Testi 08 - La criminalità organizzata di stampo mafioso - Movimento ...

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4 LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA DI STAMPO MAFIOSO - EVOLUZIONE DEL FENOMENO E DEGLI STRUMENTI DI CONTRASTO ottenendo un’effettiva invisibilità e riuscendo, indirettamente, a condizionare i mercati in cui operano, ottenendone ulteriori vantaggi. In tale quadro sono stati delineati i peculiari aspetti normativi di riferimento, esaminati sia singolarmente sia in rapporto con i più recenti indirizzi di politica criminale internazionale, nonché evidenziate le più sperimentate metodologie di infiltrazione e di inquinamento dell’economia poste in essere dal crimine organizzato. Il capitolo sesto, compendiato nella terza parte, è dedicato alla disamina dei cosiddetti presidi di intervento diretto e ha la finalità di fornire una panoramica completa delle misure politiche a natura affittiva adottate dal legislatore per la repressione dei fenomeni territoriali innanzi descritti. L’approfondimento delle plurime misure di politica criminale attivate attraverso il precetto penale (in particolare con l’articolo 416 bis del codice penale) è apparso utile per dimostrare come ed in che misura la scelta legislativa si sia indirizzata prioritariamente ad incidere il fenomeno mafioso colpendolo sin dalla natura dell’accordo criminoso (agire secondo un metodo mafioso). L’analisi dei provvedimenti ha consentito di evidenziare l’attualità e la valenza di detta normativa che, sebbene con i limiti innanzi esposti, costituisce pur sempre un unicum nel panorama internazionale, in quanto rappresentativa di una costruzione dei presidi idonea a fungere da modello. I capitoli settimo ed ottavo, sempre compendiati nella terza parte, affrontano il tema della prevenzione patrimoniale e dell’utilizzo delle misure premiali, entrambe costituenti il cuore del sistema del contrasto indiretto. Con riferimento alla prevenzione patrimoniale molteplici sono le possibilità di intervento preventivo opponibili al dilagare dell’impresa mafiosa nell’economia. Si tratta, tuttavia, di materia particolarmente spinosa e questo soprattutto con riferimento alle plurime ipotesi di violazione dei precetti costituzionali posti a tutela della proprietà, vertendo in un campo che prevede la possibilità di applicazione di misure ablative in via fortemente anticipata. Principi di garanzia e esigenze di sicurezza generale - entrambi posti a carico dello Stato di diritto - si scontrano nel campo dell’applicazione delle misure di prevenzione ante delictum e di tale stridente contrasto si è voluto dare atto nell’apposito capitolo. Non meno rilevante in tale ottica è poi la
PREFAZIONE 5 questione del fenomeno della collaborazione con la giustizia e delle forme di tutela riconosciute per la sua incentivazione controllata. Un terreno di stridente contrasto tra principi giuridici e necessità investigative, dove più vivo appare essere il contrasto tra culture e ideologie che regolano la produzione degli strumenti di politica criminale di contrasto. L’ultimo capitolo, il nono, rappresenta l’elemento di sintesi dell’intero percorso di analisi e veicolo per l’introduzione ad una serie di considerazioni e domande circa il futuro della politica criminale di contrasto alle mafie: questo non attraverso la descrizione di tutti i possibili eventi, bensì mediante la rilettura in chiave critica di singoli e specifici episodi del periodo compreso tra il 1993 e i giorni nostri. I vari richiami riportati in nota all’elaborato e la sintetica appendice normativa intendono, infine, fornire la visione completa del sistema di contrasto e le diverse valutazioni sui fatti esposti ed analizzati. Un contestuale sistema di esposizione basato su note esplicative è stato utilizzato per non appesantire il testo specie nella indicazione degli orientamenti della giurisprudenza di legittimità e di merito e per l’illustrazione di posizioni di specifico approfondimento dottrinale.
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