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N.96 giugno (5,8Mb Pdf) - la Notizia

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Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,50<br />

BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN<br />

foto andrea dal prato<br />

Fiera in<br />

musica 2011<br />

Sergio Desiderati<br />

è il nuovo sindaco<br />

ANNO XVII N. 96 - GIUGNO 2011<br />

Col cuore<br />

in Egitto<br />

1


2<br />

sommario<br />

3 Editoriale<br />

4 Numeri utili<br />

5 Fiera in musica 2011<br />

6 Sergio Desiderati è nuovo sindaco<br />

8 Si ampliano i servizi al<strong>la</strong> Fondazione Rizzini<br />

9 Col cuore in Egitto<br />

12 Cronaca<br />

18 Expo Shanghai 2010<br />

19 Che cos’è l’osteopatia<br />

20 Istituto Superiore d’Arte<br />

22 Anima e cuore<br />

24 La ricetta<br />

27 Arte & dintorni<br />

Angelo e Cesare Brazzabeni<br />

La morte di Pizia<br />

Ritratti & Non<br />

San Arcangelo Tadini<br />

Uno spazio per <strong>la</strong> vita<br />

Le poesie di Isabel<strong>la</strong> Berni<br />

38 Noi e <strong>la</strong> legge<br />

39 Noi e il fisco<br />

40 Astri e civiltà<br />

41 A tutta penna<br />

43 Quattro bagole<br />

46 Taca Banda<br />

Abu Simbel, lo spettacolo<br />

“Suoni e luci”<br />

La “Camminata del<strong>la</strong> salute”<br />

del 1° maggio, organizzata dal<strong>la</strong><br />

Pro Loco<br />

foto andrea dal prato<br />

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. Igs n. 196 del 30-06-2003<br />

I dati in possesso del<strong>la</strong> redazione de “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>” sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente<br />

all’8-5-1997. Gli interessati possono chiedere <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione, il blocco, l’aggiornamento o l’integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso.<br />

L’editore si dichiara pienamente disponibile a rego<strong>la</strong>re eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire <strong>la</strong> fonte.


editoriale Andrea Dal Prato<br />

Il Medio Oriente è una polveriera, basta un nonnul<strong>la</strong> ed è pronta ad esplodere. In questi ultimi mesi<br />

abbiamo assistito a “tentativi” di rovesciamenti di governi (tutti regimi dittatoriali) alcuni riusciti<br />

ed altri (al momento in cui scrivo) con una guerra civile ancora in atto, vedi l’Egitto e <strong>la</strong> Libia. Il<br />

Paese più importante, vuoi per <strong>la</strong> sua posizione geografica e politica che per <strong>la</strong> sua storia è l’Egitto.<br />

Dal<strong>la</strong> televisione le notizie si succedono: “Da ore il cuore del Cairo è un campo di battaglia in<br />

cui si scontrano i sostenitori del rais e i manifestanti che da giorni sono scesi in strada contro il<br />

regime”. “Che Dio ci aiuti o moriremo qui!”, grida al microfono una donna anziana… Migliaia di<br />

sostenitori del regime (in partico<strong>la</strong>re quelli che volevano difendere il loro <strong>la</strong>voro rivolto soprattutto<br />

ai turisti) hanno fatto irruzione nel<strong>la</strong> piazza “caricando” i manifestanti anti regime. Sono arrivati<br />

con i cammelli e a cavallo, usando i frustini contro <strong>la</strong> fol<strong>la</strong>.<br />

Il Paese, dopo alcuni mesi, resta ancora bloccato e sono tanti i commercianti che vorrebbero<br />

ricominciare a <strong>la</strong>vorare normalmente, il turismo, principale fonte di reddito è praticamente fermo.<br />

Anche il museo del Cairo è stato “assaltato”. Per fortuna non ci sono gravi danni, il bi<strong>la</strong>ncio,<br />

spiega il direttore del museo egizio del Cairo, poteva essere tragico, un gruppo di persone è entrato<br />

nell’edificio, ca<strong>la</strong>ndosi dal tetto, e ha saccheggiato il negozio di souvenir, spaccato vetrine<br />

e asportato preziosi reperti, danneggiato due mummie, una statuetta di Tutankhamon. “Abbiamo<br />

difeso il museo con i nostri corpi -racconta- l’esercito è arrivato solo dopo un’ora. Non voglio pensare<br />

che <strong>la</strong> matrice di questi attacchi sia di stampo religioso. Atti di iconoc<strong>la</strong>stia fondamentalista,<br />

tesi a cancel<strong>la</strong>re testimonianze pre is<strong>la</strong>miche, come quelli accaduti ai Buddah dell’Afganistan,<br />

sarebbero un delitto intollerabile”.<br />

Il Museo del Cairo è un’istituzione veneranda che risale al 1859, realizzata da Auguste Ferdinand<br />

Mariette mitico fondatore del Servizio delle Antichità dell’Egitto, ed è praticamente lo scrigno<br />

del<strong>la</strong> memoria dell’Egitto. Contiene il tesoro<br />

di Tutankhamon, una quantità di sar-<br />

Difendiamo i tesori<br />

del<strong>la</strong> storia egizia dai<br />

fondamentalisti<br />

cofagi dipinti, mummie di sovrani famosi<br />

come Ramses II, preziosi testi su papiro,<br />

oggetti e scene miniaturistiche, gioielli,<br />

armi, opere d’arte di straordinaria bellezza.<br />

Insomma le testimonianze di tutta una<br />

civiltà.<br />

Margaret Mait<strong>la</strong>nd, un’egittologa<br />

dell’Università di Oxford, ha identificato<br />

alcuni degli oggetti danneggiati. Per alcuni giorni ha sfogliato alcune foto da Al Jazeera e da Flickr<br />

[en] e le ha confrontate con quelle che ritraevano i pezzi originali intatti. “Tragico” e “devastante”<br />

sono solo alcuni degli aggettivi che usa per descrivere ciò che è andato perduto. “Ho riconosciuto<br />

<strong>la</strong> barca di legno distrutta che appartiene al<strong>la</strong> tomba di Meseti, a Asyut (Cairo 4918). È uno dei<br />

modelli di barca più grande esistente, misura più di 15 metri e risale approssimativamente al 2000<br />

a. C., ha più di 4000 anni”. Davvero triste. “Ci sono notizie preoccupanti riguardo ai siti archeologici<br />

e musei del Paese che sono stati presi di mira, ma ancora nessuna informazione concreta al<br />

riguardo. Tuttavia, sono sbalordita e ammiro gli sforzi dei cittadini locali che proteggono l’eredità<br />

di cui vanno tanto fieri. Qualunque sia il danno provocato, potrebbe essere stato addirittura più<br />

grave senza il loro intervento”.<br />

È interessante e ci porta un po’ di ottimismo considerare che i Paesi arabi <strong>la</strong>ici come l’Irak, <strong>la</strong><br />

Tunisia e lo stesso Egitto hanno sempre valorizzato grandemente <strong>la</strong> storia pre is<strong>la</strong>mica dei loro<br />

popoli. Mubarak ha sempre sostenuto l’immagine faraonica dell’Egitto e <strong>la</strong> Tunisia organizzò addirittura<br />

il rimpatrio delle presunte (quanto improbabili) ceneri di Annibale.<br />

Sarebbe un disastro se queste memorie tanto prestigiose fossero trascinate nel<strong>la</strong> rovina. D’altra<br />

parte l’emergere dei fratelli musulmani di matrice indubbiamente fondamentalista non aiuterebbe:<br />

per loro gli egiziani faraonici erano dei pagani e le loro immagini offendono Dio.<br />

È augurabile che chiunque vinca si renda conto che ogni danno inferto ai tesori dell’antichità è<br />

un danno grave per l’Egitto di oggi ma anche per l’eredità culturale e storica dell’intera umanità.<br />

Lo dimostra il grande impegno del mondo intero per salvare i Templi del<strong>la</strong> Nubbia che stavano per<br />

essere “sepolti” dalle acque del Nilo con <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> diga Nasser.<br />

3


4<br />

DIRETTORE<br />

RESPONSABILE<br />

Andrea Dal Prato<br />

CAPO REDATTORE<br />

Graziano Pelizzaro<br />

REDAZIONE<br />

Giulia Avanzi<br />

Sergio Desiderati<br />

Laura Leorati<br />

Francesca Lugoboni<br />

Elodio Perani<br />

Sandra Tosi<br />

Paolo Zani<br />

COLLABORATORI<br />

Giorgio Arienti<br />

Cristina Delmenico<br />

Michele Galli<br />

Marta Leali<br />

Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />

Franco Mondadori<br />

Francesca Pesci<br />

Luca Piazza<br />

Mariavittoria Spina<br />

Giulia Stuani<br />

Davide Truzzi<br />

Giovanni Zangobbi<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

C<strong>la</strong>udia Dal Prato<br />

EDITORE<br />

Centro Culturale<br />

“San Lorenzo”<br />

via Virgilio, 25<br />

46040 Guidizzolo (MN)<br />

Tel. 348 3115232<br />

e-mail:<br />

redazione@<strong>la</strong>notiziaguidizzolo.com<br />

R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00<br />

Aut. Tribunale di Mantova<br />

N° 8/95 del 30-05-1995<br />

Stampa:<br />

Arti Grafiche Studio 83 (VR)<br />

Cellofanatura<br />

e spedizione postale<br />

Coop Service s.c.r.l.<br />

Virle Treponti (BS)<br />

COSTO MODULI<br />

1 modulo verticale:<br />

mm 60 x 38 E. 40,00<br />

2 moduli orizzontali:<br />

mm 60 x 82 E. 70,00<br />

4 moduli orizzontali:<br />

mm 60 x 170 E. 110,00<br />

1/2 pagina:<br />

mm 124 x 170 E. 180,00<br />

Pagina intera:<br />

mm 277 x 170 E. 300,00<br />

N U M E R I U T I L I<br />

ENTI<br />

ENTI<br />

Carabinieri - tel. 0376 819006 - 112<br />

Municipio - tel. 0376 819201<br />

Vigili Urbani - tel. 0376 840241<br />

Biblioteca comunale - tel. 0376 840435<br />

Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428<br />

Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999<br />

Protezione Civile - tel. 0376 847388<br />

Prenotazione ambu<strong>la</strong>nza - tel. 349 8608653<br />

Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059<br />

Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023<br />

Corpo Bandistico - tel. 0376 840090<br />

Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120<br />

SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869<br />

GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440<br />

Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326<br />

CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253<br />

Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602<br />

Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052<br />

Poste e telegrafi - tel. 0376 840091<br />

UFFICI COMUNALI<br />

ORARIO DI APERTURA<br />

Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00<br />

Sabato: dalle 10.00 alle 12.00<br />

Ufficio Tecnico:<br />

lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.30<br />

sabato dalle<br />

Assistente sociale:<br />

10.00 alle 12.00<br />

lunedì e mercoledì<br />

Polizia Municipale:<br />

dalle 10.00 alle 12.30<br />

mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00<br />

Su appuntamento tel. 0376 840241<br />

Segreteria e protocollo:<br />

Da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 12.30<br />

Posta elettronica certificata<br />

guidizzolo.mn@legalmail.it<br />

BIBLIOTECA<br />

APERTURA invernale estivo<br />

lun. 9-12 / 14.30-18.30 9-12 / 15-19<br />

giov. 14.30-18.30 15-19<br />

mar. mer. ven. 9-12 9-12<br />

sab. 9-12<br />

ASSOCIAZIONI<br />

Pro Loco - tel. 0376 1620426<br />

AVIS - AIDO - tel. 0376 840177<br />

Raphaël - Ambu<strong>la</strong>torio Castel Goffredo 0376 771292<br />

GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240<br />

Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172<br />

Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189<br />

Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382<br />

Amici di Rebecco - tel. 0376 819678<br />

Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516<br />

Associazione Commercianti - tel. 0376 818715<br />

Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419<br />

CIMITERO<br />

Tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.00<br />

AMBULATORI MEDICI<br />

• Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733<br />

Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30)<br />

Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)<br />

Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento)<br />

• Dr. Orfeo Valerio Galvani<br />

Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096<br />

Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30<br />

Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)<br />

• Dr. Giuliano Ponti<br />

Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177<br />

Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30<br />

Giovedì: dalle 16.30 alle 19<br />

Ambu<strong>la</strong>tori medici presso sede AVIS<br />

piazzale Alessandro Dal Prato<br />

• Dr.ssa Doriana Bertazzo<br />

Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500<br />

Martedì dalle 17 alle 18,30<br />

Giovedì dalle 8,30 alle 9,30<br />

• Dr.ssa Ange<strong>la</strong> Gatti - tel. 338 2619350<br />

Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30<br />

Ambu<strong>la</strong>torio Medole - tel. 0376 898109<br />

• Dr.ssa Vincenza Di Marco<br />

Riceve su appuntamento tel. 335 1736606<br />

Lunedì - Martedì - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00<br />

Mercoledì: dalle 16.00 alle 17.00<br />

Giovedì: dalle 10.30 alle 11.30<br />

• Dr.ssa Stel<strong>la</strong> Schena - Pediatra di base<br />

Per appuntamento tel. 0376847098 - 3482976673<br />

Lun. Mart. Giov.: dalle 9.30 alle 12.30<br />

Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14.00 alle 17.00<br />

NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO<br />

tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)<br />

ASL<br />

Ambu<strong>la</strong>torio igiene pubblica - tel. 0376 846713<br />

Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724<br />

Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737<br />

Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738<br />

Amb. vaccinazioni pediatriche tel. 0376 846705<br />

PIAZZOLA RIFIUTI<br />

ORARIO DI APERTURA<br />

Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30<br />

Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30<br />

ORATORIO S. LORENZO<br />

ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA<br />

Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00<br />

Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406<br />

SANTE MESSE<br />

GUIDIZZOLO estivo invernale<br />

Festivi: 8 - 10.30 - 18 17<br />

Prefestivi: 19 18<br />

Feriali:<br />

BIRBESI<br />

7.30 - 18 17<br />

Festivi: 9.30<br />

Feriali: mart. ven. 8.30<br />

REBECCO Prefestivi 18 17


Fiera in musica 2011<br />

MERCOLEDÌ 13 LUGLIO<br />

Ore 19,30 presso il centro sportivo<br />

- Quadrango<strong>la</strong>re di tamburello<br />

giovani e vecchie glorie Guidizzolesi<br />

ORE 21,30<br />

- Festival parade show-band<br />

- Corpo bandistico Guidizzolo<br />

- Mosson Marching Band-di Vicenza<br />

- Bazzano Castle Pipe Band-Banda di cornamuse<br />

e rul<strong>la</strong>nti scozzesi di Bologna<br />

GIOVEDÌ 14 LUGLIO<br />

Ore 19.30 via Fabio Filzi<br />

- Gara ciclistica in notturna 19° Trofeo Pro Loco<br />

Organizzata dal ciclo club 77<br />

ritrovo presso <strong>la</strong> Trattoria <strong>la</strong> Torre<br />

VENERDÌ 15 LUGLIO<br />

Ore 19,30 cortile del Comune<br />

- Pizza in piazza “anche da asporto”<br />

Ore 20,30 cortile del Comune<br />

- Castelli in musica<br />

spettacolo di musica celtica<br />

proposto dalle colline moreniche<br />

SABATO 16 LUGLIO<br />

Ore 10,00 sa<strong>la</strong> civica<br />

- Mostra Fotografica<br />

Curata dal gruppo “Incontri Fotografici”<br />

Dalle Ore 19,00 al”Bar Gobbi”<br />

- Serata con dj TIMMY e Cocktail FROZER<br />

Daiquiri E MOJTO<br />

Ore 19,30 cortile del Comune<br />

- Pizza in piazza “anche da asporto”<br />

- Pizza e musica<br />

Ore 21,30<br />

serata canora<br />

- “Una voce che si nota”<br />

Promossa da Avis Provinciale di Mantova<br />

DOMENICA 17 LUGLIO<br />

Ore 9,00 presso <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare del Comune<br />

- Costruisci? Ristrutturi? Fai manutenzione al<strong>la</strong> tua<br />

casa? Ecco cosa devi fare per essere in rego<strong>la</strong> con le<br />

norme di sicurezza.<br />

A cura del “Collegio dei Geometri” del<strong>la</strong> Provincia di<br />

Mantova<br />

Ore 10,00 via V. Veneto porticato ex Comune<br />

- Esposizione didattica delle specie fungine<br />

A cura del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici”<br />

ore 11,00 via Vittorio Veneto<br />

- Aperitivo in musica<br />

Con il duo “Francesco Palmas e Paolo De Giuli”<br />

ore 16,00 via Vittorio Veneto<br />

-Musica itinerante<br />

- Intrattenimento musicale con PIER e il cantastorie<br />

mi<strong>la</strong>nese<br />

- mercatino delle occasioni<br />

- Arti e mestieri di una volta con il club delle tre età<br />

- Trucca bimbi con le coccinelle<br />

Ore 18,30 presso Teo Bar<br />

- music by mclovin dj<br />

Sprizt happy hour e mojto<br />

ore 19,30 cortile del Comune<br />

- Pizza e musica “anche da asporto”<br />

Ore 21,30 cortile del Comune<br />

- Serata dedicata a Vasco Rossi<br />

con il gruppo “Fronte del Palco”<br />

LUNEDÌ 18 LUGLIO<br />

Ore 19,30 cortile del Comune<br />

- Pizza in piazza “anche da asporto”<br />

Ore 21,30<br />

- Concerto del Corpo Bandistico di Guidizzolo<br />

Ore 23,15 viale Martiri del<strong>la</strong> Liberta<br />

Spettacolo Pirotecnico<br />

Per info: www.prolocoguidizzolo.it - cell. 339 2444823<br />

PRO LOCO GUIDIZZOLO<br />

tel. e fax 0376 819455 cell. 339 2444823<br />

sede via Vittorio Veneto<br />

ufficio in Municipio - sabato dalle 10,00 alle 11,30 al 2° piano<br />

5


6<br />

I fiori di Casali<br />

BOMBONIERE<br />

IDEE REGALO<br />

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Onoranze funebri<br />

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Tel. 0376-818266<br />

Via Dunant, 4 - Guidizzolo (Mn)<br />

Sergio Desiderati<br />

è il nuovo Sindaco<br />

Lunedì 16 maggio, al termine di un pomeriggio altalenante con un attesa che si è protratta ben<br />

oltre le aspettative, Sergio Desiderati ha potuto brindare.<br />

Con lui esponenti e candidati del<strong>la</strong> “Lista per Guidizzolo” che resta al<strong>la</strong> guida del paese.<br />

Voto equilibrato, con le tre forze in campo assestate attorno al 30%. La differenza, al<strong>la</strong> fine, <strong>la</strong><br />

fanno novantanove voti. Secondo è arrivato Stefano Meneghelli, candidato leghista, terzo Cesare<br />

Trentanni con uno schieramento trasversale messo in piedi per interrompere <strong>la</strong> serie amministrativa<br />

del centro-destra.<br />

Attorno alle 18.30 di lunedì 16 maggio nell’ufficio<br />

elettorale del municipio è arrivato il primo<br />

plico di schede votate, quello del<strong>la</strong> sezione di<br />

Birbesi che ha fatto esultare i leghisti con un<br />

esiguo vantaggio sul<strong>la</strong> civica. Ma già il tam tam<br />

di sms e telefonate tra chi seguiva lo scrutinio<br />

nei seggi del capoluogo dava per certo un testa<br />

a testa tra i due candidati. Così è stato, nell’attesa<br />

delle sezioni 1 e 4, quelle che già avevano<br />

fatto tardare i risultati delle provinciali e i cui<br />

problemi di conteggio sì sono riproposti anche<br />

per le comunali.<br />

Al<strong>la</strong> fine il risultato ha premiato Sergio Desiderati,<br />

con 1194 voti (35,92%), davanti a Meneghelli<br />

( voti 1095, pari al 32,94) ed a Trentanni<br />

(1035 voti pari al 31,13%).<br />

“Sono soddisfatto del risultato. È stata molto<br />

dura, ma al<strong>la</strong> fine gli sforzi e l’impegno sono<br />

FORNITURA E POSA DI LATTONERIE PER PRIVATI<br />

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DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI<br />

stati ricompensati” ha dichiarato a caldo il nuovo<br />

Sindaco.<br />

Come ci si sente a rappresentare solo un terzo<br />

del paese? “Siamo coscienti che i numeri sono<br />

quelli, ma per me possono rappresentare uno<br />

stimolo in più: ora devo conquistare <strong>la</strong> fiducia<br />

dell’altra parte del paese e lo farò dimostrando<br />

con i fatti <strong>la</strong> capacità amministrativa”.<br />

Quali le priorità? “Secondo <strong>la</strong> nostra visione, al<br />

centro dell’azione amministrativa c’è <strong>la</strong> persona,<br />

senza distinzione di nazionalità”.<br />

Il programma si pone quindi nel solco del<strong>la</strong><br />

continuità amministrativa con <strong>la</strong> giunta precedente,<br />

sia come obiettivi che per le scelte programmatiche.<br />

Diversi i commenti dei candidati sconfitti:<br />

Meneghelli: “Noi abbiamo vinto comunque. La<br />

soddisfazione è doppia perché abbiamo tolto<br />

tanti voti a Maccari a casa sua. Il risultato delle<br />

urne, che ha sostanzialmente fotografato un<br />

comune spaccato in tre, rappresenta il vero e<br />

proprio colpaccio per <strong>la</strong> Lega Nord di Guidizzolo.”<br />

Per quanto riguarda le scelte che il gruppo<br />

consiliare del<strong>la</strong> Lega Nord terrà in consiglio comunale<br />

bisognerà attendere.<br />

Trentanni: “È ovvio che si corre per vincere, ma<br />

il nostro risultato è ottimo. Ora spero di poter<br />

proseguire il progetto, tentando di svecchiare<br />

<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dirigente di Guidizzolo”. Seppur<br />

intervistato a caldo, Cesare Trentanni è molto<br />

equilibrato. “Tutti ci davano per sconfitti in partenza<br />

- continua Trentanni -, in realtà abbiamo il<br />

terzo dei voti dei cittadini. È stata un’esperienza<br />

molto pregnante, soprattutto dal punto di vista<br />

umano.”


Questi i consiglieri eletti:<br />

MAGGIORANZA<br />

Giacomino Mi<strong>la</strong>ni<br />

Pietro Gialdini<br />

Marco Bombana<br />

Fabio Cagioni<br />

Gianfranco Gobbi<br />

Emanue<strong>la</strong> Costa<br />

Renato Pasini<br />

Simone Zampolli<br />

MINORANZA<br />

Stefano Meneghelli<br />

Chiara Cobelli<br />

Cesare Trentanni<br />

Elena Zaccagni<br />

Questa <strong>la</strong> nuova Giunta, che con le nuove norme<br />

prevede solo 4 assessori:<br />

Sergio Desiderati - Sindaco<br />

Pietro Gialdini - Vicesindaco con delega ad<br />

Opere Pubbliche, Territorio, Urbanistica, Attività<br />

Produttive<br />

Giacomino Mi<strong>la</strong>ni - Assessore, con delega ad<br />

Edilizia Sco<strong>la</strong>stica, Manutenzione Strade, Verde<br />

Pubblico<br />

Simone Zampolli - Assessore con delega a Politiche<br />

Sco<strong>la</strong>stiche e del<strong>la</strong> Famiglia<br />

Lino Valbusa - Assessore con delega a Affari<br />

Generali, Personale, Sicurezza, Ambiente ed<br />

Ecologia<br />

I settori mancanti dovrebbero essere oggetto di<br />

apposita delega ai rimanenti consiglieri di maggioranza,<br />

che pertanto verranno tutti responsabilizzati.<br />

Anche le minoranze consiliari verranno coinvolte<br />

nel momento del<strong>la</strong> composizione delle<br />

commissioni.<br />

Nel primo consiglio Comunale, convocato per<br />

il 3 <strong>giugno</strong> 2011, è prevista <strong>la</strong> nomina del Presidente<br />

e del Vicepresidente del Consiglio Comunale.<br />

Al momento di andare in stampa per <strong>la</strong> nomina<br />

del presidente si trova in pole-position <strong>la</strong> sig.ra<br />

Emanue<strong>la</strong> Costa, mentre per <strong>la</strong> vicepresidenza<br />

il posto è stato offerto alle minoranze consiliari.<br />

Nelle intenzioni del gruppo di maggioranza “Lista<br />

per Guidizzolo” gli assessori dovrebbero poi<br />

dimettersi da consigliere e consentire il recupero<br />

di altri candidati, così da ampliare il novero<br />

degli amministratori, per affrontare l’impegno<br />

amministrativo con una squadra più ampia<br />

e completa ed allo stesso tempo coinvolgere di<br />

più <strong>la</strong> componente sia femminile che dei giovani,<br />

ai quali specialmente è affidato il compito di<br />

rinnovare un gruppo che amministra Guidizzolo<br />

da sedici anni ed al quale i guidizzolesi hanno<br />

rinnovato <strong>la</strong> fiducia.<br />

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7


8<br />

L’artista prof. Severino<br />

Spazzini consegna tre<br />

incisioni originali al<strong>la</strong><br />

Fondazione Rizzini<br />

Si ampliano i servizi al<strong>la</strong><br />

Fondazione Rizzini<br />

La Fondazione Rizzini è tra le realtà socio-assistenziali che si stanno sempre più aprendo<br />

al territorio. Ne abbiamo par<strong>la</strong>to con il presidente C<strong>la</strong>udio Delmenico.<br />

Casa di Riposo?<br />

Come ho già detto in altre occasioni, “di riposo”<br />

c’è solo il nome. Infatti mentre gli ospiti sono impegnati<br />

nelle svariate attività quotidiane, come<br />

avrà letto nei numerosi articoli apparsi sui giornali,<br />

le strutture in genere sono costantemente<br />

al<strong>la</strong> ricerca di nuove soluzioni per adeguarsi<br />

alle normative in continua evoluzione e per realizzare<br />

percorsi di assistenza più specifica e<br />

personalizzata richiesta per ospiti sempre più<br />

gravi, avendo adottato come criterio di ammissione,<br />

<strong>la</strong> gravità delle patologie e le necessità<br />

di tipo sanitario.<br />

Come vi muovete?<br />

Al di là delle pure spese di manutenzione (anche<br />

se <strong>la</strong> struttura non li dimostra ha pur sempre<br />

i suoi 11/13 anni) che comunque hanno un<br />

peso non indifferente sul nostro bi<strong>la</strong>ncio, come<br />

da tradizione ormai, ci siamo soprattutto concentrati<br />

sui servizi alle persone. Così abbiamo<br />

proceduto all’assunzione di due animatrici in<br />

modo da offrire un qualificato servizio, specifico<br />

e fondamentale per gli ospiti. Contemporaneamente<br />

è stato potenziato il servizio di fisioterapia<br />

costruendo un gruppo ben affiatato di 4<br />

fisioterapisti di<br />

cui 1 è anche<br />

o s t e o p a t a ;<br />

servizio che,<br />

vorrei ricordare,<br />

è aperto<br />

anche ad<br />

utenti esterni<br />

in orari diversificati<br />

nel<strong>la</strong><br />

giornata per<br />

non influire sul<br />

servizio agli<br />

ospiti.<br />

Interventi a breve?<br />

Nel giro di pochi mesi completeremo il processo<br />

di internalizzazione di tutto il personale “core”<br />

così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione<br />

nel 2007. Il ritardo nell’esecuzione è<br />

dovuto unicamente all’”epidemia” di maternità<br />

che ha “colpito” nel 2008 ben 9 dipendenti e che<br />

ci ha costretto ad attendere il rientro di queste<br />

persone per avere una situazione più consolidata,<br />

prima di passare alle nuove assunzioni.<br />

L’operazione è delicata e sappiamo per certo<br />

che ci saranno degli scontenti perché il criterio<br />

di selezione sarà necessariamente selettivo.<br />

Qui non siamo in una fabbrica dove basta avere<br />

un tot di unità che producano stampini uguali;<br />

qui si producono servizi per persone fragili e<br />

proprio per l’esperienza maturata, soprattutto<br />

negli ultimi due anni, posso dire quanto sia importante<br />

<strong>la</strong> competenza e <strong>la</strong> professionalità, <strong>la</strong><br />

capacità di inserimento e di interre<strong>la</strong>zione con i<br />

colleghi e con tutte le altre figure professionali<br />

oltre al<strong>la</strong> corretta esecuzione dei protocolli.<br />

Il <strong>la</strong>voro di gruppo, seguendo binari tracciati,<br />

prevede necessariamente l’apporto di tutti<br />

senza ricadute su altri operatori; solo in questo<br />

modo il servizio agli ospiti ne trarrà benefici”.<br />

Programmi futuri?<br />

Contrariamente a quanto avviene nel panorama<br />

nazionale, le Case di Riposo, essendo in continua<br />

evoluzione, sono tra le poche realtà che, in<br />

controtendenza, creano posti di <strong>la</strong>voro. Infatti,<br />

siamo in fase avanzata di progettazione e di ottenimento<br />

dei vari permessi per un ampliamento<br />

strutturale di 10 nuovi posti di “sollievo” che<br />

al termine (i tempi ahimè dipenderanno dalle<br />

pratiche burocratiche) ci porterà all’assunzione<br />

di ulteriori dipendenti.<br />

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MOBILE: 335 6069293


Col cuore in Egitto<br />

Ancor oggi, dopo migliaia di anni, il fascino dell’immensa cultura dell’antico Egitto, dei suoi munumenti<br />

- le piramidi, gli obelischi, le sfingi, i pa<strong>la</strong>zzi, le tombe - del<strong>la</strong> sua religione e dei culti misteriosi,<br />

continua ad attirarci. La carica di magia e di mistero che <strong>la</strong> circonda, ha “catturato” molti maestri<br />

dell’archeologia moderna che in continuazione ci sve<strong>la</strong>no misteri rimasti “sepolti” per secoli.<br />

L’antico impero Egizio prosperò dal 3.200 a.C.<br />

fino all’alba del cristianesimo e rappresenta una<br />

delle più importanti civiltà dal mondo.<br />

Il turista che arriva in Egitto spesso ha idee preconcette,<br />

ma subito ne subisce il fascino, prima<br />

dal<strong>la</strong> cordialità del<strong>la</strong> sua gente, poi da questa<br />

antica civiltà così ricca di misteri.<br />

Quando visitiamo i siti archeologici e ci si confronta<br />

con <strong>la</strong> loro realtà, siamo impreparati ad<br />

osservare monumenti di tali dimensioni e dal<strong>la</strong><br />

loro bellezza.<br />

Le colossali statue sono travolgenti, <strong>la</strong> delicata<br />

grazia dei dipinti delle tombe ci attrae, i bassorilievi,<br />

che raccontano <strong>la</strong> vita antica, sono presenti<br />

ovunque a testimoniare <strong>la</strong> storia dei tremi<strong>la</strong><br />

anni del<strong>la</strong> civiltà egiziana, medicina, matematica,<br />

architettura, astrologia, fisica…<br />

Il Nilo, fiume del<strong>la</strong> vita. È il più lungo fiume del<br />

mondo, oltre 6.000 km, attraversa il deserto e<br />

con <strong>la</strong> sua acqua abbondante irriga una stretta<br />

“lingua” di terreno (pochi km a monte e a valle),<br />

durante le piene (due volte all’anno) deposita<br />

il limo, sostanza ricca di virtù fertilizzanti che<br />

fa produrre con abbondanza ogni tipo di frutta,<br />

verdura e fiori da cui vengono estratti preziosi<br />

profumi. Dall’aereo si vede benissimo questo<br />

“serpente” verde che sembra infinito. Attorno<br />

al fiume troviamo le testimonianze più importanti<br />

del passato.<br />

Per molti anni l’Egitto fu diviso tra due regni: l’Alto<br />

Egitto nel sud, e il Basso Egitto nel nord. Nel<br />

3170 a.C. Re Narmea, dell’Alto Egitto, conquistò<br />

il Basso Egitto. I due regni furono uniti nel 3100 a.<br />

C., sotto il faraone Menes che nel<strong>la</strong> sua corona<br />

rappresenta il simbolo di entrambi i regni.<br />

Grande fu lo sviluppo delle scienze e dell’architettura<br />

ne abbiamo un esempio a Gitza nelle piramidi<br />

di Cheope (2526 a.C.) e nel<strong>la</strong> grande sfinge<br />

(2550 a.C.). Nel 2134 a.C. a Luxor viene iniziato<br />

il tempio di Karnak, decretando <strong>la</strong> supremazia<br />

del<strong>la</strong> città, affidandosi, per il culto e <strong>la</strong> protezione,<br />

al dio Amon Ra.<br />

Nel nuovo regno 1540-1100 a.C. i faraoni imposero<br />

importanti riforme: riorganizzare l’esercito<br />

e consolidare il potere del<strong>la</strong> famiglia reale a<br />

spese dei capi feudali e/o religiosi. La valle dei<br />

Re, lontano dal<strong>la</strong> città e nel cuore di alte montagne<br />

rocciose, fu scelta come nuovo campo di<br />

sepoltura per i faraoni e degli alti dignitari, oggi<br />

ne sono state scoperte: 63, di cui 26 di faraoni<br />

Luxor:<br />

Obelisco davanti all’<br />

ingresso del Tempio<br />

di Amon-Ra.<br />

Partico<strong>la</strong>re dell’affresco<br />

(raffigurante gli apostoli)<br />

del III secolo. Dipinto<br />

sul<strong>la</strong> parete di un locale<br />

del tempio per secoli<br />

usato dai cristiani.<br />

Il viale delle sfingi<br />

9


Tempio di Deir Al Bahari<br />

Dea Hator, partico<strong>la</strong>re<br />

di un bassorilievo<br />

e il monumentale<br />

ingresso<br />

10<br />

Il tempio di Phi<strong>la</strong>de<br />

visto dal<strong>la</strong> motonave in<br />

navigazione sul Nilo.<br />

Alcuni cammelli<br />

trasportano i visitatori.<br />

e 37 di alti dignitari. Gli scavi continuano ed altre<br />

ne verranno ritrovate, manca ancora quel<strong>la</strong><br />

del faraone Rames VIII, morto nel 1100 a. C. Con<br />

l’evocazione del<strong>la</strong> Valle dei re e delle sepolture<br />

regali, i tesori di re Tanis, eredi dei re del nuovo<br />

Impero, si ha <strong>la</strong> testimonianza dell’importanza<br />

che aveva l’aldilà per il popolo egizio.<br />

Come appare da un’iscrizione:<br />

“L’universo poggia sul Faraone, insediato sul<strong>la</strong><br />

Terra dal dio creatore per respingere il male e il<br />

caos… “Ra” ha posto il re sul<strong>la</strong> terra dei vivi, per<br />

sempre ed eternamente, per giudicare gli uomini<br />

e soddisfare gli dei.”<br />

Tra il 1356-1359 a.C. il faraone Amenhotet IV, impose<br />

il culto monoteistico del dio Aten, questo<br />

cambiamento improvviso e radicale provocò il<br />

caos e dopo pochi anni, il figlio Tutankhamon,<br />

restituì il potere ai sacerdoti con il culto di Amon<br />

Ra e delle divinità di Tebe.<br />

La storia millenaria dell’Egitto riemerge attraverso<br />

i volti dei suoi monarchi: manie, onnipotenze,<br />

solitudini, <strong>la</strong> venerazione in vita, riti, rispetto, devozioni,<br />

sacralità e speranze dopo <strong>la</strong> morte. Gli<br />

emblemi del<strong>la</strong> regalità faraonica, raccontate attraverso<br />

imponenti opere, lo mostrano nelle varie<br />

vesti come un dio tra le divinità. Intermediario<br />

fra gli uomini e gli dei, i suoi caratteri divini si<br />

esprimono attraverso le immagini del<strong>la</strong> regalità,<br />

grande importanza assume il valore simbolico<br />

del faraone dio tra le divinità. Il faraone è sempre<br />

rappresentato come un guerriero vittorioso,<br />

le forze divine che reggono il cosmo sono sempre<br />

presenti nelle raffigurazioni e nel pa<strong>la</strong>zzo<br />

ufficiale si tengono le riunioni con i ministri e si<br />

diramano al mondo i suoi ordini.<br />

Andrea Dal Prato<br />

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Partico<strong>la</strong>re di una tomba nel<strong>la</strong> Valle dei Re<br />

Sarcofago di una regina<br />

Museo di Rahina, partico<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> statua del faraone<br />

Tempio di Phi<strong>la</strong>de, partico<strong>la</strong>re di una colonna<br />

Il Cairo, Moschea di Al-Nasir<br />

La barca, per traghettare il defunto nel regno dei<br />

morti, tipico oggetto presente nell’iconografia egizia<br />

Gizah, <strong>la</strong> sfinge e le piramidi di Cheope e Micerino<br />

11


12<br />

Riaperta <strong>la</strong> strada Squadri<br />

Lo scorso 14 maggio con una breve cerimonia<br />

sono stati inaugurati i <strong>la</strong>vori di riqualificazione<br />

di “Strada Squadri”, <strong>la</strong> comunale che collega<br />

<strong>la</strong> frazione di Rebecco con <strong>la</strong> statale “Goitese”.<br />

Quest’opera è stata realizzata da due privati,<br />

con <strong>la</strong> partecipazione del Comune sostanzial-<br />

mente per <strong>la</strong> parte re<strong>la</strong>tiva agli espropri là dove<br />

c’era <strong>la</strong> necessità di procedere all’al<strong>la</strong>rgamento<br />

del<strong>la</strong> sede stradale.<br />

Nel suo intervento il sindaco uscente Graziano<br />

Pelizzaro ha ringraziato le due aziende che<br />

hanno realizzato l’opera, i tecnici progettisti e<br />

l’impresa costruttrice. “Si è trattato di un <strong>la</strong>voro<br />

importante, ha rimarcato Pelizzaro, frutto<br />

di quanti hanno prestato <strong>la</strong> loro opera, dagli<br />

assessori, all’Ufficio Tecnico al<strong>la</strong> Polizia Locale:<br />

grazie alle sinergie prodotte siamo riusciti a<br />

riaprire questo importante collegamento prima<br />

dei tempi previsti”<br />

Nel<strong>la</strong> foto: il sindaco con i tito<strong>la</strong>ri del<strong>la</strong> ditta Ferrari,<br />

gli amministratori e il pubblico al momentodel<br />

taglio del nastro.<br />

Il vescovo in visita pastorale<br />

Durante <strong>la</strong> visita pastorale di Mons. Roberto<br />

Busti al<strong>la</strong> parrocchia di Guidizzolo un’intera<br />

giornata è stata dedicata, potremmo dire, ai<br />

‘luoghi del<strong>la</strong> solidarietà’.<br />

Al mattino il vescovo è stato accolto al Cen-<br />

cronaca<br />

tro Diurno Disabili dell’Alto Mantovano che ha<br />

sede nel<strong>la</strong> frazione di Rebecco e al pomeriggio,<br />

prima di incontrare in parrocchia gli operatori<br />

pastorali, al<strong>la</strong> Fondazione Rizzini. Ad accogliere<br />

Busti al mattino <strong>la</strong> presidente dell’Anffas, che<br />

gestisce il CDD, Gabriel<strong>la</strong> Goi, <strong>la</strong> coordinatrice<br />

Valentina Sa<strong>la</strong>ndini, il sindaco di Guidizzolo,<br />

sindaci e assessori dei comuni del Distretto,<br />

l’assessore regionale Carlo Maccari.<br />

Nell’occasione il CDD ha inaugurato importanti<br />

<strong>la</strong>vori di sistemazione del Centro, in funzione<br />

da circa trent’anni, e durante un momento di<br />

grande commozione l’intito<strong>la</strong>zione dello stesso<br />

al<strong>la</strong> beata Chiara Luce Badano, <strong>la</strong> giovane foco<strong>la</strong>rina<br />

scomparsa a 19 anni per un osteosarcoma.<br />

Il male, prima del<strong>la</strong> vita, le aveva tolto <strong>la</strong><br />

possibilità di camminare ma non <strong>la</strong> freschezza<br />

e <strong>la</strong> voglia di usare quelle ‘ali’ con cui si stava<br />

avvicinando sempre più a Dio e nonostante non<br />

potesse più correre voleva, come alle Olimpiadi,<br />

passare ai giovani <strong>la</strong> fiacco<strong>la</strong> del<strong>la</strong> vita da<br />

spendere sempre bene. I <strong>la</strong>vori di sistemazione<br />

vedono gli utenti sempre più al centro e nel<br />

cuore delle attività di stimo<strong>la</strong>zione multisensoriale,<br />

dai colori pieni di luce delle pareti, ai <strong>la</strong>boratori,<br />

agli spazi esterni. Lavori resi possibile<br />

grazie anche agli aiuti delle Fondazioni Bam e<br />

Comunità Mantovana che <strong>la</strong> presidente Goi ha<br />

pubblicamente ringraziato.<br />

Nel pomeriggio al<strong>la</strong> Fondazione Rizzini il benvenuto<br />

al vescovo, accompagnato dal parroco<br />

don Libero Zilia e da don Adriano Avanzi, è stato<br />

portato dal presidente C<strong>la</strong>udio Delmenico e<br />

dal<strong>la</strong> direttrice Andreina Piccardi presenti gli<br />

amministratori del<strong>la</strong> struttura oltre che del comune.<br />

Busti rispondendo ai saluti ha par<strong>la</strong>to in<br />

entrambe le strutture dell’importanza del<strong>la</strong> vita<br />

in ogni suo momento ed in ogni sua manifestazione.<br />

‘Ogni persona è irripetibile agli occhi di<br />

Dio, ha detto il vescovo’ il quale ha ricordato<br />

Cristo, <strong>la</strong> Sua vita da bambino, ragazzo e uomo<br />

di Israele, vissuta in ascolto e dedizione come<br />

tanti altri ragazzi prima di iniziare il Suo prodigioso<br />

annuncio del Regno di Dio. Ha quindi<br />

ringraziato quanti prestano <strong>la</strong> loro opera in<br />

queste strutture dove <strong>la</strong> solidarietà e l’amore<br />

per l’uomo, per ogni uomo, sono di casa. Non<br />

sono mancati intensi momenti di preghiera che<br />

mons Busti ha guidato e condiviso con i molti<br />

presenti.


Giovanni Paolo II Beato<br />

Giovanni Paolo II da domenica 1° maggio, dal<br />

momento in cui stato sollevato il drappo che<br />

copriva l’immagine è ufficialmente un nuovo<br />

Beato del<strong>la</strong> Chiesa cattolica.<br />

Proc<strong>la</strong>mato dal suo successore Benedetto XVI<br />

davanti ad una moltitudine di pellegrini, commossi,<br />

giunti da ogni parte del mondo, per assistere<br />

al<strong>la</strong> celebrazione di Beatificazione. (Gli<br />

addetti del<strong>la</strong> Prefettura hanno calco<strong>la</strong>to che ci<br />

fossero più di un milione e mezzo di fedeli.)<br />

Tanti giovani esausti per aver trascorso <strong>la</strong> lunga<br />

notte in preghiera nel<strong>la</strong> Piazza San Pietro,<br />

al termine del<strong>la</strong> Santa Messa si sono rimessi in<br />

fi<strong>la</strong> per venerare <strong>la</strong> bara esposta sotto l’altare<br />

del<strong>la</strong> Confessione in Basilica.<br />

Anche Mantova ha ricordato questo magnifico<br />

Papa con una mostra, in via di svolgimento al<br />

Museo Diocesano “Francesco Gonzaga”.<br />

Il 30 aprile scorso è stata inaugurata <strong>la</strong> mostra<br />

di medaglie, monete e francobolli del suo pontificato.<br />

E’ curata da tre collezionisti mantovani,<br />

aderenti al circolo fi<strong>la</strong>telico numismatico<br />

mantovano, Dott. Carlo Negri (presidente del<br />

circolo), Avv. Giorgio Martinelli e Amedeo Imperatori.<br />

Alle 16,00 con una nutrita partecipazione di pubblico,<br />

ha preso <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> il direttore del Museo<br />

Mons. Roberto Brunelli. Ha presentato <strong>la</strong> mostra,<br />

esprimendo <strong>la</strong> propria gioia per ospitare<br />

una raccolta di medaglie, monete e fi<strong>la</strong>telia che<br />

propone una narrazione dei momenti salienti<br />

del<strong>la</strong> vita di un Papa che ha sconvolto <strong>la</strong> storia.<br />

Ha preso quindi <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> il Dott. Negri, che<br />

cronaca<br />

escavazione - <strong>la</strong>vorazione - vendita ghiaia e sabbia<br />

movimenti di terra e noleggio macchine operatrici<br />

fifl fl<br />

fl<br />

ha illustrato le emissioni dei francobolli e gli<br />

annulli emessi lungo tutto il suo pontificato.<br />

Infine l’Avv. Martinelli ha spiegato brevemente<br />

<strong>la</strong> storia delle emissioni di monete e medaglie<br />

annuali.<br />

L’avvenimento è stato ricordato con una artistica<br />

cartolina ricordo, con annullo e francobollo<br />

di Giovanni Paolo II. La cerimonia si è conclusa<br />

con un gradito rinfresco.<br />

Amedeo Imperatori<br />

Almost B<br />

Giovani e talentuosi: un mix perfetto per creare<br />

una band! Gli Almost B sono una cover band<br />

che suona rock’ n’ roll, ma utilizza anche pezzi<br />

propri. Hanno scelto questo nome scherzando:<br />

sul<strong>la</strong> maglietta di un ex componente vi era<br />

scritto “almost” e loro hanno aggiunto una “B”<br />

perché si ispirano principalmente ai Beatless.<br />

La loro influenza non è solo questa, ma adorano<br />

anche i Rolling Stones, Johnny Cash, T.Rex<br />

etc…<br />

Fanno le loro prove due volte al<strong>la</strong> settimana nel<strong>la</strong><br />

sa<strong>la</strong> che offre l’oratorio di Guidizzolo e con un<br />

po’ di duro <strong>la</strong>voro sono riusciti a partecipare a<br />

diverse selezioni, le quali sono state tutte vinte;<br />

l’ultima è stata per l’ HIGHT SCHOOL PARTY.<br />

Si esibiranno verso metà Giugno (data ancora<br />

da definirsi) alle piscine “Marsiletti” e al campo<br />

sportivo di Guidizzolo il 17 Giugno.<br />

Questo gruppo nasce nel Novembre 2009, in<br />

una giornata noiosa due di loro hanno avuto<br />

questa idea che man mano si è realizzata. Si<br />

definiscono una band “democratica”, ovvero<br />

Via Mottel<strong>la</strong>, c.m. - Fr. San Giacomo - 46040 Cavriana (MN)<br />

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e-mail: info@bassignanicave.it<br />

13


14<br />

prendono decisioni tutti insieme, si consultano<br />

e non hanno un leader.<br />

Il gruppo è composto da: Nico<strong>la</strong> Montagnoli<br />

al<strong>la</strong> batteria, Alessandro Rossi al basso, Riccardo<br />

Pastorelli voce, Chiara Menozzi al sax<br />

tenore. Questi ragazzi sognano di riuscire, un<br />

giorno, ad incidere un album e per questo si<br />

impegnano costantemente. Non ci resta che<br />

augurargli un grande “in bocca al lupo”! Chi<br />

volesse saperne di più può contattarli su Facebook<br />

sul gruppo Almostb.<br />

Pulcini 2000 il futuro del calcio<br />

Il calcio guidizzolese, molto seguito e praticato,<br />

continua a darci grandi soddisfazioni. Questa<br />

volta ottimi risultati sono stati raggiunti dal<strong>la</strong><br />

categoria “Pulcini 2000” che nel periodo delle<br />

festività pasquali ha partecipato al 9° torneo<br />

dell’Adriatico svoltosi a Cesenatico. I ragazzi<br />

hanno vinto il proprio girone qualificandosi primi,<br />

in un torneo dall’alto livello tecnico, per entrare<br />

nel<strong>la</strong> rosa delle prime quattro squadre ed<br />

ottenere in fine un ottimo quarto posto. E’ stata<br />

per tutti un’esperienza indimenticabile utile<br />

al<strong>la</strong> crescita degli atleti e di grande importanza<br />

nel rafforzare lo spirito di squadra, intenti che<br />

il mister Matteo Premoli intendeva perseguire<br />

al momento del<strong>la</strong> iscrizione al torneo e che con<br />

soddisfazione ha visto concretizzarsi. Infatti,<br />

grazie anche al supporto dei genitori, il gruppo<br />

di atleti ha raggiunto non solo ottimi risultati<br />

sportivi ma è cresciuto maturando valori quali<br />

l’amicizia e lo spirito di gruppo. I cinque giorni<br />

trascorsi con i ragazzi sono stati un’esperienza<br />

molto importante anche per il mister, il suo<br />

ruolo di educatore sportivo e di preparatore<br />

tecnico e tattico si è tradotto nell’insegnamento<br />

di piccole lezioni di vita, fondamentali nel<strong>la</strong><br />

crescita dei ragazzi.<br />

Il mister Matteo Premoli ringrazia di cuore tutti<br />

i genitori che si sono adoperati e che lo hanno<br />

sostenuto e soprattutto i ragazzi con cui ha<br />

vissuto questa esperienza indimenticabile. Un<br />

ringraziamento speciale a Marco Bombana per<br />

il suo encomiabile aiuto e supporto.<br />

Ora non ci resta che augurare a tutti loro di<br />

continuare ad impegnarsi a diventare il futuro<br />

del calcio guidizzolese.<br />

cronaca<br />

Corso di micologia 2011<br />

Anche quest’anno sono un centinaio i partecipanti<br />

al corso di micologia promosso dal Gruppo<br />

Micologico-Naturalistico “Colli Morenici”<br />

che si è chiuso il 23 maggio. Ogni lunedi dal 28<br />

marzo scorso il corso si tiene nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare<br />

del Comune, in Via Filzi, alle 20,30, con i<br />

<strong>la</strong>vori coordinati dagli esperti Giorgio Arienti e<br />

Marinel<strong>la</strong> Gobbi i quali seguono il testo “Introduzione<br />

allo studio dei funghi” edito dal Circolo<br />

Micologico “Carini” di Brescia; un testo scientifico<br />

in cui vengono riprodotte a colori e commentate<br />

immagini di specie fungine e ripresa <strong>la</strong><br />

normativa di riferimento.<br />

Camminare in “salute”<br />

La 38ª “Camminata del<strong>la</strong> Salute” non competitiva<br />

a passo libero, organizzata da Comune e<br />

Pro Loco col patrocinio di Provincia, Regione,<br />

col<strong>la</strong>borazioni varie, il prezioso supporto del<br />

mondo produttivo-associazionistico locale e<br />

di Fiasp rappresentata dal suo presidente provinciale<br />

nonché tesoriere nazionale Angelo<br />

Regattieri, si è confermato un appuntamento<br />

di grande attrattiva. Cuore del<strong>la</strong> manifestazione<br />

l’attrezzatissimo Centro Sportivo Comunale;<br />

venti i gruppi aderenti con oltre 300 podisti e<br />

altri 400 in corsa solitaria provenienti da tutto<br />

il mantovano e dalle province limitrofe. Diversificati<br />

gli itinerari: riservati agli adulti Km. 6,500<br />

e 13,500 immersi nel verde pedecollinare; per<br />

bambini ed utenti dei Centri Anffas di Rebecco<br />

e Sacca di Goito percorsi dedicati di max 800 mt<br />

da coprire nel<strong>la</strong> nuova pista d’atletica.<br />

In chiusura <strong>la</strong> consegna di ricchi riconoscimenti;<br />

al gruppo più numeroso, “Atletica Gui-


dizzolese” di 54 iscritti, <strong>la</strong> pancetta steccata di<br />

2 mt, mentre a quelli con un minimo di 10 aderenti<br />

pancette da un Kg; a tutti gli altri coppe e<br />

gadget.<br />

Nei ringraziamenti finali rivolti agli sponsor,<br />

forze dell’ordine, Gruppo Alpini, gli infaticabili<br />

Lino Bicelli e Gianluigi Grandelli, <strong>la</strong> disinvolta<br />

speaker Franca Maffazioli al sindaco Graziano<br />

Pelizzaro, all’assessore allo sport Cesare Maccari,<br />

al presidente Pro Loco Silvio Tarchini, al<strong>la</strong><br />

psicologa Cristina Butti.<br />

Sottolineata a più voci <strong>la</strong> valenza di un evento<br />

- quest’anno con <strong>la</strong> presenza più massiccia dei<br />

residenti riuscitissima festa paesana - capace<br />

di cementare le varie forze in campo sull’obiettivo<br />

prioritario di favorire un momento sportivo<br />

e aggregativo per giovani e famiglie, al<strong>la</strong>rgandolo<br />

ai diversamente abili per garantirgli pari<br />

dignità sociale.<br />

Celebrato il XXV Aprile<br />

Le note dell’Inno Nazionale seguite dal<strong>la</strong> canzone<br />

del Piave e dal Silenzio intonati dal Corpo<br />

Bandistico; il discorso del sindaco Graziano<br />

Pelizzaro e poi alcune pagine tratte dal “Diario”<br />

di Anna Frank o da Primo Levi ed il suo “Se<br />

questo è un uomo” hanno caratterizzato <strong>la</strong> celebrazione<br />

del 25 aprile davanti ai monumenti ai<br />

caduti del Capoluogo e delle frazioni di Birbesi<br />

e Rebecco. Pelizzaro nel proprio intervento ha<br />

ricordato i molti caduti per <strong>la</strong> libertà ed ha inteso<br />

poi guardare avanti, alle nuove generazioni<br />

le quali devono trarre dal<strong>la</strong> storia un monito per<br />

costruire un futuro di pace. Invito raccolto da<br />

alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo di Guidizzolo<br />

i quali hanno risposto all’invito dell’Amministrazione<br />

ed interpretato questi sentimenti<br />

attraverso <strong>la</strong> lettura, come anticipato, di pagine<br />

struggenti del<strong>la</strong> letteratura, ma soprattutto del<strong>la</strong><br />

vita di importanti testimoni del<strong>la</strong> barbarie provocata<br />

dall’odio e dall’egoismo di chi ha voluto<br />

porre <strong>la</strong> follia davanti alle ragioni dell’uomo. «È<br />

un gran miracolo che io non abbia rinunciato<br />

a tutte le mie speranze perché esse sembrano<br />

assurde e inattuabili. Le conservo ancora,<br />

nonostante tutto, perché continuo a credere<br />

nell’intima bontà dell’uomo.» Così dice tra l’altro<br />

Anna Frank nel proprio Diario; parole che in-<br />

cronaca<br />

sieme, a quelle lette davanti al monumento guidizzolese<br />

che ricorda i caduti di tutte le guerre,<br />

hanno portato grande commozione nei presenti<br />

al<strong>la</strong> cerimonia. Perché anche in questi giorni<br />

nel mondo si stanno consumando tragedie dettate<br />

unicamente dal<strong>la</strong> volontà di sopraffazione<br />

e dal<strong>la</strong> smania di potere; l’esatto contrario<br />

di quel ‘servizio al<strong>la</strong> persona’ che chiunque è<br />

chiamato a governare i popoli dovrebbe porre<br />

nel<strong>la</strong> propria attività quotidiana.<br />

Assemblea provinciale Aido<br />

Affol<strong>la</strong>ta e commossa assemblea provinciale<br />

Aido lo scorso 10 aprile nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare del<br />

Comune di Guidizzolo. Ad introdurre i <strong>la</strong>vori <strong>la</strong><br />

presidente provinciale Antonel<strong>la</strong> Marradi che<br />

ha portato i saluto ai presenti in questo seguita<br />

dal sindaco Graziano Pelizzaro, dall’assessore<br />

regionale Carlo Maccari e dal presidente del<strong>la</strong><br />

sezione guidizzolese Giovanni Mi<strong>la</strong>ni. Da tutti<br />

un ringraziamento agli oltre 16.000 mantovani<br />

che hanno aderito all’associazione ed un forte<br />

richiamo al valore del<strong>la</strong> donazione. In questo<br />

coinvolte anche le associazioni consorelle<br />

Admo, Abeo e Avis. Per quest’ultima è intervenuto<br />

il consigliere provinciale Paolo Bassignani<br />

ricordando come ciò di cui noi oggi disponiamo<br />

deriva da chi c’è stato prima di noi e ciò che<br />

avranno i nostri figli dipenderà da quello che<br />

AUTO SOSTITUTIVA E PREVENTIVI GRATUITI<br />

SOCCORSO STRADALE<br />

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15


16<br />

noi daremo loro. I momenti più coinvolgenti<br />

sono giunti quando il dr. Giuseppe Sciuto è intervenuto,<br />

commosso fino alle <strong>la</strong>crime, reduce<br />

da un espianto di cornee, poche ore prima, da<br />

una ragazzina diciassettenne, e dal<strong>la</strong> presenza<br />

di due trapiantati di cornea di martedi scorso<br />

i quali hanno portato <strong>la</strong> loro testimonianza. La<br />

presidenza dell’assemblea è stata assunta da<br />

Franco Guernieri del<strong>la</strong> sezione di Felonica il<br />

quale ha <strong>la</strong>sciato <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> all’ampia e dettagliata<br />

re<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> presidente Marradi <strong>la</strong> quale<br />

ha emozionato <strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea. Ha ricordato il <strong>la</strong>voro<br />

di Aido, <strong>la</strong> generosità di tantissimi persone, il<br />

servizio di moltissimi associati; ha ringraziato<br />

tutti <strong>la</strong>sciando un forte pensiero conclusivo:<br />

“C’è ancora una certezza magnifica che accompagna<br />

l’amore, <strong>la</strong> convinzione che ogni gesto<br />

viva di un incantesimo antico, antico come<br />

il segreto dell’uomo”. In sa<strong>la</strong> altri trapiantati e<br />

congiunti di donatori. Prima del dibattito Franco<br />

Guernieri ha ricordato come l’Italia vent’anni fa<br />

fosse ultima in Europa nell’abito del<strong>la</strong> donazione;<br />

oggi è 2ª per i prelievi multiorgani e 1ª per il<br />

trapianto di cornee. Strada ne è stata fatta.<br />

Nuova gestione al bar Tre Corone<br />

Lo storico bar “Tre Corone”, per molti anni anche<br />

albergo e “locanda” con diverse camere<br />

per dormire utilizzate soprattutto dai rappresentanti<br />

di passaggio, ha cambiato recente-<br />

cronaca<br />

mente gestione.<br />

Sofia è <strong>la</strong> nuova tito<strong>la</strong>re, in Italia da oltre 4 anni,<br />

con un italiano ancora un po’ incerto, riesce<br />

con un sorriso sereno ad accontentare i clienti<br />

nelle loro richieste di ogni tipo di bevanda.<br />

Al mattino, dopo le 11, un servizio molto apprezzato<br />

due specialità del<strong>la</strong> sua terra: patatine e<br />

pesciolini fritti, preparati al momento, caldi e<br />

croccanti da essere un delicato accoppiamento<br />

all’ottimo presecco o all’aperitivo prescelto.<br />

La grande sa<strong>la</strong> viene messa a disposizione per i<br />

gruppi che vogliono incontrarsi per festeggiare<br />

o semplicemente per programmare gite del<strong>la</strong><br />

“c<strong>la</strong>sse” o semplicemente una merenda tra<br />

amici con un buon sa<strong>la</strong>me, una fetta di polenta<br />

e naturalmente del buon vino, il tutto accompagnato<br />

da una simpatica atmosfera di semplicità<br />

e amicizia. Il locale dispone anche di una attrezzata<br />

sa<strong>la</strong> giochi con un reparto attrezzatoper<br />

i fumatori.<br />

Il comune e <strong>la</strong> sicurezza stradale<br />

Come ormai ogni anno, nel<strong>la</strong> ricorrenza del 12<br />

maggio, il Comune di Guidizzolo ha commemorato<br />

il tragico evento del 1957, ovvero l’incidente<br />

delle Mille Miglia.<br />

Ricordare un evento tragico come quello può<br />

avere senso solo se l’obiettivo è quello di favorire<br />

il diffondersi di una cultura volta al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong><br />

del<strong>la</strong> vita e del<strong>la</strong> sicurezza degli utenti del<strong>la</strong><br />

strada.<br />

Ora, si sa che l’incidente avvenne in territorio<br />

del Comune di Cavriana, ma è vero anche che<br />

ovunque quel tragico evento è da sempre associato<br />

al nome di Guidizzolo, così nel mondo<br />

dell’informazione, come negli ambienti sportivi.<br />

Con queste premesse negli anni scorsi è nata<br />

una proficua col<strong>la</strong>borazione tra <strong>la</strong> nostra Amministrazione<br />

Comunale, l’Università di Siena,<br />

il Centro Studi Indipendente per <strong>la</strong> Sicurezza<br />

Stradale e l’European Group On Vehicle Air Indoor<br />

Quality, per <strong>la</strong> realizzazione di interventi<br />

mirati allo studio ed al<strong>la</strong> divulgazione di iniziative<br />

in materia di sicurezza stradale.<br />

Ricordiamo peraltro che sia per il 2009 che per<br />

il 2010 il Comune di Guidizzolo è stato premiato<br />

con <strong>la</strong> Targa Blu.<br />

Quest’anno il programma del<strong>la</strong> manifestazione,


che si è tenuta lo scorso 21 maggio, era partico<strong>la</strong>rmente<br />

nutrito, come ricca e qualificata<br />

era <strong>la</strong> presenza degli ospiti, come sottolineato<br />

nel suo saluto dal sindaco Sergio Desiderati,<br />

affiancato, in una sorta di passaggio del testimone,<br />

da Graziano Pelizzaro.<br />

Tra gli intervenuti, sicuramente il nome più<br />

conosciuto dal grande pubblico è quello del<br />

giornalista Ezio Zermiani, storico commentatore<br />

televisivo del<strong>la</strong> Formu<strong>la</strong> 1, ma altrettanto di<br />

rilievo <strong>la</strong> presenza del prof. Antonio Dal Monte,<br />

già direttore dell’Istituto di Scienza dello Sport<br />

del Coni. Entrambi hanno portato al<strong>la</strong> p<strong>la</strong>tea le<br />

loro testimonianze di vita vissuta nel mondo dei<br />

motori.<br />

Appassionato come al solito, poi, l’intervento<br />

del prof. Aldo Ferrara, intervenuto sia in rappresentanza<br />

dell’Università di Siena, sia dell’EGO-<br />

VAI-Q, ma soprattutto come co-autore del volume<br />

“Tra polvere e bulloni: <strong>la</strong> Targa Florio”, oltre<br />

che come amico del nostro Comune.<br />

Che c’entra <strong>la</strong> Targa Florio con noi? E’ lui stesso<br />

a spiegarcelo: “E’ un magnifico filo ideale quello<br />

che lega Mille Miglia al<strong>la</strong> Targa Florio, un filo<br />

di asfalto, ancorché polveroso, che unisce l’Italia<br />

prima ancora dell’autostrada del sole. Un filo<br />

di sogni, speranze, emozioni, palpiti, sussulti,<br />

delusioni, talora anche sangue.”<br />

Infine <strong>la</strong> prof. Denise Annovazzi ha portato <strong>la</strong><br />

voce del<strong>la</strong> Associazione Europea Familiari delle<br />

Vittime del<strong>la</strong> Strada, richiamando l’attenzione<br />

cronaca<br />

soprattutto dei ragazzi presenti sul<strong>la</strong> necessità<br />

di salvaguardare <strong>la</strong> propria e l’altrui vita nel<strong>la</strong><br />

guida e nell’uso del<strong>la</strong> strada.<br />

Prima dell’intervento conclusivo di Paolo Pettinari,<br />

segretario del CE.S.I.S.S., che ha illustrato<br />

in maniera esaustiva le più recenti normative<br />

sul<strong>la</strong> sicurezza stradale e le proposte di iniziative<br />

del Centro stesso, a disposizione dei Comuni,<br />

si è avuta <strong>la</strong> premiazione del concorso riservato<br />

alle scuole medie superiori.<br />

Quest’anno, infatti, è stato indetto un concorso<br />

per sensibilizzare i giovani sull’importanza di<br />

una guida sicura ed offrire loro, attraverso <strong>la</strong><br />

realizzazione di una serie di e<strong>la</strong>borati, un’ulteriore<br />

opportunità di riflessione sulle problematiche<br />

inerenti <strong>la</strong> sicurezza stradale e sulle misure<br />

da adottare per scongiurare i pericoli, legati<br />

al<strong>la</strong> guida in ogni condizione possibile.<br />

Il concorso comprendeva tre sezioni: 1) un segnale<br />

stradale che non esiste, da proporre per<br />

l’inserimento nel codice del<strong>la</strong> strada; 2) un manifesto<br />

atto al<strong>la</strong> diffusione sintetica dei concetti<br />

virtuosi in tema di sicurezza attiva; 3) un videoclip<br />

diffusibile nelle scuole e nelle scuole guida.<br />

A nome del<strong>la</strong> giuria, il prof. Edoardo Bassoli<br />

ha illustrato le motivazioni delle opere risultate<br />

vincitrici. Per <strong>la</strong> sezione “segnale stradale”<br />

è stata premiata Valentina Caldera, dell’Istituto<br />

Marco Polo di Desenzano del Garda, mentre<br />

per <strong>la</strong> sezione “manifesto” <strong>la</strong> vincitrice è<br />

risultata Giulia Santinato del Liceo Artistico<br />

“Alessandro Dal Prato”<br />

di Guidizzolo. Infine, per<br />

<strong>la</strong> sezione “videoclip”<br />

si è avuto un ex-aequo:<br />

a pari merito sono stati<br />

premiati Ronca Vio<strong>la</strong>,<br />

sempre del “Dal Prato”<br />

di Guidizzolo e <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse<br />

5^ B dell’Istituto Primo<br />

Levi di Quartu Sant’Elena<br />

(Cagliari).<br />

17


18<br />

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Che cos’è l’osteopatia<br />

L’Osteopatia è una medicina complementare<br />

manipo<strong>la</strong>tiva rivolta al<strong>la</strong> globalità dell’individuo.<br />

È una filosofia metodologica manipo<strong>la</strong>tiva, diagnostica<br />

e terapeutica, il cui principio lega <strong>la</strong><br />

salute ed il suo mantenimento al movimento del<br />

corpo umano ed al<strong>la</strong> sua capacità di mantenersi<br />

da solo in uno stato di salute ottimale.<br />

Il trattamento manipo<strong>la</strong>tivo osteopatico ha dunque<br />

come obiettivo il ripristino del<strong>la</strong> mobilità fisiologica<br />

dei vari sistemi corporei, in partico<strong>la</strong>re<br />

del sistema muscolo-scheletrico, strumento<br />

del<strong>la</strong> vita di re<strong>la</strong>zione ed espressione dello stato<br />

di salute.<br />

Cerca di capire come tutti i sistemi corporei (sistema<br />

osteomusco<strong>la</strong>re, cranico, viscerale, masticatorio,<br />

visivo, posturale etc.) interagiscono<br />

tra di loro e, in caso di cattiva autorego<strong>la</strong>zione,<br />

possono far nascere un sintomo.<br />

L’Osteopatia ricerca le restrizioni di mobilità<br />

presenti nel sistema corporeo attraverso tecniche<br />

specifiche e mira al ripristino del<strong>la</strong> mobilità<br />

normale o, in caso di patologie invalidanti, del<strong>la</strong><br />

mobilità residua, utilizzando esclusivamente<br />

tecniche manuali. Il trattamento manipo<strong>la</strong>tivo<br />

osteopatico tende ad un sostanziale riequilibrio<br />

funzionale, non mirato al<strong>la</strong> semplice soppressione<br />

del sintomo, dimostrandosi efficace sia<br />

nell’ambito preventivo che di mantenimento<br />

dello stato di salute, oltre ad essere un valido<br />

contributo e supporto nel<strong>la</strong> cura di molte affezioni<br />

patologiche. L’Osteopatia condivide con<br />

<strong>la</strong> medicina convenzionale gran parte delle conoscenze<br />

medico-biologiche, ma l’analisi funzionale<br />

osteopatica, il conseguente percorso<br />

metodologico deduttivo e l’affermazione di un<br />

strategia finale di trattamento, differiscono totalmente<br />

dal<strong>la</strong> diagnostica medica, avvalendosi<br />

di metodiche valutative, linguaggio ed interpretazione<br />

proprie.<br />

In Italia l’Osteopatia è esercitata da professionisti<br />

che hanno frequentato una Scuo<strong>la</strong> di Osteopatia<br />

del<strong>la</strong> durata di 6 anni, riconosciuta dal<br />

Registro degli Osteopati d’Italia (R.O.I.).<br />

Riesce ad offrire una risposta adeguata a molte<br />

patologie di origine funzionale nelle varie specialità:<br />

Paninoteca<br />

SISAL, Superenalotto,<br />

Ricariche telefoniche<br />

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servizi ecologici . spurghi civili ed industriali<br />

- Pediatria: per migliorare lo sviluppo del neonato<br />

e del bambino in casi di torcicollo miogeno,<br />

traumi da parto, otiti recidivanti, cefalee,<br />

reflussi, coliti, sinusiti, scoliosi infantili, disturbi<br />

dell’appoggio del piede (cavo, piatto, etc), disturbi<br />

del<strong>la</strong> bocca e del pa<strong>la</strong>to (malocclusioni,<br />

deglutizioni atipiche, dis<strong>la</strong>lie, etc).<br />

- Ortopedia: disturbi dell’apparato muscoloscheletrico,<br />

lombalgie, sciatalgie, discopatie ed<br />

ernie discali, cervicalgia, torcicollo, colpo del<strong>la</strong><br />

strega, etc.<br />

- Odontoiatria: disturbi dell’artico<strong>la</strong>zione temporo-mandibo<strong>la</strong>re,<br />

malocclusioni e loro influenza<br />

sul<strong>la</strong> postura.<br />

- Neurologia: trattamento delle cefalee, trattamento<br />

delle neuropatie da intrappo<strong>la</strong>mento (nevralgie<br />

cervico-brachiali, tunnel carpale, etc).<br />

- Otorino<strong>la</strong>ringoiatria: trattamento delle vertigini<br />

cervicogeniche, sinusiti.<br />

- Ginecologia: trattamento delle dismenorree e<br />

delle amenorree, delle cicatrici post-interventi<br />

(cesarei, isterectomie, etc), trattamento del<strong>la</strong><br />

lombalgia in gravidanza.<br />

- Gastroenterologia: disturbi dell’esofago, dello<br />

stomaco e dell’intestino, senza cause organiche.<br />

Attualmente “l’osteopatia” è praticata agli ospiti<br />

del<strong>la</strong> Casa di Riposo Rizzini e può essere usufruita<br />

anche da utenti esterni al lunedì.<br />

. spurghi civili ed industriali<br />

. videoispezioni con localizzazione elettronica<br />

di rottura tubazioni<br />

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L’Osteopata, Felice<br />

Teora, mentre esegue<br />

un trattamento<br />

19


20<br />

Istituto Superiore d’Arte<br />

Alessandro Dal Prato<br />

XIII SETTIMANA NAZIONALE DELLA CULTURA<br />

L’unica scuo<strong>la</strong> del<strong>la</strong> provincia di Mantova ad aderire al<strong>la</strong><br />

Settimana del<strong>la</strong> Cultura promossa dal Ministero per i<br />

Beni e le Attività Culturali fin dal<strong>la</strong> sua prima edizione è il<br />

nostro Liceo Artistico. D’allora, con una dedizione che va<br />

ben oltre i propri doveri, Docenti, Studenti, Col<strong>la</strong>boratori<br />

sco<strong>la</strong>stici e personale A.T.A, ogni anno si impegnano per<br />

non mancare all’appuntamento con l’evento culturale<br />

più famoso e atteso dell’anno. Impegno puntualmente<br />

ripagato dal<strong>la</strong> soddisfazione di vedere Guidizzolo e il suo<br />

Istituto far bel<strong>la</strong> mostra nel<strong>la</strong> più grande e visitata vetrina<br />

italiana dedicate all’arte. In quest’ultima edizione, abbiamo<br />

proposto <strong>la</strong><br />

“Kermesse dell’arte”,<br />

ovvero attività<br />

artistiche autogestite<br />

dai 250 studenti,<br />

dal<strong>la</strong> Iª al<strong>la</strong><br />

Vª svoltasi nell’ampio<br />

cortile del<strong>la</strong><br />

scuo<strong>la</strong> che per un<br />

giorno si è trasformato<br />

in un grande<br />

atelier a cielo<br />

aperto, e corsi gratuiti<br />

pomeridiani di<br />

tecniche artistiche<br />

con apertura al<br />

- “Architettura Mangiata”<br />

Buffet di dolci e frutta a<br />

forma di pa<strong>la</strong>zzo e giardino<br />

all’italiana realizzato<br />

dagli studenti<br />

- L’artista Riccardo Darra<br />

dimostra <strong>la</strong> tecnica del<br />

Mosaico di vetro.<br />

- Il maestro incisore<br />

Franco Bassignani e <strong>la</strong><br />

prof.ssa Sira Castagna<br />

spiegano <strong>la</strong> tecnica<br />

dell’Acquaforte.<br />

A cura del dirigente sco<strong>la</strong>stico Prof.ssa Franca Damico<br />

Tendaggi - Materassi - Divani su Misura<br />

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Piazza Pezzati, 25 - Guidizzolo MN<br />

pubblico dei <strong>la</strong>boratori e del<strong>la</strong> sede sco<strong>la</strong>stica anche<br />

domenica 17 aprile. Un programma pensato per coinvolgere<br />

maggiormente <strong>la</strong> cittadinanza nel<strong>la</strong> vita e nelle attività<br />

di questa istituzione considerata fiore all’occhiello<br />

del<strong>la</strong> comunità, ma che in realtà pochi conoscono veramente.<br />

All’evento, realizzato grazie al sostegno e al<strong>la</strong><br />

col<strong>la</strong>borazione del Comune, del<strong>la</strong> Biblioteca, del<strong>la</strong> Pro<br />

Loco di Guidizzolo e dell’ Associazione di ex studenti<br />

I.S.A “Excursus”, hanno generosamente dato il loro contributo<br />

di creatività ed esperienza gli artisti: Riccardo e<br />

Raffaele Darra, Franco Bassignani, Giuseppe Billoni ed<br />

Edoardo Bassoli. A loro, al sindaco Graziano Pelizzaro,<br />

all’assessore Renato<br />

Azzini, a Pao<strong>la</strong><br />

Pasquali, Silvio Tarchini,<br />

Giovanni Magnani<br />

ed ai docenti<br />

Castagna, Trombani,<br />

Flisi, Sa<strong>la</strong>mone, Poletti,<br />

Brotto, Banni,<br />

Fischetti, Buccelleni<br />

e al<strong>la</strong> coordinatrice<br />

del progetto prof.<br />

ssa Monacelli , il<br />

mio personale ringraziamento.<br />

- Laboratorio di Ebanisteria.<br />

Il prof. Amedeo Buccelleni<br />

illustra <strong>la</strong> tecnica<br />

del<strong>la</strong> Tarsia<br />

- Instal<strong>la</strong>zione in legno<br />

realizzata dagli studenti<br />

omaggio all’Architetto e<br />

Designer Enzo Mari.<br />

- Alunni intenti ad eseguire<br />

un Murales<br />

E’ un piacere indossarlo<br />

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Mantova per l’Europa<br />

Concorso dal titolo: “Il Risorgimento Italiano e il coinvolgimento degli stati europei nel<strong>la</strong> prospettiva<br />

dell’unità Europea” promosso dal<strong>la</strong> Fondazione Comunità Mantovana Onlus<br />

In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia,<br />

molte ed autorevoli sono state le commemorazioni ufficiali<br />

in tutta <strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> ed i cittadini, in varia misura,<br />

hanno partecipato numerosi e per <strong>la</strong> prima volta uniti<br />

attorno ad un valore grande quale appunto <strong>la</strong> consapevolezza<br />

di aver raggiunto un obiettivo che forse fino ad<br />

ora non era mai stato recepito in maniera consapevole<br />

e condivisa.<br />

La valenza simbolica delle molte celebrazioni ha voluto<br />

anche essere <strong>la</strong> rappresentazione dell’identità e<br />

dell’unità nazionale.<br />

Tanto più valore hanno dunque avuto le presenze di<br />

nuovi volti che si sono affacciati per <strong>la</strong> prima volta in<br />

modo ufficiale ad esprimere una loro opinione su questo<br />

tema, in una congiuntura storica così importante, quale<br />

l’anniversario dell’Unità d’Italia ed hanno contribuito<br />

con <strong>la</strong> loro voce ad affermare il valore dell’ideale che è<br />

al<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> nostra Res Publica.<br />

In terra mantovana <strong>la</strong> “Fondazione Comunità Mantovana<br />

Onlus”, che festeggia quest’anno il suo decimo anno<br />

di buone pratiche, avvalendosi di un fondo patrimoniale<br />

intito<strong>la</strong>to a Dacirio Ghidorzi Ghizzi, appassionato sostenitore<br />

del<strong>la</strong> causa federalista ed europea, recentemente<br />

scomparso, ha partecipato al<strong>la</strong> causa ed ha indetto<br />

un concorso dal titolo: “Il Risorgimento Italiano e il coinvolgimento<br />

degli stati europei nel<strong>la</strong> prospettiva dell’unità<br />

Europea”, rivolto agli studenti ed alle studentesse<br />

degli ultimi due anni degli Istituti Superiori di Mantova<br />

e provincia.<br />

I ragazzi si sono messi<br />

all’ opera ed hanno<br />

contribuito con <strong>la</strong> produzione<br />

di molti e<strong>la</strong>borati<br />

che i vari istituti<br />

hanno provveduto a<br />

spedire ad una commissione<br />

giudicatrice<br />

che a sua volta ha<br />

selezionato i componimenti<br />

più meritevoli,<br />

assegnando un premio<br />

a 26 allievi ed allieve .<br />

Guidizzolo ha celebrato<br />

questa premiazione<br />

con tre studentesse: Elena Mutti (Istituto F. Gonzaga -<br />

Castiglione d/St), Miriana Resconi e Giulia Sossai (Istituto<br />

Statale d’Arte Alessandro Dal Prato - Guidizzolo).<br />

Nel<strong>la</strong> giornata di Sabato 15 Maggio 2011, nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> convegno<br />

dell’Associazione Industriali del<strong>la</strong> città di Mantova,<br />

le ragazze hanno festeggiato <strong>la</strong> loro premiazione,<br />

ricevendo dalle mani del presidente del<strong>la</strong> fondazione<br />

Stanis<strong>la</strong>o Cavandoli un assegno di 500 E, al<strong>la</strong> presenza<br />

delle famiglie, degli insegnanti e delle rappresentanze<br />

dell’Ufficio Sco<strong>la</strong>stico Provinciale e del<strong>la</strong> Provincia.<br />

E, citando <strong>la</strong> conclusione di un e<strong>la</strong>borato..”Il Risorgimento,<br />

che ha visto nelle sanguinose guerre d’Indipendenza<br />

<strong>la</strong> storia di un popolo da sempre oppresso<br />

e diviso in tanti piccoli staterelli, ha tracciato un solco<br />

profondo verso l’Italia unita e ha rappresentato un momento<br />

storico, che ha posto l’ideale comune al di sopra<br />

di qualsiasi egoismo materiale, inoltre grazie allo sforzo<br />

congiunto di martiri, eroi, statisti e gente comune, ha<br />

portato al conseguimento di un bene unico, voluto e<br />

condiviso, che ha trovato e trova realtà nelle cosa pubblica:<br />

<strong>la</strong> Repubblica Italiana.” (Elena Mutti), <strong>la</strong> citazione<br />

di Carlo Cattaneo trova maggior forza e grande respiro<br />

in quello che è <strong>la</strong> realtà dell’ oggi: ”Avremo pace vera,<br />

quando avremo gli Stati Uniti d’Europa”!<br />

f.t.<br />

Da sinistra: Elena Mutti, Miriana Resconi, Giulia Sossai<br />

Foto di gruppo con parenti, insegnanti, e studentesse premiate<br />

21


22<br />

Anima e cuore<br />

A cura di Sandra Tosi<br />

Il tempo<br />

Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino<br />

di un marciapiede con un cappello ai suoi<br />

piedi e un pezzo di cartone con scritto:<br />

«Sono cieco, aiutatemi per favore».<br />

Un pubblicitario che passava di lì si fermò e<br />

notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello.<br />

Si chinò e versò del<strong>la</strong> moneta, poi, senza<br />

chiedere il permesso al cieco, prese il cartone,<br />

lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase.<br />

Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco<br />

e notò che il suo cappello era pieno di monete<br />

e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo<br />

dell’uomo e gli domandò se era stato lui che<br />

aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto<br />

che cosa vi avesse annotato.<br />

Il pubblicitario rispose:<br />

“Nul<strong>la</strong> che non sia vero, ho so<strong>la</strong>mente riscritto<br />

<strong>la</strong> tua frase in un altro modo” .<br />

Sorrise e se ne andò.<br />

Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo<br />

di cartone vi era scritto:<br />

”Oggi è primavera e io non posso veder<strong>la</strong>”.<br />

Morale: cambia <strong>la</strong> tua strategia quando le cose<br />

non vanno molto bene e vedrai che poi andrà<br />

meglio.<br />

Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo<br />

<strong>la</strong>voro non è stato fatto con professionalità, ri-<br />

angelo marani - SEVENTY<br />

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spondi che l’Arca di Noè è stata costruita da<br />

dilettanti e il Titanic da professionisti ...<br />

Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno<br />

studente che è stato bocciato all’esame finale.<br />

Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad<br />

una madre che ha messo al mondo un bambino<br />

troppo presto.<br />

Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo<br />

all’editore di una rivista settimanale.<br />

Per scoprire il valore di un’ora, chiedilo agli innamorati<br />

che stanno aspettando di vedersi.<br />

Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a<br />

qualcuno che ha appena perso il treno, il bus<br />

o l’aereo.<br />

Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a<br />

qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.<br />

Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo<br />

ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto <strong>la</strong><br />

medaglia d’argento.<br />

Il tempo non aspetta nessuno.<br />

Raccogli ogni momento che ti rimane, perché<br />

ha un grande valore. Condividilo con una persona<br />

speciale, e diventerà ancora più importante.<br />

Anonimo<br />

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Psicologia<br />

a cura del<strong>la</strong> Dott.ssa Giulia Stuani<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Facebook<br />

Parliamo stavolta di Facebook. Il social network<br />

ormai più diffuso al mondo, insieme a Twitter.<br />

Giusto per dare due informazioni ai meno avvezzi,<br />

Facebook è un “programma” dei computer<br />

che permette, sfruttando internet, di poter<br />

comunicare con altri computer e quindi con<br />

altre persone; ma è stato concepito appositamente<br />

per mantenersi in contatto a livello personale:<br />

in Facebook si scrive come ci si sente,<br />

cosa si sta pensando, si condividono le proprie<br />

emozioni, i viaggi, le foto, le esperienze…tutto<br />

in modo virtuale, tutto scrivendo su una tastiera,<br />

restando soli nel<strong>la</strong> propria stanza.<br />

Chiaramente i più devoti all’uso di Facebook<br />

sono gli adolescenti, espertissimi nel<strong>la</strong> navigazione,<br />

ma forse un po’ meno esperti rispetto ai<br />

pericoli che internet può ce<strong>la</strong>re, a partire dal<strong>la</strong><br />

facilità con cui si possa presentarsi, dando una<br />

falsa identità… ma non voglio in questa sede<br />

essere polemica: credo nelle persone e nel<strong>la</strong><br />

loro possibilità di usare il cervello!<br />

Ciò su cui mi sto interrogando, invece, è il motivo<br />

per cui Facebook ha una tale di<strong>la</strong>gante diffusione,<br />

al di là del<strong>la</strong> comodità e dell’economicità<br />

dello strumento. Oggi come oggi, se non hai<br />

Facebook, quasi non sei nessuno; se dici di non<br />

avere un “profilo”, cioè il modo con cui accedere<br />

al servizio, vieni guardato come un alieno!<br />

Perché?<br />

Faccio fatica a darmi altre risposte se non che<br />

comunicare è sempre più difficile. Instaurare<br />

re<strong>la</strong>zioni umane, con un contatto vis-à-vis,<br />

DAVIDE RIVERA<br />

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essendo presente nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione anche nel<strong>la</strong><br />

componente di carne ed ossa sta diventando<br />

sempre più spaventoso o difficilmente assumibile.<br />

Chiudersi in una stanza con un computer, e<br />

comunicare con altre persone per mezzo di una<br />

macchina rende le cose un pò più semplici : ci<br />

si può esporre fino ad un certo punto, si può far<br />

vedere una foto di sè che possa dare <strong>la</strong> migliore<br />

delle immagini, si possono scrivere solo le cose<br />

che potrebbero piacere maggiormente alle<br />

altre persone e via discorrendo. A conti fatti,<br />

quindi, è l’ennesimo inganno; l’ennesima bur<strong>la</strong><br />

che ci costringe in qualche modo a soggiogarci<br />

al giudizio: invece che metterci a fare i conti<br />

con noi stessi, accettandoci per quelli che siamo,<br />

andando anche fieri del<strong>la</strong> nostra umanità, e<br />

quindi anche dei nostri difetti, ci mettiamo in un<br />

gioco che ci trascina a far vedere un « meglio »<br />

che magari nemmeno ci appartiene.<br />

La domanda quindi è « quanto vera può essere<br />

l’interazione su Facebook » ? Quanto ci possiamo<br />

fidare anche di noi stessi, se il senso critico<br />

viene spento prima di entrare in internet ?<br />

Il mio intento non è, sia ben chiaro, criticare<br />

Facebook, lo reputo una buona opportunità di<br />

scambio, ma, come sempre, credo sia molto<br />

più utile utilizzar<strong>la</strong> con senso critico, ponendosi<br />

ad essa con <strong>la</strong> consapevolezza che <strong>la</strong> vita è altro,<br />

che le re<strong>la</strong>zioni sono altre e che <strong>la</strong> bellezza<br />

dell’incontro con l’altro non può essere banalmente<br />

racchiuso in una scato<strong>la</strong> con i tasti.<br />

Giulia Stuani<br />

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23


24<br />

Zuppa di pesce<br />

napoletana<br />

a cura di Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />

Ingredienti<br />

1 Kg di pesce per zuppa,<br />

500 gr di scorfano,<br />

500 gr di vongole,<br />

500 gr di cozze,<br />

500 gr di ca<strong>la</strong>mari e gamberi,<br />

500 gr. di polipetti,<br />

1 Kg di pe<strong>la</strong>ti,<br />

500 gr di pomodorini freschi,<br />

1 bicchiere di vino bianco secco,<br />

peperoncino, prezzemolo,<br />

3 spicchi d’aglio, olio, sale, pepe, crostini di pane<br />

Preparazione<br />

Pulite tutto il pesce, fate aprire cozze e vongole<br />

in un recipiente coperto, dopodiché filtrate <strong>la</strong> loro<br />

acqua e mettete<strong>la</strong> da parte. Dopo aver fatto soffriggere<br />

l’aglio con il peperoncino aggiungere i<br />

pomodorini, vino bianco, sale e pepe.<br />

Dopo dieci minuti aggiungete l’acqua dei frutti di<br />

mare e continuare a cuocere, quindi aggiungete i<br />

ca<strong>la</strong>mari a rondelle, i gamberi sgusciati, i polipetti<br />

a pezzetti e tutto il resto del pesce, cospargete di<br />

prezzemolo tritato, coprite e fate cuocere.<br />

Quando il pesce sarà cotto bisogna aggiungere i<br />

frutti di mare con il loro guscio, mettete altro prezzemolo<br />

e spegnete: servite <strong>la</strong> zuppa su crostini.<br />

Vino cosigliato<br />

Fa<strong>la</strong>nghina di Benevento,<br />

La ricetta che proponiamo in questo numero farà contenti gli amanti del pesce e soprattutto quando ci si ritrova<br />

numerosi attorno al tavolo nelle occasioni ormai sempre più rare dei grandi raduni di famiglia. I tito<strong>la</strong>ri del<br />

Ristorante Pizzeria La Conchiglia Annalisa e Ciro, da oltre sei anni, propongono oltre al<strong>la</strong> tradizionale pizza,<br />

<strong>la</strong> cucina mediterranea curata dal cuoco Aniello di Dato, questo con competenza e passione sa trasformare<br />

materie prime in scquisite specialità.<br />

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La riproduzione e il sesso<br />

Pensieri in libertà, di Elodio Perani<br />

All’origine del<strong>la</strong> storia evolutiva degli organismi,<br />

<strong>la</strong> riproduzione era un’attività essenzialmente<br />

solitaria: ogni individuo si riproduceva<br />

da solo.<br />

Il meccanismo consisteva nel<strong>la</strong> scissione binaria<br />

cioè nel<strong>la</strong> semplice divisione di una cellu<strong>la</strong><br />

e del suo patrimonio genetico.<br />

Eccezionalmente, per contiguità di due cellule,<br />

avveniva uno scambio di materiale genetico<br />

realizzando una riproduzione per coniugazione.<br />

Successivamente comparvero i gameti ovvero<br />

cellule identiche per forma e funzione, specializzate<br />

nel veico<strong>la</strong>re l’informazione genetica e<br />

fonder<strong>la</strong> con quel<strong>la</strong> di un’altra cellu<strong>la</strong>.<br />

Gli individui che partecipavano a queste modalità<br />

però non avevano né differenze sessuali né<br />

percezione di sesso.<br />

I generi sessuali nacquero quando i gameti<br />

iniziarono a differenziarsi, alcuni crescendo in<br />

dimensione e formando una cellu<strong>la</strong> uovo, altri<br />

riducendosi sempre più dando origine agli<br />

spermatozoi.<br />

Nel<strong>la</strong> specie umana <strong>la</strong> determinazione del sesso<br />

è genetica ma le attitudini proprie di ciascun<br />

sesso sono influenzate da una modalità di sviluppo.<br />

Qui entrerebbe in campo l’intricato problema<br />

delle mutazioni transessuali che tra<strong>la</strong>scierò per<br />

addentrarmici se ci sarà un’eventuale occasione.<br />

Nel regno animale, per i coccodrilli e le tartarughe,<br />

<strong>la</strong> determinazione del sesso dipende dal<strong>la</strong><br />

temperatura di incubazione delle uova mentre<br />

in alcuni pesci dipende dalle dimensioni e<br />

dall’età per cui segue l’evoluzione di crescita<br />

e di vita.<br />

In specie di invertebrati acquatici esistono<br />

femmine che possono riprodurre, però esclusivamente<br />

femmine, in assenza di maschi; questa<br />

modalità è chiamata partenogenesi.<br />

Negli afidi coesistono due strategie riprodutti-<br />

ve, sessuata e asessuata: a seguito dell’accoppiamento<br />

col maschio <strong>la</strong> femmina depone uova<br />

resistenti che superano l’inverno; durante <strong>la</strong><br />

bel<strong>la</strong> stagione invece vengono partoriti i piccoli<br />

senza accoppiamento.<br />

Nel nostro mondo umano l’ipota<strong>la</strong>mo anteriore<br />

del cervello presenta un’area che partecipa<br />

al<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>zione del comportamento sessuale<br />

le cui dimensioni risultano più del doppio nel<br />

maschio rispetto al<strong>la</strong> femmina e al maschio<br />

omosessuale.<br />

In virtù di questa diversità, recenti studi hanno<br />

messo in luce una sorprendente caratteristica<br />

sessuale, innata nelle donne, che avrebbe <strong>la</strong><br />

capacità di scegliere il partner geneticamente<br />

migliore, utilizzando solo il senso dell’olfatto.<br />

Ad alcuni ragazzi sono state fatte indossare,<br />

per due notti consecutive, le stesse magliette e<br />

ad un gruppo di ragazze è stato chiesto di esprimere<br />

una preferenza secondo il loro odore senza<br />

sapere da chi erano state indossate.<br />

Gli stessi ricercatori hanno scoperto che ognuna<br />

preferiva quel<strong>la</strong> di quel ragazzo che aveva i<br />

geni sessuali maggiormente diversi dai propri.<br />

Siccome i geni sono legati al<strong>la</strong> risposta immunitaria,<br />

<strong>la</strong> scelta essenzialmente istintiva del partner<br />

appare coerente con <strong>la</strong> pur inconsapevole<br />

futura finalità di fornire al<strong>la</strong> eventuale prole <strong>la</strong><br />

maggior risposta immunitaria anche per molte<br />

ma<strong>la</strong>ttie.<br />

Dopo questa dissertazione scientifica mi sia<br />

concessa una conclusione i<strong>la</strong>re: noi ragazzi del<br />

secolo scorso non abbiamo proprio capito nul<strong>la</strong><br />

perché, quando avvicinavamo una ragazza,<br />

cercavamo di non portare l’odore del nostro<br />

sudore <strong>la</strong>vandoci bene con <strong>la</strong> saponetta più<br />

profumata!!!<br />

Elodio Perani<br />

25


26<br />

GLI SHERPA O.N.L.U.S.<br />

Associazione di volontariato per l’assistenza domiciliare<br />

ai ma<strong>la</strong>ti oncologici in fase critica e cure palliative.<br />

L’Associazione di volontariato “Gli Sherpa”<br />

o.n.l.u.s., nata a Curtatone nel 2002 dall’idea<br />

di 9 soci fondatori, offre gratuitamente l’assistenza<br />

domiciliare completa e cure palliative<br />

al ma<strong>la</strong>to oncologico in fase critica e<br />

fornisce il supporto diretto alle famiglie, per<br />

consentire al paziente di vivere l’ultimo tratto<br />

del<strong>la</strong> vita vicino ai propri affetti e nel proprio<br />

ambiente domestico.<br />

I valori cui si ispira sono quelli di salvaguardare<br />

il senso e <strong>la</strong> dignità del<strong>la</strong> vita anche nel<br />

periodo finale dell’esistenza, nell’ottica di<br />

una medicina più umana, capace di accompagnare<br />

il ma<strong>la</strong>to e <strong>la</strong> sua famiglia in quel<br />

tratto finale in cui non si persegue <strong>la</strong> guarigione,<br />

ma <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita, integrando<br />

le competenze tecniche, specifiche per il<br />

ma<strong>la</strong>to oncologico in fase critica, con quelle<br />

re<strong>la</strong>zionali.<br />

Attualmente conta 55 volontari. Il Presidente<br />

è Giannino Pirondini.<br />

Dal 2003 al 2010 ha assistito 361 pazienti, nel<br />

primo trimestre 2011 già 25 pazienti.<br />

Si impegna a rispondere in modo personaliz-<br />

zato ai bisogni del paziente e del suo nucleo<br />

familiare: intervenire sui sintomi, alleviare il<br />

dolore del ma<strong>la</strong>to, ascoltarne e condividerne<br />

il percorso di sofferenza, affiancare <strong>la</strong> famiglia<br />

e darle sostegno.<br />

Gli Sherpa operano sul<strong>la</strong> base di un piano<br />

terapeutico concordato con il Medico di Medicina<br />

Generale, unico referente e gestore<br />

dell’assistenza sanitaria del cittadino: è lui<br />

che attiva l’équipe Sherpa e si avvale del<strong>la</strong><br />

sua col<strong>la</strong>borazione.<br />

PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI OGGI<br />

Come attivare l’intervento<br />

- L’attivazione avviene tramite primo contatto<br />

telefonico ai n. 0376 478116 - 3339173200.<br />

- Gli interventi socio-sanitari dei vari operatori<br />

sono programmati secondo le necessità.<br />

Il medico e l’infermiere intervengono all’occorrenza<br />

a domicilio anche di notte e nei<br />

giorni prefestivi e festivi.<br />

- La reperibilità telefonica, del medico e<br />

dell’infermiere, è garantita 24 ore su 24, comprese<br />

le notti e i giorni prefestivi e festivi.<br />

L’Associazione ha sede legale e operativa a S. Silvestro di Curtatone (Mantova)<br />

via Martiri di Belfiore, 1 Tel. e Fax 0376 478116 - 3339173200<br />

e-mail: gli.sherpa@libero.it - sito: www.glisherpa.org<br />

- sede operativa di Bozzolo: via Matteotti, 7 - tel. 0376 91109<br />

- sede operativa di Castiglione delle Stiviere: via Ordanino, 11 - tel. 0376 639859<br />

DONA IL 5 PER MILLE AGLI SHERPA o.n.l.u.s. - C. F. 93040040201<br />

Grafica: RObERTO bALDASSARI — Stampa: TIPOGRAFIA COMMERCIALE<br />

Via Guido Rossa, 2 - 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 840932 Fax: 0376 847238 www.petrolpolimeri.it - e-mail: info@petrolpolimeri.it


Angelo e Cesare Brazzabeni<br />

Caduti sul fronte di guerra nel 1817<br />

Nel<strong>la</strong> livida petraia del<br />

Carso, tra gli orridi massi<br />

infranti dal<strong>la</strong> pioggia di<br />

ferro e di fuoco, dove, o<br />

Angelo, sublimasti <strong>la</strong> giovane<br />

esistenza? Impavido<br />

conducevi all’assalto il tuo<br />

plotone, quando fosti colpito<br />

in pieno da una granata.<br />

Poco tempo mancava<br />

al<strong>la</strong> festa di Pentecoste, ti<br />

rapì certo lo Spirito Santo<br />

conso<strong>la</strong>tore.<br />

Al<strong>la</strong> tua casa, non ancora<br />

risollevata dal lutto per <strong>la</strong><br />

Mamma, morta il 5 gennaio<br />

I9I6, eri nunzio tu di perfetta<br />

letizia.<br />

Avresti colmato il vuoto<br />

con <strong>la</strong> tua fidanzata Nel<strong>la</strong><br />

Madel<strong>la</strong>, al padre fatto<br />

dono di novel<strong>la</strong> stirpe, prolungata<br />

l’esistenza.<br />

Eri bello, e compiuti gli<br />

studi di legge, promettente<br />

avvenire ti si schiudeva<br />

innanzi, candidato notaio e<br />

archivista .<br />

Nello stesso 1917 crudele<br />

destino avrebbe infierito<br />

sul<strong>la</strong> casa del dottor<br />

Giuseppe Brazzabeni con<br />

<strong>la</strong> morte dell’altro figlio.<br />

Cesare appassionato allo<br />

studio delle lingue, studiò<br />

a Padova al<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong><br />

internazionale Solitro e<br />

giovanissimo intraprese<br />

<strong>la</strong> carriera commerciale e<br />

viaggiò per l’Europa.<br />

A Guidizzolo il 27 aprile<br />

1912 Coffani Martina saldava<br />

a Cesare lire 55 per<br />

l’acquisto di dodici coltelli<br />

da dessert con manico in<br />

argento. La ditta venditrice<br />

era <strong>la</strong> Mayer e Fuchs,<br />

bigiotteria e argenteria,<br />

di Francoforte sul Meno.<br />

Ma <strong>la</strong> bril<strong>la</strong>nte carriera<br />

si sarebbe interrotta.<br />

All’inizio del<strong>la</strong> guerra Cesare<br />

partì volontario, caporale<br />

d’Artiglieria alle<br />

batterie d’assedio sul<strong>la</strong><br />

fronte Giulia. Il 24 ottobre<br />

1917, a cinque mesi dal<strong>la</strong><br />

morte di Angelo, cadeva<br />

anch’egli vittima dello<br />

scoppio di una granata.<br />

Pure Cesare era fidanzato,<br />

con Speranza Madel<strong>la</strong>,<br />

sorel<strong>la</strong> di Nel<strong>la</strong>. Due<br />

fratelli, due sorelle.<br />

Resi gli estremi tributi<br />

al<strong>la</strong> memoria del fratello,<br />

lenito il dolore atroce al<br />

padre, partivi, o Cesare,<br />

stoicamente sereno<br />

per il fronte là dove ti<br />

chiamava il dovere. Ma<br />

l’olocausto doveva essare<br />

completo e ricongiungerti<br />

al fratello.<br />

Ed ora, simili ai Dioscuri<br />

del<strong>la</strong> leggenda, vivete,<br />

fratelli, nell’immortalità<br />

del<strong>la</strong> gloria, del<strong>la</strong> memoria,<br />

se non nel<strong>la</strong> pace<br />

del<strong>la</strong> tomba.<br />

Franco Mondadori<br />

(ha col<strong>la</strong>borato<br />

il dr. Valerio Galvani)<br />

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<strong>la</strong> nostra storia<br />

Franco Mondadori<br />

27


arte &<br />

dintorni<br />

28<br />

Marta Leali<br />

La morte del<strong>la</strong> Pizia<br />

In meno di settanta pagine Friedrich Durrenmatt<br />

dissacra e riadatta nel nostro tempo in modo<br />

graffiante una delle storie greche più conosciute:<br />

Edipo. Tradizionalmente, figlio destinato a<br />

uccidere il proprio padre Laio, re di Tebe, ed a<br />

sposare, o meglio giacere, con <strong>la</strong> propria madre<br />

Giocasta, Edipo viene esposto, trovato da un contadino<br />

di Corinto e portato ai sovrani del<strong>la</strong> città.<br />

Cresciuto come futuro re di Corinto, per un brutto<br />

scherzo del destino, gli viene detto che coloro<br />

che l’hanno allevato non sono i suoi genitori, ma<br />

interrogati essi confermano <strong>la</strong> loro autorità. Non<br />

completamente soddisfatto dalle risposte parte<br />

per Delfi augurandosi che <strong>la</strong> famosa Pizia possa<br />

sciogliere i suoi dubbi.<br />

Il libretto parte proprio da qui. La Pizia Pannychis<br />

XI stava per concludere il proprio orario di <strong>la</strong>voro<br />

quando Edipo le si presentò. Invece di chiudere<br />

il tempio, come progettava di fare, decise di profetare<br />

qualcosa di assolutamente assurdo: il ragazzo<br />

avrebbe ucciso il proprio padre e giaciuto<br />

con <strong>la</strong> propria madre. Sentendo questo oracolo,<br />

Edipo decise di non tornare a Corinto. Prese <strong>la</strong><br />

strada che l’avrebbe portato a Tebe. Durante il<br />

tragitto uccise Laio e il suo accompagnatore e,<br />

risolto l’indovinello del<strong>la</strong> Sfinge, sposò Giocasta.<br />

Dopo qualche tempo il vate Tiresia chiese, pagando<br />

ovviamente, un oracolo per un suo cliente:<br />

Creonte, fratello di Giocasta. Il responso,<br />

scritto dallo stesso Tiresia, chiedeva di vendicare<br />

<strong>la</strong> morte di Laio, altrimenti <strong>la</strong> peste avrebbe<br />

continuato a imperversare a Tebe.<br />

Pannychis XI, leggendo i precedenti responsi,<br />

comprese come vi fosse una macchinazione<br />

tutt’altro che felice.<br />

In quei giorni <strong>la</strong> forza di Pannychis XI venne<br />

meno e <strong>la</strong> Pizia, sul suo trono circondato di vapori,<br />

sapeva d’essere in punto di morte. Ormai in<br />

fin di vita, le si presentarono numerose ombre e<br />

tutte con un tassello del<strong>la</strong> storia di Edipo. Tante<br />

verità, tutte vere e tutte false, nessuna che risolvesse<br />

davvero l’enigma che avvolgeva l’intera<br />

faccenda. Tiresia, finto cieco, arrogante regista<br />

di una trama sfuggitagli dalle mani, neppure lui<br />

era soddisfatto del<strong>la</strong> piega presa dagli eventi ed<br />

in fondo, al<strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> storia, appare quasi un<br />

vecchio simpatico pur essendo stato un burattinaio<br />

bugiardo senza scrupoli.<br />

La Sfinge, vista non come una leonessa con <strong>la</strong> testa<br />

di donna, ma come una bellissima donna con<br />

una passione per gli enigmi e l’addestramento di<br />

feroci leonesse, ci racconta una storia diversa.<br />

Lei, sacerdotessa votata al dio Hermes (Ermete)<br />

e per questo con l’obbligo di votarsi al<strong>la</strong> castità,<br />

violentata per volontà paterna (vi <strong>la</strong>scio scoprire<br />

da soli chi sia il padre nel libro), mette al mondo<br />

un bambino che chiama Edipo. Nello stesso<br />

periodo anche Giocasta partorisce un bambino<br />

chiamato Edipo, che viene portato da Laio al<strong>la</strong><br />

Sfinge perché se ne liberi dandolo in pasto alle<br />

fiere insieme al figlio stesso del<strong>la</strong> Sfinge. Ma<br />

solo un bambino viene dato in pasto alle belve.<br />

L’altro, il figlio del<strong>la</strong> Sfinge, viene portato a Corinto<br />

da un fidato pastore e allevato dai regnanti<br />

del<strong>la</strong> città. Una volta cresciuto, Edipo, in viaggio<br />

verso Tebe, uccide il padre, l’accompagnatore di<br />

Laio, il violentatore del<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> Sfinge, e giunge<br />

presso di lei. Dopo aver risolto l’enigma giacciono<br />

insieme. E così si compie il destino di Edipo.<br />

Ma in realtà quale bambino è Edipo? Il figlio di<br />

Giocasta dato in pasto alle leonesse? Quello del<strong>la</strong><br />

bel<strong>la</strong> Sfinge? Oppure potrebbe essere il figlio<br />

del pastore che voleva un destino e un benessere<br />

per il proprio bambino che lui non avrebbe<br />

potuto offrirgli? O ancora, si trattava davvero del<br />

figlio del re e del<strong>la</strong> regina di Corinto?<br />

Ecco come gli interessi di pochi vanno a influire<br />

su moltissime persone. L’avidità per il denaro<br />

guida le azioni di Tiresia e del Tempio di Delfi e<br />

rovina <strong>la</strong> vita di famiglie intere.<br />

Una graffiante satira sempre attuale che provoca<br />

in parte sdegno per tali comportamenti umani<br />

ed in parte risa, perché il modo di presentare l’intera<br />

faccenda è talmente assurdo e intricato che<br />

non si può far a meno di scuotere <strong>la</strong> testa divertiti.<br />

Chi possiede passione per l’antica Grecia sicuramente<br />

apprezzerà questo originale libretto.<br />

Auguro a tutti una buona lettura e…buon enigma!<br />

Marta Leali<br />

P.S.: <strong>la</strong> traduzione così esi<strong>la</strong>rante è di Renata Colorni.


127 ore<br />

Un giorno di primavera mi trovavo al castello<br />

di Juval, sopra l’abitato di Naturno, in compagnia<br />

di amici. Il castello, di proprietà dell’alpinista<br />

Reinhold Messner, è oggi adibito a museo:<br />

numerose sono le opere d’arte provenienti dai<br />

suoi viaggi in giro per il mondo e soprattutto dal<br />

Tibet. Castel Juval è arroccato su un’altura, a<br />

circa 900 metri di altitudine, tra <strong>la</strong> val Venosta e<br />

l’imbocco del<strong>la</strong> Val Senales. Me ne stavo seduto<br />

su una roccia, circondato dal verde acceso<br />

degli alpeggi e dal<strong>la</strong> quiete più assoluta, e riflettevo<br />

su una frase di Messner che avevo letto da<br />

qualche parte, lungo il percorso di visita:<br />

“Ho sempre voluto sapere quanto di freddo e<br />

di caldo, di speranza e di paura, di debolezza e<br />

di forza, di altezze e di profondità l’uomo possa<br />

sopportare. Volevo sperimentare <strong>la</strong> frontiera, il<br />

limite dello sfinimento; almeno intuire l’essere<br />

consumato, svuotato, sbricio<strong>la</strong>to”.<br />

E riflettendo, <strong>la</strong> mia mente è subito corsa ad un<br />

film che avevo visto di recente al cinema: “127<br />

Ore”.<br />

La vicenda narrata è realmente accaduta. Il<br />

protagonista, Aron Ralston, un giovane americano<br />

amante dello sport e del<strong>la</strong> libertà, decide<br />

di avventurarsi da solo nel Blue John canyon<br />

dello Utah. E così un giorno parte da casa, senza<br />

però avvertire nessuno e, per di più, senza<br />

portare con sè il cellu<strong>la</strong>re. Davanti a lui si apre il<br />

maestoso paesaggio del canyon fatto di rocce,<br />

talora frastagliate, talora levigate, di fessure<br />

infinite, di torrenti tumultuosi che scorrono sotterranei<br />

e all’improvviso riemergono in superficie<br />

e soprattutto di infiniti spazi asso<strong>la</strong>ti. L’inizio<br />

del film è molto frenetico e mostra le evoluzioni<br />

del giovane Aron che roto<strong>la</strong>, si arrampica, scivo<strong>la</strong><br />

e corre. E’ un atleta preparato ma talvolta<br />

non basta prevedere ciò che può accadere.<br />

Aron mette male un piede e precipita in un<br />

crepaccio. E, come se non bastasse, si ritrova<br />

con un braccio bloccato sotto un enorme masso.<br />

La mano con il passare delle ore inizia ad<br />

andare in cancrena. Il giovane prova con ogni<br />

mezzo a liberarsi ma non ci riesce. Dall’azione<br />

si passa all’impossibilità di movimento. Ma il re-<br />

Lavorazione<br />

MARMI E GRANITI<br />

GANDELLINI GIORGIO<br />

via C. Casalegno, 13<br />

46040 Guidizzolo MN<br />

tel. 0376 847048 - 338 9310786<br />

gista, Danny Boyle, è abilissimo nel tenere alta<br />

<strong>la</strong> tensione, utilizzando artifizi cinematografici<br />

geniali. Lo spettatore, nel frattempo, si stringe<br />

attorno a questo ragazzo, costretto a sopravvivere<br />

per 5 giorni (127 ore) in condizioni fisiche<br />

e psicologiche estreme. E’ lo stesso Aron<br />

a dare una spiegazione chiara e lucida di come<br />

destino e casualità siano,<br />

in realtà, due facce del<strong>la</strong><br />

stessa medaglia.<br />

“Adesso ho tutto chiaro:<br />

sono io, l’ho scelto io.<br />

Questa roccia è stata qui<br />

ad aspettarmi per tutta <strong>la</strong><br />

vita, per tutta <strong>la</strong> sua esistenza.<br />

Da quando era<br />

solo un meteorite, un milione,<br />

un miliardo di anni<br />

fà, <strong>la</strong>ssù nello spazio, ha<br />

apettato di venire qui,<br />

proprio qui. Per tutta <strong>la</strong><br />

vita sono andato verso di<br />

lei. Da quando sono nato,<br />

ogni mio respiro, ogni mia<br />

azione mi ha guidato fin<br />

dentro questa crepa, sul<strong>la</strong><br />

superficie del<strong>la</strong> terra”.<br />

Quando penso al<strong>la</strong> devastazione<br />

provocata da<br />

una frana, da una va<strong>la</strong>nga,<br />

da una alluvione, da<br />

un terremoto o da uno<br />

tsunami mi rendo conto di<br />

quanto, noi esseri umani,<br />

siamo deboli e precari.<br />

Alcuni uomini pensano<br />

stupidamente di detenere il potere e non si rendono<br />

conto che possono venir spazzati via in un<br />

attimo. Nemmeno l’uomo più potente del<strong>la</strong> terra<br />

può veramente dominare <strong>la</strong> natura. E questo mi<br />

fa star bene.<br />

Sedetevi su una roccia, sopra <strong>la</strong> Val Senales, e<br />

guardate giù a valle: sicuramente sarete diversi,<br />

migliori.<br />

Luca Piazza<br />

arte &<br />

dintorni<br />

cinema<br />

Luca Piazza<br />

29


arte &<br />

dintorni<br />

30<br />

arte<br />

Ritratti & Non<br />

Si è appena conclusa a Castiglione delle Stiviere, nel<strong>la</strong> “sa<strong>la</strong> don Rinaldo Dalboni”<br />

in piazza S.Luigi <strong>la</strong> mostra figurativa “RITRATTI & NON” dedicata alle opere di Donatel<strong>la</strong><br />

Lusenti e Alida Fertonani, ex allieve del nostro Istituto d’Arte.<br />

Più che una collettiva, due personali in una,<br />

dedicate a due artiste dell’Alto Mantovano,<br />

amiche dai tempi del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong>. Due vite dai percorsi<br />

diversi, artistici e <strong>la</strong>vorativi, che ora si rincontrano<br />

attraverso le opere prodotte, raccontandosi<br />

reciprocamente gli eventi, i sogni e le<br />

riflessioni di un trentennio che hanno mosso le<br />

loro mani nel tracciare i segni e nello scegliere<br />

i soggetti delle loro opere.<br />

Ora fotografando <strong>la</strong> realtà, ora immaginando<strong>la</strong>,<br />

le decine di figure sulle superfici confinate dei<br />

quadri, fissano momenti vissuti in luoghi e tempi<br />

dissimili, dove le quotidiane serenità e fantasmi<br />

si intrecciano senza un preciso ordine,<br />

come capita nell’esistenza di ognuno.<br />

Molto differenti anche<br />

gli stili. La Fertonani gioca<br />

soprattutto sul tratto<br />

rapido ed essenziale di<br />

forme appena accennate<br />

e racchiuse da un segno<br />

graffiato che rompe<br />

il velo del carbone steso<br />

sul foglio bianco e riesuma<br />

il primigenio candore,<br />

in una nemesi del<br />

passato che si celebra<br />

nel ricordo o si modifica<br />

in esso. Immagini di ombre<br />

al negativo, <strong>la</strong>sciate<br />

da umani bestiari, nelle<br />

Riccardo,<br />

matita bianca su cartoncino nero<br />

cm 30x40 di Alida Fertonani<br />

Cristo pantocratore<br />

tempera su tavo<strong>la</strong> cm 30x40<br />

di Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />

quali ognuno può aggiungere o ipotizzare i colori<br />

propri o altrui.<br />

Più varia e non meno interessante <strong>la</strong> produzione<br />

proposta dal<strong>la</strong> castiglionese Lusenti, caratterizzata<br />

dal<strong>la</strong> molteplicità di tecniche e soggetti,<br />

dove il ritratto si alterna al<strong>la</strong> natura morta e al<br />

paesaggio, tra segni di china, tempera, pastello<br />

e acquerello, fino ad arrivare all’iconografia<br />

sacra, recente passione dell’artista.<br />

La mostra “RITRATTI & NON” costituisce per<br />

gli “addetti ai <strong>la</strong>vori” l’occasione di seguire<br />

il percorso evolutivo di artiste note e per gli<br />

“spettatori” il piacere di osservare e ricordare<br />

momenti vissuti, fissati nel tempo da occhi diversi,<br />

scoprendone le affinità e <strong>la</strong> comunanza<br />

quotidiane.<br />

Ligabo


San Arcangelo Tadini<br />

Arcangelo Tadini nacque a Vero<strong>la</strong>nuova (BS)<br />

il 12 ottobre 1846, ultimo di undici fratelli. Suo<br />

padre all’epoca delle guerre per l’indipendenza<br />

aveva aderito alle nuove idee patriottiche; <strong>la</strong><br />

madre nel ‘48 era divenuta infermiera dei feriti,<br />

ospitati nel<strong>la</strong> chiesa di Vero<strong>la</strong>nuova. Un contesto<br />

familiare che lo pose subito in re<strong>la</strong>zione con<br />

le questioni d’attualità e con i loro strascichi<br />

a livello sociale. Non è un caso, allora, se don<br />

Tadini diverrà il “prete sociale”, promotore di<br />

opere socio-assistenziali notevoli, come <strong>la</strong> società<br />

di mutuo soccorso, <strong>la</strong> fi<strong>la</strong>nda e <strong>la</strong> congregazione<br />

delle Suore Operaie.<br />

Nel 1864 entrò nel seminario di Brescia e nel<br />

1870 venne ordinato sacerdote. Giusto per<br />

avere il polso del<strong>la</strong> situazione, ricordiamo che,<br />

nello stesso anno, l’artiglieria dell’esercito italiano,<br />

guidata dal generale Cadorna, entrava a<br />

Roma, aprendo una breccia nelle mura del<strong>la</strong><br />

città, accanto a Porta Pia.<br />

Nel 1885 don Tadini iniziò il suo servizio a Botticino<br />

Sera (BS) e due anni dopo fu nominato<br />

parroco. Rimarrà a Botticino fino al 1912, anno<br />

del<strong>la</strong> sua morte. Subito si distinse per <strong>la</strong> sua<br />

predicazione ferma, severa, ma anche capace<br />

di commuovere e affascinare gli ascoltatori.<br />

Ristrutturò <strong>la</strong> chiesa, restaurò l’organo, diede<br />

inizio al<strong>la</strong> Scho<strong>la</strong> Cantorum, al<strong>la</strong> banda musicale,<br />

a varie Confraternite e al Terz’Ordine<br />

Francescano. Inaugurò <strong>la</strong> tradizione delle feste<br />

parrocchiali in varie occasioni durante l’anno.<br />

L’obiettivo di queste iniziative era quello di portare<br />

novità e fermento all’interno del<strong>la</strong> comunità,<br />

perché i parrocchiani potessero restarvi<br />

con piacere e non emigrare.<br />

Tadini si dedicò anche ad opere assistenziali.<br />

La sua attenzione era rivolta al<strong>la</strong> povertà del<br />

difficile periodo del<strong>la</strong> prima industrializzazione:<br />

egli avvertiva che <strong>la</strong> Chiesa, ancora troppo<br />

<strong>la</strong>titante, era chiamata in causa da chi soffriva<br />

nelle fabbriche, nelle fi<strong>la</strong>nde, nelle campagne.<br />

Con questa sua sensibilità dimostrò di essere<br />

perfettamente dentro il suo tempo. Sono gli anni<br />

del<strong>la</strong> Rerum Novarum (1891), <strong>la</strong> risposta che <strong>la</strong><br />

Chiesa seppe dare, per mano di Leone XIII, a una<br />

situazione sociale ed economica che in tutto il<br />

mondo occidentale aveva assunto aspetti nuovi<br />

e drammatici. L’enciclica fu come un’esortazione<br />

che Tadini già attendeva per dedicarsi<br />

al suo “aposto<strong>la</strong>to sociale”. Per i <strong>la</strong>voratori<br />

diede vita all’Associazione Operaia di Mutuo<br />

Soccorso e, per impedire che le giovani uscissero<br />

dal paese in cerca di <strong>la</strong>voro, costruì una<br />

nuova fi<strong>la</strong>nda. Nel 1900 don Arcangelo fondò<br />

<strong>la</strong> Congregazione delle<br />

Suore Operaie del<strong>la</strong><br />

S. Casa di Nazareth:<br />

donne consacrate, ma<br />

“operaie con le operaie”<br />

che educavano le<br />

giovani <strong>la</strong>voratrici non<br />

salendo in cattedra,<br />

ma <strong>la</strong>vorando gomito<br />

a gomito con loro; non<br />

tenendo grandi discorsi,<br />

ma dando l’esempio<br />

di guadagnarsi il pane<br />

con dignità e con il<br />

sudore del<strong>la</strong> propria<br />

fronte. Uno scandalo<br />

per quel tempo in cui<br />

si pensava alle fabbriche<br />

come luoghi pericolosi<br />

e immorali. Per<br />

questa sua intraprendenza<br />

Tadini ottenne,<br />

inutile dirlo, calunnie<br />

e incomprensioni. Egli<br />

in realtà aveva intuito<br />

che questa era <strong>la</strong><br />

strada per accostarsi<br />

al mondo del <strong>la</strong>voro, visto<br />

come un mondo da<br />

incontrare più che da<br />

contrastare.<br />

Don Arcangelo morì<br />

nel 1912, a 66 anni, dopo una vita di gravi sofferenze<br />

fisiche. I parrocchiani di Botticino intuirono<br />

<strong>la</strong> santità del loro parroco: ben presto si<br />

parlò di lui come di un prete santo, eccezionale<br />

e, nello stesso tempo, “uno di noi”. Proc<strong>la</strong>mato<br />

beato nel 1999, Arcangelo Tadini venne poi canonizzato<br />

il 26 aprile 2009.<br />

La grande eredità di Tadini è oggi anche nel<br />

nostro territorio di Guidizzolo, arricchito proprio<br />

dal<strong>la</strong> presenza delle Suore Operaie.<br />

Il santo sacerdote <strong>la</strong>sciò inoltre una traccia a<br />

Medole, dove si recò, in data imprecisata, per<br />

commemorare il medico medolese Bonaventura<br />

Francesco Zanucchi (1686-1758). Questo<br />

“benefattore dell’umanità” – citando dal discorso<br />

del Tadini pronunciato in quell’occasione<br />

– “[aveva] lega[to] il frutto di 40.000 lire da<br />

erogarsi per <strong>la</strong> metà di un secolo a beneficio<br />

dei poveri”.<br />

Il bene affascinato dal bene.<br />

Francesca Pesci<br />

arte &<br />

dintorni<br />

Roma Aprile 2009<br />

La foto di S. Tadini<br />

esposta a San Pietro<br />

nel giorno del<strong>la</strong><br />

solenne elevazione<br />

agli altari<br />

Francesca Pesci<br />

31


arte &<br />

dintorni<br />

Sa<strong>la</strong> delle mostre<br />

temporanee in occasione<br />

del prestito dal Museo<br />

del Louvre del dipinto<br />

“Cena in Emmaus” di<br />

Tiziano<br />

32<br />

Uno spazio per <strong>la</strong> vita<br />

L’arte del passato, fattore di arricchimento e di crescita: le strutture complementari<br />

e le multiformi iniziative del Museo diocesano Francesco Gonzaga<br />

É diffusa (e talora non senza fondamento) l’opinione<br />

che i musei altro non siano se non inerti<br />

rassegne di un passato ormai sepolto, spazi per<br />

pochi specialisti o per occasionali perditempo.<br />

Nel<strong>la</strong> convinzione che non debba essere così,<br />

il Museo diocesano di Mantova si è dotato di<br />

strutture complementari e mette in atto molteplici<br />

iniziative, finalizzate a una conoscenza<br />

più profonda dell’arte, e non solo di quel<strong>la</strong> che<br />

espone. Mantova si va definendo sempre meglio<br />

come una città a vocazione turistica, con le<br />

implicanze culturali ed economiche che il fatto<br />

comporta: e questo museo può contribuire non<br />

poco a dargli corpo. Inoltre <strong>la</strong> conoscenza del<br />

passato - in partico<strong>la</strong>re, delle sue realizzazioni<br />

migliori - consente di non smarrirsi nel<strong>la</strong> pluralità<br />

del presente e di costruire un futuro consapevolmente<br />

orientato. La bellezza salverà il<br />

mondo, è stato detto; ma perché ciò avvenga<br />

occorre conoscer<strong>la</strong>, anche nelle forme che ha<br />

assunto con l’arte.<br />

Le mostre temporanee<br />

Accanto a quelle che accolgono l’esposizione<br />

permanente delle sue opere, il Museo ha predisposto<br />

una sa<strong>la</strong> dove si succedono di conti-<br />

di Caldognetto Ange<strong>la</strong><br />

orario continuato 8.00 - 18.00<br />

è gradito l’appuntamento cell. 347 4125083<br />

via Vittorio Veneto, 50 - 46040 Guidizzolo MN<br />

nuo esposizioni temporanee, attraverso le quali<br />

si spazia nel vasto campo dell’arte del passato<br />

e del presente. Quanto al presente, sono esposizioni<br />

di affermati artisti viventi, mantovani e<br />

non, ma anche di giovani promettenti, come i<br />

migliori di un concorso di successo, bandito<br />

tra gli studenti degli Istituti d’Arte mantovani<br />

(quello di città e quello di Guidizzolo). Quanto<br />

al passato, sono rassegne di opere del Museo<br />

abitualmente non esposte (è il caso dei libri antichi,<br />

documenti rari dell’arte tipografica) o provenienti<br />

da altri musei, italiani e stranieri, e da<br />

collezioni private: per esemplificare tra le più<br />

recenti, quel<strong>la</strong> di due dipinti prestati dal Louvre<br />

(<strong>la</strong> prestigiosa Cena in Emmaus di Tiziano e <strong>la</strong><br />

Risurrezione di Giovanni Baglione) e quel<strong>la</strong> sorprendente<br />

- <strong>la</strong> prima in Italia - sull’arte sacra<br />

del Futurismo.<br />

Il Museo diocesano inoltre col<strong>la</strong>bora con altri<br />

musei e istituzioni culturali, sia prestando loro<br />

proprie opere, sia promuovendo iniziative comuni.<br />

Di recente, ad esempio, ha col<strong>la</strong>borato<br />

con l’Assessorato al<strong>la</strong> cultura del<strong>la</strong> Provincia,<br />

promotore di una mostra su Matilde di Canossa,<br />

allestendo nelle proprie sale <strong>la</strong> sezione<br />

dedicata a Sant’Anselmo, che del<strong>la</strong> “Grancon-


tessa” fu consigliere, mentre in accordo con il<br />

Centro di Pa<strong>la</strong>zzo Te ha costituito una delle tre<br />

sedi del<strong>la</strong> mostra sugli arazzi gonzagheschi.<br />

Una sa<strong>la</strong> per i ciechi<br />

Partico<strong>la</strong>re attenzione il Museo dedica ai visitatori<br />

che altrove trovano difficoltà di accesso<br />

e di fruizione delle opere. Allo scopo ha provveduto<br />

a rendere <strong>la</strong> propria sede accessibile ai<br />

disabili fisici, ed è orgoglioso di avere allestito,<br />

unico tra i musei italiani, una sa<strong>la</strong> apposita per<br />

non vedenti e ipovedenti. Qui essi trovano sia<br />

opere di scultura, sia riproduzioni a rilievo di<br />

opere pittoriche esposte nelle altre sale, ciascuna<br />

accompagnata da un testo illustrativo<br />

scritto in caratteri braille e da una audioguida.<br />

La sa<strong>la</strong>, denominata “delle riproduzioni tattili”,<br />

è aperta a tutti i visitatori, perché consente a<br />

chi vede di recepire l’arte in modo nuovo e più<br />

profondo, valorizzando anche il tatto e l’udito.<br />

Per approfondire<br />

Diverse strutture e varie iniziative sono poi destinate<br />

a quei visitatori che desiderano approfondire<br />

le loro conoscenze dell’arte, e non solo<br />

quel<strong>la</strong> accolta nel Museo.<br />

Per gli alunni delle scuole primarie e secondarie<br />

è disponibile un <strong>la</strong>boratorio didattico, dove<br />

essi possono e<strong>la</strong>borare temi specifici proposti<br />

dagli operatori del Museo o dai loro insegnanti.<br />

Gli studiosi trovano, nel<strong>la</strong> biblioteca specialistica<br />

e nell’archivio, a richiesta accessibili entrambi,<br />

copiose fonti per le loro ricerche. Oltre<br />

che del<strong>la</strong> ricca e bel<strong>la</strong> biblioteca, il Museo si<br />

è dotato di una sa<strong>la</strong>, attrezzata anche per videotrasmissioni,<br />

dove si tengono conferenze<br />

e convegni. Benché le singole opere e le varie<br />

sale siano corredate di testi didascalici,<br />

chi desidera chiarimenti e ulteriori spiegazioni<br />

sull’ordinamento generale e sulle singole opere<br />

esposte può richiedere di essere accompagnato<br />

nel<strong>la</strong> visita da operatori qualificati, e altri<br />

sussidi trova nei libri e nelle immagini in vendita<br />

all’ingresso.<br />

Da segna<strong>la</strong>re inoltre le visite guidate che il<br />

Museo organizza periodicamente su temi partico<strong>la</strong>ri.<br />

Ne è esempio <strong>la</strong> serie intito<strong>la</strong>ta “Le<br />

parole dipinte”, in cui delle opere prese in considerazione<br />

si danno approfondimenti storici<br />

ed estetici, accompagnati dalle suggestioni di<br />

pagine letterarie in vario modo ad esse accostabili.<br />

Altro esempio, <strong>la</strong> serie intito<strong>la</strong>ta “Il museo<br />

diffuso”; da una o due opere del Museo si<br />

parte per vederne, in città o in provincia, altre<br />

collegate: sono itinerari che, oltre ad offrire ai<br />

partecipanti autentiche scoperte, dimostrano<br />

come il Museo non sia avulso dal vasto ambito<br />

dell’arte mantovana, ma anzi ne costituisca uno<br />

specchio e una sintesi.<br />

Roberto Brunelli<br />

Il Museo diocesano Francesco Gonzaga ha sede in piazza Virgiliana 55, ed è aperto tutti i<br />

giorni dal mercoledì al<strong>la</strong> domenica, ore 9.30-12 e 15-17.30; per gruppi prenotati <strong>la</strong> visita è<br />

possibile anche in altri giorni e altri orari. Dispone di un sito internet (www.museodiocesanomantova.it)<br />

ed è raggiungibile tramite posta elettronica, all’indirizzo museofgonzaga@<br />

alice.it, o per telefono e fax, al numero 0376 320602.<br />

. Adempimenti legis<strong>la</strong>tivi per <strong>la</strong> Sicurezza Aziendale<br />

D.Lgs. 81/2008<br />

. Redazione del Documento di Valutazione del Rischio<br />

. Valutazione rischio rumore e vibrazioni<br />

. Pratiche antincendio e Piani di Emergenza<br />

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Tel 030.9908645 - Fax 030.9900940 - michele@leonistudio.it - Via Gramsci, 16 - 25080 Padenghe sul Garda (BS)<br />

arte &<br />

dintorni<br />

letteratura<br />

Partico<strong>la</strong>re di una<br />

riproduzione esposta<br />

nel<strong>la</strong> SALA PER NON<br />

VEDENTI.<br />

Copia da Guido Reni,<br />

Martirio di Santa<br />

Apollonia, 1620.<br />

33


arte &<br />

dintorni<br />

34<br />

recensione<br />

Le poesie di Isabel<strong>la</strong> Berni<br />

È con piacere che pubblichiamo questa “sentita” poesia di Isabel<strong>la</strong><br />

Berni che da molti anni ci legge ed è legata al nostro paese<br />

attraverso il ricordo del Prof. Alessandro Dal Prato e del nostro<br />

Istituto d’Arte che frequentava per corsi di aggiornamento.<br />

Quando <strong>la</strong>vori per tanto tempo in una scuo<strong>la</strong>, giorno dopo<br />

giorno a contatto con <strong>la</strong> materia umana varia e molteplice,<br />

non puoi che uscirne arricchito di ogni migliore sentimento.<br />

È quello che deve essere successo anche a Isabel<strong>la</strong><br />

Berni, insegnante elementare in pensione che ha raccolto<br />

in un libro le sue riflessioni, le sue considerazioni, i<br />

suoi ricordi di un’intera vita. Leggendolo si possono infatti<br />

cogliere le tante sfaccettature di una persona dall’animo<br />

nobile e sensibile che ha saputo dare voce a tutte le emozioni,<br />

anche a quelle più difficili da descrivere.<br />

n.v.<br />

Sensazione strana<br />

fatica, affanno,<br />

palpitazioni:<br />

cosa sarà?<br />

Mi siedo<br />

riposo:<br />

passerà?<br />

Non sono più io!<br />

Mi affido a Dio!<br />

Montaggio<br />

assistenza e<br />

vendita cicli<br />

di<br />

Sergio Revenoldi<br />

Guidizzolo MN<br />

tel. 0376 847178<br />

via Tomasina, 23/1<br />

Malessere<br />

Sono in ospedale.<br />

Dal<strong>la</strong> finestra<br />

vedo so<strong>la</strong>mente<br />

un albero verde<br />

e il cielo azzurro:<br />

ciò che è terreno<br />

e quel che mi fa<br />

pensare al divino.<br />

Antitesi:<br />

sotto-sopra<br />

materia-spirito.<br />

Signore, <strong>la</strong>sciami qui!<br />

Amo tanto <strong>la</strong> vita.<br />

È vero, io sono spirito,<br />

ma in questo momento<br />

mi sento più che mai<br />

materia!<br />

di Parmeggiani Romi<br />

IMPIANTI ELETTRICI<br />

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46040 Guidizzolo MN


Games area<br />

a cura di Davide Truzzi<br />

I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale<br />

Arkham Horror<br />

Per questo numero ho deciso di sfruttare in modo diverso<br />

<strong>la</strong> rubrica Games Area proponendovi una recensione<br />

diversa dal solito. Ho deciso infatti di proporvi <strong>la</strong><br />

recensione di un entusiasmante gioco da tavolo.<br />

Tutto è iniziato un plumbeo giovedì pomeriggio, <strong>la</strong> nostra<br />

missione era quel<strong>la</strong> di recuperare un preziosissimo<br />

e mitico oggetto, una sorta di remoto e millenario<br />

gioco in scato<strong>la</strong>. Le nuvole grigie in cielo sembravano<br />

delineare qualche ancestrale e inquietante segnale<br />

e il vento era freddo e tagliente come <strong>la</strong> <strong>la</strong>ma di un<br />

rasoio.<br />

Avvicinandomi al<strong>la</strong> nostra amatissima fumetteria cominciai<br />

a sentire un antico richiamo, un richiamo a cui<br />

nemmeno uno scrittore come H.P Lovecraft, ideatore<br />

del mitico ciclo di Chtulu, avrebbe potuto resistere.<br />

Entrato con un caro amico di viaggio a guardarmi le<br />

spalle, trovai 2 loschi e misteriosi figuri, erano i padroni<br />

del maniero.. ehm volevo dire del<strong>la</strong> fumetteria, che<br />

tutto ad un tratto…<br />

Bene, dopo questo prologo straordinariamente avvincente<br />

passiamo a par<strong>la</strong>re di un grandissimo e coinvolgente<br />

gioco in scato<strong>la</strong>: Arkham Horror, edito dal<strong>la</strong><br />

casa di produzione Fantasy Flight che da sempre si<br />

contraddistingue per <strong>la</strong> qualità dei materiali e per l’attenzione<br />

smodata per ogni singolo dettaglio.<br />

Il gioco, contenuto in una tanto voluminosa quanto<br />

pesante scato<strong>la</strong>, una volta aperta si presenta a noi in<br />

tutta <strong>la</strong> sua magnificenza: un grande tabellone raffigurante<br />

<strong>la</strong> città di Arkham ed i mondi esterni ed alieni<br />

ad essa collegati, segnalini, dadi, pedine, carte di<br />

svariato tipo funzionali allo svolgimento del gioco e<br />

tanto altro ancora. Per sapere il contenuto in dettaglio<br />

di Arkham Horror vi rimando al<strong>la</strong> fine di questa breve<br />

recensione, dove ho sti<strong>la</strong>to un piccolo box con tutte le<br />

informazioni del caso.<br />

Ma un gioco di qualità deve sempre essere sorretto<br />

da una solida e divertente struttura di gioco. In questo<br />

Arkham Horror non perde un colpo, grazie ad un coriaceo<br />

svolgimento diviso in 4 turni nei quali i giocatori<br />

(da 1 a 8) dovranno cooperare investigando e sfrut-<br />

TRATTORIA “ALLA TORRE”<br />

CHIUSO LA DOMENICA<br />

Piatti tipici<br />

del<strong>la</strong> cucina<br />

mantovana<br />

Tel. 0376 819151<br />

via Fabio Filzi, 31 Guidizzolo (MN)<br />

tando le loro doti e <strong>la</strong> loro sanita fisica e mentale, affrontando<br />

le temibili creature che portali dimensionali<br />

aperti in tutta <strong>la</strong> città (principali minacce del gioco)<br />

scaglieranno contro di loro.<br />

Lo scopo del gioco è semplice: sopravvivere ad ondate<br />

di temibili creature per poi chiudere e sigil<strong>la</strong>re ogni<br />

portale aperto e impedire così il risveglio di uno fra<br />

i Grandi Antichi che il gioco ci mette a disposizione,<br />

e cioè una fra le grandi e terribili creature partorite<br />

dallo scrittore H.P Lovecraft, dalle cui opere Arkham<br />

Horror prende ampiamente spunto.<br />

In conclusione, Arkham Horror è un gioco da tavolo<br />

eccezionale, maniacalmente curato e rifinito, perfetto<br />

da giocare in qualche serata piovosa in compagnia<br />

degli amici. Unico aspetto negativo è rappresentato<br />

forse dal<strong>la</strong> durata di una singo<strong>la</strong> partita, variabile tra<br />

le 2 e le 4 ore.<br />

Contenuto: manuale di 24 pagine, tabellone di taglia<br />

grande rappresentante <strong>la</strong> città di Arkham e le locazioni<br />

oltre le porte spazio-temporali, 1 segnalino “primo<br />

giocatore”, 5 dadi da 6, 16 schede Investigatore (per<br />

altrettanti personaggi), 16 segnalini Investigatore, 16<br />

sostegni in p<strong>la</strong>stica per i segnalini Investigatore, 196<br />

segnalini di stato per gli investigatori, 56 segnalini<br />

“dol<strong>la</strong>ri”, 34 segnalini Sanity (10 da tre e 24 da uno), 34<br />

segnalini Stamina (10 da tre e 24 da uno), 48 segnalini<br />

Indizio (Clue), 24 segnalini Abilità (skill), 189 carte Investigatore<br />

di taglia normale, 44 carte Oggetti Comuni<br />

di taglia ridotta, 39 carte Oggetti Unici di taglia ridotta,<br />

40 carte Magia di taglia ridotta, 20 carte Abilità di taglia<br />

ridotta, 11 carte Alleati di taglia ridotta, 35 carte<br />

Speciali di taglia ridotta, in dettaglio: 8 carte Retainers<br />

8 carte Silver Lodge Memberships 8 carte Bank Loans<br />

8 carte Blessing/Curse 3 carte Deputy 8 schede<br />

Ancient Ones (per altrettanti mostri “ancestrali”), 20<br />

segnalini Doom, 179 carte Ancient Ones di taglia normale,<br />

63 carte Locazione di taglia normale, 67 carte<br />

Mythos di taglia normale, 49 carte Gate (porta) di taglia<br />

normale, 60 segnalini Mostro, 16 segnalini Porta,<br />

3 segnalini Attività, 3 segnalini Esplorazione, 1 segnalino<br />

Terrore e 6 segnalini Chiusura.<br />

ripara scarpe, borse, cinture<br />

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35


36<br />

Pensioni e dintorni...<br />

A cura di Paolo Zani, Consulente previdenziale<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Rispondo a due lettere di lettori ringraziandoli<br />

per lo “spunto” che mi hanno dato a trattare<br />

questi due argomenti di interesse e attualità.<br />

Vorrei un chiarimento per quanto riguarda <strong>la</strong><br />

pensione di mia moglie.<br />

Lei nel maggio del 2011 compie 57 anni ed ha<br />

un’anzianità contributiva di 35 anni; sono andato<br />

al<strong>la</strong> sede INPS di Mantova e mi hanno detto<br />

che può andare in pensione con il sistema<br />

contributivo ma questo comporta una perdita<br />

del 30% dell’importo del<strong>la</strong> pensione rispetto a<br />

quello calco<strong>la</strong>to con il sistema retributivo. Altri,<br />

un Patronato, mi ha riferito che <strong>la</strong> perdita sarebbe<br />

attorno al 20%, 25%. E’ vero? Di cosa si<br />

tratta esattamente? Non vorremmo scegliere<br />

una strada troppo penalizzante.<br />

Mario<br />

Risposta<br />

La legge n° 243 del 23 agosto 2004 ha previsto<br />

che le donne <strong>la</strong>voratrici a partire dal 1.1.2008 e<br />

fino al 31.12.2015, possono perfezionare il diritto<br />

e richiedere <strong>la</strong> pensione di anzianità con 35<br />

anni di contributi e 57 anni di età, se <strong>la</strong>voratrici<br />

dipendenti, ovvero 58 anni di età, se <strong>la</strong>voratrici<br />

autonome, ma l’importo del<strong>la</strong> pensione sarà<br />

determinato interamente con il sistema di calcolo<br />

contributivo vale a dire calco<strong>la</strong>to sull’intero<br />

ammontare del<strong>la</strong> contribuzione versata e<br />

accreditata in tutta <strong>la</strong> vita <strong>la</strong>vorativa anziché<br />

sul<strong>la</strong> media delle ultime retribuzioni (10 anni)<br />

percepite.<br />

Effettivamente, quando si par<strong>la</strong> di calcolo contributivo<br />

e quanto questo sia penalizzante rispetto<br />

a quello retributivo, le opinioni si sprecano.<br />

Un calcolo esatto a priori e valido per tutte le<br />

situazioni non è possibile farlo: c’è chi par<strong>la</strong> di<br />

Autofficina Pironi Angelo<br />

Elettrauto-Meccanico<br />

una perdita del 30% e chi di una perdita inferiore.<br />

In assoluto non è possibile affermare nul<strong>la</strong>;<br />

tant’è vero che in alcuni casi partico<strong>la</strong>ri il sistema<br />

di calcolo contributivo risulta più vantaggioso<br />

rispetto a quello retributivo.<br />

Non a caso, mentre fino al 2001 <strong>la</strong> possibilità di<br />

opzione per questo sistema di calcolo era aperta<br />

a tutti, dal 2001 in poi questa possibilità è stata<br />

ristretta a chi al<strong>la</strong> data del 31/12/1995 aveva<br />

accreditati meno di 18 anni di contributi.<br />

Ma veniamo al caso concreto di sua moglie che<br />

intenderebbe avvalersi del<strong>la</strong> facoltà prevista<br />

dall’art. 1, comma 9, del<strong>la</strong> legge 243/2004.<br />

La cosa migliore da fare, per valutare <strong>la</strong> convenienza<br />

o meno dell’operazione, è quel<strong>la</strong> di<br />

chiedere all’INPS di effettuare i due calcoli di<br />

pensione uno con il sistema retributivo e l’altro<br />

con quello contributivo: solo così potrete valutare<br />

esattamente cosa vi convenga fare.<br />

Questa possibilità, già prevista nel<strong>la</strong> legge<br />

335/1995 (quel<strong>la</strong> che ha istituito tra le altre<br />

cose, appunto, il sistema di calcolo contributivo<br />

e <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva opzione), ha trovato attuazione<br />

con l’art. 69 comma 6 del<strong>la</strong> legge 388/2000 che<br />

qui di seguito riporto per sua comodità:<br />

Legge 388/2000 Art. 69 comma 66.<br />

“Ai fini dell’esercizio del diritto di opzione<br />

di cui all’articolo 1, comma 23, del<strong>la</strong> legge 8<br />

agosto 1995, n. 335, l’ente previdenziale erogatore<br />

ri<strong>la</strong>scia a richiesta due schemi di calcolo<br />

del<strong>la</strong> liquidazione del trattamento pensionistico<br />

rispettivamente con il sistema contributivo e<br />

con il sistema retributivo”.<br />

A mio avviso, per estensione, questa norma dovrebbe<br />

valere anche nel caso in questione.<br />

Per cui il consiglio che le dò è quello di richiedere<br />

all’INPS il doppio calcolo e poi valutare<br />

al<strong>la</strong> luce dei risultati <strong>la</strong> cosa migliore da fare.<br />

Tenga conto che con l’opzione anticipa, come<br />

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minimo di tre anni, <strong>la</strong> decorrenza del<strong>la</strong> pensione<br />

con tutte le conseguenze del caso.<br />

Salve, mi chiamo Luigi, vorrei porre una domanda<br />

all’esperto di previdenza: mia madre ha<br />

82 anni, è dializzata, è seminferma (nel senso<br />

che non esce di casa se non accompagnata),<br />

ed è affetta da altre numerose patologie, e non<br />

è tito<strong>la</strong>re di nessun tipo di pensione, sociale o<br />

invalidità civile, ecc.<br />

Desidererei sapere gentilmente, essendo mio<br />

padre tito<strong>la</strong>re di una pensione di ca. 1500 E<br />

mensili , se a lei spetta qualche tipo di previdenza<br />

o di aiuto come accompagnamento,ecc.<br />

Risposta<br />

L’unica possibilità per sua madre di vedersi riconoscere<br />

una pensione/indennità è quel<strong>la</strong> di<br />

inoltrare domanda di riconoscimento di “accompagnamento”.<br />

Quali sono i requisiti richiesti?<br />

Risposta<br />

• Essere riconosciuti dal<strong>la</strong> Commissione per<br />

l’accertamento delle invalidità civili costituita<br />

presso l’ASL di appartenenza:<br />

• persona incapace di deambu<strong>la</strong>re (camminare)<br />

senza l’aiuto permanente si qualcuno<br />

oppure<br />

• persona incapace di svolgere autonomamente<br />

gli atti quotidiani del<strong>la</strong> vita (<strong>la</strong>varsi, farsi da<br />

mangiare, farsi il letto, uscire da soli...) propri<br />

dell’età.<br />

Non esistono limiti di reddito personali e/o cumu<strong>la</strong>ti<br />

con quelli del coniuge.<br />

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Quindi il requisito per <strong>la</strong> concessione dell’indennità<br />

di accompagnamento è esclusivamente<br />

di natura medico-legale.<br />

Come fare per richiedere l’indennità di accompagnamento?<br />

Inoltrare domanda, esclusivamente per via telematica,<br />

all’INPS competente per territorio<br />

(quello in cui si risiede) allegando un certificato<br />

medico redatto dal medico curante o anche da<br />

altro medico/specialista anche questo certificato<br />

dovrà essere “telematico”.<br />

Un consiglio: se non si è più che esperti in “trasmissioni<br />

telematiche” Vi conviene rivolgerVi<br />

ad un Ente di Patronato sindacale o di categoria<br />

che vi darà tutta l’assistenza necessaria<br />

sia nel<strong>la</strong> fase istruttoria che eventualmente in<br />

caso di ricorso qualora l’istanza di primo grado<br />

venisse respinta.<br />

L’assistenza dei Patronati è, per legge, totalmente<br />

gratuita con l’esclusione del<strong>la</strong> so<strong>la</strong> assistenza<br />

medico-legale (se farete redigere il<br />

certificato al medico del Patronato) o legale (in<br />

caso di ricorso).<br />

Se <strong>la</strong> domanda verrà accolta sarà erogato un<br />

assegno mensile di 487,39 E mensili, importo<br />

valido per l’anno 2011, per dodici mensilità;<br />

come già detto non si tiene conto dei redditi<br />

posseduti né dal richiedente né dal coniuge.<br />

Paolo Zani<br />

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37


38<br />

Noi e <strong>la</strong> legge<br />

A cura di Laura Leorati, avvocato<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

La riforma dell’apprendistato<br />

“L’Italia che non punta sui giovani”: questa <strong>la</strong><br />

morale del recente intervento dell’economista<br />

Tito Boeri fondato sul<strong>la</strong> considerazione che<br />

“lo Stato investe soltanto il 13% del bi<strong>la</strong>ncio in<br />

formazione”. Tale punto di vista appare obiettivamente<br />

condivisibile anche osservando l’attuale<br />

panorama normativo in materia di <strong>la</strong>voro.<br />

A parere di chi scrive, infatti, malgrado l’apprezzabile<br />

tentativo attuato dal compianto Prof.<br />

Biagi di ripensare <strong>la</strong> geometria degli interessi<br />

sottostante al diritto del <strong>la</strong>voro mediante <strong>la</strong> creazione<br />

di figure “flessibili” alternative al contratto<br />

subordinato a tempo indeterminato, resta<br />

ancora molto da fare per dare utili e concreti<br />

strumenti ai giovani (e non) per l’inserimento ed<br />

il reinserimento nel mondo del <strong>la</strong>voro. Un dato<br />

statistico proveniente da un’agenzia di stampa<br />

par<strong>la</strong> di 1,5 milioni di italiani che non si rendono<br />

parte attiva nel<strong>la</strong> ricerca di un <strong>la</strong>voro in quanto<br />

scoraggiati dall’idea di non riuscire, comunque,<br />

a trovarlo. D’altro canto è giusto sottolineare<br />

che <strong>la</strong> crisi occupazionale non deve fornire<br />

l’alibi per non fare, “non osare” e soprattutto<br />

non adeguarsi al<strong>la</strong> realtà.<br />

Al di là delle comuni generalizzazioni che, in<br />

quanto tali, sono per natura meramente tendenziali<br />

e non sempre veritiere, certo è che sono<br />

necessari nuovi impulsi, stimoli per non arrendersi<br />

puntando su impegno, volontà, spirito di<br />

adattamento, determinazione, e...nuove idee.<br />

Gli spunti riorganizzativi del<strong>la</strong> materia dovrebbero<br />

certo provenire dal legis<strong>la</strong>tore per colmare<br />

vuoti normativi che consentano di conferire<br />

dignità giuridica anche a formule atipiche che<br />

non rientrano nelle usuali categorie del <strong>la</strong>voro<br />

autonomo/subordinato o parasubordinato (es. il<br />

contratto di agenzia o il contratto a progetto). Si<br />

pensi, ad esempio, all’inquadramento normativo<br />

di un’iniziativa promossa da alcuni neo<strong>la</strong>u-<br />

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reati in lingue e letteratura straniere di e<strong>la</strong>borare,<br />

realizzare e disciplinare un “Progetto”, in<br />

col<strong>la</strong>borazione con l’Università di provenienza,<br />

per <strong>la</strong> prestazione di servizi di traduzione di testi,<br />

per cui non siano applicabili <strong>la</strong> disciplina<br />

dell’associazione o quel<strong>la</strong> delle società ma a<br />

cui si voglia comunque garantire idonee forme<br />

di protezione e tute<strong>la</strong>. Oppure, pensiamo<br />

al<strong>la</strong> realtà del praticantato, necessario per accedere<br />

all’esame di stato per l’abilitazione ad<br />

alcune professioni, che realizza talvolta una<br />

forma di “sfruttamento delle risorse umane” e<br />

che in taluni casi non determina neppure una<br />

reale formazione idonea all’apprendimento<br />

del<strong>la</strong> professione. A tale riguardo, invero, una<br />

recente pronuncia del<strong>la</strong> Cassazione conferma<br />

che, in assenza del ri<strong>la</strong>scio del certificato di accettazione<br />

del<strong>la</strong> pratica nonché in forza di altri<br />

elementi emersi nel corso dell’istruttoria, “non<br />

si poteva fare altro che qualificare il rapporto<br />

come <strong>la</strong>voro subordinato”.<br />

Tali esempi sono indicativi del<strong>la</strong> carenza normativa<br />

di tipologie contrattuali che, fermo restando<br />

il rispetto dei diritti fondamentali degli<br />

individui, integrino <strong>la</strong> tradizionale c<strong>la</strong>ssificazione<br />

dei rapporti assecondando esigenze di<br />

flessibilità e di sicurezza. Prendendo atto che il<br />

5 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato<br />

<strong>la</strong> riforma sull’apprendistato che mira<br />

a realizzare, per chi ha un’età compresa tra i<br />

15 ed i 29 anni, ‘’un contratto più semplice e più<br />

efficacemente dedicato alle competenze dei<br />

giovani”, concludiamo auspicando una riforma<br />

strutturale e trasversale applicabile al<strong>la</strong> generalità<br />

del<strong>la</strong> forza <strong>la</strong>voro per nobilitarne dignità,<br />

volontà e capacità.<br />

Laura Leorati<br />

Avvocato


Noi e il fisco<br />

A cura del<strong>la</strong> dott.ssa Giulia Avanzi, commercialista<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Nuova tassazione per gli affitti percepiti<br />

Dallo scorso aprile, mese in cui è stata pubblicata<br />

<strong>la</strong> modulistica necessaria, è divenuta<br />

pienamente operativa <strong>la</strong> norma che prevede <strong>la</strong><br />

possibilità di poter scegliere di assoggettare i<br />

canoni di affitto percepiti, ad una tassazione diversa<br />

da quel<strong>la</strong> ordinaria.<br />

Questo nuovo regime potrà essere adottato<br />

solo dai privati che percepiscono redditi da locazione<br />

di immobili ad uso abitativo, comprese<br />

le pertinenze. Restano esclusi, invece, i contratti<br />

di locazione aventi ad oggetto fabbricato<br />

ad uso non abitativo (ad esempio, ufficio negozi)<br />

ed i terreni.<br />

La tassazione ordinaria prevede che i canoni<br />

percepiti nell’anno, abbattuti forfettariamente<br />

del 15% o del 30%, a seconda del tipo di contratto<br />

di locazione sottoscritto, vengano sommati<br />

agli altri redditi percepiti ed assoggettati<br />

alle aliquote Irpef ed addizionali previste. Poiché,<br />

come abbiamo già avuto modo di illustrare<br />

in passato, le aliquote Irpef si applicano in basi<br />

agli scaglioni di reddito con percentuali che<br />

vanno dal 23% al 43%, è evidente che in alcuni<br />

casi è possibile subire un prelievo fiscale di una<br />

certa entità.<br />

La nuova norma prevede che sull’intero canone<br />

annuo di affitto percepito venga applicata una<br />

imposta sostitutiva, chiamata anche “cedo<strong>la</strong>re<br />

secca” con aliquote del 19% (per i contratti a<br />

canone concordato stipu<strong>la</strong>ti in Comuni ad alta<br />

densità abitativa) o del 21% ( per contratti di locazione<br />

a canone libero).<br />

La cedo<strong>la</strong>re secca, oltre a sostituire l’Irpef e<br />

le addizionali regionali e comunali, sostituisce<br />

anche l’imposta di bollo dovuta in caso di registrazione,<br />

di proroga o di revoca e l’imposta di<br />

registro (applicata nel<strong>la</strong> misura del 2% del canone<br />

pattuito) e si versa entro i termini previsti<br />

ALBA 2001<br />

LAVORI EDILI<br />

per il pagamento delle imposte risultanti dalle<br />

dichiarazione dei redditi.<br />

Appare evidente quindi, che in molti casi tale<br />

regime appare più conveniente per il contribuente.<br />

Coloro che decidono di adottare questo nuovo<br />

regime, che è facoltativo, devono esercitare<br />

un’apposita opzione, da effettuarsi con modalità<br />

diverse a seconda del<strong>la</strong> situazione in cui ci<br />

si trova:<br />

- per i contatti già in essere, l’opzione<br />

dovrà essere esercitata nel 2012, in occasione<br />

del<strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> dichiarazione dei redditi<br />

per l’anno 2011.<br />

- Per i nuovi contratti, l’opzione va esercitata<br />

in sede di registrazione del contratto,<br />

utilizzando l’apposito modello telematico o,<br />

qualora ne sussistano le condizioni, il modello<br />

cartaceo.<br />

- In caso di proroga l’opzione andrà<br />

esercitata, mediante apposito modello, entro 30<br />

giorni.<br />

Condizione fondamentale perché l’opzione sia<br />

efficace è che il locatore ne abbia data preventiva<br />

comunicazione, mediante lettera raccomandata,<br />

all’inquilino. In tale raccomandata<br />

deve essere specificato che il locatore, per<br />

tutto il periodo di durata dell’opzione, rinuncerà<br />

al<strong>la</strong> facoltà di chiedere l’aggiornamento del<br />

canone anche se prevista dal contratto, a qualsiasi<br />

titolo, incluso l’aggiornamento in base al<strong>la</strong><br />

variazione Istat accertata.<br />

Giulia Avanzi<br />

dott.ssa Commercialista<br />

di Tedoldi Bruno<br />

tel. 339 2191583<br />

via Giulio Romano, 7 - 46040 Guidizzolo - MN<br />

39


40<br />

Astri e civiltà<br />

I lettori possono suggerire nuovi argomenti o approfondimenti sui temi trattati<br />

a cura di Mariavittoria Spina<br />

Po<strong>la</strong>ris dell’Orsa Minore<br />

Il movimento apparente delle stelle da est a ovest è<br />

dovuto al<strong>la</strong> rotazione terrestre da ovest a est, ciò vale<br />

anche per il Sole, talmente “vicino”, dista in media 150<br />

milioni di chilometri, da sembrarci un disco anziché un<br />

puntino luminoso. Tuttavia, nel<strong>la</strong> volta stel<strong>la</strong>ta si possono<br />

osservare punti apparentemente fissi: è il caso<br />

delle stelle po<strong>la</strong>ri (dal verbo greco polos, “giro, mi volgo”),<br />

che trovandosi allineate con l’asse di rotazione<br />

del pianeta ne indicano, con buona approssimazione,<br />

uno dei poli celesti. Così, se osservassimo il cielo per<br />

un’intera notte, vedremmo le stelle spostarsi da levante<br />

a ponente, fatta eccezione per Po<strong>la</strong>ris, Alpha Ursae<br />

Minoris, per antonomasia nota come <strong>la</strong> Stel<strong>la</strong> Po<strong>la</strong>re.<br />

In realtà, esistono molte stelle po<strong>la</strong>ri, potenzialmente<br />

una per ciascun polo di ogni pianeta, ad es. <strong>la</strong> coppia<br />

Sadr-Deneb, le stelle più luminose del<strong>la</strong> costel<strong>la</strong>zione<br />

del Cigno, segnano il polo nord celeste di Marte. Inoltre,<br />

le stelle po<strong>la</strong>ri variano con il passare dei millenni<br />

per effetto del<strong>la</strong> precessione dell’asse terrestre, cioè<br />

del suo moto circo<strong>la</strong>re sul<strong>la</strong> verticale; nel periodo dal<br />

3942 a.C. al 1793 a.C. <strong>la</strong> stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re boreale era Thuban<br />

(dall’arabo “il basilisco”) del Dragone, l’affascinante<br />

costel<strong>la</strong>zione che si snoda nello spazio tra l’Orsa<br />

Maggiore e l’Orsa Minore, non a caso quest’ultima<br />

nell’antichità era detta A<strong>la</strong> del Dragone.<br />

Quando tutte le stelle principali dell’Orsa Minore sono<br />

visibili, dall’arancione Kochab (forse dall’ebraico/<br />

arabo “<strong>la</strong> stel<strong>la</strong>”, succedette a Thuban come stel<strong>la</strong><br />

po<strong>la</strong>re fino al 500 a.C.) al<strong>la</strong> pallida Anwar (dall’arabo<br />

“bril<strong>la</strong>nte”), il cielo presenta le condizioni ideali per<br />

l’osservazione.<br />

Po<strong>la</strong>ris è una variabile Cefeide, una stel<strong>la</strong> pulsante <strong>la</strong><br />

cui bril<strong>la</strong>ntezza varia del 16% nell’arco di circa quattro<br />

giorni, per individuar<strong>la</strong> si ricorre spesso ad uno stratagemma<br />

che coinvolge l’Orsa Maggiore. Quest’ultima,<br />

infatti, in tutte le stagioni spicca nel firmamento<br />

grazie all’asterismo formato dalle sue sette stelle più<br />

bril<strong>la</strong>nti, detto il Grande Carro, che sembra proprio un<br />

ingrandimento dell’asterismo dell’Orsa Minore noto<br />

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come il Piccolo Carro. Prolungando <strong>la</strong> linea che congiunge<br />

Merak (dall’arabo “lombi”) e Dubhe (dall’arabo<br />

“orso”), le stelle puntatori al limitare del Grande<br />

Carro, per una distanza pari a circa cinque volte quel<strong>la</strong><br />

che le separa si giungerà ad un’unica stel<strong>la</strong> bril<strong>la</strong>nte:<br />

Po<strong>la</strong>ris, situata a circa 1° dal polo nord celeste,<br />

(cfr. l’immagine di testata).<br />

L’affidabilità del<strong>la</strong> posizione del<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re ha ispirato<br />

innumerevoli leggende, che ancora riecheggiano<br />

nei nomi attribuiti a questo partico<strong>la</strong>rissimo astro.<br />

Nel<strong>la</strong> tradizione indiana <strong>la</strong> stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re è detta Dhruva,<br />

dal nome del giovane principe che Vishnu assunse<br />

in cielo come centro di gravità permanente, esempio<br />

di perseveranza e devozione. Gli antichi greci chiamavano<br />

Po<strong>la</strong>ris “stel<strong>la</strong> fenicia”, a memoria del grande<br />

popolo che per primo nel Mediterraneo ne sfruttò <strong>la</strong><br />

costanza per <strong>la</strong> navigazione notturna, o anche Cynosura<br />

“coda di cane”. Infine, ricordiamo gli epiteti <strong>la</strong>tini<br />

Phoenice (“<strong>la</strong> risorgente”), Tramontana (“al di là del<br />

monte”, per estensione “parte a nord”) e Navigatoria,<br />

il germanico Lodestar (“stel<strong>la</strong> guida”), l’arabo Alruccabah<br />

(“il cavaliere”) ed il turco Yilduz (“stel<strong>la</strong>”), che<br />

è una variante di Yildun, nome attribuito a Delta Ursae<br />

Minoris, a riprova del continuo avvicendarsi di osservazioni<br />

legate al<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> po<strong>la</strong>re ed alle sue vicine, di<br />

cui parleremo nel prossimo numero.<br />

ALMANACCO ASTRONOMICO DI GIUGNO: il Sole sorge<br />

alle h 5.36 (h 5.33 dal 15/06) e tramonta alle h 20.37<br />

(h 20.46 dal 15/06). Marte e Giove sorgono circa 2 ore<br />

prima del Sole. Venere è visibile al mattino, Mercurio<br />

al tramonto (dal 15/06), Saturno per tutta <strong>la</strong> notte<br />

(dal 13/06). Luna Nuova il primo giorno del mese; il 15<br />

eclissi di Luna in Ofiuco, durata 1h e 40 minuti, con inizio<br />

alle h 21.22 e centralità alle h 22.12 quando l’ombra<br />

terrestre le conferirà un colore bruno rossastro; Luna<br />

ca<strong>la</strong>nte dal 16/06.<br />

Mariavittoria Spina


- Ciao, allora sei contento?<br />

- Di cosa?<br />

- Di come sono andate le elezioni, no?<br />

- Certo, anche se il paese sembrerebbe spaccato<br />

in tre…<br />

- Sai, sono le regole, è <strong>la</strong> legge… chi prende<br />

più voti ha il diritto e il dovere di amministrare…<br />

- Va bene, però…<br />

- Però cosa? Non è mica <strong>la</strong> prima volta che succede…<br />

guarda a Medole per esempio. Non è<br />

successa <strong>la</strong> stessa cosa due anni fa? Eppure il<br />

Sindaco amministra che è una bellezza…<br />

- In effetti… è vero.<br />

- E poi scusa… Chi vince il Giro d’Italia, con<br />

qualche secondo o qualche minuto di vantaggio,<br />

dopo tremi<strong>la</strong> chilometri di fatica, deve dividere<br />

<strong>la</strong> vittoria con chi ha perso?<br />

- No certo, è neanche se vinci lo scudetto per<br />

un punto all’ultima giornata…<br />

- E allora? Starà al sindaco saper interpretare<br />

cosa vuole il paese…<br />

- Già, ma non credo sia facile… come si fa?<br />

- Bisogna saper distinguere tra l’interesse comune,<br />

i diritti delle minoranze, delle rappresentanze...<br />

- Hai visto piuttosto che è stata aperta via Po?<br />

Adesso puoi arrivare dal<strong>la</strong> zona industriale a<br />

via Tomasina senza attraversare il paese…<br />

- Già, è un bel tratto lungo… anche troppo! E<br />

anche troppo dritto… adesso ci sarà chi ci farà<br />

le corse…<br />

- Si potrebbero mettere dei rallentatori…<br />

- O magari quelle cabine colorate, quel<strong>la</strong> specie<br />

di autovelox che ci sono ormai in tanti paesi<br />

ai <strong>la</strong>ti del<strong>la</strong> strada…<br />

- Non sarebbe una brutta idea…<br />

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- Ma c’è dentro l’autovelox, che tu sappia?<br />

- Non credo sia fisso, ma mi sembra che possa<br />

esserci messo quello mobile…<br />

- Allora è meglio comunque rallentare, no?<br />

- Bravo! E’ proprio questo che si voleva: siccome<br />

tu non sai se c’è dentro o no <strong>la</strong> macchinetta,<br />

è meglio che tu rallenti…<br />

- Tu dove li metteresti a Guidizzolo?<br />

- Guarda, ce ne sono già tanti di esperti in giro<br />

che <strong>la</strong>scio decidere a loro…<br />

- Come per i piccioni?<br />

- Già, ognuno ha <strong>la</strong> sua soluzione..<br />

- Chi vorrebbe sparargli e chi invece vuole solo<br />

allontanarli…<br />

- Già, rispettiamoli, basta che non vengano a<br />

casa nostra…<br />

- Non sarà facile... d’altronde ci sono in tutti i<br />

paesi…<br />

- Beh, ma ce ne saranno tanti altri di problemi<br />

che si troverà <strong>la</strong> nuova amministrazione…<br />

- Per esempio?<br />

- Sai, ci sono tanti mussulmani ormai a Guidizzolo…<br />

- Vuoi dire che potrebbero chiedere una moschea?<br />

- Magari una moschea no, ma un centro culturale<br />

is<strong>la</strong>mico…<br />

- E <strong>la</strong> Chiesa?<br />

- Beh, <strong>la</strong> parrocchia di Guidizzolo qualche mese<br />

fa aveva organizzato un incontro sul<strong>la</strong> tolleranza<br />

religiosa, quindi non dovrebbero esserci<br />

problemi, no?<br />

- Mah, vedremo…<br />

- Ma tu sai che esiste una squadra di cricket<br />

che si chiama Bang<strong>la</strong>Guidizzolo e che è composta<br />

tutta da indiani e bengalesi?<br />

- No, è dove gioca?<br />

- Nel campionato italiano di serie C…<br />

- Ma come si gioca il cricket?<br />

- Questo te lo spiego <strong>la</strong> prossima volta…!<br />

- Te salude…!<br />

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41


42<br />

A tutta penna<br />

Lettere al direttore<br />

Excursus sui giovani universitari italiani<br />

Pensando al<strong>la</strong> situazione odierna e proiettandomi<br />

con <strong>la</strong> mente nel futuro vedo un gran buio per <strong>la</strong><br />

mia generazione. Par<strong>la</strong>ndo con i miei compagni<br />

d’università sono due le parole che ricorrono più<br />

spesso: <strong>la</strong> prima è disagio, <strong>la</strong> seconda è malessere.<br />

Ma forse sarebbe più corretto presentare<br />

insieme queste due importanti parole: disagio &<br />

malessere.<br />

Vi parlo del<strong>la</strong> realtà in cui vivo ogni giorno e<br />

dell’aria che vi si respira. Noi siamo una forte<br />

spia del<strong>la</strong> situazione del<strong>la</strong> nostra società e il nostro<br />

disagio & malessere estenderà a tutto il futuro<br />

tali caratteristiche, perché il futuro siamo noi.<br />

Noi universitari siamo in una zona-limbo: abbiamo<br />

già raggiunto un’età ‘produttiva’, ma siamo<br />

ancora in fase d’apprendimento, perciò per ora<br />

non produciamo nul<strong>la</strong> di concreto, ma vediamo e<br />

ascoltiamo e siamo molto attenti.<br />

Da quando è comparsa <strong>la</strong> “Riforma Gelmini”<br />

abbiamo protestato e l’abbiamo fatto a lungo.<br />

Purtroppo nessuno ci ha ascoltato. Qualcuno di<br />

voi ha sentito par<strong>la</strong>re degli scioperi di Padova?<br />

Di Mi<strong>la</strong>no? Di Pisa? Oppure avete solo sentito<br />

dei disordini a Roma? Gli organi d’informazione<br />

nazionale sono stati veramente sublimi nello<br />

scansare gli scioperi esterni al<strong>la</strong> capitale, grazie<br />

ai quali hanno potuto fare di tutti noi universitari<br />

degli incapaci violenti, una generazione senza<br />

ragione e priva di sentimento (sia nazionale che<br />

non…).<br />

L’università aveva bisogno di una riforma? Sicuramente<br />

certe situazioni all’interno di tale istituzione<br />

andavano modificate. Ma i tagli? Come si<br />

possono fare tagli sul futuro di un paese? E’ come<br />

tagliare gambe sane a un essere umano e poi dirgli<br />

‘prendi queste stampelle e inizia a correre’!<br />

Perché, si sa, non possiamo essere inferiori al<br />

resto dell’Europa, soprattutto se vogliamo continuare<br />

a farne parte.<br />

Ma qualcuno ha dato ascolto a chi nell’università<br />

di Boscaini Matteo<br />

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ci vive? E’ stato chiesto a professori-ricercatoristudenti<br />

un parere? No! E non solo non l’hanno<br />

fatto, ma nel momento in cui vi sono state le proteste<br />

e gli scioperi non ci hanno neppure ascoltato!<br />

Non si possono approvare riforme astratte che una<br />

volta ca<strong>la</strong>te nel<strong>la</strong> realtà rovinano tutto un paese!<br />

Noi siamo cittadini italiani. Votanti. E non siamo<br />

stati ascoltati. Questo è vergognoso.<br />

Un altro punto: <strong>la</strong> ricerca del <strong>la</strong>voro.<br />

Facciamo qualche conto. Parliamo di carriera<br />

sco<strong>la</strong>stica: cinque anni di elementari, tre di medie,<br />

altri cinque di superiori e un numero variabile<br />

–a seconda del<strong>la</strong> facoltà scelta- di anni universitari<br />

che possono andare da cinque (triennio<br />

più specializzazione) a dieci ed a cui si possono<br />

aggiungere altri variabili anni tra dottorati, approfondimenti<br />

ulteriori e master. Poniamo una cifra<br />

tonda e per difetto: vent’anni passati a studiare, di<br />

cui almeno l’ultimo quinquennio a dedicarci anima<br />

e corpo a una materia specifica.<br />

Si dice che chi ha bisogno di <strong>la</strong>voro accetta qualunque<br />

cosa. Va bene, consideriamo questo, ormai,<br />

modo di dire. Dopo aver dedicato anni allo<br />

studio di una materia ti auguri sempre di poter<br />

<strong>la</strong>vorare in un campo che ti permetta di mettere<br />

a frutto i tuoi anni di studio ‘matto e disperatissimo’.<br />

E’ ovvio che non accetti <strong>la</strong>vori che ti precludano<br />

<strong>la</strong> possibilità di partecipare a concorsi che<br />

ti potrebbero permettere di fare qualcosa che ami<br />

o che non ti <strong>la</strong>sciano in alcun modo <strong>la</strong> soddisfazione<br />

di dire ‘ho studiato tanto ed ora ne vedo i<br />

risultati!’.<br />

Qualche volta si sente dire che vi sono troppi <strong>la</strong>ureati<br />

in Lettere e Filosofia e che i ricercatori di<br />

tali materie appaiono inutili. Se consideriamo che<br />

vi sono dei giornalisti italiani (persone <strong>la</strong>ureate e<br />

iscritte a un Albo) che per descrivere situazioni di<br />

degrado e d’arretratezza utilizzano <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> ‘medievale’,<br />

da studentessa di suddetta facoltà posso<br />

solo dire ‘vi ricordo che è dal<strong>la</strong> società medievale<br />

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TEL. 0376 818461 r.a.


che proveniamo e dal<strong>la</strong> spinta istintiva dei popoli<br />

“barbari” –preferisco il termine ‘germanici’ a<br />

riguardo, ma per motivi di chiarezza sfrutto ‘barbari’-<br />

si è arrivati al<strong>la</strong> sete per <strong>la</strong> verità ed al<strong>la</strong><br />

conservazione ed evoluzione di testi antichi e del<strong>la</strong><br />

scrittura (come esempio ricordiamo i carolingi,<br />

VI-VII secolo e oltre, d.C.)’.<br />

Potrà farvi ridere il caso-giornalisti, ma è un’al<strong>la</strong>rmante<br />

spia del<strong>la</strong> necessità del<strong>la</strong> presenza di letterati<br />

seri nel<strong>la</strong> nostra nazione. Siamo fortunati,<br />

possediamo una lingua splendida e ricca, che i<br />

professionisti imparino a sfruttar<strong>la</strong> come si deve.<br />

Nelle università italiane <strong>la</strong> ricerca è diminuita in<br />

modo al<strong>la</strong>rmante, riducendo al minimo <strong>la</strong> possibilità<br />

di scoperte e di evoluzione del nostro paese.<br />

Ma tutto questo pare non importare a nessuno se<br />

non quando le persone si stupiscono perché i riconoscimenti<br />

per il <strong>la</strong>voro e le scoperte, che vanno<br />

dal campo letterario a quello scientifico, vengono<br />

portati a casa da persone con cognome italiano…<br />

che vivono dall’altra parte del mondo!<br />

Dopo aver par<strong>la</strong>to di tagli parliamo di costi. Le<br />

rette universitarie sono aumentate, i costi degli<br />

appartamenti e dei collegi sono aumentati, il costo<br />

del<strong>la</strong> vita è aumentato. Lo stipendio è sempre<br />

lo stesso. Chi può, e potrà, permettere di sostenere<br />

tali spese? Domanda retorica.<br />

Uno degli scopi del<strong>la</strong> “Riforma Gelmini” è quello<br />

di abbattere i baronati, ovvero un sistema di controllo<br />

dei posti di ricerca, dottorato e quant’altro i<br />

cui posti vengono dati ad amici/parenti e altri vari<br />

privilegiati e conoscenti. Eliminare questa situazione<br />

è giusto e doveroso, siamo d’accordo. Ma<br />

aumentare i costi universitari non farà altro che<br />

privilegiare questo sistema. E le borse di studio?<br />

Sul<strong>la</strong> carta sono ottime, nel<strong>la</strong> pratica inizieranno<br />

(non si sa bene neppure quando…) a utilizzare il<br />

sistema americano per cui tali agevo<strong>la</strong>zioni vengono<br />

trattate come prestiti. Ovvero le famiglie si<br />

indebiteranno ancora di più.<br />

Ora, aggiungiamo tutto questo breve e sicuramente<br />

superficiale excursus a tutti gli altri problemi<br />

del nostro Paese: economia in rovina, forte<br />

immigrazione, mancanza d’integrazione, aumento<br />

spropositato del<strong>la</strong> criminalità, c<strong>la</strong>sse dirigente<br />

che va d’accordo solo quando si par<strong>la</strong> di autoaumentarsi<br />

lo stipendio o privilegi privati, guerra.<br />

Voi vedete un bel quadro?<br />

Marta Leali<br />

AUTO SOSTITUTIVA<br />

Gratuita<br />

MARA SAVI<br />

Psicologa<br />

Risponde <strong>la</strong> redazione augurandosi che l’argomento<br />

possa stimo<strong>la</strong>re un dibattito.<br />

Che i giovani possano trovarsi a disagio di fronte<br />

ad un futuro incerto è più che comprensibile. Una<br />

situazione economica che <strong>la</strong>ngue, un mercato del<br />

<strong>la</strong>voro che non tira.<br />

Ciò che non deve mancare, però, è <strong>la</strong> speranza,<br />

l’impegno, <strong>la</strong> determinazione.<br />

Non basta <strong>la</strong>mentarsi, denunciare ciò che non va.<br />

In fondo, quelli che oggi reggono le sorti del Paese<br />

non sono gli stessi che magari venti, trenta,<br />

quarant’anni fa scendevano in piazza per protestare<br />

contro le ingiustizie del tempo, compresa <strong>la</strong><br />

riforma sco<strong>la</strong>stica dell’epoca?<br />

Perché è da parecchio che si avverte <strong>la</strong> necessità<br />

che l’istituzione sco<strong>la</strong>stica possa e debba rispondere<br />

alle legittime aspettative dei giovani, ma anche<br />

del<strong>la</strong> società, dell’economia, del mondo del<br />

<strong>la</strong>voro.<br />

E in tanti ci hanno provato a riformar<strong>la</strong>, incontrando<br />

sempre e comunque <strong>la</strong> resistenza di qualche<br />

gruppo, di qualche categoria. E’ scontato che<br />

<strong>la</strong> riforma perfetta dovrebbe essere quel<strong>la</strong> condivisa,<br />

che trova il consenso di tutti.<br />

Ma <strong>la</strong> perfezione non è di questo mondo.<br />

La riforma Gelmini non sarà né l’ultima né <strong>la</strong><br />

definitiva, ma ha il merito di puntare a livelli di<br />

qualità tali da poter competere con gli altri paesi<br />

europei.<br />

Certo, ci vorrà tempo, magari qualche aggiustamento<br />

strada facendo.<br />

Ma l’obiettivo credo sia indiscutibile. Evitare<br />

sprechi, come i corsi universitari con un solo<br />

iscritto, i baronati, o inutili dispendi di risorse.<br />

Gli studenti hanno il sacrosanto diritto di far<br />

sentire <strong>la</strong> loro voce, di protestare, di chiedere il<br />

meglio, di avere un futuro. Ma hanno anche un<br />

dovere, quello stesso che da che mondo è mondo<br />

si ripete: studiare. Cioè, cercare di affermarsi attraverso<br />

l’impegno ed il merito, magari scegliendo<br />

un indirizzo impegnativo, che però offre più<br />

probabilità di <strong>la</strong>voro.<br />

Determinare il proprio futuro in buona parte dipende<br />

anche dai giovani stessi e dal<strong>la</strong> loro capacità<br />

di uscire dal<strong>la</strong> protesta per approdare al<strong>la</strong><br />

proposta.<br />

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43


44<br />

Innanzi tutto il concetto di commestibilità dei funghi<br />

deve essere quasi sempre riferito alle condizioni di<br />

cottura degli stessi, poiché elementi tossici risiedono<br />

in molti funghi allo stato crudo. L’abitudine di consumare<br />

funghi crudi deve essere limitata ad una cerchia<br />

ristretta di specie e deve essere molto cauta, poiché<br />

problemi di allergia o ipersensibilità alimentare sono<br />

sempre più diffusi al giorno d’oggi. Va comunque precisato<br />

ulteriormente che i funghi sono alimenti difficili<br />

da digerire e le persone che presentano problemi<br />

di gastrite, ulcera, come pure i bambini e le persone<br />

anziane, possono incorrere in disturbi gastroenterici<br />

perchè l’apparato intestinale è più delicato e maggiormente<br />

sensibile alle sostanze irritanti contenute<br />

nei funghi, come per esempio <strong>la</strong> cellulosa. Di fronte<br />

a funghi di sicura commestibilità non si può par<strong>la</strong>re<br />

di principi tossici nel vero senso del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>, si può<br />

invece par<strong>la</strong>re di sostanze che vengono bene assunte<br />

dall’organismo di una persona in normale stato di salute<br />

ma che sono in genere assimi<strong>la</strong>te con influenze<br />

negative dal soggetto che sta attraversando partico<strong>la</strong>ri<br />

stati fisiologici del<strong>la</strong> vita, come ad esempio l’infanzia<br />

o <strong>la</strong> senescenza, ed in ogni caso è sempre bene<br />

non esagerare con le quantità perchè digerire composti<br />

come <strong>la</strong> lignite, <strong>la</strong> cellulosa o ancora <strong>la</strong> chetina,<br />

che è una sostanza che ritroviamo negli zoccoli degli<br />

animali, è piuttosto impegnativo. Per un’associazione<br />

psicologica diffusa, l’insorgere di banali disturbi digestivi<br />

dopo che si sono consumati funghi, può essere<br />

emotivamente interpretato come una intossicazione o<br />

un avvelenamento, con ricorso ingiustificato alle cure<br />

del Pronto Soccorso, con tutti i disagi e traumi che<br />

ne possono derivare. Ne consegue allora che i funghi<br />

GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO<br />

“COLLI MORENICI”<br />

<strong>Notizia</strong>rio del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti<br />

L’utilizzo alimentare<br />

dei funghi parte prima<br />

via G. Galilei, 18 - 46040 Guidizzolo (Mantova)<br />

Tel. 0376 818343 - e-mail: centrorevisionidn@libero.it<br />

vanno mangiati in quantità moderate, evitati da chi ha<br />

disturbi di fegato, stomaco o intestino e per queste ragioni<br />

cucinati nel modo più semplice possibile, senza<br />

condimenti abbondanti che non aiutano certo <strong>la</strong> digeribilità<br />

e molto spesso coprono o alterano il reale<br />

sapore fungino. Molti piatti infatti al<strong>la</strong> fin fine sanno di<br />

aglio, prezzemolo o di altro ingrediente aromatizzante<br />

impiegato e se a quel preparato fossero aggiunti altri<br />

alimenti anziché i funghi, esso non cambierebbe sicuramente<br />

di sapore.<br />

LA PREPARAZIONE<br />

Per rendere più digeribile un fungo commestibile, ci<br />

sono degli accorgimenti che possono essere di aiuto<br />

nel<strong>la</strong> preparazione alimentare.<br />

Armil<strong>la</strong>ria mellea (chiodino)<br />

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La Baita<br />

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46040 CAMPAGNOLO DI CAVRIANA (MN)<br />

via Monte Pagano, 4 - tel. 0376 82006 Fax 0376 806372<br />

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• Innanzi tutto è bene scartare le parti più coriaceee<br />

e stoppose, come il gambo dell’Armil<strong>la</strong>ria mellea<br />

(Chiodino) per esempio o quello di molti Leccini; vanno<br />

eliminate le parti verminose e tutto il fungo se ammuffito<br />

o con un odoraccio diverso da quello solito.<br />

• I funghi sono alimenti molto deperibili, possono<br />

essere conservati nelle proprie abitazioni uno o<br />

due giorni al massimo e pertanto andranno cucinati<br />

rapidamente.<br />

• Un’altra tecnica partico<strong>la</strong>rmente efficace per<br />

migliorare <strong>la</strong> digeribilità dei funghi in genere (solo<br />

quelli commestibili ovviamente!) come ad esempio il<br />

Suillus granu<strong>la</strong>tus, è di pe<strong>la</strong>rli, cioè di asportare <strong>la</strong> cutico<strong>la</strong><br />

del cappello.<br />

• Alcuni funghi eduli oltre ad una cottura prolungata,<br />

richiedono <strong>la</strong> prebollitura, come l’Armil<strong>la</strong>ria<br />

mellea, ed in genere le specie di sapore non mite.<br />

• La prebollitura consiste nel portare ad ebollizione<br />

un’abbondante pento<strong>la</strong> di acqua potabile, versarvi<br />

i funghi quando l’acqua bolle e <strong>la</strong>sciarveli per<br />

8-10 minuti circa, a seconda del<strong>la</strong> consistenza del<strong>la</strong><br />

specie.L’acqua di bollitura deve essere sempre gettata.<br />

A volte è necessario schiumare l’acqua, cioè levare<br />

<strong>la</strong> schiuma che si produce in superficie mentre<br />

i funghi bollono. Successivamente, una volta sco<strong>la</strong>ti,<br />

i funghi possono essere preparati secondo le proprie<br />

preferenze gastronomiche: trifo<strong>la</strong>ti, in intingolo, ecc.<br />

• Diversi funghi possono essere cotti direttamente<br />

nel<strong>la</strong> casseruo<strong>la</strong> o in padel<strong>la</strong>, ma necessitano<br />

sempre di un tempo adeguato di cottura. Gli stessi<br />

porcini durante <strong>la</strong> trifo<strong>la</strong>tura, devono cuocere almeno<br />

20 minuti e se durante <strong>la</strong> cottura asciugano troppo è<br />

meglio evitare aggiunte di grassi animali o vegetali, è<br />

sufficiente aggiungere un po’ di acqua. I funghi a carne<br />

più compatta o stopposa, necessitano ovviamente<br />

di più tempo.<br />

• La cottura al<strong>la</strong> griglia, al<strong>la</strong> piastra o al<strong>la</strong> brace<br />

è pericolosa, in quanto generalmente è insufficiente<br />

a cuocere il cuore di un bel cappello carnoso come<br />

quello del<strong>la</strong> Macrolepiota procera.<br />

• Il porcino secco non deve essere mangiato<br />

crudo, ma solo dopo una buona cottura e deve essere<br />

fatto rinvenire in acqua tiepida per il tempo necessario<br />

a reidratarlo. La dose normale da usarsi come condimento<br />

sul<strong>la</strong> vivande si aggira intorno ai sette grammi<br />

per persona. A mangiarne troppo si rischiano problemi<br />

intestinali.<br />

continua sul prossimo numero<br />

Suillus grevillei (<strong>la</strong>ricino)<br />

Leccium vulpinum (porcinello)<br />

Microlepiota procera (mazza di tamburo)<br />

Adrea Dal Prato<br />

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45


46<br />

Concerto chiude celebrazioni 150°<br />

Tra le manifestazioni promosse dall’Amministrazione<br />

comunale di Guidizzolo per celebrare<br />

il 150° anniversario dell’Unità d’Italia vi è<br />

l’incisione, a cura di Corpo Bandistico e Coro<br />

polifonico dei Colli Morenici di Guidizzolo, di un<br />

cd con musiche risorgimentali e brani d’opera.<br />

Gli stessi sono stati presentati in un concerto<br />

presso il teatro comunale lo scorso 19 marzo.<br />

Una serata emozionante per le oltre 200 persone<br />

che affol<strong>la</strong>vano il teatro, presenti il sindaco<br />

Graziano Pelizzaro e l’assessore regionale Carlo<br />

Maccari i quali sono intervenuti per ricordare<br />

l’importanza dell’evento celebrato. Maccari<br />

ha anche ripercorso brevemente le tappe di un<br />

percorso che poteva sembrare impossibile ma<br />

che ha portato a quell’unità nazionale che già il<br />

grande poeta Virgilio preconizzava. Dal punto di<br />

<strong>Notizia</strong>rio del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Sergio Desiderati<br />

vista musicale il concerto, ed il cd che in questi<br />

giorni è reperibile gratuitamente per quanti lo<br />

desiderano presso <strong>la</strong> biblioteca o gli uffici comunali,<br />

ha proposto una decina di brani: vocali<br />

e strumentali i primi, solo strumentali i secondi.<br />

Dopo l’Inno gli altri brani cantati sono tutti tratti<br />

da musiche di Giuseppe Verdi: “O Signore dal<br />

tetto natio”, “La Vergine degli angeli”, “Coro<br />

degli tzigani” dal Trovatore, “Va pensiero”; a<br />

seguire <strong>la</strong> so<strong>la</strong> musica per <strong>la</strong> Sinfonia dal Nabucco<br />

e le colonne sonore dei film “Romeo e<br />

Giulietta”, “La vita è bel<strong>la</strong>”, “La leggenda del<br />

santo bevitore”. Canto e musica, coro e banda<br />

diretti rispettivamente da Edmondo Savio e Nico<strong>la</strong><br />

Ferraresi, hanno entusiasmato i presenti<br />

che al<strong>la</strong> fine, in piedi in sa<strong>la</strong>, hanno tutti intonato<br />

l’Inno nazionale.


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É arrivato il terzo catalogo<br />

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