Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

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78 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI STAMPO MAFIOSO - EVOLUZIONE DEL FENOMENO E DEGLI STRUMENTI DI CONTRASTO 2.2.2 Brevi cenni sull’evoluzione recente: dalla eversione alla politica In precedenza si è posto l’accento sull’accertata propensione della ‘Ndrangheta a relazionarsi con ambienti eversivi. Il dato - oltre che curioso - appare significativo in ragione non tanto degli effetti che ha prodotto, ma quale ulteriore dimostrazione del fatto che tale associazione finalizza le proprie attività con il solo riguardo all’aspetto utilitaristico. Sotto tale profilo va quindi letto il rapporto con le similari organizzazioni e non sotto quello della sudditanza. Sul punto specifico della contiguità eversiva 110 (politica e massonica), si ritiene che il punto di inizio possa collocarsi tra la fine degli anni Sessanta ed i primi anni Settanta (eversione politica) e dal 1975 ai giorni nostri per quella di matrice (politica) massonica, date in cui: da un lato, si stabilisce il contatto con la destra eversiva del principe Borghese 111 ; la partecipazione ai moti di Reggio Calabria del luglio 1970; la ventilata partecipazione o piano pluriennale “Agenda 2000”e con quelli, pure prossimi, relativi alla realizzazione del Ponte di Messina. Le prospettive di guadagno che ne deriveranno non potranno non interessare le principali famiglie mafiose operanti in Calabria. Inoltre, l’entità degli interessi per la costruzione del ponte e la particolarità dell’opera, sono tali da far ritenere possibile un’intesa fra le famiglie reggine e “cosa nostra”, in vista di una gestione non conflittuale delle opportunità di profitto che ne deriveranno.” ed ancora che. “La ‘ndrangheta, a seguito delle modifiche strutturali già ampiamente illustrate nel corso delle precedenti relazioni semestrali, si sta affermando nel panorama criminale, non solo nazionale, con grande determinazione ed autorevolezza, come confermato anche dall’appello lanciato dal Procuratore Nazionale Antimafia, nello scorso mese di febbraio, sull’evoluzione di tale fenomeno negli ultimi anni. L’organizzazione criminale ha ormai assunto un ruolo di primaria importanza in ambito mondiale nel traffico di sostanze stupefacenti, acquisendo e gestendo i principali canali d’importazione, tanto che, come risulta dalle più recenti operazioni di polizia condotte nello specifico settore, risulta che altre consorterie, fra le quali la stessa Cosa Nostra, ricorrerebbero ai calabresi per i loro rifornimenti”. da: DIA – Relazioni semestrali al Parlamento – primo e secondo semestre 2001 – primo semestre 2002. 110 A testimonianza di connessioni eversive ancora oggi nell’area calabrese, lo sviluppo di alcune operazioni evidenzia legami tra ambienti massonici e mafiosi, tentativi di infiltrazione mafiosa nella attuale realtà portuale di Gioia Tauro e persistente vitalità della Assemblea decisionale dei vertici della ‘ndrangheta che ogni anno, in prossimità delle celebrazioni della “Madonna di Polsi”, si riunisce per determinare le strategie della organizzazione e per assumere le conseguenti decisioni. da: DIA - Relazioni semestrali al Parlamento – primo semestre 1998. 111 Di tale evidenza dà conto la Commissione Parlamentare citata ed in particolare la relazione del Senatore Figurelli (doc. XXIII, n. 42), nella quale si parla diffusamente di una riunione tenutasi il 26 ottobre 1969 sul Montalto, nel cuore dell’Aspromonte, finalizzata a far aderire l’intera organizzazione al progetto politico Borghese. La riunione, tuttavia, non ebbe alcun esito in quanto interrotta da un blitz della polizia, verosimilmente allertata da chi, nella stessa organizzazione, non era d’accordo a proseguire su quella strada.

LA GEOGRAFIA MAFIOSA 79 quantomeno l’avallo al tentato “Golpe Borghese”, naufragato la notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970; dall’altro, si registra il progressivo avvicinamento, dalla metà degli anni ‘70 in avanti, dei “capi bastone” più influenti alla massoneria con particolare predilezione per le logge massoniche coperte 112 . Vi è da ritenere che la decisione fosse motivata dall’avvertita necessità di entrare in contatto con il mondo delle professioni, largamente rappresentato nelle logge massoniche e per stabilire con esso un contatto diretto, utile ai fini della individuazione di nuove prospettive affaristiche 113 . Ma la ‘Ndrangheta della relazione politica e dell’infiltrazione nella gestione dell’economia calabrese aveva già a quell’epoca una sua storia. Il punto di svolta fu - ancora - l’arrivo di copiosi finanziamenti pubblici connessi, nel caso di specie, all’avvio della costruzione dell’autostrada che congiunge le province di Salerno e di Reggio Calabria (un pozzo la cui profondità è in grado di fare impallidire quello di San Patrizio - che un fondo lo ha - visto che ancora oggi l’infrastruttura continua ad assorbire risorse e a non essere terminata) 114 . 112 La decisione di entrare nella massoneria determinò una modificazione nella struttura della ‘Ndrangheta con la creazione di un livello superiore di comando che coinvolgeva l’élite mafiosa denominata Santa. I “santisti” erano autorizzati ad intrattenere rapporti con ambienti con i quali un tempo era assolutamente vietato avere qualsiasi contatto, a cominciare dai carabinieri e poliziotti. Molti capibastone diventarono confidenti delle forze dell’ordine creando un rapporto ambiguo e vischioso. 113 La motivazione utilitaristica e non ideologica dell’accostamento alla massoneria da parte dei mafiosi è ben rappresentata dalla esposizione che segue, applicabile in toto anche alle altre consorterie, benché tagliata per quella siciliana. Si sostiene infatti che: “Un ruolo fondamentale nei rapporti tra mafia e politica è stato svolto anche dalla massoneria. I vincoli di solidarietà, tipici delle logge massoniche, hanno incrementato stabili e continuativi rapporti tra esponenti politici e mafiosi affiliati, i quali, pur dopo l’ingresso nella massoneria hanno continuato ad osservare il giuramento di fedeltà a Cosa Nostra. Il loro obiettivo è stato quello di espandere, tramite la loggia massonica, il potere della mafia, così da ottenere favori e privilegi in ogni campo ( aggiustamento di processi, conclusione di affari etc.) Inoltre il mafioso, mentre conosce tutti gli affiliati alla sua loggia, può non rivelare la sua “identità” e stabilire agevolmente rapporti con settori o singoli esponenti del sistema politico, anche attraverso il controllo del voto e del sistema degli appalti”. da: NICOLÒ POLLARI, Tecnica delle inchieste patrimoniali per la lotta alla criminalità organizzata, Laurus Robuffo Editore, quarta edizione, Roma, 2000, pag. 79. 114 Per una valutazione della attualità del problema “autostrada” in Calabria si riportano le seguenti considerazioni: “Fatta eccezione per il comprensorio di Lametia Terme, la ‘ndrangheta sembra avere trovato un punto di coesione particolarmente aggregante, costituito dall’interesse esercitato dall’enorme flusso di capitali pubblici investiti per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno- Reggio Calabria e dalla conseguente necessità di mantenere intatti gli equilibri esistenti tra le varie “‘ndrine” per non provocare le prevedibili reazioni da parte delle Forze di Polizia. Prospettive di affari miliardari hanno orientato le cosche verso l’accaparramento di appalti e sub-appalti, con introiti

LA GEOGRAFIA MAFIOSA 79<br />

quantomeno l’avallo al tentato “Golpe Borghese”, naufragato<br />

la notte tra il 7 e l’8 <strong>di</strong>cembre 1970;<br />

dall’altro, si registra il progressivo avvicinamento, dalla metà<br />

degli anni ‘70 in avanti, dei “capi bastone” più influenti alla<br />

massoneria con particolare pre<strong>di</strong>lezione per le logge<br />

massoniche coperte 112 . Vi è da ritenere che la decisione fosse<br />

motivata dall’avvertita necessità <strong>di</strong> entrare in contatto con il<br />

mondo delle professioni, largamente rappresentato nelle logge<br />

massoniche e per stabilire con esso un contatto <strong>di</strong>retto, utile ai<br />

fini della in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> nuove prospettive affaristiche 113 .<br />

Ma la ‘Ndrangheta della relazione politica e dell’infiltrazione nella<br />

gestione dell’economia calabrese aveva già a quell’epoca una sua<br />

storia. Il punto <strong>di</strong> svolta fu - ancora - l’arrivo <strong>di</strong> copiosi finanziamenti<br />

pubblici connessi, nel caso <strong>di</strong> specie, all’avvio della costruzione<br />

dell’autostrada che congiunge le province <strong>di</strong> Salerno e <strong>di</strong> Reggio<br />

Calabria (un pozzo la cui profon<strong>di</strong>tà è in grado <strong>di</strong> fare impalli<strong>di</strong>re<br />

quello <strong>di</strong> San Patrizio - che un fondo lo ha - visto che ancora oggi<br />

l’infrastruttura continua ad assorbire risorse e a non essere<br />

terminata) 114 .<br />

112 <strong>La</strong> decisione <strong>di</strong> entrare nella massoneria determinò una mo<strong>di</strong>ficazione nella struttura della<br />

‘Ndrangheta con la creazione <strong>di</strong> un livello superiore <strong>di</strong> comando che coinvolgeva l’élite mafiosa<br />

denominata Santa. I “santisti” erano autorizzati ad intrattenere rapporti con ambienti con i quali un<br />

tempo era assolutamente vietato avere qualsiasi contatto, a cominciare dai carabinieri e poliziotti.<br />

Molti capibastone <strong>di</strong>ventarono confidenti delle forze dell’or<strong>di</strong>ne creando un rapporto ambiguo e<br />

vischioso.<br />

113 <strong>La</strong> motivazione utilitaristica e non ideologica dell’accostamento alla massoneria da parte dei mafiosi<br />

è ben rappresentata dalla esposizione che segue, applicabile in toto anche alle altre consorterie,<br />

benché tagliata per quella siciliana. Si sostiene infatti che: “Un ruolo fondamentale nei rapporti tra<br />

mafia e politica è stato svolto anche dalla massoneria. I vincoli <strong>di</strong> solidarietà, tipici delle logge<br />

massoniche, hanno incrementato stabili e continuativi rapporti tra esponenti politici e mafiosi<br />

affiliati, i quali, pur dopo l’ingresso nella massoneria hanno continuato ad osservare il giuramento <strong>di</strong><br />

fedeltà a Cosa Nostra. Il loro obiettivo è stato quello <strong>di</strong> espandere, tramite la loggia massonica, il<br />

potere della mafia, così da ottenere favori e privilegi in ogni campo ( aggiustamento <strong>di</strong> processi,<br />

conclusione <strong>di</strong> affari etc.) Inoltre il <strong>mafioso</strong>, mentre conosce tutti gli affiliati alla sua loggia, può non<br />

rivelare la sua “identità” e stabilire agevolmente rapporti con settori o singoli esponenti del sistema<br />

politico, anche attraverso il controllo del voto e del sistema degli appalti”.<br />

da: NICOLÒ POLLARI, Tecnica delle inchieste patrimoniali per la lotta alla <strong>criminalità</strong> <strong>organizzata</strong>,<br />

<strong>La</strong>urus Robuffo E<strong>di</strong>tore, quarta e<strong>di</strong>zione, Roma, 2000, pag. 79.<br />

114 Per una valutazione della attualità del problema “autostrada” in Calabria si riportano le seguenti<br />

considerazioni: “Fatta eccezione per il comprensorio <strong>di</strong> <strong>La</strong>metia Terme, la ‘ndrangheta sembra avere<br />

trovato un punto <strong>di</strong> coesione particolarmente aggregante, costituito dall’interesse esercitato<br />

dall’enorme flusso <strong>di</strong> capitali pubblici investiti per l’ammodernamento dell’autostrada Salerno-<br />

Reggio Calabria e dalla conseguente necessità <strong>di</strong> mantenere intatti gli equilibri esistenti tra le varie<br />

“‘ndrine” per non provocare le preve<strong>di</strong>bili reazioni da parte delle Forze <strong>di</strong> Polizia. Prospettive <strong>di</strong><br />

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