Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

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LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI STAMPO MAFIOSO - EVOLUZIONE DEL FENOMENO
E DEGLI STRUMENTI DI CONTRASTO
drastica delle visite parentali e le altre misure di restrizione stabilite
dal comma 2-quater dell’articolo 41 mirava a questo.
Tra i principali problemi riscontrati da qualificata dottrina vi è
quello della sensibilità dei tribunali di sorveglianza: per effetto
dell’eliminazione del limite semestrale di rinnovabilità dei
provvedimenti, molti ricorsi sono stati decisi in senso favorevole al
ricorrente e questo specialmente nelle circoscrizioni giudiziarie del
Nord Italia. Secondo Roberto Centaro 301 ciò è avvenuto perché:
“...Molti mafiosi sono reclusi nelle carceri del Nord ed è proprio lì che
stanno creando i maggiori problemi. Naturalmente la nuova legge,
proprio perché definitiva, imponeva criteri meno severi, in senso
garantista, nella valutazione delle singole posizioni. Un magistrato del
Sud sa per esperienza che il mafioso è un detenuto modello e che il
passaggio delle consegne, tra dentro e fuori il carcere, può avvenire in
mille modi. Sa anche che proprio questo è il problema principale del
boss detenuto: mantenere un collegamento con l’esterno, anzi, riuscire
a migliorarlo. Il magistrato di un tribunale di sorveglianza del Nord ha
meno esperienza e applica la legge in modo meccanico...”.
L’eliminazione dello speciale regime carcerario favorirà, quindi, la
possibilità del consolidamento delle relazioni nonché il mantenimento
delle posizioni di comando da parte dei medesimi soggetti.
Evidentemente la prospettiva porta con se notevoli effetti anche
all’interno delle strutture penitenziarie, potendo con l’eliminazione
delle restrizioni, favorirsi l’attività di proselitismo e i collegamenti fra
organizzazioni diverse.
5. L’ARTICOLO 41-BIS DELL’ORDINAMENTO PENITENZIARIO
“2. Quando ricorrano gravi motivi di ordine e di sicurezza
pubblica, anche a richiesta del Ministro dell’interno, il Ministro della
giustizia ha altresì la facoltà di sospendere, in tutto o in parte, nei
confronti dei detenuti o internati per taluno dei delitti di cui al primo
periodo del comma 1 dell’articolo 4-bis, in relazione ai quali vi siano
elementi tali da far ritenere la sussistenza di collegamenti con
un’associazione criminale, terroristica o eversiva, l’applicazione delle
301 Senatore, Presidente della Commissione Antimafia in carica.