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Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

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LA GEOGRAFIA MAFIOSA 59<br />

clandestinità. Sono stati gli ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> Liggio, i soldati <strong>di</strong> Riina e<br />

Provenzano a strapparla dalla oscurità e a renderla manifesta anche<br />

a quanti pensavano che non esistesse o che, comunque, non si<br />

trattasse <strong>di</strong> un fenomeno talmente <strong>di</strong>ffuso e devastante. <strong>La</strong><br />

componente fondamentale che ha garantito per decine e decine <strong>di</strong><br />

anni, per oltre un secolo, la sopravvivenza della mafia è stata<br />

l’accorta con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> clandestinità. Questo i corleonesi non hanno<br />

capito cominciando a commettere dei delitti talmente eclatanti da<br />

suscitare l’attenzione e l’allarme <strong>di</strong> tutti...”<br />

G. AYALA con F. CAVALLARO in “<strong>La</strong> guerra dei giusti. I<br />

giu<strong>di</strong>ci, la mafia, la politica” A. Mondadori E<strong>di</strong>tore, Milano,1993,<br />

pag. 103.<br />

Si è già detto che la mafia siciliana rappresenta sicuramente il<br />

sodalizio criminale più importante fra quelli che sono presenti sul<br />

nostro territorio. Una delle motivazioni segnalate è quella che le sue<br />

azioni hanno denotato una virulenta opposizione nei confronti dello<br />

Stato con l’impiego <strong>di</strong> metodologie non assimilabili a quelle adottate<br />

da nessuna consorteria criminale. Si è visto, altresì, come gli eventi<br />

degli anni 1992 - 1993 e quelli successivi abbiano segnato la fine<br />

dell’era <strong>di</strong> contrapposizione aprendo la strada ad una nuova<br />

riformulazione in termini dell’identità mafiosa <strong>di</strong> Cosa Nostra.<br />

In tale contesto, l’attuale fase sembra essere caratterizzata dalla<br />

totale assenza <strong>di</strong> manifestazioni esteriori (termine del delirio stragista<br />

e drastica riduzione degli omici<strong>di</strong>) e da una sostanziale invisibilità,<br />

tanto da aver indotto i recenti osservatori del fenomeno <strong>mafioso</strong> a<br />

ritenere che Cosa Nostra sia del tutto o quasi scomparsa ed ormai<br />

definitivamente <strong>di</strong>strutta.<br />

Il fenomeno <strong>mafioso</strong>, come del resto tutti quelli <strong>di</strong> significativa<br />

durata, è un intreccio <strong>di</strong> continuità e trasformazione nei confronti del<br />

quale le <strong>di</strong>stinzioni troppo rigide possono condurre verso <strong>di</strong>rezioni<br />

scorrette e fuorvianti.<br />

Come non esisteva una mafia buona e una mafia cattiva non si può<br />

certo avallare la supposizione dell’esistenza del nulla. In questo<br />

rapporto <strong>di</strong> continua trasformazione è certamente morta la vecchia<br />

mafia (intendendo per vecchia mafia quella corleonese, così come<br />

prima era accaduto a quella del latifondo e poi a quella rurale) ma <strong>di</strong><br />

certo non è finito il fenomeno. Cosa Nostra è in trasformazione o si è

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