N.96 giugno (5,8Mb Pdf) - la Notizia
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Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,50<br />
BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN<br />
foto andrea dal prato<br />
Fiera in<br />
musica 2011<br />
Sergio Desiderati<br />
è il nuovo sindaco<br />
ANNO XVII N. 96 - GIUGNO 2011<br />
Col cuore<br />
in Egitto<br />
1
2<br />
sommario<br />
3 Editoriale<br />
4 Numeri utili<br />
5 Fiera in musica 2011<br />
6 Sergio Desiderati è nuovo sindaco<br />
8 Si ampliano i servizi al<strong>la</strong> Fondazione Rizzini<br />
9 Col cuore in Egitto<br />
12 Cronaca<br />
18 Expo Shanghai 2010<br />
19 Che cos’è l’osteopatia<br />
20 Istituto Superiore d’Arte<br />
22 Anima e cuore<br />
24 La ricetta<br />
27 Arte & dintorni<br />
Angelo e Cesare Brazzabeni<br />
La morte di Pizia<br />
Ritratti & Non<br />
San Arcangelo Tadini<br />
Uno spazio per <strong>la</strong> vita<br />
Le poesie di Isabel<strong>la</strong> Berni<br />
38 Noi e <strong>la</strong> legge<br />
39 Noi e il fisco<br />
40 Astri e civiltà<br />
41 A tutta penna<br />
43 Quattro bagole<br />
46 Taca Banda<br />
Abu Simbel, lo spettacolo<br />
“Suoni e luci”<br />
La “Camminata del<strong>la</strong> salute”<br />
del 1° maggio, organizzata dal<strong>la</strong><br />
Pro Loco<br />
foto andrea dal prato<br />
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. Igs n. 196 del 30-06-2003<br />
I dati in possesso del<strong>la</strong> redazione de “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>” sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente<br />
all’8-5-1997. Gli interessati possono chiedere <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione, il blocco, l’aggiornamento o l’integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso.<br />
L’editore si dichiara pienamente disponibile a rego<strong>la</strong>re eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire <strong>la</strong> fonte.
editoriale Andrea Dal Prato<br />
Il Medio Oriente è una polveriera, basta un nonnul<strong>la</strong> ed è pronta ad esplodere. In questi ultimi mesi<br />
abbiamo assistito a “tentativi” di rovesciamenti di governi (tutti regimi dittatoriali) alcuni riusciti<br />
ed altri (al momento in cui scrivo) con una guerra civile ancora in atto, vedi l’Egitto e <strong>la</strong> Libia. Il<br />
Paese più importante, vuoi per <strong>la</strong> sua posizione geografica e politica che per <strong>la</strong> sua storia è l’Egitto.<br />
Dal<strong>la</strong> televisione le notizie si succedono: “Da ore il cuore del Cairo è un campo di battaglia in<br />
cui si scontrano i sostenitori del rais e i manifestanti che da giorni sono scesi in strada contro il<br />
regime”. “Che Dio ci aiuti o moriremo qui!”, grida al microfono una donna anziana… Migliaia di<br />
sostenitori del regime (in partico<strong>la</strong>re quelli che volevano difendere il loro <strong>la</strong>voro rivolto soprattutto<br />
ai turisti) hanno fatto irruzione nel<strong>la</strong> piazza “caricando” i manifestanti anti regime. Sono arrivati<br />
con i cammelli e a cavallo, usando i frustini contro <strong>la</strong> fol<strong>la</strong>.<br />
Il Paese, dopo alcuni mesi, resta ancora bloccato e sono tanti i commercianti che vorrebbero<br />
ricominciare a <strong>la</strong>vorare normalmente, il turismo, principale fonte di reddito è praticamente fermo.<br />
Anche il museo del Cairo è stato “assaltato”. Per fortuna non ci sono gravi danni, il bi<strong>la</strong>ncio,<br />
spiega il direttore del museo egizio del Cairo, poteva essere tragico, un gruppo di persone è entrato<br />
nell’edificio, ca<strong>la</strong>ndosi dal tetto, e ha saccheggiato il negozio di souvenir, spaccato vetrine<br />
e asportato preziosi reperti, danneggiato due mummie, una statuetta di Tutankhamon. “Abbiamo<br />
difeso il museo con i nostri corpi -racconta- l’esercito è arrivato solo dopo un’ora. Non voglio pensare<br />
che <strong>la</strong> matrice di questi attacchi sia di stampo religioso. Atti di iconoc<strong>la</strong>stia fondamentalista,<br />
tesi a cancel<strong>la</strong>re testimonianze pre is<strong>la</strong>miche, come quelli accaduti ai Buddah dell’Afganistan,<br />
sarebbero un delitto intollerabile”.<br />
Il Museo del Cairo è un’istituzione veneranda che risale al 1859, realizzata da Auguste Ferdinand<br />
Mariette mitico fondatore del Servizio delle Antichità dell’Egitto, ed è praticamente lo scrigno<br />
del<strong>la</strong> memoria dell’Egitto. Contiene il tesoro<br />
di Tutankhamon, una quantità di sar-<br />
Difendiamo i tesori<br />
del<strong>la</strong> storia egizia dai<br />
fondamentalisti<br />
cofagi dipinti, mummie di sovrani famosi<br />
come Ramses II, preziosi testi su papiro,<br />
oggetti e scene miniaturistiche, gioielli,<br />
armi, opere d’arte di straordinaria bellezza.<br />
Insomma le testimonianze di tutta una<br />
civiltà.<br />
Margaret Mait<strong>la</strong>nd, un’egittologa<br />
dell’Università di Oxford, ha identificato<br />
alcuni degli oggetti danneggiati. Per alcuni giorni ha sfogliato alcune foto da Al Jazeera e da Flickr<br />
[en] e le ha confrontate con quelle che ritraevano i pezzi originali intatti. “Tragico” e “devastante”<br />
sono solo alcuni degli aggettivi che usa per descrivere ciò che è andato perduto. “Ho riconosciuto<br />
<strong>la</strong> barca di legno distrutta che appartiene al<strong>la</strong> tomba di Meseti, a Asyut (Cairo 4918). È uno dei<br />
modelli di barca più grande esistente, misura più di 15 metri e risale approssimativamente al 2000<br />
a. C., ha più di 4000 anni”. Davvero triste. “Ci sono notizie preoccupanti riguardo ai siti archeologici<br />
e musei del Paese che sono stati presi di mira, ma ancora nessuna informazione concreta al<br />
riguardo. Tuttavia, sono sbalordita e ammiro gli sforzi dei cittadini locali che proteggono l’eredità<br />
di cui vanno tanto fieri. Qualunque sia il danno provocato, potrebbe essere stato addirittura più<br />
grave senza il loro intervento”.<br />
È interessante e ci porta un po’ di ottimismo considerare che i Paesi arabi <strong>la</strong>ici come l’Irak, <strong>la</strong><br />
Tunisia e lo stesso Egitto hanno sempre valorizzato grandemente <strong>la</strong> storia pre is<strong>la</strong>mica dei loro<br />
popoli. Mubarak ha sempre sostenuto l’immagine faraonica dell’Egitto e <strong>la</strong> Tunisia organizzò addirittura<br />
il rimpatrio delle presunte (quanto improbabili) ceneri di Annibale.<br />
Sarebbe un disastro se queste memorie tanto prestigiose fossero trascinate nel<strong>la</strong> rovina. D’altra<br />
parte l’emergere dei fratelli musulmani di matrice indubbiamente fondamentalista non aiuterebbe:<br />
per loro gli egiziani faraonici erano dei pagani e le loro immagini offendono Dio.<br />
È augurabile che chiunque vinca si renda conto che ogni danno inferto ai tesori dell’antichità è<br />
un danno grave per l’Egitto di oggi ma anche per l’eredità culturale e storica dell’intera umanità.<br />
Lo dimostra il grande impegno del mondo intero per salvare i Templi del<strong>la</strong> Nubbia che stavano per<br />
essere “sepolti” dalle acque del Nilo con <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> diga Nasser.<br />
3
4<br />
DIRETTORE<br />
RESPONSABILE<br />
Andrea Dal Prato<br />
CAPO REDATTORE<br />
Graziano Pelizzaro<br />
REDAZIONE<br />
Giulia Avanzi<br />
Sergio Desiderati<br />
Laura Leorati<br />
Francesca Lugoboni<br />
Elodio Perani<br />
Sandra Tosi<br />
Paolo Zani<br />
COLLABORATORI<br />
Giorgio Arienti<br />
Cristina Delmenico<br />
Michele Galli<br />
Marta Leali<br />
Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />
Franco Mondadori<br />
Francesca Pesci<br />
Luca Piazza<br />
Mariavittoria Spina<br />
Giulia Stuani<br />
Davide Truzzi<br />
Giovanni Zangobbi<br />
PROGETTO GRAFICO<br />
C<strong>la</strong>udia Dal Prato<br />
EDITORE<br />
Centro Culturale<br />
“San Lorenzo”<br />
via Virgilio, 25<br />
46040 Guidizzolo (MN)<br />
Tel. 348 3115232<br />
e-mail:<br />
redazione@<strong>la</strong>notiziaguidizzolo.com<br />
R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00<br />
Aut. Tribunale di Mantova<br />
N° 8/95 del 30-05-1995<br />
Stampa:<br />
Arti Grafiche Studio 83 (VR)<br />
Cellofanatura<br />
e spedizione postale<br />
Coop Service s.c.r.l.<br />
Virle Treponti (BS)<br />
COSTO MODULI<br />
1 modulo verticale:<br />
mm 60 x 38 E. 40,00<br />
2 moduli orizzontali:<br />
mm 60 x 82 E. 70,00<br />
4 moduli orizzontali:<br />
mm 60 x 170 E. 110,00<br />
1/2 pagina:<br />
mm 124 x 170 E. 180,00<br />
Pagina intera:<br />
mm 277 x 170 E. 300,00<br />
N U M E R I U T I L I<br />
ENTI<br />
ENTI<br />
Carabinieri - tel. 0376 819006 - 112<br />
Municipio - tel. 0376 819201<br />
Vigili Urbani - tel. 0376 840241<br />
Biblioteca comunale - tel. 0376 840435<br />
Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428<br />
Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999<br />
Protezione Civile - tel. 0376 847388<br />
Prenotazione ambu<strong>la</strong>nza - tel. 349 8608653<br />
Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059<br />
Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023<br />
Corpo Bandistico - tel. 0376 840090<br />
Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120<br />
SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869<br />
GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440<br />
Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326<br />
CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253<br />
Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602<br />
Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052<br />
Poste e telegrafi - tel. 0376 840091<br />
UFFICI COMUNALI<br />
ORARIO DI APERTURA<br />
Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00<br />
Sabato: dalle 10.00 alle 12.00<br />
Ufficio Tecnico:<br />
lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.30<br />
sabato dalle<br />
Assistente sociale:<br />
10.00 alle 12.00<br />
lunedì e mercoledì<br />
Polizia Municipale:<br />
dalle 10.00 alle 12.30<br />
mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00<br />
Su appuntamento tel. 0376 840241<br />
Segreteria e protocollo:<br />
Da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 12.30<br />
Posta elettronica certificata<br />
guidizzolo.mn@legalmail.it<br />
BIBLIOTECA<br />
APERTURA invernale estivo<br />
lun. 9-12 / 14.30-18.30 9-12 / 15-19<br />
giov. 14.30-18.30 15-19<br />
mar. mer. ven. 9-12 9-12<br />
sab. 9-12<br />
ASSOCIAZIONI<br />
Pro Loco - tel. 0376 1620426<br />
AVIS - AIDO - tel. 0376 840177<br />
Raphaël - Ambu<strong>la</strong>torio Castel Goffredo 0376 771292<br />
GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240<br />
Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172<br />
Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189<br />
Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382<br />
Amici di Rebecco - tel. 0376 819678<br />
Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516<br />
Associazione Commercianti - tel. 0376 818715<br />
Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419<br />
CIMITERO<br />
Tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.00<br />
AMBULATORI MEDICI<br />
• Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733<br />
Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30)<br />
Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)<br />
Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento)<br />
• Dr. Orfeo Valerio Galvani<br />
Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096<br />
Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30<br />
Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)<br />
• Dr. Giuliano Ponti<br />
Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177<br />
Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30<br />
Giovedì: dalle 16.30 alle 19<br />
Ambu<strong>la</strong>tori medici presso sede AVIS<br />
piazzale Alessandro Dal Prato<br />
• Dr.ssa Doriana Bertazzo<br />
Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500<br />
Martedì dalle 17 alle 18,30<br />
Giovedì dalle 8,30 alle 9,30<br />
• Dr.ssa Ange<strong>la</strong> Gatti - tel. 338 2619350<br />
Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30<br />
Ambu<strong>la</strong>torio Medole - tel. 0376 898109<br />
• Dr.ssa Vincenza Di Marco<br />
Riceve su appuntamento tel. 335 1736606<br />
Lunedì - Martedì - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00<br />
Mercoledì: dalle 16.00 alle 17.00<br />
Giovedì: dalle 10.30 alle 11.30<br />
• Dr.ssa Stel<strong>la</strong> Schena - Pediatra di base<br />
Per appuntamento tel. 0376847098 - 3482976673<br />
Lun. Mart. Giov.: dalle 9.30 alle 12.30<br />
Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14.00 alle 17.00<br />
NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO<br />
tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)<br />
ASL<br />
Ambu<strong>la</strong>torio igiene pubblica - tel. 0376 846713<br />
Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724<br />
Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737<br />
Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738<br />
Amb. vaccinazioni pediatriche tel. 0376 846705<br />
PIAZZOLA RIFIUTI<br />
ORARIO DI APERTURA<br />
Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30<br />
Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30<br />
ORATORIO S. LORENZO<br />
ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA<br />
Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00<br />
Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406<br />
SANTE MESSE<br />
GUIDIZZOLO estivo invernale<br />
Festivi: 8 - 10.30 - 18 17<br />
Prefestivi: 19 18<br />
Feriali:<br />
BIRBESI<br />
7.30 - 18 17<br />
Festivi: 9.30<br />
Feriali: mart. ven. 8.30<br />
REBECCO Prefestivi 18 17
Fiera in musica 2011<br />
MERCOLEDÌ 13 LUGLIO<br />
Ore 19,30 presso il centro sportivo<br />
- Quadrango<strong>la</strong>re di tamburello<br />
giovani e vecchie glorie Guidizzolesi<br />
ORE 21,30<br />
- Festival parade show-band<br />
- Corpo bandistico Guidizzolo<br />
- Mosson Marching Band-di Vicenza<br />
- Bazzano Castle Pipe Band-Banda di cornamuse<br />
e rul<strong>la</strong>nti scozzesi di Bologna<br />
GIOVEDÌ 14 LUGLIO<br />
Ore 19.30 via Fabio Filzi<br />
- Gara ciclistica in notturna 19° Trofeo Pro Loco<br />
Organizzata dal ciclo club 77<br />
ritrovo presso <strong>la</strong> Trattoria <strong>la</strong> Torre<br />
VENERDÌ 15 LUGLIO<br />
Ore 19,30 cortile del Comune<br />
- Pizza in piazza “anche da asporto”<br />
Ore 20,30 cortile del Comune<br />
- Castelli in musica<br />
spettacolo di musica celtica<br />
proposto dalle colline moreniche<br />
SABATO 16 LUGLIO<br />
Ore 10,00 sa<strong>la</strong> civica<br />
- Mostra Fotografica<br />
Curata dal gruppo “Incontri Fotografici”<br />
Dalle Ore 19,00 al”Bar Gobbi”<br />
- Serata con dj TIMMY e Cocktail FROZER<br />
Daiquiri E MOJTO<br />
Ore 19,30 cortile del Comune<br />
- Pizza in piazza “anche da asporto”<br />
- Pizza e musica<br />
Ore 21,30<br />
serata canora<br />
- “Una voce che si nota”<br />
Promossa da Avis Provinciale di Mantova<br />
DOMENICA 17 LUGLIO<br />
Ore 9,00 presso <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare del Comune<br />
- Costruisci? Ristrutturi? Fai manutenzione al<strong>la</strong> tua<br />
casa? Ecco cosa devi fare per essere in rego<strong>la</strong> con le<br />
norme di sicurezza.<br />
A cura del “Collegio dei Geometri” del<strong>la</strong> Provincia di<br />
Mantova<br />
Ore 10,00 via V. Veneto porticato ex Comune<br />
- Esposizione didattica delle specie fungine<br />
A cura del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici”<br />
ore 11,00 via Vittorio Veneto<br />
- Aperitivo in musica<br />
Con il duo “Francesco Palmas e Paolo De Giuli”<br />
ore 16,00 via Vittorio Veneto<br />
-Musica itinerante<br />
- Intrattenimento musicale con PIER e il cantastorie<br />
mi<strong>la</strong>nese<br />
- mercatino delle occasioni<br />
- Arti e mestieri di una volta con il club delle tre età<br />
- Trucca bimbi con le coccinelle<br />
Ore 18,30 presso Teo Bar<br />
- music by mclovin dj<br />
Sprizt happy hour e mojto<br />
ore 19,30 cortile del Comune<br />
- Pizza e musica “anche da asporto”<br />
Ore 21,30 cortile del Comune<br />
- Serata dedicata a Vasco Rossi<br />
con il gruppo “Fronte del Palco”<br />
LUNEDÌ 18 LUGLIO<br />
Ore 19,30 cortile del Comune<br />
- Pizza in piazza “anche da asporto”<br />
Ore 21,30<br />
- Concerto del Corpo Bandistico di Guidizzolo<br />
Ore 23,15 viale Martiri del<strong>la</strong> Liberta<br />
Spettacolo Pirotecnico<br />
Per info: www.prolocoguidizzolo.it - cell. 339 2444823<br />
PRO LOCO GUIDIZZOLO<br />
tel. e fax 0376 819455 cell. 339 2444823<br />
sede via Vittorio Veneto<br />
ufficio in Municipio - sabato dalle 10,00 alle 11,30 al 2° piano<br />
5
6<br />
I fiori di Casali<br />
BOMBONIERE<br />
IDEE REGALO<br />
o<br />
Onoranze funebri<br />
Casali e Pezzini<br />
servizio 24 ore<br />
Tel. 0376-818266<br />
Via Dunant, 4 - Guidizzolo (Mn)<br />
Sergio Desiderati<br />
è il nuovo Sindaco<br />
Lunedì 16 maggio, al termine di un pomeriggio altalenante con un attesa che si è protratta ben<br />
oltre le aspettative, Sergio Desiderati ha potuto brindare.<br />
Con lui esponenti e candidati del<strong>la</strong> “Lista per Guidizzolo” che resta al<strong>la</strong> guida del paese.<br />
Voto equilibrato, con le tre forze in campo assestate attorno al 30%. La differenza, al<strong>la</strong> fine, <strong>la</strong><br />
fanno novantanove voti. Secondo è arrivato Stefano Meneghelli, candidato leghista, terzo Cesare<br />
Trentanni con uno schieramento trasversale messo in piedi per interrompere <strong>la</strong> serie amministrativa<br />
del centro-destra.<br />
Attorno alle 18.30 di lunedì 16 maggio nell’ufficio<br />
elettorale del municipio è arrivato il primo<br />
plico di schede votate, quello del<strong>la</strong> sezione di<br />
Birbesi che ha fatto esultare i leghisti con un<br />
esiguo vantaggio sul<strong>la</strong> civica. Ma già il tam tam<br />
di sms e telefonate tra chi seguiva lo scrutinio<br />
nei seggi del capoluogo dava per certo un testa<br />
a testa tra i due candidati. Così è stato, nell’attesa<br />
delle sezioni 1 e 4, quelle che già avevano<br />
fatto tardare i risultati delle provinciali e i cui<br />
problemi di conteggio sì sono riproposti anche<br />
per le comunali.<br />
Al<strong>la</strong> fine il risultato ha premiato Sergio Desiderati,<br />
con 1194 voti (35,92%), davanti a Meneghelli<br />
( voti 1095, pari al 32,94) ed a Trentanni<br />
(1035 voti pari al 31,13%).<br />
“Sono soddisfatto del risultato. È stata molto<br />
dura, ma al<strong>la</strong> fine gli sforzi e l’impegno sono<br />
FORNITURA E POSA DI LATTONERIE PER PRIVATI<br />
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DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI<br />
stati ricompensati” ha dichiarato a caldo il nuovo<br />
Sindaco.<br />
Come ci si sente a rappresentare solo un terzo<br />
del paese? “Siamo coscienti che i numeri sono<br />
quelli, ma per me possono rappresentare uno<br />
stimolo in più: ora devo conquistare <strong>la</strong> fiducia<br />
dell’altra parte del paese e lo farò dimostrando<br />
con i fatti <strong>la</strong> capacità amministrativa”.<br />
Quali le priorità? “Secondo <strong>la</strong> nostra visione, al<br />
centro dell’azione amministrativa c’è <strong>la</strong> persona,<br />
senza distinzione di nazionalità”.<br />
Il programma si pone quindi nel solco del<strong>la</strong><br />
continuità amministrativa con <strong>la</strong> giunta precedente,<br />
sia come obiettivi che per le scelte programmatiche.<br />
Diversi i commenti dei candidati sconfitti:<br />
Meneghelli: “Noi abbiamo vinto comunque. La<br />
soddisfazione è doppia perché abbiamo tolto<br />
tanti voti a Maccari a casa sua. Il risultato delle<br />
urne, che ha sostanzialmente fotografato un<br />
comune spaccato in tre, rappresenta il vero e<br />
proprio colpaccio per <strong>la</strong> Lega Nord di Guidizzolo.”<br />
Per quanto riguarda le scelte che il gruppo<br />
consiliare del<strong>la</strong> Lega Nord terrà in consiglio comunale<br />
bisognerà attendere.<br />
Trentanni: “È ovvio che si corre per vincere, ma<br />
il nostro risultato è ottimo. Ora spero di poter<br />
proseguire il progetto, tentando di svecchiare<br />
<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dirigente di Guidizzolo”. Seppur<br />
intervistato a caldo, Cesare Trentanni è molto<br />
equilibrato. “Tutti ci davano per sconfitti in partenza<br />
- continua Trentanni -, in realtà abbiamo il<br />
terzo dei voti dei cittadini. È stata un’esperienza<br />
molto pregnante, soprattutto dal punto di vista<br />
umano.”
Questi i consiglieri eletti:<br />
MAGGIORANZA<br />
Giacomino Mi<strong>la</strong>ni<br />
Pietro Gialdini<br />
Marco Bombana<br />
Fabio Cagioni<br />
Gianfranco Gobbi<br />
Emanue<strong>la</strong> Costa<br />
Renato Pasini<br />
Simone Zampolli<br />
MINORANZA<br />
Stefano Meneghelli<br />
Chiara Cobelli<br />
Cesare Trentanni<br />
Elena Zaccagni<br />
Questa <strong>la</strong> nuova Giunta, che con le nuove norme<br />
prevede solo 4 assessori:<br />
Sergio Desiderati - Sindaco<br />
Pietro Gialdini - Vicesindaco con delega ad<br />
Opere Pubbliche, Territorio, Urbanistica, Attività<br />
Produttive<br />
Giacomino Mi<strong>la</strong>ni - Assessore, con delega ad<br />
Edilizia Sco<strong>la</strong>stica, Manutenzione Strade, Verde<br />
Pubblico<br />
Simone Zampolli - Assessore con delega a Politiche<br />
Sco<strong>la</strong>stiche e del<strong>la</strong> Famiglia<br />
Lino Valbusa - Assessore con delega a Affari<br />
Generali, Personale, Sicurezza, Ambiente ed<br />
Ecologia<br />
I settori mancanti dovrebbero essere oggetto di<br />
apposita delega ai rimanenti consiglieri di maggioranza,<br />
che pertanto verranno tutti responsabilizzati.<br />
Anche le minoranze consiliari verranno coinvolte<br />
nel momento del<strong>la</strong> composizione delle<br />
commissioni.<br />
Nel primo consiglio Comunale, convocato per<br />
il 3 <strong>giugno</strong> 2011, è prevista <strong>la</strong> nomina del Presidente<br />
e del Vicepresidente del Consiglio Comunale.<br />
Al momento di andare in stampa per <strong>la</strong> nomina<br />
del presidente si trova in pole-position <strong>la</strong> sig.ra<br />
Emanue<strong>la</strong> Costa, mentre per <strong>la</strong> vicepresidenza<br />
il posto è stato offerto alle minoranze consiliari.<br />
Nelle intenzioni del gruppo di maggioranza “Lista<br />
per Guidizzolo” gli assessori dovrebbero poi<br />
dimettersi da consigliere e consentire il recupero<br />
di altri candidati, così da ampliare il novero<br />
degli amministratori, per affrontare l’impegno<br />
amministrativo con una squadra più ampia<br />
e completa ed allo stesso tempo coinvolgere di<br />
più <strong>la</strong> componente sia femminile che dei giovani,<br />
ai quali specialmente è affidato il compito di<br />
rinnovare un gruppo che amministra Guidizzolo<br />
da sedici anni ed al quale i guidizzolesi hanno<br />
rinnovato <strong>la</strong> fiducia.<br />
ADOLFO NEGRI<br />
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7
8<br />
L’artista prof. Severino<br />
Spazzini consegna tre<br />
incisioni originali al<strong>la</strong><br />
Fondazione Rizzini<br />
Si ampliano i servizi al<strong>la</strong><br />
Fondazione Rizzini<br />
La Fondazione Rizzini è tra le realtà socio-assistenziali che si stanno sempre più aprendo<br />
al territorio. Ne abbiamo par<strong>la</strong>to con il presidente C<strong>la</strong>udio Delmenico.<br />
Casa di Riposo?<br />
Come ho già detto in altre occasioni, “di riposo”<br />
c’è solo il nome. Infatti mentre gli ospiti sono impegnati<br />
nelle svariate attività quotidiane, come<br />
avrà letto nei numerosi articoli apparsi sui giornali,<br />
le strutture in genere sono costantemente<br />
al<strong>la</strong> ricerca di nuove soluzioni per adeguarsi<br />
alle normative in continua evoluzione e per realizzare<br />
percorsi di assistenza più specifica e<br />
personalizzata richiesta per ospiti sempre più<br />
gravi, avendo adottato come criterio di ammissione,<br />
<strong>la</strong> gravità delle patologie e le necessità<br />
di tipo sanitario.<br />
Come vi muovete?<br />
Al di là delle pure spese di manutenzione (anche<br />
se <strong>la</strong> struttura non li dimostra ha pur sempre<br />
i suoi 11/13 anni) che comunque hanno un<br />
peso non indifferente sul nostro bi<strong>la</strong>ncio, come<br />
da tradizione ormai, ci siamo soprattutto concentrati<br />
sui servizi alle persone. Così abbiamo<br />
proceduto all’assunzione di due animatrici in<br />
modo da offrire un qualificato servizio, specifico<br />
e fondamentale per gli ospiti. Contemporaneamente<br />
è stato potenziato il servizio di fisioterapia<br />
costruendo un gruppo ben affiatato di 4<br />
fisioterapisti di<br />
cui 1 è anche<br />
o s t e o p a t a ;<br />
servizio che,<br />
vorrei ricordare,<br />
è aperto<br />
anche ad<br />
utenti esterni<br />
in orari diversificati<br />
nel<strong>la</strong><br />
giornata per<br />
non influire sul<br />
servizio agli<br />
ospiti.<br />
Interventi a breve?<br />
Nel giro di pochi mesi completeremo il processo<br />
di internalizzazione di tutto il personale “core”<br />
così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione<br />
nel 2007. Il ritardo nell’esecuzione è<br />
dovuto unicamente all’”epidemia” di maternità<br />
che ha “colpito” nel 2008 ben 9 dipendenti e che<br />
ci ha costretto ad attendere il rientro di queste<br />
persone per avere una situazione più consolidata,<br />
prima di passare alle nuove assunzioni.<br />
L’operazione è delicata e sappiamo per certo<br />
che ci saranno degli scontenti perché il criterio<br />
di selezione sarà necessariamente selettivo.<br />
Qui non siamo in una fabbrica dove basta avere<br />
un tot di unità che producano stampini uguali;<br />
qui si producono servizi per persone fragili e<br />
proprio per l’esperienza maturata, soprattutto<br />
negli ultimi due anni, posso dire quanto sia importante<br />
<strong>la</strong> competenza e <strong>la</strong> professionalità, <strong>la</strong><br />
capacità di inserimento e di interre<strong>la</strong>zione con i<br />
colleghi e con tutte le altre figure professionali<br />
oltre al<strong>la</strong> corretta esecuzione dei protocolli.<br />
Il <strong>la</strong>voro di gruppo, seguendo binari tracciati,<br />
prevede necessariamente l’apporto di tutti<br />
senza ricadute su altri operatori; solo in questo<br />
modo il servizio agli ospiti ne trarrà benefici”.<br />
Programmi futuri?<br />
Contrariamente a quanto avviene nel panorama<br />
nazionale, le Case di Riposo, essendo in continua<br />
evoluzione, sono tra le poche realtà che, in<br />
controtendenza, creano posti di <strong>la</strong>voro. Infatti,<br />
siamo in fase avanzata di progettazione e di ottenimento<br />
dei vari permessi per un ampliamento<br />
strutturale di 10 nuovi posti di “sollievo” che<br />
al termine (i tempi ahimè dipenderanno dalle<br />
pratiche burocratiche) ci porterà all’assunzione<br />
di ulteriori dipendenti.<br />
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Col cuore in Egitto<br />
Ancor oggi, dopo migliaia di anni, il fascino dell’immensa cultura dell’antico Egitto, dei suoi munumenti<br />
- le piramidi, gli obelischi, le sfingi, i pa<strong>la</strong>zzi, le tombe - del<strong>la</strong> sua religione e dei culti misteriosi,<br />
continua ad attirarci. La carica di magia e di mistero che <strong>la</strong> circonda, ha “catturato” molti maestri<br />
dell’archeologia moderna che in continuazione ci sve<strong>la</strong>no misteri rimasti “sepolti” per secoli.<br />
L’antico impero Egizio prosperò dal 3.200 a.C.<br />
fino all’alba del cristianesimo e rappresenta una<br />
delle più importanti civiltà dal mondo.<br />
Il turista che arriva in Egitto spesso ha idee preconcette,<br />
ma subito ne subisce il fascino, prima<br />
dal<strong>la</strong> cordialità del<strong>la</strong> sua gente, poi da questa<br />
antica civiltà così ricca di misteri.<br />
Quando visitiamo i siti archeologici e ci si confronta<br />
con <strong>la</strong> loro realtà, siamo impreparati ad<br />
osservare monumenti di tali dimensioni e dal<strong>la</strong><br />
loro bellezza.<br />
Le colossali statue sono travolgenti, <strong>la</strong> delicata<br />
grazia dei dipinti delle tombe ci attrae, i bassorilievi,<br />
che raccontano <strong>la</strong> vita antica, sono presenti<br />
ovunque a testimoniare <strong>la</strong> storia dei tremi<strong>la</strong><br />
anni del<strong>la</strong> civiltà egiziana, medicina, matematica,<br />
architettura, astrologia, fisica…<br />
Il Nilo, fiume del<strong>la</strong> vita. È il più lungo fiume del<br />
mondo, oltre 6.000 km, attraversa il deserto e<br />
con <strong>la</strong> sua acqua abbondante irriga una stretta<br />
“lingua” di terreno (pochi km a monte e a valle),<br />
durante le piene (due volte all’anno) deposita<br />
il limo, sostanza ricca di virtù fertilizzanti che<br />
fa produrre con abbondanza ogni tipo di frutta,<br />
verdura e fiori da cui vengono estratti preziosi<br />
profumi. Dall’aereo si vede benissimo questo<br />
“serpente” verde che sembra infinito. Attorno<br />
al fiume troviamo le testimonianze più importanti<br />
del passato.<br />
Per molti anni l’Egitto fu diviso tra due regni: l’Alto<br />
Egitto nel sud, e il Basso Egitto nel nord. Nel<br />
3170 a.C. Re Narmea, dell’Alto Egitto, conquistò<br />
il Basso Egitto. I due regni furono uniti nel 3100 a.<br />
C., sotto il faraone Menes che nel<strong>la</strong> sua corona<br />
rappresenta il simbolo di entrambi i regni.<br />
Grande fu lo sviluppo delle scienze e dell’architettura<br />
ne abbiamo un esempio a Gitza nelle piramidi<br />
di Cheope (2526 a.C.) e nel<strong>la</strong> grande sfinge<br />
(2550 a.C.). Nel 2134 a.C. a Luxor viene iniziato<br />
il tempio di Karnak, decretando <strong>la</strong> supremazia<br />
del<strong>la</strong> città, affidandosi, per il culto e <strong>la</strong> protezione,<br />
al dio Amon Ra.<br />
Nel nuovo regno 1540-1100 a.C. i faraoni imposero<br />
importanti riforme: riorganizzare l’esercito<br />
e consolidare il potere del<strong>la</strong> famiglia reale a<br />
spese dei capi feudali e/o religiosi. La valle dei<br />
Re, lontano dal<strong>la</strong> città e nel cuore di alte montagne<br />
rocciose, fu scelta come nuovo campo di<br />
sepoltura per i faraoni e degli alti dignitari, oggi<br />
ne sono state scoperte: 63, di cui 26 di faraoni<br />
Luxor:<br />
Obelisco davanti all’<br />
ingresso del Tempio<br />
di Amon-Ra.<br />
Partico<strong>la</strong>re dell’affresco<br />
(raffigurante gli apostoli)<br />
del III secolo. Dipinto<br />
sul<strong>la</strong> parete di un locale<br />
del tempio per secoli<br />
usato dai cristiani.<br />
Il viale delle sfingi<br />
9
Tempio di Deir Al Bahari<br />
Dea Hator, partico<strong>la</strong>re<br />
di un bassorilievo<br />
e il monumentale<br />
ingresso<br />
10<br />
Il tempio di Phi<strong>la</strong>de<br />
visto dal<strong>la</strong> motonave in<br />
navigazione sul Nilo.<br />
Alcuni cammelli<br />
trasportano i visitatori.<br />
e 37 di alti dignitari. Gli scavi continuano ed altre<br />
ne verranno ritrovate, manca ancora quel<strong>la</strong><br />
del faraone Rames VIII, morto nel 1100 a. C. Con<br />
l’evocazione del<strong>la</strong> Valle dei re e delle sepolture<br />
regali, i tesori di re Tanis, eredi dei re del nuovo<br />
Impero, si ha <strong>la</strong> testimonianza dell’importanza<br />
che aveva l’aldilà per il popolo egizio.<br />
Come appare da un’iscrizione:<br />
“L’universo poggia sul Faraone, insediato sul<strong>la</strong><br />
Terra dal dio creatore per respingere il male e il<br />
caos… “Ra” ha posto il re sul<strong>la</strong> terra dei vivi, per<br />
sempre ed eternamente, per giudicare gli uomini<br />
e soddisfare gli dei.”<br />
Tra il 1356-1359 a.C. il faraone Amenhotet IV, impose<br />
il culto monoteistico del dio Aten, questo<br />
cambiamento improvviso e radicale provocò il<br />
caos e dopo pochi anni, il figlio Tutankhamon,<br />
restituì il potere ai sacerdoti con il culto di Amon<br />
Ra e delle divinità di Tebe.<br />
La storia millenaria dell’Egitto riemerge attraverso<br />
i volti dei suoi monarchi: manie, onnipotenze,<br />
solitudini, <strong>la</strong> venerazione in vita, riti, rispetto, devozioni,<br />
sacralità e speranze dopo <strong>la</strong> morte. Gli<br />
emblemi del<strong>la</strong> regalità faraonica, raccontate attraverso<br />
imponenti opere, lo mostrano nelle varie<br />
vesti come un dio tra le divinità. Intermediario<br />
fra gli uomini e gli dei, i suoi caratteri divini si<br />
esprimono attraverso le immagini del<strong>la</strong> regalità,<br />
grande importanza assume il valore simbolico<br />
del faraone dio tra le divinità. Il faraone è sempre<br />
rappresentato come un guerriero vittorioso,<br />
le forze divine che reggono il cosmo sono sempre<br />
presenti nelle raffigurazioni e nel pa<strong>la</strong>zzo<br />
ufficiale si tengono le riunioni con i ministri e si<br />
diramano al mondo i suoi ordini.<br />
Andrea Dal Prato<br />
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Partico<strong>la</strong>re di una tomba nel<strong>la</strong> Valle dei Re<br />
Sarcofago di una regina<br />
Museo di Rahina, partico<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> statua del faraone<br />
Tempio di Phi<strong>la</strong>de, partico<strong>la</strong>re di una colonna<br />
Il Cairo, Moschea di Al-Nasir<br />
La barca, per traghettare il defunto nel regno dei<br />
morti, tipico oggetto presente nell’iconografia egizia<br />
Gizah, <strong>la</strong> sfinge e le piramidi di Cheope e Micerino<br />
11
12<br />
Riaperta <strong>la</strong> strada Squadri<br />
Lo scorso 14 maggio con una breve cerimonia<br />
sono stati inaugurati i <strong>la</strong>vori di riqualificazione<br />
di “Strada Squadri”, <strong>la</strong> comunale che collega<br />
<strong>la</strong> frazione di Rebecco con <strong>la</strong> statale “Goitese”.<br />
Quest’opera è stata realizzata da due privati,<br />
con <strong>la</strong> partecipazione del Comune sostanzial-<br />
mente per <strong>la</strong> parte re<strong>la</strong>tiva agli espropri là dove<br />
c’era <strong>la</strong> necessità di procedere all’al<strong>la</strong>rgamento<br />
del<strong>la</strong> sede stradale.<br />
Nel suo intervento il sindaco uscente Graziano<br />
Pelizzaro ha ringraziato le due aziende che<br />
hanno realizzato l’opera, i tecnici progettisti e<br />
l’impresa costruttrice. “Si è trattato di un <strong>la</strong>voro<br />
importante, ha rimarcato Pelizzaro, frutto<br />
di quanti hanno prestato <strong>la</strong> loro opera, dagli<br />
assessori, all’Ufficio Tecnico al<strong>la</strong> Polizia Locale:<br />
grazie alle sinergie prodotte siamo riusciti a<br />
riaprire questo importante collegamento prima<br />
dei tempi previsti”<br />
Nel<strong>la</strong> foto: il sindaco con i tito<strong>la</strong>ri del<strong>la</strong> ditta Ferrari,<br />
gli amministratori e il pubblico al momentodel<br />
taglio del nastro.<br />
Il vescovo in visita pastorale<br />
Durante <strong>la</strong> visita pastorale di Mons. Roberto<br />
Busti al<strong>la</strong> parrocchia di Guidizzolo un’intera<br />
giornata è stata dedicata, potremmo dire, ai<br />
‘luoghi del<strong>la</strong> solidarietà’.<br />
Al mattino il vescovo è stato accolto al Cen-<br />
cronaca<br />
tro Diurno Disabili dell’Alto Mantovano che ha<br />
sede nel<strong>la</strong> frazione di Rebecco e al pomeriggio,<br />
prima di incontrare in parrocchia gli operatori<br />
pastorali, al<strong>la</strong> Fondazione Rizzini. Ad accogliere<br />
Busti al mattino <strong>la</strong> presidente dell’Anffas, che<br />
gestisce il CDD, Gabriel<strong>la</strong> Goi, <strong>la</strong> coordinatrice<br />
Valentina Sa<strong>la</strong>ndini, il sindaco di Guidizzolo,<br />
sindaci e assessori dei comuni del Distretto,<br />
l’assessore regionale Carlo Maccari.<br />
Nell’occasione il CDD ha inaugurato importanti<br />
<strong>la</strong>vori di sistemazione del Centro, in funzione<br />
da circa trent’anni, e durante un momento di<br />
grande commozione l’intito<strong>la</strong>zione dello stesso<br />
al<strong>la</strong> beata Chiara Luce Badano, <strong>la</strong> giovane foco<strong>la</strong>rina<br />
scomparsa a 19 anni per un osteosarcoma.<br />
Il male, prima del<strong>la</strong> vita, le aveva tolto <strong>la</strong><br />
possibilità di camminare ma non <strong>la</strong> freschezza<br />
e <strong>la</strong> voglia di usare quelle ‘ali’ con cui si stava<br />
avvicinando sempre più a Dio e nonostante non<br />
potesse più correre voleva, come alle Olimpiadi,<br />
passare ai giovani <strong>la</strong> fiacco<strong>la</strong> del<strong>la</strong> vita da<br />
spendere sempre bene. I <strong>la</strong>vori di sistemazione<br />
vedono gli utenti sempre più al centro e nel<br />
cuore delle attività di stimo<strong>la</strong>zione multisensoriale,<br />
dai colori pieni di luce delle pareti, ai <strong>la</strong>boratori,<br />
agli spazi esterni. Lavori resi possibile<br />
grazie anche agli aiuti delle Fondazioni Bam e<br />
Comunità Mantovana che <strong>la</strong> presidente Goi ha<br />
pubblicamente ringraziato.<br />
Nel pomeriggio al<strong>la</strong> Fondazione Rizzini il benvenuto<br />
al vescovo, accompagnato dal parroco<br />
don Libero Zilia e da don Adriano Avanzi, è stato<br />
portato dal presidente C<strong>la</strong>udio Delmenico e<br />
dal<strong>la</strong> direttrice Andreina Piccardi presenti gli<br />
amministratori del<strong>la</strong> struttura oltre che del comune.<br />
Busti rispondendo ai saluti ha par<strong>la</strong>to in<br />
entrambe le strutture dell’importanza del<strong>la</strong> vita<br />
in ogni suo momento ed in ogni sua manifestazione.<br />
‘Ogni persona è irripetibile agli occhi di<br />
Dio, ha detto il vescovo’ il quale ha ricordato<br />
Cristo, <strong>la</strong> Sua vita da bambino, ragazzo e uomo<br />
di Israele, vissuta in ascolto e dedizione come<br />
tanti altri ragazzi prima di iniziare il Suo prodigioso<br />
annuncio del Regno di Dio. Ha quindi<br />
ringraziato quanti prestano <strong>la</strong> loro opera in<br />
queste strutture dove <strong>la</strong> solidarietà e l’amore<br />
per l’uomo, per ogni uomo, sono di casa. Non<br />
sono mancati intensi momenti di preghiera che<br />
mons Busti ha guidato e condiviso con i molti<br />
presenti.
Giovanni Paolo II Beato<br />
Giovanni Paolo II da domenica 1° maggio, dal<br />
momento in cui stato sollevato il drappo che<br />
copriva l’immagine è ufficialmente un nuovo<br />
Beato del<strong>la</strong> Chiesa cattolica.<br />
Proc<strong>la</strong>mato dal suo successore Benedetto XVI<br />
davanti ad una moltitudine di pellegrini, commossi,<br />
giunti da ogni parte del mondo, per assistere<br />
al<strong>la</strong> celebrazione di Beatificazione. (Gli<br />
addetti del<strong>la</strong> Prefettura hanno calco<strong>la</strong>to che ci<br />
fossero più di un milione e mezzo di fedeli.)<br />
Tanti giovani esausti per aver trascorso <strong>la</strong> lunga<br />
notte in preghiera nel<strong>la</strong> Piazza San Pietro,<br />
al termine del<strong>la</strong> Santa Messa si sono rimessi in<br />
fi<strong>la</strong> per venerare <strong>la</strong> bara esposta sotto l’altare<br />
del<strong>la</strong> Confessione in Basilica.<br />
Anche Mantova ha ricordato questo magnifico<br />
Papa con una mostra, in via di svolgimento al<br />
Museo Diocesano “Francesco Gonzaga”.<br />
Il 30 aprile scorso è stata inaugurata <strong>la</strong> mostra<br />
di medaglie, monete e francobolli del suo pontificato.<br />
E’ curata da tre collezionisti mantovani,<br />
aderenti al circolo fi<strong>la</strong>telico numismatico<br />
mantovano, Dott. Carlo Negri (presidente del<br />
circolo), Avv. Giorgio Martinelli e Amedeo Imperatori.<br />
Alle 16,00 con una nutrita partecipazione di pubblico,<br />
ha preso <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> il direttore del Museo<br />
Mons. Roberto Brunelli. Ha presentato <strong>la</strong> mostra,<br />
esprimendo <strong>la</strong> propria gioia per ospitare<br />
una raccolta di medaglie, monete e fi<strong>la</strong>telia che<br />
propone una narrazione dei momenti salienti<br />
del<strong>la</strong> vita di un Papa che ha sconvolto <strong>la</strong> storia.<br />
Ha preso quindi <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> il Dott. Negri, che<br />
cronaca<br />
escavazione - <strong>la</strong>vorazione - vendita ghiaia e sabbia<br />
movimenti di terra e noleggio macchine operatrici<br />
fifl fl<br />
fl<br />
ha illustrato le emissioni dei francobolli e gli<br />
annulli emessi lungo tutto il suo pontificato.<br />
Infine l’Avv. Martinelli ha spiegato brevemente<br />
<strong>la</strong> storia delle emissioni di monete e medaglie<br />
annuali.<br />
L’avvenimento è stato ricordato con una artistica<br />
cartolina ricordo, con annullo e francobollo<br />
di Giovanni Paolo II. La cerimonia si è conclusa<br />
con un gradito rinfresco.<br />
Amedeo Imperatori<br />
Almost B<br />
Giovani e talentuosi: un mix perfetto per creare<br />
una band! Gli Almost B sono una cover band<br />
che suona rock’ n’ roll, ma utilizza anche pezzi<br />
propri. Hanno scelto questo nome scherzando:<br />
sul<strong>la</strong> maglietta di un ex componente vi era<br />
scritto “almost” e loro hanno aggiunto una “B”<br />
perché si ispirano principalmente ai Beatless.<br />
La loro influenza non è solo questa, ma adorano<br />
anche i Rolling Stones, Johnny Cash, T.Rex<br />
etc…<br />
Fanno le loro prove due volte al<strong>la</strong> settimana nel<strong>la</strong><br />
sa<strong>la</strong> che offre l’oratorio di Guidizzolo e con un<br />
po’ di duro <strong>la</strong>voro sono riusciti a partecipare a<br />
diverse selezioni, le quali sono state tutte vinte;<br />
l’ultima è stata per l’ HIGHT SCHOOL PARTY.<br />
Si esibiranno verso metà Giugno (data ancora<br />
da definirsi) alle piscine “Marsiletti” e al campo<br />
sportivo di Guidizzolo il 17 Giugno.<br />
Questo gruppo nasce nel Novembre 2009, in<br />
una giornata noiosa due di loro hanno avuto<br />
questa idea che man mano si è realizzata. Si<br />
definiscono una band “democratica”, ovvero<br />
Via Mottel<strong>la</strong>, c.m. - Fr. San Giacomo - 46040 Cavriana (MN)<br />
Tel. 0376 819140 - 29 - fax 0376 819082<br />
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e-mail: info@bassignanicave.it<br />
13
14<br />
prendono decisioni tutti insieme, si consultano<br />
e non hanno un leader.<br />
Il gruppo è composto da: Nico<strong>la</strong> Montagnoli<br />
al<strong>la</strong> batteria, Alessandro Rossi al basso, Riccardo<br />
Pastorelli voce, Chiara Menozzi al sax<br />
tenore. Questi ragazzi sognano di riuscire, un<br />
giorno, ad incidere un album e per questo si<br />
impegnano costantemente. Non ci resta che<br />
augurargli un grande “in bocca al lupo”! Chi<br />
volesse saperne di più può contattarli su Facebook<br />
sul gruppo Almostb.<br />
Pulcini 2000 il futuro del calcio<br />
Il calcio guidizzolese, molto seguito e praticato,<br />
continua a darci grandi soddisfazioni. Questa<br />
volta ottimi risultati sono stati raggiunti dal<strong>la</strong><br />
categoria “Pulcini 2000” che nel periodo delle<br />
festività pasquali ha partecipato al 9° torneo<br />
dell’Adriatico svoltosi a Cesenatico. I ragazzi<br />
hanno vinto il proprio girone qualificandosi primi,<br />
in un torneo dall’alto livello tecnico, per entrare<br />
nel<strong>la</strong> rosa delle prime quattro squadre ed<br />
ottenere in fine un ottimo quarto posto. E’ stata<br />
per tutti un’esperienza indimenticabile utile<br />
al<strong>la</strong> crescita degli atleti e di grande importanza<br />
nel rafforzare lo spirito di squadra, intenti che<br />
il mister Matteo Premoli intendeva perseguire<br />
al momento del<strong>la</strong> iscrizione al torneo e che con<br />
soddisfazione ha visto concretizzarsi. Infatti,<br />
grazie anche al supporto dei genitori, il gruppo<br />
di atleti ha raggiunto non solo ottimi risultati<br />
sportivi ma è cresciuto maturando valori quali<br />
l’amicizia e lo spirito di gruppo. I cinque giorni<br />
trascorsi con i ragazzi sono stati un’esperienza<br />
molto importante anche per il mister, il suo<br />
ruolo di educatore sportivo e di preparatore<br />
tecnico e tattico si è tradotto nell’insegnamento<br />
di piccole lezioni di vita, fondamentali nel<strong>la</strong><br />
crescita dei ragazzi.<br />
Il mister Matteo Premoli ringrazia di cuore tutti<br />
i genitori che si sono adoperati e che lo hanno<br />
sostenuto e soprattutto i ragazzi con cui ha<br />
vissuto questa esperienza indimenticabile. Un<br />
ringraziamento speciale a Marco Bombana per<br />
il suo encomiabile aiuto e supporto.<br />
Ora non ci resta che augurare a tutti loro di<br />
continuare ad impegnarsi a diventare il futuro<br />
del calcio guidizzolese.<br />
cronaca<br />
Corso di micologia 2011<br />
Anche quest’anno sono un centinaio i partecipanti<br />
al corso di micologia promosso dal Gruppo<br />
Micologico-Naturalistico “Colli Morenici”<br />
che si è chiuso il 23 maggio. Ogni lunedi dal 28<br />
marzo scorso il corso si tiene nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare<br />
del Comune, in Via Filzi, alle 20,30, con i<br />
<strong>la</strong>vori coordinati dagli esperti Giorgio Arienti e<br />
Marinel<strong>la</strong> Gobbi i quali seguono il testo “Introduzione<br />
allo studio dei funghi” edito dal Circolo<br />
Micologico “Carini” di Brescia; un testo scientifico<br />
in cui vengono riprodotte a colori e commentate<br />
immagini di specie fungine e ripresa <strong>la</strong><br />
normativa di riferimento.<br />
Camminare in “salute”<br />
La 38ª “Camminata del<strong>la</strong> Salute” non competitiva<br />
a passo libero, organizzata da Comune e<br />
Pro Loco col patrocinio di Provincia, Regione,<br />
col<strong>la</strong>borazioni varie, il prezioso supporto del<br />
mondo produttivo-associazionistico locale e<br />
di Fiasp rappresentata dal suo presidente provinciale<br />
nonché tesoriere nazionale Angelo<br />
Regattieri, si è confermato un appuntamento<br />
di grande attrattiva. Cuore del<strong>la</strong> manifestazione<br />
l’attrezzatissimo Centro Sportivo Comunale;<br />
venti i gruppi aderenti con oltre 300 podisti e<br />
altri 400 in corsa solitaria provenienti da tutto<br />
il mantovano e dalle province limitrofe. Diversificati<br />
gli itinerari: riservati agli adulti Km. 6,500<br />
e 13,500 immersi nel verde pedecollinare; per<br />
bambini ed utenti dei Centri Anffas di Rebecco<br />
e Sacca di Goito percorsi dedicati di max 800 mt<br />
da coprire nel<strong>la</strong> nuova pista d’atletica.<br />
In chiusura <strong>la</strong> consegna di ricchi riconoscimenti;<br />
al gruppo più numeroso, “Atletica Gui-
dizzolese” di 54 iscritti, <strong>la</strong> pancetta steccata di<br />
2 mt, mentre a quelli con un minimo di 10 aderenti<br />
pancette da un Kg; a tutti gli altri coppe e<br />
gadget.<br />
Nei ringraziamenti finali rivolti agli sponsor,<br />
forze dell’ordine, Gruppo Alpini, gli infaticabili<br />
Lino Bicelli e Gianluigi Grandelli, <strong>la</strong> disinvolta<br />
speaker Franca Maffazioli al sindaco Graziano<br />
Pelizzaro, all’assessore allo sport Cesare Maccari,<br />
al presidente Pro Loco Silvio Tarchini, al<strong>la</strong><br />
psicologa Cristina Butti.<br />
Sottolineata a più voci <strong>la</strong> valenza di un evento<br />
- quest’anno con <strong>la</strong> presenza più massiccia dei<br />
residenti riuscitissima festa paesana - capace<br />
di cementare le varie forze in campo sull’obiettivo<br />
prioritario di favorire un momento sportivo<br />
e aggregativo per giovani e famiglie, al<strong>la</strong>rgandolo<br />
ai diversamente abili per garantirgli pari<br />
dignità sociale.<br />
Celebrato il XXV Aprile<br />
Le note dell’Inno Nazionale seguite dal<strong>la</strong> canzone<br />
del Piave e dal Silenzio intonati dal Corpo<br />
Bandistico; il discorso del sindaco Graziano<br />
Pelizzaro e poi alcune pagine tratte dal “Diario”<br />
di Anna Frank o da Primo Levi ed il suo “Se<br />
questo è un uomo” hanno caratterizzato <strong>la</strong> celebrazione<br />
del 25 aprile davanti ai monumenti ai<br />
caduti del Capoluogo e delle frazioni di Birbesi<br />
e Rebecco. Pelizzaro nel proprio intervento ha<br />
ricordato i molti caduti per <strong>la</strong> libertà ed ha inteso<br />
poi guardare avanti, alle nuove generazioni<br />
le quali devono trarre dal<strong>la</strong> storia un monito per<br />
costruire un futuro di pace. Invito raccolto da<br />
alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo di Guidizzolo<br />
i quali hanno risposto all’invito dell’Amministrazione<br />
ed interpretato questi sentimenti<br />
attraverso <strong>la</strong> lettura, come anticipato, di pagine<br />
struggenti del<strong>la</strong> letteratura, ma soprattutto del<strong>la</strong><br />
vita di importanti testimoni del<strong>la</strong> barbarie provocata<br />
dall’odio e dall’egoismo di chi ha voluto<br />
porre <strong>la</strong> follia davanti alle ragioni dell’uomo. «È<br />
un gran miracolo che io non abbia rinunciato<br />
a tutte le mie speranze perché esse sembrano<br />
assurde e inattuabili. Le conservo ancora,<br />
nonostante tutto, perché continuo a credere<br />
nell’intima bontà dell’uomo.» Così dice tra l’altro<br />
Anna Frank nel proprio Diario; parole che in-<br />
cronaca<br />
sieme, a quelle lette davanti al monumento guidizzolese<br />
che ricorda i caduti di tutte le guerre,<br />
hanno portato grande commozione nei presenti<br />
al<strong>la</strong> cerimonia. Perché anche in questi giorni<br />
nel mondo si stanno consumando tragedie dettate<br />
unicamente dal<strong>la</strong> volontà di sopraffazione<br />
e dal<strong>la</strong> smania di potere; l’esatto contrario<br />
di quel ‘servizio al<strong>la</strong> persona’ che chiunque è<br />
chiamato a governare i popoli dovrebbe porre<br />
nel<strong>la</strong> propria attività quotidiana.<br />
Assemblea provinciale Aido<br />
Affol<strong>la</strong>ta e commossa assemblea provinciale<br />
Aido lo scorso 10 aprile nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare del<br />
Comune di Guidizzolo. Ad introdurre i <strong>la</strong>vori <strong>la</strong><br />
presidente provinciale Antonel<strong>la</strong> Marradi che<br />
ha portato i saluto ai presenti in questo seguita<br />
dal sindaco Graziano Pelizzaro, dall’assessore<br />
regionale Carlo Maccari e dal presidente del<strong>la</strong><br />
sezione guidizzolese Giovanni Mi<strong>la</strong>ni. Da tutti<br />
un ringraziamento agli oltre 16.000 mantovani<br />
che hanno aderito all’associazione ed un forte<br />
richiamo al valore del<strong>la</strong> donazione. In questo<br />
coinvolte anche le associazioni consorelle<br />
Admo, Abeo e Avis. Per quest’ultima è intervenuto<br />
il consigliere provinciale Paolo Bassignani<br />
ricordando come ciò di cui noi oggi disponiamo<br />
deriva da chi c’è stato prima di noi e ciò che<br />
avranno i nostri figli dipenderà da quello che<br />
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15
16<br />
noi daremo loro. I momenti più coinvolgenti<br />
sono giunti quando il dr. Giuseppe Sciuto è intervenuto,<br />
commosso fino alle <strong>la</strong>crime, reduce<br />
da un espianto di cornee, poche ore prima, da<br />
una ragazzina diciassettenne, e dal<strong>la</strong> presenza<br />
di due trapiantati di cornea di martedi scorso<br />
i quali hanno portato <strong>la</strong> loro testimonianza. La<br />
presidenza dell’assemblea è stata assunta da<br />
Franco Guernieri del<strong>la</strong> sezione di Felonica il<br />
quale ha <strong>la</strong>sciato <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> all’ampia e dettagliata<br />
re<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> presidente Marradi <strong>la</strong> quale<br />
ha emozionato <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea. Ha ricordato il <strong>la</strong>voro<br />
di Aido, <strong>la</strong> generosità di tantissimi persone, il<br />
servizio di moltissimi associati; ha ringraziato<br />
tutti <strong>la</strong>sciando un forte pensiero conclusivo:<br />
“C’è ancora una certezza magnifica che accompagna<br />
l’amore, <strong>la</strong> convinzione che ogni gesto<br />
viva di un incantesimo antico, antico come<br />
il segreto dell’uomo”. In sa<strong>la</strong> altri trapiantati e<br />
congiunti di donatori. Prima del dibattito Franco<br />
Guernieri ha ricordato come l’Italia vent’anni fa<br />
fosse ultima in Europa nell’abito del<strong>la</strong> donazione;<br />
oggi è 2ª per i prelievi multiorgani e 1ª per il<br />
trapianto di cornee. Strada ne è stata fatta.<br />
Nuova gestione al bar Tre Corone<br />
Lo storico bar “Tre Corone”, per molti anni anche<br />
albergo e “locanda” con diverse camere<br />
per dormire utilizzate soprattutto dai rappresentanti<br />
di passaggio, ha cambiato recente-<br />
cronaca<br />
mente gestione.<br />
Sofia è <strong>la</strong> nuova tito<strong>la</strong>re, in Italia da oltre 4 anni,<br />
con un italiano ancora un po’ incerto, riesce<br />
con un sorriso sereno ad accontentare i clienti<br />
nelle loro richieste di ogni tipo di bevanda.<br />
Al mattino, dopo le 11, un servizio molto apprezzato<br />
due specialità del<strong>la</strong> sua terra: patatine e<br />
pesciolini fritti, preparati al momento, caldi e<br />
croccanti da essere un delicato accoppiamento<br />
all’ottimo presecco o all’aperitivo prescelto.<br />
La grande sa<strong>la</strong> viene messa a disposizione per i<br />
gruppi che vogliono incontrarsi per festeggiare<br />
o semplicemente per programmare gite del<strong>la</strong><br />
“c<strong>la</strong>sse” o semplicemente una merenda tra<br />
amici con un buon sa<strong>la</strong>me, una fetta di polenta<br />
e naturalmente del buon vino, il tutto accompagnato<br />
da una simpatica atmosfera di semplicità<br />
e amicizia. Il locale dispone anche di una attrezzata<br />
sa<strong>la</strong> giochi con un reparto attrezzatoper<br />
i fumatori.<br />
Il comune e <strong>la</strong> sicurezza stradale<br />
Come ormai ogni anno, nel<strong>la</strong> ricorrenza del 12<br />
maggio, il Comune di Guidizzolo ha commemorato<br />
il tragico evento del 1957, ovvero l’incidente<br />
delle Mille Miglia.<br />
Ricordare un evento tragico come quello può<br />
avere senso solo se l’obiettivo è quello di favorire<br />
il diffondersi di una cultura volta al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong><br />
del<strong>la</strong> vita e del<strong>la</strong> sicurezza degli utenti del<strong>la</strong><br />
strada.<br />
Ora, si sa che l’incidente avvenne in territorio<br />
del Comune di Cavriana, ma è vero anche che<br />
ovunque quel tragico evento è da sempre associato<br />
al nome di Guidizzolo, così nel mondo<br />
dell’informazione, come negli ambienti sportivi.<br />
Con queste premesse negli anni scorsi è nata<br />
una proficua col<strong>la</strong>borazione tra <strong>la</strong> nostra Amministrazione<br />
Comunale, l’Università di Siena,<br />
il Centro Studi Indipendente per <strong>la</strong> Sicurezza<br />
Stradale e l’European Group On Vehicle Air Indoor<br />
Quality, per <strong>la</strong> realizzazione di interventi<br />
mirati allo studio ed al<strong>la</strong> divulgazione di iniziative<br />
in materia di sicurezza stradale.<br />
Ricordiamo peraltro che sia per il 2009 che per<br />
il 2010 il Comune di Guidizzolo è stato premiato<br />
con <strong>la</strong> Targa Blu.<br />
Quest’anno il programma del<strong>la</strong> manifestazione,
che si è tenuta lo scorso 21 maggio, era partico<strong>la</strong>rmente<br />
nutrito, come ricca e qualificata<br />
era <strong>la</strong> presenza degli ospiti, come sottolineato<br />
nel suo saluto dal sindaco Sergio Desiderati,<br />
affiancato, in una sorta di passaggio del testimone,<br />
da Graziano Pelizzaro.<br />
Tra gli intervenuti, sicuramente il nome più<br />
conosciuto dal grande pubblico è quello del<br />
giornalista Ezio Zermiani, storico commentatore<br />
televisivo del<strong>la</strong> Formu<strong>la</strong> 1, ma altrettanto di<br />
rilievo <strong>la</strong> presenza del prof. Antonio Dal Monte,<br />
già direttore dell’Istituto di Scienza dello Sport<br />
del Coni. Entrambi hanno portato al<strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea le<br />
loro testimonianze di vita vissuta nel mondo dei<br />
motori.<br />
Appassionato come al solito, poi, l’intervento<br />
del prof. Aldo Ferrara, intervenuto sia in rappresentanza<br />
dell’Università di Siena, sia dell’EGO-<br />
VAI-Q, ma soprattutto come co-autore del volume<br />
“Tra polvere e bulloni: <strong>la</strong> Targa Florio”, oltre<br />
che come amico del nostro Comune.<br />
Che c’entra <strong>la</strong> Targa Florio con noi? E’ lui stesso<br />
a spiegarcelo: “E’ un magnifico filo ideale quello<br />
che lega Mille Miglia al<strong>la</strong> Targa Florio, un filo<br />
di asfalto, ancorché polveroso, che unisce l’Italia<br />
prima ancora dell’autostrada del sole. Un filo<br />
di sogni, speranze, emozioni, palpiti, sussulti,<br />
delusioni, talora anche sangue.”<br />
Infine <strong>la</strong> prof. Denise Annovazzi ha portato <strong>la</strong><br />
voce del<strong>la</strong> Associazione Europea Familiari delle<br />
Vittime del<strong>la</strong> Strada, richiamando l’attenzione<br />
cronaca<br />
soprattutto dei ragazzi presenti sul<strong>la</strong> necessità<br />
di salvaguardare <strong>la</strong> propria e l’altrui vita nel<strong>la</strong><br />
guida e nell’uso del<strong>la</strong> strada.<br />
Prima dell’intervento conclusivo di Paolo Pettinari,<br />
segretario del CE.S.I.S.S., che ha illustrato<br />
in maniera esaustiva le più recenti normative<br />
sul<strong>la</strong> sicurezza stradale e le proposte di iniziative<br />
del Centro stesso, a disposizione dei Comuni,<br />
si è avuta <strong>la</strong> premiazione del concorso riservato<br />
alle scuole medie superiori.<br />
Quest’anno, infatti, è stato indetto un concorso<br />
per sensibilizzare i giovani sull’importanza di<br />
una guida sicura ed offrire loro, attraverso <strong>la</strong><br />
realizzazione di una serie di e<strong>la</strong>borati, un’ulteriore<br />
opportunità di riflessione sulle problematiche<br />
inerenti <strong>la</strong> sicurezza stradale e sulle misure<br />
da adottare per scongiurare i pericoli, legati<br />
al<strong>la</strong> guida in ogni condizione possibile.<br />
Il concorso comprendeva tre sezioni: 1) un segnale<br />
stradale che non esiste, da proporre per<br />
l’inserimento nel codice del<strong>la</strong> strada; 2) un manifesto<br />
atto al<strong>la</strong> diffusione sintetica dei concetti<br />
virtuosi in tema di sicurezza attiva; 3) un videoclip<br />
diffusibile nelle scuole e nelle scuole guida.<br />
A nome del<strong>la</strong> giuria, il prof. Edoardo Bassoli<br />
ha illustrato le motivazioni delle opere risultate<br />
vincitrici. Per <strong>la</strong> sezione “segnale stradale”<br />
è stata premiata Valentina Caldera, dell’Istituto<br />
Marco Polo di Desenzano del Garda, mentre<br />
per <strong>la</strong> sezione “manifesto” <strong>la</strong> vincitrice è<br />
risultata Giulia Santinato del Liceo Artistico<br />
“Alessandro Dal Prato”<br />
di Guidizzolo. Infine, per<br />
<strong>la</strong> sezione “videoclip”<br />
si è avuto un ex-aequo:<br />
a pari merito sono stati<br />
premiati Ronca Vio<strong>la</strong>,<br />
sempre del “Dal Prato”<br />
di Guidizzolo e <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse<br />
5^ B dell’Istituto Primo<br />
Levi di Quartu Sant’Elena<br />
(Cagliari).<br />
17
18<br />
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Che cos’è l’osteopatia<br />
L’Osteopatia è una medicina complementare<br />
manipo<strong>la</strong>tiva rivolta al<strong>la</strong> globalità dell’individuo.<br />
È una filosofia metodologica manipo<strong>la</strong>tiva, diagnostica<br />
e terapeutica, il cui principio lega <strong>la</strong><br />
salute ed il suo mantenimento al movimento del<br />
corpo umano ed al<strong>la</strong> sua capacità di mantenersi<br />
da solo in uno stato di salute ottimale.<br />
Il trattamento manipo<strong>la</strong>tivo osteopatico ha dunque<br />
come obiettivo il ripristino del<strong>la</strong> mobilità fisiologica<br />
dei vari sistemi corporei, in partico<strong>la</strong>re<br />
del sistema muscolo-scheletrico, strumento<br />
del<strong>la</strong> vita di re<strong>la</strong>zione ed espressione dello stato<br />
di salute.<br />
Cerca di capire come tutti i sistemi corporei (sistema<br />
osteomusco<strong>la</strong>re, cranico, viscerale, masticatorio,<br />
visivo, posturale etc.) interagiscono<br />
tra di loro e, in caso di cattiva autorego<strong>la</strong>zione,<br />
possono far nascere un sintomo.<br />
L’Osteopatia ricerca le restrizioni di mobilità<br />
presenti nel sistema corporeo attraverso tecniche<br />
specifiche e mira al ripristino del<strong>la</strong> mobilità<br />
normale o, in caso di patologie invalidanti, del<strong>la</strong><br />
mobilità residua, utilizzando esclusivamente<br />
tecniche manuali. Il trattamento manipo<strong>la</strong>tivo<br />
osteopatico tende ad un sostanziale riequilibrio<br />
funzionale, non mirato al<strong>la</strong> semplice soppressione<br />
del sintomo, dimostrandosi efficace sia<br />
nell’ambito preventivo che di mantenimento<br />
dello stato di salute, oltre ad essere un valido<br />
contributo e supporto nel<strong>la</strong> cura di molte affezioni<br />
patologiche. L’Osteopatia condivide con<br />
<strong>la</strong> medicina convenzionale gran parte delle conoscenze<br />
medico-biologiche, ma l’analisi funzionale<br />
osteopatica, il conseguente percorso<br />
metodologico deduttivo e l’affermazione di un<br />
strategia finale di trattamento, differiscono totalmente<br />
dal<strong>la</strong> diagnostica medica, avvalendosi<br />
di metodiche valutative, linguaggio ed interpretazione<br />
proprie.<br />
In Italia l’Osteopatia è esercitata da professionisti<br />
che hanno frequentato una Scuo<strong>la</strong> di Osteopatia<br />
del<strong>la</strong> durata di 6 anni, riconosciuta dal<br />
Registro degli Osteopati d’Italia (R.O.I.).<br />
Riesce ad offrire una risposta adeguata a molte<br />
patologie di origine funzionale nelle varie specialità:<br />
Paninoteca<br />
SISAL, Superenalotto,<br />
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servizi ecologici . spurghi civili ed industriali<br />
- Pediatria: per migliorare lo sviluppo del neonato<br />
e del bambino in casi di torcicollo miogeno,<br />
traumi da parto, otiti recidivanti, cefalee,<br />
reflussi, coliti, sinusiti, scoliosi infantili, disturbi<br />
dell’appoggio del piede (cavo, piatto, etc), disturbi<br />
del<strong>la</strong> bocca e del pa<strong>la</strong>to (malocclusioni,<br />
deglutizioni atipiche, dis<strong>la</strong>lie, etc).<br />
- Ortopedia: disturbi dell’apparato muscoloscheletrico,<br />
lombalgie, sciatalgie, discopatie ed<br />
ernie discali, cervicalgia, torcicollo, colpo del<strong>la</strong><br />
strega, etc.<br />
- Odontoiatria: disturbi dell’artico<strong>la</strong>zione temporo-mandibo<strong>la</strong>re,<br />
malocclusioni e loro influenza<br />
sul<strong>la</strong> postura.<br />
- Neurologia: trattamento delle cefalee, trattamento<br />
delle neuropatie da intrappo<strong>la</strong>mento (nevralgie<br />
cervico-brachiali, tunnel carpale, etc).<br />
- Otorino<strong>la</strong>ringoiatria: trattamento delle vertigini<br />
cervicogeniche, sinusiti.<br />
- Ginecologia: trattamento delle dismenorree e<br />
delle amenorree, delle cicatrici post-interventi<br />
(cesarei, isterectomie, etc), trattamento del<strong>la</strong><br />
lombalgia in gravidanza.<br />
- Gastroenterologia: disturbi dell’esofago, dello<br />
stomaco e dell’intestino, senza cause organiche.<br />
Attualmente “l’osteopatia” è praticata agli ospiti<br />
del<strong>la</strong> Casa di Riposo Rizzini e può essere usufruita<br />
anche da utenti esterni al lunedì.<br />
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un trattamento<br />
19
20<br />
Istituto Superiore d’Arte<br />
Alessandro Dal Prato<br />
XIII SETTIMANA NAZIONALE DELLA CULTURA<br />
L’unica scuo<strong>la</strong> del<strong>la</strong> provincia di Mantova ad aderire al<strong>la</strong><br />
Settimana del<strong>la</strong> Cultura promossa dal Ministero per i<br />
Beni e le Attività Culturali fin dal<strong>la</strong> sua prima edizione è il<br />
nostro Liceo Artistico. D’allora, con una dedizione che va<br />
ben oltre i propri doveri, Docenti, Studenti, Col<strong>la</strong>boratori<br />
sco<strong>la</strong>stici e personale A.T.A, ogni anno si impegnano per<br />
non mancare all’appuntamento con l’evento culturale<br />
più famoso e atteso dell’anno. Impegno puntualmente<br />
ripagato dal<strong>la</strong> soddisfazione di vedere Guidizzolo e il suo<br />
Istituto far bel<strong>la</strong> mostra nel<strong>la</strong> più grande e visitata vetrina<br />
italiana dedicate all’arte. In quest’ultima edizione, abbiamo<br />
proposto <strong>la</strong><br />
“Kermesse dell’arte”,<br />
ovvero attività<br />
artistiche autogestite<br />
dai 250 studenti,<br />
dal<strong>la</strong> Iª al<strong>la</strong><br />
Vª svoltasi nell’ampio<br />
cortile del<strong>la</strong><br />
scuo<strong>la</strong> che per un<br />
giorno si è trasformato<br />
in un grande<br />
atelier a cielo<br />
aperto, e corsi gratuiti<br />
pomeridiani di<br />
tecniche artistiche<br />
con apertura al<br />
- “Architettura Mangiata”<br />
Buffet di dolci e frutta a<br />
forma di pa<strong>la</strong>zzo e giardino<br />
all’italiana realizzato<br />
dagli studenti<br />
- L’artista Riccardo Darra<br />
dimostra <strong>la</strong> tecnica del<br />
Mosaico di vetro.<br />
- Il maestro incisore<br />
Franco Bassignani e <strong>la</strong><br />
prof.ssa Sira Castagna<br />
spiegano <strong>la</strong> tecnica<br />
dell’Acquaforte.<br />
A cura del dirigente sco<strong>la</strong>stico Prof.ssa Franca Damico<br />
Tendaggi - Materassi - Divani su Misura<br />
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Piazza Pezzati, 25 - Guidizzolo MN<br />
pubblico dei <strong>la</strong>boratori e del<strong>la</strong> sede sco<strong>la</strong>stica anche<br />
domenica 17 aprile. Un programma pensato per coinvolgere<br />
maggiormente <strong>la</strong> cittadinanza nel<strong>la</strong> vita e nelle attività<br />
di questa istituzione considerata fiore all’occhiello<br />
del<strong>la</strong> comunità, ma che in realtà pochi conoscono veramente.<br />
All’evento, realizzato grazie al sostegno e al<strong>la</strong><br />
col<strong>la</strong>borazione del Comune, del<strong>la</strong> Biblioteca, del<strong>la</strong> Pro<br />
Loco di Guidizzolo e dell’ Associazione di ex studenti<br />
I.S.A “Excursus”, hanno generosamente dato il loro contributo<br />
di creatività ed esperienza gli artisti: Riccardo e<br />
Raffaele Darra, Franco Bassignani, Giuseppe Billoni ed<br />
Edoardo Bassoli. A loro, al sindaco Graziano Pelizzaro,<br />
all’assessore Renato<br />
Azzini, a Pao<strong>la</strong><br />
Pasquali, Silvio Tarchini,<br />
Giovanni Magnani<br />
ed ai docenti<br />
Castagna, Trombani,<br />
Flisi, Sa<strong>la</strong>mone, Poletti,<br />
Brotto, Banni,<br />
Fischetti, Buccelleni<br />
e al<strong>la</strong> coordinatrice<br />
del progetto prof.<br />
ssa Monacelli , il<br />
mio personale ringraziamento.<br />
- Laboratorio di Ebanisteria.<br />
Il prof. Amedeo Buccelleni<br />
illustra <strong>la</strong> tecnica<br />
del<strong>la</strong> Tarsia<br />
- Instal<strong>la</strong>zione in legno<br />
realizzata dagli studenti<br />
omaggio all’Architetto e<br />
Designer Enzo Mari.<br />
- Alunni intenti ad eseguire<br />
un Murales<br />
E’ un piacere indossarlo<br />
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Mantova per l’Europa<br />
Concorso dal titolo: “Il Risorgimento Italiano e il coinvolgimento degli stati europei nel<strong>la</strong> prospettiva<br />
dell’unità Europea” promosso dal<strong>la</strong> Fondazione Comunità Mantovana Onlus<br />
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia,<br />
molte ed autorevoli sono state le commemorazioni ufficiali<br />
in tutta <strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> ed i cittadini, in varia misura,<br />
hanno partecipato numerosi e per <strong>la</strong> prima volta uniti<br />
attorno ad un valore grande quale appunto <strong>la</strong> consapevolezza<br />
di aver raggiunto un obiettivo che forse fino ad<br />
ora non era mai stato recepito in maniera consapevole<br />
e condivisa.<br />
La valenza simbolica delle molte celebrazioni ha voluto<br />
anche essere <strong>la</strong> rappresentazione dell’identità e<br />
dell’unità nazionale.<br />
Tanto più valore hanno dunque avuto le presenze di<br />
nuovi volti che si sono affacciati per <strong>la</strong> prima volta in<br />
modo ufficiale ad esprimere una loro opinione su questo<br />
tema, in una congiuntura storica così importante, quale<br />
l’anniversario dell’Unità d’Italia ed hanno contribuito<br />
con <strong>la</strong> loro voce ad affermare il valore dell’ideale che è<br />
al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> nostra Res Publica.<br />
In terra mantovana <strong>la</strong> “Fondazione Comunità Mantovana<br />
Onlus”, che festeggia quest’anno il suo decimo anno<br />
di buone pratiche, avvalendosi di un fondo patrimoniale<br />
intito<strong>la</strong>to a Dacirio Ghidorzi Ghizzi, appassionato sostenitore<br />
del<strong>la</strong> causa federalista ed europea, recentemente<br />
scomparso, ha partecipato al<strong>la</strong> causa ed ha indetto<br />
un concorso dal titolo: “Il Risorgimento Italiano e il coinvolgimento<br />
degli stati europei nel<strong>la</strong> prospettiva dell’unità<br />
Europea”, rivolto agli studenti ed alle studentesse<br />
degli ultimi due anni degli Istituti Superiori di Mantova<br />
e provincia.<br />
I ragazzi si sono messi<br />
all’ opera ed hanno<br />
contribuito con <strong>la</strong> produzione<br />
di molti e<strong>la</strong>borati<br />
che i vari istituti<br />
hanno provveduto a<br />
spedire ad una commissione<br />
giudicatrice<br />
che a sua volta ha<br />
selezionato i componimenti<br />
più meritevoli,<br />
assegnando un premio<br />
a 26 allievi ed allieve .<br />
Guidizzolo ha celebrato<br />
questa premiazione<br />
con tre studentesse: Elena Mutti (Istituto F. Gonzaga -<br />
Castiglione d/St), Miriana Resconi e Giulia Sossai (Istituto<br />
Statale d’Arte Alessandro Dal Prato - Guidizzolo).<br />
Nel<strong>la</strong> giornata di Sabato 15 Maggio 2011, nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> convegno<br />
dell’Associazione Industriali del<strong>la</strong> città di Mantova,<br />
le ragazze hanno festeggiato <strong>la</strong> loro premiazione,<br />
ricevendo dalle mani del presidente del<strong>la</strong> fondazione<br />
Stanis<strong>la</strong>o Cavandoli un assegno di 500 E, al<strong>la</strong> presenza<br />
delle famiglie, degli insegnanti e delle rappresentanze<br />
dell’Ufficio Sco<strong>la</strong>stico Provinciale e del<strong>la</strong> Provincia.<br />
E, citando <strong>la</strong> conclusione di un e<strong>la</strong>borato..”Il Risorgimento,<br />
che ha visto nelle sanguinose guerre d’Indipendenza<br />
<strong>la</strong> storia di un popolo da sempre oppresso<br />
e diviso in tanti piccoli staterelli, ha tracciato un solco<br />
profondo verso l’Italia unita e ha rappresentato un momento<br />
storico, che ha posto l’ideale comune al di sopra<br />
di qualsiasi egoismo materiale, inoltre grazie allo sforzo<br />
congiunto di martiri, eroi, statisti e gente comune, ha<br />
portato al conseguimento di un bene unico, voluto e<br />
condiviso, che ha trovato e trova realtà nelle cosa pubblica:<br />
<strong>la</strong> Repubblica Italiana.” (Elena Mutti), <strong>la</strong> citazione<br />
di Carlo Cattaneo trova maggior forza e grande respiro<br />
in quello che è <strong>la</strong> realtà dell’ oggi: ”Avremo pace vera,<br />
quando avremo gli Stati Uniti d’Europa”!<br />
f.t.<br />
Da sinistra: Elena Mutti, Miriana Resconi, Giulia Sossai<br />
Foto di gruppo con parenti, insegnanti, e studentesse premiate<br />
21
22<br />
Anima e cuore<br />
A cura di Sandra Tosi<br />
Il tempo<br />
Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino<br />
di un marciapiede con un cappello ai suoi<br />
piedi e un pezzo di cartone con scritto:<br />
«Sono cieco, aiutatemi per favore».<br />
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e<br />
notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello.<br />
Si chinò e versò del<strong>la</strong> moneta, poi, senza<br />
chiedere il permesso al cieco, prese il cartone,<br />
lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase.<br />
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco<br />
e notò che il suo cappello era pieno di monete<br />
e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo<br />
dell’uomo e gli domandò se era stato lui che<br />
aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto<br />
che cosa vi avesse annotato.<br />
Il pubblicitario rispose:<br />
“Nul<strong>la</strong> che non sia vero, ho so<strong>la</strong>mente riscritto<br />
<strong>la</strong> tua frase in un altro modo” .<br />
Sorrise e se ne andò.<br />
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo<br />
di cartone vi era scritto:<br />
”Oggi è primavera e io non posso veder<strong>la</strong>”.<br />
Morale: cambia <strong>la</strong> tua strategia quando le cose<br />
non vanno molto bene e vedrai che poi andrà<br />
meglio.<br />
Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo<br />
<strong>la</strong>voro non è stato fatto con professionalità, ri-<br />
angelo marani - SEVENTY<br />
TA V I A N I - roccobarocco<br />
Tel. 0376 819048 - via Vittorio Veneto, 54 - Guidizzolo (MN)<br />
spondi che l’Arca di Noè è stata costruita da<br />
dilettanti e il Titanic da professionisti ...<br />
Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno<br />
studente che è stato bocciato all’esame finale.<br />
Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad<br />
una madre che ha messo al mondo un bambino<br />
troppo presto.<br />
Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo<br />
all’editore di una rivista settimanale.<br />
Per scoprire il valore di un’ora, chiedilo agli innamorati<br />
che stanno aspettando di vedersi.<br />
Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a<br />
qualcuno che ha appena perso il treno, il bus<br />
o l’aereo.<br />
Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a<br />
qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.<br />
Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo<br />
ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto <strong>la</strong><br />
medaglia d’argento.<br />
Il tempo non aspetta nessuno.<br />
Raccogli ogni momento che ti rimane, perché<br />
ha un grande valore. Condividilo con una persona<br />
speciale, e diventerà ancora più importante.<br />
Anonimo<br />
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Psicologia<br />
a cura del<strong>la</strong> Dott.ssa Giulia Stuani<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
Facebook<br />
Parliamo stavolta di Facebook. Il social network<br />
ormai più diffuso al mondo, insieme a Twitter.<br />
Giusto per dare due informazioni ai meno avvezzi,<br />
Facebook è un “programma” dei computer<br />
che permette, sfruttando internet, di poter<br />
comunicare con altri computer e quindi con<br />
altre persone; ma è stato concepito appositamente<br />
per mantenersi in contatto a livello personale:<br />
in Facebook si scrive come ci si sente,<br />
cosa si sta pensando, si condividono le proprie<br />
emozioni, i viaggi, le foto, le esperienze…tutto<br />
in modo virtuale, tutto scrivendo su una tastiera,<br />
restando soli nel<strong>la</strong> propria stanza.<br />
Chiaramente i più devoti all’uso di Facebook<br />
sono gli adolescenti, espertissimi nel<strong>la</strong> navigazione,<br />
ma forse un po’ meno esperti rispetto ai<br />
pericoli che internet può ce<strong>la</strong>re, a partire dal<strong>la</strong><br />
facilità con cui si possa presentarsi, dando una<br />
falsa identità… ma non voglio in questa sede<br />
essere polemica: credo nelle persone e nel<strong>la</strong><br />
loro possibilità di usare il cervello!<br />
Ciò su cui mi sto interrogando, invece, è il motivo<br />
per cui Facebook ha una tale di<strong>la</strong>gante diffusione,<br />
al di là del<strong>la</strong> comodità e dell’economicità<br />
dello strumento. Oggi come oggi, se non hai<br />
Facebook, quasi non sei nessuno; se dici di non<br />
avere un “profilo”, cioè il modo con cui accedere<br />
al servizio, vieni guardato come un alieno!<br />
Perché?<br />
Faccio fatica a darmi altre risposte se non che<br />
comunicare è sempre più difficile. Instaurare<br />
re<strong>la</strong>zioni umane, con un contatto vis-à-vis,<br />
DAVIDE RIVERA<br />
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essendo presente nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione anche nel<strong>la</strong><br />
componente di carne ed ossa sta diventando<br />
sempre più spaventoso o difficilmente assumibile.<br />
Chiudersi in una stanza con un computer, e<br />
comunicare con altre persone per mezzo di una<br />
macchina rende le cose un pò più semplici : ci<br />
si può esporre fino ad un certo punto, si può far<br />
vedere una foto di sè che possa dare <strong>la</strong> migliore<br />
delle immagini, si possono scrivere solo le cose<br />
che potrebbero piacere maggiormente alle<br />
altre persone e via discorrendo. A conti fatti,<br />
quindi, è l’ennesimo inganno; l’ennesima bur<strong>la</strong><br />
che ci costringe in qualche modo a soggiogarci<br />
al giudizio: invece che metterci a fare i conti<br />
con noi stessi, accettandoci per quelli che siamo,<br />
andando anche fieri del<strong>la</strong> nostra umanità, e<br />
quindi anche dei nostri difetti, ci mettiamo in un<br />
gioco che ci trascina a far vedere un « meglio »<br />
che magari nemmeno ci appartiene.<br />
La domanda quindi è « quanto vera può essere<br />
l’interazione su Facebook » ? Quanto ci possiamo<br />
fidare anche di noi stessi, se il senso critico<br />
viene spento prima di entrare in internet ?<br />
Il mio intento non è, sia ben chiaro, criticare<br />
Facebook, lo reputo una buona opportunità di<br />
scambio, ma, come sempre, credo sia molto<br />
più utile utilizzar<strong>la</strong> con senso critico, ponendosi<br />
ad essa con <strong>la</strong> consapevolezza che <strong>la</strong> vita è altro,<br />
che le re<strong>la</strong>zioni sono altre e che <strong>la</strong> bellezza<br />
dell’incontro con l’altro non può essere banalmente<br />
racchiuso in una scato<strong>la</strong> con i tasti.<br />
Giulia Stuani<br />
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23
24<br />
Zuppa di pesce<br />
napoletana<br />
a cura di Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />
Ingredienti<br />
1 Kg di pesce per zuppa,<br />
500 gr di scorfano,<br />
500 gr di vongole,<br />
500 gr di cozze,<br />
500 gr di ca<strong>la</strong>mari e gamberi,<br />
500 gr. di polipetti,<br />
1 Kg di pe<strong>la</strong>ti,<br />
500 gr di pomodorini freschi,<br />
1 bicchiere di vino bianco secco,<br />
peperoncino, prezzemolo,<br />
3 spicchi d’aglio, olio, sale, pepe, crostini di pane<br />
Preparazione<br />
Pulite tutto il pesce, fate aprire cozze e vongole<br />
in un recipiente coperto, dopodiché filtrate <strong>la</strong> loro<br />
acqua e mettete<strong>la</strong> da parte. Dopo aver fatto soffriggere<br />
l’aglio con il peperoncino aggiungere i<br />
pomodorini, vino bianco, sale e pepe.<br />
Dopo dieci minuti aggiungete l’acqua dei frutti di<br />
mare e continuare a cuocere, quindi aggiungete i<br />
ca<strong>la</strong>mari a rondelle, i gamberi sgusciati, i polipetti<br />
a pezzetti e tutto il resto del pesce, cospargete di<br />
prezzemolo tritato, coprite e fate cuocere.<br />
Quando il pesce sarà cotto bisogna aggiungere i<br />
frutti di mare con il loro guscio, mettete altro prezzemolo<br />
e spegnete: servite <strong>la</strong> zuppa su crostini.<br />
Vino cosigliato<br />
Fa<strong>la</strong>nghina di Benevento,<br />
La ricetta che proponiamo in questo numero farà contenti gli amanti del pesce e soprattutto quando ci si ritrova<br />
numerosi attorno al tavolo nelle occasioni ormai sempre più rare dei grandi raduni di famiglia. I tito<strong>la</strong>ri del<br />
Ristorante Pizzeria La Conchiglia Annalisa e Ciro, da oltre sei anni, propongono oltre al<strong>la</strong> tradizionale pizza,<br />
<strong>la</strong> cucina mediterranea curata dal cuoco Aniello di Dato, questo con competenza e passione sa trasformare<br />
materie prime in scquisite specialità.<br />
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La riproduzione e il sesso<br />
Pensieri in libertà, di Elodio Perani<br />
All’origine del<strong>la</strong> storia evolutiva degli organismi,<br />
<strong>la</strong> riproduzione era un’attività essenzialmente<br />
solitaria: ogni individuo si riproduceva<br />
da solo.<br />
Il meccanismo consisteva nel<strong>la</strong> scissione binaria<br />
cioè nel<strong>la</strong> semplice divisione di una cellu<strong>la</strong><br />
e del suo patrimonio genetico.<br />
Eccezionalmente, per contiguità di due cellule,<br />
avveniva uno scambio di materiale genetico<br />
realizzando una riproduzione per coniugazione.<br />
Successivamente comparvero i gameti ovvero<br />
cellule identiche per forma e funzione, specializzate<br />
nel veico<strong>la</strong>re l’informazione genetica e<br />
fonder<strong>la</strong> con quel<strong>la</strong> di un’altra cellu<strong>la</strong>.<br />
Gli individui che partecipavano a queste modalità<br />
però non avevano né differenze sessuali né<br />
percezione di sesso.<br />
I generi sessuali nacquero quando i gameti<br />
iniziarono a differenziarsi, alcuni crescendo in<br />
dimensione e formando una cellu<strong>la</strong> uovo, altri<br />
riducendosi sempre più dando origine agli<br />
spermatozoi.<br />
Nel<strong>la</strong> specie umana <strong>la</strong> determinazione del sesso<br />
è genetica ma le attitudini proprie di ciascun<br />
sesso sono influenzate da una modalità di sviluppo.<br />
Qui entrerebbe in campo l’intricato problema<br />
delle mutazioni transessuali che tra<strong>la</strong>scierò per<br />
addentrarmici se ci sarà un’eventuale occasione.<br />
Nel regno animale, per i coccodrilli e le tartarughe,<br />
<strong>la</strong> determinazione del sesso dipende dal<strong>la</strong><br />
temperatura di incubazione delle uova mentre<br />
in alcuni pesci dipende dalle dimensioni e<br />
dall’età per cui segue l’evoluzione di crescita<br />
e di vita.<br />
In specie di invertebrati acquatici esistono<br />
femmine che possono riprodurre, però esclusivamente<br />
femmine, in assenza di maschi; questa<br />
modalità è chiamata partenogenesi.<br />
Negli afidi coesistono due strategie riprodutti-<br />
ve, sessuata e asessuata: a seguito dell’accoppiamento<br />
col maschio <strong>la</strong> femmina depone uova<br />
resistenti che superano l’inverno; durante <strong>la</strong><br />
bel<strong>la</strong> stagione invece vengono partoriti i piccoli<br />
senza accoppiamento.<br />
Nel nostro mondo umano l’ipota<strong>la</strong>mo anteriore<br />
del cervello presenta un’area che partecipa<br />
al<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>zione del comportamento sessuale<br />
le cui dimensioni risultano più del doppio nel<br />
maschio rispetto al<strong>la</strong> femmina e al maschio<br />
omosessuale.<br />
In virtù di questa diversità, recenti studi hanno<br />
messo in luce una sorprendente caratteristica<br />
sessuale, innata nelle donne, che avrebbe <strong>la</strong><br />
capacità di scegliere il partner geneticamente<br />
migliore, utilizzando solo il senso dell’olfatto.<br />
Ad alcuni ragazzi sono state fatte indossare,<br />
per due notti consecutive, le stesse magliette e<br />
ad un gruppo di ragazze è stato chiesto di esprimere<br />
una preferenza secondo il loro odore senza<br />
sapere da chi erano state indossate.<br />
Gli stessi ricercatori hanno scoperto che ognuna<br />
preferiva quel<strong>la</strong> di quel ragazzo che aveva i<br />
geni sessuali maggiormente diversi dai propri.<br />
Siccome i geni sono legati al<strong>la</strong> risposta immunitaria,<br />
<strong>la</strong> scelta essenzialmente istintiva del partner<br />
appare coerente con <strong>la</strong> pur inconsapevole<br />
futura finalità di fornire al<strong>la</strong> eventuale prole <strong>la</strong><br />
maggior risposta immunitaria anche per molte<br />
ma<strong>la</strong>ttie.<br />
Dopo questa dissertazione scientifica mi sia<br />
concessa una conclusione i<strong>la</strong>re: noi ragazzi del<br />
secolo scorso non abbiamo proprio capito nul<strong>la</strong><br />
perché, quando avvicinavamo una ragazza,<br />
cercavamo di non portare l’odore del nostro<br />
sudore <strong>la</strong>vandoci bene con <strong>la</strong> saponetta più<br />
profumata!!!<br />
Elodio Perani<br />
25
26<br />
GLI SHERPA O.N.L.U.S.<br />
Associazione di volontariato per l’assistenza domiciliare<br />
ai ma<strong>la</strong>ti oncologici in fase critica e cure palliative.<br />
L’Associazione di volontariato “Gli Sherpa”<br />
o.n.l.u.s., nata a Curtatone nel 2002 dall’idea<br />
di 9 soci fondatori, offre gratuitamente l’assistenza<br />
domiciliare completa e cure palliative<br />
al ma<strong>la</strong>to oncologico in fase critica e<br />
fornisce il supporto diretto alle famiglie, per<br />
consentire al paziente di vivere l’ultimo tratto<br />
del<strong>la</strong> vita vicino ai propri affetti e nel proprio<br />
ambiente domestico.<br />
I valori cui si ispira sono quelli di salvaguardare<br />
il senso e <strong>la</strong> dignità del<strong>la</strong> vita anche nel<br />
periodo finale dell’esistenza, nell’ottica di<br />
una medicina più umana, capace di accompagnare<br />
il ma<strong>la</strong>to e <strong>la</strong> sua famiglia in quel<br />
tratto finale in cui non si persegue <strong>la</strong> guarigione,<br />
ma <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita, integrando<br />
le competenze tecniche, specifiche per il<br />
ma<strong>la</strong>to oncologico in fase critica, con quelle<br />
re<strong>la</strong>zionali.<br />
Attualmente conta 55 volontari. Il Presidente<br />
è Giannino Pirondini.<br />
Dal 2003 al 2010 ha assistito 361 pazienti, nel<br />
primo trimestre 2011 già 25 pazienti.<br />
Si impegna a rispondere in modo personaliz-<br />
zato ai bisogni del paziente e del suo nucleo<br />
familiare: intervenire sui sintomi, alleviare il<br />
dolore del ma<strong>la</strong>to, ascoltarne e condividerne<br />
il percorso di sofferenza, affiancare <strong>la</strong> famiglia<br />
e darle sostegno.<br />
Gli Sherpa operano sul<strong>la</strong> base di un piano<br />
terapeutico concordato con il Medico di Medicina<br />
Generale, unico referente e gestore<br />
dell’assistenza sanitaria del cittadino: è lui<br />
che attiva l’équipe Sherpa e si avvale del<strong>la</strong><br />
sua col<strong>la</strong>borazione.<br />
PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI OGGI<br />
Come attivare l’intervento<br />
- L’attivazione avviene tramite primo contatto<br />
telefonico ai n. 0376 478116 - 3339173200.<br />
- Gli interventi socio-sanitari dei vari operatori<br />
sono programmati secondo le necessità.<br />
Il medico e l’infermiere intervengono all’occorrenza<br />
a domicilio anche di notte e nei<br />
giorni prefestivi e festivi.<br />
- La reperibilità telefonica, del medico e<br />
dell’infermiere, è garantita 24 ore su 24, comprese<br />
le notti e i giorni prefestivi e festivi.<br />
L’Associazione ha sede legale e operativa a S. Silvestro di Curtatone (Mantova)<br />
via Martiri di Belfiore, 1 Tel. e Fax 0376 478116 - 3339173200<br />
e-mail: gli.sherpa@libero.it - sito: www.glisherpa.org<br />
- sede operativa di Bozzolo: via Matteotti, 7 - tel. 0376 91109<br />
- sede operativa di Castiglione delle Stiviere: via Ordanino, 11 - tel. 0376 639859<br />
DONA IL 5 PER MILLE AGLI SHERPA o.n.l.u.s. - C. F. 93040040201<br />
Grafica: RObERTO bALDASSARI — Stampa: TIPOGRAFIA COMMERCIALE<br />
Via Guido Rossa, 2 - 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 840932 Fax: 0376 847238 www.petrolpolimeri.it - e-mail: info@petrolpolimeri.it
Angelo e Cesare Brazzabeni<br />
Caduti sul fronte di guerra nel 1817<br />
Nel<strong>la</strong> livida petraia del<br />
Carso, tra gli orridi massi<br />
infranti dal<strong>la</strong> pioggia di<br />
ferro e di fuoco, dove, o<br />
Angelo, sublimasti <strong>la</strong> giovane<br />
esistenza? Impavido<br />
conducevi all’assalto il tuo<br />
plotone, quando fosti colpito<br />
in pieno da una granata.<br />
Poco tempo mancava<br />
al<strong>la</strong> festa di Pentecoste, ti<br />
rapì certo lo Spirito Santo<br />
conso<strong>la</strong>tore.<br />
Al<strong>la</strong> tua casa, non ancora<br />
risollevata dal lutto per <strong>la</strong><br />
Mamma, morta il 5 gennaio<br />
I9I6, eri nunzio tu di perfetta<br />
letizia.<br />
Avresti colmato il vuoto<br />
con <strong>la</strong> tua fidanzata Nel<strong>la</strong><br />
Madel<strong>la</strong>, al padre fatto<br />
dono di novel<strong>la</strong> stirpe, prolungata<br />
l’esistenza.<br />
Eri bello, e compiuti gli<br />
studi di legge, promettente<br />
avvenire ti si schiudeva<br />
innanzi, candidato notaio e<br />
archivista .<br />
Nello stesso 1917 crudele<br />
destino avrebbe infierito<br />
sul<strong>la</strong> casa del dottor<br />
Giuseppe Brazzabeni con<br />
<strong>la</strong> morte dell’altro figlio.<br />
Cesare appassionato allo<br />
studio delle lingue, studiò<br />
a Padova al<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong><br />
internazionale Solitro e<br />
giovanissimo intraprese<br />
<strong>la</strong> carriera commerciale e<br />
viaggiò per l’Europa.<br />
A Guidizzolo il 27 aprile<br />
1912 Coffani Martina saldava<br />
a Cesare lire 55 per<br />
l’acquisto di dodici coltelli<br />
da dessert con manico in<br />
argento. La ditta venditrice<br />
era <strong>la</strong> Mayer e Fuchs,<br />
bigiotteria e argenteria,<br />
di Francoforte sul Meno.<br />
Ma <strong>la</strong> bril<strong>la</strong>nte carriera<br />
si sarebbe interrotta.<br />
All’inizio del<strong>la</strong> guerra Cesare<br />
partì volontario, caporale<br />
d’Artiglieria alle<br />
batterie d’assedio sul<strong>la</strong><br />
fronte Giulia. Il 24 ottobre<br />
1917, a cinque mesi dal<strong>la</strong><br />
morte di Angelo, cadeva<br />
anch’egli vittima dello<br />
scoppio di una granata.<br />
Pure Cesare era fidanzato,<br />
con Speranza Madel<strong>la</strong>,<br />
sorel<strong>la</strong> di Nel<strong>la</strong>. Due<br />
fratelli, due sorelle.<br />
Resi gli estremi tributi<br />
al<strong>la</strong> memoria del fratello,<br />
lenito il dolore atroce al<br />
padre, partivi, o Cesare,<br />
stoicamente sereno<br />
per il fronte là dove ti<br />
chiamava il dovere. Ma<br />
l’olocausto doveva essare<br />
completo e ricongiungerti<br />
al fratello.<br />
Ed ora, simili ai Dioscuri<br />
del<strong>la</strong> leggenda, vivete,<br />
fratelli, nell’immortalità<br />
del<strong>la</strong> gloria, del<strong>la</strong> memoria,<br />
se non nel<strong>la</strong> pace<br />
del<strong>la</strong> tomba.<br />
Franco Mondadori<br />
(ha col<strong>la</strong>borato<br />
il dr. Valerio Galvani)<br />
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<strong>la</strong> nostra storia<br />
Franco Mondadori<br />
27
arte &<br />
dintorni<br />
28<br />
Marta Leali<br />
La morte del<strong>la</strong> Pizia<br />
In meno di settanta pagine Friedrich Durrenmatt<br />
dissacra e riadatta nel nostro tempo in modo<br />
graffiante una delle storie greche più conosciute:<br />
Edipo. Tradizionalmente, figlio destinato a<br />
uccidere il proprio padre Laio, re di Tebe, ed a<br />
sposare, o meglio giacere, con <strong>la</strong> propria madre<br />
Giocasta, Edipo viene esposto, trovato da un contadino<br />
di Corinto e portato ai sovrani del<strong>la</strong> città.<br />
Cresciuto come futuro re di Corinto, per un brutto<br />
scherzo del destino, gli viene detto che coloro<br />
che l’hanno allevato non sono i suoi genitori, ma<br />
interrogati essi confermano <strong>la</strong> loro autorità. Non<br />
completamente soddisfatto dalle risposte parte<br />
per Delfi augurandosi che <strong>la</strong> famosa Pizia possa<br />
sciogliere i suoi dubbi.<br />
Il libretto parte proprio da qui. La Pizia Pannychis<br />
XI stava per concludere il proprio orario di <strong>la</strong>voro<br />
quando Edipo le si presentò. Invece di chiudere<br />
il tempio, come progettava di fare, decise di profetare<br />
qualcosa di assolutamente assurdo: il ragazzo<br />
avrebbe ucciso il proprio padre e giaciuto<br />
con <strong>la</strong> propria madre. Sentendo questo oracolo,<br />
Edipo decise di non tornare a Corinto. Prese <strong>la</strong><br />
strada che l’avrebbe portato a Tebe. Durante il<br />
tragitto uccise Laio e il suo accompagnatore e,<br />
risolto l’indovinello del<strong>la</strong> Sfinge, sposò Giocasta.<br />
Dopo qualche tempo il vate Tiresia chiese, pagando<br />
ovviamente, un oracolo per un suo cliente:<br />
Creonte, fratello di Giocasta. Il responso,<br />
scritto dallo stesso Tiresia, chiedeva di vendicare<br />
<strong>la</strong> morte di Laio, altrimenti <strong>la</strong> peste avrebbe<br />
continuato a imperversare a Tebe.<br />
Pannychis XI, leggendo i precedenti responsi,<br />
comprese come vi fosse una macchinazione<br />
tutt’altro che felice.<br />
In quei giorni <strong>la</strong> forza di Pannychis XI venne<br />
meno e <strong>la</strong> Pizia, sul suo trono circondato di vapori,<br />
sapeva d’essere in punto di morte. Ormai in<br />
fin di vita, le si presentarono numerose ombre e<br />
tutte con un tassello del<strong>la</strong> storia di Edipo. Tante<br />
verità, tutte vere e tutte false, nessuna che risolvesse<br />
davvero l’enigma che avvolgeva l’intera<br />
faccenda. Tiresia, finto cieco, arrogante regista<br />
di una trama sfuggitagli dalle mani, neppure lui<br />
era soddisfatto del<strong>la</strong> piega presa dagli eventi ed<br />
in fondo, al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> storia, appare quasi un<br />
vecchio simpatico pur essendo stato un burattinaio<br />
bugiardo senza scrupoli.<br />
La Sfinge, vista non come una leonessa con <strong>la</strong> testa<br />
di donna, ma come una bellissima donna con<br />
una passione per gli enigmi e l’addestramento di<br />
feroci leonesse, ci racconta una storia diversa.<br />
Lei, sacerdotessa votata al dio Hermes (Ermete)<br />
e per questo con l’obbligo di votarsi al<strong>la</strong> castità,<br />
violentata per volontà paterna (vi <strong>la</strong>scio scoprire<br />
da soli chi sia il padre nel libro), mette al mondo<br />
un bambino che chiama Edipo. Nello stesso<br />
periodo anche Giocasta partorisce un bambino<br />
chiamato Edipo, che viene portato da Laio al<strong>la</strong><br />
Sfinge perché se ne liberi dandolo in pasto alle<br />
fiere insieme al figlio stesso del<strong>la</strong> Sfinge. Ma<br />
solo un bambino viene dato in pasto alle belve.<br />
L’altro, il figlio del<strong>la</strong> Sfinge, viene portato a Corinto<br />
da un fidato pastore e allevato dai regnanti<br />
del<strong>la</strong> città. Una volta cresciuto, Edipo, in viaggio<br />
verso Tebe, uccide il padre, l’accompagnatore di<br />
Laio, il violentatore del<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> Sfinge, e giunge<br />
presso di lei. Dopo aver risolto l’enigma giacciono<br />
insieme. E così si compie il destino di Edipo.<br />
Ma in realtà quale bambino è Edipo? Il figlio di<br />
Giocasta dato in pasto alle leonesse? Quello del<strong>la</strong><br />
bel<strong>la</strong> Sfinge? Oppure potrebbe essere il figlio<br />
del pastore che voleva un destino e un benessere<br />
per il proprio bambino che lui non avrebbe<br />
potuto offrirgli? O ancora, si trattava davvero del<br />
figlio del re e del<strong>la</strong> regina di Corinto?<br />
Ecco come gli interessi di pochi vanno a influire<br />
su moltissime persone. L’avidità per il denaro<br />
guida le azioni di Tiresia e del Tempio di Delfi e<br />
rovina <strong>la</strong> vita di famiglie intere.<br />
Una graffiante satira sempre attuale che provoca<br />
in parte sdegno per tali comportamenti umani<br />
ed in parte risa, perché il modo di presentare l’intera<br />
faccenda è talmente assurdo e intricato che<br />
non si può far a meno di scuotere <strong>la</strong> testa divertiti.<br />
Chi possiede passione per l’antica Grecia sicuramente<br />
apprezzerà questo originale libretto.<br />
Auguro a tutti una buona lettura e…buon enigma!<br />
Marta Leali<br />
P.S.: <strong>la</strong> traduzione così esi<strong>la</strong>rante è di Renata Colorni.
127 ore<br />
Un giorno di primavera mi trovavo al castello<br />
di Juval, sopra l’abitato di Naturno, in compagnia<br />
di amici. Il castello, di proprietà dell’alpinista<br />
Reinhold Messner, è oggi adibito a museo:<br />
numerose sono le opere d’arte provenienti dai<br />
suoi viaggi in giro per il mondo e soprattutto dal<br />
Tibet. Castel Juval è arroccato su un’altura, a<br />
circa 900 metri di altitudine, tra <strong>la</strong> val Venosta e<br />
l’imbocco del<strong>la</strong> Val Senales. Me ne stavo seduto<br />
su una roccia, circondato dal verde acceso<br />
degli alpeggi e dal<strong>la</strong> quiete più assoluta, e riflettevo<br />
su una frase di Messner che avevo letto da<br />
qualche parte, lungo il percorso di visita:<br />
“Ho sempre voluto sapere quanto di freddo e<br />
di caldo, di speranza e di paura, di debolezza e<br />
di forza, di altezze e di profondità l’uomo possa<br />
sopportare. Volevo sperimentare <strong>la</strong> frontiera, il<br />
limite dello sfinimento; almeno intuire l’essere<br />
consumato, svuotato, sbricio<strong>la</strong>to”.<br />
E riflettendo, <strong>la</strong> mia mente è subito corsa ad un<br />
film che avevo visto di recente al cinema: “127<br />
Ore”.<br />
La vicenda narrata è realmente accaduta. Il<br />
protagonista, Aron Ralston, un giovane americano<br />
amante dello sport e del<strong>la</strong> libertà, decide<br />
di avventurarsi da solo nel Blue John canyon<br />
dello Utah. E così un giorno parte da casa, senza<br />
però avvertire nessuno e, per di più, senza<br />
portare con sè il cellu<strong>la</strong>re. Davanti a lui si apre il<br />
maestoso paesaggio del canyon fatto di rocce,<br />
talora frastagliate, talora levigate, di fessure<br />
infinite, di torrenti tumultuosi che scorrono sotterranei<br />
e all’improvviso riemergono in superficie<br />
e soprattutto di infiniti spazi asso<strong>la</strong>ti. L’inizio<br />
del film è molto frenetico e mostra le evoluzioni<br />
del giovane Aron che roto<strong>la</strong>, si arrampica, scivo<strong>la</strong><br />
e corre. E’ un atleta preparato ma talvolta<br />
non basta prevedere ciò che può accadere.<br />
Aron mette male un piede e precipita in un<br />
crepaccio. E, come se non bastasse, si ritrova<br />
con un braccio bloccato sotto un enorme masso.<br />
La mano con il passare delle ore inizia ad<br />
andare in cancrena. Il giovane prova con ogni<br />
mezzo a liberarsi ma non ci riesce. Dall’azione<br />
si passa all’impossibilità di movimento. Ma il re-<br />
Lavorazione<br />
MARMI E GRANITI<br />
GANDELLINI GIORGIO<br />
via C. Casalegno, 13<br />
46040 Guidizzolo MN<br />
tel. 0376 847048 - 338 9310786<br />
gista, Danny Boyle, è abilissimo nel tenere alta<br />
<strong>la</strong> tensione, utilizzando artifizi cinematografici<br />
geniali. Lo spettatore, nel frattempo, si stringe<br />
attorno a questo ragazzo, costretto a sopravvivere<br />
per 5 giorni (127 ore) in condizioni fisiche<br />
e psicologiche estreme. E’ lo stesso Aron<br />
a dare una spiegazione chiara e lucida di come<br />
destino e casualità siano,<br />
in realtà, due facce del<strong>la</strong><br />
stessa medaglia.<br />
“Adesso ho tutto chiaro:<br />
sono io, l’ho scelto io.<br />
Questa roccia è stata qui<br />
ad aspettarmi per tutta <strong>la</strong><br />
vita, per tutta <strong>la</strong> sua esistenza.<br />
Da quando era<br />
solo un meteorite, un milione,<br />
un miliardo di anni<br />
fà, <strong>la</strong>ssù nello spazio, ha<br />
apettato di venire qui,<br />
proprio qui. Per tutta <strong>la</strong><br />
vita sono andato verso di<br />
lei. Da quando sono nato,<br />
ogni mio respiro, ogni mia<br />
azione mi ha guidato fin<br />
dentro questa crepa, sul<strong>la</strong><br />
superficie del<strong>la</strong> terra”.<br />
Quando penso al<strong>la</strong> devastazione<br />
provocata da<br />
una frana, da una va<strong>la</strong>nga,<br />
da una alluvione, da<br />
un terremoto o da uno<br />
tsunami mi rendo conto di<br />
quanto, noi esseri umani,<br />
siamo deboli e precari.<br />
Alcuni uomini pensano<br />
stupidamente di detenere il potere e non si rendono<br />
conto che possono venir spazzati via in un<br />
attimo. Nemmeno l’uomo più potente del<strong>la</strong> terra<br />
può veramente dominare <strong>la</strong> natura. E questo mi<br />
fa star bene.<br />
Sedetevi su una roccia, sopra <strong>la</strong> Val Senales, e<br />
guardate giù a valle: sicuramente sarete diversi,<br />
migliori.<br />
Luca Piazza<br />
arte &<br />
dintorni<br />
cinema<br />
Luca Piazza<br />
29
arte &<br />
dintorni<br />
30<br />
arte<br />
Ritratti & Non<br />
Si è appena conclusa a Castiglione delle Stiviere, nel<strong>la</strong> “sa<strong>la</strong> don Rinaldo Dalboni”<br />
in piazza S.Luigi <strong>la</strong> mostra figurativa “RITRATTI & NON” dedicata alle opere di Donatel<strong>la</strong><br />
Lusenti e Alida Fertonani, ex allieve del nostro Istituto d’Arte.<br />
Più che una collettiva, due personali in una,<br />
dedicate a due artiste dell’Alto Mantovano,<br />
amiche dai tempi del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>. Due vite dai percorsi<br />
diversi, artistici e <strong>la</strong>vorativi, che ora si rincontrano<br />
attraverso le opere prodotte, raccontandosi<br />
reciprocamente gli eventi, i sogni e le<br />
riflessioni di un trentennio che hanno mosso le<br />
loro mani nel tracciare i segni e nello scegliere<br />
i soggetti delle loro opere.<br />
Ora fotografando <strong>la</strong> realtà, ora immaginando<strong>la</strong>,<br />
le decine di figure sulle superfici confinate dei<br />
quadri, fissano momenti vissuti in luoghi e tempi<br />
dissimili, dove le quotidiane serenità e fantasmi<br />
si intrecciano senza un preciso ordine,<br />
come capita nell’esistenza di ognuno.<br />
Molto differenti anche<br />
gli stili. La Fertonani gioca<br />
soprattutto sul tratto<br />
rapido ed essenziale di<br />
forme appena accennate<br />
e racchiuse da un segno<br />
graffiato che rompe<br />
il velo del carbone steso<br />
sul foglio bianco e riesuma<br />
il primigenio candore,<br />
in una nemesi del<br />
passato che si celebra<br />
nel ricordo o si modifica<br />
in esso. Immagini di ombre<br />
al negativo, <strong>la</strong>sciate<br />
da umani bestiari, nelle<br />
Riccardo,<br />
matita bianca su cartoncino nero<br />
cm 30x40 di Alida Fertonani<br />
Cristo pantocratore<br />
tempera su tavo<strong>la</strong> cm 30x40<br />
di Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />
quali ognuno può aggiungere o ipotizzare i colori<br />
propri o altrui.<br />
Più varia e non meno interessante <strong>la</strong> produzione<br />
proposta dal<strong>la</strong> castiglionese Lusenti, caratterizzata<br />
dal<strong>la</strong> molteplicità di tecniche e soggetti,<br />
dove il ritratto si alterna al<strong>la</strong> natura morta e al<br />
paesaggio, tra segni di china, tempera, pastello<br />
e acquerello, fino ad arrivare all’iconografia<br />
sacra, recente passione dell’artista.<br />
La mostra “RITRATTI & NON” costituisce per<br />
gli “addetti ai <strong>la</strong>vori” l’occasione di seguire<br />
il percorso evolutivo di artiste note e per gli<br />
“spettatori” il piacere di osservare e ricordare<br />
momenti vissuti, fissati nel tempo da occhi diversi,<br />
scoprendone le affinità e <strong>la</strong> comunanza<br />
quotidiane.<br />
Ligabo
San Arcangelo Tadini<br />
Arcangelo Tadini nacque a Vero<strong>la</strong>nuova (BS)<br />
il 12 ottobre 1846, ultimo di undici fratelli. Suo<br />
padre all’epoca delle guerre per l’indipendenza<br />
aveva aderito alle nuove idee patriottiche; <strong>la</strong><br />
madre nel ‘48 era divenuta infermiera dei feriti,<br />
ospitati nel<strong>la</strong> chiesa di Vero<strong>la</strong>nuova. Un contesto<br />
familiare che lo pose subito in re<strong>la</strong>zione con<br />
le questioni d’attualità e con i loro strascichi<br />
a livello sociale. Non è un caso, allora, se don<br />
Tadini diverrà il “prete sociale”, promotore di<br />
opere socio-assistenziali notevoli, come <strong>la</strong> società<br />
di mutuo soccorso, <strong>la</strong> fi<strong>la</strong>nda e <strong>la</strong> congregazione<br />
delle Suore Operaie.<br />
Nel 1864 entrò nel seminario di Brescia e nel<br />
1870 venne ordinato sacerdote. Giusto per<br />
avere il polso del<strong>la</strong> situazione, ricordiamo che,<br />
nello stesso anno, l’artiglieria dell’esercito italiano,<br />
guidata dal generale Cadorna, entrava a<br />
Roma, aprendo una breccia nelle mura del<strong>la</strong><br />
città, accanto a Porta Pia.<br />
Nel 1885 don Tadini iniziò il suo servizio a Botticino<br />
Sera (BS) e due anni dopo fu nominato<br />
parroco. Rimarrà a Botticino fino al 1912, anno<br />
del<strong>la</strong> sua morte. Subito si distinse per <strong>la</strong> sua<br />
predicazione ferma, severa, ma anche capace<br />
di commuovere e affascinare gli ascoltatori.<br />
Ristrutturò <strong>la</strong> chiesa, restaurò l’organo, diede<br />
inizio al<strong>la</strong> Scho<strong>la</strong> Cantorum, al<strong>la</strong> banda musicale,<br />
a varie Confraternite e al Terz’Ordine<br />
Francescano. Inaugurò <strong>la</strong> tradizione delle feste<br />
parrocchiali in varie occasioni durante l’anno.<br />
L’obiettivo di queste iniziative era quello di portare<br />
novità e fermento all’interno del<strong>la</strong> comunità,<br />
perché i parrocchiani potessero restarvi<br />
con piacere e non emigrare.<br />
Tadini si dedicò anche ad opere assistenziali.<br />
La sua attenzione era rivolta al<strong>la</strong> povertà del<br />
difficile periodo del<strong>la</strong> prima industrializzazione:<br />
egli avvertiva che <strong>la</strong> Chiesa, ancora troppo<br />
<strong>la</strong>titante, era chiamata in causa da chi soffriva<br />
nelle fabbriche, nelle fi<strong>la</strong>nde, nelle campagne.<br />
Con questa sua sensibilità dimostrò di essere<br />
perfettamente dentro il suo tempo. Sono gli anni<br />
del<strong>la</strong> Rerum Novarum (1891), <strong>la</strong> risposta che <strong>la</strong><br />
Chiesa seppe dare, per mano di Leone XIII, a una<br />
situazione sociale ed economica che in tutto il<br />
mondo occidentale aveva assunto aspetti nuovi<br />
e drammatici. L’enciclica fu come un’esortazione<br />
che Tadini già attendeva per dedicarsi<br />
al suo “aposto<strong>la</strong>to sociale”. Per i <strong>la</strong>voratori<br />
diede vita all’Associazione Operaia di Mutuo<br />
Soccorso e, per impedire che le giovani uscissero<br />
dal paese in cerca di <strong>la</strong>voro, costruì una<br />
nuova fi<strong>la</strong>nda. Nel 1900 don Arcangelo fondò<br />
<strong>la</strong> Congregazione delle<br />
Suore Operaie del<strong>la</strong><br />
S. Casa di Nazareth:<br />
donne consacrate, ma<br />
“operaie con le operaie”<br />
che educavano le<br />
giovani <strong>la</strong>voratrici non<br />
salendo in cattedra,<br />
ma <strong>la</strong>vorando gomito<br />
a gomito con loro; non<br />
tenendo grandi discorsi,<br />
ma dando l’esempio<br />
di guadagnarsi il pane<br />
con dignità e con il<br />
sudore del<strong>la</strong> propria<br />
fronte. Uno scandalo<br />
per quel tempo in cui<br />
si pensava alle fabbriche<br />
come luoghi pericolosi<br />
e immorali. Per<br />
questa sua intraprendenza<br />
Tadini ottenne,<br />
inutile dirlo, calunnie<br />
e incomprensioni. Egli<br />
in realtà aveva intuito<br />
che questa era <strong>la</strong><br />
strada per accostarsi<br />
al mondo del <strong>la</strong>voro, visto<br />
come un mondo da<br />
incontrare più che da<br />
contrastare.<br />
Don Arcangelo morì<br />
nel 1912, a 66 anni, dopo una vita di gravi sofferenze<br />
fisiche. I parrocchiani di Botticino intuirono<br />
<strong>la</strong> santità del loro parroco: ben presto si<br />
parlò di lui come di un prete santo, eccezionale<br />
e, nello stesso tempo, “uno di noi”. Proc<strong>la</strong>mato<br />
beato nel 1999, Arcangelo Tadini venne poi canonizzato<br />
il 26 aprile 2009.<br />
La grande eredità di Tadini è oggi anche nel<br />
nostro territorio di Guidizzolo, arricchito proprio<br />
dal<strong>la</strong> presenza delle Suore Operaie.<br />
Il santo sacerdote <strong>la</strong>sciò inoltre una traccia a<br />
Medole, dove si recò, in data imprecisata, per<br />
commemorare il medico medolese Bonaventura<br />
Francesco Zanucchi (1686-1758). Questo<br />
“benefattore dell’umanità” – citando dal discorso<br />
del Tadini pronunciato in quell’occasione<br />
– “[aveva] lega[to] il frutto di 40.000 lire da<br />
erogarsi per <strong>la</strong> metà di un secolo a beneficio<br />
dei poveri”.<br />
Il bene affascinato dal bene.<br />
Francesca Pesci<br />
arte &<br />
dintorni<br />
Roma Aprile 2009<br />
La foto di S. Tadini<br />
esposta a San Pietro<br />
nel giorno del<strong>la</strong><br />
solenne elevazione<br />
agli altari<br />
Francesca Pesci<br />
31
arte &<br />
dintorni<br />
Sa<strong>la</strong> delle mostre<br />
temporanee in occasione<br />
del prestito dal Museo<br />
del Louvre del dipinto<br />
“Cena in Emmaus” di<br />
Tiziano<br />
32<br />
Uno spazio per <strong>la</strong> vita<br />
L’arte del passato, fattore di arricchimento e di crescita: le strutture complementari<br />
e le multiformi iniziative del Museo diocesano Francesco Gonzaga<br />
É diffusa (e talora non senza fondamento) l’opinione<br />
che i musei altro non siano se non inerti<br />
rassegne di un passato ormai sepolto, spazi per<br />
pochi specialisti o per occasionali perditempo.<br />
Nel<strong>la</strong> convinzione che non debba essere così,<br />
il Museo diocesano di Mantova si è dotato di<br />
strutture complementari e mette in atto molteplici<br />
iniziative, finalizzate a una conoscenza<br />
più profonda dell’arte, e non solo di quel<strong>la</strong> che<br />
espone. Mantova si va definendo sempre meglio<br />
come una città a vocazione turistica, con le<br />
implicanze culturali ed economiche che il fatto<br />
comporta: e questo museo può contribuire non<br />
poco a dargli corpo. Inoltre <strong>la</strong> conoscenza del<br />
passato - in partico<strong>la</strong>re, delle sue realizzazioni<br />
migliori - consente di non smarrirsi nel<strong>la</strong> pluralità<br />
del presente e di costruire un futuro consapevolmente<br />
orientato. La bellezza salverà il<br />
mondo, è stato detto; ma perché ciò avvenga<br />
occorre conoscer<strong>la</strong>, anche nelle forme che ha<br />
assunto con l’arte.<br />
Le mostre temporanee<br />
Accanto a quelle che accolgono l’esposizione<br />
permanente delle sue opere, il Museo ha predisposto<br />
una sa<strong>la</strong> dove si succedono di conti-<br />
di Caldognetto Ange<strong>la</strong><br />
orario continuato 8.00 - 18.00<br />
è gradito l’appuntamento cell. 347 4125083<br />
via Vittorio Veneto, 50 - 46040 Guidizzolo MN<br />
nuo esposizioni temporanee, attraverso le quali<br />
si spazia nel vasto campo dell’arte del passato<br />
e del presente. Quanto al presente, sono esposizioni<br />
di affermati artisti viventi, mantovani e<br />
non, ma anche di giovani promettenti, come i<br />
migliori di un concorso di successo, bandito<br />
tra gli studenti degli Istituti d’Arte mantovani<br />
(quello di città e quello di Guidizzolo). Quanto<br />
al passato, sono rassegne di opere del Museo<br />
abitualmente non esposte (è il caso dei libri antichi,<br />
documenti rari dell’arte tipografica) o provenienti<br />
da altri musei, italiani e stranieri, e da<br />
collezioni private: per esemplificare tra le più<br />
recenti, quel<strong>la</strong> di due dipinti prestati dal Louvre<br />
(<strong>la</strong> prestigiosa Cena in Emmaus di Tiziano e <strong>la</strong><br />
Risurrezione di Giovanni Baglione) e quel<strong>la</strong> sorprendente<br />
- <strong>la</strong> prima in Italia - sull’arte sacra<br />
del Futurismo.<br />
Il Museo diocesano inoltre col<strong>la</strong>bora con altri<br />
musei e istituzioni culturali, sia prestando loro<br />
proprie opere, sia promuovendo iniziative comuni.<br />
Di recente, ad esempio, ha col<strong>la</strong>borato<br />
con l’Assessorato al<strong>la</strong> cultura del<strong>la</strong> Provincia,<br />
promotore di una mostra su Matilde di Canossa,<br />
allestendo nelle proprie sale <strong>la</strong> sezione<br />
dedicata a Sant’Anselmo, che del<strong>la</strong> “Grancon-
tessa” fu consigliere, mentre in accordo con il<br />
Centro di Pa<strong>la</strong>zzo Te ha costituito una delle tre<br />
sedi del<strong>la</strong> mostra sugli arazzi gonzagheschi.<br />
Una sa<strong>la</strong> per i ciechi<br />
Partico<strong>la</strong>re attenzione il Museo dedica ai visitatori<br />
che altrove trovano difficoltà di accesso<br />
e di fruizione delle opere. Allo scopo ha provveduto<br />
a rendere <strong>la</strong> propria sede accessibile ai<br />
disabili fisici, ed è orgoglioso di avere allestito,<br />
unico tra i musei italiani, una sa<strong>la</strong> apposita per<br />
non vedenti e ipovedenti. Qui essi trovano sia<br />
opere di scultura, sia riproduzioni a rilievo di<br />
opere pittoriche esposte nelle altre sale, ciascuna<br />
accompagnata da un testo illustrativo<br />
scritto in caratteri braille e da una audioguida.<br />
La sa<strong>la</strong>, denominata “delle riproduzioni tattili”,<br />
è aperta a tutti i visitatori, perché consente a<br />
chi vede di recepire l’arte in modo nuovo e più<br />
profondo, valorizzando anche il tatto e l’udito.<br />
Per approfondire<br />
Diverse strutture e varie iniziative sono poi destinate<br />
a quei visitatori che desiderano approfondire<br />
le loro conoscenze dell’arte, e non solo<br />
quel<strong>la</strong> accolta nel Museo.<br />
Per gli alunni delle scuole primarie e secondarie<br />
è disponibile un <strong>la</strong>boratorio didattico, dove<br />
essi possono e<strong>la</strong>borare temi specifici proposti<br />
dagli operatori del Museo o dai loro insegnanti.<br />
Gli studiosi trovano, nel<strong>la</strong> biblioteca specialistica<br />
e nell’archivio, a richiesta accessibili entrambi,<br />
copiose fonti per le loro ricerche. Oltre<br />
che del<strong>la</strong> ricca e bel<strong>la</strong> biblioteca, il Museo si<br />
è dotato di una sa<strong>la</strong>, attrezzata anche per videotrasmissioni,<br />
dove si tengono conferenze<br />
e convegni. Benché le singole opere e le varie<br />
sale siano corredate di testi didascalici,<br />
chi desidera chiarimenti e ulteriori spiegazioni<br />
sull’ordinamento generale e sulle singole opere<br />
esposte può richiedere di essere accompagnato<br />
nel<strong>la</strong> visita da operatori qualificati, e altri<br />
sussidi trova nei libri e nelle immagini in vendita<br />
all’ingresso.<br />
Da segna<strong>la</strong>re inoltre le visite guidate che il<br />
Museo organizza periodicamente su temi partico<strong>la</strong>ri.<br />
Ne è esempio <strong>la</strong> serie intito<strong>la</strong>ta “Le<br />
parole dipinte”, in cui delle opere prese in considerazione<br />
si danno approfondimenti storici<br />
ed estetici, accompagnati dalle suggestioni di<br />
pagine letterarie in vario modo ad esse accostabili.<br />
Altro esempio, <strong>la</strong> serie intito<strong>la</strong>ta “Il museo<br />
diffuso”; da una o due opere del Museo si<br />
parte per vederne, in città o in provincia, altre<br />
collegate: sono itinerari che, oltre ad offrire ai<br />
partecipanti autentiche scoperte, dimostrano<br />
come il Museo non sia avulso dal vasto ambito<br />
dell’arte mantovana, ma anzi ne costituisca uno<br />
specchio e una sintesi.<br />
Roberto Brunelli<br />
Il Museo diocesano Francesco Gonzaga ha sede in piazza Virgiliana 55, ed è aperto tutti i<br />
giorni dal mercoledì al<strong>la</strong> domenica, ore 9.30-12 e 15-17.30; per gruppi prenotati <strong>la</strong> visita è<br />
possibile anche in altri giorni e altri orari. Dispone di un sito internet (www.museodiocesanomantova.it)<br />
ed è raggiungibile tramite posta elettronica, all’indirizzo museofgonzaga@<br />
alice.it, o per telefono e fax, al numero 0376 320602.<br />
. Adempimenti legis<strong>la</strong>tivi per <strong>la</strong> Sicurezza Aziendale<br />
D.Lgs. 81/2008<br />
. Redazione del Documento di Valutazione del Rischio<br />
. Valutazione rischio rumore e vibrazioni<br />
. Pratiche antincendio e Piani di Emergenza<br />
. Corsi di informazione e formazione<br />
Tel 030.9908645 - Fax 030.9900940 - michele@leonistudio.it - Via Gramsci, 16 - 25080 Padenghe sul Garda (BS)<br />
arte &<br />
dintorni<br />
letteratura<br />
Partico<strong>la</strong>re di una<br />
riproduzione esposta<br />
nel<strong>la</strong> SALA PER NON<br />
VEDENTI.<br />
Copia da Guido Reni,<br />
Martirio di Santa<br />
Apollonia, 1620.<br />
33
arte &<br />
dintorni<br />
34<br />
recensione<br />
Le poesie di Isabel<strong>la</strong> Berni<br />
È con piacere che pubblichiamo questa “sentita” poesia di Isabel<strong>la</strong><br />
Berni che da molti anni ci legge ed è legata al nostro paese<br />
attraverso il ricordo del Prof. Alessandro Dal Prato e del nostro<br />
Istituto d’Arte che frequentava per corsi di aggiornamento.<br />
Quando <strong>la</strong>vori per tanto tempo in una scuo<strong>la</strong>, giorno dopo<br />
giorno a contatto con <strong>la</strong> materia umana varia e molteplice,<br />
non puoi che uscirne arricchito di ogni migliore sentimento.<br />
È quello che deve essere successo anche a Isabel<strong>la</strong><br />
Berni, insegnante elementare in pensione che ha raccolto<br />
in un libro le sue riflessioni, le sue considerazioni, i<br />
suoi ricordi di un’intera vita. Leggendolo si possono infatti<br />
cogliere le tante sfaccettature di una persona dall’animo<br />
nobile e sensibile che ha saputo dare voce a tutte le emozioni,<br />
anche a quelle più difficili da descrivere.<br />
n.v.<br />
Sensazione strana<br />
fatica, affanno,<br />
palpitazioni:<br />
cosa sarà?<br />
Mi siedo<br />
riposo:<br />
passerà?<br />
Non sono più io!<br />
Mi affido a Dio!<br />
Montaggio<br />
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di<br />
Sergio Revenoldi<br />
Guidizzolo MN<br />
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via Tomasina, 23/1<br />
Malessere<br />
Sono in ospedale.<br />
Dal<strong>la</strong> finestra<br />
vedo so<strong>la</strong>mente<br />
un albero verde<br />
e il cielo azzurro:<br />
ciò che è terreno<br />
e quel che mi fa<br />
pensare al divino.<br />
Antitesi:<br />
sotto-sopra<br />
materia-spirito.<br />
Signore, <strong>la</strong>sciami qui!<br />
Amo tanto <strong>la</strong> vita.<br />
È vero, io sono spirito,<br />
ma in questo momento<br />
mi sento più che mai<br />
materia!<br />
di Parmeggiani Romi<br />
IMPIANTI ELETTRICI<br />
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46040 Guidizzolo MN
Games area<br />
a cura di Davide Truzzi<br />
I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale<br />
Arkham Horror<br />
Per questo numero ho deciso di sfruttare in modo diverso<br />
<strong>la</strong> rubrica Games Area proponendovi una recensione<br />
diversa dal solito. Ho deciso infatti di proporvi <strong>la</strong><br />
recensione di un entusiasmante gioco da tavolo.<br />
Tutto è iniziato un plumbeo giovedì pomeriggio, <strong>la</strong> nostra<br />
missione era quel<strong>la</strong> di recuperare un preziosissimo<br />
e mitico oggetto, una sorta di remoto e millenario<br />
gioco in scato<strong>la</strong>. Le nuvole grigie in cielo sembravano<br />
delineare qualche ancestrale e inquietante segnale<br />
e il vento era freddo e tagliente come <strong>la</strong> <strong>la</strong>ma di un<br />
rasoio.<br />
Avvicinandomi al<strong>la</strong> nostra amatissima fumetteria cominciai<br />
a sentire un antico richiamo, un richiamo a cui<br />
nemmeno uno scrittore come H.P Lovecraft, ideatore<br />
del mitico ciclo di Chtulu, avrebbe potuto resistere.<br />
Entrato con un caro amico di viaggio a guardarmi le<br />
spalle, trovai 2 loschi e misteriosi figuri, erano i padroni<br />
del maniero.. ehm volevo dire del<strong>la</strong> fumetteria, che<br />
tutto ad un tratto…<br />
Bene, dopo questo prologo straordinariamente avvincente<br />
passiamo a par<strong>la</strong>re di un grandissimo e coinvolgente<br />
gioco in scato<strong>la</strong>: Arkham Horror, edito dal<strong>la</strong><br />
casa di produzione Fantasy Flight che da sempre si<br />
contraddistingue per <strong>la</strong> qualità dei materiali e per l’attenzione<br />
smodata per ogni singolo dettaglio.<br />
Il gioco, contenuto in una tanto voluminosa quanto<br />
pesante scato<strong>la</strong>, una volta aperta si presenta a noi in<br />
tutta <strong>la</strong> sua magnificenza: un grande tabellone raffigurante<br />
<strong>la</strong> città di Arkham ed i mondi esterni ed alieni<br />
ad essa collegati, segnalini, dadi, pedine, carte di<br />
svariato tipo funzionali allo svolgimento del gioco e<br />
tanto altro ancora. Per sapere il contenuto in dettaglio<br />
di Arkham Horror vi rimando al<strong>la</strong> fine di questa breve<br />
recensione, dove ho sti<strong>la</strong>to un piccolo box con tutte le<br />
informazioni del caso.<br />
Ma un gioco di qualità deve sempre essere sorretto<br />
da una solida e divertente struttura di gioco. In questo<br />
Arkham Horror non perde un colpo, grazie ad un coriaceo<br />
svolgimento diviso in 4 turni nei quali i giocatori<br />
(da 1 a 8) dovranno cooperare investigando e sfrut-<br />
TRATTORIA “ALLA TORRE”<br />
CHIUSO LA DOMENICA<br />
Piatti tipici<br />
del<strong>la</strong> cucina<br />
mantovana<br />
Tel. 0376 819151<br />
via Fabio Filzi, 31 Guidizzolo (MN)<br />
tando le loro doti e <strong>la</strong> loro sanita fisica e mentale, affrontando<br />
le temibili creature che portali dimensionali<br />
aperti in tutta <strong>la</strong> città (principali minacce del gioco)<br />
scaglieranno contro di loro.<br />
Lo scopo del gioco è semplice: sopravvivere ad ondate<br />
di temibili creature per poi chiudere e sigil<strong>la</strong>re ogni<br />
portale aperto e impedire così il risveglio di uno fra<br />
i Grandi Antichi che il gioco ci mette a disposizione,<br />
e cioè una fra le grandi e terribili creature partorite<br />
dallo scrittore H.P Lovecraft, dalle cui opere Arkham<br />
Horror prende ampiamente spunto.<br />
In conclusione, Arkham Horror è un gioco da tavolo<br />
eccezionale, maniacalmente curato e rifinito, perfetto<br />
da giocare in qualche serata piovosa in compagnia<br />
degli amici. Unico aspetto negativo è rappresentato<br />
forse dal<strong>la</strong> durata di una singo<strong>la</strong> partita, variabile tra<br />
le 2 e le 4 ore.<br />
Contenuto: manuale di 24 pagine, tabellone di taglia<br />
grande rappresentante <strong>la</strong> città di Arkham e le locazioni<br />
oltre le porte spazio-temporali, 1 segnalino “primo<br />
giocatore”, 5 dadi da 6, 16 schede Investigatore (per<br />
altrettanti personaggi), 16 segnalini Investigatore, 16<br />
sostegni in p<strong>la</strong>stica per i segnalini Investigatore, 196<br />
segnalini di stato per gli investigatori, 56 segnalini<br />
“dol<strong>la</strong>ri”, 34 segnalini Sanity (10 da tre e 24 da uno), 34<br />
segnalini Stamina (10 da tre e 24 da uno), 48 segnalini<br />
Indizio (Clue), 24 segnalini Abilità (skill), 189 carte Investigatore<br />
di taglia normale, 44 carte Oggetti Comuni<br />
di taglia ridotta, 39 carte Oggetti Unici di taglia ridotta,<br />
40 carte Magia di taglia ridotta, 20 carte Abilità di taglia<br />
ridotta, 11 carte Alleati di taglia ridotta, 35 carte<br />
Speciali di taglia ridotta, in dettaglio: 8 carte Retainers<br />
8 carte Silver Lodge Memberships 8 carte Bank Loans<br />
8 carte Blessing/Curse 3 carte Deputy 8 schede<br />
Ancient Ones (per altrettanti mostri “ancestrali”), 20<br />
segnalini Doom, 179 carte Ancient Ones di taglia normale,<br />
63 carte Locazione di taglia normale, 67 carte<br />
Mythos di taglia normale, 49 carte Gate (porta) di taglia<br />
normale, 60 segnalini Mostro, 16 segnalini Porta,<br />
3 segnalini Attività, 3 segnalini Esplorazione, 1 segnalino<br />
Terrore e 6 segnalini Chiusura.<br />
ripara scarpe, borse, cinture<br />
cambia cerniere, bottoni,<br />
pile e cinturini orologi<br />
affi<strong>la</strong> forbici, coltelli<br />
...e tanto altro ancora<br />
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35
36<br />
Pensioni e dintorni...<br />
A cura di Paolo Zani, Consulente previdenziale<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
Rispondo a due lettere di lettori ringraziandoli<br />
per lo “spunto” che mi hanno dato a trattare<br />
questi due argomenti di interesse e attualità.<br />
Vorrei un chiarimento per quanto riguarda <strong>la</strong><br />
pensione di mia moglie.<br />
Lei nel maggio del 2011 compie 57 anni ed ha<br />
un’anzianità contributiva di 35 anni; sono andato<br />
al<strong>la</strong> sede INPS di Mantova e mi hanno detto<br />
che può andare in pensione con il sistema<br />
contributivo ma questo comporta una perdita<br />
del 30% dell’importo del<strong>la</strong> pensione rispetto a<br />
quello calco<strong>la</strong>to con il sistema retributivo. Altri,<br />
un Patronato, mi ha riferito che <strong>la</strong> perdita sarebbe<br />
attorno al 20%, 25%. E’ vero? Di cosa si<br />
tratta esattamente? Non vorremmo scegliere<br />
una strada troppo penalizzante.<br />
Mario<br />
Risposta<br />
La legge n° 243 del 23 agosto 2004 ha previsto<br />
che le donne <strong>la</strong>voratrici a partire dal 1.1.2008 e<br />
fino al 31.12.2015, possono perfezionare il diritto<br />
e richiedere <strong>la</strong> pensione di anzianità con 35<br />
anni di contributi e 57 anni di età, se <strong>la</strong>voratrici<br />
dipendenti, ovvero 58 anni di età, se <strong>la</strong>voratrici<br />
autonome, ma l’importo del<strong>la</strong> pensione sarà<br />
determinato interamente con il sistema di calcolo<br />
contributivo vale a dire calco<strong>la</strong>to sull’intero<br />
ammontare del<strong>la</strong> contribuzione versata e<br />
accreditata in tutta <strong>la</strong> vita <strong>la</strong>vorativa anziché<br />
sul<strong>la</strong> media delle ultime retribuzioni (10 anni)<br />
percepite.<br />
Effettivamente, quando si par<strong>la</strong> di calcolo contributivo<br />
e quanto questo sia penalizzante rispetto<br />
a quello retributivo, le opinioni si sprecano.<br />
Un calcolo esatto a priori e valido per tutte le<br />
situazioni non è possibile farlo: c’è chi par<strong>la</strong> di<br />
Autofficina Pironi Angelo<br />
Elettrauto-Meccanico<br />
una perdita del 30% e chi di una perdita inferiore.<br />
In assoluto non è possibile affermare nul<strong>la</strong>;<br />
tant’è vero che in alcuni casi partico<strong>la</strong>ri il sistema<br />
di calcolo contributivo risulta più vantaggioso<br />
rispetto a quello retributivo.<br />
Non a caso, mentre fino al 2001 <strong>la</strong> possibilità di<br />
opzione per questo sistema di calcolo era aperta<br />
a tutti, dal 2001 in poi questa possibilità è stata<br />
ristretta a chi al<strong>la</strong> data del 31/12/1995 aveva<br />
accreditati meno di 18 anni di contributi.<br />
Ma veniamo al caso concreto di sua moglie che<br />
intenderebbe avvalersi del<strong>la</strong> facoltà prevista<br />
dall’art. 1, comma 9, del<strong>la</strong> legge 243/2004.<br />
La cosa migliore da fare, per valutare <strong>la</strong> convenienza<br />
o meno dell’operazione, è quel<strong>la</strong> di<br />
chiedere all’INPS di effettuare i due calcoli di<br />
pensione uno con il sistema retributivo e l’altro<br />
con quello contributivo: solo così potrete valutare<br />
esattamente cosa vi convenga fare.<br />
Questa possibilità, già prevista nel<strong>la</strong> legge<br />
335/1995 (quel<strong>la</strong> che ha istituito tra le altre<br />
cose, appunto, il sistema di calcolo contributivo<br />
e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva opzione), ha trovato attuazione<br />
con l’art. 69 comma 6 del<strong>la</strong> legge 388/2000 che<br />
qui di seguito riporto per sua comodità:<br />
Legge 388/2000 Art. 69 comma 66.<br />
“Ai fini dell’esercizio del diritto di opzione<br />
di cui all’articolo 1, comma 23, del<strong>la</strong> legge 8<br />
agosto 1995, n. 335, l’ente previdenziale erogatore<br />
ri<strong>la</strong>scia a richiesta due schemi di calcolo<br />
del<strong>la</strong> liquidazione del trattamento pensionistico<br />
rispettivamente con il sistema contributivo e<br />
con il sistema retributivo”.<br />
A mio avviso, per estensione, questa norma dovrebbe<br />
valere anche nel caso in questione.<br />
Per cui il consiglio che le dò è quello di richiedere<br />
all’INPS il doppio calcolo e poi valutare<br />
al<strong>la</strong> luce dei risultati <strong>la</strong> cosa migliore da fare.<br />
Tenga conto che con l’opzione anticipa, come<br />
Navigatori, Autoradio, Sistemi Multimediali<br />
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minimo di tre anni, <strong>la</strong> decorrenza del<strong>la</strong> pensione<br />
con tutte le conseguenze del caso.<br />
Salve, mi chiamo Luigi, vorrei porre una domanda<br />
all’esperto di previdenza: mia madre ha<br />
82 anni, è dializzata, è seminferma (nel senso<br />
che non esce di casa se non accompagnata),<br />
ed è affetta da altre numerose patologie, e non<br />
è tito<strong>la</strong>re di nessun tipo di pensione, sociale o<br />
invalidità civile, ecc.<br />
Desidererei sapere gentilmente, essendo mio<br />
padre tito<strong>la</strong>re di una pensione di ca. 1500 E<br />
mensili , se a lei spetta qualche tipo di previdenza<br />
o di aiuto come accompagnamento,ecc.<br />
Risposta<br />
L’unica possibilità per sua madre di vedersi riconoscere<br />
una pensione/indennità è quel<strong>la</strong> di<br />
inoltrare domanda di riconoscimento di “accompagnamento”.<br />
Quali sono i requisiti richiesti?<br />
Risposta<br />
• Essere riconosciuti dal<strong>la</strong> Commissione per<br />
l’accertamento delle invalidità civili costituita<br />
presso l’ASL di appartenenza:<br />
• persona incapace di deambu<strong>la</strong>re (camminare)<br />
senza l’aiuto permanente si qualcuno<br />
oppure<br />
• persona incapace di svolgere autonomamente<br />
gli atti quotidiani del<strong>la</strong> vita (<strong>la</strong>varsi, farsi da<br />
mangiare, farsi il letto, uscire da soli...) propri<br />
dell’età.<br />
Non esistono limiti di reddito personali e/o cumu<strong>la</strong>ti<br />
con quelli del coniuge.<br />
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Quindi il requisito per <strong>la</strong> concessione dell’indennità<br />
di accompagnamento è esclusivamente<br />
di natura medico-legale.<br />
Come fare per richiedere l’indennità di accompagnamento?<br />
Inoltrare domanda, esclusivamente per via telematica,<br />
all’INPS competente per territorio<br />
(quello in cui si risiede) allegando un certificato<br />
medico redatto dal medico curante o anche da<br />
altro medico/specialista anche questo certificato<br />
dovrà essere “telematico”.<br />
Un consiglio: se non si è più che esperti in “trasmissioni<br />
telematiche” Vi conviene rivolgerVi<br />
ad un Ente di Patronato sindacale o di categoria<br />
che vi darà tutta l’assistenza necessaria<br />
sia nel<strong>la</strong> fase istruttoria che eventualmente in<br />
caso di ricorso qualora l’istanza di primo grado<br />
venisse respinta.<br />
L’assistenza dei Patronati è, per legge, totalmente<br />
gratuita con l’esclusione del<strong>la</strong> so<strong>la</strong> assistenza<br />
medico-legale (se farete redigere il<br />
certificato al medico del Patronato) o legale (in<br />
caso di ricorso).<br />
Se <strong>la</strong> domanda verrà accolta sarà erogato un<br />
assegno mensile di 487,39 E mensili, importo<br />
valido per l’anno 2011, per dodici mensilità;<br />
come già detto non si tiene conto dei redditi<br />
posseduti né dal richiedente né dal coniuge.<br />
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37
38<br />
Noi e <strong>la</strong> legge<br />
A cura di Laura Leorati, avvocato<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
La riforma dell’apprendistato<br />
“L’Italia che non punta sui giovani”: questa <strong>la</strong><br />
morale del recente intervento dell’economista<br />
Tito Boeri fondato sul<strong>la</strong> considerazione che<br />
“lo Stato investe soltanto il 13% del bi<strong>la</strong>ncio in<br />
formazione”. Tale punto di vista appare obiettivamente<br />
condivisibile anche osservando l’attuale<br />
panorama normativo in materia di <strong>la</strong>voro.<br />
A parere di chi scrive, infatti, malgrado l’apprezzabile<br />
tentativo attuato dal compianto Prof.<br />
Biagi di ripensare <strong>la</strong> geometria degli interessi<br />
sottostante al diritto del <strong>la</strong>voro mediante <strong>la</strong> creazione<br />
di figure “flessibili” alternative al contratto<br />
subordinato a tempo indeterminato, resta<br />
ancora molto da fare per dare utili e concreti<br />
strumenti ai giovani (e non) per l’inserimento ed<br />
il reinserimento nel mondo del <strong>la</strong>voro. Un dato<br />
statistico proveniente da un’agenzia di stampa<br />
par<strong>la</strong> di 1,5 milioni di italiani che non si rendono<br />
parte attiva nel<strong>la</strong> ricerca di un <strong>la</strong>voro in quanto<br />
scoraggiati dall’idea di non riuscire, comunque,<br />
a trovarlo. D’altro canto è giusto sottolineare<br />
che <strong>la</strong> crisi occupazionale non deve fornire<br />
l’alibi per non fare, “non osare” e soprattutto<br />
non adeguarsi al<strong>la</strong> realtà.<br />
Al di là delle comuni generalizzazioni che, in<br />
quanto tali, sono per natura meramente tendenziali<br />
e non sempre veritiere, certo è che sono<br />
necessari nuovi impulsi, stimoli per non arrendersi<br />
puntando su impegno, volontà, spirito di<br />
adattamento, determinazione, e...nuove idee.<br />
Gli spunti riorganizzativi del<strong>la</strong> materia dovrebbero<br />
certo provenire dal legis<strong>la</strong>tore per colmare<br />
vuoti normativi che consentano di conferire<br />
dignità giuridica anche a formule atipiche che<br />
non rientrano nelle usuali categorie del <strong>la</strong>voro<br />
autonomo/subordinato o parasubordinato (es. il<br />
contratto di agenzia o il contratto a progetto). Si<br />
pensi, ad esempio, all’inquadramento normativo<br />
di un’iniziativa promossa da alcuni neo<strong>la</strong>u-<br />
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reati in lingue e letteratura straniere di e<strong>la</strong>borare,<br />
realizzare e disciplinare un “Progetto”, in<br />
col<strong>la</strong>borazione con l’Università di provenienza,<br />
per <strong>la</strong> prestazione di servizi di traduzione di testi,<br />
per cui non siano applicabili <strong>la</strong> disciplina<br />
dell’associazione o quel<strong>la</strong> delle società ma a<br />
cui si voglia comunque garantire idonee forme<br />
di protezione e tute<strong>la</strong>. Oppure, pensiamo<br />
al<strong>la</strong> realtà del praticantato, necessario per accedere<br />
all’esame di stato per l’abilitazione ad<br />
alcune professioni, che realizza talvolta una<br />
forma di “sfruttamento delle risorse umane” e<br />
che in taluni casi non determina neppure una<br />
reale formazione idonea all’apprendimento<br />
del<strong>la</strong> professione. A tale riguardo, invero, una<br />
recente pronuncia del<strong>la</strong> Cassazione conferma<br />
che, in assenza del ri<strong>la</strong>scio del certificato di accettazione<br />
del<strong>la</strong> pratica nonché in forza di altri<br />
elementi emersi nel corso dell’istruttoria, “non<br />
si poteva fare altro che qualificare il rapporto<br />
come <strong>la</strong>voro subordinato”.<br />
Tali esempi sono indicativi del<strong>la</strong> carenza normativa<br />
di tipologie contrattuali che, fermo restando<br />
il rispetto dei diritti fondamentali degli<br />
individui, integrino <strong>la</strong> tradizionale c<strong>la</strong>ssificazione<br />
dei rapporti assecondando esigenze di<br />
flessibilità e di sicurezza. Prendendo atto che il<br />
5 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato<br />
<strong>la</strong> riforma sull’apprendistato che mira<br />
a realizzare, per chi ha un’età compresa tra i<br />
15 ed i 29 anni, ‘’un contratto più semplice e più<br />
efficacemente dedicato alle competenze dei<br />
giovani”, concludiamo auspicando una riforma<br />
strutturale e trasversale applicabile al<strong>la</strong> generalità<br />
del<strong>la</strong> forza <strong>la</strong>voro per nobilitarne dignità,<br />
volontà e capacità.<br />
Laura Leorati<br />
Avvocato
Noi e il fisco<br />
A cura del<strong>la</strong> dott.ssa Giulia Avanzi, commercialista<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
Nuova tassazione per gli affitti percepiti<br />
Dallo scorso aprile, mese in cui è stata pubblicata<br />
<strong>la</strong> modulistica necessaria, è divenuta<br />
pienamente operativa <strong>la</strong> norma che prevede <strong>la</strong><br />
possibilità di poter scegliere di assoggettare i<br />
canoni di affitto percepiti, ad una tassazione diversa<br />
da quel<strong>la</strong> ordinaria.<br />
Questo nuovo regime potrà essere adottato<br />
solo dai privati che percepiscono redditi da locazione<br />
di immobili ad uso abitativo, comprese<br />
le pertinenze. Restano esclusi, invece, i contratti<br />
di locazione aventi ad oggetto fabbricato<br />
ad uso non abitativo (ad esempio, ufficio negozi)<br />
ed i terreni.<br />
La tassazione ordinaria prevede che i canoni<br />
percepiti nell’anno, abbattuti forfettariamente<br />
del 15% o del 30%, a seconda del tipo di contratto<br />
di locazione sottoscritto, vengano sommati<br />
agli altri redditi percepiti ed assoggettati<br />
alle aliquote Irpef ed addizionali previste. Poiché,<br />
come abbiamo già avuto modo di illustrare<br />
in passato, le aliquote Irpef si applicano in basi<br />
agli scaglioni di reddito con percentuali che<br />
vanno dal 23% al 43%, è evidente che in alcuni<br />
casi è possibile subire un prelievo fiscale di una<br />
certa entità.<br />
La nuova norma prevede che sull’intero canone<br />
annuo di affitto percepito venga applicata una<br />
imposta sostitutiva, chiamata anche “cedo<strong>la</strong>re<br />
secca” con aliquote del 19% (per i contratti a<br />
canone concordato stipu<strong>la</strong>ti in Comuni ad alta<br />
densità abitativa) o del 21% ( per contratti di locazione<br />
a canone libero).<br />
La cedo<strong>la</strong>re secca, oltre a sostituire l’Irpef e<br />
le addizionali regionali e comunali, sostituisce<br />
anche l’imposta di bollo dovuta in caso di registrazione,<br />
di proroga o di revoca e l’imposta di<br />
registro (applicata nel<strong>la</strong> misura del 2% del canone<br />
pattuito) e si versa entro i termini previsti<br />
ALBA 2001<br />
LAVORI EDILI<br />
per il pagamento delle imposte risultanti dalle<br />
dichiarazione dei redditi.<br />
Appare evidente quindi, che in molti casi tale<br />
regime appare più conveniente per il contribuente.<br />
Coloro che decidono di adottare questo nuovo<br />
regime, che è facoltativo, devono esercitare<br />
un’apposita opzione, da effettuarsi con modalità<br />
diverse a seconda del<strong>la</strong> situazione in cui ci<br />
si trova:<br />
- per i contatti già in essere, l’opzione<br />
dovrà essere esercitata nel 2012, in occasione<br />
del<strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> dichiarazione dei redditi<br />
per l’anno 2011.<br />
- Per i nuovi contratti, l’opzione va esercitata<br />
in sede di registrazione del contratto,<br />
utilizzando l’apposito modello telematico o,<br />
qualora ne sussistano le condizioni, il modello<br />
cartaceo.<br />
- In caso di proroga l’opzione andrà<br />
esercitata, mediante apposito modello, entro 30<br />
giorni.<br />
Condizione fondamentale perché l’opzione sia<br />
efficace è che il locatore ne abbia data preventiva<br />
comunicazione, mediante lettera raccomandata,<br />
all’inquilino. In tale raccomandata<br />
deve essere specificato che il locatore, per<br />
tutto il periodo di durata dell’opzione, rinuncerà<br />
al<strong>la</strong> facoltà di chiedere l’aggiornamento del<br />
canone anche se prevista dal contratto, a qualsiasi<br />
titolo, incluso l’aggiornamento in base al<strong>la</strong><br />
variazione Istat accertata.<br />
Giulia Avanzi<br />
dott.ssa Commercialista<br />
di Tedoldi Bruno<br />
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39
40<br />
Astri e civiltà<br />
I lettori possono suggerire nuovi argomenti o approfondimenti sui temi trattati<br />
a cura di Mariavittoria Spina<br />
Po<strong>la</strong>ris dell’Orsa Minore<br />
Il movimento apparente delle stelle da est a ovest è<br />
dovuto al<strong>la</strong> rotazione terrestre da ovest a est, ciò vale<br />
anche per il Sole, talmente “vicino”, dista in media 150<br />
milioni di chilometri, da sembrarci un disco anziché un<br />
puntino luminoso. Tuttavia, nel<strong>la</strong> volta stel<strong>la</strong>ta si possono<br />
osservare punti apparentemente fissi: è il caso<br />
delle stelle po<strong>la</strong>ri (dal verbo greco polos, “giro, mi volgo”),<br />
che trovandosi allineate con l’asse di rotazione<br />
del pianeta ne indicano, con buona approssimazione,<br />
uno dei poli celesti. Così, se osservassimo il cielo per<br />
un’intera notte, vedremmo le stelle spostarsi da levante<br />
a ponente, fatta eccezione per Po<strong>la</strong>ris, Alpha Ursae<br />
Minoris, per antonomasia nota come <strong>la</strong> Stel<strong>la</strong> Po<strong>la</strong>re.<br />
In realtà, esistono molte stelle po<strong>la</strong>ri, potenzialmente<br />
una per ciascun polo di ogni pianeta, ad es. <strong>la</strong> coppia<br />
Sadr-Deneb, le stelle più luminose del<strong>la</strong> costel<strong>la</strong>zione<br />
del Cigno, segnano il polo nord celeste di Marte. Inoltre,<br />
le stelle po<strong>la</strong>ri variano con il passare dei millenni<br />
per effetto del<strong>la</strong> precessione dell’asse terrestre, cioè<br />
del suo moto circo<strong>la</strong>re sul<strong>la</strong> verticale; nel periodo dal<br />
3942 a.C. al 1793 a.C. <strong>la</strong> stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re boreale era Thuban<br />
(dall’arabo “il basilisco”) del Dragone, l’affascinante<br />
costel<strong>la</strong>zione che si snoda nello spazio tra l’Orsa<br />
Maggiore e l’Orsa Minore, non a caso quest’ultima<br />
nell’antichità era detta A<strong>la</strong> del Dragone.<br />
Quando tutte le stelle principali dell’Orsa Minore sono<br />
visibili, dall’arancione Kochab (forse dall’ebraico/<br />
arabo “<strong>la</strong> stel<strong>la</strong>”, succedette a Thuban come stel<strong>la</strong><br />
po<strong>la</strong>re fino al 500 a.C.) al<strong>la</strong> pallida Anwar (dall’arabo<br />
“bril<strong>la</strong>nte”), il cielo presenta le condizioni ideali per<br />
l’osservazione.<br />
Po<strong>la</strong>ris è una variabile Cefeide, una stel<strong>la</strong> pulsante <strong>la</strong><br />
cui bril<strong>la</strong>ntezza varia del 16% nell’arco di circa quattro<br />
giorni, per individuar<strong>la</strong> si ricorre spesso ad uno stratagemma<br />
che coinvolge l’Orsa Maggiore. Quest’ultima,<br />
infatti, in tutte le stagioni spicca nel firmamento<br />
grazie all’asterismo formato dalle sue sette stelle più<br />
bril<strong>la</strong>nti, detto il Grande Carro, che sembra proprio un<br />
ingrandimento dell’asterismo dell’Orsa Minore noto<br />
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come il Piccolo Carro. Prolungando <strong>la</strong> linea che congiunge<br />
Merak (dall’arabo “lombi”) e Dubhe (dall’arabo<br />
“orso”), le stelle puntatori al limitare del Grande<br />
Carro, per una distanza pari a circa cinque volte quel<strong>la</strong><br />
che le separa si giungerà ad un’unica stel<strong>la</strong> bril<strong>la</strong>nte:<br />
Po<strong>la</strong>ris, situata a circa 1° dal polo nord celeste,<br />
(cfr. l’immagine di testata).<br />
L’affidabilità del<strong>la</strong> posizione del<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re ha ispirato<br />
innumerevoli leggende, che ancora riecheggiano<br />
nei nomi attribuiti a questo partico<strong>la</strong>rissimo astro.<br />
Nel<strong>la</strong> tradizione indiana <strong>la</strong> stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re è detta Dhruva,<br />
dal nome del giovane principe che Vishnu assunse<br />
in cielo come centro di gravità permanente, esempio<br />
di perseveranza e devozione. Gli antichi greci chiamavano<br />
Po<strong>la</strong>ris “stel<strong>la</strong> fenicia”, a memoria del grande<br />
popolo che per primo nel Mediterraneo ne sfruttò <strong>la</strong><br />
costanza per <strong>la</strong> navigazione notturna, o anche Cynosura<br />
“coda di cane”. Infine, ricordiamo gli epiteti <strong>la</strong>tini<br />
Phoenice (“<strong>la</strong> risorgente”), Tramontana (“al di là del<br />
monte”, per estensione “parte a nord”) e Navigatoria,<br />
il germanico Lodestar (“stel<strong>la</strong> guida”), l’arabo Alruccabah<br />
(“il cavaliere”) ed il turco Yilduz (“stel<strong>la</strong>”), che<br />
è una variante di Yildun, nome attribuito a Delta Ursae<br />
Minoris, a riprova del continuo avvicendarsi di osservazioni<br />
legate al<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re ed alle sue vicine, di<br />
cui parleremo nel prossimo numero.<br />
ALMANACCO ASTRONOMICO DI GIUGNO: il Sole sorge<br />
alle h 5.36 (h 5.33 dal 15/06) e tramonta alle h 20.37<br />
(h 20.46 dal 15/06). Marte e Giove sorgono circa 2 ore<br />
prima del Sole. Venere è visibile al mattino, Mercurio<br />
al tramonto (dal 15/06), Saturno per tutta <strong>la</strong> notte<br />
(dal 13/06). Luna Nuova il primo giorno del mese; il 15<br />
eclissi di Luna in Ofiuco, durata 1h e 40 minuti, con inizio<br />
alle h 21.22 e centralità alle h 22.12 quando l’ombra<br />
terrestre le conferirà un colore bruno rossastro; Luna<br />
ca<strong>la</strong>nte dal 16/06.<br />
Mariavittoria Spina
- Ciao, allora sei contento?<br />
- Di cosa?<br />
- Di come sono andate le elezioni, no?<br />
- Certo, anche se il paese sembrerebbe spaccato<br />
in tre…<br />
- Sai, sono le regole, è <strong>la</strong> legge… chi prende<br />
più voti ha il diritto e il dovere di amministrare…<br />
- Va bene, però…<br />
- Però cosa? Non è mica <strong>la</strong> prima volta che succede…<br />
guarda a Medole per esempio. Non è<br />
successa <strong>la</strong> stessa cosa due anni fa? Eppure il<br />
Sindaco amministra che è una bellezza…<br />
- In effetti… è vero.<br />
- E poi scusa… Chi vince il Giro d’Italia, con<br />
qualche secondo o qualche minuto di vantaggio,<br />
dopo tremi<strong>la</strong> chilometri di fatica, deve dividere<br />
<strong>la</strong> vittoria con chi ha perso?<br />
- No certo, è neanche se vinci lo scudetto per<br />
un punto all’ultima giornata…<br />
- E allora? Starà al sindaco saper interpretare<br />
cosa vuole il paese…<br />
- Già, ma non credo sia facile… come si fa?<br />
- Bisogna saper distinguere tra l’interesse comune,<br />
i diritti delle minoranze, delle rappresentanze...<br />
- Hai visto piuttosto che è stata aperta via Po?<br />
Adesso puoi arrivare dal<strong>la</strong> zona industriale a<br />
via Tomasina senza attraversare il paese…<br />
- Già, è un bel tratto lungo… anche troppo! E<br />
anche troppo dritto… adesso ci sarà chi ci farà<br />
le corse…<br />
- Si potrebbero mettere dei rallentatori…<br />
- O magari quelle cabine colorate, quel<strong>la</strong> specie<br />
di autovelox che ci sono ormai in tanti paesi<br />
ai <strong>la</strong>ti del<strong>la</strong> strada…<br />
- Non sarebbe una brutta idea…<br />
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- Ma c’è dentro l’autovelox, che tu sappia?<br />
- Non credo sia fisso, ma mi sembra che possa<br />
esserci messo quello mobile…<br />
- Allora è meglio comunque rallentare, no?<br />
- Bravo! E’ proprio questo che si voleva: siccome<br />
tu non sai se c’è dentro o no <strong>la</strong> macchinetta,<br />
è meglio che tu rallenti…<br />
- Tu dove li metteresti a Guidizzolo?<br />
- Guarda, ce ne sono già tanti di esperti in giro<br />
che <strong>la</strong>scio decidere a loro…<br />
- Come per i piccioni?<br />
- Già, ognuno ha <strong>la</strong> sua soluzione..<br />
- Chi vorrebbe sparargli e chi invece vuole solo<br />
allontanarli…<br />
- Già, rispettiamoli, basta che non vengano a<br />
casa nostra…<br />
- Non sarà facile... d’altronde ci sono in tutti i<br />
paesi…<br />
- Beh, ma ce ne saranno tanti altri di problemi<br />
che si troverà <strong>la</strong> nuova amministrazione…<br />
- Per esempio?<br />
- Sai, ci sono tanti mussulmani ormai a Guidizzolo…<br />
- Vuoi dire che potrebbero chiedere una moschea?<br />
- Magari una moschea no, ma un centro culturale<br />
is<strong>la</strong>mico…<br />
- E <strong>la</strong> Chiesa?<br />
- Beh, <strong>la</strong> parrocchia di Guidizzolo qualche mese<br />
fa aveva organizzato un incontro sul<strong>la</strong> tolleranza<br />
religiosa, quindi non dovrebbero esserci<br />
problemi, no?<br />
- Mah, vedremo…<br />
- Ma tu sai che esiste una squadra di cricket<br />
che si chiama Bang<strong>la</strong>Guidizzolo e che è composta<br />
tutta da indiani e bengalesi?<br />
- No, è dove gioca?<br />
- Nel campionato italiano di serie C…<br />
- Ma come si gioca il cricket?<br />
- Questo te lo spiego <strong>la</strong> prossima volta…!<br />
- Te salude…!<br />
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41
42<br />
A tutta penna<br />
Lettere al direttore<br />
Excursus sui giovani universitari italiani<br />
Pensando al<strong>la</strong> situazione odierna e proiettandomi<br />
con <strong>la</strong> mente nel futuro vedo un gran buio per <strong>la</strong><br />
mia generazione. Par<strong>la</strong>ndo con i miei compagni<br />
d’università sono due le parole che ricorrono più<br />
spesso: <strong>la</strong> prima è disagio, <strong>la</strong> seconda è malessere.<br />
Ma forse sarebbe più corretto presentare<br />
insieme queste due importanti parole: disagio &<br />
malessere.<br />
Vi parlo del<strong>la</strong> realtà in cui vivo ogni giorno e<br />
dell’aria che vi si respira. Noi siamo una forte<br />
spia del<strong>la</strong> situazione del<strong>la</strong> nostra società e il nostro<br />
disagio & malessere estenderà a tutto il futuro<br />
tali caratteristiche, perché il futuro siamo noi.<br />
Noi universitari siamo in una zona-limbo: abbiamo<br />
già raggiunto un’età ‘produttiva’, ma siamo<br />
ancora in fase d’apprendimento, perciò per ora<br />
non produciamo nul<strong>la</strong> di concreto, ma vediamo e<br />
ascoltiamo e siamo molto attenti.<br />
Da quando è comparsa <strong>la</strong> “Riforma Gelmini”<br />
abbiamo protestato e l’abbiamo fatto a lungo.<br />
Purtroppo nessuno ci ha ascoltato. Qualcuno di<br />
voi ha sentito par<strong>la</strong>re degli scioperi di Padova?<br />
Di Mi<strong>la</strong>no? Di Pisa? Oppure avete solo sentito<br />
dei disordini a Roma? Gli organi d’informazione<br />
nazionale sono stati veramente sublimi nello<br />
scansare gli scioperi esterni al<strong>la</strong> capitale, grazie<br />
ai quali hanno potuto fare di tutti noi universitari<br />
degli incapaci violenti, una generazione senza<br />
ragione e priva di sentimento (sia nazionale che<br />
non…).<br />
L’università aveva bisogno di una riforma? Sicuramente<br />
certe situazioni all’interno di tale istituzione<br />
andavano modificate. Ma i tagli? Come si<br />
possono fare tagli sul futuro di un paese? E’ come<br />
tagliare gambe sane a un essere umano e poi dirgli<br />
‘prendi queste stampelle e inizia a correre’!<br />
Perché, si sa, non possiamo essere inferiori al<br />
resto dell’Europa, soprattutto se vogliamo continuare<br />
a farne parte.<br />
Ma qualcuno ha dato ascolto a chi nell’università<br />
di Boscaini Matteo<br />
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ci vive? E’ stato chiesto a professori-ricercatoristudenti<br />
un parere? No! E non solo non l’hanno<br />
fatto, ma nel momento in cui vi sono state le proteste<br />
e gli scioperi non ci hanno neppure ascoltato!<br />
Non si possono approvare riforme astratte che una<br />
volta ca<strong>la</strong>te nel<strong>la</strong> realtà rovinano tutto un paese!<br />
Noi siamo cittadini italiani. Votanti. E non siamo<br />
stati ascoltati. Questo è vergognoso.<br />
Un altro punto: <strong>la</strong> ricerca del <strong>la</strong>voro.<br />
Facciamo qualche conto. Parliamo di carriera<br />
sco<strong>la</strong>stica: cinque anni di elementari, tre di medie,<br />
altri cinque di superiori e un numero variabile<br />
–a seconda del<strong>la</strong> facoltà scelta- di anni universitari<br />
che possono andare da cinque (triennio<br />
più specializzazione) a dieci ed a cui si possono<br />
aggiungere altri variabili anni tra dottorati, approfondimenti<br />
ulteriori e master. Poniamo una cifra<br />
tonda e per difetto: vent’anni passati a studiare, di<br />
cui almeno l’ultimo quinquennio a dedicarci anima<br />
e corpo a una materia specifica.<br />
Si dice che chi ha bisogno di <strong>la</strong>voro accetta qualunque<br />
cosa. Va bene, consideriamo questo, ormai,<br />
modo di dire. Dopo aver dedicato anni allo<br />
studio di una materia ti auguri sempre di poter<br />
<strong>la</strong>vorare in un campo che ti permetta di mettere<br />
a frutto i tuoi anni di studio ‘matto e disperatissimo’.<br />
E’ ovvio che non accetti <strong>la</strong>vori che ti precludano<br />
<strong>la</strong> possibilità di partecipare a concorsi che<br />
ti potrebbero permettere di fare qualcosa che ami<br />
o che non ti <strong>la</strong>sciano in alcun modo <strong>la</strong> soddisfazione<br />
di dire ‘ho studiato tanto ed ora ne vedo i<br />
risultati!’.<br />
Qualche volta si sente dire che vi sono troppi <strong>la</strong>ureati<br />
in Lettere e Filosofia e che i ricercatori di<br />
tali materie appaiono inutili. Se consideriamo che<br />
vi sono dei giornalisti italiani (persone <strong>la</strong>ureate e<br />
iscritte a un Albo) che per descrivere situazioni di<br />
degrado e d’arretratezza utilizzano <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> ‘medievale’,<br />
da studentessa di suddetta facoltà posso<br />
solo dire ‘vi ricordo che è dal<strong>la</strong> società medievale<br />
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TEL. 0376 818461 r.a.
che proveniamo e dal<strong>la</strong> spinta istintiva dei popoli<br />
“barbari” –preferisco il termine ‘germanici’ a<br />
riguardo, ma per motivi di chiarezza sfrutto ‘barbari’-<br />
si è arrivati al<strong>la</strong> sete per <strong>la</strong> verità ed al<strong>la</strong><br />
conservazione ed evoluzione di testi antichi e del<strong>la</strong><br />
scrittura (come esempio ricordiamo i carolingi,<br />
VI-VII secolo e oltre, d.C.)’.<br />
Potrà farvi ridere il caso-giornalisti, ma è un’al<strong>la</strong>rmante<br />
spia del<strong>la</strong> necessità del<strong>la</strong> presenza di letterati<br />
seri nel<strong>la</strong> nostra nazione. Siamo fortunati,<br />
possediamo una lingua splendida e ricca, che i<br />
professionisti imparino a sfruttar<strong>la</strong> come si deve.<br />
Nelle università italiane <strong>la</strong> ricerca è diminuita in<br />
modo al<strong>la</strong>rmante, riducendo al minimo <strong>la</strong> possibilità<br />
di scoperte e di evoluzione del nostro paese.<br />
Ma tutto questo pare non importare a nessuno se<br />
non quando le persone si stupiscono perché i riconoscimenti<br />
per il <strong>la</strong>voro e le scoperte, che vanno<br />
dal campo letterario a quello scientifico, vengono<br />
portati a casa da persone con cognome italiano…<br />
che vivono dall’altra parte del mondo!<br />
Dopo aver par<strong>la</strong>to di tagli parliamo di costi. Le<br />
rette universitarie sono aumentate, i costi degli<br />
appartamenti e dei collegi sono aumentati, il costo<br />
del<strong>la</strong> vita è aumentato. Lo stipendio è sempre<br />
lo stesso. Chi può, e potrà, permettere di sostenere<br />
tali spese? Domanda retorica.<br />
Uno degli scopi del<strong>la</strong> “Riforma Gelmini” è quello<br />
di abbattere i baronati, ovvero un sistema di controllo<br />
dei posti di ricerca, dottorato e quant’altro i<br />
cui posti vengono dati ad amici/parenti e altri vari<br />
privilegiati e conoscenti. Eliminare questa situazione<br />
è giusto e doveroso, siamo d’accordo. Ma<br />
aumentare i costi universitari non farà altro che<br />
privilegiare questo sistema. E le borse di studio?<br />
Sul<strong>la</strong> carta sono ottime, nel<strong>la</strong> pratica inizieranno<br />
(non si sa bene neppure quando…) a utilizzare il<br />
sistema americano per cui tali agevo<strong>la</strong>zioni vengono<br />
trattate come prestiti. Ovvero le famiglie si<br />
indebiteranno ancora di più.<br />
Ora, aggiungiamo tutto questo breve e sicuramente<br />
superficiale excursus a tutti gli altri problemi<br />
del nostro Paese: economia in rovina, forte<br />
immigrazione, mancanza d’integrazione, aumento<br />
spropositato del<strong>la</strong> criminalità, c<strong>la</strong>sse dirigente<br />
che va d’accordo solo quando si par<strong>la</strong> di autoaumentarsi<br />
lo stipendio o privilegi privati, guerra.<br />
Voi vedete un bel quadro?<br />
Marta Leali<br />
AUTO SOSTITUTIVA<br />
Gratuita<br />
MARA SAVI<br />
Psicologa<br />
Risponde <strong>la</strong> redazione augurandosi che l’argomento<br />
possa stimo<strong>la</strong>re un dibattito.<br />
Che i giovani possano trovarsi a disagio di fronte<br />
ad un futuro incerto è più che comprensibile. Una<br />
situazione economica che <strong>la</strong>ngue, un mercato del<br />
<strong>la</strong>voro che non tira.<br />
Ciò che non deve mancare, però, è <strong>la</strong> speranza,<br />
l’impegno, <strong>la</strong> determinazione.<br />
Non basta <strong>la</strong>mentarsi, denunciare ciò che non va.<br />
In fondo, quelli che oggi reggono le sorti del Paese<br />
non sono gli stessi che magari venti, trenta,<br />
quarant’anni fa scendevano in piazza per protestare<br />
contro le ingiustizie del tempo, compresa <strong>la</strong><br />
riforma sco<strong>la</strong>stica dell’epoca?<br />
Perché è da parecchio che si avverte <strong>la</strong> necessità<br />
che l’istituzione sco<strong>la</strong>stica possa e debba rispondere<br />
alle legittime aspettative dei giovani, ma anche<br />
del<strong>la</strong> società, dell’economia, del mondo del<br />
<strong>la</strong>voro.<br />
E in tanti ci hanno provato a riformar<strong>la</strong>, incontrando<br />
sempre e comunque <strong>la</strong> resistenza di qualche<br />
gruppo, di qualche categoria. E’ scontato che<br />
<strong>la</strong> riforma perfetta dovrebbe essere quel<strong>la</strong> condivisa,<br />
che trova il consenso di tutti.<br />
Ma <strong>la</strong> perfezione non è di questo mondo.<br />
La riforma Gelmini non sarà né l’ultima né <strong>la</strong><br />
definitiva, ma ha il merito di puntare a livelli di<br />
qualità tali da poter competere con gli altri paesi<br />
europei.<br />
Certo, ci vorrà tempo, magari qualche aggiustamento<br />
strada facendo.<br />
Ma l’obiettivo credo sia indiscutibile. Evitare<br />
sprechi, come i corsi universitari con un solo<br />
iscritto, i baronati, o inutili dispendi di risorse.<br />
Gli studenti hanno il sacrosanto diritto di far<br />
sentire <strong>la</strong> loro voce, di protestare, di chiedere il<br />
meglio, di avere un futuro. Ma hanno anche un<br />
dovere, quello stesso che da che mondo è mondo<br />
si ripete: studiare. Cioè, cercare di affermarsi attraverso<br />
l’impegno ed il merito, magari scegliendo<br />
un indirizzo impegnativo, che però offre più<br />
probabilità di <strong>la</strong>voro.<br />
Determinare il proprio futuro in buona parte dipende<br />
anche dai giovani stessi e dal<strong>la</strong> loro capacità<br />
di uscire dal<strong>la</strong> protesta per approdare al<strong>la</strong><br />
proposta.<br />
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Innanzi tutto il concetto di commestibilità dei funghi<br />
deve essere quasi sempre riferito alle condizioni di<br />
cottura degli stessi, poiché elementi tossici risiedono<br />
in molti funghi allo stato crudo. L’abitudine di consumare<br />
funghi crudi deve essere limitata ad una cerchia<br />
ristretta di specie e deve essere molto cauta, poiché<br />
problemi di allergia o ipersensibilità alimentare sono<br />
sempre più diffusi al giorno d’oggi. Va comunque precisato<br />
ulteriormente che i funghi sono alimenti difficili<br />
da digerire e le persone che presentano problemi<br />
di gastrite, ulcera, come pure i bambini e le persone<br />
anziane, possono incorrere in disturbi gastroenterici<br />
perchè l’apparato intestinale è più delicato e maggiormente<br />
sensibile alle sostanze irritanti contenute<br />
nei funghi, come per esempio <strong>la</strong> cellulosa. Di fronte<br />
a funghi di sicura commestibilità non si può par<strong>la</strong>re<br />
di principi tossici nel vero senso del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>, si può<br />
invece par<strong>la</strong>re di sostanze che vengono bene assunte<br />
dall’organismo di una persona in normale stato di salute<br />
ma che sono in genere assimi<strong>la</strong>te con influenze<br />
negative dal soggetto che sta attraversando partico<strong>la</strong>ri<br />
stati fisiologici del<strong>la</strong> vita, come ad esempio l’infanzia<br />
o <strong>la</strong> senescenza, ed in ogni caso è sempre bene<br />
non esagerare con le quantità perchè digerire composti<br />
come <strong>la</strong> lignite, <strong>la</strong> cellulosa o ancora <strong>la</strong> chetina,<br />
che è una sostanza che ritroviamo negli zoccoli degli<br />
animali, è piuttosto impegnativo. Per un’associazione<br />
psicologica diffusa, l’insorgere di banali disturbi digestivi<br />
dopo che si sono consumati funghi, può essere<br />
emotivamente interpretato come una intossicazione o<br />
un avvelenamento, con ricorso ingiustificato alle cure<br />
del Pronto Soccorso, con tutti i disagi e traumi che<br />
ne possono derivare. Ne consegue allora che i funghi<br />
GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO<br />
“COLLI MORENICI”<br />
<strong>Notizia</strong>rio del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti<br />
L’utilizzo alimentare<br />
dei funghi parte prima<br />
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vanno mangiati in quantità moderate, evitati da chi ha<br />
disturbi di fegato, stomaco o intestino e per queste ragioni<br />
cucinati nel modo più semplice possibile, senza<br />
condimenti abbondanti che non aiutano certo <strong>la</strong> digeribilità<br />
e molto spesso coprono o alterano il reale<br />
sapore fungino. Molti piatti infatti al<strong>la</strong> fin fine sanno di<br />
aglio, prezzemolo o di altro ingrediente aromatizzante<br />
impiegato e se a quel preparato fossero aggiunti altri<br />
alimenti anziché i funghi, esso non cambierebbe sicuramente<br />
di sapore.<br />
LA PREPARAZIONE<br />
Per rendere più digeribile un fungo commestibile, ci<br />
sono degli accorgimenti che possono essere di aiuto<br />
nel<strong>la</strong> preparazione alimentare.<br />
Armil<strong>la</strong>ria mellea (chiodino)<br />
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• Innanzi tutto è bene scartare le parti più coriaceee<br />
e stoppose, come il gambo dell’Armil<strong>la</strong>ria mellea<br />
(Chiodino) per esempio o quello di molti Leccini; vanno<br />
eliminate le parti verminose e tutto il fungo se ammuffito<br />
o con un odoraccio diverso da quello solito.<br />
• I funghi sono alimenti molto deperibili, possono<br />
essere conservati nelle proprie abitazioni uno o<br />
due giorni al massimo e pertanto andranno cucinati<br />
rapidamente.<br />
• Un’altra tecnica partico<strong>la</strong>rmente efficace per<br />
migliorare <strong>la</strong> digeribilità dei funghi in genere (solo<br />
quelli commestibili ovviamente!) come ad esempio il<br />
Suillus granu<strong>la</strong>tus, è di pe<strong>la</strong>rli, cioè di asportare <strong>la</strong> cutico<strong>la</strong><br />
del cappello.<br />
• Alcuni funghi eduli oltre ad una cottura prolungata,<br />
richiedono <strong>la</strong> prebollitura, come l’Armil<strong>la</strong>ria<br />
mellea, ed in genere le specie di sapore non mite.<br />
• La prebollitura consiste nel portare ad ebollizione<br />
un’abbondante pento<strong>la</strong> di acqua potabile, versarvi<br />
i funghi quando l’acqua bolle e <strong>la</strong>sciarveli per<br />
8-10 minuti circa, a seconda del<strong>la</strong> consistenza del<strong>la</strong><br />
specie.L’acqua di bollitura deve essere sempre gettata.<br />
A volte è necessario schiumare l’acqua, cioè levare<br />
<strong>la</strong> schiuma che si produce in superficie mentre<br />
i funghi bollono. Successivamente, una volta sco<strong>la</strong>ti,<br />
i funghi possono essere preparati secondo le proprie<br />
preferenze gastronomiche: trifo<strong>la</strong>ti, in intingolo, ecc.<br />
• Diversi funghi possono essere cotti direttamente<br />
nel<strong>la</strong> casseruo<strong>la</strong> o in padel<strong>la</strong>, ma necessitano<br />
sempre di un tempo adeguato di cottura. Gli stessi<br />
porcini durante <strong>la</strong> trifo<strong>la</strong>tura, devono cuocere almeno<br />
20 minuti e se durante <strong>la</strong> cottura asciugano troppo è<br />
meglio evitare aggiunte di grassi animali o vegetali, è<br />
sufficiente aggiungere un po’ di acqua. I funghi a carne<br />
più compatta o stopposa, necessitano ovviamente<br />
di più tempo.<br />
• La cottura al<strong>la</strong> griglia, al<strong>la</strong> piastra o al<strong>la</strong> brace<br />
è pericolosa, in quanto generalmente è insufficiente<br />
a cuocere il cuore di un bel cappello carnoso come<br />
quello del<strong>la</strong> Macrolepiota procera.<br />
• Il porcino secco non deve essere mangiato<br />
crudo, ma solo dopo una buona cottura e deve essere<br />
fatto rinvenire in acqua tiepida per il tempo necessario<br />
a reidratarlo. La dose normale da usarsi come condimento<br />
sul<strong>la</strong> vivande si aggira intorno ai sette grammi<br />
per persona. A mangiarne troppo si rischiano problemi<br />
intestinali.<br />
continua sul prossimo numero<br />
Suillus grevillei (<strong>la</strong>ricino)<br />
Leccium vulpinum (porcinello)<br />
Microlepiota procera (mazza di tamburo)<br />
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Concerto chiude celebrazioni 150°<br />
Tra le manifestazioni promosse dall’Amministrazione<br />
comunale di Guidizzolo per celebrare<br />
il 150° anniversario dell’Unità d’Italia vi è<br />
l’incisione, a cura di Corpo Bandistico e Coro<br />
polifonico dei Colli Morenici di Guidizzolo, di un<br />
cd con musiche risorgimentali e brani d’opera.<br />
Gli stessi sono stati presentati in un concerto<br />
presso il teatro comunale lo scorso 19 marzo.<br />
Una serata emozionante per le oltre 200 persone<br />
che affol<strong>la</strong>vano il teatro, presenti il sindaco<br />
Graziano Pelizzaro e l’assessore regionale Carlo<br />
Maccari i quali sono intervenuti per ricordare<br />
l’importanza dell’evento celebrato. Maccari<br />
ha anche ripercorso brevemente le tappe di un<br />
percorso che poteva sembrare impossibile ma<br />
che ha portato a quell’unità nazionale che già il<br />
grande poeta Virgilio preconizzava. Dal punto di<br />
<strong>Notizia</strong>rio del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Sergio Desiderati<br />
vista musicale il concerto, ed il cd che in questi<br />
giorni è reperibile gratuitamente per quanti lo<br />
desiderano presso <strong>la</strong> biblioteca o gli uffici comunali,<br />
ha proposto una decina di brani: vocali<br />
e strumentali i primi, solo strumentali i secondi.<br />
Dopo l’Inno gli altri brani cantati sono tutti tratti<br />
da musiche di Giuseppe Verdi: “O Signore dal<br />
tetto natio”, “La Vergine degli angeli”, “Coro<br />
degli tzigani” dal Trovatore, “Va pensiero”; a<br />
seguire <strong>la</strong> so<strong>la</strong> musica per <strong>la</strong> Sinfonia dal Nabucco<br />
e le colonne sonore dei film “Romeo e<br />
Giulietta”, “La vita è bel<strong>la</strong>”, “La leggenda del<br />
santo bevitore”. Canto e musica, coro e banda<br />
diretti rispettivamente da Edmondo Savio e Nico<strong>la</strong><br />
Ferraresi, hanno entusiasmato i presenti<br />
che al<strong>la</strong> fine, in piedi in sa<strong>la</strong>, hanno tutti intonato<br />
l’Inno nazionale.
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