il reportage narrativo tra letteratura e giornalismo - Biloslavo, Fausto
il reportage narrativo tra letteratura e giornalismo - Biloslavo, Fausto
il reportage narrativo tra letteratura e giornalismo - Biloslavo, Fausto
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Il <strong>reportage</strong> <strong>narrativo</strong> e la crisi di credib<strong>il</strong>ità<br />
Data la delicatezza della «situazione» e dell’incarico, la prima<br />
preoccupazione è che la cosa non assuma i toni di una notizia di cronaca:<br />
«Mi raccomando Abramo: questa volta niente<br />
giornalisti!».<br />
Parte da qui <strong>il</strong> f<strong>il</strong>one concettuale, anche un po’ divertito, sul fatto<br />
che le cose serie della vita e del pensiero non possono essere divulgate<br />
dai giornali.<br />
Waugh e gli altri scrittori non fanno nient’altro che riprendere<br />
satiricamente queste figure dalla realtà contemporanea, ricca di esempi.<br />
Tra i tanti casi possiamo ricordare quello di Stephen Glass, br<strong>il</strong>lante<br />
redattore di «The New Republic», conosciuto e amato dai lettori per lo<br />
st<strong>il</strong>e dinamico ed efficace dei suoi articoli, tanto da essere apprezzato<br />
come uno dei migliori giornalisti di Washington.<br />
Tuttavia, nonostante anni prima fosse stato già accusato di<br />
inventare completamente i contenuti dei suoi articoli, continua a svolgere<br />
normalmente la sua professione e lo stesso direttore della testata si<br />
impegna più volte per difenderlo, indirizzando addirittura una lettera al<br />
Center for Science in the Public Interest, che lo aveva accusato più volte<br />
di distorsioni e addirittura di plagio, e richiedendo pubbliche scuse per <strong>il</strong><br />
giornalista venticinquenne.<br />
Tuttavia, si scopre ben presto che circa la metà dei suoi articoli<br />
sono frutto d’invenzione e le prove finiscono per danneggiare molto<br />
l’immagine della rivista agli occhi dei lettori.<br />
L’articolo da cui è iniziato tutto, Hack Heaven, raccontava di un<br />
ragazzino di quindici anni che era riuscito a inf<strong>il</strong><strong>tra</strong>rsi nella rete<br />
informatica di una grossa azienda produttrice di software della<br />
120