Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...
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LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI STAMPO MAFIOSO - EVOLUZIONE DEL FENOMENO<br />
E DEGLI STRUMENTI DI CONTRASTO<br />
nella lotta contro il terrorismo, sia nel contrasto alla <strong>criminalità</strong><br />
mafiosa ed in particolare a Cosa Nostra.<br />
In questo senso, per dare una prima concreta impressione dello<br />
sviluppo <strong>di</strong> specifiche sensibilità processuali che abbiano avuto<br />
riguardo ai fenomeni della collaborazione si possono richiamare le<br />
seguenti massime dei primi del ‘900 dalle quali si evince quantomeno<br />
- e già allora - la sussistenza del fenomeno e l’utilità che alla<br />
collaborazione veniva attribuita “… in materia <strong>di</strong> associazioni a<br />
delinquere le quali debbono necessariamente iniziarsi e svolgersi nel<br />
mistero, non è possibile altra <strong>di</strong>mostrazione se non quella che<br />
provenga da persone che già parteciparono alla mala vita e che quin<strong>di</strong><br />
sono in grado <strong>di</strong> conoscerne tutti i segreti… 286 ” “…l’aver appartenuto<br />
alla setta non autorizza a ritenere mendaci le loro asserzioni quando<br />
queste si riscontrano avvalorate dai fatti e dalle indagini dei Reali<br />
Carabinieri… 287 ”, “…i <strong>di</strong>fensori hanno <strong>di</strong>menticato che si versa in<br />
tema <strong>di</strong> associazioni per delinquere… e <strong>di</strong> persone abbastanza pessime<br />
che agiscono in segreto, per cui la prova non può essere fornita da<br />
gentiluomini… ma da in<strong>di</strong>vidui della stessa risma se non peggiori; da<br />
quelli, insomma, che solamente possono avvicinare e avere pratica<br />
con simili delinquenti… gli stessi loro compagni che poi, con tarda<br />
resipiscenza, li tra<strong>di</strong>scono e li accusano, come è avvenuto nel caso <strong>di</strong><br />
specie… 288 ”.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista normativo la materia è stata regolata in maniera<br />
decisamente <strong>di</strong>versa a seconda che si trattasse <strong>di</strong> incar<strong>di</strong>nare in norma<br />
gli aspetti <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina premiale in favore dei pentiti o <strong>di</strong>ssociati<br />
provenienti da organizzazioni terroristiche 289 , ovvero in favore <strong>di</strong><br />
appartenenti ad associazioni mafiose.<br />
286 Massima estratta dalla sentenza della Corte d’Appello delle Calabrie resa in data 2 agosto 1901, proc.<br />
pen. ARICÒ più 56, ora in Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Catanzaro.<br />
287 Massima estratta dalla sentenza della Corte d’Appello delle Calabrie resa in data 8 giugno agosto<br />
1905, proc. pen. Martini più 46, ora in Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Catanzaro.<br />
288 Massima estratta dalla sentenza della Corte d’Appello delle Calabrie resa in data 23 aprile 1915,<br />
proc. pen. Mafrica più 50, ora in Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Catanzaro.<br />
289 M. MELLINI, Il giu<strong>di</strong>ce e il pentito. Dalla giustizia dell’emergenza all’emergenza della giustizia,<br />
Sugarco e<strong>di</strong>zioni, Milano, 1986, pagg. 17, 18. “L’idea <strong>di</strong> fare ricorso a promesse <strong>di</strong> impunità per i<br />
terroristi <strong>di</strong>sposti a rompere la solidarietà con i compagni e la fedeltà alla causa cui si erano votati,<br />
per collaborare all’opera <strong>di</strong> repressione, fu presentato in un primo tempo come una sorta <strong>di</strong> rime<strong>di</strong>o<br />
estremo, <strong>di</strong> tentativo concepito sulla base <strong>di</strong> intuizione degli “addetti ai lavori”. Un rime<strong>di</strong>o dettato<br />
dalla necessità <strong>di</strong> andare a tentoni, o cercare <strong>di</strong> sfruttare quanto la fantasia e la spregiu<strong>di</strong>catezza <strong>di</strong> un<br />
pugno <strong>di</strong> uomini, cui ci si era dovuti affidare in quella drammatica situazione, potesse offrire <strong>di</strong><br />
nuovo, visto che i meto<strong>di</strong> “tra<strong>di</strong>zionali”, per quanto collaudati e sperimentati, sembravano inefficienti