il reportage narrativo tra letteratura e giornalismo - Biloslavo, Fausto
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Il caso Kapuściński<br />
Senza voler comunque togliere nulla alle meravigliose e dettagliate<br />
descrizioni delle persone in Ruanda, di cui ci vengono mos<strong>tra</strong>ti <strong>il</strong> senso di<br />
oppressione e <strong>il</strong> predominio della volontà di vendetta ben prima del<br />
genocidio del 1994, o ancora della situazione politica e delle<br />
amminis<strong>tra</strong>zioni coloniali successive, resta <strong>il</strong> fatto che altri piccoli errori si<br />
susseguono nel corso della narrazione.<br />
Per esempio, i Bari non sono, come afferma l’autore, una<br />
popolazione dell’Uganda, ma del Sudan, e ancora: i banditi di Somalia,<br />
Kenya ed Etiopia sono chiamati shifta e non shifts.<br />
Inoltre, non esiste una popolazione chiamata Lugabra, così come<br />
non è vero che la popolazione di Idi Amin in Uganda vive in una città<br />
senza s<strong>tra</strong>de e senza terre coltivab<strong>il</strong>i.<br />
Ebano contiene numerose generalizzazioni sull’Africa e i suoi<br />
abitanti: alcune di queste sono diffic<strong>il</strong>i da definire, in quanto, essendo un<br />
continente molto vasto con culture e storie diverse a seconda del popolo,<br />
molto spesso <strong>il</strong> metodo applicato dall’autore non riesce a differenziarle e<br />
coglierne le sfumature.<br />
La realtà africana viene descritta con <strong>tra</strong>tti forti, dove dominano la<br />
povertà estrema, <strong>il</strong> pericolo, la violenza e un clima aspro.<br />
Nel suo viaggio, Kapuściński si muove at<strong>tra</strong>verso <strong>il</strong> continente per<br />
superare le barriere <strong>tra</strong> un mondo diffic<strong>il</strong>e da decifrare e la voglia di<br />
arrivare al fondo di esso per spiegarlo al lettore.<br />
Il suo st<strong>il</strong>e, definito «tropical-barocco», raccontando di realtà così<br />
estreme non può essere normale e ordinario, piuttosto, come<br />
Kapuściński stesso afferma:<br />
«Se c’è una giungla enorme… se ci sono montagne<br />
giganti… se c’è un territorio sconfinato… <strong>il</strong> fatto reale si<br />
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