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progettazione di un complesso residenziale. scelte progettuali per

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negli ambienti dove l’uomo trascorre molto tempo, come la casa, la scuola o il<br />

luogo <strong>di</strong> lavoro.<br />

A conclusione <strong>di</strong> questa rapida carrellata sui fattori influenti sul comfort, va<br />

evidenziato che è tendenza attuale parlare e valutare il comfort globale, ovvero la<br />

sensazione <strong>di</strong> benessere estesa a tutti gli stimoli a cui l’uomo è normalmente<br />

sottoposto. La sua valutazione va eseguita comparando i già citati parametri<br />

ambientali oggettivi con quelli ritenuti accettabili <strong>per</strong> l’uomo in f<strong>un</strong>zione<br />

dell’attività svolta.<br />

PARAGRAFO II.4.2 – L’APPROCCIO STORICO AL CONTROLLO<br />

AMBIENTALE IN ARCHITETTURA<br />

Considerando l’architettura sia antica sia moderna, si rilevano due approcci<br />

fondamentalmente usati <strong>per</strong> il controllo ambientale:<br />

- l’approccio costruttivo, che concepisce il controllo ambientale me<strong>di</strong>ante sistemi<br />

stabili e statici, quali i componenti dell'e<strong>di</strong>ficio e che ha prodotto i cosiddetti<br />

meto<strong>di</strong> naturali passivi <strong>di</strong> controllo degli e<strong>di</strong>fici;<br />

- l’approccio energetico, che sceglie il consumo delle risorse come parametro <strong>di</strong><br />

controllo e che ha prodotto i meto<strong>di</strong> energetici <strong>di</strong> controllo ambientale.<br />

All’inizio della propria storia sulla terra, l’uomo abitava le grotte al fine <strong>di</strong> trovare<br />

rifugio dagli eventi climatici e dalle belve. Un fuoco acceso all’interno della grotta<br />

era l’<strong>un</strong>ico sistema che egli conoscesse <strong>per</strong> ripararsi dal freddo. Successivamente,<br />

quando cominciò a costruire da sé le case dove abitare, il modello <strong>di</strong> riferimento<br />

restò quello della grotta: <strong>un</strong> luogo preposto a ripararsi dalle intem<strong>per</strong>ie, dai venti,<br />

dal freddo o dal sole battente, articolato attorno ad <strong>un</strong> fuoco centrale. Nelle prime<br />

abitazioni realizzate dall’uomo non si palesava alc<strong>un</strong>a tecnica <strong>di</strong> controllo dei<br />

parametri ambientali (fuoco a parte) dato che evidentemente all’epoca egli non<br />

aveva ancora né coscienza né sapienza del controllo che poteva esercitare<br />

sull’ambiente.<br />

Nell’abitazione me<strong>di</strong>terranea, giovanissima rispetto ai tempi storici, si riscontrano<br />

passi avanti decisivi e significativi rispetto al semplice sistema “fuoco-centrico”:<br />

in essa, <strong>per</strong> la prima volta, si assiste allo stu<strong>di</strong>o non solo architettonico ma anche<br />

tecnologico della morfologia della casa, cosa tanto più vera quanto più<br />

l’abitazione era destinata ai ceti agiati e non al popolo.<br />

Che l’uomo stesse prendendo consapevolezza della propria capacità <strong>di</strong> controllare<br />

lo spazio lo notiamo nella Grecia antica dove, oltre alla casa, fu rilevante<br />

l’invenzione del teatro: <strong>un</strong>o spazio dalla specifica f<strong>un</strong>zione in cui si esercitava <strong>un</strong><br />

controllo ambientale ben definito, quello acustico. Le conclusioni prodotte dallo<br />

stu<strong>di</strong>o dell’acustica in questa civiltà sono sorprendentemente corrette e nella<br />

pratica vengono applicate ancora oggi.<br />

Qualche secolo dopo, nella Roma im<strong>per</strong>iale, non si può non rilevare come la<br />

magnificenza delle o<strong>per</strong>e pubbliche si manifestava anche nella ricercatezza delle<br />

loro soluzioni tecnologiche. Le terme, ad esempio, primi gran<strong>di</strong> ambienti a<br />

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