Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

CARATTERISTICHE ED EFFETTI DELL’ECONOMIA MAFIOSA 149
La criminalità economica, espressiva della nuova evoluzione dei
sodalizi mafiosi, rappresenta, un momento di ulteriore evoluzione
delle consorterie nazionali. In tempi recenti si è assistito ad una
progressiva mutazione delle caratteristiche strutturali dei modelli
criminali che sembrano ormai attestarsi su una tipologia molto più
simile a una impresa criminale che non ad altro. Una trasformazione,
questa, che ha riguardato l’intero assetto costitutivo della mentalità
mafiosa e che ne pone le strutture espressive, da una parte, in uno
stato di auto protezione derivante dalla minore vulnerabilità e
dall’altra, le caratterizza di una maggiore pervasività, incidente sulla
capacità di interferire sul sistema economico nazionale nel suo
complesso considerato. La veste economico finanziaria della
criminalità organizzata costituisce, quindi, un salto di qualità forse
maggiore della contrapposizione frontale con lo Stato. Una
contrapposizione silente ma, nei fatti, sicuramente più pericolosa.
Secondo l’analisi di alcuni studiosi dei fenomeni mafiosi detta
pericolosità si realizza nel concreto minando la stessa capacità di
concepire lo Stato di diritto come bene pubblico, facendo prevalere
un’idea di società ridotta a mera trama di relazioni personali 190 .
L’illegalità organizzata non si limita tuttavia a condizionare il
mercato legale con pressioni estorsive, richiedendo, sempre più
spesso, di entrare nel governo dell’azienda al fine di trasformarla in un
supporto al “mercato mafioso”. Tale metodologia di infiltrazione,
affiancata a quella della offerta di protezione rappresenta un
formidabile veicolo di espansione dell’illegalità d’impresa che va
assumendo forme sempre più evolute e pericolose: inquina i circuiti
finanziari, altera l’andamento dei mercati, stimola l’economia
sommersa, sottrae materia imponibile al prelievo fiscale. Con
riferimento all’offerta e accettazione di protezione un preciso punto di
sintesi è rappresentato dai plurimi lavori del Gambetta già citato,
laddove si evidenzia che così operando l’economia criminale
determina una sorta di condivisione di interessi che rendono
evanescente il confine tra mondo del crimine e società civile,
stabilizzando una rete collusiva di rapporti ben diversi da quello
normalmente esistente tra il criminale e le sue vittime. Dal rapporto
190
Per approfondimenti si veda DI NUZZO, La criminalità di impresa e la criminalità trasnazionale, in
Finanza e Fisco n. 6/2001, pag. 648.