Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...
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LA GEOGRAFIA MAFIOSA 105<br />
e dei sequestri <strong>di</strong> persona. <strong>La</strong> <strong>di</strong>versità cui si è fatto cenno è ben<br />
sintetizzata dal Motta 159 il quale, nell’analizzarne i contenuti <strong>di</strong><br />
mafiosità, così si esprime: “…il fenomeno presentava una <strong>di</strong>fferenza<br />
sostanziale - conseguenza della <strong>di</strong>versità delle cause - rispetto a<br />
quello ra<strong>di</strong>cato nelle altre regioni mafiose: un fortissimo peso delle<br />
<strong>di</strong>namiche esterne sulla successiva affermazione della <strong>criminalità</strong>, che<br />
costituisce ancora oggi una connotazione peculiare del fenomeno<br />
<strong>mafioso</strong> pugliese. Questo, infatti, ben si inquadra giuri<strong>di</strong>camente (…)<br />
nella previsione dell’art. 416-bis del co<strong>di</strong>ce penale, del delitto, cioè,<br />
<strong>di</strong> associazione <strong>di</strong> tipo <strong>mafioso</strong>; ma non corrisponde pienamente<br />
all’accezione tra<strong>di</strong>zionale del termine mafia, né al suo profilo<br />
sociologico. Il meccanismo attraverso il quale questo fenomeno si<br />
generò in Puglia fu prodotto, infatti, da alcune specifiche circostanze<br />
- esterne alla regione e legate piuttosto al concomitante interesse al<br />
suo territorio da parte <strong>di</strong> tutte e tre le organizzazioni mafiose<br />
tra<strong>di</strong>zionali - che si verificarono contestualmente in un determinato<br />
periodo <strong>di</strong> tempo e che, unitamente alle con<strong>di</strong>zioni del territorio<br />
pugliese, determinarono, in parte per reazione, l’atteggiarsi della<br />
<strong>criminalità</strong> pugliese in forme organizzate e con metodo <strong>di</strong> agire<br />
<strong>mafioso</strong>. (…) A fronte delle citate con<strong>di</strong>zioni esogene, a favorire il<br />
ra<strong>di</strong>camento sul territorio pugliese della <strong>criminalità</strong> <strong>organizzata</strong><br />
(anche se è improprio usare il termine ra<strong>di</strong>camento, in quanto non vi<br />
fu un profondo e stabile inserimento territoriale) fu anche la<br />
mancanza in Puglia sia <strong>di</strong> una forte organizzazione criminale che<br />
potesse contrastare questa infiltrazione delle mafie tra<strong>di</strong>zionali, sia<br />
della possibilità proficua <strong>di</strong> contrasto istituzionale, perché in realtà,<br />
in un territorio che fino a quel momento era rimasto indenne da<br />
<strong>di</strong>namiche criminali organizzate, non vi erano strutture<br />
adeguatamente attrezzate per il contrasto agli inse<strong>di</strong>amenti<br />
mafiosi…”. <strong>La</strong> Sacra Corona Unita è quin<strong>di</strong> un fenomeno complesso,<br />
che merita <strong>di</strong> essere investigato sia in una visione <strong>di</strong> conoscenza<br />
storica, sia in un’ottica prospettica, pur rilevando, in questa sede,<br />
notevoli perplessità circa la stessa possibilità <strong>di</strong> qualificarla come<br />
soprannominato bicicletta, personaggio <strong>di</strong> rilievo nel contrabbando <strong>di</strong> sigarette; poi vennero Pietro<br />
Vernengo, grosso trafficante <strong>di</strong> stupefacenti, e Francesco <strong>La</strong>manna, della famiglia <strong>di</strong> Tano Fidanzati.<br />
Si crearono così le premesse per un polo proprio nel settore del traffico delle sostanze stupefacenti.<br />
159 C. MOTTA, <strong>La</strong> Sacra Corona Unita, una mafia <strong>di</strong>versa dalle altre, <strong>La</strong>terza, Bari, 2001, pag. 32.