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La terapia inalatoria: una monografia di Pneumologia ... - SIAIP

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16<br />

In<strong>di</strong>nnimeo, et al.<br />

Le cavità nasali, i seni paranasali e il rinofaringe<br />

svolgono un ruolo fondamentale nella fisiopatologia<br />

delle vie aeree superiori. Specie in età pe<strong>di</strong>atrica,<br />

tale <strong>di</strong>stretto è il punto <strong>di</strong> partenza dei processi<br />

flogistici infettivi che coinvolgono tutto l’apparato<br />

respiratorio. Il bambino non esegue sempre<br />

<strong>una</strong> corretta toilette delle fosse nasali, il muco<br />

<strong>di</strong>scende, per effetto della gravità, nelle vie aeree<br />

inferiori. Il ristagno <strong>di</strong> muco crea un’alterazione<br />

della normale clearance muco-ciliare, con riduzione<br />

delle immunoglobuline secretorie e conseguente<br />

infezione dell’usuale flora batterica (4).<br />

Vanno, inoltre, considerati fattori anatomici e<br />

costituzionali tipici del bambino, che favoriscono<br />

l’instaurarsi <strong>di</strong> un processo infettivo, come l’ipertrofia<br />

del tessuto linfatico o le caratteristiche dell’unità<br />

rino-faringe-tubo-timpanica.<br />

<strong>La</strong> <strong>terapia</strong> aerosolica è <strong>una</strong> corretta <strong>terapia</strong> curativa<br />

e preventiva, mirata a mantenere pervie e pulite le<br />

cavità nasali e il rinofaringe. È necessario però attenersi<br />

a precisi criteri <strong>di</strong> scelta in merito ai terminali,<br />

specifici per i singoli <strong>di</strong>stretti da me<strong>di</strong>calizzare.<br />

Riniti batteriche, allergiche e<br />

rinosinusiti<br />

Le cause più frequenti <strong>di</strong> ostruzione nasale in età<br />

pe<strong>di</strong>atrica sono riconducibili ad <strong>una</strong> patogenesi<br />

infiammatoria soprattutto su base infettiva ma<br />

anche su base allergica. Le forme infettive sono<br />

causate prevalentemente dai virus (Rhinovirus,<br />

Parainfluenza, Virus Respiratorio Sinciziale) che<br />

penetrano attraverso la mucosa nasale dando<br />

luogo ad un classico raffreddore e interessano<br />

<strong>di</strong>rettamente, o per continuità la mucosa del faringe,<br />

dei seni paranasali e del laringe (5). Nel suo<br />

insieme la sintomatologia mucositica tende ad<br />

autolimitarsi nell’arco <strong>di</strong> <strong>una</strong> settimana. Se però<br />

un’infezione delle prime vie aeree tende a protrarsi<br />

oltre i 10 giorni e il muco <strong>di</strong>viene denso, verdastro,<br />

purulento ed è presente tosse persistente<br />

e alitosi, non va sottovalutata la possibilità <strong>di</strong> un<br />

eventuale interessamento sinusale o adenoideo<br />

con <strong>una</strong> sovrapposizione batterica (Pneumococco,<br />

Haemophilus, Streptococco, Moraxella) (6). Va a<br />

questo proposito ricordato che (7, 8) le infezioni<br />

virali delle alte vie aeree nel bambino dal 5 al 10%<br />

si complicano con un interessamento persistente<br />

dei seni paranasali che può interessare anche i<br />

bambini al <strong>di</strong> sotto dei due anni, dato che i seni<br />

etmoidali e mascellari sono già presenti nel periodo<br />

neonatale. <strong>La</strong> patogenesi dell’interessamento persistente<br />

<strong>di</strong> uno o più seni è riconducibile all’ostruzione<br />

infiammatoria degli osti <strong>di</strong> comunicazione fra<br />

le cavità nasali e i seni stessi. In <strong>una</strong> piccola percentuale<br />

<strong>di</strong> casi il quadro clinico della rinosinusite<br />

può essere quello <strong>di</strong> <strong>una</strong> forma acuta grave con<br />

edema periorbitario, cefalea, algie facciali, febbre,<br />

scolo retronasale muco purulento; prevalgono<br />

invece, la rinosinusite sub acuta e cronica dove il<br />

quadro clinico è caratterizzato principalmente da<br />

ostruzione nasale persistente, spesso associata a<br />

rinorrea, scolo retrofaringeo mucoso, tosse secca<br />

che si alterna a tosse catarrale, notturna e <strong>di</strong>urna<br />

e alitosi (9).<br />

Le rinosinusiti non prontamente o correttamente<br />

trattate oltre a determinare ostruzione nasale persistente,<br />

possono favorire il coinvolgimento delle<br />

basse vie aeree con episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> bronchite catarrale<br />

o asmatiforme o anche vere broncopolmoniti (sindrome<br />

sinu-bronchiale).<br />

Altra causa <strong>di</strong> ostruzione nasale, spesso sotto <strong>di</strong>agnosticata<br />

in età pe<strong>di</strong>atrica, è la rinite allergica, causata<br />

da un processo infiammatorio a carico della<br />

mucosa del naso che consegue ad <strong>una</strong> reazione<br />

immunome<strong>di</strong>ata <strong>di</strong> tipo IgE verso un particolare<br />

allergene al quale il soggetto è sensibilizzato (10).<br />

<strong>La</strong> <strong>terapia</strong><br />

<strong>La</strong> <strong>terapia</strong> delle riniti infettive non complicate si<br />

basa sull’uso <strong>di</strong> abbondanti lavaggi nasali con soluzione<br />

salina con lo scopo <strong>di</strong> ridurre l’edema<br />

infiammatorio della mucosa e facilitare l’asportazione<br />

dei secreti mucosi.<br />

Le forme lievi <strong>di</strong> rinosinusite nel 70-80% dei casi<br />

tendono a guarire spontaneamente senza reliquati<br />

e senza rischio <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>ve a breve termine. Se i<br />

sintomi durano oltre i 10-14 giorni, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dalle caratteristiche della rinorrea (acquosa,<br />

mucosa, purulenta), è necessario iniziare <strong>una</strong><br />

<strong>terapia</strong> antibiotica per via generale. Esistono stu<strong>di</strong><br />

(11, 12) che <strong>di</strong>mostrano come il trattamento antibiotico<br />

precoce riduca la durata della malattia, eliminando<br />

o limitando la possibilità <strong>di</strong> <strong>una</strong> trasformazione<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> forma acuta in <strong>una</strong> cronica.<br />

L’amoxicillina è l’antibiotico più adatto per la <strong>terapia</strong><br />

della rinosinusite lieve (50 mg/kg/<strong>di</strong>e in 3 somministrazioni<br />

per 10 giorni). Nelle forme gravi è<br />

necessario utilizzare l’antibiotico per via endovenosa<br />

(ceftriaxone 100 mg/kg/<strong>di</strong>e) in modo da raggiungere<br />

rapidamente concentrazioni molto elevate<br />

nel sito <strong>di</strong> infezione.

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