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progettazione di un complesso residenziale. scelte progettuali per

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controllo termico, avevano <strong>un</strong> riscaldamento in<strong>di</strong>retto me<strong>di</strong>ante gas combusto.<br />

Nei teatri fu utilizzato l’espe<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> rafforzare il suono con <strong>un</strong>a riflessione<br />

prodotta da <strong>un</strong>a parete nella parte posteriore della scena, oppure con condotti<br />

realizzati sotto le gra<strong>di</strong>nate degli spettatori o ancora con vasi interrati sotto le<br />

gra<strong>di</strong>nate che contribuivano, pare, ad amplificare il suono come casse <strong>di</strong><br />

risonanza. Per quanto riguarda l'abitazione, si ritrova la casa con ampio spazio<br />

a<strong>per</strong>to centrale, il patio, avente molteplici f<strong>un</strong>zioni tra cui alc<strong>un</strong>e relative al<br />

controllo climatico degli ambienti che su <strong>di</strong> essa si affacciavano. Nell’insula<br />

urbana, complessa struttura con portici, scale ecc, invece, si assiste, forse <strong>per</strong> la<br />

prima volta, ad <strong>un</strong> altro comportamento umano purtroppo presente anche oggi: si<br />

<strong>per</strong>de attenzione ai fattori ambientali che, fino ad allora, avevano contribuito a<br />

localizzare e orientare gli e<strong>di</strong>fici, a causa della speculazione e<strong>di</strong>lizia.<br />

Qualche secolo dopo, le costruzioni del me<strong>di</strong>oevo venivano realizzate<br />

prevalentemente in legno o in pietra. Il legno, soprattutto nei paesi nor<strong>di</strong>ci,<br />

rappresentava la materia prima più accessibile e risolveva contemporaneamente il<br />

problema dell’isolamento termico. La pietra era riservata agli e<strong>di</strong>fici più<br />

importanti, tra cui le chiese, i conventi ed i palazzi nobiliari. A livello urbano,<br />

d’inverno, si era soliti accendere gran<strong>di</strong> fuochi nelle piazze <strong>per</strong> creare <strong>un</strong> po’ <strong>di</strong><br />

calore e anche, in occasione <strong>di</strong> malattie, <strong>per</strong> sconfiggere i germi. La rilevanza data<br />

a tali “fuochi a terra” era tale che le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> <strong>un</strong>a città venivano talvolta<br />

in<strong>di</strong>cate in base al numero degli stessi.<br />

Nelle case il fuoco aveva ancora <strong>un</strong>a f<strong>un</strong>zione predominante: serviva a riscaldare,<br />

a cuocere i cibi, ecc. Dapprima acceso liberamente nello spazio costruito, venne<br />

poi inserito nei camini <strong>per</strong> favorire lo smaltimento dei fumi, precedentemente<br />

smaltiti solo attraverso grate e finestre poste in alto negli ambienti. In proposito,<br />

sono me<strong>di</strong>oevali due interessanti esempi spagnoli <strong>di</strong> controllo termico degli<br />

ambienti: l’esco catalano, <strong>un</strong>a stanza-focolare <strong>di</strong> ridotte <strong>di</strong>mensioni, e la gloria<br />

castigliana, <strong>un</strong> sistema <strong>di</strong> condotte all’intradosso del pavimento che trasportavano<br />

i fumi cal<strong>di</strong> prodotti dalla combustione <strong>di</strong> carbone nei piani bassi della casa. Ma<br />

non bisogna scordare il braciere-camino inglese, che prevedeva <strong>un</strong> fuoco centrale<br />

attorno al quale si scaldavano le <strong>per</strong>sone, e la stanza-stufa tedesca, <strong>un</strong>a stanza<br />

chiusa ermeticamente con all’interno <strong>un</strong> fuoco che la scaldava lentamente.<br />

Una considerazione tecnologica: mentre il braciere-camino prevedeva <strong>un</strong> ricambio<br />

d'aria attraverso ventilazione circolare, <strong>di</strong>mostrando <strong>un</strong>a certa sensibilità ai temi<br />

che oggi definiremmo <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> purezza dell'aria (pur creando <strong>di</strong>scomfort<br />

negli utenti nonché <strong>un</strong> basso ren<strong>di</strong>mento termico), la stanza stufa, assolutamente<br />

sigillata, offriva <strong>un</strong>a qualità dell'aria decisamente scadente pur offendo <strong>un</strong><br />

ren<strong>di</strong>mento elevato della combustione.<br />

L'uso del vetro <strong>per</strong> le a<strong>per</strong>ture cominciò ad affermarsi nel XV secolo. Fino ad<br />

allora si utilizzavano panni oleati o sottili fogli <strong>di</strong> alabastro (nelle case patrizie,<br />

ovviamente). Con l’introduzione del vetro, lo spazio <strong>di</strong>venne più luminoso e<br />

inoltre il vetro, im<strong>per</strong>meabile all'aria, eliminò gran parte delle correnti d'aria<br />

nell'abitazione.<br />

La casa del XIX secolo venne dotata <strong>di</strong> nuovi sistemi <strong>di</strong> controllo delle con<strong>di</strong>zioni<br />

ambientali. Il riscaldamento me<strong>di</strong>ante circolazione <strong>di</strong> acqua calda con ra<strong>di</strong>atori<br />

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