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il reportage narrativo tra letteratura e giornalismo - Biloslavo, Fausto

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Il <strong>reportage</strong> e l’inviato speciale<br />

Le sue corrispondenze sono fin dal principio tanto puntuali e<br />

coscienziose quanto anticonformiste e vivaci, attente ad assolvere ai<br />

doveri di cronaca quanto inclini a sconfinare nella creazione. Il taglio<br />

letterario può da un lato oscurare, dall’altro rinvigorire la lucidità<br />

giornalistica, mentre l’ag<strong>il</strong>ità espressiva maturata nella cronaca favorisce<br />

una struttura sintetica ed espressiva 50 .<br />

Il lettore viene così <strong>tra</strong>scinato dentro <strong>il</strong> clima teso e drammatico che<br />

in ogni tempo e in ogni luogo accompagna la guerra. Questa stessa<br />

qualità e questa forza espressiva resistono anche quando <strong>il</strong> <strong>reportage</strong> che<br />

dovrebbe essere cronaca di una testimonianza è, invece, un puro<br />

esercizio di fiction basato sulla ricostruzione testimoniale della realtà.<br />

I mezzi di <strong>tra</strong>smissione di cui si serve prevalentemente l’inviato<br />

speciale per inol<strong>tra</strong>re le sue corrispondenze al giornale sono rappresentati<br />

dal telegrafo, dal telefono e, in alcuni casi, anche dalla comunicazione<br />

scritta in forma di lettera.<br />

Per quanto riguarda la professione di corrispondente di guerra, a<br />

partire dalla Seconda guerra del Golfo, assume spesso l’etichetta di<br />

embedded, ossia «incas<strong>tra</strong>to» nell’esercito, che indica chi parte insieme<br />

alle truppe con elmetto e giacca mimetica, mettendo in serio rischio la<br />

vita: questi è addes<strong>tra</strong>to per le situazioni d’emergenza e soprattutto è ben<br />

attrezzato.<br />

Per <strong>il</strong> famoso inviato di guerra Robert Fisk l’elemento decisivo non<br />

è l’arruolamento fisico, ma quello mentale, e a tal proposito esistono<br />

diverse scuole di pensiero 51 .<br />

Alcuni li concepiscono come veri e propri cortigiani, ad esempio,<br />

Valerio Pellizzari, inviato del «Messaggero», ha affermato:<br />

50<br />

Bertoni Clot<strong>il</strong>de, Letteratura e <strong>giornalismo</strong>, op.cit., p. 24-25.<br />

51<br />

Niro Marco, Verità e informazione, critica del <strong>giornalismo</strong> contemporaneo, edizioni Dedalo,<br />

Bari 2005, pp. 254-258.<br />

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