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BMW - Motorpad.it

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DETTO<br />

TRA NOI 2<br />

FIAT<br />

UNO 4<br />

CITROËN<br />

C4 8<br />

DACIA<br />

DUSTER 10<br />

RENAULT<br />

MEGANE C-C<br />

<strong>BMW</strong><br />

5 TOURING 14<br />

<strong>BMW</strong><br />

X6 ACTIVE HYBRID 16<br />

OPEL<br />

MERIVA 18<br />

MERCEDES<br />

CLASSE R 20<br />

FORD<br />

FOCUS RS500 21<br />

VOLKSWAGEN<br />

TOUAREG 22<br />

A PECHINO<br />

FERRARI<br />

<strong>BMW</strong><br />

MERCEDES<br />

VOLKSWAGEN<br />

FORD<br />

12<br />

23<br />

RCZ<br />

ALFA ROMEO GIULIETTA 6<br />

2


ECM - Giugno/Luglio 2010<br />

2<br />

DETTO<br />

TRA NOI<br />

Vogliono diventare,<br />

e sono<br />

già più che a<br />

buon punto, il primo<br />

gruppo mondiale dell’auto<br />

e questo, evidentemente,<br />

non solo<br />

per quanto riguarda i<br />

numeri legati alla<br />

produzione. E così i<br />

tedeschi della Volkswagen<br />

si sono comprati l’Italdesign<br />

di Giorgetto Giugiaro.<br />

Detta così la notizia suona un<br />

po’ brutale anche se rivela<br />

un’operazione e una strategia<br />

ineccepibile sul piano della logica<br />

industriale e dell’inarrestabile<br />

globalizzazione che va<br />

sempre più annullando qualsiasi<br />

confine - storico, culturale<br />

ed economico - al mondo.<br />

Ma da vecchi innamorati dell’auto,<br />

orgogliosi di quanto le<br />

“grandi firme” <strong>it</strong>aliane, e in<br />

particolare torinesi, hanno fatto<br />

in questo settore, ne siamo<br />

un po’ scioccati e, perché no,<br />

dispiaciuti. Ci hanno assicurato<br />

che nulla spegnerà mai la<br />

creativ<strong>it</strong>à, l’autonomia e l’autorevolezza<br />

che lo “Stilista del<br />

Secolo”, si è conquistata negli<br />

anni e non c’è motivo di dub<strong>it</strong>arne<br />

conoscendo l’artista e,<br />

soprattutto, l’uomo.<br />

Certo è che la stagione delle<br />

grandi famiglie dello stile automobilistico<br />

(dei Bertone, dei<br />

Pininfarina e ora dei Giugiaro<br />

in quanto dinastie) è fin<strong>it</strong>a.<br />

O perlomeno avviata a radicali<br />

trasformazioni nelle quali al<br />

genio ed alle intuizioni del singolo<br />

si sost<strong>it</strong>uisce il lavoro di<br />

gruppi inser<strong>it</strong>i in contesti internazionali.<br />

Ci restano memorie incancellabili<br />

di “invenzioni” e modelli<br />

che hanno fatto la storia dell’automobilismo<br />

e, più in generale,<br />

dell’<strong>it</strong>alian style nel mondo<br />

e, altro non fosse che per<br />

questo, a loro va tutta la nostra<br />

ammirazione e il nostro<br />

“grazie”.<br />

Marcello Pirovano<br />

La coupé che cambia<br />

l’immagine del Leone<br />

Stile giovane,<br />

originale e<br />

aggressivo e<br />

tre motori<br />

turbo per la nuova<br />

Peugeot CRZ.<br />

Prima Peugeot della storia identificata<br />

da una sigla alfabetica anziché da<br />

una cifra, l’intrigante RCZ è l’icona<br />

del manifesto programmatico della casa<br />

francese che s’articola in vari punti fra i<br />

quali risaltano un nuovo corso stilistico, il<br />

propos<strong>it</strong>o di attaccare il mondo dei modelli<br />

Premium e l’obiettivo di risalire tre<br />

posizioni nella top-ten dei costruttori<br />

mondiali entro il 2015, per arrivare a occupare<br />

il settimo posto assoluto. Una strategia<br />

che prevede anche l’approccio a settori<br />

di mercato in cui la casa francese non<br />

era presente come quello emergente dei<br />

crossover, nel quale si è già installata con<br />

determinazione con la 3008 grad<strong>it</strong>a sino al<br />

punto da aver “costretto” a impiantare 3<br />

turni lavorativi nello stabilimento di Sochaux,<br />

e quello delle sportive grintose dove<br />

adesso si presenta con la RCZ. Un modello<br />

che, ancora più della 3008, tradisce<br />

come la mutazione genetica in corso in<br />

casa Peugeot sia indirizzata a cambiare in<br />

modo radicale l’immagine del marchio,<br />

proiettandola in terr<strong>it</strong>ori meno legati a canoni<br />

molto rigorosi concettualmente e stilisticamente.<br />

Fattori che, in questi ultimi<br />

tempi, erano quasi in ant<strong>it</strong>esi con il ricco<br />

palmares sportivo della marca francese -<br />

composto da numerosi successi nei rallye<br />

e nelle gare di durata - che, invece, vetture<br />

come la RCZ possono contribuire a<br />

pubblicizzare. Trasformatasi nel giro di un<br />

paio d’anni (quindi molto rapidamente) da<br />

concept-car a modello defin<strong>it</strong>ivo, la RCZ<br />

dimostra come la possibil<strong>it</strong>à d’impiegare<br />

componenti già collaudate e utilizzate -<br />

per esempio, il gruppo pianale-sospensioni<br />

che è speculare a quello della 308 e alcuni<br />

motori - non solo facil<strong>it</strong>i il comp<strong>it</strong>o di<br />

chi deve realizzare un nuovo modello, ma<br />

permetta persino di non penalizzare il costo<br />

finale anche quando si sviluppano tante<br />

nuove soluzioni.<br />

Fra queste spicca la linea, a prescindere dal<br />

fatto che può richiamare alla mente quella<br />

di un’atletica rivale di passaporto tedesco,<br />

specie per quello che concerne il<br />

profilo. Infatti, evolve in chiave sportiva<br />

alcuni tipici stilemi Peugeot e li abbina ad<br />

altri assolutamente ined<strong>it</strong>i. In questo mo-<br />

do, il design realizza un frontale slanciato<br />

e aggressivo, una fiancata resa muscolosa<br />

da prominenti passaruota e un “lato B” sinuoso<br />

e seducente, generato dai fianchi<br />

ben disegnati e dalle curve originate dalle<br />

gobbette sul padiglione (richiamano quelle<br />

proposte dalle GT di un tempo) e dall’ampio<br />

lunotto concavo. Le vesti intriganti<br />

- in cui si mimetizzano il cofano attivo<br />

che mira a ridurre le conseguenze ai pedoni<br />

in caso di urto e lo spoiler posteriore<br />

retrattile - si possono personalizzare ampiamente,<br />

sino al punto di richiedere il rivestimento<br />

in carbonio per il padiglione.<br />

L’atletica indole della RCZ è ben percepibile<br />

anche nell’ab<strong>it</strong>acolo configurato 2+2,<br />

sebbene solo virtualmente a causa della<br />

ridotta disponibil<strong>it</strong>à di spazio che la zona<br />

posteriore riserva agli occupanti, grazie all’atmosfera<br />

impressa dal gradevole arre-<br />

damento, dalla fin<strong>it</strong>ura accurata, dalla razionale<br />

impostazione e dal ricco equipaggiamento.<br />

Anche quanto cela l’abbigliamento<br />

è in piena sintonia con la personal<strong>it</strong>à<br />

della RCZ. Infatti, l’autotelaio della 308<br />

è stato evoluto in chiave sportiva per ricavare<br />

un baricentro inferiore di 18 mm in<br />

grado d’esaltare l’agil<strong>it</strong>à e i motori che cost<strong>it</strong>uiscono<br />

lo stato dell’arte della marca<br />

francese. L’offerta s’articola su due un<strong>it</strong>à<br />

turbo a iniezione diretta di benzina, un<br />

1.600 cc da 115 kW-156 CV che è disponibile<br />

anche in abbinamento con il cambio<br />

automatico sequenziale e un’ined<strong>it</strong>a evoluzione<br />

che sprigiona ben 147 kW- 200<br />

CV, e su un 2.0 l<strong>it</strong>ri turbodiesel con filtro<br />

antiparticolato da 120 kW-163 CV.<br />

Non essendoci alternative dovute ad allestimenti,<br />

originano un listino che parte dai<br />

27.500 euro della 1.6 THP, tocca i 28.800<br />

SCHEDA TECNICA<br />

RCZ 1.6 THP 1.6 THP 2.0 HDI<br />

Prezzo euro<br />

27.500 30.300 29.900<br />

Potenza kW (CV)<br />

115 (156) 147 (200) 120 (163)<br />

Coppia massima Nm<br />

240 275 340<br />

Veloc<strong>it</strong>à massima km/h<br />

217 237 220<br />

Accelerazione da 0 a 100 km/h 8”0 7”5 8”2<br />

Consumo medio l<strong>it</strong>ri/100 km<br />

6,7 6,9 5,3<br />

Emissioni CO2 g/km<br />

155 159 139<br />

Lung-Larg-Alt mm<br />

4287-1845-1359<br />

Bagagliaio dmc<br />

da 321 a 639


euro della versione con cambio automatico<br />

e s’attesta ai 30.300 euro della 1.6<br />

THP più potente, passando dai 29.900<br />

euro richiesti per la 2.0 HDI FAP.<br />

Entro il 2012 arriverà anche una variante<br />

Hybrid4, spinta dal turbodiesel di 2.000<br />

cc e da un motore elettrico posto al retrotreno<br />

che, in un sol colpo, innalzerà la<br />

potenza sino a 200 CV e originerà un sistema<br />

di trazione a 4 ruote motrici.<br />

Il motore della versione top di gamma,<br />

estrema evoluzione dell’un<strong>it</strong>à a iniezione<br />

diretta di benzina sovralimentata di 1.6 l<strong>it</strong>ri<br />

che il gruppo PSA ha progettato con<br />

<strong>BMW</strong>, porta al debutto la fasatura variabile<br />

sia degli alberi della distribuzione sia<br />

delle valvole d’aspirazione. Mette in campo<br />

una potenza specifica di 125 CV/l<strong>it</strong>ro<br />

insieme a una coppia di 28 kgm che si sviluppa<br />

già a 1.750 giri e imprime a questa<br />

RCZ prestazioni di spicco a fronte di consumi<br />

al vertice della categoria.<br />

Passando dalle parole ai numeri il risultato<br />

è una veloc<strong>it</strong>à massima di 237 all’ora che<br />

si raggiunge attraverso un’accelerazione<br />

sino a 100 orari che avviene in 7,5 secondi<br />

nel rispetto di percorrenze medie (dichiarate)<br />

di 14,5 chilometri con un l<strong>it</strong>ro.<br />

Questa un<strong>it</strong>à asseconda la guida alle andature<br />

normali con la fluid<strong>it</strong>à e la prontezza<br />

delle risposte ai bassi regimi, mentre sfodera<br />

un carattere molto esuberante già<br />

quando ci si avvicina ai 2.000 giri.<br />

Da questo picco (senza scatenare scariche<br />

adrenaliniche per l’assenza di “scalini”<br />

fra i regimi) libera spigliatamente la cavalleria<br />

grazie anche alla redd<strong>it</strong>izia spaziatura<br />

delle 6 marce del cambio, che è ben manovrabile<br />

e ha innesti precisi, accompagnando<br />

il suo lavoro con una sinfonia assai<br />

appagante. Anche quando lo si mette alla<br />

frusta il suo alto rendimento è sempre<br />

ben supportato da un comportamento<br />

esente da cr<strong>it</strong>iche e rigoroso, che tra l’altro<br />

non impone rinunce sul fronte del<br />

confort. Sui percorsi più veloci l’affidabil<strong>it</strong>à<br />

di marcia e l’efficienza generale della<br />

RCZ s’avvantaggiano della fuoriusc<strong>it</strong>a dello<br />

spoiler posteriore (sino a 85 orari si<br />

pone a 19°, oltre i 155 all’ora assume un<br />

inclinazione di 34°) ma in ogni circostanza<br />

risaltano sia la stabil<strong>it</strong>à - che chiama in<br />

causa i graduali interventi dell’ESP solo in<br />

s<strong>it</strong>uazioni realmente estreme - sia il mor-<br />

Le concorrenti<br />

CITROËN DS3<br />

Concorrenza interna nel Gruppo<br />

PSA. La porta la C<strong>it</strong>roën DS3<br />

con le infin<strong>it</strong>e possibil<strong>it</strong>à di<br />

personalizzare il modello in<br />

chiave sportiva ed elegante.<br />

Prezzi tra 14.500 e 20.200 euro<br />

e motori tra 68 e 156 CV.<br />

MINI COOPER<br />

Forte della sua lunga tradizione è<br />

il modello di riferimento tra le<br />

piccole sportive tutta grinta ed<br />

esclusiv<strong>it</strong>à. Motori diesel da 90 e<br />

109 CV e benzina da 122 a 211<br />

CV. A listino tra 20.000 e 26.300<br />

euro.<br />

VOLKSWAGEN SCIROCCO<br />

La coupé tedesca monta solo<br />

motori benzina e diesel<br />

sovralimentati e a iniezione<br />

diretta con potenze che oscillano<br />

fra 122 CV e 265 CV. I prezzi<br />

sono compresi fra 23.475 e<br />

36.050 euro.<br />

dente dell’impianto frenante. • ECM<br />

3<br />

- Giugno/Luglio 2010


ECM - Giugno/Luglio 2010 Il<br />

4<br />

Brasile ci<br />

rest<strong>it</strong>uisce la Uno<br />

Torna, su un nuovo<br />

modello prodotto<br />

in Brasile, la Fiat<br />

Uno; presto la<br />

vedremo circolare<br />

anche sulle nostre<br />

strade europee<br />

con le opportune<br />

modifiche di stile<br />

e tecniche.<br />

Automobilisticamente parlando il<br />

Brasile è oggi una realtà di grande<br />

importanza, sia quale area in fase<br />

di costante sviluppo, sia come specifico<br />

settore industriale con capac<strong>it</strong>à produttiva<br />

autonoma a sua volta in continua cresc<strong>it</strong>a.<br />

Fiat vi gioca, da sempre, un ruolo da<br />

protagonista assoluta e ne è prova ricca<br />

di significati il fatto che per l’ultima nov<strong>it</strong>à<br />

nata per i mercati sudamericani venga riproposto<br />

il nome di uno dei modelli storici<br />

della marca, Uno, per dire dell’importanza<br />

della quale basterà ricordare che riprendeva<br />

il nome di un modello del 1910<br />

e che divenne “Vettura dell’Anno 1984”.<br />

Rimase in produzione fino al 1995 costru<strong>it</strong>a<br />

in 8 milioni di esemplari e non pochi<br />

di questi tengono ancora, più che dign<strong>it</strong>osamente,<br />

la strada.<br />

Adesso, come si diceva, la Uno brasiliana<br />

si è riproposta con il lancio al Salone di<br />

Salvador de Bahia, ma è già ufficiale che<br />

dal prossimo anno sarà assemblata e<br />

quindi disponibile anche in Europa, rivis<strong>it</strong>ata<br />

in alcuni particolari estetici e di allestimento<br />

e con soluzioni strutturali specifiche<br />

che tengono conto delle sostanziali<br />

differenze delle motorizzazioni e del tipo<br />

di rete stradale tra il Sud America e il<br />

Vecchio Continente.<br />

Lunga 3.770 mm, larga 1.640 e alta<br />

1.490, presenta una linea piacevole che si<br />

impone con sicurezza e personal<strong>it</strong>à sulla<br />

strada. Molto incisivo, ad esempio, il<br />

frontale dove spiccano le tre fer<strong>it</strong>oie di<br />

raffreddamento verticali sulla parte sinistra<br />

e una presa d’aria inferiore particolarmente<br />

vistosa.<br />

Le linee sostanzialmente squadrate, ma<br />

ben arrotondate in ossequio all’aerodinamica,<br />

sono un’immediata promessa di<br />

grande disponbil<strong>it</strong>à di spazio interno e di<br />

un’ab<strong>it</strong>abil<strong>it</strong>à molto accogliente.<br />

Buona anche, in relazione agli ingombri,<br />

la capac<strong>it</strong>à del bagagliaio che è di 290<br />

dmc utili con tutti i sedili occupati, ma<br />

che può essere dilatata secondo necess<strong>it</strong>à<br />

movimentando gli schienali posteriori.<br />

Improntato alla semplic<strong>it</strong>à ed alla concretezza<br />

l’allestimento interno, con una<br />

plancia poco più che essenziale nella strumentazione.<br />

Il nuovo modello viene anche proposto in<br />

versione “Uno Way”, con assetto rialzato<br />

e protezioni in plastica grezza su frontale,<br />

passaruote e fiancate; una possibile alter-<br />

nativa ai crossover compatti oggi tanto in<br />

voga per usi più disinvolti nel tempo libero<br />

o per il lavoro.<br />

La gamma sudamericana dei motori tiene<br />

conto anche delle divers<strong>it</strong>à di alimentazione<br />

(quelli di derivazione agricola, ad<br />

esempio) disponibili in quei paesi e si affida<br />

ai supercollaudati FIRE.<br />

Due le scelte: 1.000 cc da 55 kW-70 CV<br />

e 1.400 cc da 70 kW-95 CV. È proprio su<br />

questo versante che si realizzeranno le<br />

principali varianti per le versioni destinate<br />

all’export dove, specie per alcuni mercati<br />

tra cui il nostro, non si potrà rinunciare ai<br />

diesel e a livelli di consumo ed emissioni<br />

molto più stringenti. •


ECM - Giugno/Luglio 2010<br />

6<br />

Giulietta, tu mi<br />

“turbi”. Sempre<br />

Tecnica,<br />

prestazioni di<br />

riferimento<br />

e uno stile<br />

inconfondibile<br />

nella nuova<br />

Alfa Romeo.<br />

Accade sempre che l’esordio di una<br />

nuova Alfa Romeo susc<strong>it</strong>i notevoli<br />

aspettative. E questo sia a livello di<br />

pianificazione industriale, poiché con pochi<br />

modelli a catalogo, ogni nov<strong>it</strong>à della casa<br />

del biscione rappresenta una scelta strategica,<br />

ma anche perché gli “alfisti” si aspettano<br />

ogni volta qualcosa di tecnicamente<br />

rappresentativo nei confronti del panorama<br />

automobilistico.<br />

La decisione, poi, di chiamare Giulietta<br />

l’ultima nata non contribuisce certo ad “allentare<br />

la tensione”, visto che la prima<br />

berlina con questo nome segnò, nel 1955,<br />

l’ingresso dell’Alfa nel settore delle vetture<br />

medie e, di conseguenza, l’inizio della<br />

produzione su larga scala.<br />

La nuova Giulietta riprende esattamente<br />

quel ruolo, da un lato perché su di essa<br />

poggiano i programmi per una più estesa<br />

presenza della casa sui mercati, dall’altro<br />

per il suo ruolo di apripista per soluzioni<br />

costruttive destinate all’intero gruppo<br />

Fiat/Chrysler. A tal propos<strong>it</strong>o troviamo l’ined<strong>it</strong>o<br />

pianale Compact, caratterizzato<br />

non solo da un avantreno con schema<br />

MacPherson e retrotreno a triplice braccio<br />

per ogni ruota, ma soprattutto da una<br />

possibil<strong>it</strong>à di variazioni dimensionali notevole,<br />

sia per il passo sia per la carreggiata,<br />

a conferma della volontà di un utilizzo a<br />

vasto raggio di questa piattaforma.<br />

Dal punto di vista meccanico l’offerta è di<br />

soli motori sovralimentati, con interessanti<br />

proposte per diesel e benzina. Proprio<br />

questi ultimi offrono il r<strong>it</strong>ratto più aggiornato,<br />

con cilindrate ridotte, consumi a<br />

esse proporzionati, ma livelli di erogazione<br />

degni del marchio che portano.<br />

La proposta di base è infatti quella del<br />

1.400 cc turbo da 88 kW-120 CV, cioè<br />

come il 1.600 cc più potente della 147, ma<br />

con un dato di coppia notevolmente superiore,<br />

a un regime molto più basso, pari a<br />

206 Nm a 2.100 giri (invece di 146 a<br />

4.200). Con la stessa cilindrata è il Multiair<br />

da 125 kW-170 CV e 250 Nm a 2.500 giri,<br />

che rappresenta il meglio del know-how<br />

motoristico della casa, la quale, dopo aver<br />

diffuso il verbo del motore bialbero sin dal<br />

1929, qui se ne discosta radicalmente con<br />

un sistema che dell’albero a camme per<br />

l’aspirazione fa addir<strong>it</strong>tura a meno, in favore<br />

di un sistema elettroattuato a fasatura e<br />

alzata variabile, con ottimi risultati di rendimento,<br />

cioè del rapporto fra prestazioni<br />

e consumo. Al top prestazionale, invece,<br />

c’è la versione 1750 TB (altro eloquente<br />

riferimento al passato nel nome) che offre<br />

173 kW-235 CV e 340 Nm a 1.900 giri,<br />

dotato di turbo, iniezione diretta e duplice<br />

fasatura variabile. Sempre efficaci i diesel<br />

JTDM rappresentati dal 1.600 cc da 77<br />

kW-105 CV e 320 Nm a 1.750 giri e dal<br />

2.000 cc da 125 kW-170 CV e 350 Nm a<br />

1.750 giri. Tutti i motori sono Euro5 e, a<br />

eccezione del 1750 TB, dotati di sistema<br />

Start&Stop. Il tutto è racchiuso in una carrozzeria<br />

che sviluppa il nuovo corso estetico<br />

Alfa Romeo, inaugurato dalla 8C<br />

Competizione, cui già accenna la MiTo, e<br />

qui realizzato secondo le proporzioni di<br />

una vettura di segmento “C”. Il frontale,<br />

inconfondibile, riprende gli stilemi delle<br />

Alfa stradali del dopoguerra, con la triplice<br />

fer<strong>it</strong>oia a lobi, di cui quello centrale reinterpreta<br />

l’immancabile scudo, mentre i<br />

gruppi ottici carenati da appos<strong>it</strong>e cupole<br />

riecheggiano le sport-prototipo delle gare<br />

di durata che videro le Alfa 33 protagoniste<br />

a cavallo degli Anni 60 e 70. Molto pul<strong>it</strong>a<br />

la fiancata, con il vezzo tipicamente<br />

Alfa della maniglia posteriore nascosta nel<br />

montante. Coda rastremata, con portellone<br />

di dimensioni non molto ampie che<br />

apre su un bagagliaio di 350 dmc utili.<br />

L’ab<strong>it</strong>abil<strong>it</strong>à sfrutta bene il passo di 2.634<br />

mm e le dimensioni esterne di 4.351 mm<br />

in lunghezza, 1.798 in larghezza e 1.465<br />

mm in altezza.<br />

Fuori dai sol<strong>it</strong>i schemi Alfa Romeo è l’intera<br />

plancia, per la quale è stato abbandonato<br />

il sistema a blocchi, con consolle ben<br />

evidente, a favore di uno sviluppo stratificato<br />

orizzontalmente dei vari elementi,<br />

con mon<strong>it</strong>or del navigatore a scomparsa,<br />

in alto, e comandi della climatizzazione in<br />

basso (forse un po’ troppo). Solo la strumentazione<br />

principale mantiene la tipica<br />

impostazione a binocolo della casa, assieme<br />

alla posizione di guida, riusc<strong>it</strong>a per una<br />

grande varietà di corporature. Ed è proprio<br />

la guida che conferma come lo spir<strong>it</strong>o<br />

Alfa Romeo sia tutt’altro che sop<strong>it</strong>o. Anzi,<br />

si è fatto in tre, grazie al molteplice settaggio<br />

DNA (Dynamic, Normal, All Weather)<br />

che, ben lungi dall’essere l’ennesimo gadget<br />

di breve respiro e relativo breve utilizzo,<br />

influisce sul comportamento e sulle soglie<br />

di intervento dell’ESP (qui chiamato<br />

VDC), del servosterzo elettrico, del differenziale<br />

elettronico Q2, dei freni, dell’erogazione<br />

del motore ai comandi dell’acceleratore<br />

elettronico e, quando sarà disponibile<br />

(a breve su 1.4 Multiair e 2.0 JTDM)<br />

del cambio a doppia frizione, anch’esso a<br />

sei marce come quelli meccanici di tutte le<br />

versioni. Risulta così di avere a disposizione<br />

tre diversi comportamenti, validi sia


per adattarsi alle condizioni di traffico, sia<br />

per assecondare l’umore del momento.<br />

Alla prova dei fatti, il Dynamic è quello più<br />

appagante, anche perché libera un’erogazione<br />

più corposa del motore e lascia le<br />

briglie un po’ sciolte prima dei vari interventi<br />

elettronici; viene voglia di tenerlo<br />

sempre attivo. Il Normal è interessante<br />

per la dolcezza del funzionamento, perfetta<br />

quando si viaggia in compagnia e nel<br />

traffico intenso. All Weather, infine, è prezioso<br />

con il brutto tempo e sulle strade innevate.<br />

In ogni caso, la Giulietta mostra di<br />

essere una vettura dal comportamento<br />

sano, coinvolgente nella guida. Di conseguenza,<br />

la dotazione elettronica di sicurezza,<br />

dal VDC al lim<strong>it</strong>atore di coppia, dal<br />

controllo della trazione ASR, al controllo<br />

di frenata in curva, dal mon<strong>it</strong>oraggio dinamico<br />

della sterzata (DST), per arrivare al<br />

differenziale Q2 e all’ausilio della partenze<br />

in sal<strong>it</strong>a Hill Holder, non sono concep<strong>it</strong>i<br />

come “pezze” per coprire al meglio deficienze<br />

progettuali, bensì come sistema integrato<br />

d’emergenza in grado non solo di<br />

salvarci dalla stragrande parte delle manovre<br />

scorrette o impreviste, ma anche<br />

come ausilio per affinare via via la nostra<br />

tecnica di guida. •<br />

GIULIETTA 1.4 TB 1750 TB 1.6 JTDM 2.0 JTDM<br />

Prezzo euro<br />

20.300 / 23.700 29.000 22.300 / 24.000 25.700 / 27.400<br />

Potenza kW (CV)<br />

Coppia massima Nm<br />

Veloc<strong>it</strong>à massima km/h<br />

Accelerazione da 0 a 100 km/h<br />

Consumo medio l<strong>it</strong>ri/100 km<br />

Emissioni CO 2 g/km<br />

Lung-Larg-Alt mm<br />

Bagagliaio dmc<br />

88 (120)/125 (170) 173 (235) 77 (105) 125 (170)<br />

206/230-250 300-340 280-320 320-350<br />

195/ 218 242 185 218<br />

9”4/7”8 6”8 11”3 8”0<br />

6,4/ 5,8 7,6 4,4 4,7<br />

149/ 134 177 114 124<br />

4351- 1798-1465<br />

350<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Le concorrenti<br />

<strong>BMW</strong> SERIE 1<br />

Unica trazione posteriore della<br />

categoria, offre caratteristiche di<br />

guida agli antipodi della Giulietta,<br />

ma con lo stesso fine del pieno<br />

appagamento al volante. Gamma<br />

per tutti i gusti ma non per tutte<br />

le tasche: da 24.000 a 40.000 euro.<br />

VOLKSWAGEN GOLF<br />

Stile poco fantasioso, ma ormai<br />

è il suo marchio di fabbrica.<br />

Motori benzina turbo iniezione<br />

diretta e i classici diesel. Non<br />

mancano i GPL. Prezzi da<br />

17.550 a 40.100 euro della<br />

versione R a trazione integrale.<br />

OPEL ASTRA<br />

Dimenticato il grigiore che<br />

attanagliava i modelli Opel del<br />

passato, la nuova Astra si<br />

presenta con notevole dinamismo<br />

e un look vivace. Anche qui ci<br />

sono dei turbo a benzina piccoli e<br />

prestanti. Da 16.750 24.000 euro.<br />

7<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010


ECM - Giugno/Luglio 2010 Quando<br />

8<br />

si dice<br />

evoluzione della specie<br />

Prime anticipazioni<br />

sulla nuova<br />

C<strong>it</strong>roën C4 che<br />

sarà lanciata<br />

entro l’anno con<br />

un gran carico<br />

di nov<strong>it</strong>à.<br />

Se non fosse che la sigla è già occupata<br />

da un altro modello di segmento<br />

superiore, per la nuova C4 si potrebbe<br />

proprio parlare, almeno, di C5.<br />

Questo per sottolineare il grande processo<br />

evolutivo che questo modello, centrale<br />

e fondamentale nella gamma C<strong>it</strong>roën,<br />

mette in campo nell’edizione 2011.<br />

Lo vedremo tra i protagonisti assoluti del<br />

prossimo Salone di Parigi per entrare in<br />

circolazione entro la fine dell’anno.<br />

I progressi cui si allude riguardano tutte<br />

le aree di interesse: lo stile, la tecnologia<br />

(o meglio “le tecnologie” applicate), la<br />

salvaguardia ambientale, la qual<strong>it</strong>à complessiva<br />

e la sicurezza.<br />

Il disegno di carrozzeria si è fatto più armonico<br />

ed elegante e trasmette chiare<br />

sensazioni di sicurezza.<br />

È altrettanto evidente la promessa di<br />

grande disponibil<strong>it</strong>à di spazio interno da<br />

utilizzare per il confort dei passeggeri e<br />

per incrementare la versatil<strong>it</strong>à del mezzo<br />

(408 dmc di bagagliaio) nella sua veste di<br />

berlina a due volumi e cinque porte.<br />

Gli ingombri, tuttavia, rimangono sostanzialmente<br />

contenuti: 4.330 mm di lunghezza<br />

(+50 sul modello attuale), 1.790<br />

di larghezza (+20) e 1.490 di altezza<br />

(+30). Quanto alle tecnologie sarà defin<strong>it</strong>a<br />

in segu<strong>it</strong>o l’esatta gamma dei motori<br />

diesel (ovviamente con FAP) e benzina.<br />

Sono però già annunciate versioni microibride<br />

“ e-HDI”, il sistema Start & Stop di<br />

ultima generazione, il cambio pilotato a<br />

sei rapporti, l’assistenza per le ripartenze<br />

in sal<strong>it</strong>a, l’avviso di superamento involontario<br />

della linea di carreggiata, l’Easy Parking,<br />

i fari bixeno ad orientamento intelligente.<br />

Insomma dotazioni da vettura<br />

Premium, specie nelle versioni di vertice.<br />

Importanti progressi nell’abbattimento<br />

delle emissioni di CO 2 che potranno<br />

scendere a 109 g/km e perfino a 99 g/km.<br />

Per la prima volta saranno anche montati<br />

gli pneumatici Michelin Energy a bassa<br />

resistenza al rotolamento e sarà aumentato<br />

l’utilizzo di materiali ecologici.<br />

La cura per gli occupanti dell’auto, oltre<br />

alla ricca dotazione di infointrattenimento,<br />

comprenderà, per il massimo di sicurezza,<br />

anche il servizio “C<strong>it</strong>roën eTouch”<br />

che contempla la chiamata d’emergenza<br />

e d’assistenza localizzata con relativo intervento<br />

rapido 24 ore su 24. •


ECM - Giugno/Luglio 2010<br />

10<br />

OK, il prezzo<br />

è più che giusto<br />

Analisi di valore<br />

del modello più<br />

discusso di questi<br />

giorni. Cosa si<br />

ottiene e a cosa<br />

si rinuncia con<br />

una Dacia Duster.<br />

La Dacia prosegue nella sua campagna<br />

a sostegno della filosofia “low<br />

cost” avventurandosi in un settore,<br />

quello dei SUV (veicoli per lo sport e l’util<strong>it</strong>à),<br />

divenuto da tempo un irrinunciabile<br />

status symbol per molti, a prescindere dalle<br />

qual<strong>it</strong>à vere e proprie di questi veicoli,<br />

in rapporto alle reali esigenze di utilizzo.<br />

Il nuovo modello Duster, infatti, si presenta<br />

con un cartellino del prezzo base di<br />

soli 11.900 euro chiavi in mano; in buona<br />

sostanza “tanta macchina per pochi soldi”<br />

o, almeno, per una cifra ragionevole.<br />

A quel prezzo si ha in cambio una wagon<br />

dalla linea sicuramente molto piacevole,<br />

di buona capienza, di dimensioni non eccessive<br />

(mm 4.315 x 1.822 x 1.625) e<br />

passo abbastanza generoso di 2.673 mm,<br />

con cinque posti comodi, bagagliaio minimo<br />

di 475 dmc, ampliabile a 1.636 dmc; il<br />

motore è un 1.600 cc a benzina da 77<br />

kW-110 CV di potenza e 148 Nm di coppia,<br />

cambio a cinque marce, trazione solo<br />

anteriore, ma un assetto rialzato, con<br />

luce minima da terra di 205 mm (210 per<br />

il 4x4), buono per affrontare ben altro<br />

che i marciapiedi c<strong>it</strong>tadini. Non mancano<br />

l’ABS (ormai obbligatorio su modelli di<br />

nuova omologazione) e due airbag, ma<br />

niente di più in sostanza. Della radio c’è<br />

solo la predisposizione e per abbassare i<br />

finestrini bisognerà adottare quel movimento<br />

circolare coordinato di braccio,<br />

avambraccio e polso, che forse avevamo<br />

dimenticato.<br />

Naturalmente si può avere di più, come<br />

la motorizzazione diesel 1.5 dCi da 79<br />

kW-107 CV (80 kW-109 CV per la 4x4)<br />

ma con 240 Nm di coppia, la trazione integrale<br />

assieme al cambio a sei marce ed<br />

equipaggiamenti in linea con quanto normalmente<br />

offerto il giorno d’oggi. La versione<br />

Ambiance e soprattutto la Lauréate,<br />

infatti non lasciano a desiderare, visto<br />

che la prima comprende di serie anche gli<br />

airbag per testa e torace, gli alzacristalli<br />

anteriori elettrici, le barre al tetto (altezza<br />

1.695 mm), il telecomando per le portiere<br />

oltre a un ab<strong>it</strong>acolo dalla fin<strong>it</strong>ura più<br />

ricercata nella scelta dei materiali. Per gli<br />

incontentabili, la Lauréate offre di serie<br />

anche il climatizzatore a regolazione ma-<br />

nuale, le cinture anteriori regolabili in altezza,<br />

il computer di bordo, i fendinebbia,<br />

i retrovisori esterni elettrici e autosbrinanti,<br />

sedile guida e volante regolabili,<br />

il divano posteriore frazionato e, in opzione,<br />

gli alzacristalli posteriori (110<br />

euro), l’ESP (350 euro, solo per la 1.5<br />

dCi), e una serie di accessori estetici sotto<br />

il nome Pack Look (600 euro). Insomma,<br />

con 17.900 euro la Duster al top di<br />

gamma, cioè la 1.5 dCi 4x4 Lauréate, è<br />

vostra e, se la desiderate in tinta metallizzata<br />

e con tutti gli opzionali sopra c<strong>it</strong>ati il<br />

conto della spesa arriva a 19.310 euro;<br />

inoltre, volendo “scialacquare”, anche<br />

con la selleria in pelle (600) si sta sotto la<br />

barriera dei 20.000 euro.<br />

Resta da vedere cosa si ottiene in cambio<br />

o, meglio, in confronto con la general<strong>it</strong>à<br />

dei SUV compatti che stanno ottenendo<br />

consenso oggi. E soprattutto capire<br />

come può la Dacia praticare questo livello<br />

di prezzi. Dato per scontato un costo<br />

del lavoro più basso in Romania rispetto<br />

all’Europa Occidentale (l’auto è costru<strong>it</strong>a<br />

a P<strong>it</strong>esti) è ancora più importante la con-<br />

siderazione sul carry over di molti componenti<br />

per la costruzione della Duster,<br />

sia di provenienza Renault, sia Nissan<br />

(controllata dalla stessa Renault) sia dalla<br />

Dacia Sandero, consentendo un notevole<br />

risparmio di investimenti sulla progettazione<br />

e sui collaudi. Abbiamo quindi motori<br />

statisticamente senza imprevisti, anche<br />

se di prestazioni un po’ inferiori rispetto<br />

ai modelli della concorrenza di<br />

pari dimensioni (ma di ben altro prezzo).<br />

Quindi un sistema di trazione integrale di<br />

una certa raffinatezza, che consente la<br />

marcia a sola trazione anteriore, l’AWD a<br />

inserimento automatico e il bloccaggio<br />

del ripart<strong>it</strong>ore fra avantreno e retrotreno<br />

ma non dispone di riduttore, essendo<br />

molto simile a quella di Renault Koleos e<br />

Nissan Qashqai. Non manca il filtro antiparticolato<br />

per i diesel (4x2 e 4x4) che<br />

consente l’omologazione Euro5, assegnata<br />

anche al 1.600 4x4, mentre il 4x2 (cioè<br />

a trazione anteriore) è solo Euro4.<br />

Ma tutto ciò non basta per giustificare il<br />

risparmio a favore dell’acquirente. Effettuando<br />

un’analisi dei particolari sulla più


Le concorrenti<br />

DAIHATSU TERIOS<br />

Qual<strong>it</strong>à di casa Toyota, buone<br />

doti off-road abbigliate in una<br />

carrozzeria graziosa di<br />

dimensioni molto contenute, ma<br />

omologata per 5 persone.<br />

A benzina o con impianto GPL,<br />

da 18.890 euro.<br />

SUZUKI JIMNY<br />

Di prezzo paragonabile, è però<br />

un vero fuoristrada (ha le ridotte)<br />

e ha un’ab<strong>it</strong>abil<strong>it</strong>à al “minimo<br />

sindacale”. In compenso ha la<br />

garanzia qual<strong>it</strong>ativa del prodotto<br />

giapponese. A benzina o diesel,<br />

prezzo da 15.790 euro.<br />

DR 5<br />

Di concezione e costruzione<br />

<strong>it</strong>alo-cinese, è l’altra faccia<br />

dell’auto low cost. La differenza<br />

sostanziale con la Dacia è che la<br />

DR5 ha ancora tutto da<br />

dimostrare. Motore benzina e<br />

GPL. Prezzo da 18.830 euro.<br />

DUSTER 1.6 16V 1.6 16V 4x4 1.5 dCi 1.5 dCi 4x4<br />

Prezzo euro<br />

11.900 / 13.900 14.700 / 15.900 14.700 / 15.900 16.700 / 17.900<br />

Potenza kW (CV)<br />

Coppia massima Nm<br />

Veloc<strong>it</strong>à massima km/h<br />

Accelerazione da 0 a 100 km/h<br />

Consumo medio l<strong>it</strong>ri/100 km<br />

Emissioni CO 2 g/km<br />

Lung-Larg-Alt mm<br />

Bagagliaio dmc<br />

77 (110) 77 (110) 79 (107) 80 (109)<br />

148 148 240 240<br />

165 160 171 168<br />

11”5 12”8 11”8 12”5<br />

7,5 8,0 5,3 5,6<br />

177 185 139 145<br />

4315-1822-1625 /1695<br />

4x2: 475/1636<br />

4x4: 443/1604<br />

SCHEDA TECNICA<br />

11<br />

ricca Lauréate emerge una nuova chiave<br />

di lettura. Salendo a bordo si nota lo spigolo<br />

della portiera senza protezione in<br />

gomma e, una volta seduti al volante, troviamo<br />

che questo è regolabile ma solo in<br />

altezza, mentre la stessa regolazione per<br />

il sedile richiede un vero colpo di reni da<br />

parte dell’utilizzatore, mentre l’inclinazione<br />

non è graduale, ma a scatti. Al contrario,<br />

i poggiatesta sono sì regolabili in<br />

altezza ma non nella distanza dalla nuca.<br />

La posizione dei comandi elettrici di alzacristalli<br />

e retrovisori esterni sulla consolle<br />

e sul tunnel consente di risparmiare su<br />

interruttori e cablaggio, mentre solo sull’aletta<br />

parasole destra è presente uno<br />

specchietto di cortesia, senza sportellino.<br />

La plafoniera è singola è il comando assetto<br />

fari non è motorizzato. Sulla strumentazione,<br />

invece, non si è risparmiato,<br />

visto che il sempre più raro termometro<br />

dell’acqua qui è al suo posto e c’è anche<br />

la spia degli sportelli aperti (incluso portellone).<br />

La plancia e i rivestimenti delle<br />

portiere sono in materiale plastico rigido;<br />

Stessa soluzione per l’interno del portellone,<br />

ma con un pannello di dimensioni<br />

piuttosto contenute.<br />

La soglia di carico del bagagliaio è più alta<br />

del pavimento, e non è protetta da pannelli,<br />

ma solo dalla vernice della carrozzeria.<br />

Il divano ha lo schienale diviso<br />

asimmetricamente ma non così la seduta,<br />

in pezzo intero, la cui struttura è in semplice<br />

filo metallico annegato nel materiale<br />

schiumato di imbott<strong>it</strong>ura. Inoltre, per ribaltarla<br />

bisogna tenere aperte le portiere<br />

posteriori. Lo schienale ripiegato, poi,<br />

crea uno scalino a metà del pianale. Molto<br />

semplice anche il copribagagliaio, senza<br />

arrotolatore.<br />

Insomma, la Duster, quantomento in allestimento<br />

Lauréate, è tutt’altro che spoglia,<br />

ma gli accorgimenti per risparmiare<br />

sono numerosi. Sotto giudizio non sarà<br />

quindi la vettura stessa ma la soglia di appagamento<br />

del vostro ego.<br />

Di meglio della Duster c’è molto ma lo si<br />

paga. Se le scelte sulla fin<strong>it</strong>ura appena<br />

elencate non vi danno fastidio (o vi danno<br />

meno fastidio dei soldi che vi rimarranno<br />

in tasca...), cercate una vettura capiente,<br />

di buone prestazioni e in grado di andare<br />

un po’ dappertutto e meglio di tanti altri<br />

SUV, la Dacia Duster è la vostra auto. •<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010


ECM - Giugno/Luglio 2010<br />

12<br />

Replica<br />

di un successo<br />

Renault completa<br />

l’offerta Mégane con<br />

la Coupé-Cabriolet,<br />

più spaziosa di prima<br />

e con una<br />

selezionata gamma<br />

di motori tutti<br />

sovralimentati.<br />

La Mégane aggiunge alla propria gamma<br />

la Coupé-Cabriolet, che replica<br />

la concezione della serie precedente,<br />

con gli opportuni ammodernamenti.<br />

La parentela più stretta rispetto alla serie<br />

attuale è con la Coupé, della quale riprende<br />

la parte anteriore incluso il tipo di<br />

scudo paraurti, mentre dietro si svincola<br />

dalla formula tipica della Mégane, soprattutto<br />

per l’adozione di una coda più lunga<br />

che ne fa, a vettura chiusa, una filante tre<br />

volumi a due porte.<br />

Rispetto al modello precedente assistiamo<br />

a una discreta cresc<strong>it</strong>a dimensionale,<br />

con 130 mm in più nella lunghezza, ora di<br />

4.485 mm, grazie anche al passo cresciuto<br />

di 87 mm, per 2.609 mm totali.<br />

Come su tutte le vetture “C-C”,<br />

è il tetto a fare da protagonista, e<br />

in questo caso a maggior ragione<br />

per il caratteristico padiglione in<br />

cristallo; offre una superficie sem<strong>it</strong>rasparente<br />

(opportunamente<br />

filtrata per i raggi UV e dotata di<br />

tendina scorrevole) vicina al metro<br />

quadrato incluso il lunotto,<br />

per un’impressione visiva di guida<br />

“en plein air” anche quando<br />

le condizioni climatiche consigliano<br />

di starsene al chiuso. Altri<br />

tratti esclusivi di questa versione<br />

sono nella cornice del parabrezza<br />

satinata e nel nero lucido degli<br />

archi laterali del tetto.<br />

Nell’insieme la vettura ha una linea<br />

ricercata, con motivi tipici<br />

dell’attuale produzione Renault.<br />

L’ab<strong>it</strong>acolo presenta l’impostazione<br />

standard delle Mégane, arricch<strong>it</strong>a<br />

con sedili più profilati<br />

nella seduta, pannelli delle porte<br />

di disegno speciale e, a richiesta,<br />

selleria bicolore di notevole effetto.<br />

Sempre rispetto al modello<br />

precedente, l’ingresso a bordo<br />

permette di apprezzare l’a-<br />

vanzamento di 6 cm della traversa superiore<br />

del parabrezza, che consente una<br />

migliore agibil<strong>it</strong>à, nonché l’abbondanza di<br />

spazio per chi siede davanti, soprattutto<br />

per la larghezza ai gom<strong>it</strong>i pari a 1.466<br />

mm, il miglior valore della categoria.<br />

Accogliente per quattro persone adulte,<br />

la Mégane Coupé-Cabriolet è ben curata<br />

nel rapporto fra aerodinamica e confort,<br />

al punto da offrire di serie il frangivento<br />

trasparente, sistemato fra i poggiatesta<br />

posteriori e, a richiesta (150 euro), la<br />

rete da fissare sulle somm<strong>it</strong>à dei sedili anteriori.<br />

La capote, costru<strong>it</strong>a dallo specialista tedesco<br />

Karmann, ha un tempo di movimentazione<br />

molto breve, 21 secondi;<br />

non mancano l’abbassamento simultaneo<br />

dei quattro cristalli laterali e, nov<strong>it</strong>à, la<br />

funzione “short drop”, per un calibrato<br />

incastro del bordo superiore dei cristalli,<br />

a favore di una migliore insonorizzazione<br />

e di una perfetta tenuta all’acqua e agli<br />

spifferi d’aria.<br />

La struttura dell’auto è stata irrobust<strong>it</strong>a<br />

per sopportare il peso aggiuntivo del tetto<br />

mobile (110 kg, per un totale di 160 kg<br />

in più rispetto alla berlina) e le maggiori<br />

sollec<strong>it</strong>azioni alla torsione e alla flessione<br />

tipiche di una vettura aperta; modifiche<br />

che hanno riguardato anche la taratura<br />

delle sospensioni.<br />

Coerente con l’immagine di vettura ricercata,<br />

la Mégane C-C offre una gamma<br />

di motori ristretta, composta da due diesel<br />

dCi e da un innovativo benzina.<br />

Il 1.500 dCi eroga 81 kW-110 CV a 4.000<br />

giri e 240 Nm a 1.750 giri; oltre al cambio<br />

manuale a sei marce, può essere accoppiato<br />

all’automatico/sequenziale a doppia<br />

frizione EDC, anch’esso a sei rapporti.<br />

Prestazioni maggiori vengono offerte dal<br />

1.900 dCi da 96 kW-130 CV a 3.750 giri<br />

e 300 Nm a 1.750 giri, disponibile solo<br />

con cambio manuale a sei marce.<br />

Riguardo al benzina, si sost<strong>it</strong>uisce il precedente<br />

1.600 cc (82 kW-111 CV e 151<br />

Nm) con il più moderno 1.400 cc TCE<br />

turbo da 96 kW-130 CV a 5.500 giri e<br />

190 Nm a 2.250 giri, accoppiato a un sei<br />

marce manuale.


L’equipaggiamento di sicurezza comprende<br />

di serie gli airbag frontali, quelli laterali-anteriori<br />

per torace e bacino e quelli a<br />

tendina a tutta lunghezza, l’ESP con controllo<br />

del sottosterzo, i roll bar pirotecnici,<br />

i sensori crepuscolari e di pioggia e<br />

quelli posteriori per le manovre di parcheggio.<br />

Segnaliamo inoltre la possibil<strong>it</strong>à<br />

di dotare la vettura di speciali airbag sistemati<br />

nei sedili anteriori che impediscono<br />

il “submarining” cioè lo scivolamento<br />

in avanti di guidatore e passeggero<br />

in caso di urto frontale.<br />

Per il confort non mancano il navigatore<br />

Carminat TomTom con schermo da 5,8”<br />

e memory card rapidamente aggiornabile,<br />

il climatizzatore automatico bi-zona a<br />

triplice logica di funzionamento (Soft,<br />

Auto, Fast), l’impianto audio con radio a<br />

doppia antenna, elaborazione spaziale del<br />

suono ed equalizzazione in funzione del<br />

numero delle persone a bordo.<br />

Non mancano il freno di stazionamento<br />

automatico, l’ingresso e accensione senza<br />

chiave Easy Access System, i fendinebbia,<br />

e numerose funzioni di cortesia<br />

come la “see me home” che illumina il<br />

percorso verso la porta di casa a vettura<br />

spenta per un lasso di tempo regolabile,<br />

l’illuminazione alle soglie di portiere e bagagliaio,<br />

l’indicatore di temperatura<br />

esterna, il retrovisore interno fotocromatico<br />

e quelli esterni ripiegabili elettricamente.<br />

Fin<strong>it</strong>ure ancora più ricercate si<br />

trovano sulla versione GT Line. •<br />

•<br />

SCHEDA TECNICA<br />

MEGANE C-C 1.4 TCE 1.5 DCI FAP / EDC 1.9 DCI FAP<br />

Prezzo euro<br />

da 28.900 a 29.600 da 29.900 a 31.850 da 30.900 a 31.600<br />

Potenza kW (CV)<br />

96 (130) 81 (110) 96 (130)<br />

Coppia massima Nm<br />

190 240 300<br />

Veloc<strong>it</strong>à massima km/h<br />

200 190 205<br />

Accelerazione da 0 a 100 km/h 10”7 13”2 / 11”8 10”6<br />

Consumo medio l<strong>it</strong>ri/100 km<br />

7,3 5,0 / 5,1 5,8<br />

Emissioni CO2 g/km<br />

169 130 / 133 125<br />

Lung-Larg-Alt mm<br />

4485-1811-1434<br />

Bagagliaio dmc<br />

221(Cabriolet); 417 (Coupé)<br />

Le concorrenti<br />

PEUGEOT 308<br />

Motori a benzina (<strong>BMW</strong>) 1.6 da<br />

120 CV e turbo THP da 156 CV,<br />

con prezzi da 25.650 e da 28.650.<br />

Diesel 1.6 HDi da 112 CV (da<br />

27.650 euro) e 2.0 HDi da 30.550,<br />

quest’ultima con cambio<br />

automatico costa 31.850.<br />

13<br />

FORD FOCUS<br />

Disponibile con motore 1.6 a benzina<br />

da 101 CV a listino da 24.100 euro e<br />

diesel 2.0 da 136 CV a partire da<br />

27.850 euro richiede ulteriori esborsi<br />

per avere pari equipaggiamenti.<br />

Generoso il bagagliaio a vettura<br />

chiusa. No cambio automatico.<br />

OPEL ASTRA<br />

Con un listino da 24.800 a 30.000<br />

euro, l’Opel Astra Coupé/Cabrio<br />

propone due motori a benzina di<br />

1.600 e 1.800 cc con potenze tra<br />

115 e 180 CV e un diesel di 1.900<br />

cc da 150 CV. Non dispone del<br />

cambio automatico.<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010


ECM - Giugno/Luglio 2010 Spazio<br />

14<br />

e versatil<strong>it</strong>à<br />

in chiave sportiva<br />

La <strong>BMW</strong> Serie 5<br />

completa la<br />

gamma con<br />

l’attesa versione<br />

Touring.<br />

Non era ancora arrivata nelle concessionarie,<br />

almeno in Italia, e già<br />

si trasformava in formato familiare.<br />

Per questo motivo, non si sa se per<br />

mer<strong>it</strong>o delle tecnologie che consentono<br />

fasi di progettazione e sviluppo assai più<br />

veloci di un tempo, oppure delle pressioni<br />

che provengono dal marketing sempre<br />

meno disponibile a lasciare spazio alle<br />

proposte della concorrenza, è innegabile<br />

che la gestazione della quarta generazione<br />

della <strong>BMW</strong> Serie 5 Touring può ambire<br />

a un posticino nel Guinness dei Primati.<br />

Almeno stando alla tradizione della casa<br />

tedesca che ha sempre declinato le<br />

gamme dei suoi modelli e la presentazione<br />

delle relative varianti nell’arco di molti<br />

mesi. Pensando che a dare il via al rinnovamento<br />

di un modello fondamentale come<br />

la Serie 5 è stata l’originale GT nell’autunno<br />

scorso, si può dire che la <strong>BMW</strong><br />

abbia riposizionato la sua offerta nel settore<br />

delle vetture di taglia superiore non<br />

solo rapidamente, ma anche in modo<br />

molto aggressivo.<br />

L’ultima nata del marchio bavarese ha il<br />

comp<strong>it</strong>o di migliorare quanto hanno fatto<br />

le generazioni precedenti, che si sono costru<strong>it</strong>e<br />

una solida reputazione giocando<br />

tanto sui lineamenti e l’appeal susc<strong>it</strong>ato<br />

anche dalle variazioni sul tema a trazione<br />

integrale xDrive piuttosto che “firmate”<br />

M (non ancora in gamma) quanto sull’estesa<br />

offerta di motori e la forma atletica.<br />

Insomma, per dirla come quelli che ne<br />

sanno di marketing, la 5 Touring edizione<br />

2010 per molti motivi riafferma e ripropone<br />

valori noti ma, naturalmente, punta<br />

anche su una serie di altri fattori per confermare<br />

il suo tradizionale posto al sole.<br />

In sostanza sono quelli portati alla ribalta<br />

dalla nuova generazione dell’ammiraglia<br />

di famiglia, ovvero la Serie 7, con la quale<br />

l’odierna 5 Touring condivide persino le<br />

linee di produzione.<br />

Frutto del linguaggio stilistico che ha<br />

esord<strong>it</strong>o proprio con la Serie 7 e che è<br />

stato ribad<strong>it</strong>o dalla 5 berlina, meno elaborato<br />

e soprattutto più fluido rispetto al<br />

passato oltre che attanagliato al DNA<br />

sportivo <strong>BMW</strong>, la nuova Touring non sacrifica<br />

sull’altare delle scelte formali quelle<br />

relative alla funzional<strong>it</strong>à che si pretende<br />

da una vettura lunga 4,90 mt. In altri<br />

termini, il design da cui scaturisce origina<br />

una parte posteriore che s’integra alla<br />

perfezione con i tratti somatici della nuova<br />

famiglia della Serie 5, ma che premia<br />

anche le possibil<strong>it</strong>à di carico; infatti, spa-<br />

ziano da 560 a 1.670 dmc e s’allineano a<br />

quelle delle dirette rivali. La volumetria<br />

celata sotto la coda è ben accessibile grazie<br />

alle ampie dimensioni del portellone,<br />

che come impone la tradizione delle famigliari<br />

<strong>BMW</strong> integra anche il lunotto<br />

apribile separatamente per facil<strong>it</strong>are lo<br />

stivaggio di piccoli bagagli, e alla forma<br />

regolare del vano.<br />

Ma non è tutto. Infatti, anche viaggiando<br />

in cinque, la possibil<strong>it</strong>à di regolare in ben<br />

7 posizioni differenti gli schienali del divano<br />

posteriore - di tipo sdoppiato nelle<br />

percentuali 40/20/40 - determina anche<br />

l’opportun<strong>it</strong>à di modellare o ampliare la<br />

configurazione base del bagagliaio secondo<br />

necess<strong>it</strong>à.<br />

La trasformazione da berlina in station<br />

wagon della Serie 5 non si ripercuote sullo<br />

spazio e l’aspetto dell’ab<strong>it</strong>acolo grazie<br />

agli effetti delle dimensioni del corpo vet-


5 TOURING 532i 535i 520d 530d<br />

Prezzo euro<br />

47.190/54.090 54.290/61.190 46.390/53.290 53.190/60.090<br />

Potenza kW (CV)<br />

150 (204) 225 (306) 135 (184) 180 (245)<br />

Coppia massima Nm<br />

270 400 380 540<br />

Veloc<strong>it</strong>à massima km/h<br />

231 250 222 243<br />

Accelerazione da 0 a 100 km/h 8”2 6”0 8”3 6”4<br />

Consumo medio l<strong>it</strong>ri/100 km 7,9 8,6 5,2 6,4<br />

Emissioni CO2 g/km<br />

185 201 137 169<br />

Lung-Larg-Alt mm<br />

Bagagliaio dmc<br />

Le concorrenti<br />

AUDI A6 AVANT<br />

È il modello più diffuso della<br />

gamma specifica. Mette in campo<br />

una gamma che comprende una<br />

quarantina di versioni con motori<br />

tra 170 e 580 CV e trazione solo<br />

anteriore o integrale. Il listino<br />

oscilla da 41.690 a 112.590 euro.<br />

MERCEDES CLASSE E SW<br />

È la più capiente delle rivali e<br />

quella con l’offerta più ampia di<br />

versioni tra le quali non mancano<br />

quelle a quattro ruote motrici.<br />

Agli estremi ci sono motori con<br />

potenze tra 136 e 525 CV;<br />

prezzi da 42.180 a 124.780 euro.<br />

VOLVO V70<br />

Elegante e spaziosa e anche in<br />

versione Polar dall’interessante<br />

rapporto “value for money” pari<br />

a 31.400 euro. Tra i motori<br />

spiccano i turbodiesel di 136, 175<br />

e 205 CV e il benzina da 285 CV;<br />

prezzi da 44.000 a 52.750 euro.<br />

tura, dell’ampio passo, del design ricercato<br />

dell’arredamento e del ricco equipaggiamento<br />

di tutti gli allestimenti. Tra l’altro,<br />

include sempre le sospensioni posteriori<br />

pneumatiche autolivellanti e il Drive<br />

Dynamic Control.<br />

Quest’ultimo permette di settare la risposta<br />

del motore, del cambio, dell’elettronica<br />

che gestisce il dinamismo ed<br />

4907-1860-1462<br />

560/1670<br />

SCHEDA TECNICA<br />

eventualmente delle sospensioni e delle<br />

barre antirollio attive nelle logiche Comfort,<br />

Normal, Sport e Sport+.<br />

Fra i numerosi optional figurano l’Integral<br />

Active Steering - il sistema di sterzatura<br />

che coinvolge il retrotreno - insieme a<br />

sofisticazioni hi-tech come il collegamento<br />

a Internet, il Night Vision, il Collision<br />

Warning con attivazione dei freni, il Surround<br />

View che nelle fasi di parcheggio<br />

dà anche una vista dall’alto della s<strong>it</strong>uazione<br />

che si sta affrontando e il dispos<strong>it</strong>ivo<br />

che effettua automaticamente le manovre<br />

di parcheggio. La gamma s’articola<br />

nelle stesse varianti previste per la berlina<br />

- Standard, Eletta, Business e Futura -<br />

e, inizialmente, è composta da 16 versioni<br />

che si devono all’intreccio con quattro<br />

motori. Tutti di ultimissima generazione,<br />

sono a iniezione diretta e in gran parte<br />

anche sovralimentati.<br />

I due a benzina, entrambi 6 cilindri di<br />

3.000 cc, erogano 150 kW-204 CV nel<br />

caso dell’un<strong>it</strong>à aspirata che origina la 523i<br />

e la bellezza di 225 kW-306 CV in quello<br />

della variante TwinPower Turbo che è<br />

destinata alla 535i. Diversamente dal passato,<br />

e a dispetto di quanto suggerirebbe<br />

la potenza, è un motore nuovo sovralimentato<br />

da un gruppo Twin Scroll anziché<br />

da due turbo e dotato di sistema di<br />

fasatura della distribuzione Valvetronic.<br />

La famiglia delle gettonate proposte turbodiesel<br />

common rail, è formata dal nuovissimo<br />

4 cilindri di 2.000 cc con 135 kW-<br />

184 CV che equipaggia la 520d e dalla<br />

versione più prestazionale del 6 cilindri di<br />

3.000 cc. Mette in campo 180 kW-245<br />

CV e genera la 530d.<br />

A richiesta, questa un<strong>it</strong>à può avvantaggiarsi<br />

della tecnologia BluePerformance<br />

che trasforma l’omologazione in maniera<br />

da soddisfare le norme Euro6 che entreranno<br />

in vigore nel 2014, mentre tutti i<br />

motori si possono abbinare con il cambio<br />

automatico-sequenziale a 8 marce.<br />

I prezzi della 5 Touring edizione 2010<br />

partono da 46.390 euro nel caso della<br />

520d, da 47.190 euro in quello della 523i,<br />

da 53.190 euro per la 530d e da 54.290<br />

euro per la 535i. Per le Eletta bisogna<br />

preventivare 1.400 euro in più, per le Business<br />

circa 2.000 euro e, infine, quasi<br />

7.000 euro in più per le Futura che, naturalmente,<br />

offrono un equipaggiamento<br />

assai completo. •<br />

15<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010


16<br />

Ibrida esclusiva<br />

con prestazioni top<br />

Anche il SUV<br />

Premium<br />

<strong>BMW</strong> X6<br />

nella versione<br />

ActiveHybrid<br />

si impegna per<br />

il rispetto<br />

ambientale.<br />

di auto con propulsione ibrida.<br />

<strong>BMW</strong> è entrata in campo prima con<br />

la Serie 7 e ora replica con la X6, attaccando<br />

quindi dall’alto di gamma questo<br />

settore. La ActiveHybrid X6 è infatti una<br />

delle sole due X6 che superano di grande<br />

slancio la barriera dei 100.000 euro<br />

(107.040 per la precisione); una differenza<br />

di prezzo con il resto della gamma giustificata<br />

non solo dal maggiore contenuto<br />

tecnico, ma anche dal livello prestazionale<br />

e dalla qual<strong>it</strong>à di guida offerta.<br />

Il motore a benzina è infatti il V8 4.400 cc<br />

Twin Turbo a iniezione diretta della xDrive<br />

50i, con 300 kW-407 CV di potenza<br />

fra 5.500 e 6.400 giri e con coppia di 600<br />

Nm fra 1.750 e 4.500 giri. Ben due i propulsori<br />

elettrici: uno da 67 kW-91 CV con<br />

260 Nm e uno da 63 kW-86 CV con 280<br />

Nm. Il tutto per una potenza complessiva<br />

di 357 kW-485 CV e una coppia di 780<br />

Nm, che ne fanno la più potente fra le ibride.<br />

Molto elevate, quindi le prestazioni,<br />

che dichiarano uno 0-100 km/h in 5,6 secondi,<br />

una veloc<strong>it</strong>à massima di 236 km/h,<br />

che aumenta a 250 km/h con il pacchetto<br />

Sport, mentre il consumo normalizzato è<br />

di soli 9,9 l<strong>it</strong>ri di benzina per 100 km, pari<br />

un’emissione di 231 g/km di CO2. L’accoppiamento fra motore termico (che<br />

in questo caso è privo di motorino d’avviamento,<br />

alternatore e trasmissione a<br />

cinghia per il climatizzatore) e le due un<strong>it</strong>à<br />

elettriche avviene tram<strong>it</strong>e il cambio attivo<br />

Two-Mode, basato sulla cinematica di<br />

un CVT a controllo elettronico, che gestisce<br />

sia i flussi di coppia, sia quale sorgente<br />

(termica o elettriche) debba erogarla.<br />

Il sistema può lavorare in modal<strong>it</strong>à<br />

bassa, per la guida ad andatura lim<strong>it</strong>ata,<br />

con l’intervento di un solo elettromotore<br />

fino a 60 km/h (per non più di 2,5 km),<br />

mentre oltre questa veloc<strong>it</strong>à il secondo<br />

motore avvia l’otto cilindri, assumendo<br />

poi il comp<strong>it</strong>o di generatore di energia.<br />

Può in alternativa operare in modal<strong>it</strong>à alta,<br />

quando il guidatore richiede prestazioni<br />

elevate. Il cambio è inoltre predisposto<br />

su sette rapporti prefissati, che si<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010 Si va sempre più ampliando l’offerta<br />

inseriscono automaticamente o a comando<br />

manuale tram<strong>it</strong>e paddles al volante.<br />

Il complesso delle batterie, sistemato<br />

sotto il pavimento del bagagliaio, è del tipo<br />

nichel-metallo idruro, con capac<strong>it</strong>à di<br />

2,4 kWh di cui 1,4 per il moto della vettura,<br />

con spunto massimo di 57 kW per tre<br />

secondi. Il raffreddamento può essere ad<br />

aria o tram<strong>it</strong>e il climatizzatore di bordo, a<br />

seconda della temperatura ambientale.<br />

Il recupero dell’energia avviene nei rallentamenti<br />

e nelle frenate, mentre il motore<br />

a benzina si spegne automaticamente<br />

sotto i 65 km/h. La capac<strong>it</strong>à generativa<br />

sfrutta decelerazioni fino a 0,3 g, contribuendo<br />

così a ridurre l’impegno e l’usura<br />

dei freni. Lo schema ibrido ha inoltre reso<br />

favorevole l’adozione di un servosterzo<br />

elettrico, integrato con la logica del<br />

Servotronic. Non manca naturalmente la<br />

trazione integrale xDrive, con distribuzione<br />

della coppia 60% al retrotreno e<br />

40% all’avantreno in condizioni normali,<br />

con possibil<strong>it</strong>à di cambiare questa proporzione<br />

in frazioni di secondo a livello<br />

preventivo, grazie alla presenza di sensori<br />

di sl<strong>it</strong>tamento su ciascuna ruota.<br />

I tecnici <strong>BMW</strong> hanno fatto in modo che la<br />

ActiveHybrid non perdesse nulla del carattere<br />

tipico della X6, per cui l’intervento<br />

e l’esclusione delle varie un<strong>it</strong>à motrici<br />

è impercettibile, mentre, al contrario,<br />

l’elevata coppia sempre disponibile consente<br />

al guidatore di richiedere le massime<br />

prestazioni con facil<strong>it</strong>à.<br />

Anche la risposta ai comandi è stata ricalibrata;<br />

ne sono un esempio il pedale del<br />

freno che, nonostante gestisca un sistema<br />

by wire, dà la stessa sensazione di uno<br />

idraulico. Non manca poi un circu<strong>it</strong>o tradizionale,<br />

che interviene in parallelo in<br />

caso di avaria elettrica. •


<strong>BMW</strong> Serie 3<br />

Coupé e Cabriolet<br />

La bella stagione trova la <strong>BMW</strong> pronta<br />

ad aggiornare convenientemente<br />

i modelli sportivi che in questo periodo<br />

vivono il loro momento di più intenso<br />

sfruttamento, specie per le vetture<br />

aperte. L’intervento coinvolge le <strong>BMW</strong><br />

Serie 3 Coupé e Cabrio per le quali viene<br />

in primo luogo proposto un leggero lifting<br />

frontale che cambia il design dei fari che,<br />

a loro volta, offrono anche la possibil<strong>it</strong>à<br />

delle più efficaci luci a Led.<br />

Viene modificata poi la presa d’aria nella<br />

parte bassa del paraurti.<br />

Settanta anni fa, e per combinazione<br />

con la 328 con il numero 70, la <strong>BMW</strong><br />

coglieva un clamoroso successo alla<br />

Mille Miglia, l’ultima prima della pausa<br />

per la guerra disputata sul circu<strong>it</strong>o Brescia-Cremona-Mantova.<br />

Vinse la classifica<br />

assoluta e quella di classe.<br />

L’evento viene degnamente celebrato<br />

con una versione a tiratura lim<strong>it</strong>ata a soli<br />

99 esemplari della Z4 che si basa sulla<br />

scheda tecnica della sofisticata Z4 sDrive35is.<br />

Si distingua a prima vista per la<br />

colorazione Polaris grey opaca arricch<strong>it</strong>a<br />

dalle scr<strong>it</strong>te identificative e dalla targhetta<br />

con il numero progressivo; ci sono poi<br />

particolari in nero nello scudo frontale,<br />

nell’estrattore posteriore, ruote in lega<br />

da 19” e, naturalmente, un allestimento<br />

interno specifico in pelle/Alcantara con<br />

sedili sportivi, volante in pelle e pedaliera<br />

in alluminio come sulle versioni “M” Motorsport.<br />

Le prestazioni vengono dal motore sei cilindri<br />

di 3.000 cc, Twin Turbo (due piccole<br />

turbine per alimentare ciascuna tre cilindri)<br />

e iniezione “High Precision che<br />

scarica alle ruote 340 CV e 450 Nm di<br />

coppia incrementabili, se serve, dall’overboost.<br />

Risultato pratico: 250 km/h autolim<strong>it</strong>ati<br />

elettronicamente di veloc<strong>it</strong>à di<br />

punta e 4,8 secondi da 0 a 100 km/h.<br />

Tutto questo con consumi medi indicati<br />

in 9,0 l<strong>it</strong>ri/100 km e 210 g/km di CO 2.<br />

Nel piacere di guida va messo anche in<br />

conto il particolare “suono” del motore<br />

ottenuto con specifiche modifiche ai si-<br />

Le luci a Led si trovano anche nella parte<br />

posteriore inser<strong>it</strong>e in un motivo luminoso<br />

a forma di “L” che ormai è adottato da<br />

molti modelli della casa bavarese.<br />

L’ab<strong>it</strong>acolo, già improntato al lusso ed alla<br />

sportiv<strong>it</strong>à, riceve solo modifiche di dettaglio,<br />

le più importanti delle quali riguardano<br />

i paddle sul volante resi più facili<br />

nell’uso; è presente qualche variazione<br />

sui materiali di allestimento, ma sempre<br />

nel quadro dell’alta qual<strong>it</strong>à e dell’eleganza<br />

generale. Lo sforzo dei tecnici si è quindi<br />

concentrato sulla meccanica con partico-<br />

<strong>BMW</strong> Z4 sDrive35is<br />

Edizione Lim<strong>it</strong>ata Mille Miglia<br />

lenziatori.<br />

La sportiv<strong>it</strong>à di guida deve molto alla presenza<br />

del cambio automatico Sport a sette<br />

rapporti con doppia frizione, opportunamente<br />

adeguato alla notevole coppia<br />

che deve governare.<br />

Nella selezione manuale e in combinazione<br />

con la modal<strong>it</strong>à Sport+, la Z4 MM si<br />

trasforma in una vera auto da competizione<br />

per quanto riguarda lo scatto in<br />

partenza; è infatti compresa la funzione<br />

Launch-Control per scatti davvero brucianti.<br />

A questo ricco bagaglio si aggiunge<br />

l’assetto adattivo “M” che si incarica di<br />

regolare elettronicamente gli ammortizzatori<br />

incrementeando l’agil<strong>it</strong>à di marcia<br />

in combinazione con un assetto ribassato<br />

di 10 mm. •<br />

lare attenzione all’incremento del piacere<br />

di guida, da ottenere attraverso l’ottimizzazione<br />

dei propulsori che non possono<br />

che essere tutti Euro5, per consumare<br />

ed inquinare meno.<br />

Con queste premesse il quattro cilindri<br />

diesel che equipaggia la 320d incrementa<br />

la potenza dai precedenti 177 CV a 184<br />

che si sentono tutti nella brillante accelerazione.<br />

A sua volta il motore della 325d passa da<br />

197 a 204 CV e diventa ancora più godibile<br />

per l’inesauribile spinta fin dai regimi<br />

17<br />

più bassi ed anche con le marce alte. Passando<br />

ai sei cilindri a benzina perde una<br />

delle due turbine, ma conquista il sistema<br />

Valvetronic, cioè il comando elettronico<br />

delle valvole che concorre ad una dinamica<br />

di marcia di livello superiore, senza<br />

precludere le andature contemplative in<br />

soupless e la normale marcia nel traffico<br />

c<strong>it</strong>tadino.<br />

Adotta un cambio robotizzato a sette<br />

marce con doppia frizione. I prezzi partono<br />

da 43.650 euro per la Cabrio e da<br />

35.500 per la Coupé. •<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010


ECM - Giugno/Luglio 2010<br />

18<br />

Felice connubio di<br />

funzional<strong>it</strong>à e stile<br />

Spazio generoso,<br />

porte scorrevoli,<br />

versatil<strong>it</strong>à d‘uso,<br />

soluzioni originali<br />

e motori adeguati<br />

nella nuova<br />

Opel Meriva.<br />

Il gradimento riscosso dal design dell’Insignia<br />

e della nuova generazione<br />

dell’Astra ha spinto Opel a continuare<br />

sulla strada intrapresa. La terza tappa di<br />

questo cammino è la nuova Meriva, in<br />

vend<strong>it</strong>a da poche settimane in una gamma,<br />

al momento del lancio, abbastanza<br />

estesa dovuta all’intreccio fra gli allestimenti<br />

Elective e Cosmo con 4 motori a<br />

prezzi che spaziano da 16.250 a 22.750<br />

euro. È un listino che s’allinea alla perfezione<br />

con quelli delle monovolume di taglia<br />

compatta, dalle quali tuttavia la Meriva<br />

si distacca per molti fattori. Al di là dell’estetica<br />

e delle soluzioni che ne rendono<br />

più semplice e funzionale l’impiego, riguardano<br />

le dimensioni che la proiettano<br />

verso le monovolume di taglia media e la<br />

cura costruttiva, anch’essa ered<strong>it</strong>ata dalle<br />

consanguinee di taglia superiore.<br />

Insomma, la nuova generazione della Meriva<br />

conferma quale strada seguirà prossimamente<br />

la casa tedesca per rinnovare<br />

altre vetture, prima fra tutte la Corsa, e<br />

continuare a sostenere il futuro e lo sviluppo<br />

del gruppo General Motors alla<br />

quale, nei momenti difficili dello scorso<br />

anno, ha somministrato una bella cura ricost<strong>it</strong>uente<br />

con il successo messo a segno<br />

dall’Insignia.<br />

Ma torniamo alla nuova Meriva, che è un<br />

esempio di come si possa ev<strong>it</strong>are che l’incontro<br />

fra la ricercatezza stilistica e la<br />

funzional<strong>it</strong>à richieda il ricorso a scelte di<br />

compromesso che, alla fine, non premiano<br />

nessuno dei due fattori. Invece, la Meriva<br />

prospetta lineamenti intriganti e una<br />

pratic<strong>it</strong>à a 360° che affiora attraverso tante<br />

soluzioni - alcune note, altre ined<strong>it</strong>e -<br />

che esaltano la filosofia Flex(ibil<strong>it</strong>à) by<br />

Opel. L’evoluzione è propiziata dalle dimensioni<br />

- la lunghezza arriva a 4.288<br />

mm, ossia 200 mm in più rispetto a quella<br />

della precedente generazione - grazie<br />

al fatto che, questa volta, la Meriva non<br />

poggia più sul pianale della Corsa bensì su<br />

quello della più robusta Zafira.<br />

La scelta si rivela azzeccata tanto per i<br />

benefici effetti che ne trae l’ampiezza<br />

dell’ab<strong>it</strong>acolo e la costanza del comportamento<br />

(anche nei confronti del confort<br />

dinamico) quanto per la definizione stilistica,<br />

che può svilupparsi in maniera fluida<br />

e permettersi il lusso di pensare in<br />

grande.<br />

È nato così il concetto FlexDoors, cioè le<br />

porte ad anta d’armadio o, se prefer<strong>it</strong>e,<br />

di finestra. Ripescate dal passato grazie a<br />

un sistema di chiusura brevettato dalla<br />

Rolls Royce che ne rende sicura la presenza,<br />

imprimono autorevolezza e personal<strong>it</strong>à<br />

all’aspetto della carrozzeria poiché<br />

generano anche stilemi ined<strong>it</strong>i, come<br />

l’ondeggiante linea di cintura susc<strong>it</strong>ata<br />

dalla necess<strong>it</strong>à di mimetizzare le cerniere;<br />

cosa che avvantaggia la visibil<strong>it</strong>à di chi<br />

si siede sulla selleria posteriore.<br />

L’incernieramento delle porte posteriori<br />

facil<strong>it</strong>a l’accessibil<strong>it</strong>à all’ab<strong>it</strong>acolo, tanto<br />

più che si aprono sino a 84°, e impone<br />

come unica contromisura solo una maggiore<br />

attenzione per scorgere auto in arrivo<br />

quando si scende dalla vettura dal<br />

lato della carreggiata.<br />

L’atmosfera gradevole dello spazioso ab<strong>it</strong>acolo,<br />

impressa sia dal design dell’arredamento,<br />

sia dalla cura posta nella fin<strong>it</strong>ura,<br />

mimetizza tante soluzioni rivolte alla<br />

funzional<strong>it</strong>à come i 32 portaoggetti, l’ined<strong>it</strong>o<br />

FlexRail - in sostanza una lunga consolle<br />

centrale cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da binari sui cui<br />

fissare e fare scorrere vari moduli portaoggetti<br />

o il bracciolo - e l’ultima evoluzione<br />

del FlexSpace. Si tratta di un ingegnoso<br />

sistema che consente di fare<br />

scomparire a livello del pavimento con<br />

un solo, semplice, movimento ogni singola<br />

seduta posteriore per incrementare la<br />

volumetria del bagagliaio da 400 sino a<br />

1.500 l<strong>it</strong>ri. Per completare il discorso riguardante<br />

la funzional<strong>it</strong>à della Meriva va


ancora aggiunto che gli appassionati delle<br />

escursioni sulle due ruote a pedali possono<br />

anche richiedere il FlexFix, ovvero il<br />

portabiciclette opzionale integrato nello<br />

scudo paraurti posteriore già proposto<br />

anche da altre Opel. La dotazione di serie<br />

parte da presupposti più che apprezzabili.<br />

Infatti, già l’allestimento Elective offre 6<br />

airbag, climatizzatore manuale, computer<br />

di bordo, cruise control, ESP e Traction<br />

Control, impianto hi-fi con comandi al volante,lettori<br />

cd-mp3 e presa aux.<br />

Una dotazione che sul Cosmo s’arricchisce<br />

con la selleria rivest<strong>it</strong>a in pelle/tessuto,<br />

i vetri posteriori oscurati, il climatizzatore<br />

automatico bi-zona, i fendinebbia, i<br />

cerchi in lega da 16” e l’impianto hi-fi con<br />

graphic-display. L’impostazione del posto<br />

guida impone una posizione un po’ troppo<br />

alta anche ricorrendo alle numerose<br />

regolazioni del sedile e del volante, ma<br />

alla fine ne guadagna la visibil<strong>it</strong>à, che è<br />

buona in ogni direzione. Un fattore che<br />

completa il giudizio pos<strong>it</strong>ivo sulla nuova<br />

Meriva, alla prova dei fatti grazie, soprattutto,<br />

al comportamento equilibrato ma<br />

rigoroso anche nelle s<strong>it</strong>uazioni d’emergenza;<br />

qui mostra una buona propensione<br />

a recuperare in fretta e senza nervosismi<br />

la giusta rotta, grazie sia alla solerzia<br />

dei sistemi di controllo del dinamismo, sia<br />

alla corretta taratura dell’assetto. Quest’ultimo,<br />

pur essendo piuttosto frenato,<br />

non delude le attese poiché assicura il giusto<br />

molleggio su ogni tipo di fondo e,<br />

sommandosi agli effetti della silenzios<strong>it</strong>à<br />

che si riscontra nell’ab<strong>it</strong>acolo a tutte le<br />

andature, decreta un valido confort.<br />

Guidando la 1.400 a benzina da 103 kW-<br />

140 CV, il motore risulta in perfetta sintonia<br />

con la corporatura della Meriva edizione<br />

2010. Infatti, sfodera un’erogazione<br />

piena e fluida già a partire dai bassi regimi<br />

e con la complic<strong>it</strong>à dell’azzeccata spaziatura<br />

del cambio a 6 marce sostiene le variazioni<br />

di regimi con disinvoltura.<br />

Come conferma la possibil<strong>it</strong>à di utilizzare<br />

la sesta marcia anche alle andature lente<br />

senza che s’inneschino es<strong>it</strong>azioni nel funzionamento<br />

del motore e affiorino fenomeni<br />

parass<strong>it</strong>i per la fluid<strong>it</strong>à della guida e<br />

di marcia. A settembre arriverà la versione<br />

ecoFlex del motore 1.3 CDTi da 95<br />

CV e due versioni più potenti del 1.7 CDi<br />

rispettivamente 110 e 130 CV. •<br />

MERIVA 1.4 1.4 TURBO 1.3 CDTI 1.7 CDTI<br />

Prezzo euro<br />

16.250 / 18.250 14.250 / 20.250 17.750 / 19.750 20.750 / 22.750<br />

Potenza kW (CV)<br />

74 (100) 88 (120) / 103 (140) 55 (75) 74 (100)<br />

Coppia massima Nm<br />

130 175 / 200 180 260<br />

Veloc<strong>it</strong>à massima km/h<br />

177 188 / 196 160 172<br />

Accelerazione da 0 a 100 km/h 13”9 11”5 / 10”3 16”9 13”9<br />

Consumo medio l<strong>it</strong>ri/100 km 6,1 6,1 / 6,7 4,9 6,4<br />

Emissioni CO2 g/km<br />

144 143 / 156 129 168<br />

Lung-Larg-Alt mm<br />

Bagagliaio dmc<br />

4288-1812-1615<br />

da 400 a 1500<br />

SCHEDA TECNICA<br />

Le concorrenti<br />

19<br />

CITROËN C3PICASSO<br />

Non difetta certo d’original<strong>it</strong>à ed<br />

è molto funzionale la C3 Picasso,<br />

offerta in molti allestimenti con<br />

due motori a benzina - 1.400 e<br />

1.600 - e due turbodiesel 1.600 a<br />

prezzi che spaziano da 14.900 a<br />

21.200 euro.<br />

LANCIA MUSA<br />

Più che sull’original<strong>it</strong>à stilistica la<br />

Musa punta sulla ricercatezza e,<br />

grazie a questo fattore, è fra le più<br />

apprezzate monovolume di piccola<br />

taglia. Monta motori a benzina,<br />

GPL e turbodiesel ed è proposta<br />

a partire da 15.600 euro.<br />

NISSAN CUBE<br />

La squadratissima Cube si segnala<br />

per i lineamenti assai inusuali e per<br />

la versatil<strong>it</strong>à dell’interno. È<br />

proposta con un motore 1.600 a<br />

benzina e un 1.500 turbodiesel,<br />

entrambi da 110 CV, a prezzi che<br />

spaziano da 17.550 a 22.300 euro.<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010


ECM - Giugno/Luglio 2010<br />

20<br />

Eleganza e versatil<strong>it</strong>à<br />

in nove versioni<br />

La ricca famiglia<br />

della Mercedes<br />

Classe R si rinnova<br />

nel model year<br />

2010; soluzioni di<br />

spazio e motori<br />

per ogni esigenza.<br />

Se un modello nuovo o rinnovato si<br />

presenta con un totale di nove diverse<br />

versioni si può davvero parlare di<br />

un’intera gamma, pronta a soddisfare ogni<br />

esigenza di uso e di motorizzazione. È<br />

quello che avviene con la Mercedes Classe<br />

R nel “model year” 2010 che comincia<br />

con il proporsi su due misure di passo:<br />

normale o lungo, e due tipi di trazione,<br />

posteriore ed integrale permanente<br />

4MATIC. Non meno vasta la scelta di<br />

motorizzazioni e di versioni a basso consumo,<br />

BlueTEC e BlueEFFICIENCY: difficile<br />

trovare qualcosa di più organico e ragionato.<br />

Se poi alla lunghissima lista di dotazioni<br />

di serie comuni a tutte le versioni<br />

si aggiungono i vari pacchetti di personalizzazione<br />

a richiesta (compreso quello<br />

sportivo AMG) diventa davvero impossibile<br />

trovare qualcosa di nuovo da inserire.<br />

Ecco, comunque, in sintesi, come si<br />

compone la gamma:<br />

Passo normale, R 300 CDI BlueEFFI-<br />

CIENCY - R 350 CDI 4MATIC - R 300 -<br />

R 350 4MATIC;<br />

Passo lungo, R 350 CDI 4MATIC - R 350<br />

BlueTEC 4MATIC - R 300 - R 350 4MA-<br />

TIC - R 500 4MATIC, tutti ottimizzati<br />

nell’efficienza e nelle emissioni. Le potenze<br />

vanno da 231 a 388 CV per i benzina e<br />

da 190 a 224 per i diesel.<br />

Nel rinnovamento estetico gli stilisti hanno<br />

posto particolare attenzione alla parte<br />

anteriore che è stata completamente ri-<br />

vista e gli interventi hanno determinato<br />

un’impressione di maggior larghezza ed<br />

equilibrio della vettura, che appare anche<br />

più sportiva e dinamica in quanto meglio<br />

“ancorata” a terra. Oltre al vano motore,<br />

sono stati ridisegnti anche i parafanghi, la<br />

calandra, i gruppi ottici e i paraurti con<br />

protezione antincastro cromata. A richiesta,<br />

in abbinamento ai fari bixeno, il frontale<br />

di Classe R può essere imprezios<strong>it</strong>o<br />

con un tocco in più di eleganza cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

da un listello cromato con luci diurne a<br />

Led integrate. Nuovi sono anche gli allog-<br />

giamenti dei retrovisori ed i cerchi in<br />

lega, disponibili in diverse dimensioni (da<br />

17 a 21 pollici). Anche il posteriore si rinnova<br />

ed appare a sua volta più largo e<br />

teso, grazie al paraurti, ai gruppi ottici ed<br />

al terminale di scarico dal nuovo disegno.<br />

La nuova Classe R vanta inoltre numerosi<br />

sistemi di assistenza alla guida che garantiscono<br />

massimi livelli di confort, sicurezza<br />

e intrattenimento.<br />

Tra questi il Tempomat con regolazione<br />

della distanza DISTRONIC di sicurezza,<br />

le sospensioni pneumatiche AIRMATIC<br />

con sistema adattivo ADS ed il Blind Spot<br />

Assist che rende i cambi corsia nettamente<br />

più sicuri. Il moderno sistema di<br />

comando vocale VOICETRONIC rende<br />

l’utilizzo degli impianti telematici più<br />

semplice ed immediato; una telecamera<br />

per la retromarcia assist<strong>it</strong>a permette di<br />

effettuare parcheggi rapidi e manovre anche<br />

in condizioni di visuale ridotta.<br />

Grazie al Rear Entertainement System, i<br />

passeggeri posteriori possono infine seguire<br />

a bordo il programma video prefer<strong>it</strong>o.<br />


Focus e fiamme<br />

in 500 esemplari<br />

L’ultima RS di Ford<br />

è una straordinaria<br />

ed esclusiva Focus<br />

da 350 CV, 265<br />

km/h di veloc<strong>it</strong>à<br />

massima, 5,6<br />

secondi da 0 a 100<br />

km/h e una<br />

minacciosa livrea<br />

nero opaco.<br />

La sigla RS ricorda emozioni forti in<br />

casa Ford e tra gli appassionati di auto<br />

ad alte prestazioni di origini corsaiole:<br />

una su tutte, la Sierra RS 500 degli<br />

anni 80.<br />

Rinasce ora per celebrare questa gloriosa<br />

famiglia che arriva alla fine della sua carriera<br />

e per identificare una supersportiva<br />

Focus che viene realizzata in “Lim<strong>it</strong>ed<br />

Ed<strong>it</strong>ion” in soli 500 esemplari numerati.<br />

Diciamo sub<strong>it</strong>o del prezzo, 41.500 euro<br />

(davvero compet<strong>it</strong>ivo in questa categoria)<br />

e delle prestazioni, 5,6 secondi da 0 a<br />

100 km/h e 265 km/h di veloc<strong>it</strong>à massima,<br />

ottenute dal motore 5 cilindri di<br />

2.500 cc da 258 kW-350 CV a 6.000 giri<br />

(15% in più di quello della RS “normale”)<br />

e 460 Nm di coppia tra 2.500 e 4.500<br />

giri. Come riconoscerla? Ovviamente, in<br />

primo luogo dall’aspetto particolarmente<br />

cattivo che vede per la carrozzeria un’esclusiva<br />

verniciatura di color nero con<br />

pellicola opacizzante e una serie di interventi<br />

estetici e funzionali (cerchi in lega in<br />

tinta da 19”, spoiler, deflettore ed altre<br />

appendici aerodinamiche) che dicono<br />

con chiarezza cosa nasconde il vano motore<br />

e quali emozioni promette.<br />

Per bilanciare nel modo opportuno le poderose<br />

prestazioni del motore ai medi ed<br />

altissimi regimi, l’un<strong>it</strong>à è stata perfezionata<br />

con una serie completa di accorgimenti<br />

tecnici destinati a migliorare la ventilazione<br />

e il processo di combustione. Troviamo<br />

così un intercooler di maggiori dimensioni<br />

che produce un'alimentazione<br />

più leggera e uniforme, un tubo di scarico<br />

con diametro maggiorato e una pompa<br />

del carburante rinnovata, cui si aggiunge<br />

un software aggiornato.<br />

Vanno poi segnalate le qual<strong>it</strong>à del telaio<br />

avanzato a trazione anteriore che prevede<br />

un battistrada più largo, l’esclusiva sospensione<br />

anteriore RevoKnuckle, il differenziale<br />

elicoidale a sl<strong>it</strong>tamento lim<strong>it</strong>ato,<br />

il cambio... e da ultimi, ma non meno<br />

importanti, i freni potenziati ad alta resi-<br />

stenza. Da sole le prestazioni assolute,<br />

però, non bastano a definire un’auto<br />

sportiva, ci vuole anche l’indispensabile<br />

affidabil<strong>it</strong>à che consente di godere a lungo<br />

del mezzo e del piacere di guida nonostante<br />

gli usi inev<strong>it</strong>abilimente “esasperati”<br />

cui il veicolo può essere sottoposto.<br />

Ecco allora le garanzie che vengono da<br />

un programma di sviluppo che ha previsto<br />

anche un test di resistenza al Nürburgring<br />

dove gli ingegneri del Team RS di<br />

Ford sono stati raggiunti da tre piloti da<br />

corsa che si sono dati il cambio per realizzare<br />

10.000 km di guida non-stop,<br />

equivalenti a 10 gare consecutive di 24<br />

ore l’una sul Nürburgring. Risultato:<br />

dopo 500 giri non-stop si è ottenuto ancora<br />

un tempo sul giro vicino agli 8 minuti.<br />

L’allestimento interno non può certo<br />

tradire l’immagine e la missione dell’auto,<br />

ma nemmeno rifiutare un’uso normale<br />

nel traffico di ogni giorno.<br />

Da qui un sapiente mix di sportiv<strong>it</strong>à, eleganza<br />

e confort, con dotazioni, dettagli,<br />

sistemi di sicurezza e intrattenimento<br />

che niente hanno da invidiare alle berline<br />

alto di gamma. •<br />

21<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010


ECM - Giugno/Luglio 2010<br />

22<br />

Più attenzione<br />

all’ecologia<br />

Lievi modifiche<br />

estetiche e<br />

l’alimentazione<br />

ibrida per il<br />

Volkswagen<br />

Touareg.<br />

Come il modello precedente la<br />

nuova Touareg rientra sempre fa i<br />

SUV di grossa taglia del settore<br />

Premium, ma s’inserisce in questo contesto<br />

in maniera pol<strong>it</strong>icamente più corretta<br />

rispetto al passato, portando al debutto<br />

anche la prima versione ibrida firmata<br />

Volkswagen. Ma le nov<strong>it</strong>à legate alla Touareg<br />

edizione 2010 non si lim<strong>it</strong>ano a questo<br />

fattore. Infatti, il nuovo modello è frutto<br />

di un progetto sviluppato ex-novo, in<br />

cui l’innovazione stilistica e quella tecnologica<br />

si combinano con soluzioni destinate<br />

al contenimento del peso che arriva<br />

a essere inferiore di circa 200 kg a quello<br />

del modello precedente, al miglioramento<br />

dell’aerodinamica e alla riduzione dei<br />

consumi e delle emissioni.<br />

Al momento la gamma propone a 73.400<br />

euro la 3.000 cc V6 TSI Hybrid - spinta<br />

da un’un<strong>it</strong>à a iniezione diretta di benzina<br />

sovralimentata da un compressore volumetrico<br />

con 333 CV e da un’elettrica da<br />

47 CV posta fra il motore e il cambio per<br />

una potenza complessiva di 283 kW-380<br />

CV - che per brevi tratti può muoversi<br />

anche solo in modal<strong>it</strong>à Emissioni Zero; a<br />

questa si aggiungono la 3.0 V6 TDI Blue-<br />

Motion da 176 KW-240 CV che costa<br />

50.000 euro e, infine, la 4.2 V8 TDI con<br />

250 kW-340 CV da 69.700 euro. A breve<br />

arriverà la 3.0 V6 FSI BlueMotion da 208<br />

kW-280 CV e in autunno i ranghi s’amplieranno<br />

con un’altra 3.0 V6 TDI Blue-<br />

Motion che metterà in campo 152 kW-<br />

204 CV. Tutte adottano di serie il nuovo<br />

cambio automatico-sequenziale a 8 marce,<br />

il sistema di trazione integrale 4Motion<br />

con ripart<strong>it</strong>ore di coppia Torsen, i<br />

bloccaggi elettronici dei differenziali e il<br />

programma Off-Road che setta la meccanica<br />

per l’impiego sui percorsi impervi.<br />

Gli irriducibili dell’off-road duro possono<br />

anche optare per la 3.0 V6 TDI equipaggiata<br />

con la specialistica trazione 4XMotion<br />

abbinata al riduttore e al pacchetto<br />

Terrain Tech. In questo caso, insieme alla<br />

cresc<strong>it</strong>a dell’altezza libera dal suolo e alla<br />

capac<strong>it</strong>à del serbatoio elevata a 100 l<strong>it</strong>ri,<br />

si può contare anche su un differenziale<br />

centrale a lamelle con bloccaggio elettronico<br />

e sul riduttore.<br />

Sebbene dimensionalmente simile alla<br />

precedente, la nuova Touareg vanta una<br />

linea slanciata che deve tanto all’equilibrio<br />

delle proporzioni - sulle quali si riverbera<br />

anche l’ampiezza del passo -<br />

quanto all’attuale linguaggio stilistico del<br />

marchio che, attraverso tratti decisi, genera<br />

un aspetto inconfondibile e grintoso.<br />

Razional<strong>it</strong>à e ricercatezza dominano<br />

anche nell’ampio ab<strong>it</strong>acolo dove l’atmosfera<br />

è influenzata anche dall’accuratezza<br />

costruttiva, dal pregio dei materiali e dal<br />

ricco equipaggiamento. A richiesta, può<br />

essere integrato da sofisticati accessori<br />

come il sistema proattivo di protezione<br />

degli occupanti, l’impianto di telecamere<br />

che sorveglia l’intero perimetro della carrozzeria,<br />

il dispos<strong>it</strong>ivo che neutralizza gli<br />

angoli bui dei retrovisori e i sistemi che<br />

avvertono il guidatore quando “divaga”<br />

dalla corsia di marcia o rischia di tamponare<br />

qualcuno. •


Il sogno proib<strong>it</strong>o che<br />

pochissimi possono realizzare<br />

L’indimenticabile<br />

sigla GTO torna<br />

sulla Ferrari 599:<br />

670 CV, 335 km/h,<br />

3,35 secondi nello<br />

scatto 0-100 km/h.<br />

Vera F1 da strada<br />

a 320.000 euro.<br />

Qualche volta r<strong>it</strong>ornano. Ma ci<br />

speravano in pochi che tornasse<br />

a vivere la “superm<strong>it</strong>ica” sigla<br />

GTO (Gran Turismo Omologata). Quella<br />

della 250 Ferrari del 1962, per intenderci,<br />

che oggi vale milioni di euro e provoca<br />

aste feroci tra i collezionisti appena si sa<br />

che c’è un esemplare superst<strong>it</strong>e in vend<strong>it</strong>a.<br />

La sola, all’epoca, che poteva girare<br />

per strada e poi, con piccoli interventi richiesti<br />

dai regolamenti, vincere le gare più<br />

impegnative.<br />

Oppure la 288 del 1984 disegnata da<br />

Leonardo Fioravanti (una delle tante Ferrari)<br />

per Pininfarina e realizzata in soli<br />

200 esemplari. Cose d’altri tempi. Adesso<br />

ci risiamo, non soltanto nel nome, con<br />

la 599 GTO, evoluzione estrema della<br />

599 GTB Fiorano usc<strong>it</strong>a quattro anni fa,<br />

regina assoluta delle coupé supersportive<br />

e superesclusive con il suo numero lim<strong>it</strong>ato<br />

(a 599 esemplari, appunto) e con il<br />

suo poderoso motore da 620 CV.<br />

Ma “accontentarsi” è un verbo che in<br />

Ferrari (e che i suoi fortunati quanto abbienti<br />

fans) rifiutano e quindi la risposta è<br />

la 599 GTO che, per mettere sub<strong>it</strong>o le<br />

cose in chiaro, si è fatta rifare un ab<strong>it</strong>o<br />

straordinariamente emozionale ed aerodinamico<br />

sempre dal sarto di fiducia Pininfarina<br />

e ha tirato fuori altri 50 CV (670<br />

in tutto a 8.250 giri e 620 Nm di coppia a<br />

6.500 giri) dal V12 a 65° di 5.999 cc.<br />

Lo serve un cambio a 6 marce elettroattuato,<br />

particolarmente emozionante non<br />

solo per la rapid<strong>it</strong>à di cambiata (circa 60<br />

millisecondi) ma addir<strong>it</strong>tura da lasciare<br />

senza fiato quando si è presa sufficiente<br />

confidenza con la scalata multipla. Succede<br />

che tenendo tirato il paddle “down” in<br />

staccata le marce scalano in successione<br />

tanto più rapida quanto più decisa è la<br />

pressione sul freno. Roba da Formula 1.<br />

La trazione, ovviamente, non può che essere<br />

posteriore.<br />

La veloc<strong>it</strong>à massima è indicata in 335<br />

km/h e lo scatto da 0 a 100 km/h viene<br />

coperto in 3,35 secondi. Chiudiamo con<br />

le cifre, così ci risvegliamo dal sogno:<br />

320.000 euro il prezzo, ma è inutile affannarsi<br />

o cercare raccomandazioni, tutta<br />

la produzione è già prenotata.<br />

Vediamo allora di dettagliare meglio la<br />

scheda tecnica parlando delle specialissime<br />

gomme Michelin composte da tre diverse<br />

mescole, del “manettino” per variare<br />

l’assetto, in posizione “Race” per<br />

l’uso in pista, o in Ct e Cst off per eliminare<br />

il controllo della trazione e poi della<br />

stabil<strong>it</strong>à; e ancora dei freni Brembo in<br />

carboceramica, dei materiali compos<strong>it</strong>i<br />

che hanno contenuto il peso in soli 1.495<br />

kg per lo straordinario rapporto<br />

peso/potenza di 2,23 kg/CV.<br />

Per non dire del sound del motore giustamente<br />

brevettato come tutte le cose<br />

di alto valore “artistico”.<br />

Tutto si tiene con un allestimento interno<br />

che, a partire dal volante multifunzioni,<br />

con palette in carbonio più lunghe, che<br />

23<br />

poco ha da invidiare a quello di Alonso e<br />

Massa, dai sedili Recaro in Alcantara o<br />

nell’inim<strong>it</strong>abile pelle Poltrona Frau lavorata<br />

artigianalmente, dalla strumentazione<br />

sportiva con contagiri a fondo giallo in<br />

evidenza, fa davvero sentire il fortunato<br />

possessore/pilota a bordo di qualcosa di<br />

assolutamente unico e irripetibile. •<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010


ECM - Giugno/Luglio 2010 BWW<br />

24<br />

porta a Pechino<br />

una bella lezione di stile<br />

La Concept Gran<br />

Coupé prestigiosa<br />

anticipazione dello<br />

stile delle future<br />

sportive di <strong>BMW</strong>.<br />

Si chiama Gran Coupé la nov<strong>it</strong>à che<br />

<strong>BMW</strong> ha portato al Salone di Pechino<br />

e, per ora, è ancora sotto forma<br />

di concept. Si presenta con la veste, quanto<br />

mai seducente, di un’elegante e sporti-<br />

va coupé a quattro porte, “schiacciata” al<br />

suolo in virtù di un assetto ribassato (100<br />

mm meno dei normali modelli di serie e<br />

meno di 1,40 mt l’altezza complessiva ) e<br />

di carreggiate particolarmente larghe.<br />

Spiccano il passo lungo, il cofano motore<br />

convesso con linee che puntano in avanti,<br />

l’ab<strong>it</strong>acolo arretrato con grandi superfici<br />

vetrate, la linea del tetto molto scivolata<br />

e lo sbalzo anteriore corto.<br />

Tra i dettagli costruttivi si notano anche le<br />

portiere prive di telaio per i vetri, gli incisivi<br />

gruppi ottici a Led, le prese d’aria che<br />

allargano il frontale e che incorporano le<br />

luci di posizione sempre a Led, i passaruote<br />

fortemente bombati, il taglio deci-<br />

so che solca le fiancate, lo specifico disegno<br />

delle ruote in lega con razze singole,<br />

il terzo stop inser<strong>it</strong>o in tutta la larghezza<br />

del lunotto, gli specchietti leggeri e integrati<br />

in supporti alla base dei finestrini e il<br />

particolare disegno delle luci posteriorie<br />

degli scarichi.<br />

Ne esce un’evidente impressione di potenza<br />

ed eleganza sostenuta dalle dimensioni<br />

importanti della vettura (circa 5 metri<br />

la lunghezza) che ne anticipano il notevole<br />

potenziale dinamico.<br />

Nessuna indicazione viene rilasciata circa<br />

le possibili motorizzazioni; problema evidentemente<br />

secondario, al momento,<br />

data la grande disponibil<strong>it</strong>à di propulsori<br />

nella banca di organi meccanici di <strong>BMW</strong> e<br />

idonei ad animare un veicolo Premium di<br />

questo livello, che unisce le caratters<strong>it</strong>iche<br />

di una moderna GT di grande temperamento<br />

con la disponibil<strong>it</strong>à di spazio in<br />

pieno confort per più di due persone.<br />

A Pechino la casa di Monaco ha portato,<br />

tra l’altro, anche le versioni allungate della<br />

Serie 5 appos<strong>it</strong>amente progettate per il<br />

mercato cinese sul quale detiene una posizione<br />

di assoluto rilievo tra i vari costruttori<br />

occidentali e giapponesi che, direttamente<br />

o per accordi con realtà locali,<br />

operano in questo grande paese con<br />

un tasso di sviluppo della motorizzazione<br />

in forte e prolungato sviluppo. •


La futura Mercedes che<br />

infrange schemi consolidati<br />

Ricca di promesse<br />

non solo stilistiche<br />

la Shooting Break<br />

che Mercedes ha<br />

presentato al<br />

Salone di Pechino;<br />

motore da 306 CV.<br />

Il più classico dei marchi tedeschi non<br />

smette di stupire quanto a volontà di<br />

rinnovamento. In senso lato, per avere<br />

presentato una vettura quasi defin<strong>it</strong>iva,<br />

la Concept Shooting Break, niente di meno<br />

che al Salone di Pechino “Auto China<br />

2010”, vale a dire terra (quasi) vergine di<br />

conquista commerciale.<br />

In senso stretto, per la disinvoltura con la<br />

quale ha per essa adottato il termine di<br />

Shooting Break. Nome desueto e conosciuto<br />

forse dai soli “malati” di automobile,<br />

che sta a indicare, e qui c<strong>it</strong>iamo pari<br />

pari la manualistica, “...nur zwei Türen<br />

und drei Fahrzeugsäule-Paar” che con<br />

teutonica precisione significa “...solo due<br />

porte e tre paia di montanti”.<br />

La Shooting Break, però, di portiere ne<br />

ha quattro e altrettante paia di montanti,<br />

spezzando così uno standard nato in<br />

Gran Bretagna ben consolidato in mer<strong>it</strong>o<br />

a questo tipo di auto. A giustificazione di<br />

tanta libertà potremmo addurre il fatto<br />

che la vettura deriva dalla CLS, anch’essa<br />

figlia della moderna ingegneria genetica,<br />

visto che è un coupé, ma ha quattro porte.<br />

Rincarando la dose, Mercedes potrebbe<br />

affermare che, visto che l’automobile<br />

l’ha inventata lei (sì, ci sono altri<br />

pretendenti a questa primogen<strong>it</strong>ura, ma<br />

la realtà storica è quella) può permettersi<br />

di reinventarla come le pare e piace.<br />

E quindi ecco uscire dagli atelier di Stoccarda<br />

questa filante vettura, che unisce la<br />

grinta di un frontale da auto da corsa un<br />

po’ rétro a una coda “fastback” con apertura<br />

a portellone.<br />

Anzi, “a portellino” viste le dimensioni<br />

contenute ben lontane dagli antri cavernosi<br />

delle kombi con la stella. Del resto la<br />

capac<strong>it</strong>à interna non è stata la prima<br />

preoccupazione per i designer della<br />

Shooting Break, visto che è stata scelta la<br />

formula ab<strong>it</strong>ativa dei quattro posti singoli,<br />

ciascuno con una poltroncina dalla ricercata<br />

sagoma anatomica, con tanto di fes-<br />

sura orizzontale, tipica dei sedili racing,<br />

fatta per le cinture di sicurezza da competizione.<br />

Qui, però, la competizione<br />

non è certo quella delle piste, ma quella<br />

del prestigio, fatto di inventiva e di raffinatezza<br />

tecnica. Se la prima qual<strong>it</strong>à salta<br />

sub<strong>it</strong>o all’occhio, per la tecnica segnaliamo<br />

che la Shooting Break inaugura una<br />

nuova serie di motori sei cilindri con V a<br />

25<br />

60° (e qui gli amanti della bella meccanica<br />

troveranno finalmente soddisfazione,<br />

dopo anni di V 90° che necess<strong>it</strong>avano dei<br />

contralberi di bilanciatura), con iniezione<br />

diretta sequenziale di benzina in grado di<br />

erogare, in questa versione 3.500 cc, 225<br />

kW-306 CV e 370 Nm, con consumi ed<br />

emissioni contenute, in nome della tecnologia<br />

BlueEfficiency. •<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010


26<br />

Volkswagen Phaeton<br />

il rilancio dalla Cina<br />

camente perse le tracce, sovrastata<br />

da altre ammiraglie di più forte immagine,<br />

in qualche caso, anche di prezzo<br />

inferiore e, se vogliamo dirla tutta, anche<br />

di più seducente appeal. Adesso l’ammiraglia<br />

Volkswagen, l’imponente Phaeton<br />

(5.060 a passo corto o 5.180 mm a passo<br />

lungo) è andata a cercarsi un rilancio all’ultimo<br />

Salone di Pechino contando su un<br />

ammodernamento estetico che riguarda<br />

principalmente il frontale, con modifiche<br />

anche alla zona posteriore ed al profilo<br />

della vettura. Punta, come sempre, sull’elevato<br />

standard di qual<strong>it</strong>à e di dotazioni<br />

e sulla ricca scheda tecnica. Questa offre<br />

di serie la trazione integrale e le sospensioni<br />

pneumatiche, la gestione dinamica<br />

degli abbaglianti (Dynamic Light Assist) e<br />

un sistema di navigazione in grado di integrare,<br />

all’occorrenza, i dati di Google all’interno<br />

delle mappe visualizzate. Grazie<br />

alla telecamera anteriore (a richiesta), la<br />

Phaeton riesce poi a “vedere” la segnaletica<br />

stradale, visualizzando i lim<strong>it</strong>i di velo-<br />

ECM - Giugno/Luglio 2010 Sulle nostre strade se ne sono prati-<br />

c<strong>it</strong>à nella strumentazione (indicatore multifunzione)<br />

e sullo schermo touchscreen<br />

nella consolle centrale. Per la prima volta<br />

al mondo il sistema riconosce anche i segnali<br />

di divieto di sorpasso ed è in grado<br />

di riprodurli.<br />

Tre i motori a benzina a 6, 8 e 12 cilindri<br />

per potenze tra 240 e 450 CV; uno il diesel,<br />

V6 TDI da 280 CV. •<br />

Ford Start da Pechino<br />

la c<strong>it</strong>y car del futuro Al<br />

recente Salone di Pechino la Ford<br />

ha presentato la concept Start, interessante<br />

studio per una possibile<br />

c<strong>it</strong>y car del futuro prossimo. Il progetto<br />

si è sviluppato al Centro RD di Irvine in<br />

California che fonde la tecnologia Ford<br />

ECOBOOST di prossima produzione con<br />

uno stile molto moderno ed aerodinamico<br />

per un’auto che utilizza materiali particolarmente<br />

leggeri e punta ad una sostenibil<strong>it</strong>à<br />

decisamente avanzata. La filosofia<br />

del progetto è infatti quella di contribuire<br />

alla soluzione dei problemi di congestione<br />

del traffico nelle aree ad alta dens<strong>it</strong>à (la<br />

Start misura solo 3.700 mm per 1.672 di<br />

larghezza e 1.400 di altezza) e contenere<br />

le emissioni inquinanti. L’intera superficie<br />

esterna a filo riflette i flussi d’aria così da<br />

ridurre al minimo la resistenza e consentire<br />

il massimo di efficienza quanto a consumo<br />

di carburante.<br />

L’aerodinamica è completata da cerchi in<br />

alluminio stampato da 17x6,5 pollici che<br />

accolgono pneumatici Michelin Green<br />

205/45 R17 con uno specifico battistrada<br />

che offre la minima resistenza al rotol-<br />

mento. Infine, tutto il sottoscocca è protetto<br />

da un pannello che favorisce lo<br />

scorrere dei flussi sotto la vettura.<br />

In vista del contenimento del peso, la<br />

struttura del veicolo è in allumiinio e acciaio<br />

e sempre in alluminio la cellula di sicurezza.<br />

Tutta la pannelleria esterna è invece<br />

in materiali composti riciclati, deformabili<br />

e precolorati. Stessa composizione<br />

per il pannello del tetto che viene fissato<br />

in modo molto originale, cioè a scatto,<br />

così da facil<strong>it</strong>are al massimo la rimozione<br />

e la sost<strong>it</strong>uzione.<br />

L’organic<strong>it</strong>à della ricerca aerodinamica<br />

trova conferma anche nello sbalzo minimo<br />

per i parafanghi anteriori e posteriori<br />

e per i pannelli laterali posteriori.<br />

Il veicolo utilizza un motore tre cilindri di<br />

1.000 cc dalla resa comparabile a quella<br />

di un normale 1.400 cc con emissioni di<br />

CO 2 sotto i 100 g/km.<br />

Fra le dotazioni innovative spicca il<br />

MyFord Mobile Concept che si collega ad<br />

uno smart phone che consente agli occupanti<br />

di svolgere molte funzioni rimanendo<br />

a bordo. •


Renault Koleos 2010<br />

e New Scénic EleGo<br />

Acirca due anni dal lancio Renault<br />

aggiorna il Crossover 4x4 Koleos,<br />

presentando il Model Year 2010.<br />

Tante le nov<strong>it</strong>à soprattutto per quanto riguarda<br />

il look e la dotazione di serie, ora<br />

decisamente più completa. Tre i livelli di<br />

equipaggiamento tra cui scegliere: Koleos,<br />

Dynamique e l’esclusivo Luxe.<br />

La versione 2010 mantiene le dimensioni<br />

precedenti: 4.520 mm di lunghezza per<br />

1.860 di larghezza e 1.700 di altezza e<br />

non cambia la capac<strong>it</strong>à di carico del bagagliaio<br />

che parte da 450 dmc e arriva fino<br />

a 1.380 con i sedili posteriori ribaltati.<br />

I principali aggiornamenti, fin dall’allestimento<br />

d’ingresso Koleos, riguardano ele-<br />

Continua la pol<strong>it</strong>ica in favore dell’eco-mobil<strong>it</strong>à<br />

da parte di Renault,<br />

che ha presentato la versione defin<strong>it</strong>iva<br />

dei due nuovi modelli totalmente<br />

elettrici: Fluence Z.E. e Kangoo Express<br />

Z.E., dove la sigla Z.E. sta, naturalmente,<br />

per Zero Emissioni di CO 2.<br />

La Fluence Z.E., prima tre volumi elettrica<br />

nel settore delle compatte, si caratterizza<br />

esternamente per una serie di<br />

elementi che la differenziano dalla consorella<br />

con motore convenzionale non disponibile<br />

in Italia. Monta un motore da 70<br />

kW e 226 Nm di coppia alimentato da<br />

batterie agli ioni di l<strong>it</strong>io, che assicurano<br />

un’autonomia di 160 km e una veloc<strong>it</strong>à<br />

massima di 135 km/h. Tre le modal<strong>it</strong>à di<br />

ricarica: presa domestica da 220 V in 6/8<br />

ore, colonne di ricarica rapida da 400 V<br />

in circa 30 minuti e un sistema di sost<strong>it</strong>uzione<br />

della batteria in pochi minuti, che si<br />

effettua solo nelle appos<strong>it</strong>e stazioni.<br />

Stesse soluzioni per il Kangoo Express<br />

Z.E., veicolo commerciale che promette<br />

affidabil<strong>it</strong>à e durabil<strong>it</strong>à elevate con bassi<br />

costi d’esercizio. Le batterie agli ioni di l<strong>it</strong>io,<br />

poste sotto il pianale, non intaccano<br />

la capac<strong>it</strong>à di carico e muovono un motore<br />

elettrico da 44 kW, sempre per un’autonomia<br />

di 160 km. Fluence Z.E. e Kangoo<br />

Express Z.E. sono prenotabili online<br />

fin da ora e saranno commercializzate dal<br />

primo semestre 2011. Non sono ancora<br />

noti i prezzi. •<br />

ganza e funzional<strong>it</strong>à: incrementano la prima<br />

la nuova selleria, i dettagli cromati e i<br />

cerchi in lega da 17”, mentre la seconda<br />

cresce grazie al regolatore/lim<strong>it</strong>atore di<br />

veloc<strong>it</strong>à, alla radio Cd-Mp3 e al k<strong>it</strong> vivavoce<br />

Bluetooth. Ulteriori cambiamenti<br />

riguardano la versione 4x2, resa ancora<br />

più sportiva dalle protezioni del paraurti<br />

e dallo spoiler posteriore che assicura<br />

miglioramenti nell’aerodinamica.<br />

L’equipaggiamento di secondo livello<br />

Dynamique aggiunge il navigatore Tom-<br />

Tom, mentre il Luxe è dedicato alla clientela<br />

più esigente e, per rendere l’offerta<br />

ancora più distintiva, include cerchi da 18<br />

Renault Fluence Z.E.<br />

e Kangoo Express Z.E.<br />

pollici, impianto audio Bose Sound<br />

System con sette altoparlanti e subwoofer,<br />

navigatore con joypad multimediale e<br />

sellerie di pelle in grigio scuro con sedili<br />

riscaldabili.<br />

La gamma motori è rimasta invariata e<br />

comprende un benzina 2.500 cc da 126<br />

kW-170 CV, disponibile anche con l’alimentazione<br />

a GPL, e due diesel 2.000 cc<br />

da 110 kW-150 CV e da 127 kW-175 CV.<br />

Infine i prezzi, in linea con quelli precedenti<br />

e quindi sempre compet<strong>it</strong>ivi: da<br />

24.500 a 33.400 euro.<br />

Nov<strong>it</strong>à anche per la New Scénic, da anni<br />

punto di riferimento nel settore delle<br />

monovolume. È già disponibile la serie lim<strong>it</strong>ata<br />

EleGo, che aggiunge eleganza e<br />

dinamismo al modello; viene proposta<br />

nella versione a sette posti da 4.560 mm<br />

27<br />

di lunghezza e 1.860 di larghezza.<br />

Rispetto alla versione Dynamique da cui<br />

deriva presenta uno stile esterno più coerente<br />

con la denominazione e curato<br />

grazie a numerosi dettagli come la griglia<br />

della calandra e il contorno dei fari fendinebbia<br />

in tonal<strong>it</strong>à Dark Metal, gli specchietti<br />

retrovisori esterni cromati, i vetri<br />

laterali posteriori e il lunotto oscurati.<br />

Cresce il livello di confort a bordo con<br />

l’aggiunta del sistema vivavoce Bluetooth<br />

con comandi integrati al volante e dei<br />

sensori di parcheggio posteriori.<br />

La EleGo viene proposta a 22.800 euro<br />

con il motore a benzina 1.400 cc da<br />

96kW-130 CV, mentre per i due diesel<br />

1.500 cc da 81 kW-110 CV e 1.900 cc da<br />

96kW-130 CV i prezzi sono rispettivamente<br />

di 24.050 e 25.300 euro. •<br />

ECM - Giu

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