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Hod Benessere n° 38 - M aggio 2006 - A nno IX - Periodico ...

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<strong>Hod</strong> <strong>Benessere</strong> <strong>n°</strong> <strong>38</strong> - M<strong>aggio</strong> <strong>2006</strong> - A<strong>nno</strong> <strong>IX</strong> - <strong>Periodico</strong> - Diffusione gratuita


Le Rose Meilland: una Storia Secolare<br />

La Famiglia Meilland entra nel mondo delle rose verso il 1850. Il no<strong>nno</strong> Antoine Meilland, alla<br />

giovane età di 16 anni inizia a lavorare a Lione presso il famoso specialista dell’epoca, Francis Dubreuil.<br />

Già nel 1918 riesce a creare un’importante collezione di rose. Il giardino di Lione diventa, di conseguenza,<br />

troppo piccolo per le nuove e crescenti esigenze. La famiglia Meilland, nel 1923, decide di comprare una casa<br />

e qualche ettaro di terra a Tassin la Demi Lune, ed è proprio qui<br />

che il figlio di Antoine, Francis Meilland, moltiplica le ibrida-<br />

zioni diventando così un giovane selezionatore di varietà.<br />

I primi contatti con l’America prendono forma quando un venditore<br />

di rose, proveniente dagli U.S.A., Robert Pyle, dopo una breve visita<br />

a Tassin la Demi Lune, decide di allacciare rapporti di affari con<br />

Antoine Meilland. Nel 1935 Francis parte per gli Stati Uniti<br />

d’America e scopre come i creatori di varietà americani siano tutelati da un sistema di brevetti che in<br />

Europa non esiste ancora. Questo è il punto di partenza della battaglia, di Francis Meilland, per conquistare<br />

una protezione giuridica dei prodotti d'origine vegetale. Ottiene il primo brevetto, mai accordato in<br />

Francia e nell’intera Europa, creando la varietà “Rouge Meilland ® ” (Happiness). Nel 1936 lancia il primo<br />

catalogo con illustrazioni a colori. Nel 1937 crea la rosa denominata in America “Golden State”, insignita<br />

a emblema ufficiale della mostra di San Francisco e successivamente votata “Più bella rosa di<br />

Francia”. È la prima delle numerose rose che farà conoscere il nome Meilland a livello mondiale. Come non<br />

ricordare la celebre Madame A. Meilland, conosciuta ormai in tutto il mondo e battezzata “Peace” negli<br />

U.S.A., il giorno della caduta di Berlino. L’8 M<strong>aggio</strong> del 1945 ai delegati della conferenza che dovevano<br />

realizzare l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), fu dato in om<strong>aggio</strong> un esemplare<br />

di questa rosa e divenne “La rosa della pace”. Da allora è stata coltivata nei cinque<br />

continenti, con una produzione superiore a 50 milioni d’esemplari. Altre rose ha<strong>nno</strong><br />

conosciuto il successo, come la "Baccara ® ” var. Meger diventata subito sinonimo di<br />

“rosa rossa” presso i rivenditori, o ancora la “Papa Meilland ® ” var. Meicesar rinomata<br />

per il suo intenso profumo. Nel 1948 Francis Meilland si trasferisce sulla Costa<br />

Azzurra, dove le condizioni climatiche sono più favorevoli alla ricerca e si associa con<br />

Francisque Richardier, produttore di rose nei dintorni di Lione. L’azienda si ristruttura<br />

quindi con un centro di ricerca, di creazione e diffusione delle nuove varietà a<br />

Cap d’Antibes (attualmente a Cannet des Maures nella regione del Var) ed un centro di<br />

produzione e commercializzazione a Tassin la Demi Lune. Questa organizzazione si è successivamente completata<br />

con numerose filiali estere, ma Meilland dopo ben sei generazioni rimane esclusivamente un’azienda<br />

a conduzione famigliare. ❃<br />

BMR Rose Meilland<br />

Via Braie, 187<br />

18033 Camporosso (Imperia)<br />

www.meilland.it


HOD <strong>38</strong> 4<br />

N on<br />

è mai stata mia pretesa pormi nel novero<br />

della miriade di opinionisti che solcano<br />

le reti televisive e la carta stampata<br />

del bel paese. Anzi, se devo essere sincero mi<br />

dà anche un po’ su i nervi la supponenza che<br />

molti ha<strong>nno</strong> nel tranciare giudizi ed elargire<br />

consigli di vita quali antichi maestri... Più che<br />

altro sono esasperato dall’esasperazione, da<br />

quei toni urlati che contradistinguono il mondo<br />

moderno. Lo si riscontra anche in<br />

Farmacia, dove la richiesta di un parere assume<br />

sempre più spesso gli aspetti di un controllo<br />

della preparazione reale o mediatica del professionista:<br />

il cliente si avvicina al bancone<br />

con già in mente ciò che ha bisogno, e magari<br />

ha anche ben studiato la “tiritera” della pubblicità<br />

reale o occulta di redazionali pseudoscientifici.<br />

Ciò che si aspetta non è quindi uno<br />

spassionato e concreto consiglio professionale,<br />

bensì la conferma di ciò che ha letto e recepito,<br />

quale comprova della conoscenza del<br />

Farmacista.<br />

S pesso<br />

Dal Vostro viaggiatore della salute<br />

Dr. Paolo Giovanni Vintani<br />

La Pantera Rosa<br />

Ovvero la sottile leggerezza dell’essere<br />

dopo un estenuante confronto dove<br />

mi sforzo di dare il meglio di me stesso,<br />

arrivo a una conclusione apparentemente<br />

condivisa con il paziente alla fatidica domanda:<br />

“Mi scusi Dottore, ma piuttosto che lo sciroppo<br />

che mi sta proponendo, non sono meglio<br />

le bustine che quelle Signorine della Tv bevono<br />

al bancone di un bar fumoso e che, magicamente<br />

e immediatamente, consentono di affrontare<br />

una serata spensierata?”.<br />

La reazione spontanea sarebbe: “Ma perché<br />

diavolo non me lo ha detto prima che voleva<br />

una confezione di *** in buste, avrei risparmiato<br />

tempo e corde vocali!”, e se l’interlocutore<br />

è un maschietto aggiungerei “ Prenda pure<br />

queste stramaledettissime buste, ma non<br />

speri di trovare il numero di cellulare dell’avvenente<br />

malata nella confezione.”<br />

Il buon senso e l’educazione mi portano ovviamente<br />

a soddisfare la richiesta tacendo.<br />

Ciò che mi rende perplesso è la solitudine dell’individuo<br />

e l’incapacità di lasciarsi andare, di<br />

staccarsi dalle convinzioni che gli vengono<br />

imposte affidandosi a chi, nella fattispecie il<br />

Farmacista, dovrebbe garantire un sereno e<br />

reale aiuto al suo bisogno. In un mondo che<br />

vorrebbe sdrammatizzare tutto, il tormento diventa<br />

interiore. Persi i ruoli famigliari, sociali<br />

e costituzionali (genitori-amici, professionistiimbroglioni,<br />

istituzioni-corrotte) non ci fidiamo<br />

più di nessuno concedendoci, di fatto, ad<br />

illusorie apparenze. Mi piace pensare al “ripescato”<br />

person<strong>aggio</strong> cinematografico Ispettore<br />

Clouseau e soprattutto alla Pantera Rosa,<br />

splendida gemma perfetta nel taglio che nasconde<br />

un lieve difetto a ricordo di una piccola<br />

pantera.<br />

L a<br />

perfezione apparentemente compromessa<br />

diventa peculiarità ilare e scanzonata<br />

dell’individuo. E le note maldestre peripezie<br />

dell’Ispettore non sono altro che specchio<br />

della nostra quotidiana battaglia per la vita.<br />

Torniamo ad essere individui! Posiamo quindi<br />

lo sguardo su una rosa sfogliandone anche<br />

virtualmente i petali, con lentezza per<br />

non essere punti dalle spine ma estasiati<br />

dall’intenso profumo, per affidarci<br />

al nostro istinto. Anche se il mondo<br />

vuole pungerci facendoci diffidare degli<br />

altri persino per un banale ma importante<br />

consiglio su un leggero raffreddore, quello<br />

che fa veramente bene non è il prodotto<br />

ma la voce amica di qualcuno che per professione<br />

vuole il tuo bene. ❃


La Pantera Rosa<br />

di Paolo Giovanni Vintani 4<br />

Nel nome della rosa<br />

di Andrea Bocchi Modrone 6<br />

Una rosa è una rosa è una rosa 8<br />

Leggerezza e omeopatia<br />

di Anna Dominici 10<br />

Cure in rosa<br />

di Raffaella Ferrari 12<br />

La vie en rose<br />

di Marina Robbiani 14<br />

Té à la rose e Menu à la rose<br />

a cura di Stefano Reina 17<br />

Rose antiche cercasi<br />

di Marina Robbiani 20<br />

Rose rosa per te<br />

di Ilaria Comolo 24<br />

Profumi di rosa 26<br />

I Mercatini di Ecoè 28<br />

La libreria di Ecoè 32<br />

La Fidanzata del Juke-box<br />

The End<br />

L’ironia della leggerezza<br />

a cura di Giusi Valent 36<br />

Impariamo a farci la maschera<br />

della Dott.ssa Cagnola <strong>38</strong><br />

Guancia che cede<br />

di Sara Termini 40<br />

Labbra: come curarle senza snaturarle<br />

di M. Monica Polenghi 44<br />

L’elemento costruttore dell’universo<br />

di José Luis Parise 53<br />

Le chiavi occulte di Machu Picchu<br />

di José Luis Parise 55<br />

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intestato a: Marina Robbiani<br />

Via Col di Lana, 4 - 20136 Milano<br />

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<strong>38</strong><br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Marina Robbiani<br />

CONSULENTE SCIENTIFICO: Paolo Vintani<br />

CONSULENTE EDITORIALE: Raffaella Ferrari<br />

COORDINAMENTO REDAZIONALE: Giusi Valent<br />

GRAFICA: Lorena Manzini, Marco Nava<br />

PUBBLICITÀ: info@hod.it<br />

Anna Monza 335.82.41.756 - 02.83.22.442<br />

anna_monza@fastwebnet.it<br />

EDIZIONI ALICE Viale Col di Lana, 4 - Milano<br />

Tel 02.89.12.74.66 - info@hod.it - www.hod.it<br />

STAMPA: Sinergie & Soluzioni Grafiche<br />

Via Brianza, 3/5 - Z.I. Sesto Ulteriano S. Giuliano Milanese<br />

Reg.Trib. Milano <strong>n°</strong> 305 del 22.4.1998<br />

A QUESTO NUMERO HANNO COLLABORATO:<br />

Andrea Bocchi Modrone Dottoressa Cagnola, Ilaria<br />

Comolo, Sergio Dal Barco, Anna Dominici, Raffaella<br />

Ferrari, José Luis Parise, M. Monica Polenghi, Stefano<br />

Reina, Paolo Tedaldi, Sara Termini, Giusi Valent,Paolo<br />

Giovanni Vintani.<br />

DOLORI MUSCOLARI<br />

REUMATISMI E ARTROSI<br />

TENSIONI NERVOSE<br />

STANCHEZZA E STRESS<br />

AZIONE TONICA GENERALE<br />

DISTENSIONE DELLA MUSCOLATURA<br />

RIATTIVAZIONE CIRCOLATORIA<br />

GLOBAL STRESS MASSAGE<br />

MASSAGGIO PRANOTERAPICO<br />

E YOGA PASSIVO<br />

YOGA<br />

INDIVIDUALE E DI GRUPPO<br />

Giuseppina Gurrera<br />

(Ma Anurag Kolil)<br />

Per appuntamento al vostro domicilio in Milano<br />

Tel. 02 29401855 ● Cell. 3<strong>38</strong> 4974181<br />

gurreragiuseppina@tiscali.it


HOD <strong>38</strong> 6<br />

di Andrea Bocchi Modrone<br />

Nel nome<br />

della Rosa<br />

Si combatterono battaglie, si suggellarono<br />

patti, si nascosero misteri.<br />

Grandi passioni nacquero, altre<br />

sfiorirono nel suo semplice nome<br />

e lei, umile fiore dall’aria fiera, attraversò<br />

le pagine dei millenni carica di simbologia e<br />

di mistero.<br />

Santi e peccatori fecero di questo fiore immagine<br />

di sé. Santa Rita, punta da una rosa,<br />

fece sparire in una leggenda le spine dai suoi<br />

roveti, e voluttuose cortigiane paragonarono<br />

le loro grazie al segreto di una rosa. Gli antichi<br />

eroi, Enea e Ettore in testa, la usarono per<br />

ornare il proprio elmo, oppure lo scudo come<br />

fecero Achille e i nobili cavalieri del<br />

Medioevo. E quanti poeti confidarono alla regina<br />

dei fiori i battiti del loro cuore, quanti innamorati<br />

affidarono a lei, signora indiscussa<br />

dei giardini, l’ambasciata fatale alla loro amata,<br />

nella speranza di un semplice ce<strong>nno</strong>, o la<br />

vita o la morte...<br />

L’etimologia della parola rosa è sconosciuta,<br />

chi la associa allo schiudersi silenzioso<br />

dei suoi numerosi petali, chi alla<br />

flessibilità dei suoi gambi.<br />

Sia come sia la Vergine, nell’iconografia,<br />

lo scelse in mille<br />

e più affreschi come simbolo<br />

della sua trascendenza,<br />

e a Sinigallia si erge persino<br />

un tempio a Lei dedicato.<br />

Il rosone in vetri colorati, che si<br />

...Nel cuore un piccolo fiore<br />

sbocciato tra rovi e deserto<br />

nei livori di notti senza luna,<br />

ha il sapore dei desideri inquieti,<br />

l’evanescenza di un sogno,<br />

l’illusione delle favole,<br />

ma inonda la vita<br />

e dà luce a giorni di nebbia...<br />

Titty<br />

può vedere in talune cattedrali, trae le sue origini<br />

da questo fiore. I primi apparvero nel secolo<br />

XIII, ed è mediante la loro stupenda policromia<br />

che la luce (ovvero la verità) poteva<br />

penetrare nel santuario. Si pensi che il<br />

rosone della cattedrale di Notre<br />

Dame di Parigi misura tredici metri<br />

di diametro, numero anch’esso<br />

ricco di mistero.<br />

La rosa fu anche il simbolo della fragilità<br />

umana. A questo fatto si riallaccia<br />

l'usanza per cui alcuni monasteri<br />

fornivano, ogni a<strong>nno</strong>, una Rosa d'oro a<br />

papa Leone <strong>IX</strong> in segno di riconoscenza<br />

per l'importanza dei compiti a loro affidati;<br />

questo accadeva intorno all'a<strong>nno</strong> 1048.<br />

Per gli antichi Celti, tra le sue foglie irrorate<br />

di fresca rugiada, trovavano riparo creature<br />

fatate e il suo profumo inconfondibile ha impregnato<br />

di calde passioni le alcove di antichi<br />

regni, dove valorosi guerrieri assaporavano le<br />

lusinghe di Afrodite tra una pugna e l’altra... a<br />

volte senza aver nemmeno mai conosciuto<br />

un vero campo di battaglia.<br />

I Rosacroce<br />

Nemmeno le eresie seppero sfuggire<br />

al fascino di questo poliedrico<br />

fiore. I manifesti fa<strong>nno</strong> infatti riferimento<br />

ad una misteriosa fratellan-


za, di tipo occultistico, cabalistico e teosofico<br />

fondata da un nobile tedesco, filosofo ed ex<br />

monaco, Christian Rosenkreuz, che tra il XIV<br />

e il XV secolo sarebbe vissuto ben centosei<br />

anni. Viaggiando tra Damasco, il Cairo,<br />

Gerusalemme e Fez, sarebbe stato iniziato da<br />

alcuni sapienti arabi in grado di rivelargli tutti<br />

i segreti della sua vita passata, presente e futura,<br />

e di guarirlo da una grave malattia con<br />

l'aiuto della Pietra Filosofale. Al ritorno in<br />

Germania, avrebbe dunque fondato, nel<br />

1407, prima con tre e poi con otto confratelli,<br />

un ordine rosacrociano e sarebbe vissuto<br />

ancora 77 anni. Si racconta che la sua tomba<br />

sia rimasta celata fino al 1604, da cui l'aumentato<br />

interesse nei confronti del suo ordine<br />

all'inizio del XVII secolo.<br />

Oggi sono in pochi (nemmeno i moderni rosacrociani)<br />

a credere che Rosenkreuz sia un<br />

person<strong>aggio</strong> storicamente esistito. Altri autori<br />

propendono per l'ipotesi che,<br />

attraverso uno pseudonimo, il<br />

nome copra un person<strong>aggio</strong><br />

storico in vista, secondo alcuni<br />

Francesco Bacone, secondo<br />

altri Cornelius Agrippa di Nettesheim.<br />

Oppure, più probabilmente,<br />

tutta la vicenda va letta<br />

in senso strettamente allegorico.<br />

Comunque il riferimento ad una supposta<br />

società segreta provocò una grande eccitazione<br />

in tutta Europa (soprattutto in<br />

Francia, Inghilterra, Austria e Paesi Bassi): famosi<br />

occultisti, come l'inglese Robert Fludd<br />

(1574-1637) o il tedesco Michael Maier<br />

(1568-1622), o perfino il grande filosofo<br />

francese René Descartes (Cartesio,1586-<br />

1654), chiesero pubblicamente di essere<br />

contattati dai misteriosi rosacrociani o, meglio,<br />

affermarono addirittura di essere già entrati<br />

nella società. Un po' ovunque sorsero<br />

gruppi auto-nominatisi rosacrociani, anche se<br />

poi nessuno riuscì mai a trovarli fisicamente<br />

per il semplice motivo che essi, come socie-<br />

Bianca significa purezza/sospiro<br />

d’amore, rossa passione,<br />

rosa tenerezza/ pegno<br />

d’amore, tea piacere, gialla<br />

gelosia e quella nera, di cui si parla<br />

ma che mai è fiorita, morte, in una sorta<br />

di simbologia alchemica che si perde<br />

nella notte dei tempi. E se nei banchi<br />

delle fiorerie si scorgono oggi varietà<br />

azzurrate... non credeteci, sono<br />

come donne attempate che, dietro i lifting<br />

e i prodigi della chirurgia estetica<br />

nascondono segreti pronti a sfiorire al<br />

primo bagno di pioggia. ❃<br />

tà segreta strutturata, non esistevano proprio.<br />

Merita però attenzione la simbologia del vessillo.<br />

Solo pochi iniziati, si tramanda, sarebbero<br />

stati in grado di sviscerarne le trame e il significato<br />

profondo, che sarebbe legato al mistero.<br />

Infatti non poche società<br />

segrete ha<strong>nno</strong> la rosa come<br />

emblema, si vedano al<br />

proposito la Santa-Vehme, i<br />

Templari, la Massoneria e la<br />

Fraternità dei Rosacroce.<br />

La segretezza che essa impone<br />

la ritroviamo nell’antica usanza di<br />

porre un mazzo di rose dove il contenuto<br />

delle conversazioni doveva essere<br />

tenuto rigorosamente segreto. A ciò si riallaccia<br />

pure l’origine del detto “scoprire gli<br />

altarini” perché, in francese, questo modo di<br />

dire si relaziona al fatto di scoprire il vaso delle<br />

rose (pot aux rose).<br />

La magia della rosa<br />

Fin dall’antichità a questo fiore vennero<br />

attribuite proprietà magiche.<br />

Se timidamente ci si rivolgeva alla<br />

margherita per sapere le intenzioni<br />

dell’amato bene, alla rosa ci si dichiarava<br />

con vemenza, impiegandola nella preparazione<br />

di pomate afrodisiache e di veri e propri<br />

✔<br />

HOD <strong>38</strong><br />

7


8<br />

HOD <strong>38</strong><br />

filtri d’amore. Talora ai primi raggi della luna<br />

piena, si chiedeva l’aiuto di Iside, metafora<br />

dell’antica cultura pagana, talora, con l’intercessione<br />

di qualche santo compiacente, si<br />

implorava la conquista dei cuori reticenti.<br />

Non sfuggì a questa regola nemmeno la<br />

Mater Dolorosa, a cui nel X<strong>IX</strong> secolo Marie<br />

Laveau gran sacedotessa del tradizionale<br />

Voodoo di New Orleans, offrendo rose tra incensi<br />

inebrianti e unguenti misteriosi, costringeva<br />

anche il più concupiscente degli sposi a<br />

ritornare pentito al talamo nuziale. Gran dame<br />

della Louisiana e semplici prostitute si<br />

ungevano con olio di rosa, vaniglia e limone<br />

per soddisfare legittime curiosità o irriferibili<br />

desideri.<br />

elle leggende portoghesi si racconta<br />

che Maria Padilla (protagonista<br />

dell’omonima opera di Donizetti),<br />

cortigiana fra le cortigiane,<br />

predisponesse dei bagni aromatici “alle<br />

rose scarlatte” per stregare il baldo Don Pedro,<br />

e garantirsi così una corona che mai avrebbe<br />

ufficialmente indossato nelle regie<br />

stanze della corte di Castiglia. Ma già prima di<br />

lei Cleopatra preparava olii che le avrebbero<br />

garantito l’eterna giovinezza e il fascino imperiale<br />

sull’amato Marco Antonio.<br />

Nelle processioni di m<strong>aggio</strong>, offrendo rose<br />

ai santi del paradiso, nelle regioni più calde<br />

del nostro paese, le zitelle si assicurano uno<br />

sposo prima di San Giovanni, a cui successivamente<br />

elevera<strong>nno</strong> suppliche di altro tenore<br />

e contenuto, perché una volta trovato l’uomo<br />

occorrerà restare giovani, se non per<br />

sempre, il più a lungo possibile.<br />

E se i filtri d’amore oggi sono in progressivo<br />

decadimento, la rosa ha saputo adattarsi ai<br />

tempi, passando dai giardini direttamente alla<br />

cucina, dove colora prelibati risotti o insapora,<br />

se rosa canina, le salutari tisane contro<br />

il raffreddore.❃<br />

Una rosa è<br />

A<br />

ppartenente alla famiglia<br />

delle Rosacee (Linneo,<br />

1737), sembra proprio che<br />

la rosa sia nata milioni di anni prima dell’uomo,<br />

come testimoniano dei fossili appartenenti<br />

al periodo dell’oligocene. Fu però<br />

la Persia a iniziare la coltivazione delle<br />

rose da giardino (famose le rose di Shirãz)<br />

esportandole in Cina all’alba dell’era cristiana.<br />

A partire da semplici, pallide rose<br />

selvatiche, in migliaia di anni le piante sono<br />

state selezionate fino a ottenere varietà di<br />

ogni genere di colore e profumo straordinario.<br />

Si calcola approssimativamente che da<br />

circa 200 specie spontanee siano “nate”,<br />

grazie all’innesto e all’ibridazione (si ibridano<br />

con molta facilità anche in natura) decine<br />

di migliaia di esemplari diversi.<br />

La Rosa centifolia, la Rosa gallica e la<br />

Rosa damascena sono state usate a scopo<br />

terapeutico fin dall’antichità e coltivate specificamente<br />

per ottenere olio essenziale.<br />

Rosa centifolia, antichissima<br />

e particolarmente<br />

amata dai Romani, fu la prima<br />

rosa conosciuta per il<br />

suo fiore “pieno” e profumatissimo.<br />

Sarà bene fare scorta<br />

di petali di rosa centifolia: è<br />

sufficiente raccoglierne abbondantemente,<br />

essiccarli all’ombra<br />

in un posto arieggiato e si potra<strong>nno</strong><br />

utilizzare durante l’inverno.<br />

Sottoforma di olio essenziale<br />

viene usata per massaggi poiché stimola<br />

la circolazione, tonifica i capillari, rilassa<br />

e purifica il sangue.


una rosa è una rosa<br />

La Rosa gallica, rappresentò l’insegna<br />

della casa reale inglese di<br />

Lancaster, che nel ‘400 combatté contro<br />

il duca di York la guerra delle due rose<br />

(rosa rossa contro rosa bianca o Rosa alba,<br />

la vincente). Antesignana delle<br />

“Vecchie Rose”, pare arrivi in Occidente<br />

dalla Siria attorno alla metà del XIII secolo.<br />

Rosa damascena (da Damasco), fu<br />

molto amata in Oriente, dalla Siria<br />

all’Egitto, ma anche dai Romani,<br />

ed è stata la capostipite di alcune<br />

specie dell’800. Insieme<br />

alle rose gallica, centifolia e<br />

foetida è tra le più rappresentate<br />

nei dipinti. Oggi ampiamente<br />

coltivata in Bulgaria, merita una<br />

menzione a parte per la produzione dell’essenza<br />

nota in profumeria, ma soprattutto<br />

come olio essenziale per eliminare le rughe e<br />

addirittura per cancellare cicatrici. Unico difetto<br />

di quest’olio essenziale è il prezzo, di solito<br />

molto elevato, ma almeno una volta nella<br />

vita vale la pena provarlo, annusarlo e rimanere<br />

per qualche attimo inebriati dalla fragranza<br />

da cui sprigiona un profondo senso di pace.<br />

La Rosa canina è una specie di rosa selvatica<br />

diffusa in Europa e in tutta la nostra<br />

penisola. I suoi profumati fiori rosa sbocciano<br />

da m<strong>aggio</strong> a luglio, mentre i suoi "falsi frutti"<br />

rossi, chiamati cinorrodi, nascono in<br />

autu<strong>nno</strong>. Ha uno dei più alti contenuti<br />

di vit. C esistenti in natura:<br />

fino a 1500 mg per 100 g di prodotto.<br />

Depurativa, viene largamente<br />

impiegata per combattere la stanchezza<br />

e la spossatezza, ma anche per curare<br />

le affezioni renali e vescicali.<br />

La Rosa foetida, arrivata dall’Asia<br />

Minore nel ‘500, fu la<br />

prima rosa “bionda” in assoluto.<br />

Rosa Chinensis, rosa cinese<br />

dal “vago sentore<br />

di té”, fu introdotta in Inghilterra<br />

nel ‘700. Grazie<br />

ai suoi incroci si devono<br />

molte specie di<br />

rose moderne.<br />

La Rosa rugosa,giapponese,<br />

ha grandi frutti: freschi si usano<br />

per marmellate, secchi per infusi. ❃<br />

Si ringraziano per la collaborazione<br />

il Dr. Paolo Tedaldi<br />

e Dr. Hauschka Cosmesi.<br />

Tutte queste rose sono opera di P. J. Redouté<br />

(1759-1840), che tra il 1817 e il 1824<br />

pubblicò “Les Roses”, illustrata<br />

con 162 grandi tavole acquerellate<br />

Proprietà e azioni della rosa<br />

Possiamo riassumerle in aromatizzanti,<br />

antidiarroiche e sfiammanti. Ma i petali<br />

curano anche i dolori artritici, soprattutto<br />

se usati in un bagno caldo. In questo<br />

caso, l’infusione in acqua calda permette<br />

un miglior assorbimento dei principi<br />

attivi attraverso la pelle. ❃<br />

Henry A. Payne “Choose between the red<br />

and the white”, Birmingham Museum<br />

HOD <strong>38</strong><br />

9


HOD <strong>38</strong> 10<br />

" Quella<br />

Dr. Anna Dominici<br />

Leggerezza<br />

e omeopatia<br />

che chiamiamo rosa,<br />

anche con un altro nome avrebbe il suo profumo.<br />

"<br />

(William Shakespeare, Romeo e Giulietta, atto II, scena II)<br />

La piccola aveva sei forse sette anni, indossava<br />

un grembiulino a quadri azzurri<br />

ed era assolutamente felice. Si<br />

trovava in un posto pieno di fontane zampillanti<br />

e poteva giocare con l’acqua, correndo<br />

da una fontana all’altra, bagnandosi<br />

mani, piedi, viso senza che nessuno la sgridasse<br />

o le dicesse di fare attenzione: era sicura<br />

che non le sarebbe capitato nulla di<br />

male. In lontananza cominciò a sentire<br />

qualcuno che cantava, ma la cosa non la<br />

disturbava affatto, anzi. E poi…si svegliò!<br />

Stava sognando ma il risveglio non fu traumatico,<br />

come accadeva le mattine in cui<br />

doveva andare a scuola. In quei casi la<br />

mamma aveva sempre fretta, spesso era di<br />

malumore e invariabilmente finiva per arrivare<br />

tardi a scuola…<br />

Il risveglio fu un prolungamento del sogno.<br />

La mamma cantava mentre stirava<br />

il suo vestitino di organza, vicino a lei nel<br />

lettone dei genitori dormiva la sorellina più<br />

piccola, ed era una splendida giornata di<br />

m<strong>aggio</strong>. Mamma era allegra, anche essa<br />

poco più di una ragazzina, felice perché<br />

quel giorno le sue bellissime bambine<br />

avrebbero partecipato alla festa del paese,<br />

e trasmetteva questa sua felicità alle sue<br />

piccole.<br />

Ecco, per me la leggerezza è la sensazio-<br />

ne che la piccola<br />

ha provato<br />

quella mattina:<br />

passando dolcemente dal sogno al risveglio.<br />

Un sentimento di pace e di serenità<br />

assoluta, convinta come era di essere al<br />

centro del mondo, coccolata dai genitori e<br />

con una sorellina più piccola da amare e<br />

proteggere.<br />

Quello appena descritto potrebbe<br />

sembrare un episodio sdolcinato<br />

e banale, ma mi auguro che a<br />

molti di noi sia capitato di avvertire almeno<br />

una volta nella vita una sensazione di<br />

leggerezza e gioia come accadde tanti anni<br />

fa a quella bambina.<br />

Se siamo stati tanto fortunati da aver provato<br />

almeno una volta tale sensazione, ritorniamoci<br />

con il pensiero quando la vita ci<br />

sottoporrà a prove difficili e apparentemente<br />

insopportabili. Già questo ci sarà d’aiuto.<br />

Il rimpianto per il tempo passato non serve,<br />

anzi può essere deleterio. Ad ognuno di noi<br />

la vita ogni tanto presenta il conto. Dolori,<br />

delusioni, abbandoni, lutti… è in questi<br />

momenti che una cappa buia sembra avvolgerci.<br />

Come ritrovare quel senso di leggerezza<br />

della nostra bambina quando il sentimento<br />

che ci avvolge è dei più bui, quando


stiamo precipitando verso una depressione<br />

reattiva ad avvenimenti apparentemente<br />

più grandi di noi. Come reagire? Non<br />

possiamo cambiare la realtà, ma a nulla<br />

vale nasconderla. E se provassimo a trovare<br />

il modo meno doloroso possibile per<br />

affrontarla? Se provassimo a porgerci diversamente<br />

di fronte ad essa? È difficile,<br />

ma possiamo farcela!<br />

È in questi casi che l’omeopatia trova<br />

il suo utilizzo ottimale.<br />

● È un momento buio, non si ha voglia di<br />

vedere nessuno, anzi chi vuole consolarci<br />

ci fa stare peggio, non proviamo più interesse<br />

neppure per le persone più care.<br />

Spesso questo sentimento assale le donne<br />

in menopausa, quando a tante di loro<br />

sembra aver finito il compito per il quale<br />

erano nate. In questi casi è indicata la prescrizione<br />

di SEPIA ad alte diluizioni.<br />

● Abbiamo la sensazione che nessuno ci<br />

voglia bene, piangiamo per un nonnulla e<br />

per un nonnulla ci commoviamo.<br />

Desideriamo quasi spasmodicamente essere<br />

abbracciati e coccolati. Proviamo un<br />

po’ di sollievo solo abbuffandoci di dolci,<br />

che poi ci fa<strong>nno</strong> star male. PULSATILLA è<br />

il rimedio giusto, soprattutto se ad esserne<br />

colpita è una giovane donna che non vuole<br />

crescere o ha paura di farlo.<br />

● La melanconia che assale le persone<br />

anziane che vedono decadere le loro facoltà<br />

fisiche e intellettuali e che temono<br />

l’avvicinarsi del buio, quando tutti i loro<br />

sintomi sembrano ingigantire, troverà in<br />

CAUSTICUM il rimedio di elezione.<br />

● La tristezza che spesso segue una fase<br />

di euforia, che si può accompagnare alla<br />

certezza di essere gravemente malati e<br />

che mai ci sarà guarigione. Il desiderio di<br />

solitudine ma con qualcuno sempre a portata<br />

di mano, da poter chiamare in caso di<br />

bisogno. Il tutto accompagnato da una<br />

stanchezza estrema, troverà<br />

il suo rimedio in AR-<br />

SENICUM ALBUM.<br />

● La tristezza che segue<br />

un abbandono<br />

o una delusione<br />

d’amore, che ci<br />

fa ripiegare su noi stessi,<br />

che rifugge la consolazione<br />

e sfugge ogni compagnia<br />

è tipica di NATRUM<br />

MURIATICUM, utile spesso negli adolescenti<br />

alle prime delusioni, che sembrano<br />

quasi macerarsi nel loro dolore del<br />

quale non vogliono parlare con nessuno…<br />

● Quando la melanconia si accompagna<br />

ad apatia, ad apparente indifferenza, il<br />

tutto dovuto a torti veri o supposti subiti,<br />

il rimedio di elezione sarà STAPHISA-<br />

GRIA.<br />

Potremmo andare avanti elencando<br />

ancora molti altri rimedi validi a<br />

farci affrontare i momenti bui e<br />

pesanti che la vita ci riserva, e ritrovare la<br />

leggerezza della nostra infanzia.<br />

Qualsiasi tristezza o malinconia si manifesta<br />

in modo diverso da persona a persona,<br />

e spesso le cause sono diverse.<br />

Ecco l’utilità dei rimedi omeopatici, prescritti<br />

sempre in base alla legge di similitudine,<br />

e quindi differenti per ognuno<br />

di noi. Ogni periodo buio andrebbe affrontato<br />

senza nasconderci o nasconderlo,<br />

cercando di assecondare i sintomi<br />

della malinconia che sono il corollario di<br />

certe situazioni, senza che questa ci faccia<br />

precipitare in un tunnel di disperazione.<br />

Ma non dimentichiamo mai che anche<br />

in fondo al tunnel più buio c’è sempre<br />

un lumicino: fissiamo quello per ritornare<br />

alla luce e non perderci. ❃<br />

HOD <strong>38</strong><br />

11


12<br />

HOD <strong>38</strong><br />

Cure in Rosa<br />

Dr. Raffaella Ferrari<br />

Le virtù curative della rosa sono note fin<br />

dall’antichità: nell’antica Grecia si decantava<br />

la capacità del balsamo di rosa<br />

di “calmare il cuore che batte pieno di angoscia”.<br />

E benché oggi le rose siano raramente<br />

impiegate nella pratica erboristica e<br />

siano più conosciute per il loro profumo, fino<br />

al medioevo ebbero un ruolo essenziale<br />

nella materia medica, con modi d’uso che ritroviamo<br />

nella tradizione popolare italiana.<br />

Per esempio il mel rosatum (miele rosato)<br />

ottenuto dai petali di rosa, viene da<br />

secoli usato per sfiammare le gengive del<br />

bambino durante la dentizione, e in Germania<br />

ancora oggi è impiegato nel trattamento<br />

della tosse con catarro e per<br />

rinforzare le difese immunitarie.<br />

Attualmente le due varietà di rosa più<br />

utilizzate a scopo curativo sono la rosa<br />

canina e la rosa mosqueta.<br />

Ifrutti di rosa canina, chiamati cinorrodi,<br />

sono conosciuti per l’elevato contenuto<br />

in vitamina C, che la rendono un valido<br />

aiuto nella prevenzione e nel trattamento<br />

delle patologie invernali a carico dell’apparato<br />

respiratorio.<br />

È opportuno ricordare che il processo di essiccamento<br />

dei cinorrodi distrugge circa il<br />

50% della vit.C contenuta, mentre nei frutti<br />

freschi e nelle gemme utilizzate per la preparazione<br />

del macerato glicerico la quantità<br />

di vitamina risulta molto più elevata. Per<br />

questo motivo si consiglia l’uso del gem-<br />

Rosa Gallica<br />

Qualche<br />

ricetta utile<br />

Miele rosato<br />

● Miele 4 cucchiai ● petali di rosa<br />

gallica 1 cucchiaio ● acqua bollente<br />

250 ml (una tazza grande).<br />

Fate un infuso con l’acqua bollente e i<br />

petali di rosa, lasciate a riposo per circa<br />

24 ore, filtrate, aggiungete il miele e<br />

fate addensare il liquido quanto basta.<br />

Conserva di rosa canina<br />

Miscelate 2 Kg di frutti schiacciati di<br />

rosa canina con 3 Kg di zucchero,<br />

scaldate a bagno maria fino a miscelare<br />

bene il tutto e poi lasciate raffreddare<br />

in modo naturale.<br />

Idrantante<br />

per pelle sensibile<br />

Aggiungete qualche goccia di<br />

olio di rosa, camomilla e lavanda,<br />

a 25 ml di olio di jojoba. Applicate<br />

quotidianamente.<br />

Per chi soffre di couperose<br />

Applicate sulle guance impacchi calmanti<br />

di acqua di rose; quindi massaggiate<br />

il viso mattina e sera con olio<br />

di rosa mosqueta cui siano state aggiunte<br />

3 gocce di puro olio di rosa.<br />

Per prevenire<br />

le smagliature in gravidanza<br />

Mescolate un cucchiaio di olio di rosa<br />

mosqueta con 5 cucchiai di olio di<br />

mandorle dolci . È possibile aggiungere<br />

fino a 6 gocce di essenze di rosa,<br />

incenso, lavanda. Massaggiate due<br />

volte al giorno la pancia e i seni con<br />

questa miscela.<br />

Attenzione: benché non siano stati riscontrati<br />

casi di tossicità, è sempre<br />

bene utilizzare questi prodotti dopo il<br />

quarto mese di gravidanza. ❃<br />

Rosa Canina


moderivato in età pediatrica o in caso di<br />

malattie da raffreddamento ricorrenti, quando<br />

si voglia potenziare le difese immunitarie<br />

per tempo e prepararle in autu<strong>nno</strong> ad affrontare<br />

al meglio i malesseri invernali.<br />

Ad esempio, per affrontare al meglio la stagione<br />

invernale possiamo somministrare 20<br />

gocce di Rosa canina MG prima dei pasti per<br />

2/3 mesi a partire da ottobre, e continuare<br />

con 30 gocce x 2 volte al giorno contemporaneamente<br />

all’assunzione dell’antibiotico<br />

nel caso ce ne sia bisogno; in questo modo<br />

si possono evitare le ricadute.<br />

Con il frutto della rosa canina si prepara una<br />

conserva molto gradevole utilizzata come<br />

rinfrescante e blando lassativo.<br />

La rosa mosqueta è una varietà di rosa<br />

molto pregiata originaria del Cile, dai<br />

cui semi si ottiene per spremitura a<br />

freddo un olio considerato un vero toccasana<br />

per gli inestetismi della pelle, perché ricco<br />

di acidi grassi polinsaturi e vitamina E.<br />

Bastano poche gocce di olio di rosa mosqueta,<br />

massaggiate dolcemente sulla zona<br />

interessata, per contrastare rughe e disidratazione<br />

e conferire un aspetto vellutato alla<br />

pelle. Utilizzato sul corpo, miscelato ad essenze<br />

specifiche, combatte gli inestetismi<br />

della cellulite e la formazione delle smagliature.<br />

❃<br />

Rosa Moschata<br />

PSICODRAMMA<br />

“Vivere è essere l'artista<br />

dell'autocreazione”<br />

Jacqueline Small<br />

Se non siamo soddisfatti<br />

della nostra vita possiamo cambiare.<br />

Possiamo esprimere noi stessi<br />

pienamente, vivere relazioni<br />

ricche e profonde, sentirci sicuri<br />

quando incontriamo<br />

difficoltà e disagi<br />

e possiamo<br />

superarli<br />

con la nostra<br />

creatività.<br />

Lo psicodramma<br />

propone<br />

un percorso<br />

di autoconoscenza<br />

che aiuta<br />

a riscoprire<br />

le proprie risorse<br />

e potenzialità.<br />

incontri settimanali di due ore<br />

fine settimana intensivi<br />

seminari di una giornata<br />

Gli incontri di psicodramma si tengono<br />

presso lo Studio T.E.A.<br />

Via Stradella, 2 - Milano<br />

MM Lima (linea Rossa), tram 33/bus 92<br />

Per informazioni ed iscrizioni:<br />

Daniela Solzi 339 1630221<br />

danielasolzi@libero.it<br />

desig<br />

HOD <strong>38</strong><br />

13


14<br />

HOD <strong>38</strong><br />

La Vie en Rose<br />

Per una volta guardiamo la vita in rosa! Il piacere<br />

della tenerezza, la riconquista del sorriso e il bisogno<br />

di leggerezza, di un po’ di sano e ironico ottimismo<br />

aiutano notevolmente a vivere, e noi invece ce ne<br />

dimentichiamo molto spesso. Così per una volta, in onore<br />

alla lievità della primavera, festeggiamo il mese di<br />

m<strong>aggio</strong> dedicandolo al suo fiore per eccellenza, la rosa.<br />

Un fiore pieno di sorprese e significati che ritroviamo<br />

dovunque, a cominciare... dalla Pittura.<br />

È<br />

brevissimo il tempo<br />

in cui la rosa<br />

sboccia in una miriade<br />

di fiori, ed altrettanto rapido<br />

giunge il momento in<br />

cui appassisce. Ed ecco la duplicità<br />

del suo mess<strong>aggio</strong>: da<br />

un lato metafora di passione<br />

e amore carnale, simbolo di<br />

effimero piacere, dall’altro<br />

immagine di purezza e castità.<br />

La rosa sacra e la rosa profana<br />

si contrappongono per<br />

molto tempo in una realtà<br />

fatta di leggi e censure. Poi,<br />

anche grazie ad una leggenda<br />

attribuita a S. Ambrogio,<br />

Carlo Crivelli, Santa Maria Maddalena (part.),<br />

Amsterdam, Rijksmuseum, seconda metà del ‘400.<br />

A cavallo tra il Gotico e il Rinascimento, questa tela con<br />

in primo piano una magnifica rosa sbocciata,<br />

è un perfetto esempio di sacro e profano.<br />

Raffinata ed elegante, sontuosamente acconciata e vestita,<br />

la Maddalena che l’accompagna sembra più l’immagine<br />

di una languida dama che quella di una santa.<br />

di Marina Robbiani<br />

L’ arte è spesso un gioco<br />

di rimando. Così se nel ‘500<br />

a.C. Anacreonte canta<br />

le rose nate con Afrodite<br />

dalla spuma del mare,<br />

mille anni dopo Botticelli<br />

rappresenta l’evento<br />

in una tela cult, una Nascita<br />

di Venere in cui rose<br />

si librano nell’aria al soffio<br />

di Zefiro.<br />

Sandro Botticelli,<br />

La nascita di Venere<br />

(part.), Firenze, Uffizi.<br />

Biagio d’Antonio Tucci,<br />

Madonna col Bambino<br />

in trono, fine XV secolo.


che vede le rose prive di spine<br />

fino al peccato originale, il fiore<br />

prima maledetto diventa emblema<br />

di Maria Vergine (chiamata<br />

anche “rosa senza spine”).<br />

È a tale idea che la pittura<br />

medievale, e poi del ‘400 e<br />

‘500, dedica le sue Madonne<br />

della Rosa e del Roseto. All’interno<br />

di questa iconografia sacra,<br />

in gran parte italiana, il bocciolo<br />

di rosa assume una<br />

simbologia di castità<br />

mentre il fiore aperto<br />

indica la perdita<br />

della purezza.<br />

Carav<strong>aggio</strong>,<br />

Ragazzo morso<br />

da un ramarro,<br />

1596, Londra,<br />

National Gallery.<br />

Al centro della<br />

tela il vaso con una<br />

rosa, il cui<br />

naturalismo fa da<br />

specchio ai “moti<br />

dell’anima” che<br />

denotano l’espressività del<br />

protagonista, appena sorpreso<br />

dal morso. La seconda rosa è tra i suoi capelli,<br />

squisita nota di rimando al fiore in primo piano<br />

che amplifica la sinfonia del quadro.<br />

Matthys Bloem,<br />

Natura morta di fiori e frutta,<br />

XVII sec.<br />

In mezzo alla frutta, una rosa<br />

con il gambo tagliato, ha<br />

un significato molto semplice.<br />

Indica la brevità della bellezza<br />

e della vita. Ma la perfezione<br />

con cui è dipinta mostra<br />

l’interesse che l’artista ha<br />

per lo studio botanico del fiore<br />

soprattutto dalla metà del ‘600,<br />

con la scoperta di nuovi<br />

esemplari provenienti<br />

soprattutto dall’Oriente.<br />

C<br />

ome abbiamo già visto<br />

con Botticelli, il Rinascimento<br />

esalta la rosa soprattutto<br />

come attributo di Venere e<br />

delle Tre Grazie, le sue ancelle. In<br />

questo caso le spine ci sono, ma ricordano<br />

le ferite d’amore. Nei secoli<br />

successivi, alla ricerca di m<strong>aggio</strong>r realismo,<br />

la pittura colloca la rosa insieme<br />

ad altri fiori, vegetali, frutta ecc. in un genere<br />

di pittura nota come natura morta.<br />

Grazie al loro forte valore simbolico, è facile<br />

incontrare queste nature morte anche<br />

all’interno di quadri che ha<strong>nno</strong> intenzione<br />

di raccontare tutt’altro, ma dove la<br />

J.A.D.Ingres, Madame Moitessier seduta,<br />

Londra, National Gallery.<br />

Il “pittore delle donne”, maestro del disegno e del colore, dipinge<br />

in questo ritratto un vestito di seta bianca decorata<br />

con mazzolini di rose, Tra romanticismo e classicismo,<br />

Ingres esalta insieme alla bellezza lo studio dal vero, unendo<br />

al realismo l’amore per l’idea, l’atmosfera, dove tutto deve dare<br />

anima al quadro. Se una stoffa e un vestito decorato<br />

con le rose rispecchiano la moda del tempo,<br />

la cura quasi maniacale al dettaglio<br />

intende focalizzare l’attenzione allo stesso modo del volto,<br />

dell’incarnato , del portamento maestoso. 15<br />

HOD <strong>38</strong>


16<br />

HOD <strong>38</strong><br />

loro presenza serve anche<br />

dal punto di vista scenografico<br />

e crea inusuali<br />

prospettive e punti di<br />

fuga. Di nature morte<br />

se ne occupano però<br />

soprattutto gli specialisti,<br />

in gran parte di area<br />

tedesca e fiamminga (in<br />

Italia, in particolare in area romana<br />

e napoletana, si produrra<strong>nno</strong><br />

grazie alla lezione di Carav<strong>aggio</strong>), che<br />

creano composizioni di vasi e bouquet<br />

dove quello che conta è la precisione del<br />

dettaglio, la riproduzione al naturale di<br />

tratti e colori. Anche le rose non mancano,<br />

belle ed effimeri più che mai.<br />

S<br />

imbolo del lingu<strong>aggio</strong> amoroso,<br />

la rosa è sempre più<br />

vezzeggiata,<br />

studiata<br />

e ricercata per<br />

abbellire parchi e<br />

giardini, per creare<br />

incroci e dare<br />

vita ad altre specie.<br />

Si pensi che<br />

solo l’imperatrice<br />

Giuseppina Bonaparte,<br />

grande<br />

collezionista di<br />

fiore e rose, riuscì<br />

René Magritte,<br />

La tomba<br />

dei lottatori,<br />

1960, coll. priv.<br />

Giorgio Morandi,<br />

Fiori, 1953.<br />

Johan Laurentz Jensen,<br />

Fiori in un cestino,<br />

X<strong>IX</strong> secolo<br />

a raccoglierne<br />

2000 varietà, trasformando<br />

la<br />

Malmaison in uno<br />

dei più bei giardini francesi.<br />

Diventata protagonista<br />

del decoro, tra l’800 e il ‘900, la rosa sottolinea<br />

di volta in volta il realismo di una<br />

composizione, la bellezza di un’acconciatura<br />

o la trama di un tessuto, l’ultima moda<br />

di un vestito o di un’acconciatura. Fino<br />

a giungere al surrealismo estremamente<br />

individuale di Magritte, o al poetico dissolversi<br />

delle forme nel tenuo sfiorire dei<br />

suoi petali. ❃ Dante Gabriele Rossetti,<br />

La ghirlandata, Londra,<br />

Guildhall Art Gallery.<br />

Il sottile filo diretto con Carlo<br />

Crivelli, artista amatissimo<br />

dai pittori preraffaelliti di cui<br />

Rossetti è uno dei massini<br />

rappresentanti, è visibile<br />

nell’elegante ambiguità della<br />

figura, femmina angelicata del<br />

Dolce Stil Novo e al contempo<br />

immagine di evidente sensualità.<br />

Notevole l’accostamento rose<br />

rosa/capelli rossi.


V<br />

Té ai petali di rosa<br />

Tisana (per 4 tazze)<br />

rendete 1 cucchiaino di camomilla<br />

P e 2 cucchiaini di foglie aromatiche<br />

di rosa selvatica. Fate bollire 5<br />

bicchieri d’acqua e versatela sulle<br />

piante, lasciate riposare per circa<br />

8 minuti, colate e servite. ❃<br />

a cura di Stefano Reina<br />

ersate nella teiera (preriscaldata con acqua<br />

bollente che butterete) del buon té<br />

non aromatizzato, tipo Breakfast Tea,<br />

versatevi acqua bollente e lasciate per 3/4<br />

minuti in infusione. Mettete in ogni tazza<br />

qualche petalo di rosa molto profumata e<br />

versatevi sopra il té. Dolcificate<br />

con del miele di rosa. ❃<br />

La rosa è anche simbolo<br />

di iniziazione.<br />

Così Lucio, l’eroe<br />

dell’Asino d’oro<br />

di Apuleio, riprenderà<br />

le sue sembianze umane<br />

solo dopo aver divorato,<br />

in un rito iniziatico<br />

condotto dal grande<br />

sacerdote di Iside,<br />

una corona di rose rosse<br />

intrecciate.<br />

Ma aldilà di riti e misteri,<br />

da che mondo è mondo<br />

in cucina si usano<br />

i petali di rosa.<br />

Dolcetti alla rosa per il té<br />

INGREDIENTI ● 450 g di farina di frumento integrale<br />

o kamut ● 150 g di zucchero ● 175 g di burro<br />

● 15 g di lievito di birra l 2 cucchiai di acqua di rose<br />

● 3 cucchiai di pinoli tritati ● semi di sesamo tostati.<br />

PREPARAZIONE Mettete in una ciotola la farina,<br />

lo zucchero e il burro a fiocchetti; quindi versate il lievito<br />

(che avrete sciolto precedentemente in poca acqua<br />

tiepida e lasciato a riposo per 20 minuti), l'acqua di rose<br />

e i pinoli tritati. A questo punto impastate benissimo<br />

il tutto su di un ripiano per una decina di minuti e fate<br />

lievitare per qualche ora a temperatura ambiente.<br />

Con la pasta ottenuta formate dei biscottini a forma<br />

di “foglia ovale” dello spessore di 1cm e passateli nei<br />

semi di sesamo in modo che si attacchino alla pasta. Appoggiate<br />

i dolcetti su una piastra ricoperta di carta da forno, e cuocete<br />

in forno preriscaldato a 180° per un quarto d’ora ca. ❃<br />

HOD <strong>38</strong><br />

17


18<br />

HOD <strong>38</strong><br />

Antipasto<br />

Aperitivo rosa<br />

INGREDIENTI ✿ pane al cumino a fettine<br />

(tostate per qualche minuto in forno) ✿<br />

salmone affumicato affettato ✿ petali di<br />

rosa color rosa ✿ finocchietto selvatico<br />

fresco ✿ burro ✿ semi di papavero.<br />

PREPARAZIONE Dopo aver lasciato ammorbidire<br />

il burro a temperatura ambiente,<br />

unitelo in una ciotola ai petali di rosa<br />

fatti a pezzetti con le mani (dopo averli lavati,<br />

asciugati e privati del peduncolo<br />

bianco) e un po' di finocchietto fresco.<br />

Mescolate bene, e con l'impasto ottenuto<br />

imburrate le fettine di pane al cumino.<br />

Sopra ognuna di esse appoggiate una fettina<br />

di salmone che decorerete con un po'<br />

di semi di papavero.<br />

Primo piatto<br />

Rose rosse e riso<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE ✿ 400 g di<br />

riso (scegliete il tipo adatto per i risotti) ✿<br />

1 tazza da tè di petali di rosa (possibilmente<br />

rosse) ✿ 10 foglie di basilico ✿ 1<br />

scalogno grosso ✿ 1 bicchiere di spumante<br />

✿ 1 litro e mezzo di brodo vegetale ✿<br />

25 g di burro ✿ olio d'oliva ✿ pepe ✿ grana<br />

grattugiato.<br />

PREPARAZIONE Fate soffriggere lo scalogno<br />

tagliato sottilissimo nell'olio, dopo<br />

qualche minuto aggiungete il riso e fatelo<br />

tostare. Sfumate con il vino, e lasciate<br />

cuocere aggiungendo poco alla volta il<br />

brodo (rispettate i tempi di cottura riportati<br />

sulla confezione). Passate al mixer il basilico<br />

e una buona dose di grana e quando<br />

il riso è cotto, mantecatelo con il burro<br />

e aggiungete la crema di basilico e i petali<br />

a cura di Stefano Reina<br />

di rosa ben lavati, aggiustate con il pepe e<br />

mescolate bene. Servite.<br />

Vino rosato<br />

rofumare il vino con petali di rosa è<br />

P un’abitudine che risale agli antichi romani,<br />

che adoravano a tal punto le rose da<br />

metterle dappertutto. Utilizzate un litro di<br />

buon vino rosso. Chiudete in un sacchetto<br />

di cotone i petali di 2 rose molto profumate<br />

dopo averli lavati, asciugati e privati<br />

della parte bianca. Mettete il sacchetto in<br />

una bacinella capiente e versatevi sopra il<br />

vino, in modo che copra bene il tutto.<br />

Lasciate macerare per 5 giorni, coprendo<br />

il contenitore con della stagnola e ponendolo<br />

in un luogo fresco, all’ombra. Quindi<br />

sostituite i “vecchi” petali con altri freschi<br />

e immergete di nuovo il sacchetto nella<br />

bacinella per una settimana. Alla fine, passate<br />

il vino in un colino e servitelo dolcificato<br />

con miele di rosa.<br />

Secondi piatti<br />

Gamberi e rose<br />

INGREDIENTI ✿ 8 gamberoni freschi ✿ 2<br />

limoni (1 per i gamberi, 1 per il condimento)<br />

✿ olio extravergine d'oliva ✿ i petali<br />

di due rose (lavati e asciugati) ✿ un po’<br />

di rucola selvatica (lavata e asciugata) ✿<br />

un cipollotto fresco ✿ semi di finocchio ✿<br />

prezzemolo tritato ✿ sale e pepe q.b.<br />

PREPARAZIONE Dopo averli spennellati<br />

con il succo di limone, mettete a cuocere i<br />

gamberi su una griglia preriscaldata. Quando<br />

avra<strong>nno</strong> preso un bel colore, adagiateli<br />

in un piatto di portata (2 a testa), decorando<br />

con un po’ di prezzemolo. Preparate<br />

in apposite ciotole le insalatine per accompagnare<br />

i crostacei: un po’ di rucola<br />

tagliata sul fondo e, a seguire, un po’ di


petali di rosa tritati e pezzettini di cipollotto.<br />

Condite con un’emulsione di olio, succo<br />

di limone, un pizzico di sale, pepe e un<br />

cucchiaino di semi di finocchio.<br />

Contorno<br />

Insalatina à la rose<br />

INGREDIENTI PER 6 PERSONE ✿ 3 pompelmi<br />

rosa ✿ 1 mela con polpa dura ✿ 2<br />

rose rosse non trattate ✿ 1 spicchio d’aglio<br />

✿ timo fresco ✿ succo di limone ✿ olio extra<br />

vergine d’oliva ✿ aceto balsamico ✿ sale<br />

e pepe q.b.<br />

PREPARAZIONE Sbucciate i pompelmi, tagliateli<br />

in spicchi e utilizzate solo la polpa<br />

riducendola a pezzetti. Sbucciate la mela,<br />

tagliatela a cubetti e cospargete la polpa<br />

con un po’ di succo di limone in modo<br />

che non diventi nera. Mettete in una ciotolina<br />

l’aglio schiacciato, l’olio, un cucchiaino<br />

di aceto, un pizzico di timo fresco,<br />

sale e pepe, mescolate e lasciate a macerare<br />

per un’ora. In un’insalatiera mettete<br />

la frutta e i petali di rosa (che avrete prima<br />

lavato con delicatezza immergendoli in<br />

acqua ghiacciata e poi ben asciugati) e cospargete<br />

il tutto con il condimento preparato<br />

in precedenza (senza l’aglio). Mescolate<br />

piano e servite come contorno.<br />

Aceto rosato<br />

(consigliato per le insalate di patate e cetrioli)<br />

opo aver colto (preferibilmente la mat-<br />

D tina) 80 g di petali di rose profumate,<br />

averli lavati e scartato le eventuali parti<br />

gialle, metteteli in un litro di aceto e lasciateli<br />

macerare per una decina di giorni.<br />

Filtrate e travasate in una bottiglia di vetro.<br />

Il vostro aceto è pronto.<br />

Dolci<br />

Marmellata di rose<br />

INGREDIENTI ✿ 1 kg di petali di rose non<br />

trattate con pesticidi ✿ mezzo kg di zuc-<br />

chero ✿ succo di un limone biologico ✿<br />

una mela renetta.<br />

PREPARAZIONE Fate a pezzi la mela non<br />

mondata e cuocetela coperta in poca acqua,<br />

facendo attenzione a non alzare<br />

troppo il fuoco. Una volta<br />

che il frutto si sarà sfatto, passate<br />

il liquido al setaccio e ponetevi<br />

in immersione per ca. 2 ore<br />

metà dei petali di rosa.<br />

Trascorso il tempo dovrete<br />

passare ancora il liquido<br />

nel setaccio, raccogliendolo<br />

in una pentola dove<br />

avrete posto lo zucchero.<br />

Cuocete a fuoco basso il tutto, fino<br />

a che lo zucchero non si sarà stemperato,<br />

poi aggiungete il succo di limone<br />

e l’altra metà dei petali. Dovrete<br />

cuocere il composto fino a che non risulterà<br />

gelatinoso o comunque con la consistenza<br />

tipica delle marmellate. A questo<br />

punto potete metterlo nei vasetti.<br />

Torta di rose<br />

(per cui è necessaria la marmellata di rose)<br />

reparate l’impasto unendo 2 etti e mez-<br />

P zo di farina bianca, 1 etto e mezzo di<br />

ottimo burro morbido, 70 g di zucchero di<br />

canna, 2 rossi d’uovo e mezza bustina di<br />

lievito. Lavorate gli ingredienti con le mani<br />

in modo da amalgamare bene, appallottolate<br />

il tutto e fate riposare per almeno<br />

un’ora in frigo. Stendete la pasta con il<br />

mattarello, ottenendo un cerchio alto meno<br />

di un centimetro con cui foderare una<br />

tortiera precedentemente imburrata e<br />

spolverata di farina. Ora stendete qualche<br />

cucchiaio di marmellata di rose in modo<br />

da coprire bene la pasta, e con degli stampini<br />

a forma di stella o di mezzaluna tagliate<br />

dalla pasta avanzata alcuni piccoli<br />

disegni che appoggerete<br />

sulla crostata.<br />

Cuocete nel forno preriscaldato<br />

a 200° per<br />

19<br />

circa mezz’ora. ❃<br />

HOD <strong>38</strong>


HOD <strong>38</strong> 20<br />

T ra<br />

Rose Antiche<br />

cercasi<br />

le prime rose che si incontrano<br />

nella storia dei mobili<br />

c’è un piccolo elemento<br />

intagliato a forma di fiore<br />

aperto a più petali, noto come “rosone”,<br />

che in epoca rinascimentale<br />

ornava cassettoni, ante e pannelli di<br />

vari arredi. Mentre nel ‘600, in piena<br />

era di passione per la botanica, cominciarono<br />

a vedersi rose più compiute<br />

e verosimili in mezzo a vasi, cesti e<br />

altre nature morte intarsiate su tavoli e armadi<br />

in gran parte olandesi.<br />

Ma è con lo stile Luigi XV (1730-1760<br />

ca.), che in un tripudio di curve e serpen-<br />

Una rosa<br />

in marqueterie<br />

La marqueterie, il cui uso<br />

nasce nelle Fiandre nel XVII<br />

secolo, si diffonde e trova la<br />

sua massima espressione un<br />

secolo più tardi in Inghilterra<br />

e Francia. Ma cos’è una<br />

marqueterie? Una tecnica<br />

d’intarsio con cui l’ebanista<br />

riveste i mobili affiancando ad<br />

arte (nel vero senso della<br />

parola) una serie di tessere di<br />

essenze rare e preziose quali il bois de rose, il bois de<br />

violet, l’amaranto,il sicomoro, l’ebano. Sono questi legni<br />

che, alternando tonalità chiare e scure, delineano disegni e<br />

sfondi. Per raggiungere un effetto cromatico m<strong>aggio</strong>re si<br />

uniscono anche legni tinti e materiali come l’avorio o<br />

l’osso, e si incorniciano piani e profili dei mobili con<br />

sontuosi decori in bronzo dorato.È da quando sono state<br />

ideate, che le marqueteries prediligono i fiori, talvolta<br />

copiati da importanti studi botanici (non dimentichiamoci<br />

che la botanica è una delle passioni del secolo), altre volte<br />

lasciati più liberamente all’immaginazione.<br />

Singoli o riuniti in deliziosi bouquet, cesti o ghirlande, gli<br />

intarsi floreali rendono onore alla rosa e la mettono spesso<br />

al centro di squisite composizioni.<br />

Commode<br />

veneziana del<br />

1750 ca.<br />

Laccata e dipinta,<br />

ha guarnizioni<br />

argentate.<br />

Particolare rosetta dorata<br />

Luigi XV.<br />

Volute rocailles con festoni<br />

di rose dorate, particolare<br />

di una console del ‘700<br />

in stile Luigi XV.<br />

tine, tra decori<br />

pregiati che ha<strong>nno</strong><br />

come riferimento principe la natura, le<br />

rose fa<strong>nno</strong> sempre di più la loro elegante<br />

figura. A corte, nei salotti, le troviamo ad<br />

abbellire mobili di ogni genere e dimensione.<br />

Sono anni in cui trionfa il gusto rocaille,<br />

tutto riccioli e volute. E la rosa, ad<br />

esempio inserita in una ghirlanda intagliata<br />

e dorata, rende ancora più mossi e<br />

preziosi i profili di un mobile, più ricchi di<br />

fantasia dettagli e decori nati solo per stupire,<br />

affascinare.<br />

In particolare, si presta moltissimo nel<br />

gioco degli intarsi,nelle marqueteries. Ma<br />

anche dipinta e laccata è stupenda, e sa<br />

infondere leggerezza e plasticità a intere<br />

suites di sedie, poltrone e divani.


C on<br />

lo stile<br />

neoclassico<br />

di Luigi XVI<br />

(1760-1789) la fortuna<br />

della rosa prosegue insieme<br />

all’amore per la natura.<br />

Tingendosi di più colori<br />

fa la sua apparizione su<br />

placche dipinte in porcellana<br />

di Sévres. Oppure,<br />

nota come ”rosetta” (a<br />

forma di rosa stilizzata), la<br />

incontriamo intagliata al<br />

centro del “dado di raccordo”,<br />

l’elemento che unisce le gambe alla<br />

struttura del mobile, dei diversi sedili.<br />

Elaborate in papier-maché o micromosaici,<br />

le rose continuera<strong>nno</strong> la loro ascesa<br />

nell’800, ridondanti più che mai con<br />

Napoleone III (1848-1870), e amatissime<br />

da una nuova borghesia che aspira a<br />

vita domestica e quiete familiare.<br />

Un nuovo sprazzo di vitalità arriva dal movimento<br />

Art Nouveau (Liberty in Italia),<br />

dove la mania per la natura e i fiori torna<br />

a sorprendere specie all’insegna del decoro.<br />

Con la ricerca di nuovi materiali e<br />

forme più stilizzate, nel 1925 andra<strong>nno</strong> a<br />

fondersi con il Déco. ❃<br />

(M. R.)<br />

Rosa Pompadour<br />

Sono famosi i “fondi” colorati che ha<strong>nno</strong><br />

caratterizzato la porcellana di Sèvres.<br />

Tra le varie tinte - blu, gialli e verdi - è<br />

particolarmente apprezzato il rosa (tratto<br />

dall’oro) dedicato attorno alla metà<br />

del ‘700 a Madame de Pompadour. La<br />

favorita di Luigi XV era ovviamente<br />

una grande appassionata di rose con cui<br />

era solita ornare anche le sue vesti.<br />

A destra: François. Boucher, Madame<br />

de Pompadour, 1758, Monaco,<br />

Alte Pinakothek.<br />

In basso: Servizio da tè in porcellana<br />

dipinta su fondo rosa della Manifattura<br />

di Sèvres, Londra, Victoria<br />

and Albert Museum.<br />

Rococò e Luigi XV, ma anche i successivi Neoclassico e Luigi XVI<br />

sono innanzitutto stili “al femminile”, all’insegna del gusto e della moda<br />

della corte di Parigi dettati in primo luogo dalle favorite del re,<br />

la Pompadour prima, Madame du Barry poi. Ed è per quest’ultima<br />

che un ebanista come Martin Carlin inventa poco prima della Rivoluzione<br />

una serie di mobili di grande eleganza, per lo più per signora. Sono<br />

bonheur-du-jour (piccoli scrittoi) tavolini da lavoro e secrétaires dorati e<br />

imbellettati che ama decorare con vistose placche in porcellana di Sèvres,<br />

dove è quasi onnipresente la rosa: rossa, rosa, bianca, gialla. Continua in<br />

questa direzione Adam Weisweiler, un altro maestro ebanista molto<br />

amato da Maria Antonietta (foto a lato).<br />

Splendido oggetto di lusso in<br />

Modern Style, questa lampada<br />

ispirata al mondo floreale<br />

e alle rose in particolare,<br />

fiori amatissimi dal periodo<br />

che ruota attorno al Liberty, è<br />

un esempio dello stile di Louis Comfort<br />

Tiffany (New York 1848-1933).<br />

Assolutamente scenografica, è giocata sui<br />

toni del giallo e del verde-blu. Notevole<br />

il paraluce in favrile glass, una tecnica<br />

ideata proprio per dare al vetro un effetto<br />

speciale di opalescenza.<br />

Lampada Tiffany “Rosa” da tavolo,<br />

1915 ca, con piede in bronzo<br />

intarsiato di tartaruga.<br />

HOD <strong>38</strong><br />

21


22<br />

HOD <strong>38</strong>


Dal Cile una rosa<br />

dalle virtù eccezionali<br />

Dal 1989, ITALCHILE produce e distribuisce<br />

un prodotto naturale straordinario:<br />

l’Olio di Rosa Mosqueta.<br />

Unica società in grado di controllare tutto il<br />

processo produttivo (dalla raccolta all’estrazione<br />

ed alla distribuzione), grazie alla sua filiale<br />

in Cile è stata la prima a sviluppare un<br />

metodo naturale di estrazione dell’olio per<br />

pressione a freddo, che ne preserva le preziose<br />

virtù.<br />

Con il suo olio Mosqueta’s ® è l’unica a proporre<br />

un olio Biologico (Ecocert-AB) e Dinamizzato<br />

(processo i<strong>nno</strong>vativo che ne incrementa<br />

la concentrazione biofotonica, potenziandone<br />

le eccezionali proprietà).<br />

Inoltre, Mosqueta’s ® è l’unico olio di Rosa<br />

Mosqueta sul mercato europeo che ha ottenuto<br />

la certificazione AB di Ecocert, concessa<br />

solo ai prodotti biologici che possono<br />

essere impiegati nel campo nutrizionale.<br />

La Rosa Mosqueta è un arbusto selvatico,<br />

della famiglia delle Rosacee, che<br />

cresce in Cile. Dai semi si ricava un olio<br />

dalle caratteristiche straordinarie, grazie alla simultanea<br />

presenza dei due acidi grassi essenziali,<br />

Omega 3 e Omega 6:<br />

❃ Acido Alfalinolenico 35%<br />

❃ Acido Linoleico 45%<br />

componenti importanti delle membrane cellulari<br />

e precursori di prostaglandine (che attivano<br />

la rigenerazione delle membrane).<br />

L’Olio Mosqueta’s ® contribuisce al mantenimento<br />

della funzionalità cellulare favorendo la<br />

rigenerazione dei tessuti. Contiene inoltre<br />

potenti anti-ossidanti, Tocoferolo (Vit. E) e<br />

Carotenoidi, e numerosi Fitosteroli.<br />

In cosmesi è un prodotto attivo efficace nel<br />

ri<strong>nno</strong>vamento dei tessuti, nell’attenuazione<br />

delle cicatrici e smagliature, mantiene<br />

l’elasticità cutanea e contrasta l’invecchiamento<br />

precoce della pelle.<br />

L’ Olio Mosqueta’s ® è disponibile nelle versioni:<br />

❃ Classico - Olio di Rosa Mosqueta,<br />

Extravergine, Biologico e Dinamizzato;<br />

❃ Rosa+Rosa - come sopra ma arricchito<br />

con olio essenziale di Rosa Damascena.<br />

L’olio Mosqueta’s ® è la base delle linee cosmetiche<br />

di ITALCHILE nelle quali è presente<br />

in alte percentuali:<br />

❃ Mosqueta’s ® Classic<br />

❃ Mosqueta’s ® Green<br />

(Bio certificata Ecocert)<br />

❃ Mosqueta’s ® Gold<br />

(Bio certificata Ecocert con Elicriso)<br />

Nel campo nutrizionale, è l’ingrediente<br />

principale nelle capsule (certificate AB-<br />

Ecocert):<br />

❃ Omegarosa ® integratore di OMEGA 3,<br />

utile per il buon funzionamento del sistema<br />

cardiovascolare e la rigenerazione della<br />

pelle;<br />

❃ Omegarosaplus ® (associato<br />

all’olio di Borragine Bio)<br />

Omega 3 + acido Gammalinolenico,<br />

per il benessere<br />

delle articolazioni<br />

e supporto prezioso<br />

per i problemi<br />

femminili. ❃<br />

HOD <strong>38</strong><br />

23


HOD <strong>38</strong> 24<br />

Rose rosa<br />

per te…<br />

testo e disegni di Ilaria Comolo<br />

OCCORRENTE ● Pasta modellabile FIMO (nei migliori<br />

colorifici) nei colori bianco, rosa magenta, giallo limone, blu<br />

cyan ● una scatola con coperchio in cartone di circa 10/12 cm di lato<br />

● acrilico bianco, giallo limone e blu cyan ● un pennello piatto pieno ● gesso acrilico fine<br />

● una teglia e della carta da forno ● un taglierino ● uno spiedino in legno ● borotalco q.b. ●<br />

un mattarello ● filo metallico sottile ● una pinza per bigiotteria e dei fermafilo o “schiaccini”<br />

(nei negozi di hobbistica e mercerie) ● perline in vetro.<br />

ESECUZIONE Stendete il gesso acrilico<br />

con il pennello piatto su scatola e coperchio.<br />

Fate asciugare bene e dipingete due mani di<br />

acrilico (bianco + giallo e una punta di<br />

cyan). Tenete da parte.<br />

Miscelate il FIMO per realizzare i nastri: aggiungete<br />

al bianco del magenta e impastate<br />

bene mescolando anche pochissimo blu, fino<br />

ad ottenere un “violetto” chiaro. Lavorando<br />

sopra un pezzo di carta da forno che eviterà<br />

che il FIMO si attacchi, stendete una sfoglia<br />

di circa 2 mm di spessore con il mattarello<br />

(se la carta si attaccasse al FIMO, spolveratevi<br />

sopra un poco di borotalco). Con il taglierino<br />

ricavate 2 strisce larghe circa 2/3<br />

cm, applicate le 2 strisce al coperchio della<br />

scatola incrociandole al centro, e rivoltate le<br />

eccedenze all’interno del coperchio per pochi<br />

millimetri eliminando il resto.<br />

Ora modellate le rose: preparate 3 tonalità di<br />

rosa miscelando al bianco diverse quantità di<br />

magenta e formate delle palline da cui, in seguito,<br />

preleverete piccole quantità di materiale.<br />

Come prima cosa realizzate<br />

il centro della rosa:<br />

prendete un po’ di FIMO rosa<br />

scuro (una pallina grande<br />

quanto un pisello), schiacciatelo<br />

tra le dita e, come da<br />

disegno (disegno 1) arrotolatelo<br />

su se stesso. A mano a mano, aggiungetevi<br />

attorno altri petali, ottenuti<br />

schiacciando palline di FI-<br />

MO di colore più chiaro,<br />

(disegno 2).<br />

Realizzate 3 o 4 rose comple-<br />

2<br />

te e un paio di boccioli<br />

(ovvero solo ”cilindretti”<br />

centrali). Per le<br />

foglie, miscelate poco<br />

blu con il giallo fino a ottenere<br />

un bel verde brillante: stendetelo in una<br />

sfoglia spessa 2 mm e con il taglierino intagliate<br />

6 o 7 foglie, incidendo le venature con<br />

lo spiedino. Tenete tutto da parte.<br />

Create infine i fili di perline: tagliate dei segmenti<br />

di filo metallico da 10/15 cm di lunghezza;<br />

infilate le perline alternando colori e<br />

dimensioni a piacere, bloccan-<br />

3<br />

do ognuna in posizione con 2<br />

“schiaccini” (disegno 3).<br />

Una volta pronti i fili, fissateli sul<br />

4<br />

1


coperchio della scatola infilandoli nei nastri<br />

di FIMO ancora morbido. A questo punto<br />

sovrapponetevi le foglie e i fiori che avete<br />

tenuto da parte creando una composizione<br />

armoniosa (disegno 4).<br />

Premete leggermente i vari pezzi, in modo<br />

che possano saldarsi in cottura. Ponete un<br />

Un timbro per rosa<br />

OCCORRENTE ● Un piccolo cespo di radicchio rosso ● alcuni cartoncini bianchi<br />

ed altri rosa con eventuali buste ● colore acrilico bianco e magenta ●<br />

un piccolo rullo in gommapiuma (lo trovate nei negozi di hobbistica)<br />

● penne ad inchiostro rosa e bianco (nelle cartolerie più fornite)<br />

o, se siete bravi, un pennellino tondo<br />

e sottile ● qualche elastico ● un coltello<br />

affilato ● carta cucina.<br />

ESECUZIONE Legate il cespo di radicchio<br />

con gli elastici in modo che le foglie rimangano<br />

ben compatte (disegno 1), quindi tagliatelo<br />

a circa 3/4 cm dalla base. Conservate<br />

quest’ultimo pezzo asciugando il lato<br />

del taglio con la carta cucina, e con il resto<br />

fatevi una bella insalata. La parte tagliata<br />

funzionerà come una sorta di timbrino:<br />

miscelate il colore acrilico<br />

bianco con dell’acqua in un piattino,<br />

passateci il<br />

rullo di gommapiuma<br />

in modo<br />

che raccolga il<br />

colore e “rollatelo”<br />

sul timbrino, (disegno<br />

2), scaricando eventualmente<br />

l’eccesso di colore sulla carta cucina.<br />

Timbrate a piacere il cartoncino rosa (se vi<br />

appoggerete sulla carta assorbente potrete<br />

tranquillamente “sbordare”), ricordandovi di<br />

lasciare lo spazio per scrivere. Fate asciugare<br />

perfettamente e scrivete i vostri auguri<br />

o ciò che preferite con la penna bianca<br />

(disegno 3). Ripetete l’operazione con l’acrilico<br />

magenta (magari schiarito con del bianco)<br />

sul cartoncino bianco. Se lo desiderate,<br />

2<br />

1<br />

bicchiere al centro della teglia, appoggiatevi<br />

sopra il coperchio della scatola in modo che<br />

non tocchi quest’ultima e infornate a 100°<br />

per 15/25 minuti, meglio se con forno ventilato<br />

(non usare MAI il microonde). A cottura<br />

ultimata, fate raffreddare la composizione<br />

e rimettete il coperchio sulla scatola. ❃<br />

decorate allo<br />

stesso modo le<br />

buste. ❃<br />

3


Crema alla rosa Dr.Hauschka<br />

Trattamento per il giorno<br />

Èuna crema idratante, nutriente, lenitiva,<br />

armonizzante. Adatta sia alla pelle<br />

giovane sia a quella matura; particolarmente<br />

adatta alle pelli reattive.<br />

Ingredienti: Acqua, olio di arachide, estratto<br />

di altea, cera d’api, estratto di olio<br />

di avocado, estratto di iperico, burro<br />

di karité, lecitina, estratti di petali di rosa<br />

e di bacche di rosa canina (che ha<strong>nno</strong><br />

la particolarità di essere triturate a<br />

mano), oli essenziali..<br />

Maschera alla rosa Dr.Hauschka<br />

Ha proprietà rigeneranti, ristrutturanti<br />

e armonizzanti.<br />

Rinforza la struttura della pelle.<br />

Rimodellante.<br />

Ingredienti: Acqua, olio di<br />

avocado, acqua di rosa, glicerina,<br />

alcol, estratto di radice<br />

di altea, cera d’api,<br />

estratto di petali di rosa,<br />

olio di mandorla, olio d’oliva,<br />

olio di jojoba, burro di<br />

mango, oli essenziali, cera di<br />

rosa, estratto di viola del pen-<br />

Profumi di rosa<br />

I prodotti alla rosa Dr. Hauschka, sia<br />

per il viso sia per il corpo, ha<strong>nno</strong> proprietà<br />

emollienti, equilibranti e armonizzanti.<br />

Sottolineiamo anche il loro aspetto<br />

sensoriale, è il profumo che riconduce<br />

per eccellenza alla femminilità.<br />

Linea alla rosa: Cosmesi per il viso<br />

siero, olio essenziale di rosa, estratto di<br />

alghe marine.<br />

Gocce N per la pelle Dr.Hauschka<br />

Trattamento intensivo<br />

per la notte<br />

(contengono, tra gli altri ingredienti,<br />

l’olio essenziale di rosa damascena).<br />

Il trattamento intensivo per la notte,<br />

privo di grassi a base acquosa, permette<br />

alla pelle di espellere le tossine.<br />

Da applicare su viso, collo e decolletè.<br />

Da utilizzare in singoli cicli di 28 giorni,<br />

che corrisponde al ciclo di rigenerazione<br />

cellulare. Si consiglia 1 ciclo per ogni<br />

10 anni di vita.<br />

Queste gocce ha<strong>nno</strong> proprietà<br />

rigeneranti, idratano, equilibrano<br />

tutte le eventuali disfunzioni<br />

della pelle (dalla<br />

secchezza all’eccessiva produzione<br />

di sebo).<br />

Favoriscono l’equilibrio idrolipidico<br />

e mantengono<br />

elastico e tonico l’ovale del<br />

viso. Portano la pelle in perfetto<br />

equilibrio, la rendono<br />

luminosa.


Gocce S per la pelle<br />

Dr.Hauschka<br />

Trattamento intensivo<br />

per la notte<br />

(contengono, tra gli altri<br />

ingredienti, l’estratto<br />

di bacche di rosa canina<br />

e l’olio essenziale<br />

di rosa damascena).<br />

Particolarmente adatte alle pelli sensibili,<br />

irritate, reattive, arrossate, stressate<br />

dal sole. Da applicare sempre in<br />

singoli cicli di 28 giorni. Sono adatte<br />

anche la mattina, oppure sulla pelle<br />

stressata dopo l’esposizione al sole su<br />

viso, collo e decolletè. Ha<strong>nno</strong> un effetto<br />

lenitivo, calmante, decongestionante, riequlibrante.<br />

Placano gli stati di irritazione<br />

della pelle.<br />

Cosmesi per il corpo<br />

Balsamo alla rosa<br />

Dr. Hauschka<br />

Nutriente, protettivo, armonizzante,<br />

vellutante, dona un effetto “cocoon”,<br />

è adatto anche per i bambini.<br />

Ingredienti: Acqua, estratti di bacche di<br />

rosa canina e petali di rosa, olio di<br />

mandorla, alcol, glicerina, estratto di se-<br />

Sin dall’antichità, grazie alla<br />

loro capacità di stimolare<br />

le forze riparatrici della<br />

pelle, i petali di rosa sono stati<br />

considerati utili nel caso di lesioni<br />

cutanee. Attraverso il proprio<br />

equilibrio, la rosa porta alla<br />

pelle un’immagine che stimola<br />

la capacità della cute di ritrovare<br />

un suo centro; la qualità di calore portata<br />

dall’olio essenziale stimola il metabolismo<br />

della pelle e l’attività raffreddante<br />

dei tannini calma irritazioni e infiammazioni.<br />

Inoltre i petali di rosa ha<strong>nno</strong><br />

un’azione rinforzante ed equilibrante sui<br />

processi respiratori e circolatori della<br />

pelle. La rosa è quindi contenuta nella<br />

m<strong>aggio</strong>r parte di prodotti della linea<br />

trattamento viso Dr. Hauschka e nella<br />

cosmetica decorativa. ❃<br />

mi di cotogna, burro di karaté,<br />

estratto di carota, olio<br />

di jojoba, cera di rosa, olio<br />

essenziale di rosa, oli essenziali,<br />

propolis.<br />

Olio alla rosa<br />

Dr. Hauschka<br />

Nutriente, armonizzante,<br />

elasticizzante, rilassante<br />

e distensivo, lenitivo, adatto<br />

anche durante la gravidanza.<br />

Ingredienti: Olio di arachide,<br />

estratto di petali di rosa,<br />

olio essenziale di rosa. ❃


● Sabato 20 e Domenica 21 M<strong>aggio</strong>,<br />

3 a Edizione del PIANETA VERDE<br />

FESTA DEL BIOLOGICO, DEL NATURALE<br />

E DELLA SOLIDARIETÀ<br />

al Castello Quistini di Rovato (Bs);<br />

● Giovedì 25 M<strong>aggio</strong>, MERCATO BIO a Milano,<br />

p. zza S. Eustorgio;<br />

● Domenica 28 M<strong>aggio</strong>, MERCATO BIO a Monza,<br />

p. zza Duomo;<br />

● Sabato 3 Giugno, MERCATO BIO a Voghera (Pv),<br />

p. zza Duomo;<br />

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Interverra<strong>nno</strong>: Fabrizio Tonna (Chimico esperto di biotecnologie),<br />

Annamaria Magro (Vicedirettore Agriteam), Fabio Brescaccin<br />

(Presidente Ecor), Giovanna Perrone (Medico chirurgo, esperta<br />

in Medicina Naturale. Specialista in Scienze dell’alimentazione).<br />

Gli argomenti affrontati sara<strong>nno</strong> i metodi di coltivazione naturale e quanto le nuove<br />

tecnologie possono contribuire alla qualità dei prodotti, oltre ai temi più direttamente legati<br />

alla salute e al benessere psicofisico quali i benefici derivanti dal consumo quotidiano<br />

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Incontro con Loris Adauto Muner a cura di Giusi Valent<br />

Come si fa a vivere con leggerezza?<br />

La leggerezza è data dalla capacità di mantenere<br />

un certo distacco, che non è né fatalismo<br />

né disinteresse, ma imparare a vedere<br />

la cosa in relazione con tutto il resto, senza colpa<br />

o giudizi. Un utile strumento è l’ironia, da<br />

non confondere con il sarcasmo. L’ironia è un<br />

modo per prendere distanza usando l’intelligenza,<br />

e guardando la “cosa” in maniera relativa.<br />

È una delle vie di congiunzione tra l’intelligenza<br />

e le emozioni. Il mio maestro, Pietro<br />

Giordana, parlava di “umorismo filosofico”. Il<br />

filosofo, diceva, non ride, però sorride. C’è una<br />

saggezza ironica che non è mai sarcastica ma è<br />

compassionevole.<br />

HOD <strong>38</strong> 36 L’ironia della leggerezza<br />

Quindi le parole chiave sono “distacco” e<br />

“contesto”?<br />

Sì. Il distacco è possibile quando siamo capaci<br />

di contestualizzare. Che cosa succede nella<br />

sofferenza? Siamo completamente identificati,<br />

e questo crea una terri-<br />

“ Sorridere<br />

bile pesantezza, perché<br />

quanto ci sta accadendo<br />

e stiamo vivendo<br />

diventa assoluto.<br />

Prendere distanza permette<br />

di relativizzare<br />

l’assoluto, inserendolo<br />

in un contesto più ampio, che è sia il contesto<br />

degli altri che quello della nostra storia. Se<br />

penso a quel 5 che a sette anni avevo in cartella<br />

e che mi sembrava la fine del mondo, oggi<br />

provo tenerezza e mi sembra una cosa bellissima.<br />

Lo stesso mi succederà con quello che sto<br />

vivendo adesso, quando lo guarderò tra dieci<br />

significa comprendere<br />

il problema dell’altro,<br />

ma sapere che la soluzione c’è già,<br />

perché c’è sempre stata.<br />

”<br />

anni. Ma posso farlo già ora. Anche quando è<br />

completamente buio, io so che il sole c’è, ma<br />

restando identificato nel mio problema io mi<br />

impedisco di vederlo. C’è una bellissima meditazione<br />

che permette di visualizzarti nel<br />

contesto della tua stanza, della tua città, del<br />

tuo paese, del tuo stato, del tuo universo.<br />

Quando lo guardi da lì, il problema diventa<br />

compassione.<br />

Prima dicevi che è importante non confondere<br />

l’ironia con il sarcasmo. Che cos’è il sarcasmo?<br />

Il sarcasmo è sempre un giudizio, è un’aggressione<br />

giudicante che cerca di affermare<br />

un potere su un altro essere. Quindi crea una<br />

divisione, perché crea conflitto e di conseguenza<br />

pesantezza. La via della compassione, invece,<br />

alleggerisce perché so che l’altro sta vivendo<br />

la stessa cosa che ho vissuto, che vivrò o<br />

che sto vivendo io, per cui crea unione. E l’unione<br />

di per sé allegge-<br />

I l<br />

risce, perché il peso<br />

che sto portando, o che<br />

sta portando l’altro, in<br />

due è più leggero.<br />

Che differenza c’è tra<br />

il riso e il sorriso?<br />

sorriso è un riso consapevole che la vita è<br />

bella ma è difficile. Se vedo un bambino<br />

dell’asilo nido che piange perché gli ha<strong>nno</strong><br />

portato via un giocattolo posso sorridere, ma<br />

ridere sarebbe offensivo, perché per lui è sul<br />

serio la fine del mondo e si offenderebbe.<br />

Sorridere significa comprendere il suo proble-


ma, ma sapere che la soluzione c’è già, perché<br />

c’è sempre stata. Amare rende leggeri, perché<br />

vuoi il bene dell’altro, e che cosa vuoi fare se<br />

non sorridere…<br />

Ci puoi suggerire qualche tecnica?<br />

Io di solito non sono per le tecniche, ma<br />

questa mi piace perché l’ho riscoperta nella<br />

biografia di una donna molto malata, con una<br />

vita difficile, aveva perso una figlia e soffriva di<br />

una forte fobia, da anni non usciva di casa. Un<br />

giorno lei ha scoperto da sola - ed è per questo<br />

che preferisco lei ai grandi terapeuti - che poteva<br />

affrontare la sua paura sfidandola, dicendole:<br />

“Vieni avanti e mostrami il massimo che<br />

sai fare”. È arrivata perciò a entrare nella paura,<br />

a immaginarla sempre più potente, fino a riderle<br />

in faccia.<br />

In logoterapia c’è una terapia del genere che si<br />

chiama “l’intenzione paradossa”, messa a punto<br />

da Elizabeth Lukas e usata soprattutto nelle<br />

fobie perché funziona benissimo con le paure:<br />

una persona claustrofobica viene portata in<br />

ascensore, e le si dice: “Adesso mi fai una crisi,<br />

ma la voglio con il vomito, con le urla, con gli<br />

svenimenti”. Dicendo questo si crea un paradosso,<br />

all’altro viene da ridere, non riesce ad<br />

avere la crisi e in questo modo se ne distanzia.<br />

Scopre che esiste un margine di libertà umana,<br />

che è l’intelligenza, e cioè la capacità di guardare,<br />

che non lo rende più schiavo della crisi.<br />

L’unico modo per vincere la paura è affrontarla.<br />

Se metti la testa sotto le coperte, i fantasmi<br />

che prima vedevi diventano una famiglia<br />

di fantasmi. Accendi la luce, e guarda.<br />

Guardare è distanziarsi.<br />

Finisco, dicendo che tutto questo io lo ritrovo<br />

nei contadini tradizionali, quelli legati sul serio<br />

alla terra, o nei montanari o nei pescatori, e si<br />

chiama umiltà. È la capacità di essere dentro la<br />

giornata con il sole, o con il vento, o con la neve,<br />

e sapere che tutto è giusto.<br />

La leggerezza quindi è anche umiltà, che è il<br />

contrario del potere. Piove, e io so che è ne-<br />

cessario, altrimenti a giugno non raccolgo. La<br />

pesantezza deriva dal volere che le cose vadano<br />

come voglio io. Controllo, attaccamento,<br />

pesantezza, colpa, giudizio sono tutti sinonimi,<br />

e sono i veleni. ❃<br />

Loris Adauto Muner, operatore<br />

di comunità terapeutica,<br />

logoterapeuta, counselor, “ma<br />

soprattutto uno che ci è passato, e<br />

che ci sta ancora passando”.<br />

www.laviadelmatto.it<br />

Il sorriso<br />

è un prezioso<br />

“biglietto da<br />

visita” per<br />

ognuno di noi.<br />

Purtroppo preservarlo<br />

sempre smagliante diventa<br />

difficile quando agenti esterni come fumo, tè<br />

e caffè lo rendono spento e opaco.<br />

F.I.M.O. ha interpretato le esigenze di tutti<br />

coloro che tengono all’igiene e alla bellezza<br />

della propria bocca con due i<strong>nno</strong>vativi<br />

prodotti della linea CLINODENT capaci<br />

di far riscoprire il naturale candore dei denti,<br />

eliminando istantaneamente le macchie<br />

e lucidandone lo smalto. Intervenendo<br />

nella rimozione della placca, CLINODENT<br />

previene la carie e contribuisce a mantenere il<br />

sorriso sano e luminoso, senza danneggiare<br />

lo smalto dei denti.<br />

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gomma per cancellare montata su un pratico<br />

supporto di plastica che ne rende<br />

particolarmente agevole l’utilizzo. Agisce<br />

immediatamente sfregandola sulla superficie<br />

dei denti, pulendoli e lucidandoli. La sua<br />

efficacia sbiancante è garantita anche nei<br />

casi più difficili. Biocompatibile, è i<strong>nno</strong>cuo<br />

anche sui denti più sensibili e si può usare<br />

anche tutti i giorni.<br />

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sono distribuiti in farmacia.<br />

HOD <strong>38</strong><br />

37


<strong>38</strong><br />

HOD <strong>38</strong><br />

A scuola dall’eborista<br />

Impariamo<br />

a farci la maschera<br />

Cosa occorre per<br />

una buona maschera<br />

● Un eccipiente, e cioè la base che tiene<br />

insieme i vari componenti della maschera:<br />

argilla, psillio (una pianta particolarmente<br />

mucillaginosa), oppure della delicatissima<br />

polvere di riso, la vecchia base<br />

delle ciprie in polvere.<br />

● Una o più erbe in polvere.<br />

● Un’acqua distillata aromatica.<br />

● Un po’ di olio di diverse piante da unire,<br />

se si vuole e se non è controindicato,<br />

alla fine.<br />

A seconda delle piante, si possono<br />

fare maschere di ogni genere da<br />

applicare su viso e collo, oppure<br />

su una parte del corpo, ad esempio<br />

la schiena, nei casi (sempre<br />

più rari) di acne giovanile. ❃<br />

Come fare<br />

L<br />

a cosa principale è trovare le<br />

erbe in polvere. In casa non si<br />

possono fare in alcun modo,<br />

occorre infatti un procedimento particolare<br />

che richiede la presenza di ditte che trattino<br />

piante medicinali. Le trovate dunque presso<br />

delle buone erboristerie, così come l’acqua distillata<br />

aromatica di rose, di camomilla, di zagara<br />

(fiore d’arancio), di fiordaliso ecc. da aggiungere<br />

per amalgamare bene la polvere e<br />

Dr. ssa Cagnola<br />

creare la “pastetta” per la vostra maschera.<br />

A proposito, quanta acqua distillata occorre?<br />

Per trovare la giusta quantità basta<br />

usare il buon senso. Va dunque aggiunta a seconda<br />

delle percentuali dell’eccipiente (dell’argilla,<br />

dello psillio o della polvere di riso) e delle<br />

erbe in polvere utilizzate, fino a quando la<br />

pastetta avrà una buona consistenza, né troppo<br />

liquida né troppo densa. Una volta pronta,<br />

si applica sul viso e sul collo precedentemente<br />

puliti, si lascia “lavorare” per una ventina di<br />

minuti circa e infine si toglie con una spugnetta<br />

umida di acqua tiepida.<br />

In genere, dopo la maschera, sarebbe preferibile<br />

mettere una crema adatta alla propria pelle.<br />

E per un risultato migliore, si può tenere la<br />

maschera durante il bagno: il calore, il vapore,<br />

lo stesso relax sono sempre una fonte di grande<br />

beneficio! Fate poi attenzione ad applicare<br />

la maschera anche sul collo e, soprattutto, lasciate<br />

fuori il contorno degli occhi (anche esagerando<br />

un po’).<br />

U<br />

na maschera per pelli secche,<br />

asfittiche e un po’ “vecchiotte” ha<br />

bisogno di un eccipiente a base di<br />

polvere di riso (40 g). Per le piante va<strong>nno</strong> bene<br />

le polveri di eleuterococco (40 g) e di calendula<br />

(20 g), e come acqua distillata si consiglia<br />

quella di zagara (di fiori d’arancio, la<br />

stessa che si usa per cucinare la pastiera napo-


letana, tra le più facili da trovare).<br />

Quindi va aggiunto un po’ d’olio di enotera,<br />

o olio di mandorle, di canapa o di<br />

camelia: oggi si trovano una varietà incredibile<br />

di oli per la pelle, ma come sempre<br />

la cosa più importante è utilizzare prodotti di<br />

buona qualità.<br />

P er<br />

una maschera contro l’acne, si<br />

prende come eccipiente l’argilla<br />

(40 g) che ha un’azione astringente,<br />

come erbe in polvere la viola (30 g) e l’echinacea<br />

(30 g), una pianta con un’azione elasticizzante<br />

che va bene anche per le maschere<br />

antirughe. Se la pelle è poi particolarmente irritata,<br />

si può usare un’acqua di camomilla o di<br />

amamelide mentre, evitando in questo caso<br />

qualsiasi olio, si potrebbe aggiungere qualche<br />

goccia di propolis. Si mescola bene il tutto e si<br />

applica sul viso: bastano un cucchiaio, al massimo<br />

2.<br />

N el<br />

caso di una maschera contro<br />

le rughe, abbiamo davvero l’imbarazzo<br />

della scelta. Ma possiamo<br />

fare delle maschere fantastiche usando come<br />

eccipiente la polvere di riso (40 g). Come<br />

erbe in polvere acquistiamo da un bravo erborista<br />

l’echinacea (30 g) e il luppolo (30 g), e<br />

come acqua distillata l’acqua di iris florentina<br />

(gi<strong>aggio</strong>lo) o di zagara. In questo caso l’olio è<br />

indispensabile, e io punterei su quello di enotera,<br />

sull’olio di canapa ricco di acidi insaturi,<br />

o sul più recente olio di makadamia, molto<br />

nutriente.<br />

I nfine<br />

ecco una maschera per chi<br />

soffre di couperose, abbastanza frequente<br />

anche tra gli uomini, che se<br />

non viene curata e tenuta a bada può degenerare<br />

in acne rosacea, un disturbo causato da<br />

una cattiva circolazione periferica che mette in<br />

evidenza, soprattutto sul naso, una rete di capillari<br />

scuri e turgidi. In questo caso la ma-<br />

Sciroppo rosa<br />

Prendete un vaso di bocca larga, una<br />

coppa piena di petali di rose fresche<br />

di m<strong>aggio</strong> e dello zucchero di canna.<br />

Alternate uno strato di petali di rose<br />

dello spessore di un dito ad uno strato<br />

di zucchero di canna, e continuate<br />

così fino a quanto ne avete voglia.<br />

Alla fine, mettete sopra tutto un peso<br />

(tipo un batticarne) e lasciatelo<br />

lì a far macerare rose e<br />

zucchero fino a quando il<br />

contenuto scende. Quindi<br />

filtrate il liquido così ottenuto<br />

e mettetelo in una<br />

bottiglia.<br />

Molto usato in Liguria, lo sciroppo<br />

di rose ha un’azione<br />

lenitiva ed emolliente.<br />

In special modo si<br />

consiglia di darne un<br />

cucchiaino ai bambini in caso di tosse.<br />

Per altre notizie:<br />

www.dottoressacagnola.it<br />

schera, che deve essere molto delicata, sarà<br />

composta dallo psillio (40 g), polvere molto<br />

morbida e mucillaginosa, dal rusco (30 g), dal<br />

crisantemo americano (15 g), epatoprotettore<br />

e protettore basale e della microcircolazione, e<br />

dal ginkgo biloba (15 g). Userei poi l’acqua di<br />

amamelide che ha un’azione molto valida nei<br />

problemi di microcircolazione, e un cucchiaino<br />

di olio di iperico, dall’azione calmante e lenitiva.<br />

❃<br />

HOD <strong>38</strong><br />

39


Dr. Sara Termini<br />

che cede?<br />

HOD <strong>38</strong> 40 Guancia<br />

✔<br />

Perché la bellezza<br />

non si ferma solamente<br />

alla pelle... Qualche consiglio<br />

per scolpire e modellare<br />

il nostro viso<br />

Se osserviamo le nostre fotografie degli<br />

ultimi 10 anni, quello che notiamo immediatamente<br />

sono i cedimenti della<br />

nostra pelle e i primi segni di invecchiamento.<br />

Davanti allo specchio:<br />

qualche smorfia utile<br />

per una pelle più giovane<br />

Si chiama ginnastica facciale quell’insieme<br />

di esercizi mirati a stimolare e tonificare i<br />

muscoli zigomatici, della fronte, del sopracciglio<br />

e delle labbra del viso.<br />

La ginnastica facciale è considerata una<br />

tecnica di autorassodamento molto utile,<br />

anche se poco utilizzata, per contrastare il<br />

cedimento dei tessuti e la perdita del tono<br />

muscolare. La ginnastica facciale esercita<br />

un ruolo risanatore sull’aspetto del<br />

viso e può essere considerata un’alternativa<br />

alla chirurgia estetica per tutte<br />

le persone giovani e meno giovani<br />

che desiderano combattere i segni del<br />

tempo e mantenere il proprio viso<br />

sempre giovane e luminoso. Uno<br />

specchio, pochi minuti al giorno e<br />

tanta costanza: questi sono i tre ingredienti<br />

per mantenere un viso in<br />

forma dalla pelle soda ed elastica. I<br />

primi risultati si vedono già dopo tre<br />

settimane di trattamento! ❃<br />

Per tonificare i muscoli<br />

delle labbra<br />

La ginnastica facciale è molto utile perché<br />

la stimolazione dei muscoli del viso migliora<br />

a sua volta la circolazione sanguigna e<br />

linfatica, che facilita l’eliminazione delle<br />

tossine rendendo la pelle del viso più radiosa.<br />

Vi sono esercizi specifici per ogni zona<br />

del viso (labbra, collo, fronte, sopracciglio,<br />

mento e zigomi): ogni esercizio richiede 10-<br />

15 minuti al giorno e si può svolgere in qualunque<br />

momento della giornata.<br />

Come curare e prevenire le rughe delle labbra:<br />

● Stringere le labbra come per inviare un<br />

bacio.<br />

● Appoggiare e premere i polpastrelli contro<br />

le labbra ripetendo l’esercizio.<br />

● Gonfiare la bocca d’aria a labbra chiuse<br />

per alcuni secondi e fate seguire l’emissione<br />

dell’aria.<br />

In poco tempo avrete delle labbra dal contorno<br />

perfetto! ❃<br />

Le rughe di espressione sono più pronunciate,<br />

più visibili anche le rughe sulla fronte, intorno<br />

agli occhi e intorno alle labbra; anche il cedimento<br />

delle guance e lo svuotamento degli zigomi<br />

risulta un fenomeno fisiologico legato all’invecchiamento<br />

e al tempo che passa…<br />

Una pelle poco tonica ed elastica però non è<br />

solo causata da un’eccessiva perdita di idratazione,<br />

di collagene ed elastina, ma anche<br />

dalla riduzione dello strato adiposo e soprattutto<br />

dall’atrofizzazione dei<br />

muscoli facciali. Il cedimento<br />

della complessa<br />

struttura epidermica è legato,<br />

insieme ad altri fattori,<br />

in primo luogo alla forza<br />

di gravità che agisce negativamente<br />

sia sulla pelle<br />

del viso che su alcune zone<br />

specifiche del corpo<br />

(addome, seno, glutei, interno<br />

cosce…). ❃<br />

Fernando Botero, “Il bagno”, coll. priv.


chirurgia<br />

estetica<br />

www.stefanosvourtsis.com<br />

La freschezza del sorriso rappresenta una formidabile arma nella<br />

vita di relazione<br />

Il sorriso è il risultato di<br />

un complesso meccanismo<br />

dove diverse parti<br />

del viso partecipano...<br />

Parte fondamentale nell’estetica del<br />

sorriso è l’arcata dentaria integra, ampia<br />

e ben equilibrata.<br />

Ma altrettanto fondamentale è l’armonia<br />

dei tessuti molli del volto: il giusto volume<br />

e contorno delle labbra, la mobilità<br />

del labbro superiore, la presenza di rughe<br />

più o meno profonde, la mobilità<br />

eccessiva della punta del naso, la luminosità<br />

dello sguardo e non per ultima la<br />

qualità della pelle e la presenza di peli<br />

superflui.<br />

La medicina e chirurgia estetica sono in<br />

grado di offrire soluzioni valide per restituire<br />

un sorriso piacevole.<br />

E’ fondamentale la prima valutazione<br />

complessiva e l’analisi fotografica im-<br />

Aggiornamento continuo<br />

<strong>2006</strong><br />

mediata per individuare i punti “deboli” e<br />

pianificare una strategia da seguire. Il<br />

criterio primario nelle varie scelte è<br />

quello della prudenza. L’obiettivo dei vari<br />

trattamenti non è quello di sconvolgere<br />

l’aspetto del volto ma di portare ad un<br />

miglioramento estetico sensibile.<br />

Le armi a nostra disposizioni sono dalle<br />

semplici sostanze riempitive, la tossina<br />

botulinica, i vari laser, la lipostruttura e la<br />

piccola chirurgia, fino alla chirurgia estetica<br />

m<strong>aggio</strong>re.<br />

Alcuni gesti semplici come per esempio<br />

l’interruzione del frenulo del labbro superiore<br />

e l’infiltrazione del contorno delle<br />

labbra e del filtro possono cambiare<br />

radicalmente la bellezza del sorriso.<br />

La sostanza più comunemente usata per<br />

dare volume al labbro è l’acido ialuronico.<br />

Si tratta di una sostanza inerte ben<br />

tollerata dall’organismo che va incontro<br />

a lento riassorbimento (4-6 mesi). La<br />

procedura di riempimento dura circa 20<br />

minuti e si esegue in anestesia locale.<br />

LE RUGHE FRONTALI<br />

L’ESTETICA DEL SORRISO<br />

L’ESTETICA DELLA MANO<br />

LA LIPOSTRUTTURA<br />

I LASER ESTETICI<br />

AUMENTO DEL SENO<br />

RIDUZIONE DEL SENO<br />

IL LIFTING<br />

L’ESTETICA DEL SORRISO<br />

Un aumento del volume si può ottenere<br />

anche con la lipostruttura; questo termine<br />

corrisponde in sostanza ad un trapianto<br />

di grasso, per esempio dall’addome<br />

o dai fianchi, alle labbra. II tessuto<br />

adiposo viene prelevato con delle cannule<br />

molto sottili attraverso incisioni di<br />

2mm; con una procedura simile avviene<br />

l’ifiltrazione dell’area dove si vuole ottenere<br />

m<strong>aggio</strong>r volume.<br />

Dott. Stefanos Vourtsis*<br />

Istituto di Medicina<br />

Biologica<br />

Via Molino Delle Armi, 3<br />

20123 Milano<br />

Tel. 02 58300445 (4 linee)<br />

LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE<br />

L’ADDOMINOPLASTICA<br />

LA RINOPLASTICA<br />

*Specialista in Chirurgia Plastica<br />

Ricostruttiva ed Estetica<br />

info@stefanosvourtsis.com


HOD <strong>38</strong> 58<br />

Nutramedix Samento ®<br />

Il Samento (Uncaria tormentosa) è un raro tipo di pianta curativa che si trova in<br />

Perù, dove per secoli è stata usata dagli indios per curare le malattie. Possiede proprietà<br />

antibatteriche, antimutagene, diuretiche, antiossidanti, antinfiammatorie<br />

e antivirali. Diversi studi e una vasta letteratura ha<strong>nno</strong> dimostrato<br />

che ha una funzione di sostegno in molte malatie collegate al sistema immunitario quali<br />

neoformazioni maligne, artrite, borsite, reumatismo, allergie, ulcera, candidosi, tutti i tipi di<br />

Herpes, diabete, epatite C, sclerosi multipla, lupus, sindrome di affaticamento cronico, depressione,<br />

disturbi gastrici e infezione da HIV.<br />

Il Samento fornisce al medico “senza pregiudizi” l’opportunità di avere un nuovo approccio<br />

alla malattia del paziente. Non solo è in grado di trattare diversi tipi di malattie<br />

considerate inguaribili, ma elimina anche una serie di sintomi che possono presentarsi.<br />

Il Samento non cura solo una malattia specifica, ma tratta il paziente nel suo complesso.<br />

È la chiave per un futuro veramente umano e compatibile con la salute, ed apre la<br />

porta per studiare nuove e non ancora conosciute erbe e prodotti terapeutici naturali.<br />

Biomed - Tel. 071.201788 - www.biomedsrl.com


www.iacworld.org<br />

Hai mai avuto la sensazione<br />

di trovar trovarti<br />

ti fuori dal corpo?<br />

Hai mai fatto un sogno<br />

poi risultato realtà? realtà?<br />

Hai mai sentito dentro dentro<br />

di te<br />

che la tua vita<br />

ha uno scopo particolar particolare?<br />

e?<br />

La IAC - International Academy of Consciousness può<br />

aiutarti a trovare risposte a domande come queste essendo<br />

da anni impegnata nello studio di: Esperienze<br />

Fuori dal Corpo (OOBE), Chakra, Bioenergie,<br />

Parapsichismo, Autodifesa energetica e Autocura,<br />

Pensieri Sentimenti ed Energia, Sviluppo personale.<br />

Visita il nostro sito e contattaci<br />

per conoscere le attività<br />

che organizziamo a Milano<br />

www.iacworld.org - Milano@iacworld.org<br />

Info: 340 7314195; 347 9797424<br />

L’approccio pratico e scientifico, senza misticismo, ti<br />

aiuterà a conoscere aspetti della tua vita inaspettati e a<br />

trovare m<strong>aggio</strong>re equilibrio con te stesso e con gli altri.<br />

Centro di Ritiri<br />

Agriturismo Spirituale<br />

Venerdì 19/Domenica 21 m<strong>aggio</strong><br />

“Valori nella Sanità”<br />

Venerdi 16/Domencia 18 giugno<br />

“Gestire le Proprie Emozioni”<br />

Venerdi 23/Domenica 25 giugno<br />

“Il Dono del Perdono”<br />

Venerdi 11 /Martedì 15 agosto<br />

“Il Potere del Silenzio”<br />

www.casasangam.it<br />

il programma estivo completo<br />

Tutte le attività svolte a Casa Sangam sono organizzate<br />

dall’Università Spirituale Brahma Kumaris, associazione<br />

ONLUS, (www.bkwsu.it) gestita da insegnanti volontari,<br />

che considerano la conoscenza umana un bene universale.<br />

Tutti i corsi sono gratuiti, viene accolto un libero<br />

contributo per pasti e spese organizzative.<br />

Casa Sangam - Gubbio<br />

tel. 075 9220644 - info@casasangam.it<br />

BRAHMA KUMARIS MILANO<br />

tel. 02 66980372<br />

Seminari di trasformazione personale<br />

e corsi di cucina vegetariana e vegana<br />

in Agriturismo con piscina - Gubbio<br />

Giugno: 2/3/4 Meditazione MerKaBa<br />

17/24 Hatha Yoga con il M° C. Cappa<br />

Luglio: 1/8 Tai-Chi stile Yang M° S. Curci<br />

1/8 Corso di cucina vegetariana<br />

10/17 e 19/26 Intensivo Hatha Yoga<br />

con i M' Furlan, AccademiaYoga/Roma<br />

Agosto: 28 Lug./12 Ago. SemiDigiuno<br />

Terapeutico con Coscienza e Salute-MI<br />

12/19-19/26 Tai-Chi stile Yang M° S. Curci<br />

12/19-19/26 Hatha Yoga, M° C. Cappa<br />

26 Ago./2 Set. Corso cucina vegetariana<br />

... Per conoscere e conoscersi<br />

Rilassarsi e rinascere...<br />

Richiedete il programma completo !<br />

www.agribiocasalecchi.it<br />

centroyogasaraswati@libero.it<br />

075 9460448<br />

HOD <strong>38</strong><br />

59


60<br />

HOD <strong>38</strong><br />

Terme di Chianciano<br />

Sono infinite le proposte di salute,<br />

cura, bemessere e relax alle<br />

Terme di Chianciano: nei grandi<br />

parchi animati dalle attività del vill<strong>aggio</strong><br />

(musica, ballo, sport, conferenze,<br />

mostre) gli ospiti assumono<br />

le acque termali in convenzione col<br />

SSN con straordinari benefici per il<br />

fegato, mentre al Centro <strong>Benessere</strong><br />

Sillene, oltre alla riabilitazione ed al<br />

nuovo Centro per le patologie dell’apparatato<br />

locomotore, sono concentrate<br />

tutte le prestazioni di benessere ed<br />

estetica. A settembre sarà inaugurato un altro<br />

stabilimento termale, il Salone sensoriale all’interno<br />

del Parco Acquasanta dove la medicina<br />

naturale si incontrerà con quella orientale, in<br />

trenta percorsi riequilibranti. Al Centro Sillene,<br />

sono arrivati nuovi trattamenti che aiutano a ritrovare<br />

bellezza, energia, equilibrio psicofisico<br />

ed un’assoluta armonia fra corpo e mente. Sia<br />

che il cliente disponga solo di alcune ore, o che<br />

possa dedicare qualche giorno ad una vacanza<br />

benessere, al Centro Sillene è possibile trovare<br />

la formula più adatta ad ogni tipo di esigenza.<br />

Ecco alcuni dei trattamenti fra benessere,<br />

estetica e naturopatia.<br />

Stone massage viso corpo Mass<strong>aggio</strong> con<br />

pietre calde ed olii essenziali che aiutano la<br />

mente ed il corpo a liberarsi dello stress e dalla<br />

fatica con effetti benefici anche su circolazione<br />

e muscolatura.<br />

Talasso bagno Idromass<strong>aggio</strong> in acqua termale<br />

con aggiunta di sali argillosi o di oli essenziali.<br />

Il trionfo dello star bene<br />

Chocco therapy Applicazione su<br />

viso o corpo di una fiala o mousse a<br />

base di cacao per un effetto anticellulite<br />

sul corpo ed energizzante<br />

per la pelle del viso: una sensazione<br />

piacevole e ...golosa.<br />

Wine therapy Trattamento tonificante<br />

per il corpo e drenante e ristrutturante<br />

per il viso con prodotti<br />

alle delicate essenze di vino.<br />

Cromofango totale o parziale<br />

Applicazione di argilla o su tutto il<br />

corpo o solo sugli arti inferiori arricchita con oli<br />

essenziali, utile soprattutto alla stimolazione del<br />

dren<strong>aggio</strong> dei liquidi in eccesso.<br />

Magic honey Trattamento corpo di pulizia e<br />

idratazione profonda che coniuga miele caldo e<br />

sali del Mar Morto.<br />

Oloil Anticellulite, molto rilassante a base di olii<br />

essenziali di basilico e olio d’oliva con effetto<br />

antiossidante, rassodante ed elasticizzante.<br />

LPG endermologie Mass<strong>aggio</strong> connettivale<br />

effettuato con un macchinario ottimo per combattere<br />

la cellulite, stimolare la circolazione, rassodare<br />

e modellare.<br />

Maschera viso argilla verde e miele d’acacia<br />

Applicazione su viso e collo di una maschera<br />

di argilla verde per la pulizia della pelle<br />

o al miele per un’intensa idratazione cutanea<br />

seguita da mass<strong>aggio</strong> con crema specifica.<br />

Lulur Trattamento a base di yogurt per tutto il<br />

corpo, compresi piedi e viso, per un’idratazione<br />

profonda e favorire l’eliminazione delle tossine<br />

e dei liquidi in eccesso.<br />

Indagine energetica Metodo terapeutico investigativo<br />

che consiste nell’individuare blocchi<br />

energetici attraverso la lettura del campo elet-


fra salute e bellezza<br />

tro-magnetico umano (aura) senza utilizzo di<br />

strumentazioni.<br />

Mass<strong>aggio</strong> ayurvedico base Mass<strong>aggio</strong> totale<br />

corpo con olio vegetale addizionato di oli essenziali<br />

personalizzati al caso specifico che fa<br />

parte della medicina ayurvedica (indiana). Per<br />

la sua completezza lavora sui tre corpi dell’uomo,<br />

fisico, psichico e spirituale.<br />

Mass<strong>aggio</strong> ayurvedico con tamponi<br />

secchi Trattamento di medicina<br />

indiana che associa le proprietà del<br />

mass<strong>aggio</strong> ayurvedico base a quelle<br />

miorilassanti e drenanti dei tamponi<br />

caldi con i fiori di camomilla. Utile in<br />

tutti i casi di ritenzione idrica, stress fisico<br />

e mentale, dolori osteoarticolari<br />

localizzati.<br />

Shirodhara Trattamento di medicina<br />

indiana. Consiste nel far colare un filo<br />

d’olio costantemente per 30 minuti<br />

sulla fronte andando a riequilibrare il<br />

6° e 7° chakra, centri energetici che<br />

appartengono alla visione orientale.<br />

Utile in tutti i casi di<br />

emicrania, insonnia,<br />

stress psico-fisico,<br />

ansia, depressione.<br />

Mass<strong>aggio</strong> energetico<br />

dei Chakra I<br />

Chakra sono i centri<br />

energetici che appartengono<br />

alla medicina<br />

Ayurvedica, il loro<br />

equilibrio garantisce<br />

un buono stato psico-fisico.<br />

Trattamento Shiatsu<br />

Lo shiatsu viene<br />

fatto a terra in un<br />

apposito materassino<br />

chiamato fouton<br />

e la persona<br />

può tenere un abbigliamento<br />

comodo. Utile in tutti i casi dove<br />

occorre stimolare e regolarizzare i processi organici,<br />

problemi articolari e tendinei. Particolarmente<br />

efficace per problemi di cervicale.<br />

Mass<strong>aggio</strong> Tuina Antico<br />

mass<strong>aggio</strong> totale corpo di<br />

medicina Cinese. Utilizza<br />

una particolare manualità<br />

che rende questo mass<strong>aggio</strong><br />

piacevole e rilassante.<br />

Hot Stone Energy Massage<br />

Mass<strong>aggio</strong> molto rilassante<br />

ed energizzante. Si<br />

serve delle proprietà terapeutiche<br />

delle pietre laviche<br />

calde con cui viene effettuato<br />

questo mass<strong>aggio</strong>. Molto<br />

drenante e utile in casi di<br />

basso tenore energetico.<br />

Reiki Antica disciplina<br />

Giapponese che attraverso<br />

l’imposizione delle mani<br />

da parte del terapeuta<br />

mette in atto un pass<strong>aggio</strong><br />

di energia che va ad aiutare ed a rinvigorire<br />

la parte energetica, ristabilendo un giusto<br />

equilibrio psichico e fisico. Utile in caso<br />

di stress mentale e fisico, ansia, attacchi di<br />

panico e insonnia. ■<br />

call center 848800243<br />

www.termechianciano.it<br />

HOD <strong>38</strong><br />

61


Sulle colline del Chianti a 20 chilometri<br />

da Siena, il cuore pulsante<br />

della Fattoria biologica “Le<br />

Pici” dedica al benessere psicofisico<br />

le sue energie migliori; spazi<br />

antichi e nuovi, appartamenti e<br />

piscine, prodotti biologici di alta<br />

qualità.<br />

Con la Casa vacanze “Le Picine” e<br />

l’agriturismo “Borgo Cetamura”<br />

desideriamo accogliere gruppi terapeutici,<br />

creativi e di studio, mettendo a loro disposizione tutta la nostra passione<br />

ed esperienza. Rispettare e proteggere i tempi e le dinamiche di tali<br />

gruppi è il nostro impegno. Infatti le due strutture, inclusa la trattoria, sara<strong>nno</strong><br />

ad uso esclusivo dei partecipanti. Vi offriamo contesti di cui siamo orgogliosi<br />

e, certi di incontrare il vostro favore, con un sorriso vi aspettiamo.<br />

Fattoria LE PICI - Castelnuovo Berardenga (SIENA) - tel. 0577 359081- fax 0577 359289


FACIAL FITNESS<br />

Dall’America un’alternativa al bisturi<br />

La pelle del viso è ancorata su una struttura muscolare, la cui perdita di<br />

tono e compattezza è la causa principale del cedimento della cute.<br />

Riuscire a mantenere tonica la muscolatura del viso significa non solo<br />

contribuire a tenere costanti (soprattutto a livello delle fibre meno usate) spessore<br />

e trofismo, ma anche restituire giovinezza al viso.<br />

Praticare esercizi dinamici “contro resistenza” permette di rinforzare i muscoli indeboliti.<br />

In particolare questo tipo di esercizio è utilizzato nei centri di bellezza e salute,<br />

in fisioterapia e nei centri medici. Inizialmente usato come dispositivo medico per<br />

rieducare pazienti ustionati al viso, Facial-Flex è un apparecchio di ginnastica facciale<br />

concepita per esercitare i muscoli del viso, del collo e del mento. Il suo principio?<br />

Quello del fitness corporale, vale a dire un esercizio dinamico e ripetitivo contro una<br />

resistenza progressiva.<br />

La ginnastica facciale con Facial-Flex in pochi minuti<br />

Pratico, leggero e facile da utilizzare, Facial-Flex:<br />

❖ Fa lavorare contemporaneamente trenta muscoli<br />

del viso, del collo e del mento.<br />

❖ Permette una tonificazione naturale e profonda dei<br />

muscoli del viso, collo e mento.<br />

❖ È in grado di tonificare e modellare l’ovale del viso.<br />

❖ Combatte il doppio mento.<br />

❖ Rinforza e tonifica le labbra.<br />

❖ Sviluppa più volume agli zigomi.<br />

Facial-Flex ha avuto un riconoscimento dal FDA (Food & Drug Administation) nel<br />

1989 su base di studi clinici e l’approvazione dalla Comunità Europea (CE).<br />

Più volume agli zigomi con Facial-flex<br />

Per una corretta ginnastica facciale con Facial-<br />

Flex, si pone l’apparecchio orizzontalmente fra<br />

le commessure delle labbra, la parte larga all’interno<br />

della bocca e la parte sottile all’esterno. La tonificazione<br />

dei muscoli avviene semplicemente esercitando<br />

dei piccoli movimenti (contrazione-rilassamento)<br />

attraverso l’apertura e chiusura della bocca.<br />

Il tempo consigliato è 2 minuti al giorno.<br />

Un eccellente risultato si ottiene con l’utilizzo costante per 8 settimane.<br />

Il prodotto si può richiedere in farmacia o presso i studi di medicina-estetica.<br />

Facial-Flex è un prodotto selezionato da Dott. C. Cagnola srl Milano<br />

Integra Farmaceutica- Padova è il distributore eclusivo per L’italia.

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