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progettazione di un complesso residenziale. scelte progettuali per

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ovvero riflettente al 100%, a parità <strong>di</strong> flusso incidente. Se E è l’illuminamento che<br />

la su<strong>per</strong>ficie riceve, M è pari a E*r, dove r = riflessività è pari ad 1 nel caso <strong>di</strong><br />

su<strong>per</strong>ficie bianca, minore <strong>di</strong> 1 in tutti gli altri casi.<br />

Le prime due grandezze sono riferite alla sorgente luminosa, la terza all’effetto, le<br />

ultime due a sorgenti e/o su<strong>per</strong>fici riflettenti, cioè non capaci <strong>di</strong> emettere <strong>un</strong> flusso<br />

luminoso bensì <strong>di</strong> rifletterlo se da esso colpite.<br />

Nello stu<strong>di</strong>o del benessere visivo, si definisce compito visivo la capacità <strong>di</strong><br />

riconoscere <strong>un</strong> dettaglio. Per ogni compito visivo viene stu<strong>di</strong>ata la <strong>di</strong>stribuzione<br />

dell'illuminamento <strong>per</strong> esso ottimale. È detta invece prestazione visiva l'influenza<br />

che le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> illuminazione hanno sulla velocità e sulla accuratezza con cui<br />

viene svolto il compito visivo desiderato.<br />

Tutti gli es<strong>per</strong>imenti mostrano che la prestazione <strong>di</strong>pende dalle seguenti<br />

grandezze:<br />

- l'illuminamento sull'area <strong>di</strong> osservazione;<br />

- il contrasto <strong>di</strong> luminanza e/o <strong>di</strong> colore tra dettaglio e sfondo;<br />

- le <strong>di</strong>mensioni angolari del dettaglio;<br />

- la <strong>di</strong>fficoltà del compito.<br />

Si parla <strong>di</strong> abbagliamento quando si ha la presenza, nel campo visivo, <strong>di</strong> sorgenti<br />

luminose con <strong>un</strong>a luminanza molto maggiore della me<strong>di</strong>a delle luminanze delle<br />

altre sorgenti presenti.<br />

Le sorgenti luminose possono essere primarie (lampade, cielo) o secondarie<br />

(su<strong>per</strong>fici riflettenti). Se la sorgente <strong>di</strong>sturbante è del primo tipo si parla <strong>di</strong><br />

abbagliamento <strong>di</strong>retto, mentre se è del secondo tipo si parla <strong>di</strong> abbagliamento<br />

riflesso (o in<strong>di</strong>retto). A seconda dell'entità, poi, si parla <strong>di</strong> fasti<strong>di</strong>o da<br />

abbagliamento, o, nei casi più gravi, <strong>di</strong> riduzione della capacità visiva dovuta<br />

all'abbagliamento<br />

Per evitare l'abbagliamento in<strong>di</strong>retto, solitamente, è sufficiente l'uso <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici<br />

non speculari (scabre, <strong>di</strong>ffondenti) in vicinanza dell'area <strong>di</strong> osservazione (ad<br />

esempio, la su<strong>per</strong>ficie della scrivania), oppure il posizionamento opport<strong>un</strong>o della<br />

sorgente. Per evitare l'abbagliamento <strong>di</strong>retto, le sorgenti luminose presenti nel<br />

campo visivo non devono presentare luminanze eccessive.<br />

PARAGRAFO II.1.5 – L’IILUMINAZIONE NATURALE<br />

All'interno <strong>di</strong> <strong>un</strong> ambiente il flusso luminoso totale è il risultato <strong>di</strong> tre contributi:<br />

- il flusso che arriva sul p<strong>un</strong>to <strong>di</strong>rettamente dal cielo (componente cielo);<br />

- il flusso che arriva sul p<strong>un</strong>to <strong>per</strong> effetto <strong>di</strong> riflessioni da parte <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici poste<br />

all'esterno (componente riflessa esterna);<br />

- il flusso che arriva sul p<strong>un</strong>to <strong>per</strong> effetto <strong>di</strong> riflessioni da parte <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici poste<br />

all'interno (componente riflessa interna).<br />

Per valutare se la luce in <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to interno ad <strong>un</strong> ambiente è sufficiente allo<br />

svolgimento del compito visivo è stato introdotto <strong>un</strong> parametro detto fattore <strong>di</strong><br />

luce <strong>di</strong>urna (traduzione italiana dell’inglese daylight factor): esso é il rapporto<br />

tra l'illuminamento in quel p<strong>un</strong>to, dovuto ad <strong>un</strong>a <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> luminanza del<br />

cielo nota o assegnata, e l'illuminamento su su<strong>per</strong>ficie orizzontale esterna, in<br />

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