Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

172
LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI STAMPO MAFIOSO - EVOLUZIONE DEL FENOMENO
E DEGLI STRUMENTI DI CONTRASTO
maggiori opportunità per lo sviluppo di business anche per le
consorterie mafiose nazionali e internazionali. Pertanto è un fenomeno
che non può essere sottovalutato ai fini della elaborazione di adeguate
misure di politica criminale per il contrasto della criminalità
organizzata. Anche il parallelo sviluppo di strumenti tecnologici di
transazione economica “real time” attraverso i Paesi a fiscalità
privilegiata o “off shore” e la nascita di rapporti di “on line banking”,
ha poi ulteriormente ampliato tali possibilità rendendo concretamente
meno difficile e sempre più occulta l’effettuazione di operazioni di
riciclaggio e di reinvestimento di capitali illeciti nell’economia legale.
In precedenza si è fatto cenno alle prospettive delle mafie
endogene, indicando, quale possibile linea di tendenza, quella di una
sommersione delle attività illegali e la contestuale massiccia
emersione dell’aspetto lecito 205 . Ora, invece, appare utile delineare gli
effetti statici e dinamici del fenomeno del riciclaggio di denaro sporco
individuando, nello stesso, il momento qualificante delle strategie
antimafia del futuro.
Questo nella consapevolezza che l’insieme di tali prospettive, pur
rappresentando per le mafie una grande opportunità, ne pone in luce
un ineludibile punto di debolezza, che si sostanzia nella necessità di
un contatto costante, aperto ed individuabile, con un mondo
economico normalmente sano e collaborativo, sottoposto a controlli
puntuali e soprattutto esterni alla realtà della singola banca o
intermediario 206 .
205 E. DI TOMMASI, Il contrasto delle operazioni di riciclaggio finanziario, in Corso di Economia degli
Intermediari finanziari – Università di Salerno – anno 2002/2003, con riferimento alla entità del
fenomeno della reimmissione di capitali illegali nei circuiti economici legali afferma: “...duole
evidenziare come il controllo delle organizzazioni criminali in Italia si estende mediamente al 19%
delle imprese artigiane ed al 20% di quelle commerciali. Più in particolare e con riferimento alle
specifiche attività, del controllo interessa circa il 20% dei supermercati, dei ristoranti e delle agenzie
turistiche, il 18% circa delle case di cura e degli istituti di bellezza, il 15%degli alberghi, il 12% dei
bar, fino ad arrivare al 38% del mercato dei laterizi, al 70% di quello del cemento ed al 30% dei
cantieri edili...”.
206 L. DONATO e D. MASCIANDARO, Criminalità e intermediazione finanziaria, Edibank, 1996, pag. 15 e
segg., osservano che “... il riciclaggio operato attraverso l’industria finanziaria, a prescindere dal
grado di consapevolezza degli intermediari coinvolti, consente di cogliere la dinamica complessiva di
una serie di mercati illegali e criminali, e il rapporto della criminalità con il sistema legale reale e
finanziario. Riciclaggio, usura, abusivismo bancario, nonché il versante finanziario di una serie di
attività illegali di produzione e di servizio (traffico e spaccio di beni proibiti, corruzione) mostrano di
essere tra loro collegati in modo organico; ciò se l’osservatore si basa sulla scoperta di un valore
economico, meritevole di tutela giuridica: l’integrità. L’emergere del valore dell’integrità appare
dunque uno degli elementi caratterizzanti e fortemente problematici della dinamica economica e