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progettazione di un complesso residenziale. scelte progettuali per

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M metabolismo<br />

W energia trasformata in lavoro meccanico<br />

R scambio <strong>di</strong> calore <strong>per</strong> irraggiamento<br />

C scambio <strong>di</strong> calore <strong>per</strong> convezione<br />

E raffrescamento evaporativo <strong>per</strong> traspirazione<br />

∆Q variazione <strong>di</strong> contenuto <strong>di</strong> calore del corpo<br />

Il comfort visivo <strong>di</strong>pende essenzialmente da tre fattori: la quantità <strong>di</strong> luce, la sua<br />

qualità e l’abbagliamento.<br />

C’è comfort visivo se il livello <strong>di</strong> illuminamento è sufficiente allo svolgimento<br />

del “compito visivo” ovvero se <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere i dettagli degli oggetti<br />

osservati senza abbagliamento.<br />

La gradazione cromatica richiesta <strong>di</strong>pende invece dall’attività svolta: ad esempio,<br />

nelle sale <strong>di</strong> lettura, nelle classi scolastiche e in altri ambienti a simile<br />

destinazione la luce deve essere bianco-calda (possibilmente prodotta da lampade<br />

ad incandescenza) <strong>per</strong>ché tale gradazione cromatica è quella che evita<br />

l’affaticamento dell’occhio; le luci a neon, invece, sono sconsigliate dove si<br />

debbano consumare i pasti poiché alterano il colore dei cibi, e altro ancora.<br />

Anche l’abbagliamento, definito come “eccessivo contrasto <strong>di</strong> luminanza in<br />

campo visivo”, rappresenta <strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione da evitare in quanto determina<br />

<strong>di</strong>scomfort <strong>per</strong> la vista. È opport<strong>un</strong>o qui ricordare che esso può essere <strong>di</strong> tre tipi:<br />

- velante: quando si ha <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to luminoso su fondo molto scuro;<br />

- <strong>per</strong> adattamento: quando si verifica <strong>di</strong>sadattamento alla luminanza me<strong>di</strong>a in<br />

campo visivo nello svolgimento <strong>di</strong> <strong>un</strong> dato compito visivo;<br />

- <strong>di</strong>retto o in<strong>di</strong>retto: a seconda che il raggio <strong>di</strong> luce colpisca o meno la retina<br />

<strong>di</strong>rettamente dalla sorgente o dopo <strong>un</strong>a o più riflessioni.<br />

Il comfort acustico, al pari dei precedenti, <strong>di</strong>pende molto dall’attività svolta: se in<br />

<strong>un</strong>a sala da ballo sono richiesti livelli sonori, in decibel, anche molto elevati, in<br />

locali de<strong>di</strong>cati ugualmente allo svago ma <strong>per</strong> attività <strong>di</strong>fferenti, quali bar o<br />

ristoranti, è richiesto <strong>un</strong> livello sonoro molto più basso, al fine <strong>di</strong> favorire la<br />

conversazione e la socializzazione; conviene infine sottolineare quanto sia<br />

importante il silenzio nelle abitazioni e nelle zone residenziali.<br />

Definendo genericamente suono la “sensazione suscitata dai fenomeni che<br />

stimolano il senso dell’u<strong>di</strong>to”, si è soliti in<strong>di</strong>care col termine rumore <strong>un</strong> suono che<br />

non porti alc<strong>un</strong>a informazione utile all’uomo ovvero <strong>un</strong> suono che risulti molesto<br />

<strong>per</strong> lo stesso e l’attività che sta svolgendo.<br />

Si definisce rumore <strong>di</strong> fondo <strong>un</strong> suono continuo privo <strong>di</strong> informazione <strong>per</strong> l’uomo<br />

e la sua attività; nonostante il livello del rumore <strong>di</strong> fondo normalmente sia<br />

inferiore alla soglia <strong>di</strong> dolore o <strong>di</strong> fasti<strong>di</strong>o, le ricerche me<strong>di</strong>che sono concor<strong>di</strong><br />

nell’affermare che esso, protraendosi, può risultare molto nocivo <strong>per</strong> l’integrità<br />

dell’apparato u<strong>di</strong>tivo umano e ad<strong>di</strong>rittura <strong>per</strong> l’equilibrio psichico. Oggigiorno, i<br />

rumori <strong>di</strong> fondo sono <strong>un</strong>a costante nelle città, in strada o nel traffico, ma anche<br />

negli ambienti chiusi a causa della ventilazione degli impianti <strong>di</strong> climatizzazione e<br />

<strong>di</strong> altri fattori. La corretta <strong>progettazione</strong> ambientale deve tener conto delle<br />

problematiche sanitarie connesse coi rumori <strong>di</strong> fondo e mirare a ridurli, soprattutto<br />

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