Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...
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LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI STAMPO MAFIOSO - EVOLUZIONE DEL FENOMENO<br />
E DEGLI STRUMENTI DI CONTRASTO<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista storico la mafia russa, pur con i necessari<br />
<strong>di</strong>stinguo può essere assimilata, sotto il profilo dell’analisi, alla Cosa<br />
Nostra siciliana, con la quale ha in comune un’origine <strong>di</strong> tipo<br />
“sociale” e una evoluzione caratterizzata da forti momenti <strong>di</strong><br />
repressione 176 alternati a momenti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>fferenza sotto il profilo del<br />
contrasto e della percezione.<br />
<strong>La</strong> <strong>criminalità</strong> russa, rinata dopo il periodo staliniano si consolidò<br />
prima nell’era Kruscev e in un secondo momento in quella Breznev,<br />
ove si stratificò su tre <strong>di</strong>stinti livelli, <strong>di</strong> cui:<br />
il primo era rappresentato da una <strong>criminalità</strong> cosiddetta<br />
politica, in quanto riconducibile ai vertici della nomenklatura<br />
del partito comunista;<br />
il secondo da aggregazioni più o meno organizzate e de<strong>di</strong>te<br />
principalmente al contrabbando;<br />
il terzo, il più infimo, tipicamente riconducibile a forme <strong>di</strong><br />
<strong>criminalità</strong> comune.<br />
Successivamente la <strong>criminalità</strong> <strong>organizzata</strong> russa ha seguito un<br />
percorso imitativo <strong>di</strong> quanto già in precedenza avvenuto negli Stati<br />
Uniti al tempo del proibizionismo. <strong>La</strong> molla scatenante <strong>di</strong> tale<br />
allineamento fu l’avvio, nel 1986, <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> abolizione<br />
totale dell’uso dell’alcol in Unione Sovietica, ricompreso nel<br />
pacchetto <strong>di</strong> iniziative gorbacioviane che avrebbero dovuto contribuire<br />
ad occidentalizzare la Russia.<br />
L’effetto <strong>di</strong> tale misura fu semplicemente quello <strong>di</strong> trasferire dal<br />
controllo dello Stato a quello della <strong>criminalità</strong> <strong>organizzata</strong> l’intero<br />
volume d’affari del commercio <strong>di</strong> sostanze alcoliche (stimato come<br />
valore in circa il 5, 10% delle complessive or<strong>di</strong>narie entrate <strong>di</strong><br />
bilancio) generando quel fiume <strong>di</strong> denaro, alleanze e complicità,<br />
fondamentali per il successivo decollo dell’industria criminale ex<br />
sovietica, <strong>di</strong>venuta così potente alle soglie degli anni Novanta da<br />
costituire, nel periodo dello sfaldamento dell’”impero” 177 , una<br />
176 SHELLEY L., L’ascesa della mafia sovietica, in <strong>La</strong> mafia le mafie, Op. cit., afferma: “...Durante il<br />
periodo stalinista, così come in Italia durante il periodo fascista, fu condotta una forte repressione<br />
contro la <strong>criminalità</strong> <strong>organizzata</strong>, durata più <strong>di</strong> trent’anni, dal 1920 al 1953. Si trattò <strong>di</strong> una<br />
repressione talmente forte che dopo la morte <strong>di</strong> Stalin, nel ‘53, appunto in Unione Sovietica non vi<br />
era più traccia <strong>di</strong> <strong>criminalità</strong> <strong>organizzata</strong>...”.<br />
177 Nell’agosto del 1991, con la <strong>di</strong>sgregazione dell’Unione Sovietica, esplode la formidabile vitalità<br />
delle bande mafiose che, come i tentacoli <strong>di</strong> una piovra, controllano a proprio vantaggio gran parte<br />
delle trasformazioni dell’economia <strong>di</strong> potere in economia <strong>di</strong> mercato, tenendo testa all’Occidente. In