
una lira al fisco (e come avrei potuto?) –<br />
che qualcosa di simile venisse introdotto<br />
anche nel nostro ordinamento.<br />
Sono passati esattamente 21 anni ed ecco<br />
che il mio auspicio si è avverato.<br />
Nel numero scorso di Nuovi Incontri il<br />
Commercialista (quello vero) si era diffuso<br />
sul redd<strong>it</strong>ometro, portando l’attenzione<br />
sui familiari spendaccioni che, nell’amb<strong>it</strong>o<br />
del piano di accertamenti sinte-<br />
tici varato nella manovra estiva del 2008,<br />
gli Uffici finanziari potrebbero sottoporre<br />
ad accertamento richiedendo la dimostrazione<br />
di adeguata capac<strong>it</strong>à redd<strong>it</strong>uale e<br />
finanziaria, tale da giustificare una notevole<br />
spesa, ad esempio l’acquisto di un<br />
appartamento.<br />
In questo numero mi riprometto invece<br />
di parlarvi dello “spesometro”, divenuto<br />
pienamente efficace dal 1°luglio<br />
di quest’anno. Alla base, un D.L.,<br />
il n.78 del 2010. E’ un sistema di mon<strong>it</strong>oraggio<br />
delle transazioni economiche,<br />
rifer<strong>it</strong>o agli acquisti e alle vend<strong>it</strong>e sia<br />
di beni che di servizi. Per la ver<strong>it</strong>à non<br />
si tratta di una nov<strong>it</strong>à assoluta: sino al 30<br />
giugno si prendevano in considerazione<br />
solamente le operazioni per le quali era<br />
previsto obbligo di fattura e per spese di<br />
€ 25000 per le operazioni 2010, dal luglio<br />
2011 invece rientrano anche quelle<br />
per le quali non vi è obbligo di fatturazione<br />
e quindi anche quelle poste<br />
in essere da commercianti al dettaglio,<br />
per esempio. Ma non tutte: solamente<br />
quelle che superano la soglia dei 3600<br />
euro, al lordo dell’IVA.<br />
In concreto: esiste l’obbligo, per le operazioni<br />
non fatturate, di rilevare i dati<br />
personali dell’acquirente, primo fra tutti<br />
il codice fiscale, e di comunicare la transazione<br />
all’Amministrazione Finanziaria,<br />
così da fornire al fisco elementi ulteriori<br />
per tenere sotto controllo e contrastare i<br />
comportamenti fraudolenti mediante il<br />
famoso “incrocio dei dati” (verifica della<br />
corrispondenza tra operazioni attive di<br />
un soggetto e operazioni passive di un<br />
altro soggetto). Quanto meno, i verificatori<br />
potranno rivolgere più facilmente<br />
l’attenzione ai soggetti che sono a più alto<br />
rischio di evasione fiscale.<br />
Nell’amb<strong>it</strong>o di un accertamento sintetico,<br />
viene cioè forn<strong>it</strong>o al fisco, quando<br />
si tratta in particolare di operazioni<br />
poste in essere nei confronti di privati,<br />
un aiuto per individuare l’effettiva<br />
capac<strong>it</strong>à contributiva delle persone fi-<br />
siche. L’Amministrazione Finanziaria<br />
entrerà in possesso di un complesso di<br />
informazioni, quali tutte le spese di importo<br />
significativo poste in essere da un<br />
contribuente, così da poter valutare se il<br />
redd<strong>it</strong>o dichiarato sia conforme al suo<br />
tenore di v<strong>it</strong>a. In caso contrario verrà<br />
costru<strong>it</strong>o un redd<strong>it</strong>o presunto, con tutte<br />
le conseguenze relative.<br />
Vogliamo fare, per meglio comprendere,<br />
alcuni esempi?<br />
L’Amministrazione Finanziaria riceverà<br />
dalle Agenzie di Viaggi e Vacanze tutte<br />
le informazioni relative ai viaggi acquistati,<br />
i Concessionari automobilistici comunicheranno<br />
gli acquisti di veicoli, i<br />
mobilieri le spese di arredamento, i galleristi<br />
e gli antiquari l’acquisto di oggetti<br />
d’arte, gli orefici la vend<strong>it</strong>a di gioielli,<br />
le cliniche le spese san<strong>it</strong>arie, gli avvocati<br />
le spese legali sostenute dai clienti, le<br />
scuole private le rette sostenute per i figli<br />
dei contribuenti, i club, i circoli e le<br />
palestre le quote versate per l’iscrizione<br />
e via di questo passo con moltissime altre<br />
informazioni.<br />
Questo sì che è il Grande Fratello! Tenete<br />
tutti nella giusta considerazione che<br />
ogni vostro acquisto, naturalmente di<br />
importo rilevante, diventerà una informazione<br />
che dovrà essere trasmessa e che<br />
verrà acquis<strong>it</strong>a dall’Amministrazione<br />
Finanziaria.<br />
L’obbligo di comunicazione telematica<br />
riguarda tutti i soggetti passivi IVA<br />
che, in qual<strong>it</strong>à di cedenti/prestatori o<br />
di cessionari/comm<strong>it</strong>tenti effettuano<br />
prestazioni rilevanti ai fini dell’IVA,<br />
primi fra tutti le imprese e i professionisti<br />
t<strong>it</strong>olari di part<strong>it</strong>a IVA.<br />
Ma non solo: precisa la circolare ministeriale<br />
n.24/E/11 che sono obbligati<br />
alla comunicazione anche i soggetti in<br />
contabil<strong>it</strong>à semplificata, gli enti non<br />
commerciali (lim<strong>it</strong>atamente alle operazioni<br />
effettuate nell’esercizio di attiv<strong>it</strong>à<br />
commerciali o agricole), i cura-
20<br />
20<br />
tori fallimentari, ecc.<br />
Sono invece esclusi dall’obbligo (provvedimento<br />
del Direttore dell’Agenzia<br />
delle Entrate del 21 giugno scorso) tutte<br />
le Amministrazioni Pubbliche, per le loro<br />
particolari modal<strong>it</strong>à di tenuta della contabil<strong>it</strong>à.<br />
Vediamo ora quali sono le operazioni<br />
incluse nell’obbligo di comunicazione<br />
al fisco.<br />
Due tipi di operazioni:<br />
- quelle effettuate tra due soggetti IVA;<br />
- quelle in cui acquirente o comm<strong>it</strong>tente<br />
sia il consumatore finale. Quindi privati<br />
o enti non commerciali che non svolgono<br />
attiv<strong>it</strong>à commerciale.<br />
L’obbligo sussiste:<br />
- Dal gennaio 2010: per operazioni di<br />
importo non inferiore ad euro 3000, al<br />
netto dell’IVA, nel caso di emissione<br />
obbligatoria di fattura,<br />
- Dal 1 luglio 2011: per operazioni di<br />
importo non inferiore a euro 3600 al<br />
lordo dell’IVA, per le quali non ricorre<br />
l’obbligo di emissione della fattura.<br />
Sono, ad esempio, le operazioni documentate<br />
a mezzo ricevuta fiscale o scontrino<br />
fiscale.<br />
A propos<strong>it</strong>o di obbligo di emettere fattura:<br />
- L’art. 22 del DPR n. 633/72 stabilisce<br />
che “l’emissione della fattura non è obbligatoria,<br />
se non è richiesta dal cliente<br />
non oltre il momento di effettuazione<br />
dell’operazione” e quindi la richiesta di<br />
fattura dal parte del cliente ne rende di<br />
fatto obbligatoria l’emissione;<br />
- quando l’emissione della fattura non è<br />
obbligatoria ma viene volontariamente<br />
emessa, si r<strong>it</strong>iene che l’obbligo di comunicazione<br />
al fisco sussista egualmente,<br />
nei casi previsti (operazioni di importo<br />
non inferiore a 3600 euro), però solamente<br />
a partire dal 1° luglio 2011.<br />
Un esempio chiarificatore: il dentista<br />
o il commercialista che effettuano prestazioni<br />
a privati.<br />
In conclusione, nulla di nuovo sotto il<br />
sole. E’ un po’ tardi, a mio parere, per<br />
sfruttare intuizioni sicuramente più a<br />
portata del comune buon senso rispetto<br />
a quella, la prima che mi viene in mente,<br />
di Newton. L’intuizione sarebbe quella<br />
di andare a controllare se è giustificabile<br />
una spesa elevata effettuata da soggetti<br />
poco o male conosciuti dall’agente<br />
delle tasse. Naturalmente tutti noi (pensionati<br />
e attivi, ricchi bancari) abbiamo<br />
ben poco da temere, mentre comincerei<br />
a preoccuparmi se fossi uno di quei lavoratori<br />
autonomi che, su un gett<strong>it</strong>o IR-<br />
PEF complessivo di 145 miliardi (anno<br />
2009) hanno contribu<strong>it</strong>o nella straordinaria<br />
misura del 6,40% (!), lasciando il<br />
rimanente 93,60 % sulle spalle dei dipendenti<br />
e dei pensionati. Sono cifre ufficiali,<br />
andate a leggervi “La parola al<br />
Presidente” del numero di giugno scorso,<br />
a pagina 5.<br />
O più probabilmente non c’è alcun mo-<br />
tivo per preoccuparsi. Anni fa, ricordo,<br />
ci fu un censimento (comunicazione obbligatoria!<br />
Guai a non farla) dei contatori<br />
della luce, forse allo scopo di snidare<br />
i proprietari di immobili che avevano<br />
rinunciato sin dalla sua ist<strong>it</strong>uzione a<br />
pagare l’ICI. Chi conosce l’utilizzo di<br />
quei dati da parte del Fisco si faccia<br />
avanti, ma in fretta. Non voglio più aspettare<br />
oltre, sono divenuto impaziente. Non<br />
vorrei che anche in questa occasione,<br />
partendo dalla buona intenzione (lo sapete<br />
che la strada dell’inferno è lastricata<br />
di buone intenzioni?) si arrivasse<br />
(per i motivi più vari, tipo la carenza di<br />
organici degli Uffici Finanziari o anche<br />
senza alcun motivo) al sol<strong>it</strong>o risultato di<br />
una azione produttiva ed efficace come<br />
quella di scopare il mare.<br />
Varie fiscali, previdenziali e finanziarie<br />
Mario Alessandria<br />
Perequazione Pensioni<br />
San<strong>it</strong>à e pensioni sono due delle voci significative<br />
dove lo Stato cerca di recuperare<br />
risorse finalizzate al pareggio dei<br />
conti previsto per l’anno 2014.<br />
Nel primo caso, tram<strong>it</strong>e la stretta sui ticket<br />
san<strong>it</strong>ari; nel secondo con una serie<br />
di interventi mirati tra cui l’aggancio alle<br />
aspettative di v<strong>it</strong>a e l’aumento dell’età<br />
di pensione dall’anno 2020 per le donne<br />
del settore privato, ma soprattutto con<br />
l’introduzione del contributo di solidarietà<br />
e la rivalutazione delle pensioni.<br />
Il contributo di solidarietà imposto alle<br />
cosiddette pensioni d’oro è scattato dal<br />
primo agosto 2011 mentre per il medesi-
mo anno la rivalutazione degli assegni<br />
continuerà a seguire le vecchie regole con<br />
abbattimenti nel prossimo biennio 2012<br />
– 2013.<br />
La quota di pensione che non supera il<br />
triplo del trattamento minimo sarà rivalutata<br />
al 70%<br />
mentre la parte eccedente sarà congelata<br />
ai livelli attuali, senza alcun r<strong>it</strong>occo.<br />
Speranza di v<strong>it</strong>a<br />
La speranza di v<strong>it</strong>a è un indicatore, proprio<br />
della demografia, che esprime il<br />
numero medio di anni attesi di v<strong>it</strong>a.<br />
Alla nasc<strong>it</strong>a indica la durata media della<br />
v<strong>it</strong>a di un neonato, ad una determinata<br />
età la durata media della v<strong>it</strong>a per tutta la<br />
popolazione di quella età.<br />
Nel linguaggio previdenziale, l’espressione<br />
“speranza di v<strong>it</strong>a” è diventato un<br />
punto di riferimento significativo in<br />
quanto i requis<strong>it</strong>i anagrafici per la pensione<br />
saranno correlati all’aumento della<br />
v<strong>it</strong>a media.<br />
L’adeguamento sarà effettuato con cadenza<br />
triennale e la prima applicazione<br />
è stata anticipata dall’anno 2015, poi<br />
2014, all’anno 2013.<br />
Si tratta di un altro anello degli aggiustamenti<br />
al sistema previdenziale, cruccio<br />
non dilazionabile per il personale in<br />
servizio.<br />
Liquidazione Modelli 730<br />
Con la pensione del mese di Luglio il Fondo<br />
Pensioni della ex Banca CRT ha provveduto<br />
a liquidare i risultati a deb<strong>it</strong>o od a<br />
cred<strong>it</strong>o del prospetto di liquidazione dei<br />
modelli 730/2011 per i redd<strong>it</strong>i dell’anno<br />
2010, presentati presso la Banca.<br />
Per i pensionati, invece, che si sono rivolti<br />
ad un qualsiasi Centro di Assistenza<br />
fiscale, la liquidazione avviene sul<br />
cedolino paga della pensione nel mese<br />
di pervenimento al Fondo Pensioni della<br />
comunicazione dell’importo da addeb<strong>it</strong>are<br />
od accred<strong>it</strong>are.<br />
Infatti, i CAF comunicano il risultato finale<br />
dei conteggi del modello 730 al sost<strong>it</strong>uto<br />
d’imposta e, al riguardo, possono<br />
verificarsi disguidi nell’indicare il codice<br />
fiscale del sost<strong>it</strong>uto stesso o r<strong>it</strong>ardi<br />
nella comunicazione dei dati.<br />
Part<strong>it</strong>e Iva inattive<br />
I pensionati, t<strong>it</strong>olari di part<strong>it</strong>a Iva, che<br />
per tre anni consecutivi non hanno più<br />
eserc<strong>it</strong>ato l’attiv<strong>it</strong>à d’impresa o di arti e<br />
professioni o, se obbligati, non hanno<br />
provveduto alla presentazione della dichiarazione<br />
annuale e che non hanno<br />
tempestivamente comunicato la cessazione<br />
dell’attiv<strong>it</strong>à, possono sanare la violazione<br />
con una sanzione minima.<br />
Occorre, entro il prossimo 4 ottobre, versare<br />
un forfa<strong>it</strong> di euro 129, tram<strong>it</strong>e modello<br />
f24 e con codice 8110.<br />
Non è possibile effettuare compensazioni<br />
con cred<strong>it</strong>i erariali eventualmente spettanti<br />
e nel campo “elementi identificativi”<br />
occorre riportare la part<strong>it</strong>a iva da cessare.<br />
Il campo “tipo” va valorizzato con<br />
la lettera “R” e nella sezione “contribuente”<br />
si indicano i dati anagrafici ed il codice<br />
fiscale del soggetto passivo Iva.<br />
Detrazioni e deduzioni<br />
Le varie fattispecie di spese, fiscalmente<br />
rilevanti, possono essere detraibili o deducibili<br />
a seconda della loro natura, in<br />
relazione a quanto dettagliato nelle istruzioni<br />
dei modelli della dichiarazione dei<br />
redd<strong>it</strong>i (mod. 730 od Unico).<br />
Le spese detraibili danno dir<strong>it</strong>to ad un<br />
abbattimento delle imposte per un ammontare<br />
pari al 19% delle stesse mentre<br />
quelle deducibili riducono il redd<strong>it</strong>o complessivo<br />
e, pertanto, consentono un abbattimento<br />
dell’onere fiscale pari all’aliquota<br />
marginale.<br />
La scelta fra deduzione e detrazione non<br />
è certo facoltativa, bensì dettata da chiare<br />
norme. Il caso contrario sarebbe un assurdo!.<br />
L’opzione è possibile solo a certe condizioni,<br />
per lim<strong>it</strong>ate fattispecie di oneri ed<br />
in particolari s<strong>it</strong>uazioni (es. utilizzo totale<br />
di capienza per una posizione, con<br />
possibil<strong>it</strong>à di recuperare la parte residua<br />
quale altra fattispecie).<br />
Al riguardo, si nota che la manovra<br />
appena approvata incide sotto la forma<br />
di un abbattimento generalizzato<br />
delle agevolazioni fiscali.<br />
Infatti quest’ultime saranno tagliate del<br />
5% per l’anno 2013 e del 20% a partire<br />
dal 2014: si va dalle spese mediche a<br />
21<br />
21<br />
quelle per asili nido, dalle ristrutturazioni<br />
edilizie alle agevolazioni per le famiglie<br />
con figli, ecc. . Si tratta di importi<br />
significativi, per ora non considerati.<br />
La stretta non verrà applicata se entro il<br />
30 settembre 2013 sarà eserc<strong>it</strong>ata la delega<br />
con la riforma fiscale; ovviamente<br />
l’intero pacchetto degli oneri detraibili o<br />
deducibili verrebbe regolamentato diversamente.<br />
Agevolazioni sulla casa<br />
Nel caso di detrazioni per interventi su<br />
immobili, è stato abol<strong>it</strong>o l’obbligo di indicazione<br />
in fattura del costo della monodopera<br />
(sia ai fini del 36% che del<br />
55%) ed è stato eliminato l’invio della<br />
comunicazione preventiva al Centro operativo<br />
di Pescara (ai fini del 36%).<br />
La comunicazione verrà sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a, nella<br />
dichiarazione dei redd<strong>it</strong>i, dai dati catastali<br />
dell’immobile oltre agli altri dati di<br />
controllo già previsti (codice fiscale del<br />
beneficiario).<br />
La soppressione dell’obbligo della comunicazione<br />
preventiva vale per tutti i lavori<br />
iniziati dal 14 maggio 2011.<br />
In attesa di future modifiche, si ricorda<br />
che dette agevolazioni scadranno il 31<br />
dicembre 2012 (il 36%) e il 31 dicembre<br />
2011 (il 55%) e che in caso di proroga<br />
saranno interessate dai tagli previsti per<br />
il ridimensionamento del defic<strong>it</strong>.<br />
Residui di pensione<br />
I residui di pensione, quota Fondo Pensione<br />
CRT, vanno inser<strong>it</strong>i nella denuncia<br />
di successione.<br />
Tale adempimento comporta, se è già stata<br />
inoltrata detta denuncia, di doverla<br />
integrare per poter riscuotere l’ammontare<br />
ancora spettante.<br />
È opportuno sempre valutare le incombenze<br />
relative alle pratiche di successione<br />
nella loro interezza, prima di procedere.<br />
L’Associazione è a disposizione<br />
per le prime informazioni:<br />
telefono 011.662 46 68<br />
oppure a<br />
Mario Alessandria 389 075 35 50<br />
o Renzo Chiarenza
22<br />
22<br />
Daniela Bonino Cane<br />
Il Parco del Valentino è il più antico e<br />
conosciuto parco pubblico della c<strong>it</strong>tà,<br />
quello che i turisti non mancano di vis<strong>it</strong>are<br />
insieme alla Mole Antonelliana. Sebbene<br />
con i suoi 500mila mq. non sia il<br />
più vasto (il più ampio è il Parco della<br />
Pellerina che ne conta 837mila), è senza<br />
dubbio il più elegante e celebrato. Molti<br />
sono gli elementi che fanno del Valentino<br />
un luogo di grande attrattiva: il Po che<br />
scorre a fianco, il Borgo medievale, il<br />
Giardino roccioso, la fontana dei Dodici<br />
mesi, l’Orto botanico, ma tra tutti il principale<br />
è senz’altro l’omonimo castello,<br />
che fu residenza reale fra il XVII e il<br />
XVIII secolo. È un importante complesso<br />
monumentale ricco di fascino, dall’arch<strong>it</strong>ettura<br />
maestosa, con le preziose decorazioni<br />
scultoree e gli affreschi di ispirazione<br />
storica e m<strong>it</strong>ologica che destano<br />
meraviglia nel vis<strong>it</strong>atore. Dal 1997, come<br />
tutte le altre residenze sabaude piemontesi,<br />
è iscr<strong>it</strong>to fra i beni considerati “Patrimonio<br />
dell’Uman<strong>it</strong>à” dall’Unesco ed<br />
attualmente è sede univers<strong>it</strong>aria della<br />
Facoltà di Arch<strong>it</strong>ettura.<br />
Ma ha uno storia molto lunga e varia, e<br />
nel corso dei secoli è stato testimone di<br />
episodi che stanno tra il boccaccesco e il<br />
romanzo gotico. La prima leggenda narra<br />
che i duchi di Casa Savoia amassero<br />
recarsi con il loro segu<strong>it</strong>o lungo le rive<br />
del fiume per dedicarsi alla caccia, ai<br />
caroselli e ai tornei cavallereschi. La sug-<br />
Il Castello del Valentino<br />
La facciata del castello verso la c<strong>it</strong>tà<br />
gestione di quel luogo colpì particolarmente<br />
il duca Carlo Emanuele I, il quale<br />
volle costruirvi una villa di delizia, e<br />
poiché sarebbe sorta in una posizione<br />
romantica, volle dare un tocco di romanticismo<br />
anche alla posa della prima pietra.<br />
Inv<strong>it</strong>ò tutte le dame di corte ad una<br />
solenne caccia, promettendo a colei che<br />
per prima avesse colp<strong>it</strong>o un daino l’onore<br />
di dare il suo nome all’edificio. La<br />
sorte favorì Valentina Balbiano, patrizia<br />
chierese andata sposa a Renato Birago, e<br />
per questo il castello, e per estensione<br />
tutta la zona, portano ancora oggi il suo<br />
nome.<br />
Naturalmente la storia documentata racconta<br />
la vicenda in modo un po’ diverso.<br />
Effettivamente Valentina Balbiano amava<br />
andare a caccia fra quelle selve dove<br />
Monumento funebre di Valentina Balbiano<br />
nel Museo del Louvre<br />
sorgeva un grande cascinale di proprietà<br />
di un certo Melchiorre Borgarello, signore<br />
di Santena e Poirino e balivo, vale a<br />
dire rappresentante diplomatico, del re<br />
di Francia. Renato Birago, perché la<br />
moglie potesse r<strong>it</strong>emprarsi dopo le fatiche<br />
della caccia, comprò quell’edificio,<br />
lo trasformò in dimora adatta al lignaggio<br />
della dama, gli diede il nome della<br />
consorte e gliene fece dono.<br />
In quel periodo Renato Birago era una<br />
grande autor<strong>it</strong>à a Torino. Si era nel periodo<br />
in cui i Savoia avevano dovuto soccombere<br />
all’invasione francese; il duca<br />
Carlo II era morto nel 1553 a Vercelli e<br />
non era stato nemmeno celebrato il suo<br />
funerale: il suo corpo era stato frettolosamente<br />
rinchiuso in un feretro che ri-<br />
mase per anni abbandonato nella sacrestia<br />
della cattedrale vercellese; il principe<br />
ered<strong>it</strong>ario, quell’Emanuele Filiberto<br />
soprannominato Testa di Ferro, che con<br />
la sua abil<strong>it</strong>à e ostinazione doveva riportare<br />
in alto i fasti di Casa Savoia, era in<br />
Germania a guidare l’eserc<strong>it</strong>o, prima al<br />
servizio dell’imperatore Carlo V e poi del<br />
figlio Filippo II. In Piemonte, trasformato<br />
in “gouvernement” francese, era stato<br />
nominato un Parlamento e Renato Birago,<br />
appartenente ad una famosa casata<br />
lombarda trasfer<strong>it</strong>asi in Francia per inimicizia<br />
con gli Sforza, era il Presidente.
Era una carica eminente, dato che non<br />
solo era la suprema autor<strong>it</strong>à giudiziaria<br />
della provincia, ma aveva anche la custodia<br />
del sigillo reale. Come sappiamo<br />
Emanuele Filiberto trionfò nella battaglia<br />
di Saint Quentin sconfiggendo la Francia<br />
e nella successiva Pace di Cateau-<br />
Cambrésis, nel 1559, fu ricompensato<br />
con la rest<strong>it</strong>uzione di tutti i suoi terr<strong>it</strong>ori.<br />
Quando tornò a Torino comprò anche il<br />
castello del Valentino da Renato Birago,<br />
che se ne andò in Francia a continuare la<br />
sua carriera pol<strong>it</strong>ica. Costui, alla morte<br />
dell’amata moglie Valentina, avvenuta<br />
nel 1572, abbracciò lo stato ecclesiastico,<br />
diventando in segu<strong>it</strong>o cardinale, e a<br />
memoria della consorte commissionò a<br />
Germain Pilon un monumento funebre<br />
oggi esposto nella sezione sculture del<br />
Museo del Louvre e considerato fra le<br />
maggiori opere della statuaria francese<br />
della seconda metà del sec. XVI. A Torino,<br />
intanto, il duca chiese al Palladio di<br />
abbellire ulteriormente il castello del<br />
Valentino, che nel 1620 venne donato a<br />
Cristina di Francia quando, tredicenne,<br />
arrivò a Torino per sposare V<strong>it</strong>torio Amedeo<br />
I, nipote di Emanuele Filiberto. La<br />
fanciulla si innamorò dell’edificio e ne<br />
volle fare una delle sue dimore predilette,<br />
ristrutturandolo radicalmente perché<br />
le ricordasse i manieri della sua patria; è<br />
evidente lo stile francese nei tetti spioventi.<br />
I lavori, iniziati da Carlo di Castellamonte<br />
e prosegu<strong>it</strong>i dal figlio Amedeo,<br />
richiesero trent’anni, periodo nel<br />
quale la giovane Cristina si trasformò<br />
nella prima Madama Reale. La reggia era<br />
un luogo di delizia, dove si svolgevano<br />
molte feste e spettacoli teatrali, ma non<br />
solo, e qui entriamo direttamente nei pettegolezzi<br />
e nelle maldicenze. Si racconta<br />
che la Madama Reale, rimasta vedova<br />
poco più che trentenne, solesse intrattenersi<br />
con bei giovani e usasse sbarazzarsene<br />
facendoli precip<strong>it</strong>are in trabocchetti<br />
collegati con i sotterranei. Se questa<br />
può essere solo una maligna insinuazione,<br />
più cred<strong>it</strong>o ha la lunga storia d’amore<br />
che la legò al conte Filippo d’Agliè,<br />
esponente di una delle più antiche famiglie<br />
della nobiltà piemontese. Egli era un<br />
giovane inquieto, affascinante e impetuo-<br />
so, qualcuno dice addir<strong>it</strong>tura violento,<br />
con gli occhi scuri, i capelli corvini e la<br />
barbetta a pizzo. Sin da giovanissimo<br />
aveva condotto una v<strong>it</strong>a disordinata e libertina,<br />
ed era stato mandato a Roma per<br />
essersi messo nei guai sfidando a duello<br />
un altro aristocratico. Nella c<strong>it</strong>tà del papa<br />
era diventato gentiluomo di camera del<br />
principe Maurizio di Savoia e in questo<br />
ambiente culturalmente stimolante aveva<br />
sviluppato un vasto e profondo interesse<br />
nel campo delle arti musicali e letterarie.<br />
Tornato a Torino nel 1627, aveva<br />
impiegato il suo raffinato e squis<strong>it</strong>o talento<br />
artistico nell’ideazione delle feste<br />
di Corte, a esaltazione e onore della storia<br />
sabauda e della duchessa, defin<strong>it</strong>a<br />
“Diamante, Giglio e Sole” del ducato.<br />
Inev<strong>it</strong>abilmente la sua avvenenza non<br />
passò inosservata allo sguardo attento<br />
della duchessa, che parlò di lui come di:<br />
“un gentil homme beau et spir<strong>it</strong>uel; il<br />
ava<strong>it</strong> la tête parfa<strong>it</strong>ement belle, la taille<br />
forte et agréable, l’air d’un garçon de<br />
18 ans.” Nel 1631 Filippo divenne Alfiere<br />
dei corazzieri ducali e forse allora<br />
iniziò il loro amore. Dopo la morte del<br />
duca, avvenuta nel 1637, e l’assunzione<br />
della Reggenza da parte di Cristina per<br />
conto dell’erede al trono, allora bambino,<br />
Filippo d’Agliè divenne il favor<strong>it</strong>o e<br />
il più intimo Consigliere della sovrana.<br />
La s<strong>it</strong>uazione del ducato era piuttosto<br />
difficile, a causa delle continue ingerenze<br />
della Francia e ai contrasti con i fratelli<br />
del defunto sovrano desiderosi di<br />
impossessarsi del trono, che impegnarono<br />
il ducato in quella che venne defin<strong>it</strong>a<br />
la Guerra dei Cognati.<br />
Per scred<strong>it</strong>are la Reggente le maldicenze<br />
si sprecavano; fu fatto circolare un anonimo<br />
e ingiurioso libello dal t<strong>it</strong>olo “Relation<br />
de la Cour de Savoye ou les<br />
amours de Madame Royale” e si sussurrava<br />
che l’erede fosse in realtà figlio del<br />
conte.<br />
In tutto quel periodo tempestoso Filippo<br />
sostenne sempre Cristina, subendo anche<br />
la detenzione in Francia, imprigionato<br />
per punire la duchessa troppo poco filo<br />
francese. Finalmente, con la morte di<br />
Richelieu e l’accordo siglato con i cognati,<br />
tornò la pace e Filippo, liberato,<br />
R<strong>it</strong>ratto di Cristina di Francia<br />
23<br />
23<br />
poté tornare accanto alla sovrana sabauda<br />
e forse impararono ad essere un po’<br />
più discreti. Nel 1646 venne nominato<br />
Sovrintendente alle Finanze, incarico che<br />
gli permise di dirigere la ristrutturazione<br />
del castello del Valentino e della Vigna<br />
di Madama Reale, quella che adesso è<br />
Villa Abegg, dove lui viveva. Sembra che<br />
ne abbia approf<strong>it</strong>tato per far scavare un<br />
lungo sotterraneo che collegava i due<br />
edifici, perché la sovrana potesse raggiungerlo<br />
senza sollevare altri pettegolezzi.<br />
Dopo la morte di Cristina, avvenuta<br />
nel 1663, Filippo venne allontanato<br />
da corte e si r<strong>it</strong>irò in un villino nella Vigna<br />
di Madama Reale. Divenne un assiduo<br />
frequentatore del vicino convento del<br />
Monte dei Cappuccini ed espresse il desiderio<br />
d’essere sepolto “nell’angolo più<br />
vile ed abbietto del convento”. Morì nel<br />
1667 e fu accontentato; delle sue spoglie<br />
si persero le tracce finché vennero casualmente<br />
rinvenute nell’orto del Monte<br />
dei Cappuccini nel 1989. Forse si era<br />
pent<strong>it</strong>o di tanta modestia e voleva una<br />
sepoltura più dign<strong>it</strong>osa, perché si racconta<br />
che il suo fantasma sia apparso spesso<br />
sul Monte, fino al 1978 e da allora si sia<br />
finalmente acquietato.
24<br />
24<br />
Franco Uberti<br />
La stanchezza cominciava a farsi sentire,<br />
soprattutto ora che stava salendo sulla<br />
linea di massima pendenza. Era più<br />
di mezz’ora che l’aveva perso di vista,<br />
ma c’era … Oh, sì che c’era!<br />
Deciso a non mollare, continuò a salire<br />
anche perché, incrociando il sentiero dei<br />
forestali per poi lasciarselo alle spalle,<br />
ne trovò le impronte. Ed infatti lo rivide,<br />
lui, il cervo più grande incontrato in v<strong>it</strong>a<br />
sua: su quella balza sembrava ancora più<br />
grande e, incredibilmente, una preda fin<br />
troppo facile. Più di un anno di battute<br />
ed appostamenti mer<strong>it</strong>avano ora una<br />
degna conclusione.<br />
Dopo aver posato a terra il fucile ed il<br />
sacco tenuto a spalle, si distese a terra<br />
dietro un masso alla sua sinistra cercando<br />
di non fare rumore; anche se sottovento,<br />
non doveva commettere alcun errore.<br />
L’erba bagnata però si impossessò<br />
del fardello e lo fece scivolare di qualche<br />
metro verso valle.<br />
L’uomo imprecò tra sé tentando di alzarsi<br />
per recuperarlo, ma i suoi piedi<br />
prima, ed il suo corpo poi, finirono preda<br />
del pendio reso scivoloso da quella<br />
polla che riversava rivoli d’acqua sotto<br />
il manto erboso. Iniziò a rotolare goffamente,<br />
inesorabilmente; sapeva che di lì<br />
a poco si sarebbe fermato. Invece no,<br />
continuò a scendere sempre più velocemente<br />
con le mani che cercavano un appiglio<br />
inesistente. In altra circostanza<br />
avrebbe potuto anche trasformarsi in un<br />
divertimento, ma non era quello il caso.<br />
Quei massi, franati là chissà da dove e<br />
chissà quando, comparvero all’improvviso:<br />
arrivò loro addosso e sentì degli<br />
scricchiolii. Erano la sua testa e le sue<br />
ossa.<br />
Si risvegliò in preda a dolori lancinanti:<br />
f<strong>it</strong>te, pugnalate e quella sensazione di<br />
caldo intorno alla testa. Istintivamente<br />
estrasse la lingua per bagnarsi le labbra<br />
e sentì il sapore del sangue.<br />
Perse i sensi e si risvegliò più volte. Verso<br />
le undici di sera l’agonia finì.<br />
Cronaca nera<br />
“la montagna racconta…”<br />
“Squadra uno a stazione comando …. mi<br />
ricevete?”<br />
“Vai, ti ricevo”.<br />
“Comandante, sono Fabio, l’abbiamo<br />
trovato… È morto, siamo oltre il vallonetto,<br />
trecento metri circa sopra la strada,<br />
sa … dove una volta c’era la sbarra”.<br />
“Fai rientrare le altre due squadre. Io<br />
avviso i Carabinieri e vi raggiungo…<br />
Chiudo”.<br />
Nino, il Comandante della Forestale,<br />
mollò il microfono della radio di servizio<br />
e arraffò le chiavi della Land Rover.<br />
Uscì dal cortile della Stazione in tutta<br />
fretta a sirena inser<strong>it</strong>a e lampeggianti blu<br />
accesi. Fu lì che ci incontrammo.<br />
“Ciao Franco, salta su, andiamo al vallonetto,<br />
abbiamo trovato quel tizio scomparso<br />
l’altro ieri. Per mezzogiorno ti riporto<br />
giù”. Io stavo uscendo dalla Posta<br />
e volevo prendermi un caffè….<br />
In auto lui telefonò Carabinieri, io a mia<br />
moglie per avvisarla che avrei fatto tardi.<br />
“Ho visto il TG ieri sera … e poi ho visto<br />
l’elicottero” dissi “ma chi è, cioè voglio<br />
dire, cosa è successo?”<br />
“Beh, lo vedremo. È un tizio che ab<strong>it</strong>a<br />
giù in valle, non è di qui; ma lo conosco,<br />
fa il bracconiere, lo sanno tutti. Una condanna,<br />
ma dopo non l’abbiamo mai più<br />
beccato sul fatto. Forse stavolta qualcosa<br />
è andato storto”.<br />
L’ultimo tratto del sentiero obbligò Nino<br />
ad inserire le ridotte per superare i frequenti<br />
avvallamenti provocati dall’acqua.<br />
Fabio ci aspettava di fianco ad un vecchio<br />
cippo di legno, ultimo residuato<br />
della sbarra rimossa da anni.<br />
Salimmo a piedi per un po’ zigzagando<br />
tra massi ed alberi. Ci salutammo tutti<br />
frettolosamente: la squadra era composta<br />
da Fabio, il forestale, e da due uomini<br />
del Soccorso Alpino e uno della Protezione<br />
Civile con un cane da ricerca.<br />
“L’ha trovato Galileo” disse uno di loro<br />
“non abbiamo toccato niente”. Il cane,<br />
sentendo il suo nome, si alzò dall’erba<br />
ove si era disteso a riposare e si mise a<br />
sedere; Nino gli diede una pacca confidenziale<br />
sulla schiena .. “Bravo, sei stato<br />
bravissimo!”<br />
Il corpo giaceva supino; il viso, deformato<br />
in una smorfia di dolore, era coperto<br />
da una colata di sangue rappreso,<br />
un braccio ed una gamba vistosamente<br />
fratturati.<br />
“È stato un incidente, è ovvio” sentenziò<br />
Fabio “è scivolato da lassù, ci sono i<br />
segni… guardi Comandante… vicino al<br />
masso abbiamo trovato il fucile, a fianco<br />
del cespuglione il suo sacco. In tasca ha<br />
il cellulare, lo vede? Sporge fuori, ma<br />
evidentemente non è riusc<strong>it</strong>o ad usarlo”.<br />
Nino alzò lo sguardo e scrutò con attenzione<br />
i dintorni. Ci scambiammo occhiate<br />
interrogative: cosa stava cercando?<br />
“Omicidio, è omicidio volontario” disse<br />
Nino provocando la sorpresa di tutti noi.<br />
“Ma come puoi dirlo” azzardai, pentendomi<br />
sub<strong>it</strong>o del mio tono perentorio “ e<br />
poi chi avrebbe potuto, quassù…”.<br />
“Omicidio per leg<strong>it</strong>tima difesa… diciamo…<br />
preventiva. È stata lei, la montagna”<br />
e dicendolo add<strong>it</strong>ò il bosco. “E il<br />
mandante è ancora qui, ci sta osservando.<br />
Fate piano, voltatevi verso sinistra,<br />
guardate sulla balza”. Seguendo le indicazioni<br />
di Nino, indirizzammo lo sguardo<br />
e lo vedemmo nella sua maestos<strong>it</strong>à:<br />
un cervo stupendo ci stava osservando<br />
per nulla intimor<strong>it</strong>o dalla nostra presenza.<br />
Poi, lentamente, si avviò verso il prato<br />
alle sue spalle e percorse un lungo tratto<br />
allo scoperto: sapeva che quegli uomini,<br />
di cui due armati, e quel cane, non<br />
rappresentavano per lui un pericolo.<br />
Scomparve tra i larici.<br />
“Sono sicuro che l’ha obbligato a seguirlo<br />
fino qui, il terreno è infido, ci sono diverse<br />
polle che scaricano acqua, l’erba è<br />
molto alta ed è difficile accorgersi del fondo<br />
viscido. E forse non si è mai allontanato<br />
dall’altro ieri per sincerarsi della fine<br />
di quell’individuo. Fabio, aspetta i Carabinieri<br />
e non toccare niente. Io torno giù<br />
con tutti e Galileo naturalmente”.
Mi fermai qualche minuto nell’ufficio di<br />
Nino, alla Stazione Comando. L’offerta<br />
di un caffè era irrinunciabile, anche se<br />
avrei prefer<strong>it</strong>o un cognac…!<br />
“E adesso…?” chiesi.<br />
“Farò il mio rapporto, per tutto il resto<br />
se la vedranno i Carabinieri, il Magistrato<br />
ed il Medico Legale…, sai come vanno<br />
queste cose. Per quello che mi riguarda,<br />
descriverò i fatti: la formazione delle<br />
tre squadre, l’ora di inizio delle ricer-<br />
che, le zone battute, il r<strong>it</strong>rovamento… e<br />
tutto il resto che si scrive in questi casi.<br />
Però una soddisfazione me la voglio togliere.<br />
In fondo, prima della mia firma,<br />
aggiungerò “giustizia è fatta”.<br />
Fece una pausa guardando insistentemente<br />
il telefono: “Già li sento quelli<br />
del Comando Regione, giù a Torino…<br />
ma sei matto cosa ti è saltato ….!?!”<br />
aggiunse im<strong>it</strong>ando una voce profonda<br />
ed irata.<br />
L’angolo della poesia<br />
25<br />
25<br />
“E tu cosa risponderai?” domandai incurios<strong>it</strong>o.<br />
“Oh, niente, continuerò il mio lavoro”.<br />
Andai a recuperare la mia auto vicino<br />
all’ufficio postale ripensando alla mattinata<br />
trascorsa… e che mattinata!<br />
Adesso ho un amico in più; è un cervo che<br />
ho visto solo per alcuni istanti. Vive nei boschi<br />
che sovrastano la mia casa. Lo cercherò<br />
con il binocolo per augurargli lunga v<strong>it</strong>a.<br />
A ulteriore conferma del detto “anche i bancari hanno un’anima” pubblichiamo una composizione poetica del collega<br />
Bruno Spesso che si int<strong>it</strong>ola:<br />
Come un gabbiano solo<br />
Se raccogli<br />
pietre bianche alla deriva<br />
tra le onde<br />
che si frangono incantate<br />
non cercare<br />
quel messaggio sempre atteso<br />
dentro il vento<br />
che accarezza le tue d<strong>it</strong>a:<br />
ma se un giorno<br />
ti r<strong>it</strong>rovi stanco e solo<br />
e desideri<br />
abbracciare l’infin<strong>it</strong>o<br />
abbandona la ragione<br />
ed i pensieri<br />
r<strong>it</strong>rovando il giusto corso<br />
della v<strong>it</strong>a.<br />
Ferma i giorni, le stagioni,<br />
non restare<br />
muto e triste<br />
a celebrare le tue pene.<br />
Spicca il volo<br />
di gabbiano innamorato<br />
e r<strong>it</strong>orna fiducioso<br />
a veleggiare.
26<br />
26<br />
Notizie Flash<br />
Riproduciamo la lettera ricevuta in maggio dalla Società San Vincenzo de’ Paoli CRT, che è un ringraziamento per quanto molti<br />
hanno fatto per soccorrere i meno abbienti e le famiglie povere.<br />
La Messa a ricordo dei Colleghi defunti<br />
Anche quest’anno la S.Messa a ricordo dei colleghi defunti verrà celebrata l’8<br />
Novembre prossimo nella Chiesa di Santa Cristina (Piazza S. Carlo di Torino) alle<br />
ore 17,30.<br />
In tale occasione verranno anche espressamente ricordati i Colleghi in servizio e in<br />
pensione che ci hanno lasciati nel corso dell’anno.<br />
Si confida in una ampia partecipazione al tradizionale, pio evento.
“Bufale”...<br />
“Bufale”...<br />
Alimentari<br />
Alimentari<br />
È da tempo che stiamo assistendo a notizie<br />
e segnalazioni false nel comparto alimentare<br />
che ciclicamente ricompaiano su<br />
Internet, favor<strong>it</strong>e anche dal passaparola.<br />
Vere e proprie “bufale” che nel linguaggio<br />
degli internauti indica il tentativo di<br />
trarre in inganno la gente presentando volutamente<br />
qualcosa di falso come reale.<br />
Storie che generalmente si distinguono<br />
dalla truffa per mancanza di prof<strong>it</strong>to a<br />
scap<strong>it</strong>o della v<strong>it</strong>tima.<br />
Per sfatare questi fenomeni, che sono<br />
ormai talmente diffusi, sono nate trasmissioni<br />
come “M<strong>it</strong>i da sfatare” mandata in<br />
onda da Discovery Chanel e s<strong>it</strong>i internazionali<br />
specializzati.<br />
Tra questi segnaliamo: il s<strong>it</strong>o Snopes che<br />
osp<strong>it</strong>a, dettagliando caso per caso, una<br />
delle maggiori raccolte di bufale e leggende<br />
metropol<strong>it</strong>ane (http//www.snopes.com)<br />
e in lingua <strong>it</strong>aliana il Servizio Antibufala<br />
http.//attivismo.blogspot.com<br />
Di Di internet<br />
internet<br />
Cose che il tuo telefonino può fare (ammesso<br />
che sia vero)<br />
Il numero d’emergenza in tutto il mondo<br />
è 112.<br />
Questo numero lo puoi dig<strong>it</strong>are anche se<br />
il telefono è bloccato.<br />
Hai lasciato le chiavi dentro la tua<br />
auto?<br />
Sei lontano da casa e hai il controllo remoto<br />
per aprirla?<br />
La soluzione è di chiamare a casa e che<br />
qualcuno prenda il comando dell’apertura<br />
delle porte (o chiave elettronica) e lo metta<br />
vicino al telefono e tu poni il tuo a circa 20<br />
cm. di distanza dalla porta dell’auto.<br />
Fai schiacciare il comando e... voilà, le porte<br />
si aprono. Funziona anche con il baule.<br />
Batteria del telefono scarica?<br />
Tutti i telefonini hanno una riserva di<br />
carica nella batteria, devi dig<strong>it</strong>are *3370#<br />
27<br />
27<br />
Nota di Redazione:<br />
chi legge non dimentichi sotto quale t<strong>it</strong>olo è stato ricompreso questo estratto da<br />
internet in materia di telefoni cellulari. In effetti è certo che il primo e l’ultimo<br />
dei quattro punti rispondono alla ver<strong>it</strong>à, mentre più incerta è la veridic<strong>it</strong>à del<br />
secondo e del terzo. In particolare un esperimento effettuato sulla riserva di<br />
carica della batteria non ha dato es<strong>it</strong>o pos<strong>it</strong>ivo. Non è stata invece effettuata una<br />
prova del secondo punto, sulla trasmissione degli impulsi via telefono. Provateci<br />
voi e poi, per favore, rifer<strong>it</strong>e il risultato alla Redazione di Nuovi Incontri.<br />
Grazie.<br />
Utilizza la nostra e-mail:<br />
aspenscrt@tiscali.<strong>it</strong><br />
e automaticamente si attiva, dandoti una<br />
carica supplementare fino al 50%.<br />
Quando ricarichi il telefonino, si ricaricherà<br />
anche la riserva.<br />
Come disattivare un telefonino che ti<br />
hanno rubato (o hai perso)?<br />
Primo, devi sapere il numero di serie<br />
(IMEI); per recuperarlo è necessario dig<strong>it</strong>are<br />
*#06#; nel fare questo ti appaiono<br />
15 cifre, che rappresentano il numero di<br />
serie del tuo telefonino, prendine nota e<br />
tienilo al sicuro.<br />
Se lo perdi, o te lo rubano, chiama la tua<br />
compagnia per cancellare o annullare il<br />
telefonino.<br />
Dopo aver segnalato questo numero, nessuno<br />
potrà più usarlo perchè si disattiva<br />
del tutto e anche se cambiano la SIM non<br />
funzionerà.<br />
Hai qualcosa da comunicarci, una domanda da farci, un consiglio da chiederci<br />
o da darci, oppure un articolo, una lettera, una poesia, una fotografia,<br />
un disegno o altro che vuoi far pubblicare su NUOVI INCONTRI?<br />
inviaceli per posta elettronica e noi saremo ben lieti di accontentarti<br />
e di metterci in contatto con te rispondendoti altrettanto rapidamente!<br />
Se hai un indirizzo e-mail (e non ce lo hai ancora comunicato) trasmettilo con un messaggio<br />
e noi lo inseriremo in una “mailing list” che useremo per inviarti, praticamente<br />
in tempo reale, le nostre comunicazioni.<br />
Inoltre, per esaudire il desiderio di alcuni iscr<strong>it</strong>ti, gli indirizzi e-mail saranno messi, per il nostro tram<strong>it</strong>e, a<br />
disposizione di tutti i soci “internauti” che vorranno comunicare tra loro.<br />
Si inv<strong>it</strong>ano i Soci a inviare fotografie dig<strong>it</strong>ali di Torino da scegliere per le copertine di Nuovi Incontri
28<br />
28<br />
Lezioni di v<strong>it</strong>a<br />
Lezione n. 1<br />
Un uomo va sotto la doccia sub<strong>it</strong>o dopo<br />
la moglie e nello stesso istante suonano<br />
al campanello di casa. La donna avvolge<br />
un asciugamano attorno al corpo, scende<br />
le scale e correndo va ad aprire la porta:<br />
è Giovanni, il vicino. Prima che lei<br />
possa dire qualcosa lui le dice: “ti do 800<br />
Euro sub<strong>it</strong>o in contanti se fai cadere<br />
l’asciugamano!”<br />
Riflette e in un attimo l’asciugamano<br />
cade per terra... Lui la guarda a fondo e<br />
le da la somma pattu<strong>it</strong>a. Lei, un po’ sconvolta,<br />
ma felice per la piccola fortuna<br />
guadagnata in un attimo risale in bagno.<br />
Il mar<strong>it</strong>o, ancora sotto la doccia le chiede<br />
chi fosse alla porta. Lei risponde: “era<br />
Giovanni”. Il mar<strong>it</strong>o: “perfetto, ti ha rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
gli 800 euro che gli avevo prestato?”<br />
Morale n. 1: Se lavorate in team, condividete<br />
sempre le informazioni!<br />
Lezione n. 2<br />
Al volante della sua macchina, un attempato<br />
sacerdote sta riaccompagnando una<br />
giovane monaca al convento.<br />
Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo<br />
dalle sue gambe accavallate.<br />
All’improvviso poggia la mano sulla coscia<br />
sinistra della monaca. Lei lo guarda<br />
e gli dice: “Padre, si ricorda il salmo<br />
129?” Il prete r<strong>it</strong>ira sub<strong>it</strong>o la mano e si<br />
perde in mille scuse. Poco dopo, approf<strong>it</strong>tando<br />
di un cambio di marcia, lascia<br />
che la sua mano sfiori la coscia della religiosa<br />
che imperterr<strong>it</strong>a ripete: “Padre, si<br />
ricorda il salmo 129?” Mortificato, r<strong>it</strong>ira<br />
la mano, balbettando una scusa. Arrivati<br />
al convento, la monaca scende senza dire<br />
una parola. Il prete, preso dal rimorso<br />
dell’insano gesto si precip<strong>it</strong>a sulla Bibbia<br />
alla ricerca del salmo 129.<br />
“Salmo 129: andate avanti, sempre più<br />
in alto, troverete la gloria...”<br />
Morale n. 2: Al lavoro, siate sempre ben<br />
informati!<br />
Lezione n. 3<br />
Un rappresentante, un impiegato e un<br />
direttore del personale escono dall’ufficio<br />
a mezzogiorno e vanno verso un<br />
ristorantino quando sopra una panca<br />
trovano una vecchia lampada ad olio.<br />
La strofinano e appare il genio della<br />
lampada.<br />
“Generalmente esaudisco tre desideri, ma<br />
poiché siete tre, ne avrete uno ciascuno”.<br />
L’impiegato spinge gli altri e grida: “tocca<br />
a me, a me....Voglio stare su una spiaggia<br />
incontaminata delle Bahamas, sempre<br />
in vacanza, senza nessun pensiero che<br />
potrebbe disturbare la mia quiete”. Detto<br />
questo svanisce. Il rappresentante grida:<br />
“a me, a me, tocca a me!!! Voglio<br />
gustarmi un cocktail su una spiaggia di<br />
Tah<strong>it</strong>i con la donna dei miei sogni!”. E<br />
svanisce. Tocca a te, dice il genio, guardando<br />
il Direttore del personale.<br />
“Voglio che dopo pranzo quei due tornino<br />
al lavoro!”<br />
Morale n. 3: Lasciate sempre che sia il<br />
capo a parlare per primo!<br />
Lezione n. 4<br />
In classe la maestra si rivolge a Gianni e<br />
gli chiede: ‘Ci sono cinque uccelli appollaiati<br />
su un ramo. Se spari a uno degli<br />
uccelli, quanti ne rimangono?’. Gianni<br />
risponde: “Nessuno, perché con il rumore<br />
dello sparo voleranno via tutti”.<br />
La maestra: “Beh, la risposta giusta era<br />
quattro, ma mi piace come ragioni”. Allora<br />
Gianni dice “Posso farle io una domanda<br />
adesso?” La maestra “Va bene”.<br />
“Ci sono tre donne sedute su una panchina<br />
che mangiano il gelato. Una lo lecca<br />
delicatamente ai lati, la seconda lo ingoia<br />
tutto fino al cono, mentre la terza<br />
dà piccoli morsi in cima al gelato. Quale<br />
delle tre è sposata?” L’insegnante arrossisce<br />
e risponde: “Suppongo la seconda...<br />
quella che ingoia il gelato fino al cono”.<br />
Gianni: “Beh, la risposta corretta era<br />
quella che porta la fede, ma... mi piace<br />
come ragiona”!!!<br />
Morale n. 4: Lasciate che prevalga sempre<br />
la ragione.<br />
Lezione n. 5<br />
Un giorno, un non vedente era seduto sul<br />
gradino di un marciapiede con un cappello<br />
ai suoi piedi e un pezzo di cartone<br />
con su scr<strong>it</strong>to: «Sono cieco, aiutatemi per<br />
favore». Un pubblic<strong>it</strong>ario che passava di<br />
lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni<br />
centesimi nel cappello. Si chinò e versò<br />
della moneta, poi, senza chiedere il<br />
permesso al cieco, prese il cartone, lo girò<br />
e vi scrisse sopra un’altra frase.<br />
Al pomeriggio, il pubblic<strong>it</strong>ario ripassò<br />
dal cieco e notò che il suo cappello era<br />
pieno di monete e di banconote.<br />
Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo<br />
e gli domandò se era stato lui che<br />
aveva scr<strong>it</strong>to sul suo pezzo di cartone e<br />
soprattutto che cosa vi avesse annotato.<br />
Il pubblic<strong>it</strong>ario rispose: “Nulla che non<br />
sia vero, ho solamente riscr<strong>it</strong>to la tua frase<br />
in un altro modo”. Sorrise e se ne andò.<br />
Il non vedente non seppe mai che sul suo<br />
pezzo di cartone vi era scr<strong>it</strong>to: «Oggi è<br />
primavera e io non posso vederla».<br />
Morale n°5: Cambia la tua strategia<br />
quando le cose non vanno molto bene e<br />
vedrai che poi andrà meglio.<br />
Se un giorno ti verrà rimproverato che<br />
il tuo lavoro non è stato fatto con professional<strong>it</strong>à,<br />
rispondi che l’Arca di Noè<br />
è stata costru<strong>it</strong>a da dilettanti e il T<strong>it</strong>anic<br />
da professionisti...<br />
Per scoprire il valore di un anno, chiedilo<br />
ad uno studente che è stato bocciato<br />
all’esame finale.<br />
Per scoprire il valore di un mese, chiedilo<br />
ad una madre che ha messo al mondo<br />
un bambino troppo presto.<br />
Per scoprire il valore di una settimana,<br />
chiedilo all’ed<strong>it</strong>ore di una rivista settimanale.<br />
Per scoprire il valore di un’ora, chiedilo<br />
agli innamorati che stanno aspettando<br />
di vedersi.<br />
Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo<br />
a qualcuno che ha appena perso il<br />
treno, il bus o l’aereo.<br />
Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo<br />
a qualcuno che è sopravvissuto a un<br />
incidente.<br />
Per scoprire il valore di un millisecondo,<br />
chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi<br />
ha vinto la medaglia d’argento.<br />
Il tempo non aspetta nessuno. Raccogli<br />
ogni momento che ti rimane, perché ha<br />
un grande valore.
a cura di Valter Roncaglione<br />
Un’americana alla corte<br />
dei Savoia<br />
Caroline Marsh<br />
Ci si sente inappagati alla fine della lettura<br />
di “Un’americana alla corte dei<br />
Savoia”, estratto del diario redatto da<br />
Caroline Crane Marsh (1816/1901), seconda<br />
moglie del primo ambasciatore<br />
statun<strong>it</strong>ense a Torino, cap<strong>it</strong>ale dell’Italia<br />
appena unificata nel 1861. Infatti, nonostante<br />
la scrupolosa selezione curata da<br />
David Lowenthal e Luisa Quatermaine<br />
nel libro ed<strong>it</strong>o da Allemandi (o forse proprio<br />
per questa), non si può fare a meno<br />
di desiderare di saperne di più sul soggiorno<br />
torinese di quella straordinaria<br />
coppia. Il diario che l’autrice detta alla<br />
nipote Carrie e che copre solo gli anni<br />
della residenza in Torino, consta di 17<br />
quaderni scr<strong>it</strong>ti f<strong>it</strong>tamente e solo un terzo<br />
circa ne viene riprodotto. Caroline<br />
Marsh ci porta dentro ai salotti che ‘contavano’:<br />
nel suo, nel teatro Regio, nei ricevimenti<br />
di corte. Ci fa sentire i pettegolezzi<br />
e i dibatt<strong>it</strong>i pol<strong>it</strong>ici di quel frenetico<br />
periodo storico vissuto dalla cap<strong>it</strong>ale<br />
di uno Stato in costruzione e, alla fine<br />
Recensioni<br />
(tratte dal s<strong>it</strong>o: www.cralcrt.com - Biblioteca - “Letti per voi”)<br />
del resoconto giornaliero, si vorrebbe<br />
restare ancora un po’ in casa sua per conoscere<br />
anche ciò che si può solo intuire<br />
dallo scr<strong>it</strong>to.<br />
“Il signor Marsh” (George Perkins Marsh,<br />
Woodstock 1801- Vallombrosa 1882)<br />
come lo chiama la moglie, oltre ad essere<br />
un conosciuto e fine diplomatico, è<br />
anche un celebrato naturalista, autore di<br />
testi importanti come “L’uomo e la natura,<br />
ossia la superficie terrestre modificata<br />
per opera dell’uomo”. Considerato<br />
da alcuni studiosi suoi connazionali come<br />
il più influente ambientalista dell’epoca,<br />
l’ambasciatore è anche uomo di grande<br />
cultura che scrive e parla correttamente almeno<br />
sette lingue (nell’introduzione al libro<br />
si parla addir<strong>it</strong>tura di venti) ed è un lavoratore<br />
instancabile, diviso tra l’impegno<br />
pol<strong>it</strong>ico, lo studio e le ricerche sul campo.<br />
Caroline Marsh gli è sempre accanto, attenta<br />
alle questioni pol<strong>it</strong>iche che lo coinvolgono<br />
e non estranea alle sue ricerche,<br />
collabora materialmente alla stesura degli<br />
scr<strong>it</strong>ti, non tralasciando gli impegni<br />
mondani e gestendo rapporti con i più<br />
influenti personaggi di quegli anni. È così<br />
che, giorno dopo giorno, emergono innumerevoli<br />
figure e scenari attraverso<br />
descrizioni che, pur essendo condotte con<br />
il dovuto rispetto verso il Paese osp<strong>it</strong>ante,<br />
non nascondono ironica perpless<strong>it</strong>à<br />
verso i tradizionali r<strong>it</strong>i dell’aristocrazia<br />
torinese, visti attraverso la lente di una<br />
donna borghese di religione protestante.<br />
Assistiamo, quindi, a vicende pol<strong>it</strong>iche<br />
tumultuose, con soventi crisi di governo<br />
difficili da gestire, tra un problematico<br />
“dopo Cavour” e il delicato confronto tra<br />
il nuovo Stato e il Vaticano. L’ambasciatrice<br />
contesta vivamente l’atteggiamento<br />
di quest’ultimo, non risparmiando considerazioni<br />
nettamente anticlericali. Caroline<br />
Marsh non fa mistero delle simpatie<br />
per Ricasoli e dell’avvers<strong>it</strong>à nei<br />
confronti di Rattizzi, al quale viene imputato<br />
un comportamento personale<br />
sconveniente. Troviamo l’appassionata<br />
arringa dove, contro le affermazioni ma-<br />
29<br />
29<br />
schiliste del generale Menabrea in vis<strong>it</strong>a,<br />
sostiene “se la natura ha reso gli uomini<br />
molto diversi dalle donne, scopo<br />
dell’educazione dovrebbe essere avvicinarli<br />
anziché aumentare le differenze”.<br />
Per Garibaldi nutre una vera e propria<br />
ammirazione: “Dio volesse che potessimo<br />
avere un uomo di questa tempra dall’altra<br />
parte dell’oceano”. Verso la fine<br />
dell’agosto 1862, ne segue le vicende<br />
giorno per giorno, dallo sbarco in Calabria<br />
al suo ferimento sull’Aspromonte.<br />
In segu<strong>it</strong>o riporta alcune note sull’attiv<strong>it</strong>à<br />
del mar<strong>it</strong>o che sembrano confermare<br />
il fatto che vi sia stata da parte degli Stati<br />
Un<strong>it</strong>i un’offerta al generale, per un intervento<br />
nelle file dell’eserc<strong>it</strong>o nordista.<br />
Del re galantuomo V<strong>it</strong>torio Emanuele II<br />
esalta il suo gran cuore rammaricandosi<br />
però, che “non abbia ricevuto in qualche<br />
modo un’educazione morale”.<br />
Si legge ancora del d’Azeglio e dell’affascinante<br />
Contessa di Castiglione e lunga<br />
è la lista dei protagonisti che sfilano<br />
nel suo mondo degli anni di Torino cap<strong>it</strong>ale,<br />
contestuali alla guerra di secessione<br />
americana, vicenda che non dimentica<br />
(ma della quale non vengono riportate<br />
nel libro la maggior parte delle annotazioni).<br />
Pure non disdegna colloqui con<br />
la serv<strong>it</strong>ù e popolani, dispiacendosi di<br />
non comprendere tutto a causa di “questo<br />
abominevole dialetto piemontese”.<br />
Tra cronache di problemi logistici (traslochi<br />
e ricerca di robe da indossare nelle<br />
grandi occasioni), pettegolezzi e piacevoli<br />
escursioni, nelle quali affronta<br />
notevoli difficoltà a causa della sua salute<br />
precaria (è seminvalida e quasi cieca),<br />
emerge una Torino che una fluida<br />
quanto spigliata narrazione fa uscire dai<br />
libri di storia.<br />
Le ultime pagine del libro riportano le<br />
drammatiche giornate di disordini provocati<br />
dall’annuncio del trasferimento<br />
della cap<strong>it</strong>ale a Firenze e la conseguente<br />
repressione con morti e fer<strong>it</strong>i. Il diario si<br />
interrompe con il trasferimento dei coniugi<br />
Marsh a Firenze.
30<br />
30<br />
a cura di Angelo Stroppiana<br />
Il Commissario Bordelli<br />
Marco Vichi<br />
Questo romanzo ha parecchio del genere<br />
poliziesco, ma sarebbe riduttivo farlo<br />
rientrare solo in tale categoria. Gli ingredienti<br />
del giallo ci sono tutti: un omicidio,<br />
un commissario che svolge le indagini<br />
insieme alla sua squadra, una rosa<br />
di indiziati apparentemente estranei ai<br />
fatti, ciascuno con il suo bravo alibi. La<br />
storia è lineare. Siamo a Firenze, estate<br />
1963, un’anziana e ricca signora muore<br />
inspiegabilmente nella sua villa. Alcuni<br />
parenti sono potenzialmente interessati<br />
ad incassarne l’ered<strong>it</strong>à ed è su costoro<br />
che si indirizzano i sospetti.<br />
Il gusto del libro sta, tuttavia, non solo<br />
nell’appassionante dipanarsi dell’indagine,<br />
ma anche e soprattutto in altri elementi:<br />
nello stile letterario scorrevole,<br />
ma non privo di una sua eleganza e poesia;<br />
nella rappresentazione di un’Italia<br />
semplice e ingenua, che manifesta<br />
già in embrione i difetti e le storture<br />
che purtroppo connotano il Paese di<br />
oggi; nella caratterizzazione riusc<strong>it</strong>a<br />
dei personaggi.<br />
L’Italia che ci viene narrata è quella che<br />
molti di noi hanno conosciuto da bambini,<br />
con le c<strong>it</strong>tà meno chiassose, meno<br />
inquinate, meno invase dalle macchine.<br />
Un’Italia dai r<strong>it</strong>mi lenti, in una fase anteriore<br />
al boom economico, ancora ab<strong>it</strong>ata<br />
in gran parte da gente povera che<br />
fatica a tirare avanti e che si arrangia<br />
con espedienti a volte ai lim<strong>it</strong>i del lec<strong>it</strong>o.<br />
In un contesto sociale difficile, ancora<br />
segnato dagli strascichi di un lungo<br />
dopoguerra, cominciano a farsi strada<br />
gli arrivisti, i furbetti, quelli abbagliati<br />
dall’attrazione del benessere e<br />
della comod<strong>it</strong>à, i tanti che vogliono “farei<br />
soldi” in fretta, senza badare molto<br />
ai modi.<br />
In mezzo a questo variegato ambiente<br />
umano si svolge il racconto poliziesco,<br />
dove l’autore mette in scena con grande<br />
abil<strong>it</strong>à i suoi personaggi: sono tutti<br />
gente “normale”, né eroi né cattivi, ma<br />
uomini comuni r<strong>it</strong>ratti nei piccoli e concreti<br />
aspetti della v<strong>it</strong>a. Accanto agli attori<br />
principali, ci viene presentata in<br />
poco più di 200 pagine una memorabile<br />
galleria di figurine, descr<strong>it</strong>te molto efficacemente<br />
con pochi tratti di penna.<br />
Vediamo all’opera uomini di ogni tipo:<br />
i nobili d’animo ed i meschini, gli onesti<br />
e i furfanti, gente seria e dign<strong>it</strong>osa e<br />
squallidi arrivisti. Tutti si rivelano per<br />
quello che sono dalle loro scelte, operate<br />
nel quotidiano.<br />
L’unico vero protagonista è il commissario<br />
Bordelli che appare simpatico sin<br />
dalle prime pagine. Bordelli è un poliziotto<br />
trasandato, sregolato, che ha<br />
smesso di prendere troppo sul serio la<br />
v<strong>it</strong>a e se stesso. Ha combattuto da partigiano<br />
contro i nazisti ed i ricordi di quei<br />
tempi sono ancora vivi nella memoria.<br />
Dagli anni della guerra gli è rimasto un<br />
senso della giustizia tutto particolare,<br />
che spesso non coincide con la cosiddetta<br />
morale comune. Non frequenta le<br />
“classi alte” perché con quella gente non<br />
si trova a suo agio. Al contrario, mantiene<br />
rapporti di amicizia con piccoli<br />
criminali, ladruncoli, contrabbandieri,<br />
uomini che hanno commesso reati per<br />
necess<strong>it</strong>à, per fame. È disposto a chiu-<br />
dere un occhio se vengono sorpresi con<br />
le mani nel sacco, dando loro un aiuto<br />
quando sono in difficoltà, mangia volentieri<br />
con loro (notevoli i resoconti<br />
delle cene pantagrueliche organizzate<br />
fra pochi amici, vere abbuffate di alta<br />
cucina con fiumi di vino e di grappe).<br />
Sotto il profilo umano, questo strano<br />
poliziotto sì porta dietro una nostalgia<br />
di fondo per la sua passata giovinezza,<br />
che incessantemente r<strong>it</strong>orna nei ricordi,<br />
lo ossessiona nelle calde notti insonni<br />
dell’estate 1963. Una giovinezza a ben<br />
vedere non particolarmente felice, in<br />
quanto segnata dalle devastazioni della<br />
guerra, da amori fin<strong>it</strong>i male, da sacrifici<br />
e dolori. Una giovinezza sprecata, ma<br />
pur sempre, dopotutto, la sua giovinezza,<br />
con gli alti ideali, le aspettative, le<br />
speranze e il futuro aperto, tutto da giocare.<br />
Ah, la giovinezza.<br />
È proprio qui il buono del libro. È l’aura<br />
di malinconia di sottofondo che pervade<br />
la narrazione, è questa figura di poliziotto<br />
sol<strong>it</strong>ario, rude e sentimentale,<br />
deluso del presente e travolto dai ricordi<br />
a farci maggiormente apprezzare la<br />
lettura.<br />
Libro piacevole dunque, che, senza ambire<br />
al’ t<strong>it</strong>olo di capolavoro letterario, è<br />
tuttavia divertente ed anche commovente.<br />
Per onestà devo ammettere che lo apprezzo<br />
anche in base a motivi tutti personali.<br />
Senza bisogno di leggere le scarse<br />
notizie biografiche della terza di copertina,<br />
si capisce sub<strong>it</strong>o che è scr<strong>it</strong>to<br />
da uno che ha la mia età, circa 50 anni.<br />
Il commissario Bordelli ha pure lui più<br />
o meno la stessa età e viene il sospetto<br />
che scr<strong>it</strong>tore e personaggio abbiano<br />
molto in comune, almeno spir<strong>it</strong>ualmente.<br />
Insieme al commissario ed al suo autore,<br />
mi unisco anch’io nella nostalgia per<br />
i giorni belli (quelli che non tornano,<br />
ahimé più non tornano). Probabilmente<br />
mi sento un po’ affine a quei due: non<br />
ancora vecchi, ma già non più giovani,<br />
il tempo rapisce troppo in fretta i nostri<br />
anni ed i cieli non sono più profondi e<br />
blu come una volta, ma volgono all’indaco<br />
della sera.
Mangiare una mela è più efficace che<br />
bere una tazzina di caffè per stare svegli.<br />
Milioni di alberi nel mondo vengono<br />
piantati per caso da scoiattoli che sotterrano<br />
le loro noci e non si ricordano dove.<br />
Le formiche si stiracchiano al mattino<br />
quando si svegliano.<br />
Il maiale è l’unico animale, oltre all’uomo,<br />
che si scotta con il sole.<br />
Nessuno riesce a leccare il proprio gom<strong>it</strong>o,<br />
è impossibile toccarlo con la lingua.<br />
C’è solo un cibo non deperibile: il miele.<br />
I delfini dormono con un occhio aperto.<br />
Un terzo di tutto il gelato venduto nel<br />
mondo è alla vaniglia.<br />
Le unghie della mano crescono mediamente<br />
4 volte più in fretta di quelle del<br />
piede.<br />
L’occhio dello struzzo è più grande del<br />
suo cervello.<br />
Se non lo sapevate...<br />
I destri vivono mediamente nove anni più<br />
dei mancini.<br />
Il “quack” di un’anatra non produce eco<br />
e nessuno sa perchè.<br />
Il muscolo più potente del corpo umano<br />
è la lingua.<br />
È impossibile starnutire con gli occhi aperti.<br />
Le scimmie ed i delfini sono gli unici<br />
31<br />
31<br />
animali capaci di riconoscersi davanti<br />
allo specchio.<br />
Ridere durante il giorno ti fa dormire<br />
meglio la notte.<br />
Il 30% degli spettatori del TG rispondono<br />
“buonasera” alla fine del programma.<br />
Circa il 70% delle persone che leggono<br />
questa pagina cercano di leccarsi il gom<strong>it</strong>o...<br />
Un acconto sulle pagine che seguono...<br />
Poveri lavoratori!<br />
Hai sent<strong>it</strong>o? Il nostro capo è morto.<br />
- Si. Però non ho cap<strong>it</strong>o chi sia morto con lui.<br />
- Come sarebbe .... “con lui”?<br />
- Ma sì, ho visto che c’era scr<strong>it</strong>to:<br />
“...con lui muore uno dei nostri più instancabili lavoratori...”<br />
***************************************<br />
Il capo all’impiegato:<br />
- É già la quinta volta che arriva tardi questa settimana; che cosa devo pensare?<br />
- Che oggi è venerdì.<br />
***************************************<br />
Un imprend<strong>it</strong>ore a un altro:<br />
- Come mai i tuoi impiegati arrivano sempre così puntuali?<br />
- Facile, 30 impiegati e solo 20 posti auto.<br />
**************************************<br />
- Noi cerchiamo un uomo che non ha paura di nessun lavoro e che non si dà mai<br />
malato.<br />
- Bene, mi assuma, e vi aiuto a cercarlo.<br />
****************************************<br />
- Rossi, lo so che il suo stipendio non è sufficiente per potersi sposare, ma un<br />
giorno me ne sarà riconoscente.<br />
****************************************<br />
Tutti siamo stupidi ma a qualcuno bisogna spiegarlo.<br />
La democrazia esiste laddove non c’è nessuno così ricco da comprare un altro<br />
e nessuno così povero da vendersi. (Jean Jacques Rosseau)
32<br />
32<br />
Sta per aprire nei pressi di Cuneo una<br />
nuovissima sede di una nota catena di<br />
arredamenti, ma con prodotti fabbricati<br />
in Piemonte!<br />
È un’occasione per dare lavoro agli artigiani<br />
della nostra bella terra.<br />
Ovviamente anche i nomi dei prodotti<br />
sono stati adeguati.<br />
Pubblichiamo un ESTRATTO DEL CA-<br />
TALOGO, giusto per farvi un’idea...<br />
Poi magari ci sentiamo e andiamo insieme.<br />
ARREDAMENTO BAGNO<br />
FALA TÜTA - water<br />
SPUSSANEN - bidet<br />
Serie accessori FANEN:<br />
- FANEN ANLAGH - tenda per doccia<br />
- FANEN ALKRIN - spazzola per water<br />
- FANEN KASIN - mobiletto pensile<br />
- FANEN ALFOL - specchio<br />
- FANEN RIE - portacandela<br />
IKEA DEI PICCOLI<br />
SKAPANEN - lettino con sbarre<br />
SUNKA GAME AKOL - fasciatoio<br />
RUBATANEN - seggiolone<br />
TASMIE KEKY - palestrina con anelli<br />
(ispirata a Yuri Chechi)<br />
PISANEN DAZURA - letto a castello<br />
RABEL - conten<strong>it</strong>ore per giocattoli<br />
SKARABOCH - lavagna da disegno<br />
KURR DAMATT - tappeto antiscivolo<br />
KURR DAPRESS - guinzaglio per bambini<br />
PJANDEY BABY - serie di scaffali, tavolino<br />
e sedie ad altezza bimbo<br />
GÚVA EBÜTA - fodera per cuscino che<br />
assorbe le sbavature<br />
ANVILÜPA - sacco per nanna<br />
SPÜA LAMNESTRA - set per pappa<br />
RUTTA - bavaglino<br />
SBORGN TEPA - paraspigoli<br />
RUMPA BÂLE - giocattolo sonoro<br />
BE TYE - pupazzi a forma di animale,<br />
morbidi e atossici<br />
VÖLADLA FNESTRA - altalena<br />
TSES STERMA - piccoli tenda rifugio<br />
da giardino<br />
L’angolo del sorriso<br />
ARREDAMENTO INGRESSO<br />
TRUMLIN - attaccapanni da parete<br />
TRUMLIN KARIJA - attaccapanni da<br />
parete con portaoggetti<br />
TENAN URDIN - scarpiera<br />
TANTÄPIOVNEN - portaombrelli<br />
SANTALÜSSYA - portacandele<br />
ARREDAMENTO SALA DA PRANZO<br />
NONÄTYLDE - credenza con alzata a<br />
vetrine<br />
MAGNÄGINOTA - contro credenza con<br />
ante e cassetti<br />
ANKASTIG - angoliera<br />
KUATRASS - scaffale porta stoviglie<br />
SEDIE<br />
NETA - con sedile in stoffa imbott<strong>it</strong>a<br />
KATLŸNA - con sedile impagliato<br />
STADRIT - con schienale alto cm 70<br />
VIGIKUINDES - con gambe arcuate e<br />
braccioli barocchi<br />
KULPIAT - sgabello in legno<br />
TAVOLI DA CUCINA<br />
TSESSUL - tavolo quadrato cm 70 x 70<br />
APTIT - tavolo rettangolare cm 120 x 80<br />
FAMIJA - tavolo rettangolare cm 150 x 90<br />
TNAS DAMYS - come sopra, con due<br />
prolunghe laterali, fino a cm 230<br />
ILLUMINAZIONE CUCINA<br />
VARDÄKOTMANGE - lampadario per<br />
tavolo da pranzo con sospensione lunga<br />
cm 100<br />
TIRÄMOLA - lampadario stile country<br />
con saliscendi<br />
STISSEDLAMUTUA - lampadario con<br />
gocce in plastica trasparente<br />
LOSNA - lampadina a risparmio energetico<br />
SPÜSSADSIRA - candelabro a 6 bracci<br />
ACCESSORI CUCINA<br />
AKUSTA KARA - tovaglia operata con<br />
8 tovaglioli in cotone misto lino<br />
RUT DAL BERGÈ - tovaglia con 8 tovaglioli<br />
in stile campagnolo<br />
GIULEMAN - fruttiera centrotavola a 3<br />
ripiani<br />
ASKERPA - servizio completo di piatti<br />
in ceramica per 6 persone<br />
PETMUFY - cuscino per sedia cm 40 x<br />
40, imbott<strong>it</strong>ura poliestere con fodera<br />
in cotone<br />
STUPATÜT - cavatappi<br />
CIÅPA - vassoio in legno<br />
PIJA - vassoio con bordi in metallo sbalzato<br />
TROPÄROBA - carrello per vivande<br />
KASSUL - mestolo<br />
SKARSA - bilancia<br />
BÜTATÜT - pattumiera a pedale<br />
ATFASKÖR - grande bidone da cortile<br />
per la spazzatura<br />
SCRIVANIE<br />
KULA CYTA cm 70 x 60<br />
KULA TOTA cm 100 x 70<br />
MADÄMYN cm 120 x 80<br />
MADÄMA cm 150 x 90<br />
KULA GROSA cm 180 x 90<br />
Vis<strong>it</strong>a il nostro s<strong>it</strong>o<br />
periodicamente<br />
www.aspenscrt.<strong>it</strong><br />
e troverai tutte le informazioni utili sull’Associazione, sulla s<strong>it</strong>uazione e le<br />
nov<strong>it</strong>à del nostro Fondo Pensioni, le iniziative programmate, le convenzioni<br />
(tra cui quelle assicurative con le relative condizioni e con le modal<strong>it</strong>à di adesione,<br />
compresa la polizza omaggio per gli associati), le notizie più recenti e le<br />
comunicazioni in corso d’invio, i precedenti numeri di Nuovi Incontri ed altro<br />
ancora.
La Follia decise di inv<strong>it</strong>are i suoi amici a<br />
prendere un caffè da lei.<br />
Dopo il caffè, la Follia propose: “Si gioca<br />
a nascondino?”<br />
“Nascondino? Che cos’è?” domandò la<br />
Curios<strong>it</strong>à.<br />
“Nascondino è un gioco. Io conto fino a<br />
cento e voi vi nascondete. Quando avrò<br />
terminato di contare, vi cercherò e il primo<br />
che troverò sarà il prossimo a contare.”<br />
Accettarono tutti ad eccezione della Paura<br />
e della Pigrizia.<br />
“1, 2, 3, …” La Follia cominciò a contare.<br />
La Fretta si nscose per prima, dove le cap<strong>it</strong>ò.<br />
La Timidezza si nascose in un gruppo<br />
d’alberi. La Gioia corse in mezzo al<br />
giardino. La Tristezza cominciò a piangere,<br />
perché non trovava un angolo adatto a<br />
nascondersi. L’Invidia si unì al Trionfo e<br />
si nascose accanto a lui dietro un sasso.<br />
Un giorno, mentre cammina per la strada,<br />
una donna manager di grande successo,<br />
Responsabile delle Risorse Umane in una<br />
grande azienda, viene tragicamente invest<strong>it</strong>a<br />
da un camion e muore. La sua anima<br />
arriva in Paradiso e incontra San Pietro.<br />
“Benvenuta in Paradiso!” dice San Pietro.<br />
“Prima che tu ti sistemi, però, dobbiamo<br />
risolvere un problema perché sei la prima<br />
donna responsabile delle Risorse Umane<br />
ad arrivare qui e perciò non sappiamo ancora<br />
quale sia la migliore sistemazione per<br />
una manager del tuo tipo.<br />
“Nessun problema, fammi entrare!” dice<br />
la donna.<br />
“Beh, mi piacerebbe, ma dall’Alto ho l’ordine<br />
preciso di farti passare un giorno all’inferno<br />
ed uno in paradiso, così poi tu<br />
potrai scegliere dove stare per l’etern<strong>it</strong>à.<br />
Come vedi ti viene concesso un grande<br />
privilegio”.<br />
“Sarà, però io ho deciso: preferisco stare<br />
in Paradiso”, ribattè la donna.<br />
“Mi spiace, ma l’ordine è quello che ti ho<br />
detto” e così San Pietro accompagna la manager<br />
all’ascensore e la manda giù, sino<br />
all’inferno. Le porte si aprono e lei si trova<br />
nel bel mezzo di un verdissimo campo<br />
da golf. In lontananza un country-club e<br />
Giochiamo a nascondino?<br />
La Follia continuava a contare mentre i<br />
suoi amici si nascondevano. La Disperazione<br />
era disperata sentendo che la Follia<br />
era già a novantanove.<br />
“Cento!” gridò la Follia. “Comincerò a<br />
cercare”.<br />
La prima ad essere trovata fu la Curios<strong>it</strong>à,<br />
poiché era usc<strong>it</strong>a dal nascondiglio per vedere<br />
chi sarebbe stato il primo ad essere<br />
scoperto. Guardando da una parte, la Fol-<br />
La Direttrice del Personale<br />
davanti a lei gli amici-colleghi manager<br />
che avevano lavorato con lei, tutti vest<strong>it</strong>i<br />
in modo elegantissimo e molto contenti di<br />
vederla. Corrono a salutarla, la baciano<br />
sulle guancie e le ricordano i bei tempi.<br />
Giocano un’ottima part<strong>it</strong>a a golf e poi la<br />
sera cenano insieme al country-club con<br />
aragosta, champagne e caviale. Incontra<br />
anche il diavolo, che è un tipo molto simpatico<br />
cui piace ballare e raccontare barzellette.<br />
Si sta divertendo così tanto che,<br />
prima che se ne accorga, è ora di andare.<br />
Tutti le stringono la mano e la salutano<br />
mentre sale sull’ascensore.<br />
L’ascensore va su, su, e si riapre il cancello<br />
del paradiso. Così la donna passa le successive<br />
24 ore passeggiando tra le nuvole,<br />
suonando l’arpa e cantando dolci melodie.<br />
Le piace molto e, prima che se ne accorga,<br />
il tempo assegnato finisce e San Pietro<br />
viene a prenderla.<br />
“Allora, hai trascorso un giorno all’inferno<br />
e un giorno in paradiso. Ora devi scegliere<br />
dove stare per l’etern<strong>it</strong>à!” La donna<br />
riflette un attimo e poi risponde: “Beh, non<br />
l’avrei detto, voglio dire, il paradiso è bellissimo,<br />
ma, alla fin fine, mi sono divert<strong>it</strong>a<br />
di più all’inferno!”<br />
San Pietro allora la scorta fino all’ascen-<br />
33<br />
33<br />
lia vide il dubbio che era nascosto sopra<br />
un recinto che non sapeva da quale lato si<br />
sarebbe meglio nascosto. E così di segu<strong>it</strong>o:<br />
scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.<br />
Quando tutti erano riun<strong>it</strong>i la Curios<strong>it</strong>à<br />
disse:”Dov’è l’Amore?”<br />
Nessuno l’aveva visto. La Follia cominciò<br />
a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna,<br />
nei fiumi sotto le rocce. Ma non trovò<br />
l’Amore. Continuò a cercarlo, fin che<br />
vide un rosaio. Prese un ramo appunt<strong>it</strong>o e<br />
si mise a frugare tra i rovi ead un tratto<br />
sentì un grido. Era l’Amore, che gridava<br />
perché una spina gli aveva forato un occhio.<br />
La Follia non sapeva cosa fare. Si<br />
scusò, implorò l’Amore per avere il suo<br />
perdono e arrivò al punto di promettergli<br />
che l’avrebbe segu<strong>it</strong>o per sempre.<br />
L’Amore accettò le scuse … e da allora<br />
l’Amore è cieco e la Follia lo accompagna<br />
sempre.<br />
sore e giù, fino all’inferno. Quando le porte<br />
dell’ascensore si aprono vede una immensa<br />
terra desolata, ricoperta di sterco e rifiuti<br />
di ogni genere. Vede i suoi amici, lerci,<br />
vest<strong>it</strong>i di stracci. Curvi a raccogliere lo<br />
sterco e i rifiuti per metterli in sacchi neri.<br />
Il diavolo la raggiunge e le mette un braccio<br />
sulla spalla.<br />
“Non capisco”, balbetta la donna, “ieri qui<br />
c’era un campo da golf, un country-club;<br />
abbiamo mangiato aragosta, danzato, ci<br />
siamo divert<strong>it</strong>i molto. Ora c’è una terra desolata,<br />
piena di sterco e i miei amici sembrano<br />
dei poveri miserabili!”<br />
Il diavolo la guarda e, sorridendo, le dice:<br />
“Ieri ti stavamo assumendo. Oggi fai parte<br />
del personale”.
34<br />
34<br />
a cura di Giulio Rosso<br />
2 broccoletti, 4 carote, 3 uova, 3 cucchiai<br />
di gruviera, 2 cucchiai grana, 1<br />
pizzico di zucchero , 6 semi di coriandolo<br />
pestato, 1 spicchio di aglio, brodo<br />
vegetale, 1 dl. di panna, sale e pepe.<br />
Pasta brise’: 200 gr. di farina 90 gr. di<br />
burro, 5 gr. di sale 20 gr. di acqua fredda.<br />
Per il salmone:<br />
200 gr. di filetto di salmone spinato e<br />
spellato, 100 gr. di salmone affumicato<br />
poco limone olio sale e pepe.<br />
Teglia rettangolare 28x20 imburrata.<br />
Preparare la pasta brisé, setacciare la farina<br />
aggiungere il burro freddo a pezzetti,<br />
lavorate velocemente aggiungendo<br />
l’uovo l’acqua e il sale. (volendo si impasta<br />
con un robot). Formare una panetto<br />
e lasciare riposare in frigorifero per<br />
mezzora.<br />
Prendiamoli per la gola...<br />
Crostata al salmone<br />
Stendetela molto sottile e foderate lo<br />
stampo.Fate cuocere il guscio in bianco<br />
a 180° per circa 15 minuti.<br />
Mondate e lavate le carote tagliatele a<br />
pezzi e fatele stufare con il pizzico di<br />
zucchero, i semi di coriandolo l’aglio<br />
olio, un po’ di brodo vegetale e sale. A<br />
fine cottura eliminate l’aglio.<br />
Lavare i broccoletti e farli lessare in acqua<br />
ben salata, scolate e lasciate raffred-<br />
dare. Frullare le carote e i broccoletti, tenendo<br />
da parte alcune piccole inflorescenze<br />
che serviranno per la decorazione.<br />
Versare il purè ottenuto in una ciotola e<br />
aggiungere le uova sbattute, i formaggi,<br />
la panna sale e pepe.<br />
Versare il composto nel guscio di pasta<br />
precotto e cuocere il tortino in forno a<br />
170° per circa 25/30 minuti.<br />
Tagliate il filetto di salmone a fette sottili<br />
come per fare un carpaccio (mettetelo<br />
in precedenza nel surgelatore per circa<br />
un’ora) e cond<strong>it</strong>e con poco olio limone<br />
sale e pepe.<br />
A fine cottura del tortino, mettete sub<strong>it</strong>o<br />
le fette di salmone e lasciate intiepidire<br />
(il vapore del tortino caldo cuocerà il<br />
salmone).<br />
Al momento del servizio, aggiungete il<br />
salmone affumicato e decorare con il<br />
broccoletto tenuto da parte.<br />
Mangiando e bevendo che male ti fo?<br />
Più che fuori porta ... fuori mano<br />
Ma ne vale la pena. In una bella giornata<br />
di giugno ho deciso di rinverdire la mia<br />
mai sop<strong>it</strong>a predilezione. Mi ricordavo di<br />
aver visto anni fa, quando stavo trascorrendo<br />
un periodo estivo in quelle vallate,<br />
un bell’agr<strong>it</strong>urismo collocato tra Viola<br />
e St. Gree, per intenderci dalle parti<br />
dei possedimenti del ben noto - ai frequentatori<br />
dell’Associazione - discendente<br />
del cavaliere di ventura Bonifacino<br />
Cane, ed ho deciso di approfondire.<br />
È vero, non è girato l’angolo ma, a conti<br />
fatti, vi assicuro che mer<strong>it</strong>ava il viaggio.<br />
Insieme alla moglie siamo saltati in groppa<br />
al mio cavallo di ferro e siamo part<strong>it</strong>i<br />
alla volta di questa verde vallata intravedendo<br />
lungo il percorso ridenti paesini<br />
(alcuni degni di una vis<strong>it</strong>ina) e dopo circa<br />
110 Km. (buona parte comunque in<br />
autostrada) sono giunto prima a Viola che<br />
ho vis<strong>it</strong>ato tanto per farmi una migliore<br />
idea di cosa offriva la local<strong>it</strong>à (c’è un<br />
negozietto che vende parecchie leccornie<br />
e, quando è stagione, una gran quant<strong>it</strong>à<br />
di funghi) poi, alcuni chilometri dopo<br />
sono finalmente approdato al BALZO.<br />
Fin dall’esterno si presentava bene, in<br />
mezzo a castagneti, con alcune zone<br />
ombreggiate e prati ben curati; ma è la<br />
cucina che mi ha riservato una grad<strong>it</strong>a<br />
sorpresa: ottimi antipasti, due primi, due<br />
secondi, un buon tris di dolci, acqua,<br />
vino, caffè e digestivo. Il tutto a 22 euro<br />
a testa! Il prezzo di una pizza con birra a<br />
Torino. È vero che ti devi sciroppare tanta<br />
strada ma a volte può cap<strong>it</strong>are di doverti<br />
Agr<strong>it</strong>urismo Agr<strong>it</strong>urismo il il Balzo<br />
Balzo<br />
via San Grato, 38<br />
12070 VIOLA (Cn)<br />
0174.73530 - 333.2297816<br />
trovare a passare da quelle parti ed allora,<br />
ancor di più, mer<strong>it</strong>a programmare una<br />
deviazione.<br />
Tutto era di qual<strong>it</strong>à e fresco di produzione;<br />
anche l’accoglienza è stata all’altezza<br />
da parte della t<strong>it</strong>olare (anche cuoca)<br />
di una gradevole gentilezza misurata<br />
“alla piemontese”.<br />
Il consiglio che posso dare è quello di<br />
approf<strong>it</strong>tare del periodo dei funghi oppure<br />
più avanti, con le prime brume, per<br />
una bella polentata o per una merenda<br />
sinoira alla nostra maniera; comunque in<br />
qualunque periodo non si tornerà scontenti<br />
e a pancia vuota. Meglio comunque<br />
sempre prenotare.<br />
Che altro aggiungere? Nulla; se non mi<br />
sono dilungato sul menù è per non togliervi<br />
il piacere di scoprirlo da soli.<br />
Andateci e non rimpiangerete i chilometri<br />
percorsi. Il ghiottone errabondo
a cura di Giulio Rosso<br />
Cap<strong>it</strong>olo 9: Giardino Reale<br />
Al Giardino Reale ci sono alcuni dei nostri<br />
probabili lettori dei quali abbiamo<br />
fatto cenno nella prefazione; fino a ieri<br />
leggevano dei vecchi giornali illustrati,<br />
da domani noi speriamo che leggano<br />
questa guida. Ci sono anche dei bambini<br />
delle ultime generazioni che discutono<br />
sul giro d’Italia e tollerano la presenza<br />
elle balie e delle cameriere che<br />
hanno ancora paure delle motociclette.<br />
Ci sono degli alberi frondosi che un tempo<br />
erano regali e si sono democratizzati<br />
col decreto che apriva il sottopassaggio<br />
di piazza Castello, ci sono cestini<br />
che sarebbero felicissimi di ricevere<br />
qualche pallottola di carta e c’è il monumento<br />
al Carabiniere.<br />
In complesso è un<br />
giardino sui generis,<br />
un giardino tagliato<br />
fiori delle<br />
mura di casa sua,<br />
che ha tutta l’aria<br />
di chiedersi quale<br />
colpa abbia commessa.<br />
Il monumento al<br />
Carabiniere piace<br />
a molti e con questo<br />
è detto tutto.<br />
Sulle panchine,<br />
oltre i nostri lettori,<br />
ci sono i personaggiobbligatori<br />
di tutti i giardini<br />
del mondo:<br />
vogliamo dire il<br />
signore tac<strong>it</strong>urno<br />
che col bastone<br />
traccia dei ghirigori<br />
nella ghiaia,<br />
i due soldati che<br />
sbadigliano, e la<br />
forestiera occhia-<br />
Dal baule delle vecchie cose<br />
un libro: “Torino, guida per oziosi e vagabondi”<br />
luta che legge. Con poche varianti nel<br />
vest<strong>it</strong>o, questi personaggi li ho visti<br />
ai giardini della Telerie, al Pater di<br />
Vienna, al giardino inglese di Palermo,<br />
e al Pincio.<br />
Alla domenica, sullo spiazzo del Monumento,<br />
le coppie provinciali si fotografano<br />
a turno. Quello che ha la macchinetta<br />
si mette con le spalle al sole, l’altro<br />
che ha il sole in faccia socchiude gli<br />
occhi e arriccia il naso; quando faranno<br />
vedere l’album agli amici di casa,<br />
diranno: “Questa qui, l’abbiamo fatta<br />
a Torino davanti al Monumento al Carabiniere…<br />
guardi, si vede per terra<br />
l’ombra di mio mar<strong>it</strong>o mentre fa scattare<br />
l’obiettivo…”.<br />
Per correlazione di idee, il discorso si aggirerà<br />
su Torino che è tanto bella e su uno<br />
35<br />
35<br />
zio che è stato maresciallo dei carabinieri.<br />
Giardino tranquillo, senza giuocatori di<br />
pallone, e senza aiuole pretenziose.<br />
Qualche appezzamento di prato in declivio<br />
col merlo che saltabecca e frulla<br />
via chioccolando, niente busti marmorei<br />
di illustri personaggi, niente lapidi<br />
con al corona. Il giardino è lim<strong>it</strong>ato da<br />
una parte da muraglioni che hanno un<br />
aspetto bonario di vecchi bastioni incup<strong>it</strong>i<br />
dall’edera, dall’altra dall’alberata<br />
di corso San Maurizio che in primavera<br />
abbandona al vento una bionda<br />
nevicata di pelurie vegetali.<br />
La Mole Antonelliana è lì a due passi, e<br />
per una strana illusione ottica pare<br />
piantata ai margini del Giardino Reale,<br />
tanto la sua sagoma plumbea fa macchia<br />
contro il cielo chiaro.
36<br />
36<br />
Ultima ora<br />
Commento dell’Avv. Iacoviello alla motivazione della sentenza sulla solidarietà<br />
La sentenza in esame appare gravemente<br />
carente, anche a voler tenere conto<br />
della compless<strong>it</strong>à tecnica della materia.<br />
La motivazione evidenzia non solo una<br />
insufficiente conoscenza della materia,<br />
ma anche una superficial<strong>it</strong>à di analisi del<br />
materiale di causa.<br />
Infine in molti punti la motivazione è<br />
dichiaratamente incerta e dub<strong>it</strong>ativa,<br />
ev<strong>it</strong>ando di prendere chiara posizione<br />
sui punti controversi, come pure sarebbe<br />
stato doveroso.<br />
Esaminiamo i tre punti essenziali su cui<br />
si basa la nostra richiesta.<br />
1. L’obbligo di legge.<br />
La solidarietà della Banca era prevista<br />
esplic<strong>it</strong>amente dalla legge ist<strong>it</strong>utiva dei<br />
Fondi esonerativi (legge 55/58, art. 15),<br />
poiché non venne imposto alle Banche<br />
il versamento di un contributo minimo<br />
pari a quello dell’Inps, ma di un contributo<br />
discrezionale e facoltativo, che<br />
poteva anche risultare insufficiente per<br />
il pagamento delle pensioni.<br />
La solidarietà imposta alle Banche nel<br />
pagamento delle pensioni serviva quindi<br />
a bilanciare e compensare la possibil<strong>it</strong>à<br />
che il patrimonio del Fondo risultasse<br />
insufficiente a causa di un ridotto<br />
versamento dei contributi.<br />
Né tale obbligo di legge è venuto<br />
meno, poiché i Fondi ex esonerativi<br />
continuano ad operare in regime di continu<strong>it</strong>à,<br />
garantendo il trattamento preesistente<br />
di miglior favore in base all’ art.<br />
4 del Decr. 357/90.<br />
La sentenza invece afferma che “fors’anche”<br />
la legge è venuta meno per<br />
effetto della Riforma Amato: sarebbe<br />
stato invece doveroso esprimersi in termini<br />
non dub<strong>it</strong>ativi e prendere posizione<br />
in modo certo.<br />
Né può sostenersi che il passaggio all’INPS<br />
avrebbe determinato il venir<br />
meno della solidarietà, poiché l’ INPS<br />
provvede solamente al pagamento<br />
della sua quota e non certo della pensione<br />
integrativa.<br />
2. L’ accordo sindacale del 24 novembre<br />
1993.<br />
Lo Statuto del Fondo CRT del 1994 non<br />
contiene più la clausola della solidarietà<br />
della Banca CRT. Sulla base di ciò vi<br />
sono sentenze che negano che la Banca<br />
oggi Unicred<strong>it</strong> sia ancora obbligata al<br />
pagamento delle pensioni. Senonchè lo<br />
Statuto del 1994 prevedeva una clausola<br />
del seguente letterale tenore:<br />
Le parti convengono “di pervenire alla<br />
concorde ristesura dello Statuto del<br />
Fondo ex esonerativo, secondo i seguenti<br />
principi:<br />
- in luogo alla norma di cui all’art. 2,<br />
2° comma, dello Statuto del Fondo, previsione<br />
di un accordo a latere del seguente<br />
tenore: “ la banca CRT spa è<br />
responsabile in solido per le obbligazioni<br />
previdenziali assunte in forza di<br />
legge dal Fondo ex esonerativo nei confronti<br />
degli iscr<strong>it</strong>ti”…”.<br />
La sentenza afferma che l’ accordo sindacale<br />
voleva solo fissare i punti che sarebbero<br />
stati poi contenuti nello Statuto,<br />
e poiché la solidarietà non passò poi<br />
nello Statuto, la norma sindacale deve<br />
considerarsi priva di ogni operativ<strong>it</strong>à.<br />
Senonchè è facile replicare che già lo<br />
stesso accordo sindacale non voleva che<br />
la solidarietà fosse contenuta nello Statuto,<br />
ma invece in un accordo “a latere”,<br />
e quindi nessun contrasto vi è stato<br />
fra accordo sindacale e Statuto. Anzi la<br />
norma sindacale diventò operativa proprio<br />
sul presupposto dell’ approvazione<br />
del nuovo Statuto.<br />
3. L’ atto di incorporazione della CRT<br />
nell’Unicred<strong>it</strong>o.<br />
In ricorso veniva indicato anche un ulteriore<br />
profilo.<br />
Quando la CRT venne incorporata nell’Unicred<strong>it</strong>o,<br />
nel rog<strong>it</strong>o venne stabil<strong>it</strong>o<br />
che l’Unicred<strong>it</strong>o “assume i soli obblighi<br />
inerenti al mantenimento dell’equilibrio<br />
finanziario della “Gestione<br />
Speciale” – previsti dall’art. 7<br />
D.Lgs. 357/90 – nonché quelli inerenti<br />
al mantenimento delle condizioni di<br />
maggior favore previste per il personale<br />
anzidetto”.<br />
È assai facile rilevare che nel rog<strong>it</strong>o assume<br />
due obblighi distinti:<br />
a. l’equilibrio della Gestione Speciale<br />
presso l’INPS (e questo non interessa<br />
qui ai nostri fini);<br />
b. il “mantenimento delle condizioni di<br />
maggior favore previste per il personale”,<br />
ovvero le pensioni integrative erogate<br />
dal Fondo Pensioni CRT.<br />
Spiace dover osservare che sul punto la<br />
sentenza è stata estremamente superficiale<br />
ed ha affermato che “Su un piano<br />
letterale quanto convenuto con l’atto<br />
20/6/2002 per un verso prevede l’obbligo<br />
del mantenimento di equilibrio finanziario<br />
della “Gestione Speciale” e per<br />
altro verso prevede che questo sia il<br />
“solo” obbligo assunto in materia pensionistica”.<br />
In realtà, a leggere con attenzione il<br />
testo, si osserva che il rog<strong>it</strong>o afferma<br />
che si assumono i “soli obblighi”, aggiungendo<br />
però significativamente<br />
“nonché” gli altri obblighi verso il<br />
personale.<br />
La sentenza prende invece in considerazione<br />
soltanto una parte della clausola,<br />
ovvero la parola “soli” e non anche<br />
la parola “nonchè” con il suo segu<strong>it</strong>o.<br />
Si impone pertanto la impugnazione in<br />
appello della sentenza, e restiamo fiduciosi<br />
sull’es<strong>it</strong>o finale di un contenzioso<br />
che è ormai di v<strong>it</strong>ale importanza per la<br />
sopravvivenza del Fondo CRT.
ACCORDI ASSICURATIVI E MUTUALISTICI<br />
Per maggiori ragguagli relativi a tutte le suddette offerte: rivolgersi in Associazione<br />
51<br />
51<br />
RESPONSABILITÀ CIVILE CAPO FAMIGLIA<br />
In esclusiva gratu<strong>it</strong>a per i soli soci<br />
Tiene indenne l’Assicurato ed i componenti del suo nucleo familiare di quanto sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile, a t<strong>it</strong>olo di risarcimento di danni<br />
involontariamente cagionati a terzi in conseguenza di un fatto accidentalmente verificatosi nell’amb<strong>it</strong>o della v<strong>it</strong>a privata comprendendo anche le responsabil<strong>it</strong>à su di loro<br />
gravanti per i fatti illec<strong>it</strong>i commessi dai collaboratori domestici.<br />
AUTOVETTURE tram<strong>it</strong>e ASDIBA<br />
• RCAuto: sconti significativi applicati sulle vigenti tariffe.<br />
• INCENDIO E FURTO prestati “senza applicazione di franchigia”<br />
• ALTRE GARANZIE OPZIONALI: a condizioni di favore.<br />
Tutte le agevolazioni di cui sopra sono estensibili anche a: coniuge (o persona in regime di convivenza), figli, nuora e genero del pensionato iscr<strong>it</strong>to.<br />
MOTOCICLI tram<strong>it</strong>e ASDIBA<br />
• RESPONSABILITÀ CIVILE: a tariffa preferenziale.<br />
• INCENDIO E FURTO: prezzi scontati.<br />
Anche queste agevolazioni sono estendibili ai parenti, intendendosi per tali quelli sopra richiamati.<br />
INFORTUNI tram<strong>it</strong>e ASDIBA<br />
Sono state ulteriormente migliorate le polizze individuali “Infortuni” (commercializzate da più di quarant’anni dalla Vigliano e Costa S.r.l. riscontrando l’ adesione di<br />
oltre 4.500 Bancari). La durata dei nuovi contratti diventa ANNUALE (anche nel caso di esistenza di precedenti polizze RAS poliennali, previa disdetta delle stesse). Oggi<br />
è possibile assicurare TUTTI i parenti (anche se non conviventi) alle stesse eccezionali condizioni prestate per i Dipendenti bancari: influirà sul costo finale la sola<br />
differenziazione rifer<strong>it</strong>a all’attiv<strong>it</strong>à eserc<strong>it</strong>ata dall’Assicurato (nel senso che, ad esempio, pagherà di più l’arch<strong>it</strong>etto che accede ai cantieri rispetto all’impiegato amministrativo<br />
o al pensionato).<br />
PRESTAZIONI SANITARIE tram<strong>it</strong>e EMVAP<br />
Dallo scorso anno EMVAP gestisce sotto forma di Sussidi Mutualistici il nostro Settore San<strong>it</strong>ario. Questa impostazione permette anche di migliorare il servizio e di<br />
potenziare il potere di tutela nei confronti degli Associati (ad esempio ev<strong>it</strong>are irreparabili disdette inoltrate al singolo da parte di una Compagnia assicuratrice). I sottoscr<strong>it</strong>tori<br />
potranno anche usufruire delle detrazioni previste dalla vigente normativa fiscale nel caso di versamenti di “contributi associativi”.<br />
Analogamente a quanto già avviene per le suddette polizze assicurative R.C.Auto e Infortuni, il contributo associativo relativo alle prestazioni EMVAP potrà essere<br />
rateizzato mensilmente e versato mediante trattenuta sulla pensione.<br />
In caso di nuova adesione all’EMVAP in corso d’anno, gli interessati dovranno versare - all’atto della sottoscrizione e in unica soluzione anticipata - l’importo corrispondente<br />
al rateo necessario a completare l’annual<strong>it</strong>à. Se lo r<strong>it</strong>erranno opportuno, potranno firmare contemporaneamente il modulo relativo alla richiesta di trattenuta mensile sulla<br />
pensione; detta trattenuta verrà applicata a partire dal successivo mese di Gennaio.<br />
Anche coloro che - in occasione del rinnovo del 31/12/2011 - verseranno il contributo associativo in unica soluzione anticipata, potranno successivamente rivolgersi all’E.M.V.A.P.<br />
(entro e non oltre il 27 Novembre 2012) e compilare il modulo per la richiesta della trattenuta che, in tal caso, entrerà in vigore a partire dal mese di Gennaio 2013.<br />
Principali caratteristiche dei Sussidi E.M.V.A.P.<br />
L’età massima in ingresso corrisponde ad anni 71 non ancora compiuti; è necessario compilare preventivamente un Modulo san<strong>it</strong>ario riguardante la s<strong>it</strong>uazione fisica<br />
dell’Aderente (indicando le precedenti cure, gli interventi chirurgici e gli eventuali infortuni sub<strong>it</strong>i).<br />
All’atto della prima adesione potrebbe essere richiesta l’esclusione di alcune patologie pregresse e pre-conosciute. In tal caso si avrà la facoltà di recedere, annullando il<br />
modulo già presentato.<br />
I “Sussidi per Ricoveri” sono denominati BASE e PIÙ (si differenziano tra loro, essenzialmente per i massimali di garanzia prestati): la relativa documentazione<br />
è disponibile presso la nostra Sede associativa ed è pubblicata sul S<strong>it</strong>o.<br />
Ad essi vengono abbinati automaticamente i seguenti Servizi:<br />
• VISITE SPECIALISTICHE private e su appuntamento, utilizzando il Circu<strong>it</strong>o dei medici convenzionati, a tariffe “agevolate” e con servizio di prenotazione<br />
telefonica.<br />
• ESAMI DI LABORATORIO e ANALISI a tariffe ridotte.<br />
* * * * * * *<br />
Per quanto riguarda: AUTO, MOTOCICLI, INFORTUNI ed EMVAP SANITARIA<br />
i nostri associati che desiderassero ricevere maggiori informazioni potranno rivolgersi al Signor:<br />
Giovanni POLLINO - tel. 011.19885007 - fax 011.4368005<br />
e-mail: giovanni.pollino@plurimaxsrl.<strong>it</strong><br />
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Prodotto esistente: mantiene invariati prestazione e prezzo.<br />
POLIZZA “RIMBORSO SPESE MEDICHE” F.A.P. Cred<strong>it</strong>o<br />
Prodotto proposto dalla Federazione Nazionale FAP Cred<strong>it</strong>o.<br />
Maggiori dettagli, compreso l’aggiornamento tariffario per il 2011, sul s<strong>it</strong>o dell’Associazione e della Federazione.
52<br />
52<br />
ExCRT&Co.<br />
Associazione Pensionati e Dipendenti<br />
della ex Cassa di Risparmio di Torino<br />
e di altre Banche<br />
Associazione di volontariato senza scopo di lucro