Appunti di RM - 1a parte - Fegato,vie biliari e pancreas
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presenza <strong>di</strong> reperti patologici evidenziati in T2, per poter ad es. stabilire<br />
infatti se una iperintensità in T2 è da attribuire a grasso (iperintenso in T1)<br />
o ad acqua (ipointenso in T1), oppure se ad ipointensità in T2 corrisponda<br />
una iperintensità in T1 (sangue). E successivamente, sulla base delle<br />
informazioni ottenute in T1, si potrà valutare l‟opportunità <strong>di</strong> ulteriori<br />
sequenze, come ad es. quelle con soppressione del grasso, o quelle dopo<br />
somministrazione del mezzo <strong>di</strong> contrasto.<br />
La possibilità <strong>di</strong> utilizzare sequenze con soppressione del grasso rappresenta<br />
una novità per il neofita. Con queste sequenze si ottiene la possibilità<br />
annullare il segnale iperintenso del grasso, sia in T1 che in T2., in modo da<br />
<strong>di</strong>mostrare che una iperintensità in T1 e T2 (tipica del grasso o del sangue)<br />
sia grasso o sangue, abbassandosi il segnale nel primo caso e rimanendo<br />
invariato nel secondo caso. Nel <strong>pancreas</strong> l‟utilizzazione della saturazione del<br />
grasso in T1 consente <strong>di</strong> esaltare il contrasto tra l‟organo e le strutture<br />
circostanti e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziare il tessuto normale (relativamente iperintenso)<br />
da quello che ha subito una involuzione fibrotica (relativamente ipointenso).<br />
Nel surrene la soppressione del grasso consente <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare la presenza <strong>di</strong><br />
una lesione, caratteristica dei tumori benigni rispetto ai maligni.<br />
Altra novità è la possibilità <strong>di</strong> effettuare acquisizioni cosiddette in fase ed in<br />
contrasto <strong>di</strong> fase in T1 mo<strong>di</strong>ficando alcuni parametri della sequenza. Si<br />
ottiene una sorta <strong>di</strong> soppressione del grasso che consente <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare in<br />
alcuni processi neoplastici se la lesione ha un contenuto in grasso ed è<br />
quin<strong>di</strong> benigna, come nel caso degli adenomi surrenalici.<br />
Altre novità derivano dai mezzi <strong>di</strong> contrasto. Ci si riferisce fondamentalmente<br />
a quelli epato<strong>biliari</strong>(da utilizzare in T1) ed a quelli RES-specifici(da utilizzare<br />
in T2). Con i primi si può effettuare uno stu<strong>di</strong>o delle <strong>vie</strong> <strong>biliari</strong> <strong>di</strong> calibro<br />
normale (nel caso <strong>di</strong> ostruzione invece i risultati sono scarsi). Inoltre, data la<br />
loro maggiore persistenza negli epatociti si può eseguire uno stu<strong>di</strong>o ritardato,<br />
molto valido nella quantizzazione delle lesioni metastatiche (che non<br />
contengono epatociti e non captano il mdc) . Con i secon<strong>di</strong> (mdc captati dal<br />
sistema reticolo-istiocitario, determinanti un drastico abbassamento del<br />
segnale in T2 del tessuto normale) si ottiene una esaltazione del contrasto<br />
tra parenchima reso ipointenso e qualsiasi lesione non contenga cellule <strong>di</strong><br />
Kuppfer (ad es. le metastasi), oppure si ottiene un abbassamento del segnale<br />
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