Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

FONDAMENTI PER UNA VISIONE GEOPOLITICA DEL FENOMENO MAFIE IN ITALIA 19
associativo. L’importanza di ciò, tanto dal punto di vista pratico che
da quello teorico, consiste nel fatto che i momenti più alti del
contrasto e delle pregnanti scelte di politica criminale sono stati
determinati dall’avvenuta presa di coscienza che le relazioni
funzionali che i sodalizi hanno sviluppato con la politica, le istituzioni
e con la società civile non sono occasionali, ma costitutive del
fenomeno 25 .
Parlando di tali forme di contiguità tra mafia e Stato come nucleo
centrale del problema non si vuole fare riferimento ad un concetto
ristretto (non dissimile da quello di Nazione) bensì, al contrario, ad
una visione di Stato nel suo complesso considerato: da un lato, quindi,
lo Stato - apparato composto dalle sue istituzioni, dal Parlamento, dal
Governo e dal potere giudiziario; dall’altro lo Stato - società, in altre
parole quel complesso di relazioni sociali, economiche e politiche,
prerogativa di ogni popolo che insiste su di un ambito territoriale
definito.
Per Baratta 26 una corretta impostazione della lotta alla mafia,
piuttosto e prima che basarsi sulla lotta dello “Stato-apparato” e dello
“Stato-società” contro la mafia, consisterà innanzi tutto nella lotta per
liberare lo “Stato-apparato” e lo “Stato-società” dalla sua relazione
funzionale con la mafia e solo quando, come risultato di questa lotta
preliminare, la mafia sarà veramente ridotta alle dimensioni di uno
Stato contro lo Stato, sarà possibile, se sarà ancora necessario,
impostare la lotta come antitesi tra Stato e mafia 27 .
25
“Precise ragioni di carattere storico e politico hanno infatti favorito, da più di un secolo, i rapporti di
Cosa Nostra con i pubblici poteri, le hanno attribuito una specifica riconosciuta funzione politica, le
hanno consentito di svolgere un ruolo di sostegno alle esperienze politiche, a partiti, a uomini politici.
Tutto ciò ha finora impedito la liberazione del Paese da quei condizionamenti. E’ evidente che la
sconfitta definitiva di Cosa Nostra passa non solo attraverso la punizione delle responsabilità
individuali, ma anche attraverso il superamento definitivo delle connessioni oggettive che hanno
favorito le compromissioni”.
da: Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia XI legislatura, anno 1993,
presidente VIOLANTE, par. 4.
26
Docente di Criminologia e Filosofia del diritto nell’Università di Sarbrucken e direttore della rivista
“Dei delitti e delle pene”.
27
Il fatto che la mafia ed in particolare Cosa Nostra si consideri come uno Stato nello Stato, oltre a
quanto detto con riferimento a termini di diritto ed interpretazione normativa e sociologica trova
diretto conforto nella recente iniziativa assunta dall’ultimo Boss riconosciuto come tale, ossia Pietro
Aglieri, – di cui è nota la vicinanza a Provenzano – relativamente all’invio di un proprio scritto al
Procuratore Nazionale Antimafia, diretto anche al Procuratore della Repubblica di Palermo solo a fini
conoscitivi. L’Aglieri, nel precisare che è assolutamente da escludere ogni ipotesi di trattativa con lo
Stato e che nessuno ha mai inteso offrire alcuna disponibilità alla dissociazione o, tanto meno, alla