Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

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LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI STAMPO MAFIOSO - EVOLUZIONE DEL FENOMENO
E DEGLI STRUMENTI DI CONTRASTO
l’imposizione estorsiva di origine e ad ideologia mafiosa è in realtà
qualcosa di strutturalmente diverso dalla semplice spoliazione coatta,
al punto di poter affermare che può esservi generazione di fenomeni
estorsivi pur in assenza di mafia ma che, al contrario, non può esistere
mafia senza estorsione. L’attività estorsiva mafiosa si snoda su non
meno di quattro livelli di intervento, attivati in progressione per il
conseguimento delle “finalità sociali” così riassumibili:
in termini storici, rappresenta il primigenio strumento di
acquisizione di disponibilità necessarie per la sopravvivenza
della consorteria mafiosa e per l’ingresso nel mondo
dell’economia legale;
in termini operativi, costituisce una sorta di palestra di
addestramento diretta a stabilire, nell’ambito di quei
procedimenti di “selezione delle risorse umane” le potenzialità
dei singoli aspiranti, rientrante nel concetto di “normazione
sulla normazione” già espresso precedentemente e che rende
l’organizzazione mafiosa un “ordinamento criminale” e non
solo una aggregazione a ciò finalizzata. Sotto tale profilo rileva
il fatto che uno dei caratteri tipici della mafiosità è
l’intimidazione e altrettanto indubbio è il fatto che quella
estorsiva sia l’attività intimidatoria per eccellenza;
in termini strutturali, mira a riaffermare costantemente la
presenza mafiosa su uno specifico territorio; l’imposizione
sullo stesso di un alone di quell’omertà diffusa che rappresenta
caratteristica peculiare dell’agire mafioso; la tangibile
riaffermazione della pretesa primazia della mafia sullo Stato,
concretamente riaffermata con il pagamento della “tassa” non
imposta per legge;
in termini economici, si pone quale veicolo privilegiato per il
controllo dell’economia, per l’inquinamento dell’imprenditoria
legale e la fissazione di regole alterate di mercato con
riferimento alla libera concorrenza e all’economicità
dell’attività d’impresa, nonché l’acquisizione mediata di intere
aziende o del loro controllo.
Definiti i tratti essenziali delle peculiarità sottostanti alla
imposizione del cosiddetto “pizzo”, appare necessario - prima di
affrontare la tematica del confine tra liceità e illiceità del
comportamento dell’imprenditore nel rapporto che si viene ad