Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

CAPITOLO III
LE MAFIE ESOGENE OPERANTI
SUL TERRITORIO NAZIONALE
Sommario: 1. Premessa; 2. I principali rami di attività; 2.1 Il traffico e lo
sfruttamento di esseri umani; 2.2 Il traffico di sostanze stupefacenti e riciclaggio;
3. Le proiezioni in Italia delle principali mafie di origine estera; 3.1 La criminalità
russa; 3.2 La criminalità albanese; 3.3 La criminalità cinese.
1. PREMESSA
La rapida evoluzione della criminalità organizzata, stimolata dalla
globalizzazione dei mercati e favorita dall’abbattimento delle
frontiere, ne ha, nel tempo, accentuato il carattere internazionale,
evidenziandone la particolare attitudine a rapidi adeguamenti
strutturali ed operativi.
Si può affermare che i processi che hanno determinato la
transnazionalità della criminalità organizzata sono sostanzialmente: la
globalizzazione della economia e le grandi migrazioni di persone dalle
parti povere del mondo a quelle ricche.
La dimensione transnazionale del crimine organizzato costituisce
oramai una condizione strutturale ordinaria dell’agire mafioso.
Nessuna delle attività illecite tipicamente realizzate sul territorio
nazionale sfugge a tale concezione; dal traffico di stupefacenti, alle
armi, all’immigrazione clandestina.
E anche quelle attività illecite che sembrano circoscriversi
nell’ambito nazionale, assumono la dimensione transnazionale non
appena si rende necessario riciclare gli ingenti profitti illecitamente
accumulati.
Proprio in tale ottica, si è assistito anche in Italia al progressivo
radicamento di gruppi criminali stranieri che, da una originaria
funzione logistica svolta a favore dei clan italiani, hanno conquistato
degli autonomi spazi operativi. Le organizzazioni serbo-albanesi e
quelle di origine africana, ad esempio, dopo un primo periodo, nel