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progettazione di un complesso residenziale. scelte progettuali per

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cellulosa, tutti materiali naturali. Sui tetti e sulle facciate sono previsti collettori<br />

solari e pannelli fotovoltaici e nelle abitazioni sono previsti servizi igienici con<br />

sistema <strong>di</strong> scarico sottovuoto <strong>per</strong> il risparmio idrico.<br />

Il processo urbanistico previde <strong>un</strong>’intensa partecipazione dei futuri abitanti, ai<br />

quali fu data l’opport<strong>un</strong>ità <strong>di</strong> intervenire nella <strong>progettazione</strong> della propria<br />

abitazione.<br />

Il bilancio ecologico del quartiere è la specificità del progetto eseguito<br />

dall’architetto Holger Wolpensinger quale argomento della sua tesi <strong>di</strong> laurea. Per<br />

poter valutare il progetto dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista della qualità ambientale, sono stati<br />

analizzati e valutati tre scenari:<br />

- il “caso convenzionale”, che si basa sui dati statistici relazioni alle attuali<br />

costruzioni;<br />

- il “caso migliore” (best case), che si ha quando nel progetto sono<br />

sistematicamente utilizzate tutte le buone soluzioni derivanti dalle es<strong>per</strong>ienze<br />

s<strong>per</strong>imentate in altri quartieri ecologici;<br />

- il “caso peggiore” (worst case), che si ha quando si verificano gran<strong>di</strong> sprechi <strong>di</strong><br />

risorse.<br />

Per tutti e tre gli scenari è stato eseguito <strong>un</strong> bilancio ecologico che non si limita<br />

solamente agli aspetti urbanistici ed e<strong>di</strong>lizi, ma include anche la mobilità e lo stile<br />

<strong>di</strong> vita degli abitanti.<br />

Per quanto riguarda gli e<strong>di</strong>fici, nel bilancio ecologico si è tenuto conto dei<br />

seguenti parametri:<br />

- sistema costruttivo, me<strong>di</strong>ante il confronto <strong>di</strong> <strong>un</strong>a costruzione in muratura ed in<br />

cemento armato con <strong>un</strong>a costruzione in legno;<br />

- tipologia degli e<strong>di</strong>fici (villetta, palazzo <strong>residenziale</strong>, e<strong>di</strong>ficio compatto);<br />

- consumo d’energia primaria (CEP) dell’e<strong>di</strong>ficio;<br />

- CEP dei materiali da costruzione, inclusi i relativi trasporti;<br />

- efficienza dell’isolamento termico;<br />

- EP <strong>per</strong> il riscaldamento e la produzione d’acqua calda sanitaria;<br />

- CEP derivante dai consumi elettrici;<br />

- CEP legato all’approvvigionamento d’energia e d’acqua.<br />

Vi sono alc<strong>un</strong>e significative riflessioni che si possono condurre a seguito<br />

dell’applicazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> bilancio ecologico ad <strong>un</strong> progetto.<br />

Secondo le statistiche ufficiali, ogni europeo consuma me<strong>di</strong>amente 45.000 kWh <strong>di</strong><br />

energia primaria all’anno, <strong>di</strong> cui 39.000 kWh sono determinati dalla tipologia<br />

urbanistica ed architettonica e dallo stile <strong>di</strong> vita. Lo scenario “caso migliore”<br />

<strong>di</strong>mostra che sarebbe possibile ridurre i consumi energetici nella misura del 75%.<br />

Questa riduzione è realizzabile con l’attuazione <strong>di</strong> tutte le misure <strong>di</strong> risparmio <strong>di</strong><br />

cui oggi si <strong>di</strong>spone.<br />

L’abitante che già conduce <strong>un</strong>a vita ecologica, consuma solo prodotti naturali,<br />

viaggia poco in automobile, spesso vive in <strong>un</strong>a casa che ha <strong>un</strong> isolamento termico<br />

insufficiente ed è riscaldata da <strong>un</strong>a normale caldaia a gas; consuma così solo la<br />

metà dell’energia primaria rispetto ad <strong>un</strong> citta<strong>di</strong>no con altro stile <strong>di</strong> vita, ma<br />

potrebbe risparmiarne ancora <strong>di</strong> più se la sua casa fosse termicamente ben isolata<br />

ed utilizzasse fonti alternative <strong>di</strong> energia.<br />

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