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il reportage narrativo tra letteratura e giornalismo - Biloslavo, Fausto

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Il <strong>reportage</strong> e l’inviato speciale<br />

Il <strong>reportage</strong> moderno, invece, inizia a comparire sui giornali<br />

quotidiani degli Stati Uniti nella prima metà del secolo XIX e si afferma<br />

stab<strong>il</strong>mente alla fine dello stesso secolo, quando la stampa quotidiana<br />

diventa la principale fonte di informazione.<br />

L’anno indicato è <strong>il</strong> 1833 e <strong>il</strong> giornale che si distingue per questo<br />

particolare modo di fare notizia è <strong>il</strong> «New York Sun», diretto da Benjamin<br />

H. Day, <strong>il</strong> quale invia i propri giornalisti all’interno delle fabbriche e dei<br />

distretti di polizia, per ricercare notizie di cronaca locale sul campo.<br />

Il progresso tecnologico rende infatti possib<strong>il</strong>e abbassare <strong>il</strong> costo di<br />

vendita del quotidiano, dando vita al fenomeno della penny press, cioè della<br />

stampa popolare al costo di un penny. Con <strong>il</strong> significativo sottotitolo «It<br />

shines for all» (splende per tutti), <strong>il</strong> «Sun» introduce l’idea che la notizia<br />

sia quella che si concen<strong>tra</strong> sugli interessi quotidiani dei lettori, cioè i fatti<br />

di human interest, incidenti, curiosità 7 .<br />

I penny papers consentono l’irruzione della cronaca come argomento<br />

principale all’interno del <strong>giornalismo</strong>, <strong>tra</strong>ttano i nuovi contenuti con uno<br />

st<strong>il</strong>e nuovo, semplice e asciutto, oltre che vivace e incisivo. A questo tipo<br />

di informazione si deve l’introduzione della cronaca nera, la vendita in<br />

s<strong>tra</strong>da e la ricerca di pubblicità.<br />

Nel 1835, James Gordon Bennet riprende questa stessa formula<br />

all’interno del suo «Morning Herald», arricchendola: mantenendo la<br />

cen<strong>tra</strong>lità della cronaca, cura in modo particolare la raccolta delle notizie<br />

e organizza <strong>il</strong> lavoro dei suoi reporter 8 .<br />

All’inizio, si <strong>tra</strong>tta naturalmente di un genere non ancora maturo,<br />

che lascia spazio al sensazionalismo in quanto lo st<strong>il</strong>e del reporter è<br />

finalizzato a rendere l’argomento gradito agli occhi del pubblico.<br />

7<br />

Tonello Fabrizio, Il <strong>giornalismo</strong> americano, Carocci, Roma 2005, p. 13.<br />

8<br />

Bergamini Oliviero, La democrazia della stampa. Storia del <strong>giornalismo</strong>, Laterza, Roma<br />

2006, pp. 100-101.<br />

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