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il reportage narrativo tra letteratura e giornalismo - Biloslavo, Fausto

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Il <strong>reportage</strong> <strong>narrativo</strong> e la crisi di credib<strong>il</strong>ità<br />

Si può senz’altro intendere <strong>il</strong> <strong>giornalismo</strong> come un’attività che si<br />

propone di raccogliere, in merito a questioni di interesse pubblico,<br />

informazioni da <strong>tra</strong>sformare in conoscenze e opinioni che aiutino a<br />

formare e integrare, a loro volta, le conoscenze e le opinioni di coloro ai<br />

quali l’attività è rivolta.<br />

Da questo punto di vista, si può affermare che <strong>il</strong> <strong>giornalismo</strong> è<br />

un’attività fondamentale, in quanto, indirettamente, favorisce <strong>il</strong><br />

dispiegamento del discorso pubblico e quindi l’emergere della pubblica<br />

opinione su cui <strong>il</strong> regime democratico è chiamato a fondarsi.<br />

Ma che cosa rende prestigiosa e autorevole l’informazione fornita?<br />

Prestigio e autorevolezza sono due qualità giornalistiche relative, che<br />

dipendono dai valori di chi valuta, e assolutizzarle, come molte volte<br />

accade, significa oscurare la loro effettiva spiegazione.<br />

Spesso, infatti, derivano dalla bravura nel riprodurre l’immaginario<br />

dominante, e a livello implicito vengono fatti discendere dalla<br />

completezza e dall’imparzialità dell’informazione, oltre che dalla<br />

professionalità di chi la fornisce e si pone così al servizio del pubblico 2 .<br />

I due concetti di imparzialità e precisione implicano che in un<br />

articolo non debbano essere omessi fatti r<strong>il</strong>evanti, né enfatizzati quelli<br />

irr<strong>il</strong>evanti, e che non si debba condurre fuori s<strong>tra</strong>da <strong>il</strong> lettore at<strong>tra</strong>verso<br />

fonti e documentazioni fittizie.<br />

È indubbio che <strong>il</strong> <strong>reportage</strong>, in quanto genere ibrido, metta in crisi<br />

la distinzione <strong>tra</strong> mimesi e invenzione e quindi renda evidente la tensione<br />

<strong>tra</strong> <strong>il</strong> soggetto che osserva e <strong>il</strong> soggetto osservato.<br />

La narrazione che ne risulta intreccia l’esperienza personale, e<br />

dunque non oggettiva, con <strong>il</strong> viaggio come circostanza esteriore al<br />

soggetto, così, se si eccede nella presentazione oggettiva, si rischia di<br />

2<br />

Niro Marco, Verità e informazione, critica del <strong>giornalismo</strong> contemporaneo, edizioni Dedalo,<br />

Bari 2005, p. 82.<br />

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