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Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

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FONDAMENTI PER UNA VISIONE GEOPOLITICA DEL FENOMENO MAFIE IN ITALIA 31<br />

mafie hanno potuto gestire i loro traffici: dall’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra e<br />

per i successivi venti anni il fenomeno <strong>mafioso</strong> sostanzialmente non<br />

esiste, ed anzi si arriva ad<strong>di</strong>rittura a stigmatizzare atteggiamenti<br />

antimafia come <strong>di</strong>rette vessazioni della sicilianità e del sicilianismo.<br />

Sulle origini teoriche della esistenza <strong>di</strong> una mafia buona 47 , senza<br />

scendere in dettagli allo stato ininfluenti, basterà in questa sede<br />

ricordare le ottocentesche teorie del Pitré 48 e le più recenti<br />

affermazioni (1925) <strong>di</strong> Vittorio Emanuele Orlando 49 .<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista storico non può non essere analizzato l’effetto<br />

prodotto, nel 1962, dalla strage <strong>di</strong> “Ciaculli” ossia l’istituzione, nel<br />

1963, della prima Commissione parlamentare d’inchiesta sul<br />

fenomeno <strong>mafioso</strong> in Sicilia.<br />

Ciò in quanto le conclusioni della Commissione parlamentare<br />

d’inchiesta (sebbene tar<strong>di</strong>ve in quanto i lavori sono conclusi tre<strong>di</strong>ci<br />

anni dopo nel 1976) oltre che importanti dal punto <strong>di</strong> vista politico<br />

generale, perché hanno dato inizio a una nuova fase della lotta<br />

nazionale alla mafia, sono parimenti importanti anche dal punto <strong>di</strong><br />

vista storiografico particolare, perché attraverso una indagine<br />

complessa, articolata, coinvolgente tutto l’arco delle forze politiche<br />

47 Non c’è una vecchia mafia che è buona e una nuova mafia che è cattiva. Questa è una antica<br />

<strong>di</strong>cotomia che non aveva prima e non ha, a maggior ragione oggi, alcun fondamento. <strong>La</strong> mafia - la si<br />

voglia definire vecchia o nuova ha poca importanza - costituisce un pericolo per la vita sociale, per la<br />

sicurezza, per la tranquillità e la libertà del singolo citta<strong>di</strong>no, per l’economia, per la società, per la<br />

libertà <strong>di</strong> voto, per la libera concorrenza fra le imprese, per la democrazia; un pericolo mortale che va<br />

contrastato con fermezza fino alla sua totale eliminazione.<br />

da: Relazione conclusiva dell’attività della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno<br />

della mafia e delle altre associazioni criminali similari nella XXIII legislatura doc. XXIII n. 57, pag.<br />

45.<br />

48 S. F. ROMANO, Storia della Mafia, Arnoldo Mondadori E<strong>di</strong>tore, Milano, 1966, pag. 35 “ <strong>La</strong><br />

spiegazione del significato originario della parola mafia fu tentata nel secolo scorso da Giuseppe<br />

Pitré in uno dei suoi numerosi stu<strong>di</strong> sugli usi, i costumi, le credenze e i pregiu<strong>di</strong>zi del popolo<br />

siciliano, che dovevano renderlo famoso come stu<strong>di</strong>oso del folklore. Il Pitré affermava che questo<br />

vocabolo assumeva in Sicilia un significato che non aveva rapporto con quello toscano <strong>di</strong> mafia che<br />

voleva <strong>di</strong>re miseria, e nemmeno con quello francese <strong>di</strong> muffé. Mafia, nell’isola esprimeva l’idea <strong>di</strong><br />

qualità, valentia, superiorità, eccellenza e anche <strong>di</strong> graziosità e perfezione. Quando era attribuita a un<br />

uomo esprimeva particolari doti <strong>di</strong> coraggio e intraprendenza”. Per una <strong>di</strong>samina completa <strong>di</strong> tale<br />

interpretazione contenuta nell’opera del Pitré si rinvia a G. PITRÉ, Usi e costumi credenze e<br />

pregiu<strong>di</strong>zi del popolo siciliano, Palermo, 1889, volume II, pag. 287 e segg..<br />

49 Vittorio Emanuele Orlando in occasione delle elezioni amministrative del 1925 a Palermo afferma:<br />

“Ora io vi <strong>di</strong>co che se per mafia si intende il senso dell’onore portato fino all’esagerazione,<br />

l’insofferenza contro ogni prepotenza e sopraffazione, portata sino al parossismo, la generosità che<br />

fronteggia il male ma indulge al debole, la fedeltà alle amicizie, più forte <strong>di</strong> tutto, anche della morte,<br />

se per mafia si intendono questi atteggiamenti, sia pure con i loro eccessi, allora in tal segno si tratta<br />

<strong>di</strong> contrassegni in<strong>di</strong>visibili dell’anima siciliana e <strong>mafioso</strong> mi <strong>di</strong>chiaro e son lieto <strong>di</strong> esserlo”.

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