Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

CONTRASTO AL REIMPIEGO DEI PATRIMONI DI ORIGINE MAFIOSA 189
soprattutto a livelli meno organizzati, i sistemi tradizionali del
contrabbando di danaro alle frontiere, del ricorso a servizi di corriere,
ai servizi postali, a quelli di cambiavalute ed ai sistemi bancari
sotterranei, largamente in uso presso determinate etnie.
Nel settore non bancario, l’impiego di imprese specializzate nel
trasferimento internazionale di denaro resta, inoltre, fattispecie
frequente.
Marcata è anche la tendenza dei riciclatori a ricorrere all’opera di
Istituti finanziari non bancari e ad imprese non finanziarie per eludere,
appunto, i vincoli posti a carico del settore creditizio dalla normativa
antiriciclaggio.
Scendendo nello specifico, nel panorama delle più frequenti
modalità di riciclaggio adottate dalle organizzazioni criminali, vale
ricordare le seguenti:
1) l’utilizzo del sistema bancario, che consapevolmente e/o
inconsapevolmente può porre in essere infinite attività
strumentali al riciclaggio ed al reimpiego dei capitali illeciti,
fino a sfociare, nel patologico, in condotte che presuppongono
la connivenza con soggetti criminali;
2) la gestione di attività commerciali ad alta redditività e,
solitamente, caratterizzate da numerose transazioni in contanti,
quali alberghi, centri turistici, bar, ristoranti;
L’ingresso in queste attività può seguire una casistica di
modalità estremamente variegata e comprende, ad esempio, il
caso del cedente dell’esercizio commerciale già vittima di
estorsioni e ridotto in difficoltà finanziarie o vessato da debiti
usurari contratti con società finanziarie controllate
dall’organizzazione criminale;
3) l’impiego di case da gioco che, grazie alla movimentazione di
ingenti somme di denaro, offrono grandi occasioni di
riciclaggio, oltre che di elargizione di prestiti a tassi usurari;
4) costruzione ed acquisto di immobili, settore che, da sempre nel
mirino della criminalità organizzata, oggi sembra direzionarsi
verso una ampia diversificazione degli investimenti che
privilegia le grandi ed eleganti strutture alberghiere e/o i
villaggi turistici (di cui al precedente punto (2));
investimenti nel mercato dell’arte, che oltre a garantire elevata
remuneratività, possono giovarsi di una legislazione meno