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progettazione di un complesso residenziale. scelte progettuali per

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L’illuminazione stradale <strong>di</strong> aree non collegate alla rete elettrica è <strong>un</strong>’altra<br />

applicazione che può risultare economicamente vantaggiosa. Una semplice<br />

applicazione è la ricarica delle batterie <strong>di</strong> servizio <strong>per</strong> auto, caravan e<br />

imbarcazioni in aree <strong>di</strong> campeggio o porticcioli turistici.<br />

Tra le applicazione definite industriali, si può annoverare, come <strong>un</strong>a delle<br />

applicazioni <strong>di</strong> maggior successo e affidabilità, l’alimentazione <strong>di</strong> stazioni <strong>per</strong> le<br />

telecom<strong>un</strong>icazioni (ponti ra<strong>di</strong>o <strong>per</strong> telefonia e ripetitori TV). Il fotovoltaico si è<br />

confermato <strong>un</strong>’ottima soluzione anche <strong>per</strong> sistemi <strong>di</strong> segnalazione del traffico<br />

ferroviario, aereo e marittimo e <strong>per</strong> le stazioni <strong>di</strong> monitoraggio ambientale, quasi<br />

sempre situate in località isolate.<br />

Il fotovoltaico appare, almeno nel l<strong>un</strong>go <strong>per</strong>iodo, tra le più promettenti tecnologie<br />

“rinnovabili” in grado <strong>di</strong> produrre energia elettrica su grande scala, soprattutto in<br />

Italia dove i livelli <strong>di</strong> insolazione (e la <strong>di</strong>pendenza dall’estero <strong>per</strong> gli<br />

approvvigionamenti <strong>di</strong> combustibili) sono elevati. Il Piano Energetico Nazionale<br />

(PEN) del 1988, nell’intento <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificare le fonti <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong> ridurre la<br />

<strong>per</strong>centuale <strong>di</strong> energia importata, attribuiva al fotovoltaico <strong>un</strong> ruolo rilevante<br />

nell’ambito delle fonti rinnovabili definendo <strong>di</strong>verse azioni <strong>per</strong> il suo sviluppo.<br />

Per quanto riguarda le applicazioni energetiche dei sistemi FV, ribaltando <strong>un</strong>a<br />

situazione <strong>di</strong> generalizzato <strong>di</strong>sinteresse, l’Italia è al primo posto tra i paesi<br />

europei.<br />

L'area occupata dai moduli fotovoltaici <strong>di</strong> <strong>un</strong> impianto isolato da 1 kW è circa 10<br />

m 2 : stabilito in 2500-5000 kWh il consumo tipico <strong>di</strong> <strong>un</strong>a famiglia <strong>di</strong> 4 <strong>per</strong>sone in<br />

<strong>un</strong> anno, l’area <strong>di</strong> <strong>un</strong> generatore fotovoltaico che può sod<strong>di</strong>sfare la domanda <strong>di</strong><br />

questa famiglia tipo è <strong>di</strong> circa 15-30 m 2 in <strong>un</strong>a località dell’Italia meri<strong>di</strong>onale.<br />

Volendo centralizzare l'impianto, <strong>un</strong>a centrale <strong>di</strong> 1 MW può fornire l’energia<br />

necessaria a sod<strong>di</strong>sfare la domanda <strong>di</strong> circa 1000 utenti: l’area occupata è <strong>di</strong> circa<br />

2 ettari (20.000 m 2 ). L’impegno del territorio è dovuto <strong>per</strong> il 50% alle aree<br />

occupate dai moduli e dalle parti del sistema, e <strong>per</strong> l'altro 50% alle aree “<strong>di</strong><br />

rispetto”, <strong>di</strong> fatto libere, ma necessarie <strong>per</strong> evitare l’ombreggiamento reciproco<br />

delle file <strong>di</strong> moduli.<br />

Gli es<strong>per</strong>ti concordano sul fatto che la sorte “finale” del fotovoltaico (e in generale<br />

delle rinnovabili) si giocherà su tempi l<strong>un</strong>ghi in tutto il mondo (ma<br />

particolarmente nei paesi sviluppati e in quelli in via <strong>di</strong> forte sviluppo che sono i<br />

più energivori) su <strong>un</strong>o scacchiere che dovrà necessariamente considerare la<br />

necessità <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente insieme al progressivo impoverimento<br />

delle risorse <strong>di</strong> combustibili fossili. Dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista della tecnologia, è opinione<br />

<strong>di</strong>ffusa che nei prossimi anni, a livello <strong>di</strong> produzione industriale, continuerà a<br />

regnare la tecnologia del silicio cristallino. Pertanto gli sforzi <strong>di</strong> ricerca e sviluppo<br />

su <strong>di</strong> essa continuano al fine <strong>di</strong> facilitare la sempre maggiore <strong>di</strong>ffusione del<br />

fotovoltaico consentendo allo stesso tempo la red<strong>di</strong>tività delle industrie.<br />

Un contributo essenziale al raggi<strong>un</strong>gimento della economicità dell’energia da FV<br />

deve essere dato dalle azioni sui componenti non FV del sistema (il cosiddetto<br />

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