Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...
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LA GEOGRAFIA MAFIOSA 71<br />
che in alcuni momenti deve essere sembrata veramente vicina. In tale<br />
contesto viene in luce un profilo che si ritiene rilevante e che è<br />
rappresentato dalla stessa mo<strong>di</strong>fica delle regole comportamentali che<br />
per decenni erano state seguite. In primo luogo sembra essere sparito<br />
il rito della affiliazione, almeno nei termini che si aveva avuto modo<br />
<strong>di</strong> apprendere dalle <strong>di</strong>chiarazioni dei pentiti della prima ora,<br />
secondariamente, la mafia si arrocca in una riservatezza se possibile<br />
più ampia <strong>di</strong> quella precedente 103 .<br />
Il fenomeno <strong>mafioso</strong>, tuttavia, appare leggibile anche sotto un altro<br />
profilo e se la storia effettivamente insegna, potrebbe essere questa<br />
una chiave <strong>di</strong> lettura importante da non sottovalutare (<strong>di</strong> sottostime è<br />
piena la storia dell’antimafia) per agire, finalmente, con l’adozione <strong>di</strong><br />
strumenti <strong>di</strong> politica criminale finalizzati non solo alla repressione dei<br />
fatti, ma al loro deciso contrasto anche in via preventiva. Una<br />
prospettiva recente in<strong>di</strong>ca quale possibile evoluzione delle mafie<br />
endogene quella a cui si può assistere osservando da vicino il<br />
fenomeno <strong>mafioso</strong> americano, cioè ad una progressiva e sempre più<br />
profonda compenetrazione della <strong>criminalità</strong> nel tessuto economico<br />
attraverso l’acquisizione <strong>di</strong> uno “status <strong>di</strong> legalità” che supera anche<br />
l’originaria teoria della mafia dei “colletti bianchi”. Una mafia che<br />
adotta l’omici<strong>di</strong>o selettivo e non più lo scontro frontale con le<br />
istituzioni; una mafia che non è antistato ma parte stessa dello Stato. I<br />
boss <strong>di</strong> un tempo (e che hanno fatto il loro tempo) passano così la<br />
mano a generazioni non più composte da malavitosi riconoscibili e<br />
riconosciuti, ma a incensurati e rispettabili impren<strong>di</strong>tori, stimati<br />
103 “… <strong>La</strong> regola della “presentazione” che ha sempre rappresentato un modo, concreto e simbolico<br />
insieme, <strong>di</strong> far conoscere tra loro i mafiosi facendoli sentire parte <strong>di</strong> un modo molto grande, ben più<br />
vasto del loro paese <strong>di</strong> origine, è stata fortemente ri<strong>di</strong>mensionata fin quasi ad essere abolita (…) E’<br />
un modo concreto ed efficace, per rendere ancora più clandestina, più segreta e più impermeabile<br />
all’esterno la struttura mafiosa, la sua composizione e il suo funzionamento. Cosa Nostra si sta<br />
ristrutturando sempre <strong>di</strong> più in compartimenti che, per ragioni <strong>di</strong> cautela, comunicano tra loro sempre<br />
meno e, comunque, con più strati <strong>di</strong> segretezza rispetto al passato. L’ossessione che degli uomini<br />
d’onore possano decidere in seguito <strong>di</strong> collaborare con la giustizia fa si che aumentino le forme <strong>di</strong><br />
segretezza e i filtri tra i vari livelli; tutto ciò comporta che solo i capi delle <strong>di</strong>verse famiglie si<br />
conoscano tra <strong>di</strong> loro e che solo tra <strong>di</strong> loro trattino, traffichino, facciano gli affari più importanti e<br />
prendano le decisioni più rilevanti, quelle che inevitabilmente coinvolgono l’intera organizzazione. A<br />
capo dei <strong>di</strong>versi mandamenti (N.d.R. siculi e calabresi) oggi sono collocati uomini <strong>di</strong> assoluta fiducia<br />
dell’attuale vertice <strong>di</strong> comando; attraverso <strong>di</strong> loro il vertice è in grado <strong>di</strong> assicurare il controllo<br />
periferico delle strutture…”.<br />
da: Relazione conclusiva dell’attività della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno<br />
della mafia e delle altre associazioni criminali similari nella XXIII legislatura doc. XXIII n. 57, pag.<br />
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