Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

More documents

Recommendations

Info

284 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI STAMPO MAFIOSO - EVOLUZIONE DEL FENOMENO E DEGLI STRUMENTI DI CONTRASTO Mosca, che, da fondatore della politologia moderna, ha osservato il fenomeno mafioso anche sotto il profilo del rapporto tra mafia e potere politico democratico 307 . Per i predetti autori, quindi, il fenomeno mafioso è tipica espressione di società non integralmente coinvolte nel processo di modernizzazione ove la insufficiente penetrazione dello Stato moderno nel territorio e nella mentalità, permettendo la sopravvivenza di organizzazioni ispirate da codici extrastatuali. Inoltre, l’evoluzione dello Stato liberale nello Stato democratico aveva determinato la commistione di tali organizzazioni illegali con aspetti importanti della vita democratica: raccolta di voti, utilizzazione di fondi pubblici, professionismo politico, ricerca del consenso con tutti i mezzi. Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta la società italiana compie uno spettacolare balzo in avanti nella strada della modernizzazione. Dalle dichiarazioni di eminenti magistrati e dalle affermazioni degli stessi collaboratori di giustizia, emerse che quello della ripresa economica è il periodo in cui più prossima è sembrata la dissoluzione del fenomeno mafioso 308 . Invece, il fenomeno mafioso non scomparve, ma cambiò completamente natura, diventando un’altra cosa e questo, in particolare, riguarda la siciliana Cosa Nostra. Nel successivo periodo, quello compreso tra gli anni Settanta e Ottanta la crescita ed il rafforzamento delle mafie endogene è favorito dallo sviluppo cruento di forme di eversione armata che, attraendo quasi integralmente le risorse disponibili, finì per favorire indirettamente il consolidamento delle strutture mafiose 309 e solo il superamento della criticità rappresentata dal fenomeno eversivo di matrice politica consentì una ripresa della attenzione nei confronti dei fenomeni macrocriminali interessanti le regioni del Sud del Paese, 307 G. MOSCA, Uomini e cose di Sicilia, Sellerio, Palermo, 1980. 308 Per una completa disamina degli aspetti di evoluzione e di percezione della minaccia nel periodo della ripresa post bellica si rinvia al testo Istituzioni e criminalita, redatto dal F. SIDOTI, Prof. straordinario di criminologia nell’Università dell’Aquila, Cedam, Padova, 1997. 309 In quegli anni erano chiari molti aspetti della struttura mafiosa ma “ una cappa di silenzio cala ben presto sul fenomeno mafioso: gli anni Settanta sono gli anni del terrorismo. Tutti i migliori magistrato o quasi, il grosso delle forze dell’ordine, sono impegnati nella lotta contro le Brigate Rosse e le altre organizzazioni terroristiche. Pochi si interessano di mafia. Proprio allora prende il via il traffico di stupefacenti e la mafia si trasforma nella potenza che è oggi...” da: G. FALCONE, Cose di Cosa Nostra, Op. cit. pag. 105.
CONCLUSIONI 285 aprendo un periodo particolarmente intenso sotto il profilo del contrasto, specialmente con riferimento alla percezione che le mafie, sebbene strutture militari in grado di contrapporsi allo Stato, rappresentano un potere economico rilevante e in tale direzione dovevano essere attivata le conseguenti misure di politica criminale 310 . Tale rinnovato impegno repressivo scatenerà un processo di ennesima trasformazione delle mafie. Da un lato, per quella siciliana, si assiste prima ad una reazione diretta e di violenta contrapposizione conclusasi, dopo le stragi del 1992 - 1994, con un totale inabissamento e l’attuazione di una politica di basso profilo; per le altre, l’affrancamento definitivo dalla potenza egemone di Cosa Nostra e una totale riduzione della soglia di visibilità sul territorio. Ancora prima di giungere a tale periodo, la recrudescenza del fenomeno criminale associazionistico di tipo mafioso, intimamente legato al territorio ed alle tradizioni locali, aveva costretto la classe politica dei primi anni Ottanta ad affrontare con maggiore decisione ed incisività, anche in chiave legislativa, il problema del necessario contrasto a tutto campo da parte dello Stato, nel tentativo di restaurare la vacillante legalità. Si comprese allora, come all’azione di interdizione della frangia militare dell’organizzazione criminale, bisognava affiancarne una idonea sul piano dell’individuazione e sottrazione dei patrimoni illeciti. Vennero così introdotte o perfezionate un complesso di norme di contrasto diretto e indiretto della accumulazione e del possesso di ricchezze illecite, caratterizzate, però, da una struttura legislativa approssimativa, antesignana di quella che, ai nostri giorni, viene ancora indicata come “legislazione di 310 A partire dal 1989, la vitalità e l’espansione dei fenomeni macrocriminali, associate con il marcato regresso del terrorismo politico condussero il governo e gli organismi di informazione e di sicurezza ad attribuire alla minaccia mafiosa un carattere prioritario. Entro tale contesto le autorità italiane rivolsero una particolare attenzione: - all’estensione del fenomeno macrocriminale tanto verso le regioni confinanti con quelle di origine (Puglia, Basilicata e Lazio), quanto verso altre più a nord (Lombardia, Emila - Romagna, Toscana e Liguria); - all’aggiornamento degli strumenti normativi ed organizzativi atti al contrasto; - alla realizzazione di nuove forme di cooperazione, bilaterali e multilaterali, per la repressione del narcotraffico e del riciclaggio anche con Paesi del Nord Africa (Marocco, Tunisia) e dell’Europa Centrale ed Orientale (Jugoslavia, Ungheria, Unione Sovietica e Bulgaria); - alle evoluzioni socio-politiche in atto nei Paesi dell’ex blocco comunista ed all’emergere di un nuovo polo di riferimento della mappa criminale mondiale; da: RAFFAELE UMANA, La politica informativa e della sicurezza nazionale (1978-2003), Edizioni Università di Trieste, 2003, pag. 43, 45.
Page 1 and 2:
GUARDIA DI FINANZA SCUOLA DI POLIZI
Page 3 and 4:
INDICE Prefazione..................
Page 5:
7. Connessioni fra riciclaggio ed e
Page 8 and 9:
2 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI ST
Page 10 and 11:
4 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI ST
Page 13 and 14:
CAPITOLO I FONDAMENTI PER UNA VISIO
Page 15 and 16:
FONDAMENTI PER UNA VISIONE GEOPOLIT
Page 17 and 18:
Page 19 and 20:
Page 21 and 22:
Page 23 and 24:
Page 25 and 26:
Page 27 and 28:
Page 29 and 30:
Page 31 and 32:
Page 33 and 34:
Page 35 and 36:
Page 37 and 38:
Page 39 and 40:
Page 41 and 42:
Page 43:
Page 46 and 47:
40 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI S
Page 48 and 49:
Page 50 and 51:
Page 52 and 53:
Page 54 and 55:
Page 56 and 57:
Page 58 and 59:
Page 60 and 61:
Page 62 and 63:
Page 64 and 65:
Page 66 and 67:
Page 68 and 69:
Page 70 and 71:
Page 72 and 73:
Page 74 and 75:
Page 76 and 77:
Page 78 and 79:
Page 80 and 81:
Page 82 and 83:
Page 84 and 85:
Page 86 and 87:
Page 88 and 89:
Page 90 and 91:
Page 92 and 93:
Page 94 and 95:
Page 96 and 97:
Page 98 and 99:
Page 100 and 101:
Page 102 and 103:
Page 104 and 105:
Page 106 and 107:
100 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI
Page 108 and 109:
Page 110 and 111:
Page 112 and 113:
Page 114 and 115:
Page 116 and 117:
Page 118 and 119:
Page 120 and 121:
Page 122 and 123:
Page 124 and 125:
Page 127 and 128:
CAPITOLO III LE MAFIE ESOGENE OPERA
Page 129 and 130:
LE MAFIE ESOGENE OPERANTI SUL TERRI
Page 131 and 132:
Page 133 and 134:
Page 135 and 136:
Page 137 and 138:
Page 139 and 140:
Page 141 and 142:
Page 143 and 144:
Page 145 and 146:
CAPITOLO IV CARATTERISTICHE ED EFFE
Page 147 and 148:
CARATTERISTICHE ED EFFETTI DELL’E
Page 149 and 150:
Page 151 and 152:
Page 153 and 154:
Page 155 and 156:
Page 157 and 158:
Page 159 and 160:
Page 161 and 162:
Page 163 and 164:
Page 165 and 166:
Page 167 and 168:
Page 169 and 170:
Page 171 and 172:
Page 173 and 174:
Page 175 and 176:
Page 177 and 178:
CAPITOLO V CONTRASTO AL REIMPIEGO D
Page 179 and 180:
CONTRASTO AL REIMPIEGO DEI PATRIMON
Page 181 and 182:
Page 183 and 184:
Page 185 and 186:
Page 187 and 188:
Page 189 and 190:
Page 191 and 192:
Page 193 and 194:
Page 195 and 196:
Page 197 and 198:
Page 199 and 200:
Page 201 and 202:
Page 203 and 204:
Page 205 and 206:
Page 207 and 208:
Page 209 and 210:
Page 211 and 212:
“M” CONTRASTO AL REIMPIEGO DEI
Page 213 and 214:
CAPITOLO VI IL PRECETTO PENALE QUAL
Page 215 and 216:
IL PRECETTO PENALE QUALE STRUMENTO
Page 217 and 218:
Page 219 and 220:
Page 221 and 222:
Page 223 and 224:
Page 225 and 226:
Page 227 and 228:
Page 229 and 230:
Page 231 and 232:
Page 233:
Page 236 and 237:
Page 238 and 239:
Page 240 and 241: 234 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI
Page 289: CAPITOLO IX CONCLUSIONI “... Non
Page 293 and 294: CONCLUSIONI 287 Secondo la DIA 313
Page 295 and 296: CONCLUSIONI 289 distingue le mafie
Page 297 and 298: CONCLUSIONI 291 sistema economico m
Page 299 and 300: CONCLUSIONI 293 Dall’enorme e sem
Page 301 and 302: CONCLUSIONI 295 violenza per imporr
Page 303 and 304: CONCLUSIONI 297 rappresenta un salt
Page 305 and 306: CONCLUSIONI 299 sistema operazional
Page 307 and 308: APPENDICE NORMATIVA I PRINCIPALI PR
Page 309 and 310: I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI ANTIMAFI
Page 317: I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI ANTIMAFI
Page 329 and 330: ELEMENTI DI DETTAGLIO SUI “QUADER
Page 331 and 332: QUADERNI 5 LIBERTÀ ECONOMICHE DEL
show all

Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?