File allegato - Campus Internazionale di Musica
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FESTIVAL PONTINO DI MUSICA 2011
FESTIVAL PONTINO <strong>di</strong> MUSICA<br />
Organizzazione e realizzazione<br />
<strong>Campus</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong><br />
Presidente onorario del Festival<br />
Luis de Pablo<br />
Consulenti artistici del <strong>Campus</strong><br />
Gabriele Bonomo, Michele dallOngaro, Franco Petracchi,<br />
Roberto Prosseda, Alessandro Solbiati, Fabrizio von Arx<br />
Coor<strong>di</strong>natorre artistico<br />
Riccardo Cerocchi<br />
Contributi e patrocini<br />
Ministero per i Beni e le Attivit Culturali - Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo<br />
Regione Lazio - Assessorato Cultura, Arte e Sport<br />
Provincia <strong>di</strong> Latina<br />
Comuni <strong>di</strong> Latina, Sermoneta, Priverno<br />
Fondazioni Roffredo Caetani e Camillo Caetani<br />
Comuni <strong>di</strong> Fon<strong>di</strong>, Lenola, Sperlonga e Cori<br />
Azienda <strong>di</strong> Promozione Turistica della Provincia <strong>di</strong> Latina<br />
Collaborazioni<br />
RAI Ra<strong>di</strong>o 3<br />
Istituto <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Musica</strong>li Goffredo Petrassi <strong>di</strong> Latina<br />
Conservatorio Statale <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> O. Respighi <strong>di</strong> Latina<br />
E<strong>di</strong>zioni Suvini Zerboni - SugarMusic S.p.A.<br />
Comitato Roffredo Caetani<br />
Settimana Culturale Fondana<br />
Abbazia e Borgo <strong>di</strong> Fossanova<br />
Segreteria organizzativa<br />
Maria Teresa Censi, Elisa Cerocchi, Tiziana Cherubini, Alfredo Romano<br />
Amministrazione<br />
Nicola Astarita<br />
Ufficio stampa<br />
Sara Ciccarelli, Luca Pellegrini<br />
Accordatura pianoforti e assistenza tecnica<br />
Mauro Buccitti<br />
2011
PPRROOGGRRAAMMMMAA GGEENNEERRAALLEE<br />
CONCERTI<br />
nel CASTELLO CAETANI <strong>di</strong> SERMONETA, nellABBAZIA DI FOSSANOVA,<br />
a FONDI, LENOLA, SPERLONGA e CORI<br />
INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA<br />
a SERMONETA<br />
CORSI<br />
DI PERFEZIONAMENTO E DI INTERPRETAZIONE MUSICALE NEL CASTELLO CAETANI DI SERMONETA<br />
TESTIMONIANZE dal 1975 al 2010<br />
ELENCO DEI DOCENTI DEI CORSI, DEGLI INCONTRI DI STUDIO, DEI CONVEGNI, DELLE PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE
Il Festival Pontino 2011 apre un nuovo ciclo delle attivit del <strong>Campus</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>, essendosi concluso<br />
lo scorso anno il primo quarantennio dellAssociazione. Questo secondo inizio richiama alla memoria il primo ed<br />
evidenzia le <strong>di</strong>versit.<br />
Le forze che determinarono il varo delliniziativa costituente furono, ovviamente, lamore per la musica dei quattro<br />
fondatori ma, soprattutto, listanza sociale che con essa si annunciava.<br />
Ebbe la sua parte lo spirito innovatore <strong>di</strong> quel tempo e la giovinezza stessa dei promotori, la loro coraggiosa avventura<br />
<strong>di</strong> neofiti nel mondo ancora poco conosciuto della musica.<br />
Il Pontino 2011 organizzato sulla base tipologica delle e<strong>di</strong>zioni precedenti, ma da un <strong>Campus</strong> arricchito da esperienze<br />
quarantennali, dalla consapevolezza del patrimonio culturale acquisito e del livello artistico raggiunto da<br />
<strong>di</strong>fendere. Di contro, oggi, il <strong>Campus</strong> ha maturato coscienza anche dellinevitabile trasformazione in tendenza <strong>di</strong><br />
avversit esistenziali, riscontrate <strong>di</strong> anno in anno, ritenute allora episo<strong>di</strong>che, insignificanti e poco pericolose.<br />
A fronte <strong>di</strong> tali evidenze, il <strong>Campus</strong> ha trasformato il suo stato giuri<strong>di</strong>co originario <strong>di</strong> Associazione in quello <strong>di</strong><br />
Fondazione, con delibera assunta allunanimit dallAssemblea Straor<strong>di</strong>naria del 20 <strong>di</strong>cembre 2010 lo stesso giorno<br />
del primo concerto tenuto dal <strong>Campus</strong> presso la Saletta dellACI nel 1970. Sono 23 i Soci Fondatori, tra cui<br />
quelli storici dei Comuni <strong>di</strong> Latina e Sermoneta, lAzienda <strong>di</strong> Promozione Turistica della Provincia <strong>di</strong> Latina,<br />
lAssociazione Federlazio. Gli altri membri dellAssociazione saranno Partecipanti. Tutti dunque nel nuovo organismo<br />
in via <strong>di</strong> riconoscimento.<br />
Il <strong>Campus</strong> ha anche assunto liniziativa programmatica, grazie al contributo della Fondazione Roma - Terzo<br />
Settore, <strong>di</strong> promuovere linserimento <strong>di</strong> giovani musicisti nei circuiti del lavoro e prepararli cos alla inevitabile<br />
competizione professionale che in musica ha <strong>di</strong>mensione internazionale.<br />
Inoltre, il <strong>Campus</strong> ha ritenuto <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care una riflessione a Roffredo Caetani - <strong>di</strong> cui cadono i cinquantanni dalla<br />
morte - e al suo rapporto con lillustre padrino Franz Liszt, <strong>di</strong> cui il mondo celebra il bicentenario della nascita. Di<br />
tale rapporto scrive Roberto Prosseda che ha curato il convegno Liszt, Caetani e la musica doggi e sar interprete<br />
del concerto del 2 luglio a Sermoneta...<br />
Il Presidente
San Felice Circeo, Festival Pontino <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> 1978: Incontri <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o sulla musica contemporanea<br />
Da s. a d. Nino Rota, Riccardo Cerocchi, Fedele DAmico, Goffredo Petrassi, Paolo Fenoglio, Sandro Gorli<br />
San Felice Circeo, Festival Pontino <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> 1979: Incontro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o sulla musica contemporanea con i musicisti polacchi<br />
Da s. a d. Giuseppe Giuliano, Mario Bortolotto, Domenico Guaccero, Luigi Pestalozza, Paolo Renosto, Enrico Correggia
INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA<br />
CASTELLO CAETANI DI SERMONETA
Incontri Internazionali <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea 1-2 luglio<br />
Partecipano:<br />
Gabriele Bonomo, Mario Bortolotto, Bruno Cagli, Giovanni Carli Ballola, Luciano Chiappari,<br />
Michele dallOngaro, Luis de Pablo, Marco Di Bari, Federico Gardella, Massimiliano Gnot, Mario<br />
Messinis, Roberto Prosseda, Riccardo Risaliti, Alessandro Solbiati.<br />
Venerd 1 luglio<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
ore 19.00 - APERTURA DEL 47° FESTIVAL PONTINO DI MUSICA<br />
In<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> saluto del Presidente del <strong>Campus</strong>,<br />
del Presidente Onorario del Festival Pontino e delle Autorit<br />
ore 21.00 - Concerto <strong>di</strong> Francesco DOrazio e del Divertimento Ensemble ve<strong>di</strong> pagine seguenti<br />
Sabato 2 luglio<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
CONVEGNO DI STUDIO: LISZT, CAETANI E LA MUSICA DOGGI<br />
ore 10.00 - Saluto del Presidente della Fondazione Roffredo Caetani On. Gabriele Panizzi<br />
ore 10.15 - II SSEESSSSIIOONNEE<br />
RReellaazziioonnii Luciano Chiappari<br />
Liszt e i Caetani, Michelangelo, Onorato e Roffredo<br />
Roberto Prosseda<br />
La musica pianistica <strong>di</strong> Roffredo Caetani fra tra<strong>di</strong>zione e modernit<br />
Riccardo Risaliti<br />
Spiritualit e religione nellultimo Liszt<br />
ore 12.30 - Concerto <strong>di</strong> Maria Grazia Bellocchio ve<strong>di</strong> pagine seguenti<br />
ore 16.00 - IIII SSEESSSSIIOONNEE<br />
RReellaazziioonnii Massimiliano Gnot<br />
Liszt e larte della metamorfosi<br />
Federico Gardella<br />
Dal gesto al suono, unere<strong>di</strong>t lisztiana nella musica doggi<br />
Marco Di Bari<br />
Il naturalismo in relazione agli appro<strong>di</strong> delle nuove geometrie<br />
Alessandro Solbiati<br />
Le utopiche profezie <strong>di</strong> Liszt e la solida coscienza del presente <strong>di</strong> Caetani:<br />
quali insegnamenti per noi, oggi?<br />
ore 21.00 - Concerto <strong>di</strong> Roberto Prosseda ve<strong>di</strong> pagine seguenti
Alcune linee guida contrassegnano gli Incontri Internazionali <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea del Festival Pontino 2011, che, pur <strong>di</strong>segnate<br />
sui limiti imposti dai consueti tagli finanziari, offrono non pochi elementi <strong>di</strong> interesse.<br />
Per il secondo anno consecutivo si vuole contestualizzare la riflessione sul comporre o<strong>di</strong>erno entro i pi ampi percorsi della tra<strong>di</strong>zione<br />
musicale. Se nel 2010 ci era avvenuto creando un ponte tra taluni sorprendenti aspetti dellopera <strong>di</strong> Robert Schumann<br />
e la musica doggi, analogo stimolo proviene questanno dal Bicentenario della nascita <strong>di</strong> Franz Liszt e dal Cinquantenario della<br />
scomparsa <strong>di</strong> Roffredo Caetani. Ben al <strong>di</strong> l dei motivi <strong>di</strong> interesse locale dovuti alle relazioni tra Liszt ed il genius loci Caetani, <br />
sufficiente prendere in considerazione le stupefacenti ar<strong>di</strong>tezze pianistiche lisztiane e le sconvolgenti profezie delle sue ultime<br />
opere per comprendere quanto sia possibile rispecchiare in esse alcune istanze della nostra contemporaneit.<br />
Il nome <strong>di</strong> Liszt inestricabilmente legato al pianoforte. Ecco quin<strong>di</strong> che la doppia presenza pianistica <strong>di</strong> Roberto Prosseda e <strong>di</strong><br />
Maria Grazia Bellocchio consente <strong>di</strong> accostare le forme, le articolazioni e i timbri pianistici <strong>di</strong> Liszt e <strong>di</strong> Caetani a quelli delle<br />
pagine <strong>di</strong> autori quali Ligeti, Kurtag, Clementi, Dusapin, Fedele, dallOngaro, fino ai pi giovani Gervasoni e Momi, scritte tutte<br />
almeno centanni dopo la morte <strong>di</strong> Liszt, cio dopo il 1986.<br />
Limportante prima esecuzione <strong>di</strong> Luis de Pablo che il violino <strong>di</strong> Francesco DOrazio propone in apertura costituisce un affettuoso<br />
saluto al nuovo Presidente onorario del Festival, una delle figure pi significative della musica e della cultura europea.<br />
Il ritorno al <strong>Campus</strong> del Divertimento Ensemble <strong>di</strong> Milano <strong>di</strong>retto da Sandro Gorli, che fu presente al Festival pi <strong>di</strong> trentanni<br />
fa, vuole festeggiare il fatto che tale Ensemble nel frattempo <strong>di</strong>venuto una delle realt italiane ed internazionali pi impegnate<br />
ed attive nella <strong>di</strong>ffusione della giovane musica europea, non solo me<strong>di</strong>ante una stagione milanese <strong>di</strong> concerti, ma anche con<br />
concorsi ed attivit seminariali e <strong>di</strong>dattiche.<br />
Ci prelude ad un futuro tema <strong>di</strong> riflessione delle Giornate <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea, cio una ricognizione approfon<strong>di</strong>ta sulla<br />
musica composta dalle generazioni pi giovani agenti nel nostro continente. Pi del 50% del programma proposto dal<br />
Divertimento Ensemble costituito da brani composti da autori <strong>di</strong> et tra i venticinque e i quarantanni, due provenienti dal<br />
Corso <strong>di</strong> Composizione <strong>di</strong> Sermoneta, altri gi ben noti a livello internazionale: bisogna ascoltare <strong>di</strong> pi quanto <strong>di</strong> davvero<br />
nuovo sta avvenendo oggi.<br />
Tutti i tre concerti Divertimento Ensemble, Roberto Prosseda, Maria Grazia Bellocchio contengono un brano <strong>di</strong> Aldo<br />
Clementi: la notizia della scomparsa <strong>di</strong> uno dei gran<strong>di</strong> compositori amici pi cari del <strong>Campus</strong> giunta troppo tar<strong>di</strong> per potergli<br />
subito de<strong>di</strong>care un omaggio pi organico ed ampio, ma costituisce la prima pietra <strong>di</strong> quanto il Festival far molto presto per lui.<br />
Alessandro Solbiati<br />
Aldo Clementi
Luis de Pablo<br />
PER VIOLINO per violino solo<br />
Per violino nasce da una richiesta del mio amico e grandartista<br />
Francesco DOrazio. I primi abbozzi risalgono al 2009, ma<br />
il lavoro serio, cio con lintenzione <strong>di</strong> portare lopera a compimento,<br />
inizi il 1° giugno 2010 a Madrid. In quel momento<br />
mi accompagnavano <strong>di</strong>versi libri con un comune denominatore:<br />
rappresentazioni arcaiche del volto umano. Volti del<br />
Fayoum, degli Iberi, del Per e del Messico precolombiani,<br />
della Polinesia... nessuno africano, non so perch. In un primo<br />
tempo pensai a unopera in <strong>di</strong>verse parti che corrispondessero<br />
a tali ritratti e scelsi gli Iberi in quanto i pi antichi: un arcaismo<br />
ingenuo. La retta via ha per prevalso e ho deciso che lopera<br />
sarebbe stata ci che doveva essere: un pezzo per violino<br />
solo, de<strong>di</strong>cato con rispetto allo strumento illustre e al suo<br />
interprete esimio. Senza dubbio qualcosa rimasto dellidea<br />
primigenia: nonostante la colata unica, vi sono evidenti sezioni<br />
contrastanti che eludono un lavoro tematico. Questo non<br />
significa certo il caos, ma il filo conduttore, come in quasi<br />
tutta la mia musica, si trova nel microelemento: forma dattacco,<br />
ricorrenza <strong>di</strong> intervalli, polarizzazione <strong>di</strong> altezze fino a<br />
tipologie <strong>di</strong> durata. Lopera stata scritta pensando alle mirabili<br />
capacit del de<strong>di</strong>catario, ma non si tratta affatto duna<br />
mera invenzione pirotecnica: il virtuosismo al servizio della<br />
musica e della sua capacit espressiva, nella quale, per fortuna,<br />
tutto rientra. Per violino stato ultimato il 26 agosto 2010<br />
nella nostra fruttuosa casa <strong>di</strong> San Sebastian, nei Paesi Baschi.<br />
Luis de Pablo<br />
Aldo Clementi<br />
BERCEUSE per clarinetto basso, viola e violoncello<br />
ad libitum e pianoforte preparato<br />
Ho composto questopera nel 1979 per il clarinettista basso olandese<br />
Harry Sparnaay. La prima idea era quella <strong>di</strong> scrivere un<br />
pezzo per un solista senza alcuna inclinazione verso un vuoto<br />
virtuosismo. Sparnaay e il suo strumento hanno ispirato lidea<br />
motivica <strong>di</strong> base <strong>di</strong> questo lavoro. Le forme a specchio hanno<br />
prodotto un canone a 8 voci. Quattro linee melo<strong>di</strong>che sono riservate<br />
al clarinetto basso, altre quattro al pianoforte preparato. Le<br />
voci del clarinetto basso sono eseguite in polifonia e con effetti<br />
deco anche dalla viola e dal violoncello. Nonostante questi<br />
intenti iniziali, il pezzo <strong>di</strong>ventato tuttavia altamente virtuosistico,<br />
ma anche delicato e ricco, da qui il titolo.<br />
Aldo Clementi<br />
Matthias Pintscher<br />
ON A CLEAR DAY per pianoforte<br />
Questo pezzo basato su un lavoro minimalista della grande<br />
artista americana Agnes Martin, morta nel <strong>di</strong>cembre 2004 allet<br />
<strong>di</strong> 92 anni: On a Clear Day, una raccolta <strong>di</strong> 30 stampe eseguite<br />
nel 1971, anno della mia nascita. Le stampe sono composte semplicemente<br />
da delicate linee orizzontali e verticali <strong>di</strong> colore grigio<br />
chiaro, su tela giapponese. Sono profondamente toccato dalla<br />
purezza e dallo stato mentale limpido/clear <strong>di</strong> questa serie <strong>di</strong><br />
immagini. La composizione la mia riflessione sullopera, mira<br />
alla stessa fragilit e si mantiene in uno stato danimo dolcemente<br />
oscillante. Tutte le alterazioni e gli sviluppi sono basati su<br />
ununica nota, il mi bemolle, che acusticamente pu essere considerato<br />
come una linea orizzontale, estesa con <strong>di</strong>screzione in un<br />
asse armonico. Questo pezzo venne eseguito in prima assoluta<br />
da Mitsuko Uchida il 28 febbraio 2004, presso la Alte Oper <strong>di</strong><br />
Francoforte.<br />
Matthias Pintscher<br />
Alessandro Solbiati<br />
PER ALDO per flauto, clarinetto, violino, violoncello<br />
e pianoforte<br />
Scritto su richiesta <strong>di</strong> Riccardo Cerocchi e del <strong>Campus</strong><br />
<strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>, Per Aldo un breve brano composto in<br />
breve tempo, sullonda dellemozione per la scomparsa <strong>di</strong> un caro<br />
amico quale Aldo Clementi. Quasi certamente, costituir il movimento<br />
centrale <strong>di</strong> un pi ampio lavoro in tre tempi, da affidare al<br />
Divertimento Ensemble. Ho pensato <strong>di</strong> far giocare insieme tre<br />
elementi, tre attitu<strong>di</strong>ni musicali e personali <strong>di</strong> Aldo: sopra alliniziale,<br />
denso tessuto armonico costituito da bicor<strong>di</strong> <strong>di</strong> flauto e<br />
clarinetto riverberati dagli archi ovattati dalla sor<strong>di</strong>na, appare un<br />
carillon acuto <strong>di</strong> pianoforte, quasi un ipnotico ed innocente polo<br />
dattrazione. Unoscura polifonia canonica, anzich rimanere statica<br />
e <strong>di</strong>sperdersi come le polifonie <strong>di</strong> Aldo, parte dalla regione<br />
pi grave e via via sale unendosi al carillon in un danzante saluto<br />
finale.<br />
Alessandro Solbiati<br />
Antonio Covello<br />
FLUCHT per flauto, clarinetto, violino, violoncello<br />
e pianoforte<br />
Flucht la messa in scena <strong>di</strong> pi stati psicologici appartenenti ad<br />
un unico immaginario personaggio. Ognuno <strong>di</strong> essi costituisce<br />
una zona formale tre in totale, alle quali si aggiunge un finale<br />
che non porta a soluzione il percorso del protagonista, ma semmai<br />
ne descrive il deca<strong>di</strong>mento.<br />
La prima parte caratterizzata da un clima <strong>di</strong> soffocamento e<br />
assenza <strong>di</strong> voce. Gli strumenti sono concentrati in un cluster <strong>di</strong><br />
quattro note dellottava centrale del pianoforte preparato, il<br />
flauto suona con limboccatura interna, gli archi con la sor<strong>di</strong>na
pesante e un uso atipico del vibrato. Attraverso un levare <strong>di</strong> pianoforte<br />
e <strong>di</strong> clarinetto basso si accede alla seconda zona, dove<br />
unoscillazione imbambolata <strong>di</strong> un intervallo <strong>di</strong> tritono loggetto<br />
principale e caratterizzante. Sempre rimanendo nellambito<br />
del pianissimo il tessuto si fa sempre pi inquieto fino ad<br />
esplodere: inizia quin<strong>di</strong> la terza zona che vede il pianoforte quasi<br />
come strumento concertante. La scrittura pianistica nevrotica<br />
e febbrile, gli altri strumenti inizialmente hanno una funzione<br />
riverberante ma poco a poco si coalizzano impedendo <strong>di</strong> trovare<br />
una via <strong>di</strong> uscita. Nel finale, su un sottofondo fatto da rintocchi<br />
del pianoforte un accordo nel registro grave e le note preparate<br />
e da glissan<strong>di</strong> lenti degli archi nel registro acuto, ottavino<br />
e poi anche flauto in sol e clarinetto si fondono in un unico<br />
strumento. Suonano una breve sequenza, la quale si ripete perdendo<br />
note e scendendo nel registro sino al ritorno, in unaltra<br />
ottava e con altri timbri, delloscillazione <strong>di</strong> tritono della seconda<br />
zona.<br />
Antonio Covello<br />
Marina Leonar<strong>di</strong><br />
QUADRO per flauto/flauto in sol, clarinetto, violino,<br />
violoncello e pianoforte<br />
Immagini, una dentro laltra. Unattesa su una frequenza generatrice<br />
- articolata, timbrata, ampliata, annullata - che riappare,<br />
esplodendo, nella sezione centrale fatta <strong>di</strong> contrasti, <strong>di</strong> raffiche e<br />
folate, dove le verticalit si <strong>di</strong>acronizzano per alimentare un crescendo<br />
che converger in un canto riverberato del violoncello,<br />
tra ombre e risonanze.<br />
Marina Leonar<strong>di</strong><br />
Nicolas Tzortzis<br />
MNSIQUE per flauto, clarinetto, violino, violoncello<br />
e pianoforte<br />
Scritta fra marzo e maggio 2008, lopera ispirata dalla nozione<br />
della memoria a breve termine e cerca <strong>di</strong> applicare in musica<br />
alcune delle sue caratteristiche. Un gran numero <strong>di</strong> brevi oggetti<br />
musicali si collega rapidamente senza avere il momento <strong>di</strong> stabilizzarsi<br />
completamente. Questi oggetti ritornano sempre, cambiati<br />
ogni volta, come memorie <strong>di</strong>storte ed incerte.<br />
Nicolas Tzortzis<br />
*Prima esecuzione assoluta<br />
11 luglio luglio<br />
VENERD ore 21.00<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
FRANCESCO DORAZIO violino<br />
DIVERTIMENTO ENSEMBLE<br />
LORENZO MISSAGLIA flauto<br />
MAURIZIO LONGONI clarinetto<br />
LORENZO GORLI violino<br />
MARTINA RUDIC violoncello<br />
MARIA GRAZIA BELLOCCHIO pianoforte<br />
SANDRO GORLI <strong>di</strong>rettore<br />
LUIS DE PABLO 1930<br />
* Per violino per violino solo 2010 18/20<br />
ALDO CLEMENTI 1925 - 2011<br />
Berceuse per clarinetto basso, viola e violoncello<br />
ad libitum e pianoforte preparato 1979 7<br />
MATTHIAS PINTSCHER 1971<br />
On a Clear Day per pianoforte 2004 8<br />
ALESSANDRO SOLBIATI 1956<br />
* Per Aldo per flauto, clarinetto, violino,<br />
violoncello e pianoforte 2011 5<br />
ANTONIO COVELLO 1985<br />
* Flucht per flauto, clarinetto, violino,<br />
violoncello e pianoforte 2011 8<br />
MARINA LEONARDI 1970<br />
* Quadro per flauto, clarinetto, violino,<br />
violoncello e pianoforte 2011 6<br />
NICOLAS TZORTZIS 1978<br />
Mnsique per flauto, clarinetto, violino,<br />
violoncello e pianoforte 2008 8
Sandro Gorli ha stu<strong>di</strong>ato composizione con Franco Donatoni frequentando contemporaneamente<br />
la facolt <strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong> Milano e <strong>di</strong>plomandosi in pianoforte. Ha svolto attivit <strong>di</strong> ricerca<br />
presso lo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fonologia della RAI <strong>di</strong> Milano e ha seguito i corsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione dorchestra <strong>di</strong><br />
Hans Swarowsky a Vienna. Nel 1977 ha fondato il Divertimento Ensemble, che ancor oggi <strong>di</strong>rige,<br />
svolgendo unintensa attivit concertistica per la <strong>di</strong>ffusione della musica contemporanea. Dal<br />
1990 al 1998 stato <strong>di</strong>rettore principale dellEnsemble Elision <strong>di</strong> Melbourne. Con le due formazioni<br />
ha realizzato negli ultimi anni <strong>di</strong> attivit se<strong>di</strong>ci CD. Ha realizzato con lOrchestra Sinfonica<br />
Siciliana la prima esecuzione italiana della Low Symphony <strong>di</strong> Philip Glass e, alla guida<br />
dellOrchestra Sinfonica <strong>di</strong> Milano G. Ver<strong>di</strong>, ha recentemente inciso due CD interamente de<strong>di</strong>cati a<br />
Bruno Maderna. Fra le sue composizioni, regolarmente eseguite nelle pi importanti manifestazioni<br />
italiane e straniere, ricor<strong>di</strong>amo: Me-Ti, per orchestra, richiesta allautore da Bruno Maderna<br />
per lorchestra RAI <strong>di</strong> Milano premio SIMC 75, Chimera la luce, per sestetto vocale, pianoforte,<br />
coro e orchestra, che ha avuto la sua prima esecuzione al Festival <strong>di</strong> Royan del 76 sotto la <strong>di</strong>rezione<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Sinopoli, On a Delphic Reed, per oboe e 17 esecutori premio SIMC 80, Il bambino<br />
perduto, per orchestra, Quartetto, per archi, Le due Sorgenti, per orchestra da camera, Super flumina,<br />
per oboe, viola e orchestra, scritta per il Festival <strong>di</strong> Babilonia del 1987 premio Citt <strong>di</strong><br />
Trieste del 89 e Requiem, per coro misto a cappella, scritto per La Chapelle Royale <strong>di</strong>retta da<br />
Philippe Herrewege CD Harmonia Mun<strong>di</strong>. Ha vinto, nel 1985, il Premio Europa per il teatro<br />
musicale con lopera Solo e la sua seconda opera, Le mal de lune, andata in scena nel marzo<br />
1994 a Colmar e a Strasburgo. Insegna composizione presso il Conservatorio G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano.<br />
Fondato nel 1977 da alcuni solisti <strong>di</strong> fama internazionale e da alcune fra le prime parti delle due<br />
pi importanti orchestre milanesi, sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Sandro Gorli, il Divertimento Ensemble si<br />
rapidamente affermato in Italia e allestero realizzando fino ad oggi pi <strong>di</strong> 1000 concerti e 10<br />
CD. Nel 1978, secondo anno <strong>di</strong> attivit, entrato nei prestigiosi cartelloni della Societ del<br />
Quartetto <strong>di</strong> Milano e del Festival milanese <strong>Musica</strong> nel Nostro Tempo. Oltre ottanta compositori<br />
hanno de<strong>di</strong>cato nuove composizioni allensemble: questi e numerosi altri hanno contribuito a<br />
creare per il complesso un repertorio cameristico fra i pi rappresentativi della nuova musica, non<br />
solo italiana. Nel 1981 ha debuttato al Teatro alla Scala <strong>di</strong> Milano con lopera Il Sosia <strong>di</strong> Flavio<br />
Testi e con un concerto monografico de<strong>di</strong>cato ad Aldo Clementi. E tornato nel cartellone del<br />
Teatro alla Scala nel 1996, 1997 e nel 1998 con un concerto de<strong>di</strong>cato a Frank Zappa. Presente nei<br />
maggiori festival <strong>di</strong> musica contemporanea in Europa, stato invitato dalla Biennale <strong>di</strong> Venezia 11<br />
volte tra il 1979 e il 2008. Ha effettuato concerti in Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera,<br />
Germania, Austria, Belgio, Olanda, Inghilterra,<br />
Jugoslavia, Polonia, Messico, Stati Uniti,<br />
Argentina, Giappone e Russia, oltre che nelle pi<br />
importanti citt italiane. Fra le sue incisioni: lopera<br />
Solo <strong>di</strong> Sandro Gorli Ricor<strong>di</strong>; tre CD de<strong>di</strong>cati<br />
a Bruno Maderna; unantologia <strong>di</strong> giovani<br />
compositori italiani Fonit Cetra; tre CD monografici<br />
de<strong>di</strong>cati a Giulio Castagnoli, Alessandro<br />
Solbiati e Franco Donatoni Stra<strong>di</strong>varius. Sono<br />
in preparazione due CD de<strong>di</strong>cati a Stefano<br />
Gervasoni e Matteo Franceschini. Nel 2010 ha<br />
ricevuto una menzione al GrandesignEtico<br />
International Award per la sua attivit in favore<br />
dei giovani musicisti.
Francesco DOrazio, nato a Bari, si <strong>di</strong>plomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi<br />
con Carlo Chiarappa, Cristiano Rossi e poi con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum<br />
<strong>di</strong> Salisburgo e Yair Kless presso lAccademia Rubin <strong>di</strong> Tel Aviv. Il suo vasto repertorio spazia dalla<br />
musica antica eseguita con strumenti originali il violinista dellEnsemble LAstre <strong>di</strong> Torino alla<br />
musica classica, romantica e contemporanea. Numerosi compositori hanno scritto per lui lavori<br />
per violino e orchestra: Ivan Fedele, Michele dallOngaro, Michael Nyman, Lorenzo Ferrero,<br />
Gilberto Bosco, Flavio Emilio Scogna, Marco Betta, Fabian Panisello, Nicola Campogrande,<br />
Raffaele Bellafronte. Luis de Pablo gli ha de<strong>di</strong>cato il suo ultimo brano solistico Per violino. Di<br />
particolare rilievo stata la sua lunga collaborazione con Luciano Berio. Nellottobre 2007 ha<br />
inaugurato la 51 a Biennale <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Venezia con le prime assolute del Secondo Concerto per violino<br />
e orchestra e della Suite The Libertine per soprano, violino e orchestra <strong>di</strong> Michael Nyman con<br />
lOrchestra dellAccademia Nazionale <strong>di</strong> Santa Cecilia. Ha tenuto concerti in tutta Europa, Nord e<br />
Sud America, Messico, Cina e Giappone ed effettuato registrazioni <strong>di</strong>scografiche per Decca,<br />
Stra<strong>di</strong>varius e Amadeus. E stato ospite <strong>di</strong> prestigiose istituzioni musicali quali lAccademia<br />
Nazionale <strong>di</strong> Santa Cecilia, New York University, Cadogan Hall a Londra, Cambridge Society for<br />
Early Music <strong>di</strong> Boston, Centre de Musique Baroque de Versailles, British Columbia University <strong>di</strong><br />
Vancouver, Compagnia per la <strong>Musica</strong> in Roma September Concert 2008, South Bank Centre <strong>di</strong><br />
Londra, Frick Collection <strong>di</strong> New York e i Festivals Cervantino in Messico, Breckenridge in<br />
Colorado, MiTo Settembre <strong>Musica</strong>, Lufthansa Festival of Baroque Music in London, Ravello,<br />
Istanbul, Montpellier, Ravenna, Urbino, Postdam, Salzburg, Strasbourg, Stresa e Tanglewood. Lo<br />
scorso 17 marzo a Washington ha preso parte al concerto che ha aperto le celebrazioni negli USA<br />
dei 150 anni dellUnit dItalia suonando con lOrchestra della Fondazione Petruzzelli <strong>di</strong>retta da<br />
Lorin Maazel. Ha tenuto concerti con la OFUNAM e con lOrchestra Filarmonica <strong>di</strong> Citt del<br />
Messico, lOrchestra Sinfonica Nazionale dle de France, lOrchestra Sinfonica Nazionale della<br />
RAI, la NRO <strong>di</strong> Denver, la Filarmonica <strong>di</strong> Timisoara, la Saarlan<strong>di</strong>scher Rundfunk, lOrchestra<br />
Filarmonica <strong>di</strong> Shangai, lOrchestra Filarmonica <strong>di</strong> Nagoya, lOrchestra Filarmonica <strong>di</strong> Torino,<br />
lOrchestra Sinfonica Siciliana, lOrchestra da Camera Reina Sofia <strong>di</strong> Madrid, lAcademia Montis<br />
Regalis, lAccademia Bizantina, la Manitoba Chamber Orchestra, i Solisti Aquilani, nonch le<br />
orchestre ICO <strong>di</strong> Bari, Lecce, LAquila, Lazio, <strong>di</strong>retto tra gli altri, da Boris Brott, Aaron Jay Kernis,<br />
Michael Nyman, Zuohuang Chen, Daniel Kawka, Hansjorg Schellenberger, Luciano Berio e Arturo<br />
Tamayo. Francesco DOrazio stato recentemente insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica<br />
<strong>Musica</strong>le Italiana quale Miglior Solista del 2009, primo violinista italiano a ricevere questo prestigioso<br />
riconoscimento dopo Salvatore Accardo nel 1985. Suona un violino <strong>di</strong> Giuseppe Guarneri<br />
Comte de Cabriac del 1711.
Maria Grazia Bellocchio ha compiuto gli stu<strong>di</strong> musicali al Conservatorio G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano con Antonio Beltrami e<br />
Chiaralberta Pastorelli, <strong>di</strong>plomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione donore, e ha proseguito gli stu<strong>di</strong> alla<br />
Hochschule <strong>di</strong> Berna con Karl Engel e a Milano con Franco Gei. Nelle sue prime apparizioni in pubblico ha eseguito il Concerto<br />
<strong>di</strong> Scriabin con lOrchestra della RAI <strong>di</strong> Milano e il Primo Concerto <strong>di</strong> Beethoven con lOrchestra del Conservatorio <strong>di</strong> Milano e<br />
lOrchestra Sinfonica Siciliana, e Les Noces <strong>di</strong> Strawinsky al Teatro Comunale <strong>di</strong> Bologna. Suona regolarmente per le maggiori<br />
istituzioni concertistiche italiane e straniere. Il suo repertorio spazia da Bach ai giovani compositori contemporanei. Collabora<br />
stabilmente con il Divertimento Ensemble <strong>di</strong>retto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival italiani ed europei.<br />
Ha inciso CD per Ricor<strong>di</strong> e Stra<strong>di</strong>varius con opere <strong>di</strong> Bruno Maderna, Mauro Car<strong>di</strong>, Giulio Castagnoli, Sandro Gorli, Franco<br />
Donatoni, Matteo Franceschini, Stefano Gervasoni. Insegna pianoforte presso lIstituto Superiore <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Musica</strong>li G.<br />
Donizetti <strong>di</strong> Bergamo e tiene regolarmente corsi <strong>di</strong> perfezionamento pianistico de<strong>di</strong>cati al repertorio classico e contemporaneo.<br />
Marco Momi - TRE NUDI<br />
Tre Nu<strong>di</strong> una piccola raccolta <strong>di</strong> tre brani per pianoforte solo.<br />
Sono stati scritti nel 2006 e ad oggi li riconosco essere la base<br />
del mio pensiero pianistico. Ogni brano inteso come una sorta<br />
<strong>di</strong> prosciugamento <strong>di</strong> lavori con organico maggiore: le icone private<br />
delle lamine doro e dargento <strong>di</strong> cui sono vestite, nude. E<br />
nudo e solo il mio pianoforte nellimmaginarsi le sue cadenze.<br />
Non eroico ma nervosamente ironico, plastico, mosso dalla<br />
ricerca <strong>di</strong> una <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong>ntima autenticit piuttosto che da<br />
unesigenza desplorazione del possibile. Le preparazioni e i<br />
modes de jeu non sono altro che segni della sua storia, ricor<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> lingue parlate, ecolalie <strong>di</strong>fferite.<br />
Marco Momi<br />
Aldo Clementi - LOURE<br />
Loure costituito da tre brevi movimenti, caratterizzati dal<br />
ritmo ternario dellomonima danza, e basati sul medesimo<br />
materiale tematico. Questo, come <strong>di</strong> consueto, molto limitato,<br />
con precise connotazioni armoniche, e subisce sovrapposizioni<br />
sempre <strong>di</strong>verse, dando origine ad un contrappunto a quattro<br />
parti, in cui ogni voce ha una <strong>di</strong>versa tonalit. I tre movimenti<br />
presentano <strong>di</strong>versi andamenti: Mosso il primo, Moderato il<br />
secondo, Lento il terzo: il contrappunto viene quin<strong>di</strong> proposto<br />
in modo sempre pi chiaro e lascoltatore ha modo <strong>di</strong> percepire<br />
gradualmente le affascinanti sovrapposizioni intervallari e<br />
la variet dellarticolazione, come osservando la partitura sotto<br />
una lente <strong>di</strong>ngran<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> volta in volta pi potente.<br />
Roberto Prosseda<br />
Gyrgy Kurtag - JTKOK<br />
Nonostante limme<strong>di</strong>ata relazione che si potrebbe istintivamente<br />
ricercare in Mikrokosmos <strong>di</strong> Bartk, Jtkok non un metodo<br />
per lo stu<strong>di</strong>o del pianoforte concepito per i giovani allievi,<br />
bens unopera - secondo le parole del compositore contemporaneo<br />
ungherese - suggerita dal bambino che si <strong>di</strong>mentica <strong>di</strong> se<br />
stesso mentre suona; quel bambino per il quale lo strumento <br />
ancora un gioco. Si tratta infatti <strong>di</strong> unopera che prende le<br />
mosse dallosservazione delle esperienze infantili intorno alla<br />
musica e che cerca <strong>di</strong> esorcizzare tali esperienze attraverso il<br />
recupero della memoria dei traumi <strong>di</strong> chi si accosta alla musica<br />
ancora in giovane et. La memorizzazione delle scale, il conteggio<br />
dei ritmi, lapproccio ritardato con il suono... Tutti questi<br />
momenti vengono superati dalluso quasi liberatorio della<br />
tastiera ad esempio attraverso lutilizzo dei cluster, al fine <strong>di</strong><br />
coinvolgere imme<strong>di</strong>atamente lesperienza sonora. Viene cos a<br />
crearsi un mosaico musicale costituito da decine <strong>di</strong> tessere eterogenee<br />
accostate una allaltra quasi senza soluzione <strong>di</strong> continuit,<br />
un cospicuo numero <strong>di</strong> brevi composizioni, raccolte in<br />
otto volumi, dal 1972 al 1993.<br />
Michele Coralli<br />
Stefano Gervasoni - PRS<br />
Prs un ciclo <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci pezzi, <strong>di</strong>visi in quattro gruppi <strong>di</strong> tre,<br />
attualmente in corso <strong>di</strong> composizione. Le loro caratteristiche<br />
principali sono la brevit e semplicit pi o meno apparente, il<br />
che li fa appartenere alla categoria dei pezzi per bambini nella<br />
duplice e ambigua accezione <strong>di</strong> essere eseguibili da pianisti non<br />
adulti o <strong>di</strong> ispirarsi al mondo dellinfanzia. Do<strong>di</strong>ci piccoli prludes,<br />
cos piccoli da doversi chiamare Prs, cio prati in francese.<br />
Da l il tema soggiacente al ciclo, declinato in quattro modalit<br />
<strong>di</strong>verse, <strong>di</strong> tre in tre pezzi: lapparente spensieratezza <strong>di</strong> un<br />
prato dove giocano bambini e la premonizione <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong><br />
oscuro che dovr succedere e che lo sguardo innocente <strong>di</strong> un<br />
bimbo in grado <strong>di</strong> avvertire anticipatamente, con tutto il<br />
senso <strong>di</strong> minaccia che ladulto non sa o non vuole cogliere.<br />
Stefano Gervasoni<br />
Pascal Dusapin - STUDIO N. 5<br />
Venti anni <strong>di</strong> carriera sono stati necessari a Pascal Dusapin per<br />
decidersi a scrivere una partitura per pianoforte. Non che gli<br />
mancasse familiarit con lo strumento; lo suonava infatti da<br />
lungo tempo, in privato, praticando il jazz e altre forme <strong>di</strong>
improvvisazione. Ma come molti compositori hanno potuto<br />
sperimentare, il pianoforte porta con s un pesante bagaglio<br />
storico, per non <strong>di</strong>re dellabbondanza <strong>di</strong> interpretazioni musicali<br />
degli esecutori. La scala temperata e la serie degli armonici<br />
costringono a unattenzione alle implicazioni armoniche e tonali<br />
maggiore che scrivendo per altri strumenti. Gli Stu<strong>di</strong> superano<br />
queste <strong>di</strong>fficolt con grande abilit; assolutamente i<strong>di</strong>omatici<br />
nelluso dellarmonia, della sonorit e dellarticolazione, essi prevengono<br />
tuttavia ogni assimilazione troppo facile a modelli esistenti.<br />
… Dusapin ha <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> considerare questi pezzi pi<br />
che degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> virtuosismo nel senso tra<strong>di</strong>zionale del termine,<br />
degli autentici stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> composizione racchiusi uno nellaltro<br />
come delle bamboline russe matriochka. … La scrittura pianistica<br />
riprende certi aspetti delle prime opere <strong>di</strong> Dusapin, ma<br />
sviluppandoli in una <strong>di</strong>mensione pi originale. Le figure musicali,<br />
ispide, e non levigate e fra loro omogenee, presentano dei<br />
violenti contrasti <strong>di</strong>namici e <strong>di</strong> articolazione, anche nei passaggi<br />
lenti. La tessitura volutamente limitata, conferisce un grado<br />
ulteriore <strong>di</strong> tristezza a una musica <strong>di</strong> lamentazione, che si<br />
ritrova in numerosi pezzi. Vi si riflette anche linteresse <strong>di</strong><br />
Dusapin per le musiche popolari francesi, greche e del mondo<br />
arabo pi esplicitamente nella melo<strong>di</strong>a dal carattere popolare<br />
del secondo stu<strong>di</strong>o. La sua curiosit per la scrittura pianistica<br />
derivata dal jazz si ritrova nelluso <strong>di</strong> unarticolazione nella<br />
quale lultima nota <strong>di</strong> una frase leggermente separata e accentata.<br />
La musica ha sempre un carattere <strong>di</strong> improvvisazione e le<br />
strutture pi complesse sembrano nascere spontaneamente da<br />
motivi semplici, presentati allinizio dei pezzi. I primi quattro<br />
stu<strong>di</strong> costituiscono una evidente unit e sono spesso stati presentati<br />
insieme. Il ciclo avrebbe potuto concludersi cos. Ma con<br />
il pezzo pi strano <strong>di</strong> tutti, il quinto, entriamo in un altro<br />
mondo che contrasta violentemente con quello precedente. Le<br />
melo<strong>di</strong>e, i gesti e le armonie, bench legati agli stu<strong>di</strong> precedenti,<br />
generano una struttura luminosa e in espansione; la raccomandazione<br />
espressa <strong>di</strong> utilizzare il meno possibile il pedale porta<br />
invece a una musica rarefatta, arida, <strong>di</strong>sperata, apparentemente<br />
incapace <strong>di</strong> andare oltre loscillazione tra il si e il la bemolle.<br />
Ian Pace<br />
Sandro Gorli - CARILLON<br />
Carillon de<strong>di</strong>cato alla memoria <strong>di</strong> Aldo Clementi. A lui e alla<br />
sua musica mi hanno sempre legato simpatia e affinit. Il suono<br />
del carillon sempre stato molto caro ad Aldo e torna evocato<br />
in molte sue composizioni. Tempo fa mi capitato <strong>di</strong> soffermarmi<br />
a ripensare a lui, ai nostri incontri e questo pezzo scaturito<br />
dallimmagine nata da quel ricordo.<br />
Sandro Gorli<br />
*Prima esecuzione assoluta<br />
22 luglio luglio<br />
SABATO ore 12.30<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
MARIA GRAZIA BELLOCCHIO pianoforte<br />
MARCO MOMI 1978<br />
Tre Nu<strong>di</strong> 2006 6<br />
ALDO CLEMENTI 1925 - 2011<br />
Loure 1998 4<br />
GYRGY KURTAG 1926<br />
da Jtkok: Fancifully, Les A<strong>di</strong>eux in Jancek Manier,<br />
Pen Drawing, Vale<strong>di</strong>ction to Erzsbet Schar,<br />
Antifona fiszben, Doina 7<br />
STEFANO GERVASONI 1962<br />
da Prs: Pr lu<strong>di</strong>que, Pr lubrique 2008-2010 5<br />
PASCAL DUSAPIN 1955<br />
Stu<strong>di</strong>o n. 5 2000 5<br />
SANDRO GORLI 1948<br />
* Carillon 2011 5
Roberto Prosseda ha recentemente guadagnato una notoriet internazionale in seguito alle<br />
quattro incisioni Decca de<strong>di</strong>cate a musiche ine<strong>di</strong>te <strong>di</strong> Felix Mendelssohn, unanimemente elogiate<br />
dalle pi autorevoli riviste specializzate American Record Guide, Fanfare, Diapason, Fono<br />
Forum, Amadeus. Ha suonato come solista con la Filarmonica della Scala, la Gewandhaus<br />
Orchester <strong>di</strong> Lipsia, la Mozarteum Orchester <strong>di</strong> Salisburgo, lOrchestra Santa Cecilia <strong>di</strong> Roma, i<br />
Berliner Symphoniker, la New Japan Philharmonic, la Moscow State Philharmonic, la Bruxelles<br />
Philharmonic. In Italia ha tenuto concerti per il Teatro alla Scala, lOrchestra Ver<strong>di</strong> e Serate<br />
<strong>Musica</strong>li <strong>di</strong> Milano, lAccademia Filarmonica Romana, il Teatro la Fenice <strong>di</strong> Venezia, il Maggio<br />
<strong>Musica</strong>le Fiorentino e gli Amici della <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Firenze, lUnione <strong>Musica</strong>le <strong>di</strong> Torino, il Teatro<br />
Comunale <strong>di</strong> Bologna, il Festival Pontino, il Festival Pianistico <strong>di</strong> Bergamo e Brescia, la Biennale <strong>di</strong><br />
Venezia. Nato a Latina nel 1975, ha intrapreso gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> pianoforte con Anna Maria Martinelli e<br />
Sergio Cafaro. Alla sua formazione hanno contribuito Dmitri Bashkirov, Leon Fleisher, Alexander<br />
Lonquich, William Nabor, Boris Petrushansky, Franco Scala, Charles Rosen, Karl Ulrich Schnabel,<br />
Fou Tsong, docenti con cui ha stu<strong>di</strong>ato presso lAccademia Pianistica <strong>di</strong> Imola, lInternational<br />
Piano Foundation e ai corsi <strong>di</strong> Sermoneta. Si affermato in vari concorsi internazionali Micheli<br />
<strong>di</strong> Milano, Casagrande <strong>di</strong> Terni, Schubert <strong>di</strong> Dortmund, Mozart <strong>di</strong> Salisburgo. Oltre a<br />
Mendelssohn, ha inciso tutte le opere pianistiche <strong>di</strong> Petrassi e Dallapiccola e, per la Decca, un<br />
album chopiniano <strong>di</strong> grande successo. Recentemente si esibito in recital al Teatro alla Scala,<br />
allAccademia <strong>di</strong> Santa Cecilia, al Rossini Opera Festival, e in concerti come solista con la London<br />
Philharmonic, la Calgary Philharmonic e la Gewandhaus Orchester <strong>di</strong> Lipsia. Con questultima,<br />
<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> Riccardo Chailly, ha inciso il Concerto ine<strong>di</strong>to in mi minore <strong>di</strong> Mendelssohn per la Decca.<br />
Roffredo Caetani
Franz Liszt spesso ricordato come il pi grande pianista <strong>di</strong><br />
tutti i tempi e linventore del recital pianistico. Ma la sua<br />
importanza storica va ben oltre: Liszt stato uno dei pi gran<strong>di</strong><br />
e imprescin<strong>di</strong>bili innovatori nella storia della musica occidentale,<br />
non solo per gli enormi progressi che ha fatto compiere<br />
alla tecnica pianistica e, <strong>di</strong> pari passo, alla costruzione<br />
del pianoforte , ma soprattutto per la sua concezione estetica<br />
e formale, spesso <strong>di</strong> sconvolgente modernit. Sono infatti<br />
molteplici le influenze che egli ha esercitato su vari compositori<br />
del Novecento: questo programma, a chiusura del convegno<br />
Liszt, Caetani e la musica doggi, intende dunque evidenziare<br />
il forte legame che unisce alcuni aspetti della poetica<br />
<strong>di</strong> Franz Liszt ad alcuni musicisti a lui posteriori, con particolare<br />
riferimento a Roffredo Caetani, <strong>di</strong> cui questanno si celebra<br />
il 50 o anniversario della morte. Proprio Caetani stato, in<br />
Italia, un importante anello <strong>di</strong> congiunzione per tramandare la<br />
lezione impartita da Liszt alla generazione <strong>di</strong> compositori successiva.<br />
Ad essa apparteneva anche Goffredo Petrassi, che<br />
nella sua Toccata <strong>di</strong>mostra un esplicito debito verso la tecnica<br />
pianistica e le suggestioni arcaicizzanti <strong>di</strong> certa musica <strong>di</strong><br />
Liszt. Nella seconda parte del programma sono presentati<br />
alcuni Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ligeti, Clementi e Fedele. Essi, ben lungi dallessere<br />
Stu<strong>di</strong> in senso puramente tecnico-<strong>di</strong>dattico, indagano<br />
alcune potenzialit nascoste del linguaggio pianistico, secondo<br />
la concezione dello Stu<strong>di</strong>um che trascende laspetto puramente<br />
virtuosistico-atletico: un approccio, dunque, comune a<br />
quello degli Stu<strong>di</strong> Trascendentali <strong>di</strong> Liszt. Michele dallOngaro<br />
in Autodaf esalta, invece, laspetto gestuale e istrionico della<br />
performance pianistica. noto che Liszt, grande uomo <strong>di</strong> palcoscenico,<br />
aveva una gestualit estremizzata e teatrale, che<br />
usava ad arte per conquistare e stregare il suo pubblico. Egli<br />
fu probabilmente il primo a sviluppare con la sua peculiare<br />
scrittura pianistica un linguaggio corporeo sistematico, finalizzato<br />
allespressione poetica e al coinvolgimento emozionale<br />
del pubblico. Le raffiche <strong>di</strong> ottave, le lunghe pause, i salti vertiginosi<br />
assumono quin<strong>di</strong> una valenza semantica che va oltre il<br />
dato puramente au<strong>di</strong>tivo o strutturale. Ci sar evidente<br />
anche nella grande Fantasia quasi Sonata aprs une lecture de<br />
Dante, che conclude il concerto <strong>di</strong>mostrando ancora una volta<br />
la completezza e la visionariet della poetica lisztiana.<br />
Roberto Prosseda<br />
22 luglio luglio<br />
SABATO ore 21.00<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
ROBERTO PROSSEDA pianoforte<br />
FRANZ LISZT 1811 - 1886<br />
Il Penseroso 4<br />
ROFFREDO CAETANI 1871 - 1961<br />
Ballata op. 9 in Fa <strong>di</strong>esis minore 6<br />
Variazioni op. 7 su un Prelu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Chopin 14<br />
GOFFREDO PETRASSI 1904 - 2003<br />
Toccata 1933 7<br />
FRANZ LISZT<br />
Leggenda <strong>di</strong> S. Francesco <strong>di</strong> Paola<br />
che cammina sulle acque 9<br />
FRANZ LISZT<br />
Leggenda <strong>di</strong> S. Francesco dAssisi<br />
che pre<strong>di</strong>ca agli uccelli 11<br />
GYRGY LIGETI 1923 - 2006<br />
tude n. 5 Arc-en-ciel 1985 4<br />
ALDO CLEMENTI 1925 - 2011<br />
Stu<strong>di</strong>o 2 sulla monotonia 2004 5<br />
IVAN FEDELE 1953<br />
2 tudes Borales: n. 1, n. 3 1990 5<br />
MICHELE DALLONGARO 1957<br />
Autodaf 1992 7<br />
FRANZ LISZT<br />
Fantasia quasi Sonata aprs une lecture de Dante 15
Franz Liszt
Italia! Italia! ... S, sempre luomo ispirato, filosofo, artista o poeta, si sentir tormentato da un male segreto,<br />
da unaspirazione ardente verso <strong>di</strong> te. Il male dItalia sar sempre il male delle anime belle;<br />
tutte torneranno a <strong>di</strong>re con il misterioso fanciullo <strong>di</strong> Goethe: Dahin! Dahin!, Laggi, laggi!<br />
Franz Liszt<br />
da Lettres dun bachelier s musique, pubblicata sulla Gazette musicale de Paris il 12 febbraio 1837<br />
Franz Liszt 1811-1886 stato il compositore che pi ha valorizzato il patrimonio letterario ed artistico italiano attraverso la<br />
sua musica. Tra il 1837 e il 1839 Liszt viaggi in Italia per circa due anni, soggiornando presso il Lago <strong>di</strong> Como, a Milano, Firenze,<br />
Lucca, Pisa e Roma. Si lasci affascinare e permeare dalle bellezze dellarte e dei paesaggi italiani e lesse avidamente molti capolavori<br />
della nostra letteratura. Infine visse quasi stabilmente a Roma a partire dal 1861 fino alla fine della sua vita. Era arrivato<br />
nella Citt Eterna per contrarre il matrimonio con la principessa Carolyne von Sayn Wittgenstein, che peraltro non riusc a sposare<br />
a causa <strong>di</strong> problemi burocratici legati al precedente matrimonio <strong>di</strong> lei. Nel 1865 prese gli or<strong>di</strong>ni minori e il suo legame con<br />
lItalia e con la religione cattolica <strong>di</strong>venne un elemento portante della sua vita. Durante il suo soggiorno a Roma ebbe modo <strong>di</strong><br />
frequentare la famiglia Caetani, <strong>di</strong>ventando amico <strong>di</strong> Michelangelo Caetani e seguendo i primi passi <strong>di</strong> Roffredo Caetani nel suo<br />
percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o musicale.<br />
Le musiche <strong>di</strong> Liszt presenti in questo programma sono tutte ispirate allItalia e concepite durante i suoi soggiorni italiani. Il<br />
Penseroso e la Fantasia quasi sonata aprs une lecture de Dante sono tratti da Annes de Plerinage, Italie, una raccolta <strong>di</strong> brani<br />
pubblicati nel 1858 ma inizialmente concepiti da Liszt durante il primo soggiorno italiano, tra il 1837 e il 1839. Si tratta <strong>di</strong> una<br />
sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> viaggio in cui lestrema padronanza del linguaggio strumentale si coniuga con unacuta capacit <strong>di</strong> penetrazione<br />
della cultura e delle caratteristiche delle fonti ispiratrici. Accade cos che Liszt riesca a farci apprezzare ancor pi larte <strong>di</strong><br />
Raffaello, Michelangelo, Dante e <strong>di</strong> Petrarca, trasponendola in musica con grande sensibilit e rispetto. Il Penseroso un<br />
modernissimo brano basato su un tema ossessivo: incentrato sulla nota mi, ripetuta con continui cambi <strong>di</strong> armonia. Si ispira<br />
alla tomba <strong>di</strong> Lorenzo de Me<strong>di</strong>ci, scolpita da Michelangelo presso le Cappelle Me<strong>di</strong>cee a Firenze. Liszt ha anche posto in partitura<br />
come motto un Sonetto dello stesso Michelangelo, che rende bene latmosfera cupa e angosciante del brano:<br />
Grato m il sonno, e pi lesser <strong>di</strong> sasso.<br />
Mentre che il danno e la vergogna dura.<br />
Non veder, non sentir m gran ventura<br />
Per non mi destar, deh-parla basso!<br />
Il tono plumbeo del testo trova unadeguata corrispondenza nellossessiva ripetizione <strong>di</strong> vuote ottave con ritmo puntato, che <strong>di</strong><br />
volta in volta rivestono armonie <strong>di</strong>verse, latrici <strong>di</strong> scuri presagi.<br />
Roffredo Caetani 1871 - 1961 uno dei pi interessanti compositori italiani vissuti a cavallo del 1900, anche se la sua notoriet<br />
non ancora adeguata allelevata statura artistica della sua musica. Lorigine aristocratica gli consent <strong>di</strong> avere contatti fin da<br />
bambino con eminenti personalit della cultura del tempo. Figlioccio <strong>di</strong> Liszt e allievo <strong>di</strong> Sgambati, Caetani ebbe modo <strong>di</strong> conoscere<br />
le pi attuali tendenze musicali della sua epoca, facendole proprie e filtrandole con la sua personale sensibilit. Egli de<strong>di</strong>c<br />
al pianoforte una parte cospicua della sua pur non estesa produzione compositiva. Tratti salienti della sua cifra stilistica sono la<br />
concezione fatalistica della narrazione musicale, la pre<strong>di</strong>lezione <strong>di</strong> atmosfere cupe e <strong>di</strong> sonorit sfumate: un gusto forse ere<strong>di</strong>tato<br />
proprio dalle musiche del tardo Liszt. Luso sistematico <strong>di</strong> una rigorosa polifonia e la costante ricerca <strong>di</strong> armonie molto ar<strong>di</strong>te<br />
e <strong>di</strong>ssonanti testimoniano una solida formazione compositiva e unampia apertura alle pi moderne correnti culturali europee.<br />
La Ballata in fa <strong>di</strong>esis minore op. 9 1899 forse il pi moderno e ispirato tra i brani pianistici <strong>di</strong> Roffredo Caetani, in virt<br />
degli ar<strong>di</strong>ti cromatismi e dellossessiva insistenza sul pedale <strong>di</strong> tonica <strong>di</strong> fa <strong>di</strong>esis minore. Il tono narrativo mutuato da antiche<br />
leggende me<strong>di</strong>evali, presente anche nelle Ballate <strong>di</strong> Chopin e <strong>di</strong> Brahms, assume qui un carattere fatalistico. Questo accentuato<br />
dalla costante, imperterrita scansione ritmica in tempo ternario che, senza alcuna soluzione <strong>di</strong> continuit, innerva tutto larco<br />
formale del brano, rafforzandone la coesione e la tensione drammatica. Roffredo fu un profondo e appassionato conoscitore
delle opere <strong>di</strong> Wagner: nella Ballata si possono infatti scorgere numerose suggestioni wagneriane, qui efficacemente trasposte<br />
nella scrittura pianistica. La pre<strong>di</strong>lezione per il registro grave del pianoforte determina un clima <strong>di</strong> stregata cupezza. Ne deriva<br />
un senso <strong>di</strong> inquieto pessimismo, non pi ancorato ad esperienze concrete, bens sublimato ad un superiore livello <strong>di</strong> astrazione.<br />
Le Douze Variations sur un Prlude de Chopin op. 7 1898 sono basate sul celebre Prelu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Chopin op. 28 n. 20 in do<br />
minore. Questo viene dapprima presentato nella sua versione originale, ma senza la ripetizione della seconda parte. In ciascuna<br />
variazione esso subisce sempre maggiori rielaborazioni fino a perdere del tutto i connotati melo<strong>di</strong>ci e armonici originari.<br />
Caetani attua dunque un processo <strong>di</strong> graduale appropriazione dei contenuti emotivi del tema chopiniano, scorporandoli e sviluppandoli<br />
in maniera estrema e ra<strong>di</strong>cale, specialmente nelle variazioni finali. La scrittura sfrutta le conquiste della tecnica pianistica<br />
<strong>di</strong> Liszt con unadeguata valorizzazione delle potenzialit <strong>di</strong>namiche e coloristiche del pianoforte. Non mancano riferimenti<br />
al pianismo <strong>di</strong> Schumann Variazioni III e IV, <strong>di</strong> Chopin la Variazione VI ricorda moltissimo il Notturno op. 48 n. 1 e <strong>di</strong><br />
Mendelssohn la Variazione XII cita quasi esplicitamente un passaggio ad accor<strong>di</strong> alternati delle Variations Serieuses. Il pregio<br />
maggiore <strong>di</strong> questa rara composizione sta tuttavia nella profon<strong>di</strong>t dei contenuti emozionali, che, prendendo spunto dalla poesia<br />
del prelu<strong>di</strong>o chopiniano, ne sviluppano la variet degli stati danimo con risultati <strong>di</strong> altissima levatura artistica, soprattutto<br />
nei momenti pi intimi e in particolare nelle Variazioni VI, VIII e X.<br />
Goffredo Petrassi ha raccolto la lezione lisztiana sotto <strong>di</strong>versi aspetti, e il suo linguaggio pianistico mostra numerosi punti <strong>di</strong><br />
contatto con quello <strong>di</strong> Caetani, per lattenzione alla costruzione polifonica e per il gusto timbrico che tende a preferire sonorit<br />
gravi e solenni. Nella Toccata 1933 Petrassi riesce a sintetizzare in maniera originale il genere della toccata barocca <strong>di</strong><br />
Frescobal<strong>di</strong>, basata su figurazioni virtuosistico-improvvisative e sul contrappunto, con la toccata novecentesca, caratterizzata<br />
da una forte propulsione ritmica. Dopo un inizio fugato, il pezzo presenta un progressivo ispessimento della scrittura, con gran<strong>di</strong><br />
crescendo che sfociano in sonorit maestose, tipiche dei ripieni organistici. Segue una seconda parte pi percussiva e motoria,<br />
ricca <strong>di</strong> vivacit ritmica, che conduce alla coda: una ripresa del fugato iniziale, in unatmosfera ancor pi intima e contemplativa.<br />
Liszt compose le Deux Lgendes a Roma tra il 1861 e il 1863, prendendo spunto da due episo<strong>di</strong> della vita <strong>di</strong> due gran<strong>di</strong> Santi italiani:<br />
San Francesco dAssisi e San Francesco <strong>di</strong> Paola. Nelle<strong>di</strong>zione originale Liszt riporta i testi su cui si basato, tratti rispettivamente<br />
dai Fioretti <strong>di</strong> San Francesco dAssisi e dalla Vita <strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Paola descritta da Giuseppe Miscimarra. Si tratta<br />
quin<strong>di</strong> ancora <strong>di</strong> un omaggio allItalia, questa volta focalizzato sullaspetto mistico e spirituale della nostra tra<strong>di</strong>zione cristiana.<br />
La Leggenda <strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Paola che cammina sulle acque racconta il miracolo del Santo che attravers lo stretto <strong>di</strong><br />
Messina a pie<strong>di</strong>, approdando indenne in Sicilia nonostante le con<strong>di</strong>zioni avverse. Liszt rende appieno sia la serena energia spirituale<br />
<strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Paola, sia la sconvolgente forza del mare in tempesta, con sonorit materiche che sfruttano in particolare<br />
le risonanze del registro grave. La Leggenda <strong>di</strong> San Francesco dAssisi che pre<strong>di</strong>ca agli uccelli riflette invece lapproccio<br />
serafico e la fede incrollabile <strong>di</strong> San Francesco, in un <strong>di</strong>alogo armonioso e mistico con gli uccelli. Il loro canto riprodotto al pianoforte<br />
con figurazioni nel registro sovracuto, che lasciano presagire le conquiste timbriche <strong>di</strong> Ravel e Messiaen. suggestivo<br />
ipotizzare che Liszt sia stato ispirato dallatmosfera incantata <strong>di</strong> Ninfa, dove egli soggiorn in quegli anni, per la composizione<br />
<strong>di</strong> questo brano.<br />
La peculiare ricerca <strong>di</strong> sonorit cristalline, circondate da particolari risonanze ottenute con il pedale, accomuna questa<br />
Leggenda allo Stu<strong>di</strong>o n. 5 <strong>di</strong> Ligeti, Arc-en-ciel. Qui Ligeti a sua volta esplora le particolari risonanze del registro acuto del<br />
pianoforte, suscitate da particolari successioni armoniche, <strong>di</strong> grande raffinatezza e poesia. Elementi jazz affiorano <strong>di</strong> continuo,<br />
immersi in un gioco timbrico <strong>di</strong> chiara ascendenza impressionista e, in<strong>di</strong>rettamente, lisztiana. Perch arc-en-ciel? Forse per la<br />
tenera fragilit della trama contrappuntistica, o per liridescenza delle sonorit, o per i colori armonici sempre cangianti e a<br />
volte non detti o <strong>di</strong>pinti, ma soltanto suggeriti.<br />
Nello Stu<strong>di</strong>o 2 sulla monotonia, del 2004, Aldo Clementi esaspera la ricerca <strong>di</strong> un incanto timbrico dato da particolari risonanze,<br />
spingendosi quasi alla sospensione della percezione <strong>di</strong> scansione temporale. Ci avviene attraverso un complesso con-
trappunto a quattro parti, che ripropongono costantemente e in <strong>di</strong>versi registri un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> due sole note, La e Si bemolle,<br />
derivate dal nome <strong>di</strong> Mario Bortolotto, de<strong>di</strong>catario del brano. Il <strong>di</strong>segno contrappuntistico d vita ad un complesso groviglio <strong>di</strong><br />
linee, che si evolve continuamente, pur sembrando sempre identico a se stesso. La scansione ritmica generale , infatti, costantemente<br />
basata sulla pulsazione <strong>di</strong> croma, ma ogni singola voce caratterizzata da un profilo metrico <strong>di</strong>verso, che si ripete con<br />
continui cambiamenti. Larticolazione cantabile, dolce o staccato e la <strong>di</strong>namica mf, mp, p, pp, o ppp sono <strong>di</strong>fferenziate per<br />
ogni linea, <strong>di</strong>mostrando come la percezione della monotonia possa essere paradossalmente alimentata da unestrema variet<br />
degli elementi musicali.<br />
Ivan Fedele nelle tudes Borales indaga a sua volta il parametro timbrico, ma con un notevole rigore formale ed unestrema<br />
precisione nellelaborazione del materiale sonoro. Fedele spesso utilizza il pedale centrale del pianoforte, che consente <strong>di</strong> lasciar<br />
vibrare soltanto alcune note dello strumento, anche quando il pianista non ha la possibilit <strong>di</strong> tenere abbassati i tasti corrispondenti.<br />
Oggetto delle tudes Borales , dunque, la risonanza, intesa non solo come fenomeno acustico, ma anche come para<strong>di</strong>gma<br />
per laffermazione dellidentit <strong>di</strong> ogni oggetto sonoro. Il primo Stu<strong>di</strong>o costituito da una serie <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> basati su pochi,<br />
ripetuti intervalli: settima maggiore, quarta e quinta giusta. Anche la <strong>di</strong>namica e le prescrizioni <strong>di</strong> articolazione sono altrettanto<br />
attente e limitate, cos da generare una simmetrica struttura timbrica che alla base dello svolgimento formale del brano. Il<br />
terzo Stu<strong>di</strong>o potrebbe considerarsi uno stu<strong>di</strong>o sulle acciaccature ribattute. Ma il vero protagonista <strong>di</strong> questa sezione lo spazio<br />
armonico in cui queste due note rimbalzano, accuratamente delimitato dalla selezione delle risonanze ottenuta con il pedale<br />
tonale. Le fulminee acciaccature ribattute, che arrivano fino a quattro ripetizioni della stessa nota, gravitano rapi<strong>di</strong>ssime, e<br />
impreve<strong>di</strong>bili come elettroni, attorno ad un nucleo mai evidente, identificabile con il do centrale, che rappresenta lasse <strong>di</strong> simmetria<br />
attorno al quale si snodano i <strong>di</strong>segni intervallari. La sezione B, per contrasto, invece costituita da una tesissima linea <strong>di</strong><br />
note lunghe e raddoppiate a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> due ottave. Qui lo spazio <strong>di</strong> risonanza della sezione precedente si concreta in un canto<br />
ben percepibile e luminosissimo, trasformando quellinquietu<strong>di</strong>ne gi prevista dallin<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> andamento Un poco inquieto<br />
in una tensione verso mon<strong>di</strong> sospesi e ultraterreni.<br />
In Autodaf 1992 Michele dallOngaro dunque sfrutta appieno le potenzialit evocative e gestuali del linguaggio corporeo<br />
connesso con lesecuzione al pianoforte in modo estremamente efficace e suggestivo. La composizione <strong>di</strong>visa in cinque movimenti,<br />
ognuno dei quali estremizza un <strong>di</strong>verso aspetto espressivo, un <strong>di</strong>verso tipo <strong>di</strong> eresia musicale per cui qualcuno potrebbe<br />
essere condannato: attese e sospensioni il primo movimento, languore e sogno il secondo: una ninna nanna su soli tasti<br />
bianchi, schizofrenia e isterismo il terzo, che ricorda un pianista jazz impazzito, rintocchi <strong>di</strong> campane il quarto, cluster e<br />
aggressivit sfrenata il quinto. Lautore paragona linterpretazione <strong>di</strong> Autodaf ad un atto <strong>di</strong>vinatorio o alla lettura dei tarocchi,<br />
per sottolineare il particolare rapporto che deve crearsi tra il pianista e la partitura. In tal senso questultima, anche se scritta<br />
minuziosamente, pu essere interpretata come un canovaccio, da cui lesecutore prenda spunto per una propria rielaborazione<br />
il pi possibile creativa ed in<strong>di</strong>viduale del messaggio artistico. Liszt sarebbe stato un gran<strong>di</strong>ssimo interprete <strong>di</strong> Autodaf.<br />
La Fantasia quasi Sonata aprs une lecture de Dante un affresco musicale <strong>di</strong> vaste <strong>di</strong>mensioni ispirato alla Divina<br />
Comme<strong>di</strong>a e in particolare allInferno. Liszt riesce qui a rappresentare il clima cupo e sconvolgente dellInferno, i lamenti dei<br />
dannati, lo sguardo impaurito e sgomento <strong>di</strong> Dante. Non si tratta, per, <strong>di</strong> musica a programma. In questo caso, infatti, Liszt<br />
non ha <strong>di</strong>chiarato alcun esplicito riferimento a personaggi o episo<strong>di</strong> della Divina Comme<strong>di</strong>a. Nella sezione centrale del brano,<br />
tuttavia, pare chiaramente in<strong>di</strong>viduabile lepiso<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Paolo e Francesca. Lo sguardo <strong>di</strong> Dio altrettanto percepibile ed assume<br />
sempre maggiore evidenza nella parte conclusiva, in cui il tema del corale gi ascoltato in precedenza ritorna con una luce prorompente,<br />
quasi a sottolineare lonnipotenza <strong>di</strong> Dio e il suo definitivo trionfo sul Male.<br />
Roberto Prosseda
Eliss Virsaladze cresciuta a Tiblisi, in una famiglia che per generazioni ha partecipato attivamente<br />
alla vita culturale e artistica della Georgia. Ha iniziato a stu<strong>di</strong>are piano con la nonna, la<br />
professoressa Anastasia Virsaladze. Dopo aver frequentato il Conservatorio, ha lasciato la citt<br />
natale e si trasferita a Mosca. A ventanni si aggiu<strong>di</strong>cata il terzo premio nel famoso Concorso<br />
ajkovskij. A Mosca ha proseguito gli stu<strong>di</strong> con Heinrich Neuhaus e Yakov Zak. Questi insegnanti<br />
<strong>di</strong> grande talento lhanno immersa nella rinomata tra<strong>di</strong>zione russa della pedagogia del pianoforte.<br />
Non sorprende pertanto che sia considerata uninsegnante <strong>di</strong> eccezionale bravura e che i suoi studenti<br />
abbiano ottenuto straor<strong>di</strong>nari riconoscimenti. Eliss Virsaladze insegna regolarmente al<br />
Conservatorio <strong>di</strong> Mosca e alla Munich Musikhochschule ed ha partecipato come membro della<br />
giuria a pressoch tutti i pi importanti concorsi internazionali: Santander, Geza Anda <strong>di</strong> Zurigo e<br />
Rubinstein <strong>di</strong> Tel Aviv. A ventiquattro anni ha vinto il primo premio al Concorso Schumann <strong>di</strong><br />
Zwickau. La pianista altres nota per il vasto repertorio che si estende fino a comprendere i compositori<br />
russi moderni. Eliss Virsaladze si esibisce regolarmente a Londra, Milano, Roma, Parigi,<br />
Lisbona, Berlino e Barcellona; ha tenuto concerti in duo con Natalia Gutman a Vienna, Berlino,<br />
Bruxelles, Madrid, Monaco, Milano, Ginevra e Losanna, solo per citare le principali citt europee.<br />
Con il repertorio <strong>di</strong> musica da camera e con orchestre quali la Petersburg Philharmonic e la Royal<br />
Philharmonia London ha effettuato tourne nel Nord America, in Giappone e in Europa. Eliss<br />
Virsaladze appare inoltre regolarmente con prestigiose orchestre in Francia, Germania, Italia,<br />
Spagna, Svizzera, Stati Uniti e in altri paesi, collaborando con <strong>di</strong>rettori dorchestra quali Rudolf<br />
Barschai, Kyril Kondraschin, Riccardo Muti, Kurt Sanderling, Wolfgang Sawallisch, Evgeny<br />
Svetlanov, Juri Temirkanov o Antoni Wit. Letichetta Live Classics, con cui ha pubblicato numerose<br />
opere, apre unampia prospettiva sulla personalit musicale <strong>di</strong> Eliss Virsaladze.
Liszt nutriva una grande ammirazione per Chopin, che aveva<br />
conosciuto a Parigi. E linfluenza esercitata dal compositore<br />
polacco emerge in molte sue composizioni. Ne sono un esempio<br />
i Tre Stu<strong>di</strong> da concerto composti nel 1848, dove linventiva<br />
tecnica si fonde con una grande eleganza formale e finezza<br />
melo<strong>di</strong>ca. Il sottotitolo Caprices potiques si trovava nelle<strong>di</strong>zione<br />
originale francese, cos come i titoli dei singoli brani: Il<br />
lamento, dominato da un canto intensamente espressivo; La<br />
leggerezza, una sorta <strong>di</strong> perpetuum mobile e insieme esercizio<br />
per le cinque <strong>di</strong>ta; Un sospiro, imperniato su una semplice<br />
melo<strong>di</strong>a, cantabile e dal carattere elegiaco dolce, con grazia,<br />
ma da suonarsi a mani alternate, perch sovrapposta a<br />
un continuo fluire <strong>di</strong> arpeggi. Da Parigi, Liszt se ne era andato<br />
nel 1835, insieme alla contessa Marie dAgoult: una fuga damore<br />
che dur quattro anni e che port il compositore in<br />
Svizzera e in Italia. Questi viaggi ispirarono una specie <strong>di</strong> <strong>di</strong>ario<br />
musicale, i tre cicli delle Annes de plerinage, un autoritratto<br />
psicologico, strettamente legato a spunti letterari, che<br />
rappresentarono altrettanti stimoli per una ricerca sistematica<br />
<strong>di</strong> tutte le risorse espressive del pianoforte. Il secondo ciclo<br />
de<strong>di</strong>cato allItalia, pubblicato nel 1858, si ispira alla letteratura<br />
e allarte italiana, da Dante a Petrarca, da Michelangelo a<br />
Raffaello: fu proprio un <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> Raffaello, Lo sposalizio<br />
della Vergine, a suggerire a Liszt il primo pezzo del ciclo, una<br />
pagina dalle forme semplici e pure, <strong>di</strong> grande delicatezza timbrica,<br />
che prende avvio da una semplice melo<strong>di</strong>a pentatonica,<br />
trasformata in una specie <strong>di</strong> marcia nuziale, e che raggiunge<br />
un climax attraverso sofisticate armonie e originali progressioni.<br />
Dalla stessa raccolta tratto il Sonetto 104 del Petrarca,<br />
trasposizione pianistica <strong>di</strong> un precedente lavoro vocale. La<br />
poesia petrarchesca Pace non trovo, e non ho da far guerra,<br />
e temo e spero, e brucio, e son <strong>di</strong> ghiaccio si traduce in un<br />
gioco <strong>di</strong> contrasti musicali, un breve prelu<strong>di</strong>o dal carattere <strong>di</strong><br />
recitativo, una melo<strong>di</strong>a elegiaca molto espressivo, gran<strong>di</strong><br />
slanci vibrato, con esultazione e squarci <strong>di</strong> tristezza languido,<br />
dolce dolente. Oltre allarte e alla letteratura italiana,<br />
un altro tema ricorrente nella poetica lisztiana il personaggio<br />
<strong>di</strong> Mefistofele, alla base <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>aboliche, caustiche<br />
pagine pianistiche, elemento opposto e complementare<br />
alla ricerca del sacro che domina in gran parte delle opere dellultimo<br />
periodo Chi crede in Dio non pu mettere in dubbio<br />
lesistenza del Maligno. Il Mephisto Walzer n.1, composto<br />
tra il 1859 e il 1860 un pezzo trascinante e virtuosistico, che<br />
evoca la scena faustiana della danza nella locanda: le iniziali<br />
quinte vuote ribattute mimano i colpi darco del violino <strong>di</strong><br />
Mefistofele, e i due temi contrapposti si fondono in una grande<br />
fantasmagoria sonora, su ritmi vorticosi, come in una ridda<br />
33 luglio luglio<br />
DOMENICA ore 19.30<br />
Priverno, Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />
ELISS VIRSALADZE pianoforte<br />
FRANZ LISZT 1811 - 1886<br />
Trois tudes de concert<br />
1 - Il lamento in La bemolle maggiore<br />
2 - La leggerezza in Fa minore<br />
3 - Un sospiro in Re bemolle maggiore<br />
Sonetto 104 del Petrarca<br />
da Annes de plerinage, Deuxime Anne: Italie<br />
Mephisto-Walzer n. 1<br />
Sposalizio<br />
da Annes de plerinage, Deuxime Anne: Italie<br />
Rapso<strong>di</strong>a spagnola Folies dEspagne et Jota aragonesca<br />
infernale. Allultimo periodo lisztiano appartiene anche la<br />
Rhapso<strong>di</strong>e espagnole composta nel 1863: una serie <strong>di</strong> variazioni<br />
sulla Follia, antico tema <strong>di</strong> origine iberica, che fondono<br />
uno smagliante virtuosismo con ar<strong>di</strong>te scelte armoniche.<br />
Gianluigi Mattietti
Natalia Gutman, violoncellista russa, ha iniziato la sua prima formazione musicale con il nonno<br />
A. Berlin e con G. Kozolupova, si poi perfezionata con M. Rostropovich. Dallet <strong>di</strong> 14 anni <br />
stata profondamente influenzata dal grande pianista S. Richter con il quale successivamente ha<br />
formato un duo. Dal 1970 ha formato una straor<strong>di</strong>naria partnership musicale con il marito, il violinista<br />
O. Kagan. Nel 1961 la vittoria del Premio Dvork <strong>di</strong> Praga lha lanciata nella sua carriera<br />
internazionale e il successivo anno si classificata terza al Premio ajkovskij. Nel 1967 vince il<br />
Concorso ARD in duo con il pianista A. Nasedkin. Poco dopo il suo sensazionale debutto negli<br />
Stati Uniti con L. Stokowski a Filadelfia, la sua carriera internazionale stata bruscamente interrotta<br />
per otto anni quando le autorit sovietiche le hanno proibito <strong>di</strong> suonare e <strong>di</strong> viaggiare fuori<br />
dallUnione Sovietica. Dal 1979, quando ha potuto ricominciare a viaggiare, si esibita regolarmente<br />
con prestigiose orchestre come come i Wiener, i Berliner, la London Symphony, le<br />
Filarmoniche <strong>di</strong> Monaco e San Pietroburgo, lOrchestra del Concertgebouw <strong>di</strong> Amsterdam e molte<br />
altre. Le sue partecipazioni a Festival includono il Salzburg Summer Festival, il Berliner e il<br />
Wiener Festwochen. W. Sawallisch, R. Muti, C. Abbado, B. Haitink, Y. Svetlanov, Y. Temirkanov,<br />
S. Celibidache, M. Rostropovich e K. Masur sono tra i tanti <strong>di</strong>rettori che pre<strong>di</strong>ligono Natalia<br />
Gutman. Un altro grande interesse dellartista la musica da camera e suoi partner musicali abituali<br />
sono e sono stati S. Richter, O. Kagan, E. Virsaladze, Y. Bashmet, A. Lubimov, V. Tretjakov. <br />
stata spesso interprete <strong>di</strong> prime assolute; A. Schnittke le ha de<strong>di</strong>cato una sonata e il suo primo<br />
Concerto per violoncello. Ha eseguito le sei suite per violoncello <strong>di</strong> Bach a Mosca, Berlino,<br />
Monaco, Madrid, Barcellona e altri luoghi. Ha inciso per RCA/BMG-Ariola, EMI. Ultimamente<br />
Natalia Gutman incide <strong>di</strong> frequente per Life Classics, una piccola compagnia de<strong>di</strong>cata principalmente<br />
al gruppo <strong>di</strong> musicisti associati a Oleg Kagan. Si de<strong>di</strong>ca ai giovani musicisti e tiene masterclass<br />
in tutto il mondo, stata per molti anni insegnante alla Musikhochschule <strong>di</strong> Stoccarda e<br />
insegna ancora a Mosca, dove ha insegnato dallet <strong>di</strong> 24 anni. Ogni anno allinizio <strong>di</strong> luglio,<br />
Natalia Gutman invita artisti <strong>di</strong> fama internazionale allInternational Musikfest a Tegernsee sulle<br />
Alpi bavaresi, un festival <strong>di</strong> musica da camera che ha fondato nel 1990 con Oleg Kagan. Il festival,<br />
alla sua XXI e<strong>di</strong>zione, stato de<strong>di</strong>cato a Kagan dopo la sua prematura scomparsa ed un festival<br />
simile che porta il nome <strong>di</strong> Kagan si tiene ogni novembre a Mosca.
Quando, alla fine del Settecento, il violoncello cominci a liberarsi<br />
dal ruolo <strong>di</strong> basso <strong>di</strong> accompagnamento, e a riven<strong>di</strong>care le<br />
sue potenzialit <strong>di</strong> strumento solista, si affacciarono sulla scena<br />
musicale anche i primi gran<strong>di</strong> solisti, come Jean-Baptiste Brval,<br />
Luigi Boccherini, e Jean-Pierre Duport, che nel 1796 era al servizio<br />
del re <strong>di</strong> Prussia, Federico Guglielmo II, anchegli appassionato<br />
violoncellista. Nel giugno <strong>di</strong> quellanno si rec a Berlino<br />
anche Beethoven, che de<strong>di</strong>c al re violoncellista le due sonate<br />
op.5, e le suon insieme a Duport. Un Beethoven appena venticinquenne,<br />
che affrontava in maniera pionieristica e sperimentale<br />
un genere che n Haydn n Mozart avevano mai praticato.<br />
Laffrancamento dai modelli del passato pi evidente nella<br />
seconda sonata, opera dallespressione grave e dolente, che<br />
mette in gioco nuove soluzioni formali si apre ad esempio con<br />
un movimento lento; lAllegro che segue, ha unesposizione con<br />
tre temi e due sviluppi e ar<strong>di</strong>te invenzioni armoniche come i<br />
bicor<strong>di</strong> <strong>di</strong>ssonanti nella parte del pianoforte, nel primo movimento,<br />
o gli slittamenti armonici che caratterizzano il tema del<br />
rond. Anche le due sonate dellop.102 del 1815 furono scritte<br />
per un grande violoncellista, Joseph Linke, con de<strong>di</strong>ca alla contessa<br />
Marie Erddy, amica e sostenitrice del compositore.<br />
Soprattutto la sonata n.2 rappresenta un manifesto estetico dellultima<br />
maniera beethoveniana, per la ra<strong>di</strong>calit delle scelte,<br />
per la grande libert formale, che mina gli equilibri classici<br />
aprendo le porte al romanticismo: il <strong>di</strong>scorso musicale si snoda<br />
attraverso brevi cellule motiviche, essenziali, ma dalla forte<br />
carica gestuale e variamente sviluppate; le forme tra<strong>di</strong>zionali si<br />
fondono in nuovi organismi, ad esempio nellAdagio dove, <strong>di</strong>etro<br />
una superficie rapso<strong>di</strong>ca, la canzone tripartita <strong>di</strong>venta anche<br />
gioco <strong>di</strong> variazioni; lor<strong>di</strong>to strumentale si fa fittamente contrappuntistico,<br />
e culmina alla fine in una vera e propria fuga a<br />
quattro voci, primo esperimento <strong>di</strong> una lunga serie. Una fuga si<br />
trova anche nel movimento finale del Quintetto op.44 <strong>di</strong><br />
Schumann. Composto a Lipsia nel 1842, fu eseguito anche alla<br />
presenza <strong>di</strong> Wagner, che scrisse a Schumann: il vostro<br />
Quintetto, carissimo Schumann, mi ha colpito molto; ho pregato<br />
la vostra cara sposa <strong>di</strong> suonarlo due volte. … Vedo quale<br />
strada volete seguire e posso assicurarvi che anche la mia,<br />
questa lunica possibilit <strong>di</strong> salvezza: la bellezza. LAllegro<br />
brillante dominato dal grande slancio del celebre primo tema,<br />
dallintenso lirismo del secondo, intonato dal violoncello, e da<br />
un vasto sviluppo in stile concertante, che si snoda su due crescendo<br />
simmetrici. Concepito come un omaggio allEroica <strong>di</strong><br />
Beethoven e al Trio in mi bemolle <strong>di</strong> Schubert, il secondo movimento<br />
una marcia funebre, con un Trio movimentato<br />
Agitato nella parte centrale. Dopo lo Scherzo, con due Trii, il<br />
Quintetto si conclude con un monumentale Allegro ma non<br />
troppo, nel quale proliferano le idee tematiche che poi si intrecciano<br />
in uno drammatico sviluppo e trovano la loro apoteosi,<br />
appunto nella fuga e nella ripresa del tema del primo movimento.<br />
Gianluigi Mattietti<br />
9 9 luglio<br />
SABATO ore 21.00<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
NATALIA GUTMAN violoncello<br />
ELISS VIRSALADZE pianoforte<br />
LUDWIG VAN BEETHOVEN 1770 - 1827<br />
Sonata in Sol minore op. 5 n. 2<br />
per violoncello e pianoforte<br />
Adagio sostenuto ed espressivo<br />
Allegro molto, pi tosto presto<br />
Rondo: Allegro<br />
Sonata in Re maggiore op. 102 n. 2<br />
per violoncello e pianoforte<br />
Allegro con brio<br />
Adagio con molto sentimento daffetto<br />
Allegro, Allegro fugato<br />
ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856<br />
Quintetto in Mi bemolle maggiore op. 44<br />
per pianoforte e archi<br />
Allegro brillante<br />
In modo <strong>di</strong> una marcia. Un poco largamente<br />
Scherzo: Molto vivace, Trio<br />
Allegro ma non troppo<br />
I violini e la viola che eseguiranno il Quintetto saranno selezionati da<br />
Natalia Gutman tra i partecipanti al corso <strong>di</strong> musica da camera che<br />
lartista terr a Sermoneta dal 5 all8 luglio 2011.<br />
Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />
lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.
Francesco DOrazio nato a Bari si <strong>di</strong>plomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi<br />
con Carlo Chiarappa, Cristiano Rossi e poi con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum <strong>di</strong><br />
Salisburgo e Yair Kless presso lAccademia Rubin <strong>di</strong> Tel Aviv. Si laureato in lettere con una tesi in<br />
Storia della <strong>Musica</strong> sul compositore Virgilio Mortari. Il suo vasto repertorio spazia dalla musica<br />
antica eseguita con strumenti originali alla musica classica, romantica e contemporanea.<br />
Numerosi compositori hanno scritto per lui lavori per violino e orchestra. Di particolare rilievo <br />
stata la sua lunga collaborazione con Luciano Berio. Ha tenuto concerti in tutta Europa, Nord e<br />
Sud America, Messico, Cina e Giappone ed effettuato registrazioni <strong>di</strong>scografiche per Decca,<br />
Stra<strong>di</strong>varius e Amadeus. E stato ospite <strong>di</strong> prestigiose istituzioni musicali in Italia e allestero.<br />
Francesco DOrazio stato recentemente insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica <strong>Musica</strong>le<br />
Italiana quale Miglior Solista del 2009, primo violinista italiano a ricevere questo prestigioso<br />
riconoscimento dopo Salvatore Accardo nel 1985. Suona un violino <strong>di</strong> Giuseppe Guarneri Comte<br />
de Cabriac del 1711.<br />
Giampaolo Nuti nato a Firenze, dove ha compiuto gli stu<strong>di</strong> pianistici sotto la guida <strong>di</strong> Antonio<br />
Bacchelli; successivamente ha stu<strong>di</strong>ato con Franco Scala ad Imola ed ha seguito corsi <strong>di</strong> perfezionamento<br />
in Italia e allestero, sia <strong>di</strong> pianoforte che <strong>di</strong> musica da camera. Ha compiuto inoltre stu<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> clavicembalo - <strong>di</strong>plomandosi col massimo dei voti e lode - musica elettronica e <strong>di</strong>rezione dorchestra.<br />
Vincitore <strong>di</strong> numerosi concorsi pianistici nazionali, ha tenuto concerti in Austria,<br />
Germania, Irlanda, Svezia, Slovenia, Stati Uniti, Canada, Per e Messico, nonch nei maggiori centri<br />
italiani, dove suona regolarmente in importanti stagioni e festival concertistici. La sua <strong>di</strong>scografia,<br />
per Stra<strong>di</strong>varius, Decca, Brilliant e Raitrade, comprende alcune importanti integrali, recensite<br />
e premiate dalle riviste specializzate europee. Nel 2010, centenario della nascita <strong>di</strong> Samuel<br />
Barber, Stra<strong>di</strong>varius ha pubblicato la sua esecuzione del Concerto per pianoforte, con Daniel<br />
Kawka e lOrchestra Sinfonica Nazionale della RAI, <strong>di</strong>sco accolto con grande attenzione dalla critica<br />
specializzata, prima incisione europea. Insegna al Conservatorio A. Boito <strong>di</strong> Parma e tiene<br />
regolarmente masterclass per varie associazioni ed accademie italiane, oltre che per la Showa<br />
University <strong>di</strong> Tokyo e per la Escuela Nacional de <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Citt del Messico.
Cresciuto a Parigi tra molteplici stimoli musicali ed artistici,<br />
Ravel cominci a stu<strong>di</strong>are il pianoforte a sei anni. Poi entr al<br />
Conservatoire, dove fu allievo <strong>di</strong> Andr Gedalge e Gabriel Faur,<br />
e dove ebbe come compagno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> il violinista e compositore<br />
Georges Enesco. Insieme a lui esegu la sua prima Sonata per<br />
violino e pianoforte, scritta nellaprile del 1897, e pubblicata<br />
postuma solo nel 1975. una pagina ancora acerba, in un solo<br />
movimento Allegro moderato in la minore. Una forma sonata<br />
caratterizzata da continui cambiamenti <strong>di</strong> metro e ambiguit<br />
armoniche, con venature vagamente orientali, e un melo<strong>di</strong>zzare<br />
dolce, un po artificioso, modellato sugli esempi <strong>di</strong> Franck e <strong>di</strong><br />
Faur. Un lavoro giovanile anche la Sonata <strong>di</strong> Busoni, scritta<br />
nel 1890. Nei tre movimenti, tematicamente legati, si ammira la<br />
chiarezza del tessuto e lequilibrio della struttura, costruita<br />
intorno a una linea del violino non virtuosistica, che appare<br />
spesso sagomata come unaria dopera. Tuttavia limpronta<br />
dominante quella del romanticismo tedesco, soprattutto nel<br />
movimento lento, pieno <strong>di</strong> echi schumanniani, e nel trascinante<br />
finale, con lansimante melo<strong>di</strong>a del violino che si <strong>di</strong>pana su una<br />
corsa a per<strong>di</strong>fiato del pianoforte. Unurgenza <strong>di</strong> tipo virtuosistico<br />
si coglie invece nella Sonatina <strong>di</strong> Salvatore Sciarrino, in quel<br />
tentativo <strong>di</strong> superare i limiti degli strumenti ad arco e del pianoforte<br />
che caratterizza tutta la produzione del compositore<br />
siciliano nella met degli anni Settanta tra il 1975 e il 1976 compone<br />
anche i Sei Capricci per violino, sullesempio <strong>di</strong> Paganini e<br />
<strong>di</strong> Liszt. Quasi un virus - il virus del virtuosismo trascendentale,<br />
lebbrezza <strong>di</strong> chi forza i limiti <strong>di</strong> uno strumento per spingersi<br />
oltre Vinay - che determina un uso sistematico <strong>di</strong> tecniche<br />
come il tremolo, il jet, i glissati, gli armonici nella parte del violino,<br />
anche se la struttura resta quella classica della sonatina<br />
strumentale in tre tempi, timbricamente molto <strong>di</strong>fferenziati:<br />
nellAdagio centrale, ad esempio, il violino si muove per armonici<br />
<strong>di</strong> corde doppie e trillati, e il pianoforte abbandona gli arpeggi<br />
liquescenti del primo movimento per dare spazio a cluster glissati;<br />
nel Ron<strong>di</strong>no finale, velocissimo e pirotecnico, il violino<br />
suona sempre al ponticello e il pianoforte combina le figurazioni<br />
dei movimenti precedenti con scalette cromatiche per terze<br />
minori parallele nel registro acuto. La seconda sonata <strong>di</strong><br />
Schumann fu composta <strong>di</strong> getto, in una sola settimana tra ottobre<br />
e novembre del 1851. un grande affresco che inizia, come<br />
la Sonata a Kreutzer, con unintroduzione lenta dove si profila<br />
gi il tema principale, e che d avvio a un primo movimento<br />
incandescente e pieno <strong>di</strong> elementi sincopati. Lo scherzo, col suo<br />
tema <strong>di</strong> ballata suonato allunisono dai due strumenti, e con due<br />
trii, precede il movimento lento, una serie <strong>di</strong> variazioni su un<br />
motivo dolce e delicato che echeggia il corale Gelobet seist Du<br />
Jesu Christ. Il finale, in forma sonata, ripristina il tono appassionato<br />
ed energico che caratterizza tutta la sonata, con uno<br />
sviluppo fugato e canonico, e una coda che una sintesi brillante<br />
<strong>di</strong> tutto il materiale esposto.<br />
Gianluigi Mattietti<br />
10 10 luglio luglio<br />
DOMENICA ore 19.30<br />
Priverno, Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />
FRANCESCO DORAZIO violino<br />
GIAMPAOLO NUTI pianoforte<br />
MAURICE RAVEL 1875 - 1937<br />
Sonata per violino e pianoforte op. postuma<br />
Allegro<br />
FERRUCCIO BUSONI 1866 - 1924<br />
Sonata in Mi minore op. 29 per violino e pianoforte<br />
Allegro deciso<br />
Molto sostenuto<br />
Allegro molto deciso<br />
SALVATORE SCIARRINO 1947<br />
Sonatina per violino e pianoforte<br />
Presto<br />
Adagio<br />
Ron<strong>di</strong>no prestissimo<br />
ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856<br />
Sonata in Re minore op. 121 per violino e pianoforte<br />
Ziemlich Langsam assai lento - Lebhaft animato<br />
Sehr Lebhaft molto animato<br />
Leise, Einfach dolcemente, semplicemente<br />
Bewegt mosso
Laura Catrani, nata a Rimini, ha intrapreso in giovane et gli stu<strong>di</strong> musicali, <strong>di</strong>plomandosi poi a pieni<br />
voti in Canto e in <strong>Musica</strong> Vocale da Camera presso il Conservatorio Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, sotto la guida <strong>di</strong><br />
Daniela Uccello; soprano con voce duttile ed estesa, ha saputo unire musicalit ed espressivit teatrale,<br />
tanto da poter affrontare generi e stili <strong>di</strong>versi, specializzandosi nel repertorio barocco e settecentesco<br />
e nella musica del Novecento e contemporanea, anche in ruoli <strong>di</strong> cantante-attrice. Ha cantato<br />
in <strong>di</strong>versi teatri e istituzioni musicali, tra i quali La Scala <strong>di</strong> Milano, il Teatro Regio <strong>di</strong> Torino, Il<br />
teatro Carlo Felice, Il Festival Rossini in Wildbad, Il Festival Dino Ciani, il Festival delle Settimane<br />
<strong>Musica</strong>li <strong>di</strong> Stresa e lAccademia Montis Regalis, <strong>di</strong>retta da Stefan Anton Reck, Gianandrea Noseda,<br />
Fabio Bion<strong>di</strong>, Alan Curtis, Massimiliano Cal<strong>di</strong> e Enrico DOnofrio per citarne alcuni. Lattenzione per<br />
la musica contemporanea lha vista interprete <strong>di</strong> numerose esecuzioni <strong>di</strong> autori del Novecento, tra<br />
cui si ricorda Luciano Berio Sequenza III, e <strong>di</strong> composizioni in prime mon<strong>di</strong>ali quali quelle <strong>di</strong> Azio<br />
Corghi, Gioacomo Manzoni, Alessandro Solbiati, Michele Ta<strong>di</strong>ni e Matteo Franceschini. Fruttuosa la<br />
collaborazione con il compositore Azio Corghi, per cui ha cantato in <strong>di</strong>verse occasioni. Nel 2010 <br />
stata interprete della nuova opera <strong>di</strong> Matteo Franceschini Il gridario andata in scena alla Biennale<br />
<strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Venezia con repliche a Stoccarda e Madrid e ha eseguito in prima esecuzione assoluta<br />
Kokin b <strong>di</strong> Giacomo Manzoni. Nel corso della propria formazione artistica lo stu<strong>di</strong>o della recitazione<br />
presso la Scuola Civica dArte Drammatica Paolo Grassi <strong>di</strong> Milano lha portata ad esibirsi anche in<br />
ruoli <strong>di</strong> cantante-attrice. Ha vinto il Premio Bel Canto 2006 nellambito del Festival Rossini in<br />
Wildbad. Ha inciso per Stra<strong>di</strong>varius Agli inquieti spiriti, musiche <strong>di</strong> Alessandro Solbiati e Massimo<br />
Botter con il Quartetto darchi <strong>di</strong> Torino.<br />
Maria Grazia Bellocchio ha compiuto gli stu<strong>di</strong> musicali al Conservatorio G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano con<br />
Antonio Beltrami e Chiaralberta Pastorelli, <strong>di</strong>plomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione<br />
donore, e ha proseguito gli stu<strong>di</strong> alla Hochschule <strong>di</strong> Berna con Karl Engel e a Milano con Franco<br />
Gei. Nelle sue prime apparizioni in pubblico ha eseguito il concerto <strong>di</strong> Scriabin con l Orchestra della<br />
RAI <strong>di</strong> Milano e il primo concerto <strong>di</strong> Beethoven con lOrchestra del Conservatorio <strong>di</strong> Milano e<br />
lOrchestra Sinfonica Siciliana, e Les Noces <strong>di</strong> Strawinsky al Teatro Comunale <strong>di</strong> Bologna.<br />
Successivamente, sempre in veste <strong>di</strong> solista, ha suonato con lOrchestra da camera <strong>di</strong> Pesaro, Milano<br />
Classica, Scottish Chamber Orchestra, Orchestra Toscanini <strong>di</strong> Parma, Orchestra da Camera <strong>di</strong> Padova<br />
e Orchestra Sinfonica G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano. E stata invitata a far parte dellOrchestra Schleswig<br />
Holstein Music Festival <strong>di</strong>retta da Leonard Bernstein. Suona regolarmente per le maggiori istituzioni<br />
concertistiche italiane e straniere: Amici della <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Padova, Perugia, Firenze, Palermo, Siracusa,<br />
Pescara, Campobasso, Sulmona, Mestre, Messina e Vicenza, Settembre <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Torino, MITO-<br />
Milano, Autunno <strong>Musica</strong>le <strong>di</strong> Como, Teatro Comunale <strong>di</strong> Bologna e Ferrara, Teatro Regio <strong>di</strong> Parma,<br />
Societ Barattelli <strong>di</strong> lAquila, Teatro Grande <strong>di</strong> Brescia, Teatro Bibiena <strong>di</strong> Mantova, Universit <strong>di</strong><br />
Bologna e Ferrara, Teatro Donizetti <strong>di</strong> Bergamo, Societ dei Concerti <strong>di</strong> Milano, <strong>Musica</strong> nel nostro<br />
tempo, Milano <strong>Musica</strong>, Rec Festival, New Music of Middelburg, Klangforum <strong>di</strong> Vienna, Fondazione<br />
Gulbenkian <strong>di</strong> Lisbona, Festival <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Strasburgo, Festival Presences <strong>di</strong> Parigi, Biennale <strong>di</strong><br />
Venezia, Printemps des Arts de Monte-Carlo. Ha collaborato in formazioni da camera con musicisti<br />
quali Ingo Goritzki, Han de Vries, Renate Greis, Wolfgang Mayer, William Bennet, Sergio Azzolini,<br />
Rocco Filippini, Franco Petracchi, Elizabeth Norberg Schulz, Salvatore Accardo e Bruno Giuranna.<br />
Suona in duo pianistico con Stefania Redaelli. Collabora stabilmente con il Divertimento Ensemble<br />
<strong>di</strong>retto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival italiani ed europei. Ha inciso CD<br />
per Ricor<strong>di</strong> e Stra<strong>di</strong>varius con opere <strong>di</strong> Bruno Maderna, Mauro Car<strong>di</strong>, Giulio Castagnoli, Sandro Gorli,<br />
Franco Donatoni, Matteo Franceschini, Stefano Gervasoni. Prossimamente, sempre per letichetta<br />
Stra<strong>di</strong>varius, uscir un CD de<strong>di</strong>cato alle musiche per pianoforte <strong>di</strong> Ivan Fedele. Insegna pianoforte<br />
presso lIstituto Superiore <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Musica</strong>li G. Donizetti <strong>di</strong> Bergamo.
Come ogni anno, il corso <strong>di</strong> composizione approda al concerto<br />
finale con lesecuzione dei brani composti dagli studenti<br />
durante il corso stesso: nulla <strong>di</strong> ci che si ascolter in questo<br />
concerto, quin<strong>di</strong>, esiste solo quin<strong>di</strong>ci giorni prima del concerto<br />
stesso.<br />
Si confermata per il 2011 la straor<strong>di</strong>naria coppia <strong>di</strong> interpreti<br />
che aveva stupito tutti nel concerto finale del 2010: la soprano<br />
Laura Catrani e la pianista Maria Grazia Bellocchio. Se <br />
vero, infatti, che i giovani compositori hanno a <strong>di</strong>sposizione<br />
solo <strong>di</strong>eci giorni per comporre il loro brano, altrettanto vero<br />
che le due musiciste avranno non pi <strong>di</strong> settantadue ore per<br />
stu<strong>di</strong>are ed interpretare le opere, brevi ma certo non semplici.<br />
Al termine del concerto, una giuria, formata dai docenti dei<br />
Corsi <strong>di</strong> Sermoneta, dalle due interpreti e dal docente del<br />
corso <strong>di</strong> composizione, sceglier, ad insindacabile giu<strong>di</strong>zio, se e<br />
quali giovani compositori promuovere al Festival Pontino<br />
2012, inserendo una loro prima esecuzione assoluta nelle<br />
Giornate <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea: in questo caso, quin<strong>di</strong>, la<br />
<strong>di</strong>dattica apre <strong>di</strong>rettamente uno spazio per i giovani nellattivit<br />
artistica <strong>di</strong> livello internazionale.<br />
Una vera <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> perfezionamento artistico, oggi, non pu<br />
limitarsi al puro insegnamento ma deve contribuire allinserimento<br />
dei giovani pi meritevoli nellattivit professionale.<br />
Alessandro Solbiati<br />
15 15 luglio luglio<br />
VENERD ore 21.00<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
LAURA CATRANI soprano<br />
MARIA GRAZIA BELLOCCHIO pianoforte<br />
Workshop<br />
Nuove musiche a Sermoneta<br />
Esecuzione dei brani composti dagli allievi del Corso <strong>di</strong><br />
Composizione <strong>di</strong> Alessandro Solbiati<br />
Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />
lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.
Mariana Sirbu, nata a Iasi, in Romania, ha compiuto i suoi stu<strong>di</strong> allAccademia <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong><br />
Bucarest nella classe <strong>di</strong> violino <strong>di</strong> Stefan Gheorghiu. Ha iniziato giovanissima la carriera concertistica<br />
ottenendo numerosi premi internazionali ed ha suonato come solista nelle pi importanti<br />
sale da concerto <strong>di</strong> tutto il mondo. Nel 1968 stata tra i fondatori del Quartetto Academica. Nel<br />
1985 entra a far parte del Trio <strong>di</strong> Milano con il pianista Bruno Canino ed il violoncellista Rocco<br />
Filippini, con il quale ha partecipato a numerose tournes in Europa, USA, Canada e Australia. Nel<br />
1992 Mariana Sirbu <strong>di</strong>venuta il leader del gruppo I Musici. Dal 1994 anche membro fondatore<br />
e primo violino del Quartetto Stra<strong>di</strong>vari. Ha inciso per la Philips, Dynamic, Schwann - Harmonia<br />
Mun<strong>di</strong>, UNICEF e Decca. Ha insegnato allAccademia <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Bucarest, alla Scuola <strong>di</strong> Alto<br />
Perfezionamento <strong>Musica</strong>le <strong>di</strong> Saluzzo, allAccademia Europea <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Erba-Como e ai Corsi <strong>di</strong><br />
Perfezionamento <strong>di</strong> Sermoneta. Attualmente docente alla Scuola <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Fiesole e<br />
allUniversity of Limerick in Irlanda. Mariana Sirbu suona un violino A. Stra<strong>di</strong>vari del 1702, soprannominato<br />
Conte de Fontana.<br />
Bruno Giuranna, nato in una famiglia <strong>di</strong> musicisti, stato tra i fondatori de I Musici, membro del<br />
Quartetto <strong>di</strong> Roma, e del Trio Italiano dArchi. Ha iniziato la carriera solistica presentando in<br />
prima esecuzione assoluta la <strong>Musica</strong> da Concerto per viola e orchestra darchi de<strong>di</strong>catagli da<br />
Giorgio Federico Ghe<strong>di</strong>ni sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Herbert von Karajan. Ha suonato con orchestre<br />
quali Berliner Philharmoniker, Concertgebouw <strong>di</strong> Amsterdam, Teatro alla Scala <strong>di</strong> Milano, e <strong>di</strong>rettori<br />
come Clau<strong>di</strong>o Abbado, Sir John Barbirolli, Sergiu Celibidache, Carlo Maria Giulini e Riccardo<br />
Muti. Titolare fino al 1998 della cattedra <strong>di</strong> viola presso la Hochschule der Knste <strong>di</strong> Berlino, ha<br />
insegnato nella Musik-Akademie <strong>di</strong> Detmold, nel Conservatorio S.Cecilia <strong>di</strong> Roma, nel Royal<br />
College e nella Royal Academy <strong>di</strong> Londra ed in master classes in tutto il mondo. Frequentemente<br />
invitato al Festival <strong>di</strong> Marlboro negli Stati Uniti, insegna attualmente nei corsi della Fondazione<br />
Stauffer <strong>di</strong> Cremona, dellUniversit <strong>di</strong> Limerick in Irlanda, dellAccademia Chigiana <strong>di</strong> Siena. Dal<br />
1983 al 1992 stato <strong>di</strong>rettore artistico dellOrchestra da Camera <strong>di</strong> Padova e del Veneto e nel 1988<br />
ha presieduto la giuria della First International Bruno Giuranna Viola Competition in Brasile. La<br />
sua vasta <strong>di</strong>scografia comprende registrazioni per Philips, Deutsche Grammophon, EMI. Come<br />
violista ha ottenuto una Grammy Award Nomination e come <strong>di</strong>rettore ha vinto un Grand Prix du<br />
Disque dellAcadmie Charles Cros <strong>di</strong> Parigi. Attuale Principal Guest Conductor della Irish<br />
Chamber Orchestra anche presidente <strong>di</strong> ESTA-Italia European String Teachers Association.<br />
Cavaliere <strong>di</strong> Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, ha ricevuto nel 2003 una laurea in lettere<br />
honoris causa dallUniverit <strong>di</strong> Limerick.
Rocco Filippini nato a Lugano in una famiglia <strong>di</strong> artisti. Compiuti gli stu<strong>di</strong><br />
sotto la guida <strong>di</strong> Pierre Fournier, ha vinto nel 1964 il Concorso <strong>Internazionale</strong><br />
<strong>di</strong> Ginevra, iniziando subito dopo la sua carriera. Ha dato centinaia <strong>di</strong> concerti<br />
nei principali centri musicali dEuropa, delle due Americhe, del Giappone e<br />
dellAustralia, ospite della pi gran<strong>di</strong> sale La Scala <strong>di</strong> Milano, lAlbert Hall e il<br />
Festival Hall <strong>di</strong> Londra, il Thtre des Champs Elyses <strong>di</strong> Parigi, la Filarmonica<br />
<strong>di</strong> Berlino, il Musikverein e il Konzerthaus <strong>di</strong> Vienna, lHerkules Saal <strong>di</strong><br />
Monaco, il Concertgebouw <strong>di</strong> Amsterdam, la Carnegie Hall e il Lincoln Center<br />
<strong>di</strong> New York, lOpera House <strong>di</strong> Sydney, il Teatro Colon <strong>di</strong> Buenos Aires, etc e<br />
<strong>di</strong> famosi festivals Lucerna, Spoleto, Salisburgo, Marlboro dove stato invitato<br />
ripetutamente da Rudolf Serkin, E<strong>di</strong>mburgo, Stresa, Pesaro, Newport,<br />
Gerusalemme, Ravenna, Helsinki. Svolge unintensa attivit <strong>di</strong>scografica. Nel<br />
1968 ha fondato il Trio <strong>di</strong> Milano e, pi recentemente, il Quartetto Accardo.<br />
Suona in duo con il pianista Michele Campanella. Nella musica da camera collabora<br />
da anni con alcuni tra i pi gran<strong>di</strong> concertisti del nostro tempo. In<br />
tempi recenti, ha intensificato la sua attivit <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore dorchestra, alla testa<br />
<strong>di</strong> alcune delle principali orchestre italiane. accademico <strong>di</strong> Santa Cecilia.<br />
Docente <strong>di</strong> violoncello presso il Conservatorio Giuseppe Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, dal<br />
2003 tiene la classe <strong>di</strong> musica da camera ai corsi <strong>di</strong> perfezionamento<br />
dellAccademia <strong>di</strong> Santa Cecilia. Ha inoltre dato vita nel 1985 ai corsi<br />
dellAccademia Stauffer <strong>di</strong> Cremona. Gi membro della facolt dellAcademy of the European<br />
Mozart Foundation <strong>di</strong>retta da Sandor Vgh, tiene numerosissimi corsi <strong>di</strong> perfezionamento tra cui<br />
quello alla Scuola <strong>di</strong> Fiesole. Nel 1997 stato insignito del Premio della Fondazione del Centenario<br />
della Banca Svizzera Italiana per il contributo allo sviluppo dei rapporti culturali tra Svizzera e Italia.<br />
Alcuni tra i massimi compositori del Novecento, quali Luciano Berio, Franco Donatori e Salvatore<br />
Sciarrino, gli hanno de<strong>di</strong>cato loro opere. Il suo violoncello il Gore Booth, ex Baron Rothschild <strong>di</strong><br />
Antonio Stra<strong>di</strong>vari 1710.<br />
Franco Petracchi compie i suoi stu<strong>di</strong> a Roma presso il Collegio <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Santa Cecilia dove si <br />
<strong>di</strong>plomato con il massimo dei voti. Inizia imme<strong>di</strong>atamente lattivit concertistica e nel contempo<br />
stu<strong>di</strong>a composizione con Di Donato e Margola e <strong>di</strong>rezione dorchestra con Franco Ferrara. Il primo<br />
concerto importante a Venezia 1960 al Festival <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea, dove presenta in<br />
prima esecuzione il concerto <strong>di</strong> Firmino Sifonia per contrabbasso e orchestra. La critica unanime<br />
nel definirlo astro nascente del concertismo <strong>di</strong> questo strumento. Molti compositori gli hanno<br />
de<strong>di</strong>cato importanti composizioni Rota, Mortari, Donatoni, Berio, Trovajoli. Nel 1960 vince il concorso<br />
<strong>di</strong> Primo contrabbasso alla Rai <strong>di</strong> Torino e nel 62 si trasferisce a Roma dove <strong>di</strong>venter il Primo<br />
contrabbasso titolare della RAI fino al 1980, anno in cui intraprende definitivamente lattivit <strong>di</strong> solista<br />
e <strong>di</strong>rettore dorchestra. In orchestra ha suonato con i pi importanti <strong>di</strong>rettori, da Bernstein a<br />
Karajan, Celibidache, Kubelik, Jochum, Sawallisch, Giulini, Muti, Abbado, Metha, Maazel, Barbirolli,<br />
Munch ed altri. Unesperienza preziosa che Franco Petracchi ha trasmesso a numerosi allievi nel<br />
mondo. Nel 1971 vince la cattedra <strong>di</strong> contrabbasso per i Conservatori ed insegna a Bari, Frosinone,<br />
LAquila e Roma. Nel 1986 ottiene la classe <strong>di</strong> perfezionamento e virtuosit al Conservatorio <strong>di</strong><br />
Ginevra. In questo stesso anno, insieme ai colleghi Accardo, Giuranna e Filippini fonda la Scuola per<br />
Strumenti ad Arco Accademia Walter Stauffer <strong>di</strong> Cremona e viene invitato ad insegnare anche<br />
presso la Scuola <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Fiesole. E <strong>di</strong>rettore e docente, da trenta anni, dei prestigiosi Corsi<br />
Internazionali <strong>di</strong> Sermoneta del <strong>Campus</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>. Nel 2003 stato insignito dal<br />
Presidente Ciampi del titolo <strong>di</strong> Cavaliere <strong>di</strong> Gran Croce al merito della Repubblica. Accademico <strong>di</strong><br />
Santa Cecilia.
Schubert, ventenne, compose due trii per archi D 471 e D<br />
581, a un anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza luno dallaltro, entrambi in si<br />
bemolle maggiore, in un periodo in cui era ancora alla ricerca<br />
<strong>di</strong> uno stile personale nei generi cameristici. Il primo dei due<br />
trii, scritto nel settembre del 1816, rimase incompiuto, limitato<br />
al primo movimento Allegro e a un breve abbozzo <strong>di</strong> un<br />
secondo movimento Andante sostenuto in mi bemolle maggiore.<br />
Il secondo trio, composto nel settembre del 1817, fu<br />
invece portato a termine nei tra<strong>di</strong>zionali quattro movimenti,<br />
ma non fu n pubblicato n eseguito durante la vita del compositore,<br />
anche se contiene alcuni tratti originali e gi molto<br />
schubertiani. LAllegro del Trio D 471 appare ancora pi acerbo<br />
e meno caratterizzato: una semplice forma sonata dallo<br />
stile pimpante e scorrevole, molto aggraziato, un po mozartiano,<br />
fluido e armonioso, ma niente <strong>di</strong> pi Alfred Einstein.<br />
I suoi temi ricordano molto da vicino quelli dellOuverture per<br />
orchestra in si bemolle D 470, scritta nello stesso periodo a<br />
riprova <strong>di</strong> quanto Schubert non avesse ancora le idee chiare<br />
nella musica da camera, e lintero movimento mostra solo<br />
nella sezione dello sviluppo qualche intenzione drammatica.<br />
Una composizione giovanile anche la Serenata n.2 per trio<br />
darchi, composta da Beethoven tra il 1796 e il 1797. Come il<br />
precedente Trio op.3, riprende lo schema della cassazione o<br />
del <strong>di</strong>vertimento settecentesco, in sei movimenti. un lavoro<br />
<strong>di</strong> grande freschezza inventiva, con alcune originali soluzioni<br />
tese ad accentuare gli affetti <strong>di</strong> contrasto: ad esempio la<br />
Marcia iniziale sud<strong>di</strong>visa in un Allegro e un Adagio; il terzo<br />
movimento che giustappone un Adagio in re minore e uno<br />
Scherzo in re maggiore, su una rapida corsa <strong>di</strong> crome; il raffinatissimo<br />
Andante, dalla grazia mozartiana, in forma <strong>di</strong> tema<br />
con variazioni; lAllegro finale che riprende il ritmo della marcia<br />
introduttiva. Un esempio <strong>di</strong> ricchezza espressiva anche il<br />
Quintetto in do minore <strong>di</strong> Giovanni Bottesini, detto anche<br />
Gran quintetto, per due violini, viola, violoncello e contrabbasso.<br />
Contrabbassista <strong>di</strong> fama mon<strong>di</strong>ale fu definito il<br />
Paganini del contrabbasso, ma anche apprezzato <strong>di</strong>rettore<br />
dorchestra <strong>di</strong>resse la prima <strong>di</strong> Aida, al Cairo nel 1871, fondatore<br />
della Societ del Quartetto nel 1863, nominato nel 1889<br />
<strong>di</strong>rettore del Conservatorio <strong>di</strong> Parma su segnalazione <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong>,<br />
Bottesini stato solo recentemente riscoperto come compositore<br />
ha scritto anche opere teatrali <strong>di</strong> successo come<br />
Cristoforo Colombo, Al Bab, Ero e Leandro. Questa elegante<br />
pagina cameristica un esempio della sua abilit compositiva,<br />
per la variet e la finezza dei temi, per il gusto descrittivo<br />
che mostra linfluenza della musica francese, e in particolare<br />
<strong>di</strong> Berlioz, per il melos romantico che lo pervade e che alterna<br />
mo<strong>di</strong> del classicismo viennese, echi operistici, squarci lirici e<br />
drammatici. Nei quattro movimenti, il contrabbasso ha solo il<br />
ruolo <strong>di</strong> supporto armonico non <strong>di</strong> solista, mentre la parte<br />
del primo violino ad emergere con una scrittura complessa e<br />
vivace, come nella trascinante tarantella e nel grande fugato<br />
dellultimo movimento.<br />
Gianluigi Mattietti<br />
Gabriele Ceci, ha iniziato lo stu<strong>di</strong>o del violino allet <strong>di</strong> 8 anni sotto la guida della madre. A nove <br />
ammesso al Conservatorio N. Piccinni <strong>di</strong> Bari, nella classe <strong>di</strong> Carmine Scarpati, dove si <strong>di</strong>ploma con<br />
lode e menzione speciale. Nel 2004 vince il primo premio per la sua categoria al concorso Vittorio<br />
Veneto e nel 2007 il primo premio al concorso Bruno Zanella. Si perfezionato con Alessandro<br />
Perpich, Massimo Quarta, Ana Chumachenco ed in trio con il fratello Mirco pianista ed il violoncellista<br />
Alessandro Mazzacane con lAltenberg Trio <strong>di</strong> Vienna presso lAccademia <strong>di</strong> Pinerolo. Dal 2005<br />
i suoi stu<strong>di</strong> proseguono sotto la guida <strong>di</strong> Mariana Sirbu ai Corsi <strong>di</strong> Sermoneta e alla Hochschule Felix<br />
Mendelssohn Bartholdy <strong>di</strong> Lipsia. Frequenta i corsi <strong>di</strong> Salvatore Accardo allAccademia Chigiana <strong>di</strong><br />
Siena e allAccademia Stauffer <strong>di</strong> Cremona. Nel 2007 ha suonato per Mantova <strong>Musica</strong><br />
Contemporanea. Nel 2008 ha collaborato con lOrchestra Sinfonica <strong>di</strong> Bari. In duo col fratello<br />
Mirco, ha suonato nella stagione organizzata dal Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> e Spettacolo<br />
dellUniversit <strong>di</strong> Bologna e, nellestate 2010 per il Festival Pontino. Ha collaborato con artisti <strong>di</strong><br />
chiara fama come Giulio Rovighi, Alfredo Zamarra, Franco Petracchi. Nel febbraio 2011 stato selezionato<br />
insieme a suo fratello Mirco per un corso <strong>di</strong> musica da camera nella citt <strong>di</strong> Schaffhausen<br />
con i maestri Menahem Pressler, Ana Chumachenco, Wen-Sinn Yang e Werner Brtschi.
Giovanni Bottesini<br />
16 16 luglio luglio<br />
SABATO ore 21.00<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
MARIANA SIRBU violino<br />
GABRIELE CECI violino II<br />
BRUNO GIURANNA viola<br />
ROCCO FILIPPINI violoncello<br />
FRANCO PETRACCHI contrabbasso<br />
FRANZ SCHUBERT 1797 - 1828<br />
Trio per archi in Si bemolle maggiore D471<br />
per violino, viola e violoncello<br />
Allegro<br />
LUDWIG VAN BEETHOVEN 1770 - 1827<br />
Serenata in Re maggiore op. 8 per trio darchi<br />
Marcia: Allegro - Adagio<br />
Menuetto: Allegretto<br />
Adagio - Scherzo: Allegro molto<br />
Allegretto alla Polacca<br />
Andante quasi Allegretto<br />
Marcia: Allegro<br />
GIOVANNI BOTTESINI 1821 - 1889<br />
Quintetto per archi in Do minore<br />
Allegro moderato<br />
Scherzo: Allegro ma non troppo<br />
Adagio<br />
Allegro con brio<br />
Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />
lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.
Anna Armatys<br />
Alessandro Cervo<br />
Federico Stassi<br />
Il Quintetto Bottesini nato dal desiderio dei suoi componenti incontratisi per la prima volta<br />
nel 2006 per eseguire il famoso Forellen-quintett <strong>di</strong> Franz Schubert <strong>di</strong> valorizzare e approfon<strong>di</strong>re<br />
lo stu<strong>di</strong>o del repertorio cameristico per archi e pianoforte, dai capolavori classici e romantici fino<br />
alla musica moderna e contemporanea. La presenza del contrabbasso nellorganico ha ispirato la<br />
scelta del nome dellensemble, de<strong>di</strong>cato al grande virtuoso, compositore e <strong>di</strong>rettore dorchestra<br />
Giovanni Bottesini.Unica formazione stabile in Italia con questo organico, il QB si esibisce anche<br />
in combinazioni che vanno dal trio al settimino e grazie a tale caratteristica il repertorio del gruppo<br />
spazia da Vival<strong>di</strong> a Bottesini, dal classicismo al romanticismo mitteleuropeo con opere <strong>di</strong><br />
Schumann, Goetz, Louise Farrenc, Onslow, dal 900 <strong>di</strong> Vaughan Williams a Piazzolla, Rota,<br />
Morricone e autori italiani contemporanei, Stefano Taglietti, Raffaele Bellafronte, Carlo Crivelli,<br />
Fabrizio Festa che hanno scritto espressamente per loro. Il QB si esibito in <strong>di</strong>verse rassegne e<br />
festival in Italia, in sale prestigiose come le sale Petrassi e Sinopoli del Parco della <strong>Musica</strong> a<br />
Roma, la cappella Paolina in Roma per I concerti del Quirinale <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Tre,<br />
Ridotto del Teatro La Pergola <strong>di</strong> Firenze, Sala della Provincia <strong>di</strong> Teramo,<br />
Au<strong>di</strong>torium La Vallisa <strong>di</strong> Bari, Teatro Alfieri <strong>di</strong> Asti, Palazzo della cultura <strong>di</strong><br />
Latina, Festival Pontino, Festival Schumann 2010 a Terni, Festival Corti <strong>di</strong><br />
Capitanata <strong>di</strong> Foggia, Emilia Romagna Festival, Compagnia della <strong>Musica</strong> <strong>di</strong><br />
Roma, Palazzo delle Esposizioni a Roma, Festival <strong>di</strong> Pie<strong>di</strong>luco ecc. Ha effettuato<br />
anche importanti tournes in Polonia 2006, USA, Ecuador, Venezuela e<br />
Brasile 2007, Giordania 2008, Stati Uniti dAmerica 2010 ricevendo notevoli<br />
apprezzamenti da parte del pubblico e della stampa specializzata. Nel<br />
<strong>di</strong>cembre 2007 il gruppo stato invitato a tenere un concerto in onore del<br />
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione <strong>di</strong> una sua visita<br />
<strong>di</strong> lavoro a Washington. E stato pubblicato, nel numero <strong>di</strong> novembre 2010 <strong>di</strong><br />
Amadeus, un loro CD contenente il Quintetto op.16 <strong>di</strong> Hermann Goetz e il<br />
Forellen-quintett <strong>di</strong> Franz Schubert, registrato in esclusiva per la rivista. In autunno il gruppo<br />
sar nuovamente ospite dei Concerti del Quirinale <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Tre<br />
Roberto Della Vecchia
Tra le poche donne compositrici nella storia della musica, Louise<br />
Farrenc, nata Jeanne-Louise Dumont, una <strong>di</strong> quelle che raggiunsero<br />
la fama maggiore, anche se poi la sua produzione <br />
caduta nelloblio. Parigina, nata e cresciuta in una famiglia <strong>di</strong><br />
pittori e scultori, fu una grande pianista, allieva <strong>di</strong> Muzio<br />
Clementi, Ignaz Moscheles, Johann Nepomuk Hummel, e fu lunica<br />
donna in tutto il XIX secolo ad ottenere, nel 1842, la cattedra<br />
<strong>di</strong> pianoforte al Conservatorio <strong>di</strong> Parigi. La sua attivit <strong>di</strong><br />
compositrice fu allieva <strong>di</strong> Antonin Reicha fu favorita dal marito<br />
e<strong>di</strong>tore e dal sostegno <strong>di</strong> importanti musicisti come<br />
Schumann e il violinista Joseph Joachim. Per un decennio, dal<br />
1820 al 1830, compose esclusivamente lavori pianistici, poi<br />
cominci a de<strong>di</strong>carsi anche alla musica da camera e a quella<br />
sinfonica autrice <strong>di</strong> tre sinfonie, ma senza mai avvicinarsi al<br />
mondo dellopera. Nel suo catalogo compaiono due quintetti<br />
op.30 e op.31, composti rispettivamente nel 1839 e nel 1840,<br />
con pianoforte e contrabbasso: lo stesso organico del celebre<br />
Forellen-Quintett <strong>di</strong> Schubert, che fu forse stimolato anche dallamicizia<br />
della Farrenc con Achille-Victor Gouff, contrabbassista<br />
dellOpra <strong>di</strong> Parigi. Il secondo quintetto un lavoro <strong>di</strong> vasto<br />
respiro e tra le composizioni pi note ed eseguite <strong>di</strong> Louise<br />
Farrenc. Usa un impianto tonale molto tra<strong>di</strong>zionale e la classica<br />
forma in quattro movimenti, ma unopera intimamente<br />
romantica, per le sue morbide melo<strong>di</strong>e, la scrittura armonica<br />
originale, incalzante, piena <strong>di</strong> modulazioni a toni lontani, la<br />
complessit della parte pianistica, una scrittura strumentale che<br />
coinvolge tutti gli strumenti nel gioco tematico, compreso il<br />
contrabbasso, riservando loro anche delle sortite virtuosistiche.<br />
Ne risulta un pezzo pieno <strong>di</strong> colore, capace <strong>di</strong> suggerire una<br />
grande variet <strong>di</strong> umori e <strong>di</strong> atmosfere. Allo stesso organico <br />
destinato anche il Quintetto in do minore <strong>di</strong> Ralph Vaughan<br />
Williams, compositore che ha giocato un ruolo fondamentale<br />
nel panorama musicale inglese del primo Novecento. La sua formazione<br />
Royal College of Music, dove stu<strong>di</strong> con due compositori<br />
<strong>di</strong> fede brahmisana come Charles Villiers Stanford e Hubert<br />
Parry, lamicizia con Gustav Holst, gli stu<strong>di</strong> in Germania con<br />
Max Bruch e a Parigi con Ravel, lammirazione per Stravinskij e<br />
per Hindemith, definiscono una complessa trama <strong>di</strong> influenze<br />
che Vaughan Williams sintetizz in un linguaggio molto personale,<br />
nel quale confluiscono anche elementi della musica antica<br />
in particolare Bach, Byrd, e il repertorio elisabettiano e strutture<br />
modali tipiche degli inni e dei canti popolari inglesi, ai quali<br />
Vaughan Williams de<strong>di</strong>c approfon<strong>di</strong>ti stu<strong>di</strong>. Un certo gusto<br />
modale emerge anche in alcune scelte armoniche del Quintetto<br />
in do minore, composto nel 1903. Pezzo basato su una solida<br />
impalcatura formale, con una texture strumentale assai densa,<br />
con echi brahmsiani e schubertiani, con momenti <strong>di</strong> grande<br />
pathos soprattutto nel primo movimento che trascolorano nel<br />
morbido melo<strong>di</strong>zzare liederistico dellAndante, o nellestroverso<br />
gioco <strong>di</strong> variazioni della Fantasia finale.<br />
17 17 luglio luglio<br />
DOMENICA ore 19.30<br />
Priverno, Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />
RAGIONE E SENTIMENTO<br />
QUINTETTO BOTTESINI<br />
ALESSANDRO CERVO violino<br />
FEDERICO STASSI viola<br />
ANNA ARMATYS violoncello<br />
ROBERTO DELLA VECCHIA contrabbasso<br />
LINDA DI CARLO pianoforte<br />
LOUISE FARRENC 1804 - 1875<br />
Quintetto in Mi maggiore n. 2 op. 31<br />
Andante sostenuto - Allegro grazioso<br />
Grave<br />
Scherzo Vivace<br />
Finale Allegro<br />
RALPH VAUGHAN WILLIAMS 1872 - 1958<br />
Quintetto in Do minore<br />
Allegro con fuoco<br />
Andante<br />
Fantasia, quasi variazioni<br />
Moderato<br />
Gianluigi Mattietti Linda Di Carlo
LOrchestra <strong>di</strong> Roma e del Lazio nasce nel 1991 su iniziativa <strong>di</strong> Ottavio Ziino, Gabriele Pizzuti,<br />
Pierluigi Capanni e Sergio Ursino, con lo scopo <strong>di</strong> creare un complesso stabile professionale per<br />
Roma e il Lazio sul modello <strong>di</strong> altri gi esistenti in Italia. Fin dallinizio, segno <strong>di</strong>stintivo dellORL <br />
stata lattenzione rivolta alla <strong>di</strong>vulgazione della musica contemporanea, accostata, nei concerti, ai<br />
gran<strong>di</strong> e pi noti capolavori classici. Nei suoi cartelloni lOrchestra offre prime esecuzioni assolute<br />
spesso appositamente commissionate e prime esecuzioni italiane. Da sempre, lORL svolge<br />
unintensa attivit, prima <strong>di</strong> tutto a Roma con i tra<strong>di</strong>zionali Concerti della domenica che oggi si<br />
tengono nel nuovo Au<strong>di</strong>torium Parco della <strong>Musica</strong> ma anche in numerosi centri della Regione,<br />
nelle scuole e in tante localit normalmente escluse dai circuiti concertistici. Nel 2003 stato<br />
dato avvio al progetto del Circuito Lirico Regionale con lesecuzione de Il Barbiere <strong>di</strong> Siviglia <strong>di</strong><br />
Rossini nei teatri <strong>di</strong> Latina, Rieti e Civitavecchia. Tra le finalit prioritarie dellORL c quella <strong>di</strong><br />
promuovere i giovani musicisti, in<strong>di</strong>viduati spesso tra i vincitori dei gran<strong>di</strong> concorsi nazionali e<br />
internazionali. Con lOrchestra hanno collaborato <strong>di</strong>rettori e solisti <strong>di</strong> fama Sinopoli, Melles,<br />
Tamajo, De Bernart, Panni, Renzetti, Aprea, Belkin, Giuranna, Maisky, Petracchi, Lonquich,<br />
Gallois, Schellenberger, Leister, Azzolini, Vlatkovic, Cassone, Barrueco, Antonelli. I primi <strong>di</strong>rettori<br />
musicali sono stati Gyrgy Gyryvanyi Rath e Stefan Anton Reck. Il compositore Mauro<br />
Bortolotti stato <strong>di</strong>rettore artistico dal 1995 al 2000. Dal 2001 al 2007 il Maestro L Jia ha assunto<br />
lincarico <strong>di</strong> Direttore <strong>Musica</strong>le. Nel 1997 lORL stata riconosciuta dal Ministero per i Beni e le<br />
Attivit Culturali come Istituzione Concertistico Orchestrale ICO e nel 99 si trasformata in<br />
Fondazione, i cui membri sono, oltre ai fondatori originari, anche il Comune <strong>di</strong> Roma e la Regione<br />
Lazio. Il 22 settembre 2007 al Colosseo lORL ha eseguito dal vivo le musiche <strong>di</strong> Napolon 1927<br />
durante la proiezione del film muto <strong>di</strong> Abel Gance nella versione restaurata da Francis Ford<br />
Coppola per festeggiare i trentanni dellEstate Romana.
Nella vasta produzione <strong>di</strong> musica per il cinema <strong>di</strong> Ennio<br />
Morricone un posto <strong>di</strong> primo piano occupano quei film che per<br />
argomento e interpretazione ci fanno compiere il viaggio pi<br />
lungo e lontano che si possa mai intraprendere - Roberto<br />
Granata spiega come ha voluto rendere omaggio alla musica <strong>di</strong><br />
Morricone, intrecciando nella partitura <strong>di</strong> Celebrating<br />
Morricone alcuni dei temi delle pi famose colonne sonore -. E<br />
cos la colonna sonora sottolinea tali sentimenti come la musica<br />
degli Untouchables, che grazie a ripetizioni <strong>di</strong> note veloci descrive<br />
appieno la <strong>di</strong>fficolt e il dramma interiore del protagonista<br />
che non riesce ad incastrare Al Capone, o gli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> temi <strong>di</strong><br />
Nuovo Cinema Para<strong>di</strong>so che mostrano laffetto e la gratitu<strong>di</strong>ne<br />
per un proiezionista che ha trasmesso con il suo lavoro lamore<br />
per il cinema, o il tema struggente ed epico <strong>di</strong> Marco Polo simbolo<br />
del desiderio <strong>di</strong> conoscenza delluomo, o infine il famosissimo<br />
brano della Leggenda del Pianista sullOceano che d allo<br />
sguardo impenetrabile e sognatore <strong>di</strong> Novecento una voce intima<br />
e poetica, facendo raggiungere vette <strong>di</strong> lirismo elevato che<br />
non pu lasciare in<strong>di</strong>fferente lascoltatore. Considerato il naturale<br />
erede <strong>di</strong> Morricone, anche Nicola Piovani ha conquistato la<br />
sua celebrit come compositore <strong>di</strong> musica per il cinema. Tra le<br />
colonne sonore pi famose c quella del Marchese del Grillo<br />
1981 <strong>di</strong> Mario Monicelli, e quella scritta per La vita bella<br />
1997 <strong>di</strong> Roberto Benigni, che gli valse anche lOscar: la prima<br />
rievoca alcune celebri ouverture rossiniane, sottolineando cos<br />
latmosfera comica del film e fornendo ad Alberto Sor<strong>di</strong> la possibilit<br />
<strong>di</strong> esibirsi anche come basso; la seconda rimanda invece<br />
allo stile <strong>di</strong> Nino Rota, soprattutto nel Grand Hotel Valse. Nel<br />
mondo del jazz ci conduce In a Sentimental Mood <strong>di</strong> Duke<br />
Ellington, uno standard jazz composto nel 1935, trasformato<br />
anche in canzone, caratterizzato da un tecnica <strong>di</strong> ornamentazione<br />
contrappuntistica e cromatica su unarmonia statica. E una<br />
forte impronta jazz presente anche nella musica <strong>di</strong> Roberto<br />
Molinelli autore della colonna sonora della vecchia pubblicit<br />
della Barilla, che ha composto il suo concerto per sax, Four pictures<br />
from New York, come una serie <strong>di</strong> reminiscenze musicali e<br />
paesaggistiche: … In Dreamy dawn ho descritto il sorgere<br />
del sole in unalba ra<strong>di</strong>osa …: il giorno si risveglia sullo sfondo<br />
dei grattacieli <strong>di</strong> Manhattan in uno spettacolo incantevole.<br />
Tango Club un brano de<strong>di</strong>cato a Astor Piazzolla, newyorkese<br />
<strong>di</strong> adozione, scritto nello stile del tango argentino … e immaginato<br />
in uno dei tanti club della metropoli dove si suona e si<br />
balla musica latino-americana. … Sentimental evening, una<br />
jazz ballad sicuramente particolare per la presenza <strong>di</strong> un trio<br />
jazz ad accompagnare il sassofono solista piano, contrabbasso,<br />
batteria. … Broadway night, rappresenta leccitante vita notturna<br />
che anima la scintillante strada <strong>di</strong> Manhattan, le giganti e<br />
variopinte insegne luminose lampeggianti che rendono Time<br />
Square uno spettacolo <strong>di</strong> luci e <strong>di</strong> colori, e dove gi allesterno<br />
dei famosi Teatri <strong>di</strong> Broadway si respira atmosfera <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>l.<br />
Gianluigi Mattietti<br />
19 19 luglio luglio<br />
MARTED ore 21.00<br />
Fon<strong>di</strong>, Au<strong>di</strong>torium S. Domenico<br />
ORCHESTRA DI ROMA E DEL LAZIO<br />
FEDERICO MONDELCI <strong>di</strong>rettore e sassofono<br />
ENNIO MORRICONE 1928<br />
Celebrating Morricone<br />
arrangiamento <strong>di</strong> Roberto Granata<br />
NICOLA PIOVANI 1946<br />
da La vita bella:<br />
- Buongiorno principessa<br />
- Foxtrot<br />
- Grand Hotel Valse<br />
- Finale<br />
Il Marchese del Grillo<br />
DUKE ELLINGTON 1899 - 1974<br />
In a Sentimental Mood<br />
ROBERTO MOLINELLI 1963<br />
Four pictures from New York, concerto per sax e orchestra<br />
- Dreamy dawn<br />
- Tango Club<br />
- Sentimental evening<br />
- Broadway night
Federico Mondelci ha stu<strong>di</strong>ato sassofono al Conservatorio Statale <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> G. Rossini <strong>di</strong><br />
Pesaro <strong>di</strong>plomandosi con lode nel 1979. Ha anche stu<strong>di</strong>ato canto, composizione e <strong>di</strong>rezione dorchestra.<br />
Nel 1981 si <strong>di</strong>plomato al Conservatorio Superiore <strong>di</strong> Bordeaux sotto la guida <strong>di</strong> Jean-<br />
Marie Londeix con il conferimento <strong>di</strong> Medaglia doro allunanimit. Da allora Federico Mondelci <br />
apparso solista con le pi importanti Orchestre, tra le quali lOrchestra Filarmonica del Teatro alla<br />
Scala <strong>di</strong>retta da Seiji Ozawa. Lesibizione al Festival <strong>di</strong> San Pietroburgo e alla sala ajkovskij <strong>di</strong><br />
Mosca lo ha portato ad una stretta collaborazione con la Moscow Chamber Orchestra e il loro CD<br />
con i Tanghi <strong>di</strong> Piazzolla per la casa americana Delos ha ricevuto critiche esaltanti. La sua <strong>di</strong>scografia,<br />
principalmente con le etichette Delos e Chandos, comprende il repertorio solistico con<br />
orchestra, il duo con pianoforte e il quartetto. Altri <strong>di</strong>schi riflettono il suo entusiasmo per la musica<br />
contemporanea come il CD e<strong>di</strong>to dalla RCA con composizioni <strong>di</strong> autori italiani e il CD monografico<br />
su Giacinto Scelsi, e<strong>di</strong>to dalla INA in Francia, il quale ha ottenuto il Diapason dOr. Nel<br />
luglio 2002, in Germania, ha eseguito il Concerto <strong>di</strong> Glazunov con I Solisti <strong>di</strong> Mosca <strong>di</strong>retti da I.<br />
Bashmet. Nel Marzo 2003 ha eseguito in prima europea il Concerto Cyberbird per sassofono, pianoforte<br />
e orchestra <strong>di</strong> Takashi Yoshimatsu con la BBC Philarmonic Orchestra a Manchester. Nel<br />
giugno 2004 ha eseguito il Concerto <strong>di</strong> Glazunov alla Filarmonica <strong>di</strong> San Pietroburgo e <strong>di</strong> nuovo<br />
nel 2005, alla sala Tchaikovsky <strong>di</strong> Mosca nellambito della Stagione della Filarmonica. Accanto<br />
allattivit internazionale <strong>di</strong> solista Federico Mondelci affianca una importante attivit <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore<br />
dorchestra collaborando con solisti <strong>di</strong> fama internazionale come Ilya Grubert, Michael Nyman,<br />
Kathryn Stott, Pavel Vernikov, Nelson Goerner, Francesco Manara, Luisa Castellani. docente <strong>di</strong><br />
sassofono al Conservatorio G. Rossini <strong>di</strong> Pesaro, <strong>di</strong>rettore artistico dellEnte Concerti <strong>di</strong> Pesaro e<br />
<strong>di</strong>rettore della ISO - Italian Saxophone Orchestra, da lui stesso fondata nel 1995. E inoltre fondatore<br />
dellItalian Saxophone Quartet che dal 1985 si esibisce con successo in ambito internazionale.
Nella vasta produzione <strong>di</strong> musica per il cinema <strong>di</strong> Ennio<br />
Morricone un posto <strong>di</strong> primo piano occupano quei film che per<br />
argomento e interpretazione ci fanno compiere il viaggio pi<br />
lungo e lontano che si possa mai intraprendere - Roberto<br />
Granata spiega come ha voluto rendere omaggio alla musica <strong>di</strong><br />
Morricone, intrecciando nella partitura <strong>di</strong> Celebrating<br />
Morricone alcuni dei temi delle pi famose colonne sonore -. E<br />
cos la colonna sonora sottolinea tali sentimenti come la musica<br />
degli Untouchables, che grazie a ripetizioni <strong>di</strong> note veloci descrive<br />
appieno la <strong>di</strong>fficolt e il dramma interiore del protagonista<br />
che non riesce ad incastrare Al Capone, o gli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> temi <strong>di</strong><br />
Nuovo Cinema Para<strong>di</strong>so che mostrano laffetto e la gratitu<strong>di</strong>ne<br />
per un proiezionista che ha trasmesso con il suo lavoro lamore<br />
per il cinema, o il tema struggente ed epico <strong>di</strong> Marco Polo simbolo<br />
del desiderio <strong>di</strong> conoscenza delluomo, o infine il famosissimo<br />
brano della Leggenda del Pianista sullOceano che d allo<br />
sguardo impenetrabile e sognatore <strong>di</strong> Novecento una voce intima<br />
e poetica, facendo raggiungere vette <strong>di</strong> lirismo elevato che<br />
non pu lasciare in<strong>di</strong>fferente lascoltatore. Considerato il naturale<br />
erede <strong>di</strong> Morricone, anche Nicola Piovani ha conquistato la<br />
sua celebrit come compositore <strong>di</strong> musica per il cinema. Tra le<br />
colonne sonore pi famose c quella del Marchese del Grillo<br />
1981 <strong>di</strong> Mario Monicelli, e quella scritta per La vita bella<br />
1997 <strong>di</strong> Roberto Benigni, che gli valse anche lOscar: la prima<br />
rievoca alcune celebri ouverture rossiniane, sottolineando cos<br />
latmosfera comica del film e fornendo ad Alberto Sor<strong>di</strong> la possibilit<br />
<strong>di</strong> esibirsi anche come basso; la seconda rimanda invece<br />
allo stile <strong>di</strong> Nino Rota, soprattutto nel Grand Hotel Valse. Nel<br />
mondo del jazz ci conduce In a Sentimental Mood <strong>di</strong> Duke<br />
Ellington, uno standard jazz composto nel 1935, trasformato<br />
anche in canzone, caratterizzato da un tecnica <strong>di</strong> ornamentazione<br />
contrappuntistica e cromatica su unarmonia statica. E una<br />
forte impronta jazz presente anche nella musica <strong>di</strong> Roberto<br />
Molinelli autore della colonna sonora della vecchia pubblicit<br />
della Barilla, che ha composto il suo concerto per sax, Four pictures<br />
from New York, come una serie <strong>di</strong> reminiscenze musicali e<br />
paesaggistiche: … In Dreamy dawn ho descritto il sorgere<br />
del sole in unalba ra<strong>di</strong>osa …: il giorno si risveglia sullo sfondo<br />
dei grattacieli <strong>di</strong> Manhattan in uno spettacolo incantevole.<br />
Tango Club un brano de<strong>di</strong>cato a Astor Piazzolla, newyorkese<br />
<strong>di</strong> adozione, scritto nello stile del tango argentino … e immaginato<br />
in uno dei tanti club della metropoli dove si suona e si<br />
balla musica latino-americana. … Sentimental evening, una<br />
jazz ballad sicuramente particolare per la presenza <strong>di</strong> un trio<br />
jazz ad accompagnare il sassofono solista piano, contrabbasso,<br />
batteria. … Broadway night, rappresenta leccitante vita notturna<br />
che anima la scintillante strada <strong>di</strong> Manhattan, le giganti e<br />
variopinte insegne luminose lampeggianti che rendono Time<br />
Square uno spettacolo <strong>di</strong> luci e <strong>di</strong> colori, e dove gi allesterno<br />
dei famosi Teatri <strong>di</strong> Broadway si respira atmosfera <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>l.<br />
Gianluigi Mattietti<br />
20 20 luglio luglio<br />
MERCOLED ore 21.30<br />
Sperlonga, Museo Grotta Tiberio<br />
ORCHESTRA DI ROMA E DEL LAZIO<br />
FEDERICO MONDELCI <strong>di</strong>rettore e sassofono<br />
ENNIO MORRICONE 1928<br />
Celebrating Morricone<br />
arrangiamento <strong>di</strong> Roberto Granata<br />
NICOLA PIOVANI 1946<br />
da La vita bella:<br />
- Buongiorno principessa<br />
- Foxtrot<br />
- Grand Hotel Valse<br />
- Finale<br />
Il Marchese del Grillo<br />
DUKE ELLINGTON 1899 - 1974<br />
In a Sentimental Mood<br />
ROBERTO MOLINELLI 1963<br />
Four pictures from New York, concerto per sax e orchestra<br />
- Dreamy dawn<br />
- Tango Club<br />
- Sentimental evening<br />
- Broadway night
Ammiel Bushakevitz, nato a Gerusalemme nel 1986 ha iniziato a suonare il pianoforte allet <strong>di</strong><br />
cinque anni. Si esibito come solista e in gruppi come musicista da camera in tutto il Sudafrica e<br />
in Europa a Londra, Parigi, Vienna, Berlino, Roma, Zurigo, Bonn, Amburgo e Milano. Ha collaborato<br />
come solista con numerose orchestre in Sud Africa incluse la Cape Philharmonic, la<br />
Johannesburg Philharmonic, la KwaZulu-Natal Philharmonic e la Chamber Orchestra of South<br />
Africa. Attualmente segue un Master in Interpretazione liederistica con il Prof. Phillip Moll presso<br />
la Hochschule fr Musik und Theater Felix Mendelssohn Bartholdy a Lipsia, Germania. E risultato<br />
vincitore del primo premio nei seguenti concorsi: Musicon National Piano Competition,<br />
Unisa Music Scholarship Competition, Philip Moore National Music Competition, ATKV National<br />
Music Competition Piano Category, Lionel Bowman Beethoven Competition. Si interessa come<br />
musicologo e come esperto ricercatore <strong>di</strong> Franz Schubert e Richard Wagner. E membro onorario<br />
della Richard Wagner Society of South Africa ed stato invitato a partecipare come lettore alla<br />
conferenza internazionale sulle ultime opere <strong>di</strong> Schubert, che si terr a Dublino nellottobre del 2011.<br />
Franz Schubert
Le ultime tre sonate schubertiane D 958, D 959, D 960,<br />
composte negli ultimi mesi <strong>di</strong> vita del compositore, tra la primavera<br />
e lautunno del 1828, sono state spesso considerate<br />
come ununica trilogia Alfred Brendel ha cercato <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare<br />
che derivano dal medesimo materiale intervallare.<br />
Nonostante la forma classica in quattro movimenti, appaiono<br />
completamente emancipate da tutti i modelli tra<strong>di</strong>zionali: linusuale<br />
schema tonale, i continui cambiamenti <strong>di</strong> tempo, la<br />
struttura ciclica, la profon<strong>di</strong>t dellespressione, ne fanno delle<br />
opere modernissime, soprattutto nel caso della terza sonata,<br />
che pu essere considerata il vero testamento spirituale <strong>di</strong><br />
Schubert. Latmosfera magica e spirituale che la pervade scaturisce<br />
dalle originali invenzioni tematiche e timbriche e dalle<br />
continue escursioni armoniche: il primo movimento, concepito<br />
come una grande fantasia, introdotto da morbi<strong>di</strong> accor<strong>di</strong> e<br />
da una melo<strong>di</strong>a onirica, tocca tre <strong>di</strong>verse aree tonali nellesposizione,<br />
e nello sviluppo si muove con una straor<strong>di</strong>naria<br />
variet <strong>di</strong> modulazioni. Ma il cuore emozionale della sonata <br />
lAndante sostenuto, una musica interiorizzata, basata su una<br />
cupa melo<strong>di</strong>a e su una sorta <strong>di</strong> corale, trasfigurato ed estatico,<br />
nella sezione centrale. Innovative sul piano armonico e formale<br />
sono anche le quattro Ballate <strong>di</strong> Chopin, scritte tra il 1831 e<br />
il 1842, pezzi <strong>di</strong> vaste proporzioni, dal carattere narrativo, ma<br />
tra loro assai <strong>di</strong>versi. La Ballata n.1, scritta durante i primi anni<br />
parigini, unopera drammatica e malinconica, un misto <strong>di</strong><br />
sonata, <strong>di</strong> rond e <strong>di</strong> variazione, costruita con precise simmetrie<br />
e come un graduale crescendo <strong>di</strong> tensione: dalle misure <strong>di</strong><br />
introduzione, dal carattere <strong>di</strong> recitativo, al tema principale,<br />
languido e ondeggiante, al secondo tema col suo eloquio<br />
soave sottovoce, al climax in fortissimo, fino alla coda<br />
esplosiva e virtuosistica Presto con fuoco. Su una pi complessa<br />
trama polifonica che contiene anche giochi <strong>di</strong> imitazioni<br />
a canone e su una forma pi ampia e composita costruita<br />
la Ballata n.4. Inizia in modo sospeso con <strong>di</strong>eci sol ripetuti,<br />
una voce che entra quasi in punta <strong>di</strong> pie<strong>di</strong>, come provenendo<br />
da un mondo lontano. Cos viene introdotto il tema principale<br />
una barcarola cantata a mezza voce che viene poi ripresentato<br />
in numerose varianti creando una progressiva agitazione,<br />
ma punteggiata da magici momenti <strong>di</strong> rarefazione.<br />
Chopin compose anche quattro Scherzi, trattati come un<br />
genere autonomo, dal carattere drammatico, basati su un<br />
finissimo lavoro tematico e un sofisticato gioco <strong>di</strong> contrasti,<br />
tra parti vivaci e leggere, dal ritmo fulmineo, e sezioni melo<strong>di</strong>che<br />
e cariche <strong>di</strong> intensit emotiva. Lo Scherzo n.2 del 1837,<br />
prende avvio da tre battute dal carattere interrogativo, delle<br />
rapide terzine suonate sottovoce alle quali rispondono<br />
energici accor<strong>di</strong>: da queste due cellule deriva lo svolgimento<br />
22 22 luglio luglio<br />
VENERD ore 21.30<br />
Cori, Chiostro <strong>di</strong> S. Oliva<br />
AMMIEL BUSHAKEVITZ pianoforte<br />
FRANZ SCHUBERT 1840 - 1876<br />
Sonata n. 23 in Si bemolle maggiore op. post. D 960<br />
Molto moderato<br />
Andante sostenuto<br />
Scherzo: Allegro vivace con delicatezza<br />
Allegro, ma non troppo<br />
FRYDERYK CHOPIN 1810 - 1849<br />
Ballata n. 1 in Sol minore op. 23<br />
Ballata n. 4 in Fa minore op. 52<br />
Scherzo n. 2 in Si bemolle minore op. 31<br />
Vivace ma non troppo<br />
Adagio<br />
Allegro molto moderato<br />
Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />
lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.<br />
dellintero pezzo, una forma ampia e psicologicamente variata,<br />
in cui si alternano toni eroici e passaggi pi cantabili e<br />
appassionati, arpeggi e sinuosi arabeschi. Schumann lo defin<br />
un pezzo estremamente affascinante, che non ingiustamente<br />
potrebbe essere paragonato ad una poesia <strong>di</strong> Lord Byron,<br />
cos tenero e cos ar<strong>di</strong>to, cos pieno damore e <strong>di</strong> orgoglioso<br />
<strong>di</strong>sprezzo.<br />
Gianluigi Mattietti
Peter-Lukas Graf nato a Zurigo nel 1929, citt nella quale ha ricvuto la sua prima educazione<br />
musicale. Prima del <strong>di</strong>ploma Andr Jaunet - il grande <strong>di</strong>datta con cui stu<strong>di</strong>ava a Zurigo - gli ha<br />
consigliato <strong>di</strong> continuare gli stu<strong>di</strong> al Conservatoire National de Paris con Marcel Moyse. Nel 1949<br />
ha ottenuto il Premier Prix in flauto nella classe <strong>di</strong> Roger Cortet, e lanno successivo il <strong>di</strong>ploma in<br />
<strong>di</strong>rezione dorchestra con Eugne Bigot. Nel 1950 <strong>di</strong>ventato primo flauto solista della<br />
Winterthur Symphonie Orchester restandovi fino al 1957. Dal 1951 stato chiamato regolarmente<br />
nellOrchestra del Festival <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Lucerna in qualit <strong>di</strong> primo flauto. Nel 1953<br />
ha vinto il primo premio al Concorso <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera della ARD e<br />
nel 1958 il Bablock Prize della H. Cohan International Music Award <strong>di</strong> Londra. Con la registrazione<br />
del Concerto <strong>di</strong> Jacques Ibert per flauto ed orchestra, allet <strong>di</strong> ventuno anni si guadagnato<br />
imme<strong>di</strong>atamente una reputazione artistica internazionale iniziando tre appassionate attivit: una<br />
cameristica, una concertistica ed una prettamente <strong>di</strong>rettoriale. Da allora ha realizzato in tutto il<br />
mondo concerti e tourne, una ricca e pluripremiata <strong>di</strong>scografia, registrazioni ra<strong>di</strong>ofoniche e televisive.<br />
Dal 1960 al 1966 stato <strong>di</strong>rettore stabile al Teatro dOpera <strong>di</strong> Lucerna. stato docente in<br />
numerosissime masterclass: Amsterdam, Biella, Monaco <strong>di</strong> Baviera, Imola, Mainz, Quebec,<br />
Ramsgate, Saarbrcken, Sendai, Salisburgo, St. Prex, Sermoneta, Sion, Stoccarda, Tokyo, Vienna.<br />
Dal 1973 al 1994 stato professore nellAccademia <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Basilea. Molti sono i compositori<br />
che gli hanno de<strong>di</strong>cato opere per flauto: tra gli altri Salm, Brtschi, Bovey, Fassbind, Gasser,<br />
Holliger, Prinz, Yamada, Zimmermann. autore <strong>di</strong> tre importanti testi <strong>di</strong>dattici pubblicati dalla<br />
casa e<strong>di</strong>trice tedesca Schott Check-up, Interpretation e The singing flute che, nel loro insieme,<br />
costituiscono uno dei pi moderni meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per il flauto; <strong>di</strong> numerose revisioni ed arrangiamenti<br />
per flauto ed frequentemente invitato nelle giurie <strong>di</strong> importanti concorsi internazionali.<br />
Ursula Holliger ha stu<strong>di</strong>ato arpa a Basilea e a Bruxelles. Svolge la sua attivit <strong>di</strong> solista nel<br />
mondo intero, accompagnata, fra le altre, dalle orchestre filarmoniche <strong>di</strong> Berlino, Vienna e Los<br />
Angeles, dai Musici <strong>di</strong> Roma, lEnglish Chamber Orchestra, lOrchestre de Paris, sotto la bacchetta<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>rettori come Michael Gielen, Pierre Boulez, Simon Rattle, Sir Neville Marriner. Ha realizzato<br />
numerose registrazioni per le etichette Philips, Deutsche Gramophon, Archiv Produktion, Claves e<br />
Novalis. Fra i suoi colleghi <strong>di</strong> musica da camera si trovano Aurle Nicolet, Peter-Lukas Graf, Heinz<br />
Holliger. Il suo repertorio comprende tutti gli stili. Accanto al repertorio usuale, Ursula Holliger si<br />
occupata in special modo della figura <strong>di</strong> Louis Spohr e ha curato le prime mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> molte<br />
opere <strong>di</strong> musica contemporanea. Del resto molti compositori hanno scritto brani per lei: Elliott<br />
Carter, Hans Werner Henze, Witold Lutoslawski, Ernst Krenek, Frank Martin, Isang Yun, Toru<br />
Takemitsu, Heinz Holliger e altri. Insegna da tempo presso la Musikhochschule <strong>di</strong> Friburgo in<br />
Brisgovia e alla Musikakademie <strong>di</strong> Basilea.
Ammirato dai suoi contemporanei, e considerato uno dei pionieri<br />
del romanticismo musicale in Germania nella prima met<br />
dellOttocento, Louis Spohr fu anche <strong>di</strong>rettore dorchestra e<br />
violinista <strong>di</strong> fama. Nella sua produzione cameristica si <br />
cimentato con varie combinazioni strumentali, componendo<br />
anche quattro sonate per violino o flauto e arpa. La Sonata<br />
Concertante op.113 una delle pi ispirate, per il raffinato<br />
gusto timbrico, labilit nello sfruttare i registri estremi dei<br />
due strumenti, loriginale lavoro armonico soprattutto nel<br />
secondo movimento. A un gusto tipicamente salottiero si<br />
rifanno invece le Variazioni per flauto e pianoforte che Chopin<br />
scrisse a 14 anni sul celebre tema dellaria Non pi mesta<br />
accanto al fuoco, dalla Cenerentola <strong>di</strong> Rossini compositore<br />
amatissimo da Chopin: pezzo aggraziato, dalla scrittura brillante,<br />
che enfatizza lo stile belcantistico con abbellimenti,<br />
arpeggi, e un moto perpetuo, in staccato, molto virtuosistico.<br />
Una vena elegiaca, e malinconica, domina nei due pezzi <strong>di</strong><br />
Camille Saint-Sans: nella Romance per violino o flauto e<br />
pianoforte e nella lirica Une flte invisible, pagina breve e<br />
bucolica, composta su una poesia <strong>di</strong> Victor Hugo Viens! une<br />
flte invisible / Soupire dans les vergers, originariamente<br />
per voce, flauto e pianoforte, dove il flauto ha una funzione <strong>di</strong><br />
eco paesaggistica. Nella Francia a cavallo tra Otto e<br />
Novecento imperava un gusto arcaizzante, la seduzione dellantico<br />
che invest anche i linguaggi musicali, e che si pu<br />
cogliere in molti pezzi dellepoca: nelle giovanili Arabesques <strong>di</strong><br />
Debussy, originariamente per pianoforte, che mostrano la sua<br />
propensione per un nuovo tipo <strong>di</strong> melo<strong>di</strong>zzare, ispirato al cantus<br />
planus e basato su gamme pentatoniche; nella Pavane<br />
pour une infante dfunte <strong>di</strong> Ravel, che si rif allincedere lento<br />
e dolente della pavana, antica danza <strong>di</strong> corte spagnola; nelle<br />
Quatre danses m<strong>di</strong>vales <strong>di</strong> Anton Joseph Lauber compositore<br />
svizzero allievo <strong>di</strong> Rheinberger e <strong>di</strong> Massenet, poi maestro<br />
<strong>di</strong> Frank Martin, piccola suite del 1928 che svela linfluenza<br />
<strong>di</strong> Faur e Duparc. A culture primitive rimandano<br />
invece le Cinq Incantations per flauto solo 1936, nate dalla<br />
suggestione <strong>di</strong> un flauto tunisino che Jolivet aveva ascoltato<br />
durante un viaggio in Africa: pagine magiche e incantatorie,<br />
caratterizzate da ritmi asimmetrici, da strutture ripetitive,<br />
corrispondenti ad altrettante tappe della vita umana, dalla<br />
nascita allal<strong>di</strong>l. Cos come legato alla cultura tra<strong>di</strong>zionale<br />
giapponese MEI <strong>di</strong> Kazuo Fukushima, composto per commemorare<br />
Wolfgang Steinecke il <strong>di</strong>rettore dei Ferienkurse <strong>di</strong><br />
Darmstadt morto in un tragico incidente ed eseguito per la<br />
prima volta da Severino Gazzelloni. In MEI che significa oscuro,<br />
in<strong>di</strong>stinto, intangibile Fukushima si ispira alla leggenda<br />
giapponese che ritiene il suono del flauto capace <strong>di</strong> raggiungere<br />
lanima dei morti, e trasferisce sul flauto moderno i suoni<br />
dei tra<strong>di</strong>zionali flauti giapponesi: il nohkan il flauto traverso<br />
<strong>di</strong> bamb, usato nel teatro N, che sottolinea con suoni bervi<br />
e acuti le espressioni dei personaggi e il shakuhachi flauto<br />
dritto che produce suoni gravi, me<strong>di</strong>tativi, come lunghi respiri.<br />
Gianluigi Mattietti<br />
23 23 luglio luglio<br />
SABATO ore 21.00<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
PETER-LUKAS GRAF flauto<br />
URSULA HOLLIGER arpa<br />
LUDWIG SPOHR 1784 - 1859<br />
Sonata in Mi bemolle maggiore op. 113<br />
Allegro brillante<br />
Adagio<br />
Rondo Allegretto<br />
ANDR JOLIVET 1905 - 1974<br />
Incantation per flauto solo Pour une communion sereine...<br />
CLAUDE DEBUSSY 1862 - 1918<br />
Deux Prludes per arpa sola<br />
La fille aux cheveux de lin - Voiles<br />
Deux Arabesques per arpa sola<br />
Andantino con moto - Allegretto scherzando<br />
KAZUO FUKUSHIMA 1930<br />
MEI per flauto solo<br />
FRYDERYK CHOPIN 1810 - 1849<br />
Variazioni sopra un tema <strong>di</strong> Rossini La Cenerentola op. post.<br />
CAMILLE SAINT-SANS 1835 - 1921<br />
Romance in Re bemolle maggiore op. 37<br />
Une flte invisible<br />
MAURICE RAVEL 1875 - 1937<br />
Pavane pour une infante dfunte<br />
Pice en forme de Habanera<br />
JOSEPH LAUBER 1864-1952<br />
Quatre danses m<strong>di</strong>vales<br />
Rigaudon Allegretto<br />
Mascarade Allegro moderato<br />
Gaillarde Moderato<br />
Pavane Moderato
Emanuele Arciuli si imposto come una delle voci originali e interessanti della nuova scena concertistica.<br />
Il suo repertorio spazia da Bach alla musica doggi, <strong>di</strong> cui con speciale riferimento agli<br />
Stati Uniti considerato uno dei pi convinti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei<br />
quali ha stabilito un proficuo rapporto <strong>di</strong> stima e collaborazione. Suona regolarmente per le maggiori<br />
istituzioni italiane e straniere e collabora con <strong>di</strong>rettori dorchestra quali Petr Altrichter, Marc<br />
Andreae, Yoel Levi, James MacMillan, Anton Nanut, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Stefan Reck,<br />
Arturo Tamayo, Mario Venzago. Il suo interesse per la cultura degli in<strong>di</strong>ani dAmerica, inoltre, ha<br />
ispirato uno speciale progetto eseguito nel novembre 2008 allo Smithsonian Museum <strong>di</strong><br />
Washington, e continua nella collaborazione con i maggiori musicisti amerin<strong>di</strong>. Ha inciso numerosi<br />
cd per Chandos, Bridge, VAI e Stra<strong>di</strong>varius, tra i quali lintegrale pianistica <strong>di</strong> Berg e Webern e<br />
il Concerto per piano e orchestra <strong>di</strong> Bruno Maderna in prima mon<strong>di</strong>ale. Lalbum de<strong>di</strong>cato a George<br />
Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre il CD<br />
Stra<strong>di</strong>varius contenente musiche <strong>di</strong> Adams e Rzewski stato votato dalla critica come miglior<br />
<strong>di</strong>sco italiano del 2006. E titolare della cattedra <strong>di</strong> pianoforte principale al Conservatorio <strong>di</strong> Bari e<br />
dal 1998 professore ospite al College Conservatory of Music <strong>di</strong> Cincinnati ed in altre universit<br />
americane. Nel 2011 gli stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista.
I Gesnge der Frhe Canti dellaurora op.133 sono lultima composizione<br />
pianistica <strong>di</strong> Schumann. Si tratta <strong>di</strong> un breve ciclo <strong>di</strong><br />
cinque brani <strong>di</strong> sconvolgente modernit, nei quali appare chiaro<br />
come laurora per il musicista tedesco non rappresenti la nascita<br />
<strong>di</strong> un nuovo giorno, quanto piuttosto lo svanire della notte e<br />
della sua <strong>di</strong>mensione fantastica e onirica.<br />
A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> Albumbltter e Bunte Bltter, che pure appartengono<br />
allultima stagione creativa <strong>di</strong> Schumann, i Gesnge sono<br />
concepiti come percorso unitario, nel quale ogni brano annuncia<br />
il successivo, fino alla meravigliosa, commossa conclusione.<br />
La Sonata in fa minore op.14 Concert sans orchestre <strong>di</strong><br />
Schumann una delle composizioni cui il musicista tedesco ha<br />
lavorato pi a lungo, pubblicandone <strong>di</strong>fferenti versioni, una risalente<br />
al 1836 in tre movimenti e laltra al 1850-51 che reintegra<br />
uno dei due scherzi composti inizialmente, ed dunque in quattro<br />
movimenti. Si tratta <strong>di</strong> un lavoro ambizioso ed importante,<br />
il cui repertorio tematico basato su un breve inciso tratto da un<br />
tema <strong>di</strong> Clara Wieck. E proprio le Variazioni sul tema della Wieck<br />
costituiscono il nucleo emotivo dellintera opera nella versione<br />
in tre movimenti, scelta in questo caso, si tratta del secondo<br />
movimento. Il pianismo della Sonata, che raggiunge nel Finale<br />
esiti <strong>di</strong> folgorante virtuosit, percorso da una visionariet febbrile.<br />
Im Freien 1926 <strong>di</strong> Bartk una suite <strong>di</strong> cinque brani che celebrano<br />
e sublimano la <strong>di</strong>mensione naturalistica al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> qualunque<br />
oleografia.<br />
Le Variazioni in Fa minore <strong>di</strong> Haydn costituiscono una eccezione<br />
allinterno della sua opera pianistica, composta quasi per intero<br />
da Sonate. Non tanto laspetto formale, per, n la scrittura,<br />
quanto piuttosto il tono quasi romantico a fare <strong>di</strong> questa pagina<br />
un unicum allinterno del catalogo del musicista viennese. Il<br />
tema si compone <strong>di</strong> due parti, una lirica in fa minore, laltra - dal<br />
carattere pi decorativo - in fa maggiore. Le variazioni riguardano<br />
prevalentemente la linea del canto, la mano sinistra restando<br />
pressoch identica. Dopo un climax <strong>di</strong> forte tensione emotiva, la<br />
musica si incammina ad una coda <strong>di</strong> melanconico lirismo.<br />
Tra le pagine meno note dello sterminato catalogo lisztiano,<br />
Hymne de la Nuit costituisce il primo pannello <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ttico - laltro<br />
Hymne du Matin. Si tratta <strong>di</strong> una composizione tipica del<br />
cot lirico <strong>di</strong> Liszt, alla pari dei Notturni e <strong>di</strong> numerose pagine<br />
delle Annes de Plerinage o <strong>di</strong> Harmonies Poetiques et<br />
Religieuses, <strong>di</strong> questultima raccolta con<strong>di</strong>videndo anche lafflato<br />
fortemente spirituale che sembra impregnare <strong>di</strong> s questa breve<br />
e toccante composizione.<br />
Il primo brano, Con pifferi e tamburi, dal carattere percussivo, <br />
basato interamente sullintervallo <strong>di</strong> seconda, usato da Bartk sia<br />
per creare il colore armonico che per definire una linea melo<strong>di</strong>ca.<br />
La successiva Barcarola suona come una nenia, dolcissima e<br />
struggente assieme, che - nella sua inesorabilit, nellasciuttezza,<br />
o nel pudore, dei sentimenti - mi ricorda una grande scrittrice,<br />
anchella ungherese, Agota Kristof. La Musette echeggia danze<br />
tra<strong>di</strong>zionali rivestendole <strong>di</strong> un colore ine<strong>di</strong>to e invocando, quasi,<br />
un ampliamento del ventaglio <strong>di</strong> frequenze del pianoforte, specie<br />
24 24 luglio luglio<br />
DOMENICA ore 19.30<br />
Priverno, Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />
EMANUELE ARCIULI pianoforte<br />
ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856<br />
Gesnge der Frhe op. 133<br />
Im ruhigen Tempo<br />
Belebt, nicht zu rasch<br />
Lebhaft<br />
Bewegt<br />
Im Anfange ruhiges, im Verlauf bewegtes Tempo<br />
Sonata in Fa minore op. 14 Concert sans Orchestre<br />
FRANZ JOSEPH HAYDN 1732 - 1809<br />
Variazioni in Fa minore Hob XVII n. 16<br />
FRANZ LISZT 1811 - 1886<br />
Hymne de la Nuit<br />
BLA BARTK 1881 - 1945<br />
Szabadban Im Freien Allaria aperta<br />
Mit Trommeln und Pfeifen Pesante<br />
Barcarolla Andante<br />
Musettes Moderato<br />
Klnge der Nacht Lento<br />
Hetzjagd Presto<br />
nelle figurazioni veloci - quasi tremolo. Con <strong>Musica</strong> della notte,<br />
centro emotivo dellintera opera, questo allargamento dello<br />
spettro acustico del pianoforte si realizza come per magia, con<br />
una scrittura <strong>di</strong> grande efficacia. Lelemento naturalistico, quasi<br />
onomatopeico, fa da contrappunto ad un arcano corale e allincedere<br />
capriccioso e lancinante, <strong>di</strong> una triste cantilena. La Caccia<br />
conclusiva una sorta <strong>di</strong> moto perpetuo <strong>di</strong> estrema tensione<br />
emotiva e <strong>di</strong>fficolt strumentale che si conclude, drammaticamente,<br />
su un Fa nella regione grave del pianoforte.<br />
Emanuele Arciuli
Paolo Recchia nasce a Fon<strong>di</strong>. Rimane affascinato e si appassiona al sassofono contralto fin da<br />
bambino, grazie al padre che ne aveva uno in casa. Inizia a suonare allet <strong>di</strong> 11 anni, de<strong>di</strong>candosi<br />
dapprima agli stu<strong>di</strong> classici e poi al jazz, che scopre ed inizia profondamente ad amare ascoltando<br />
alcuni <strong>di</strong>schi <strong>di</strong> Charlie Parker e Massimo Urbani. A 18 anni si trasferisce a Roma ed inizia una<br />
intensa attivit professionistica. Frequenta master classes tenute da Harry Allen, Bob Mintzer,<br />
Rick Margitza, Rita Marcotulli, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Paolo Fresu, Enrico Rava. Nel<br />
2003 partecipa al Premio Massimo Urbani vincendo una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per Siena Jazz. Nel 2004<br />
riceve il 2° premio al Concorso Nazionale Giovani Talenti del Jazz Italiano a Piacenza e il<br />
Premio Palazzo Valentini al Festival JAZZ&IMAGE <strong>di</strong> Villa Celimontana a Roma. Nel 2005 il 2°<br />
posto al concorso nazionale <strong>di</strong> musica jazz <strong>di</strong> Baronissi. Trascorre un periodo a Parigi e l suona<br />
con Laurent Coq, Alain Jean-Marie, Stephane Belmondo, Pierre Boussaguet, Remi Vignolo.<br />
Molteplici le collaborazioni con lorchestra Io<strong>di</strong>ce&Corvini Roma Jazz Ensamble e con la PMJO<br />
Parco della <strong>Musica</strong> Jazz Orchestra <strong>di</strong>retta da Maurizio Giammarco. Fa parte del gruppo SIX<br />
SAX guidato da Javier Girotto; membro del sestetto <strong>di</strong> Luca Mannutza, con il quale registra<br />
Sound Six- Tributo ai Sestetti anni 60, per letichetta Albore Jazz e del quartetto <strong>di</strong> Nicola<br />
Angelucci, con il quale registra The First One, per la Via Veneto Jazz.<br />
Nicola Muresu inizia lattivit da professionista alla fine degli anni Ottanta, suonando con <strong>di</strong>versi<br />
gruppi nei jazz club e festivals nazionali. Frequenta la Scuola <strong>di</strong> Perfezionamento <strong>di</strong> Siena Jazz,<br />
dove segue i corsi <strong>di</strong> musica dassieme tenuti da Furio Di Castri e da Stefano Battaglia, ed il corso<br />
<strong>di</strong> contrabbasso tenuto da Furio Di Castri. Come contrabassista della Big Band del Centro Jazz <strong>di</strong><br />
Torino collabora prima con Enrico Rava e poi con Lee Konitz. Entra a far parte del SestetTo<br />
gruppo con il quale partecipa al festival <strong>di</strong> Coutance in Norman<strong>di</strong>a, ai festivals internazionali <strong>di</strong><br />
Namur Belgio e Tours Francia nel 1996. Con la Big Band <strong>di</strong> Torino, <strong>di</strong>retta da Gianni Basso,<br />
partecipa al JVC Newport jazz festival tenutosi a Torino e al festival <strong>di</strong> due Laghi Jazz <strong>di</strong><br />
Avigliana vantando la collaborazione del trombettista americano Benny Bailey. Si inserisce poi nel<br />
trio del pianista Antonio Fara e nel quartetto del sassofonista Renato DAiello. Collabora con<br />
Giulio Capiozzo con il quale partecipa a lunghissimi tours italiani ed europei con artisti internazionali<br />
quali Jimmy Owens, Tony Scott, George Cables, Harold Land, Paola West e con Antonio<br />
Ciacca con il quale suona in in festivals internazionali con ospiti americani illustri, tra i quali Steve<br />
Lacy, Art Farmer, John Betsch, Larry Smith, Eliot Zigmund, Doug Hammond, Benny Golson,<br />
Steve Grossman, Johnny Griffin.<br />
Nicola Angelucci inizia giovanissimo in Abruzzo, sua terra dorigine lo stu<strong>di</strong>o della batteria con<br />
il batterista e percussionista Alberto Bion<strong>di</strong>. Si trasferisce a Roma dove approfon<strong>di</strong>sce gli stu<strong>di</strong> jazzistici<br />
con il batterista Lorenzo Tucci e con il pianista Luca Mannutza. Musicista dallesperienza<br />
ormai in<strong>di</strong>scussa, sideman <strong>di</strong> molti tra i pi interessanti leader del Jazz, quali Benny Golson, Steve<br />
Grossman, Sonny Fortune, Wess Anderson, Jeremy Pelt, Joel Frahm, Andy Gravish, Jim Roton<strong>di</strong>,<br />
John Hicks. Di recente si esibito a New York, nel prestigioso Dizzys Club al Lincoln Center, con<br />
Joey De Francesco, George Garzone, Rosario Giuliani, in occassione dell Italian Jazz Days. E<br />
stato membro del trio <strong>di</strong> Enrico Pieranunzi, del live tour 2008 <strong>di</strong> Mario Bion<strong>di</strong> ed attualmente fa<br />
parte <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi progetti come ad esempio la band <strong>di</strong> Rosario Bonaccorso, Max Ionata, Luca<br />
Mannutza, Paolo Recchia, Stefania Tallini. Vanta <strong>di</strong>verse registrazioni e collaborazioni con<br />
Franceco Cafiso, Bob Mintzer, Mike Stern, Fabrizio Bosso, Dado Moroni, Gabriele Mirabassi,<br />
Maurizio Rolli, Maurizio Giammarco, Javier Girotto. Ha vinto numerosi premi e borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
tra cui una presso il prestigioso Columbia College a Chicago nel 2000, il concorso Baronissi Jazz<br />
nel 2000 e 2004, il Gran Prix du Public al Tramplin Jazz dAvignon nel 2002 e del 26th<br />
Hoeilaart Jazz Contest in Belgio nel 2004.
In cantiere gi dal 2008, lidea <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>sco, come molti altri<br />
<strong>di</strong>schi del genere, era nata grazie allesperienza dei live, a piccole<br />
gigs, registrazioni e tutte quelle situazioni musicali che un<br />
qualsiasi jazzista vive e sperimenta nel corso della propria carriera.<br />
Oltretutto, vista lottima uscita del precedente, nonch<br />
esor<strong>di</strong>o <strong>di</strong>scografico, Introducing Paolo Recchia feat. Dado<br />
Moroni, i presupposti per un buon <strong>di</strong>sco cerano tutti: la solida<br />
presenza <strong>di</strong> Nicola Angelucci batteria e <strong>di</strong> Nicola Muresu<br />
contrabbasso.<br />
Sarebbe stato sicuramente un ottimo <strong>di</strong>sco, non unico per. A<br />
renderlo tale stato un evento eccezionale nella vita <strong>di</strong> Paolo,<br />
qualcosa che ha fatto cambiare le genesi dei miei brani, la <strong>di</strong>rezione<br />
delle mani sullo strumento e il suono <strong>di</strong> ogni singolo giorno<br />
della mia vita, ovvero, la nascita della mia famiglia. Il titolo<br />
dellalbum, infatti, prende il nome da un brano originale, Aris<br />
desire, de<strong>di</strong>cato a sua moglie che lo ha reso <strong>di</strong> recente padre per<br />
la prima volta.<br />
Ascolto questa musica con il sorriso sulle labbra. La maggior<br />
parte dei musicisti riesce a raggiungere un livello musicale per<br />
cui <strong>di</strong>ventano buoni imitatori ed esecutori. Ce ne sono alcuni<br />
per che passano a un livello successivo, trasformando le informazioni<br />
assimilate con lo stu<strong>di</strong>o in un linguaggio ed in un<br />
suono personale. Paolo appartiene alla seconda categoria.<br />
Queste alcune delle parole spese da Rick Margitza nei confronti<br />
<strong>di</strong> Paolo Recchia, talento emergente del sax alto.<br />
Legato fedelmente alla tra<strong>di</strong>zione Coltrane, Rollins, etc.,<br />
Paolo Recchia opera da un lato precise e coraggiose scelte stilistiche<br />
proponendosi <strong>di</strong> ripercorrere, con originalit e intelligenza<br />
interpretativa, alcuni capolavori del jazz, dallaltro cavalca<br />
con estro e sensibilit la sua vena compositiva offrendo brani<br />
originali, intimi e ricchi <strong>di</strong> spunti free.<br />
26 26 luglio luglio<br />
MARTED ore 21.30<br />
Lenola, Anfiteatro Loc. Il Colle<br />
PAOLO RECCHIA TRIO<br />
PAOLO RECCHIA sax contralto<br />
NICOLA MURESU contrabbasso<br />
NICOLA ANGELUCCI batteria<br />
PAOLO RECCHIA 1980<br />
Aris desire<br />
SONNY ROLLINS 1930<br />
Tenor Madness<br />
PAOLO RECCHIA<br />
Peace Hotel<br />
JOHN COLTRANE 1926 - 1967<br />
Lazy Bird<br />
LESLIE BRICUSSE & ANTONY NEWLEY<br />
Who Can I turn To<br />
PAOLO RECCHIA<br />
Boulevard Victor<br />
RODGERS & HART<br />
Everything Ive got<br />
PAOLO RECCHIA<br />
November<br />
SONNY ROLLINS<br />
Pent-Up house
Laura Catrani, nata a Rimini, ha intrapreso in giovane et gli stu<strong>di</strong> musicali, <strong>di</strong>plomandosi poi a<br />
pieni voti in Canto e in <strong>Musica</strong> Vocale da Camera presso il Conservatorio Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, sotto la<br />
guida <strong>di</strong> Daniela Uccello; soprano con voce duttile ed estesa, ha saputo unire musicalit ed espressivit<br />
teatrale, tanto da poter affrontare generi e stili <strong>di</strong>versi, specializzandosi nel repertorio<br />
barocco e settecentesco e nella musica del Novecento e contemporanea, anche in ruoli <strong>di</strong> cantante-attrice.<br />
Lattenzione per la musica contemporanea lha vista interprete <strong>di</strong> numerose esecuzioni<br />
<strong>di</strong> autori del Novecento, tra cui si ricorda Luciano Berio Sequenza III, e <strong>di</strong> composizioni in prime<br />
mon<strong>di</strong>ali quali quelle <strong>di</strong> Azio Corghi, Gioacomo Manzoni, Alessandro Solbiati, Michele Ta<strong>di</strong>ni e<br />
Matteo Franceschini. Fruttuosa la collaborazione con il compositore Azio Corghi, per cui ha cantato<br />
in <strong>di</strong>verse occasioni.Nel 2010 stata interprete della nuova opera <strong>di</strong> Matteo Franceschini Il<br />
gridario andata in scena alla Biennale <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Venezia con repliche a Stoccarda e Madrid e ha<br />
eseguito in prima esecuzione assoluta Kokin b <strong>di</strong> Giacomo Manzoni. Nel corso della propria formazione<br />
artistica lo stu<strong>di</strong>o della recitazione presso la Scuola Civica dArte Drammatica Paolo<br />
Grassi <strong>di</strong> Milano lha portata ad esibirsi anche in ruoli <strong>di</strong> cantante-attrice. Ha vinto il Premio Bel<br />
Canto 2006 nellambito del Festival Rossini in Wildbad. Ha inciso per Stra<strong>di</strong>varius Agli inquieti<br />
spiriti, musiche <strong>di</strong> Alessandro Solbiati e Massimo Botter con il Quartetto darchi <strong>di</strong> Torino.<br />
Imnus de Sancta Maria<br />
Ave generosa gloriosa et intacta puella,<br />
tu pupilla castitatis,<br />
tu materia sanctitatis quae Deo placuit.<br />
Nam haec superna infusio in Te fuit,<br />
quod supernum Verbum in Te carnem induit.<br />
Tu can<strong>di</strong>dum lilium,<br />
quod Deus ante omnes creaturam inspexit.<br />
pulcherrima et dulcissima;<br />
quam valde Deus in Te delectabatur!<br />
Cum amplexione caloris sui in Te posuit,<br />
ita quod filius eius de Te lactatus est.<br />
Venter enim tuus gau<strong>di</strong>um habuit,<br />
cum omnis celestis symphonia de Te sonuit,<br />
quia , Virgo, Filium Dei portasti<br />
ubi castitas tua in Deo claruit.<br />
Nunc omnis Ecclesia in gau<strong>di</strong>o rutilet<br />
Ac in symphonia sonet,<br />
propter dulcissimam Virginem et laudabilem<br />
Mariam Dei genitricem,<br />
Amen.<br />
Il mare antico Testo <strong>di</strong> Ivo Gigli<br />
Il mare antico.<br />
Quello delle vele.<br />
Quello delladolescente.<br />
Nessuno meglio del bambino conosce il mare.<br />
Il mare terrestre affioravano alghe umane<br />
fiato <strong>di</strong> mucosa immensa.<br />
Il mare totale si avverte nelle crepe.<br />
Dove sono le rive?<br />
L oltre larcipelago lo stupore<br />
Apre le sue ali <strong>di</strong> pallido gabbiano.<br />
Gli uccelli sorvolano con estrea lentezza lansia.<br />
La vastit troppo grande.<br />
Solo una solitaria idea <strong>di</strong> bellezza<br />
Si libra come unisola.<br />
Sequenza III Testo <strong>di</strong> Markus Kutter<br />
Give me a few words for a woman<br />
To sing a truth allowing us<br />
To build a house without worrying before night comes<br />
Bestiaire II Testo <strong>di</strong> Guillaume Apollinaire<br />
Le Serpent<br />
Tu tacharnes sur la beaut.<br />
Et quelles femmes ont t<br />
Victimes de ta cruaut !<br />
ve, Eury<strong>di</strong>ce, Cloptre ;<br />
Jen connais encor trois ou quatre.<br />
Orphe<br />
La femelle de lalcyon,<br />
LAmour, les volantes Sirnes,<br />
Savent de mortelles chansons<br />
Dangereuses et inhumaines.<br />
Noyez pas ces oiseaux mau<strong>di</strong>ts,<br />
Mais les Anges du para<strong>di</strong>s.<br />
Les Sirnes<br />
Sach-je do provient, Sirnes, votre ennui<br />
Quand vous vous lamentez, au large, dans la nuit ?<br />
Mer, je suis comme toi, plein de voix machines<br />
Et mes vaisseaux chantants se nomment les annes.
To whom?<br />
Who, Whom? To Who?<br />
What?<br />
To you!<br />
Le Bechete Testo <strong>di</strong> Andrea Franceschini<br />
Da fare la pasta <strong>di</strong> straoboli<br />
E, a volere,<br />
col zuccher<br />
Prepara la farina,<br />
con un pocco <strong>di</strong> sale,<br />
se sale un pocco, sprepara la farina, che fa rima<br />
<strong>di</strong> poi pren<strong>di</strong> buttiro fresco,<br />
e buttalo e scaldalo<br />
e buttalo e scalda il buttiro in una padella,<br />
bella pappa in una padella,<br />
ch quella!<br />
E poi gettavi dentro un pocco <strong>di</strong> latte,<br />
e, senzaltro scaldarlo, gettalo<br />
e allingi,<br />
ad<strong>di</strong>rittura nella preparata farina,<br />
che fa rima,<br />
e fa una dura pasta.<br />
Ma non basta la pasta.<br />
Tasta.<br />
E poi schiarissela un poco col rompervi dentro alcuni ovi,<br />
uno o doi,<br />
e un pocco vino bianco grosso,<br />
e non rosso, ma fallo adesso e mangi un sacco<br />
e non un sasso, e gnache un osso.<br />
Acci venga che possa passara fuori per il stam-po,<br />
stam-po, pocco o tanto campo,<br />
e li arrostirai nel buttiro ben caldo,<br />
e non gi saldo da farne un soldo,<br />
e che sia una padella fonda,<br />
acci abbino da cressere, e infonda infonda,<br />
riusciranno perfetti.<br />
Eli, Eli Testo <strong>di</strong> Hannah Sennesh<br />
Eli Eli Mio Dio, mio Dio<br />
shelo yigamer lolam fa che non abbiano mai fine<br />
hachol vhayam la sabbia e il mare<br />
rishrush shel hamayim il mormorio delle acque<br />
brak hashamayim il luccichio del cielo<br />
tfilat haadam la preghiera degli uomini<br />
hachol vhayam sabbia e mare<br />
rishrush shel hamayim mormorio delle acque<br />
brak hashamayim luccichio del cielo<br />
tfilat haadam preghiera degli uomini<br />
27 27 luglio<br />
luglio<br />
MERCOLED ore 21.30<br />
Sperlonga, Au<strong>di</strong>torium<br />
VOX IN FEMINA<br />
per voce femminile e immagini video<br />
LAURA CATRANI soprano<br />
HILDEGARD VON BINGEN 1098 - 1179 <br />
Imnus de Sancta Maria XII Sec.<br />
CATHY BERBERIAN 1925 - 1983<br />
Stripsody<br />
MASSIMO BOTTER 1965<br />
Il mare antico<br />
LAURA CATRANI 1975<br />
Improvvisazione<br />
LUCIANO BERIO 1925 - 2003<br />
Sequenza III<br />
VITTORIO MONTALTI 1984<br />
Bestiaire II prima esecuzione assoluta<br />
ALESSANDRO SOLBIATI 1956<br />
To whom?<br />
MATTEO FRANCESCHINI 1979<br />
Le Bechete<br />
DAVID ZEHAVI 1910 - 1975<br />
Eli, Eli su testo <strong>di</strong> Hannah Sennesh<br />
Francesco Lupi Timini, per Stalkervideo immagini
Matteo Zoli nasce a Latina nel 1996 dove inizia lo stu<strong>di</strong>o del Pianoforte allet <strong>di</strong> 5 anni sotto la<br />
guida del padre. Entra successivamente in Conservatorio allet <strong>di</strong> 8 anni dove stu<strong>di</strong>a attualmente<br />
con Patrizia Convenevole. Allet <strong>di</strong> 11 anni consegue la licenza <strong>di</strong> Teoria Solfeggio e Dettato<br />
<strong>Musica</strong>le e, lanno dopo, il Compimento Inferiore <strong>di</strong> Pianoforte con il massimo dei voti. Partecipa<br />
nel 2009 ad un seminario su Beethoven e Schubert con Antonella Lunghi e, successivamente, nel<br />
2010, ad una lezione magistrale con il pianista Aldo Ciccolini nellambito delle rassegne musicali<br />
del Conservatorio <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Ottorino Respighi. Sempre nello stesso anno si esibisce al Teatro<br />
Comunale Armando Cafaro <strong>di</strong> Latina nel bicentenario della morte <strong>di</strong> Chopin. Nonostante la giovane<br />
et partecipa e vince numerosi concorsi Nazionali: Concorso Nazionale Citt <strong>di</strong> Ortona,<br />
2005 primo premio; Concorso Hyperion Citt <strong>di</strong> Ciampino Roma, 2005 secondo premio; Lia<br />
Tortora Latina, 2006 primo premio assoluto; Idelmo Poggioli Napoli, 2006 primo premio<br />
assoluto; Vietri sul Mare SA, 2006 e 2007 secondo premio; Citt <strong>di</strong> Bucchianico CH, 2007<br />
primo premio assoluto; Magliano Sabina RI, 2008 secondo premio; S. Giovanni Teatino<br />
CH, 2008 secondo premio; Ciampino Roma, 2010 primo premio; Giovani Talenti Citt <strong>di</strong><br />
Rocchetta Isernia, 2010 primo premio assoluto.<br />
Cecilia Martellucci si avvicina alle percussioni allet <strong>di</strong> 12 anni grazie alla scuola me<strong>di</strong>a ad in<strong>di</strong>rizzo<br />
musicale del suo paese e successivamente ammessa al corso <strong>di</strong> strumenti a percussioni tenuto<br />
da Rodolfo Rossi presso lIstituto Superiore <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Musica</strong>li Conservatorio Ottorino Respighi<br />
<strong>di</strong> Latina, <strong>di</strong> cui attualmente frequenta il VI anno strumentale. Partecipa con massimo impegno<br />
alle attivit dellIstituto collaborando con lorchestra sinfonica <strong>di</strong>retta da Benedetto Montebello,<br />
con il coro <strong>di</strong> voci bianche <strong>di</strong>retto da Nicol Iucolano e con Ruben Zahra alla master class tenuta<br />
presso i conservatori <strong>di</strong> Latina e <strong>di</strong> Roma. Partecipa come interprete al Festival Le forme del<br />
suono eseguendo in prima assoluta opere della compositrice rumena Doina Rotaru suonando con<br />
Mario Caroli. Oltre lambito del Conservatorio collabora con <strong>di</strong>verse formazioni tra le quali<br />
lEnsemble Ars Lu<strong>di</strong> Laboratorio e il Freon Ensemble con le quali ha partecipato al festival I<br />
Concerti del Parco, alla rassegna Note <strong>di</strong> Pace e alle attivit musicali del Museo Explora. Ha<br />
seguito stage <strong>di</strong> perfezionamento con il percussionista americano Famodou Don Moye e con lo<br />
svedese Anders Astrand.<br />
Gianluca Manfredonia si <strong>di</strong>plomato in giovane et con il massimo dei voti in Strumenti a percussione<br />
presso il Conservatorio <strong>di</strong> musica Ottorino Respighi <strong>di</strong> Latina dove attualmente frequenta<br />
il primo anno del Biennio <strong>di</strong> specializzazione in Discipline <strong>Musica</strong>li<br />
sotto la guida <strong>di</strong> Rodolfo Rossi. Partecipa con impegno alle attivit<br />
dellIstituto collaborando con lorchestra sinfonica <strong>di</strong>retta da Benedetto<br />
Montebello, con la Libera orchestra <strong>di</strong> Latina <strong>di</strong>retta da Giuseppe<br />
Cangialosi e con Aura, lensemble <strong>di</strong> percussioni del Conservatorio, con cui<br />
partecipa tra laltro alla <strong>di</strong>retta ra<strong>di</strong>ofonica delle musiche <strong>di</strong> John Cage<br />
effettuata dalla Ra<strong>di</strong>o Vaticana. Oltre lambito del Conservatorio collabora<br />
con <strong>di</strong>verse formazioni tra le quali: lEnsemble Ars Lu<strong>di</strong> con il quale ha partecipato<br />
alla manifestazione <strong>Internazionale</strong> Malta Arts Festival e al Festival<br />
dellIstituzione Universitaria dei Concerti, Il Freon Ensemble con il quale ha<br />
partecipato allevento Atlante Sonoro a Roma e al Museo Madre <strong>di</strong> Napoli,<br />
LOrchestra <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Barocca <strong>di</strong> Flavio Colusso, lOrchestra <strong>di</strong> Latina. Ha<br />
partecipato alla registrazione della colonna sonora del film Il comandante<br />
Renau trasmesso su Rai Tre, con musiche <strong>di</strong> Paolo Vival<strong>di</strong>. Ha partecipato<br />
alla XXVII e<strong>di</strong>zione del Corso internazionale <strong>di</strong> interpretazione musicale a<br />
Norcia e agli stages <strong>di</strong> perfezionamento <strong>di</strong> Anders Astrand e <strong>di</strong> Momoko<br />
Kamiya a Roma.
Le due raccolte <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> per pianoforte op.10 e op.25 rappresentano<br />
una specie <strong>di</strong> summa del linguaggio musicale chopiniano,<br />
perch Chopin aveva trasformato lo stu<strong>di</strong>o, da genere <strong>di</strong>dattico<br />
a vera e propria composizione artistica, banco <strong>di</strong> prova per<br />
nuove invenzioni non solo tecniche, ma musicali tout court:<br />
ogni stu<strong>di</strong>o infatti espressamente de<strong>di</strong>cato ad una particolare<br />
tecnica pianistica, ma svela sempre, sotto la superficie del gioco<br />
virtuosistico, complessit contrappuntistiche e la ricerca <strong>di</strong><br />
nuove prospettive timbriche e armoniche. Lo <strong>di</strong>mostrano il<br />
movimento impetuoso che accompagna lo stu<strong>di</strong>o sulluguaglianza<br />
delle <strong>di</strong>ta <strong>di</strong> ambedue le mani op.10 n.4, il gioco melo<strong>di</strong>co<br />
delle terzine della mano destra su un semplice accompagnamento<br />
accordale op.10 n.5, il lavoro <strong>di</strong> estensione della<br />
mano sinistra op.10 n.9, lo stu<strong>di</strong>o sullespressivit delle ornamentazioni<br />
op.25 n.7, il melo<strong>di</strong>zzare col pollice sui tasti neri<br />
op.25 n.9, lo stu<strong>di</strong>o sulle ottave nelle due mani op.25 n.10.<br />
Con il genere dello stu<strong>di</strong>o si ciment anche Liszt, che nel 1838<br />
compose una raccolta <strong>di</strong> sei pezzi de<strong>di</strong>cati a Clara Schumann, <strong>di</strong><br />
estrema audacia tecnica, concepiti come una vera e propria<br />
sfida, sul pianoforte, ai sei capricci <strong>di</strong> Paganini, tanto da mutuare<br />
alcune ar<strong>di</strong>tezze proprio dalla scrittura violinistica i glissati, i<br />
salti veloci su ampi intervalli, i tremoli, le note ribattute, i trilli a<br />
due mani, e da riprenderne alcuni giochi descrittivi come i<br />
corni evocati nello Stu<strong>di</strong>o n.5 La Chasse. Dal primo volume<br />
delle Annes de plerinage, de<strong>di</strong>cato alle escursioni <strong>di</strong> Liszt in<br />
Svizzera, tratto Valle dObermann, ampia pagina molto articolata,<br />
piena <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssonanze e <strong>di</strong> strane modulazioni, ritratto<br />
musicale <strong>di</strong> un uomo solitario, e della sua <strong>di</strong>sperazione, ispirato<br />
al romanzo epistolare Obermann <strong>di</strong> Snancour. Di derivazione<br />
lisztiana anche il virtuosismo pianistico <strong>di</strong> Isaac Albniz, che si<br />
sposa sempre con elementi folklorici spagnoli, come in Asturias,<br />
pagina in sol minore composta nel 1890, che evoca immagini<br />
moresche e il flamenco andaluso nella ridda <strong>di</strong> semicrome ribattute,<br />
nei trascinanti crescendo, negli squarci danzanti, nelle suggestioni<br />
chitarristiche. Nel repertorio originale per marimba<br />
spicca lo Stu<strong>di</strong>o op.6 n.10 <strong>di</strong> Clair Omar Musser, percussionista e<br />
compositore americano, ricordato come un virtuoso <strong>di</strong> questo<br />
strumento, inventore <strong>di</strong> nuovi strumenti a percussione come la<br />
Marimba-Celesta, autore <strong>di</strong> numerosi stu<strong>di</strong> dove ha sviluppato<br />
la tecnica dellesecuzione con quattro bacchette. Un carattere<br />
pi semplice e primitivistico emerge in un altro lavoro per sole<br />
percussioni, Asanga 1997 <strong>di</strong> Kevin Volans, compositore sudafricano<br />
che stato allievo <strong>di</strong> Stockhausen, e che poi <strong>di</strong>ventato<br />
un importante esponente della corrente della Nuova<br />
Semplicit. La forte carica gestuale <strong>di</strong> Asanga parola che in<br />
sanscrito significa libert dagli affetti, si ritrova anche in<br />
Specchio 1998 del percussionista pugliese Luigi Marinaro:<br />
brano trascinante, basato su gesti speculari tra i due interpreti,<br />
su patterns ripetitivi, ma capaci anche <strong>di</strong> trasformarsi in una<br />
schermaglia tra bacchette.<br />
Gianluigi Mattietti<br />
28 28 luglio luglio<br />
GIOVEDI ore 21.00<br />
Fon<strong>di</strong>, Cortile della Giudea<br />
MATTEO ZOLI pianoforte<br />
CECILIA MARTELLUCCI percussioni<br />
GIANLUCA MANFREDONIA percussioni<br />
FRYDERYK CHOPIN 1810 - 1849<br />
Stu<strong>di</strong> op. 10<br />
- n. 4 in Do <strong>di</strong>esis minore Presto<br />
- n. 5 in Sol bemolle maggiore Vivace<br />
- n. 9 in Fa minore Allegro molto agitato<br />
Stu<strong>di</strong> op. 25<br />
- n. 7 in Do <strong>di</strong>esis minore Lento<br />
- n. 9 in Sol bemolle maggiore Allegro vivace<br />
- n. 10 in Si minore Allegro con fuoco<br />
FRANZ LISZT 1811 - 1886<br />
Stu<strong>di</strong>o n. 5 in Mi maggiore La caccia<br />
Album dun voyageur: Valle dObermann<br />
ISAAC ALBNIZ 1860 - 1909<br />
Asturias trascrizione per marimba <strong>di</strong> K. Stensgaard<br />
KEVIN VOLANS 1949<br />
Asanga per set <strong>di</strong> tamburi<br />
JOHANN SEBASTIAN BACH 1685 - 1750<br />
Fuga dal Concerto n. 1 trascrizione per marimba<br />
CLAIR OMAR MUSSER 1901 - 1998<br />
Stu<strong>di</strong>o in Do maggiore op. 6 n. 10 per marimba<br />
LUIGI MARINARO 1972<br />
Specchio per due percussionisti<br />
In collaborazione<br />
con il Conservatorio O. Respighi <strong>di</strong> Latina<br />
Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />
lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.
Composta da trentacinque musicisti, lOrchestra Fondazione CRT il risultato <strong>di</strong> un progetto<br />
maturato in seno alla Fondazione stessa con lambizione <strong>di</strong> costituire un organismo in grado <strong>di</strong><br />
valorizzare le eccellenze musicali <strong>di</strong>plomate nei conservatori <strong>di</strong> Piemonte e Valle dAosta. Frutto<br />
del Progetto Master dei Talenti <strong>Musica</strong>li, nato nel 2004 e finalizzato al perfezionamento <strong>di</strong> giovani<br />
talenti presso accademie e scuole superiori italiane o straniere, lOrchestra della Fondazione<br />
Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Torino si ampliata con lambizione <strong>di</strong> lavorare al pi alto livello professionale<br />
possibile. Scegliendo come partner lAccademia Perosi, la Fondazione CRT ha voluto delineare<br />
un moderno profilo dorchestra basato sulla continua riqualificazione dei propri musicisti, principalmente<br />
attraverso stage e concerti con ospiti internazionali quali Pavel Vernikov, Ana<br />
Chumachenco, Roberto Ranfal<strong>di</strong>, Enrico Maria Baroni, Pavel Berman, e molti altri. Il repertorio<br />
comprende opere dei musicisti classici quali Bach, Mozart, Ciaikovskij, Mendelssohn, Grieg,<br />
Schubert, Prokofiev, Telemann, Beethoven, Mozart, ma anche programmi pi contemporanei ed<br />
eterogenei. Si segnala che, nelle<strong>di</strong>zione del Festival MITO 2010, lorchestra si esibita a Torino e<br />
a Milano con un programma <strong>di</strong> musiche <strong>di</strong> Nino Rota riscuotendo un grande successo <strong>di</strong> pubblico.<br />
Tra i progetti pi recenti si annovera la tourne in Israele in occasione della visita del Presidente<br />
della Repubblica Giorgio Napolitano per celebrazioni dei 150 anni dellUnit dItalia. Organizzata<br />
sotto la supervisione dellAmbasciata dItalia, lorchestra si esibita sotto la <strong>di</strong>rezione del maestro<br />
Clau<strong>di</strong>o Vandelli ospitando il Trio Tchaikovsky.<br />
Nel corso della sua carriera Pavel Berman ha suonato con orchestre quali la Dresden<br />
Staatskapelle, la In<strong>di</strong>anapolis Symphony Orchestra, la Atlanta Symphony, la Dallas Symphony, la<br />
Prague Symphony, la Royal Philharmonic <strong>di</strong> Liverpool, la Beijing Philharmonic, i Berliner<br />
Sinfoniker e ha tenuto concerti nelle pi prestigiose sale del mondo quali la Carnegie Hall <strong>di</strong> New<br />
York, il Thtre des Champs Elyses e la Salle Gaveau <strong>di</strong> Parigi, la Herkulessaal <strong>di</strong> Monaco, il<br />
Bunkakaikan <strong>di</strong> Tokyo, il Teatro alla Scala <strong>di</strong> Milano, il Palais des Beaux Arts <strong>di</strong> Bruxelles, collaborando<br />
con <strong>di</strong>rettori dorchestra come Iliahu Inbal, Andrei Boreiko, Raimond Leppard, George<br />
Hanson, Petr Altrichter. Oltre alla lunga collaborazione cameristica con suo padre Lazar Berman,<br />
ha collaborato con eccellenti artisti <strong>di</strong> varie generazioni tra i quali: Andras Schiff, Bruno Canino,<br />
Nabuko Imai, Gustav Rivenius, Alexander Kniazev, Daniel Muller-Schott. Pavel Berman appare<br />
inoltre nel ruolo <strong>di</strong> Solista e/o Direttore con orchestre quali lOrchestra Sinfonica Nazionale <strong>di</strong> RAI<br />
<strong>di</strong> Torino, lOrchestra Sinfonica Abruzzese, lOrchestra da Camera <strong>di</strong> Mantova, lOrchestra <strong>di</strong><br />
Padova e del Veneto, la Sinfonica Toscanini <strong>di</strong> Parma, il Carlo Felice <strong>di</strong> Genova, Orchestra del<br />
Teatro Sao Carlo <strong>di</strong> Lisbona, Moscow Symphony Orchestra, Romanian National Ra<strong>di</strong>o,<br />
Wurtembergische Philharmonie, i Virtuosi <strong>di</strong> Mosca e Baltic Virtuosi. I progetti del 2011 lo vedono<br />
impegnato nel concerto <strong>di</strong> Brahms per violino e orchestra op. 77 con lOrchestra del Teatro La<br />
Fenice <strong>di</strong> Venezia <strong>di</strong>retta Yutaka Sado, in una tourne <strong>di</strong> recital in Giappone e il Gala<br />
Rachmaninoff al Festival <strong>di</strong> Stresa in collaborazione con il pianista Alexander Romanovsky e il<br />
violoncellista Enrico Dindo. Tra le sue registrazioni ricor<strong>di</strong>amo il CD dellopera completa <strong>di</strong><br />
Prokofiev per violino e pianoforte Dynamic 2010, Vardan Mamikonian,pianoforte che ha ricevuto<br />
un importante riscontro <strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> critica. Pavel Berman ha proseguito la sua esplorazione<br />
nella musica <strong>di</strong> Prokofiev registrando i due Concerti con Orchestra <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Svizzera Italiana<br />
Lugano con Andrey Boreyko. Berman ha inciso inoltre per Koch International, Au<strong>di</strong>ofon,<br />
Discover, Supraphon, Phoenix Classics e Dynamic. Pavel Berman nato a Mosca dove ha stu<strong>di</strong>ato<br />
al Conservatorio ajkovskij; ha proseguito gli stu<strong>di</strong> con Dorothy DeLay nel 1992 alla Juilliard<br />
School <strong>di</strong> New York perfezionandosi poi con Isaac Stern. Ha fondato la Kaunas Chamber<br />
Orchestra in Lituania nel 1998, dalla quale nata la Kaunas Symphony Orchestra. Suona il violino<br />
Antonio Stra<strong>di</strong>vari Marchal Berthier 1716 della Fondazione Pro Canale <strong>di</strong> Milano.
Tra i compositori che influenzarono <strong>di</strong> pi lo stile <strong>di</strong> Mozart ci<br />
fu Johann Christian Bach, un<strong>di</strong>cesimo figlio <strong>di</strong> Johann<br />
Sebastian Bach, considerato uno dei maggiori compositori della<br />
met del Settecento. Dopo aver stu<strong>di</strong>ato a Berlino, si trasfer a<br />
Milano nel 1754, dove stu<strong>di</strong> con Padre Martini e Sammartini, e<br />
nel 1762 and a Londra, dove fu musicista da camera della regina<br />
Charlotte, e dove rimase fino alla morte, venendo poi ricordato<br />
come il Bach inglese. Esponente dello stile galante, si<br />
ispir alla tra<strong>di</strong>zione italiana anche nelle sue sinfonie, concepite<br />
in maniera molto simile alle ouvertures dopera in tre movimenti.<br />
anche la struttura delle sei sinfonie op.6, composte<br />
per i concerti pubblici organizzati insieme a Carl Friedrich Abel,<br />
pubblicate ad Amsterdam nel 1770, tutte caratterizzate da<br />
unintonazione brillante, tranne lultima che ha accenti drammatici<br />
con il frequente uso <strong>di</strong> tremoli, <strong>di</strong> accenti improvvisi,<br />
dei corni nel registro grave, e lunica in tonalit minore anche<br />
nellAndante centrale. Linfluenza della musica italiana evidente<br />
anche nei cinque concerti per violino e orchestra che<br />
Mozart compose nel 1775, prendendo a modello i concerti <strong>di</strong><br />
Tartini e <strong>di</strong> Boccherini. Ma emergono anche tratti tipicamente<br />
mozartiani: nella flui<strong>di</strong>t nellarticolazione formale, nella finezza<br />
dellelaborazione tematica, nel sottile gioco delle variazioni.<br />
Il Concerto il la maggiore K 219 lultimo attribuibile con certezza<br />
a Mozart, e sicuramente il pi elaborato, oltre che il pi<br />
celebre. Qui Mozart esplora a fondo tutte le possibilit dello<br />
strumento solista, tratta con cura estrema lorchestrazione, e<br />
ottiene un risultato, dal punto <strong>di</strong> vista dellelaborazione tematica,<br />
molto pi organico rispetto ai concerti precedenti. Di un<br />
anno precedente la composizione della sinfonia in la maggiore<br />
K 201, che insieme con le Sinfonie K 183 e K 200 forma la<br />
triade delle prime gran<strong>di</strong> sinfonie salisburghesi. Partitura pervasa<br />
da spirito leggero, nella quale Mozart mette in risalto i<br />
<strong>di</strong>versi temi e strumenti, attraverso un sofisticato gioco <strong>di</strong> imitazioni<br />
e <strong>di</strong> scarti <strong>di</strong>namici come quelli che caratterizzano il<br />
tema iniziale, con i suoi salti <strong>di</strong> ottava e le crome ribattute, e<br />
con raffinate invenzioni timbriche ad esempio nellAndante,<br />
dove violini suonano con sor<strong>di</strong>na: lo stile galante superato,<br />
ma dallinterno, con tecnica omeopatica, spingendolo a<br />
estremi ignoti <strong>di</strong> squisitezza melo<strong>di</strong>ca, <strong>di</strong> sofisticazione tematica<br />
e <strong>di</strong> fascinosa sensualit <strong>di</strong> combinazioni Pestelli. Uno dei<br />
violinisti pi celebri nella seconda met dellOttocento fu Pablo<br />
de Sarasate, autore anche <strong>di</strong> una grande quantit <strong>di</strong> pezzi virtuosistici,<br />
<strong>di</strong> grande successo, come le Danze spagnole, e come<br />
le numerose fantasie su temi dopera, allora <strong>di</strong> gran moda. La<br />
pi fortunata fu proprio la Fantasia sulla Carmen, costruita con<br />
alcuni dei temi pi popolari dellopera <strong>di</strong> Bizet, rielaborati con<br />
virtuosismi e ornamentazioni: in un prelu<strong>di</strong>o e quattro movimenti<br />
che presentano adattamenti dellAragonaise,<br />
dellHabanera, della Segui<strong>di</strong>lla, fino alla sfrenata Danse<br />
Bohme, che richiede vere doti atletiche al solista.<br />
Gianluigi Mattietti<br />
30 30 luglio luglio<br />
SABATO ore 21.00<br />
Sermoneta, Castello Caetani<br />
ORCHESTRA FONDAZIONE CRT<br />
PAVEL BERMAN <strong>di</strong>rettore e violino solista<br />
JOHANN CHRISTIAN BACH 1735 - 1782<br />
Sinfonia in Sol minore op. 6 n. 6<br />
Allegro<br />
Andante pi tosto - Adagio<br />
Allegro molto<br />
WOLFGANG AMADEUS MOZART 1756 - 1791<br />
Concerto n. 5 in La maggiore K 219<br />
Allegro aperto, Adagio, Allegro aperto<br />
Adagio<br />
Tempo <strong>di</strong> Menuetto, Allegro, Tempo <strong>di</strong> Menuetto<br />
WOLFGANG AMADEUS MOZART<br />
Sinfonia n. 29 in La maggiore K 201<br />
Allegro moderato<br />
Andante<br />
Menuetto<br />
Allegro con spirito<br />
PABLO DE SARASATE 1844 - 1908 / STRELNIKOV<br />
Carmen Suite
2011<br />
Corsi <strong>di</strong> Perfezionamento e<br />
<strong>di</strong> Interpretazione <strong>Musica</strong>le<br />
nel Castello Caetani <strong>di</strong> Sermoneta<br />
DDIIRREETTTTOORREE: FRANCO PETRACCHI<br />
ALESSANDRO SOLBIATI composizione<br />
2 luglio - 15 luglio<br />
ELISSO VIRSALADZE pianoforte<br />
4 luglio - 10 luglio<br />
NATALIA GUTMAN musica da camera<br />
5 luglio - 8 luglio<br />
ROCCO FILIPPINI violoncello e musica da camera<br />
7 luglio - 18 luglio<br />
FRANCO PETRACCHI contrabbasso<br />
11 luglio - 23 luglio<br />
MIRELA VEDEVA tecnica del contrabbasso<br />
11 luglio - 23 luglio<br />
BRUNO GIURANNA viola<br />
12 luglio - 21 luglio<br />
PETER-LUKAS GRAF flauto<br />
18 luglio - 25 luglio<br />
MARIANA SIRBU violino<br />
18 luglio - 27 luglio<br />
URSULA HOLLIGER arpa<br />
22 luglio - 27 luglio
TESTIMONIANZE<br />
ELENCO DEI DOCENTI DEI CORSI, INCONTRI DI STUDIO, CONVEGNI, PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE
DOCENTI DEI CORSI DEGLI ANNI PASSATI dal 1975<br />
ARPA<br />
Ursula Holliger dal 1987 al 1998-2001-04 -05-06-07-08<br />
CANTO<br />
Mascia Pre<strong>di</strong>t 1981-82<br />
CLARINETTO<br />
Antony Pay dal 1984 al 1997<br />
Ciro Scarponi 1984-85-86-87-88-89-91-92<br />
Richard Stoltzman dal 1999 al 2009<br />
COMPOSIZIONE<br />
Salvatore Sciarrino 1987<br />
Alessandro Solbiati dal 2007 al 2010<br />
CONTRABBASSO<br />
Gary Karr 1987-89<br />
Franco Petracchi dal 1978 al 2010<br />
Jean-Marc Rollez 1992<br />
Mirela Vedeva dal 2001 al 2010 tecnica del contrabbasso<br />
FAGOTTO<br />
Sergio Azzolini 1999-2002-04-06-07-09<br />
FLAUTO<br />
Pierre-Yves Artaud 1991<br />
Roberto Fabbriciani dal 1984 al 1989<br />
Peter-Lukas Graf dal 1981 al 2010<br />
MUSICA DA CAMERA<br />
Bruno Canino 1984-86-88-90-92-94-96-98-2000-02-04-06<br />
Cesare Ferraresi 1975-76-77-78-79<br />
Rocco Filippini 1982-83-85-89 e dal 1993 al 2010<br />
Bruno Giuranna 1981-91<br />
London Gabrieli Quartet 1987<br />
Quartetto Boro<strong>di</strong>n 1989<br />
Sandor Vegh 1972<br />
PIANOFORTE<br />
Dmitri Bashkirov 2002<br />
Carlo Bruno 1980<br />
Sergio Cafaro 1978<br />
Michele Campanella 1995<br />
Bruno Canino 1977-82<br />
Aldo Ciccolini 1981-82-88<br />
Philippe Entremont 1984<br />
Alexander Lonquich 1998-99-2000<br />
Nikita Magaloff 1981<br />
Bruno Mezzena 1979<br />
Boris Petrushanskij dal 1989 al 1995<br />
Charles Rosen 1985-86-87-89-96-97-98-99-02-03-05-10<br />
Fou Tsong 2001<br />
Eliss Virsaladze dal 2003 al 2010<br />
Vincenzo Vitale 1983<br />
VIOLA<br />
Dino Asciolla 1985<br />
Bruno Giuranna 1980-81-92-93-94-95-96 dal 1998 al 2004<br />
2006-07-08-2010<br />
Arrigo Pelliccia 1979<br />
Peter Schidlof 1986<br />
Christoph Schiller 1982-83-84-88-90-91-92<br />
Reiner Schmidt 1997<br />
VIOLINO<br />
Pierre Amoyal 2001<br />
Cesare Ferraresi dal 1975 al 1979<br />
Alberto Lysy 1997<br />
Corrado Romano dal 1981 al 2000<br />
Gottfried Schneider 1980<br />
Mariana Sirbu dal 2002 al 2010<br />
Vla<strong>di</strong>mir Spivakov 1992<br />
Sandor Vegh 1972<br />
Jean-Pierre Wallez 1999-2000<br />
VIOLONCELLO<br />
Rocco Filippini 1977-79-81-89 e dal 1991 al 2010<br />
Johannes Goritzky 1980<br />
Ivan Monighetti dal 1992 al 1995<br />
Andr Navarra dal 1982 al 1988<br />
Franco Maggio Ormezowski 1990
INCONTRI DI STUDIO e CONVEGNI ORGANIZZATI DAL 1977<br />
1977 Colloquio <strong>di</strong> Goffredo Petrassi con Fedele<br />
DAmico: Petrassi e Salviucci<br />
1978 Tavola rotonda: La musica nuova<br />
1979 Incontro con i musicisti polacchi<br />
1980 Incontro con i musicisti francesi<br />
1981 Incontro con i musicisti sovietici<br />
I generi musicali e il loro pubblico<br />
1982 Incontro con i musicisti spagnoli Sono ancora<br />
in<strong>di</strong>viduabili i caratteri nazionali della musica <strong>di</strong> oggi?<br />
1983 Incontro con i musicisti statunitensi Convergenze e<br />
<strong>di</strong>vergenze nelle esperienze artistiche contemporanee<br />
1984 Convegno: Committenza e composizione<br />
1985 Incontro con i musicisti giapponesi<br />
La musica e il suo spazio. Il compositore parla <strong>di</strong> s ...<br />
1986 Incontro con i musicisti ungheresi<br />
Prospettive italiane e ungheresi<br />
La musica in Italia tra pubblico e privato<br />
1987 Incontro con i musicisti tedeschi<br />
La musica in Germania dopo Darmstadt<br />
Le<strong>di</strong>toria musicale in Italia<br />
1988 Incontro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o: Quale passato ha la musica oggi?<br />
Ad Elliott Carter per i suoi 80 anni<br />
1990 Incontro con i musicisti sovietici<br />
Seminario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>: Il libro musicale in Italia<br />
1991 Incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: Dove va la musica doggi?<br />
1992 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />
Aspetti della musica contemporanea inglese: cinque ritratti<br />
Verso il Duemila: la musica doggi tra produzione,<br />
<strong>di</strong>ffusione e documentazione<br />
1993 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />
Ritratto <strong>di</strong> Witold Lutoslawski<br />
Les liaisons dangereuses: musica parola poesia<br />
1994 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />
Dai boschi <strong>di</strong> Sermoneta al Monte Circeo. 30 anni <strong>di</strong> Festival<br />
Pontino; Per Petrassi: ricor<strong>di</strong> e testimonianze<br />
1995 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />
Donne compositrici: una nuova realt musicale<br />
Ritratto <strong>di</strong> Aldo Clementi<br />
1996 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />
luCiAnoBErio<br />
Tavola rotonda: Roffredo Caetani Musicista<br />
Incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: San Tommaso dAquino<br />
e il ruolo dellestetica nella cultura<br />
1997 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea LEM<br />
Colloquio <strong>di</strong> Raffaele Pozzi con Fausto Razzi:<br />
Parole/suoni/gesto/visivit<br />
Tavola rotonda: Il Compositore e il rock. La musica<br />
doggi tra valore estetico e mercato<br />
Conferenza: Vortex Temporum I-III: unautoanalisi<br />
<strong>di</strong> Grard Grisey<br />
Colloquio <strong>di</strong> Enzo Restagno con Franco Donatoni:<br />
Sette volte <strong>di</strong>eci<br />
Convegno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>: Gino Contilli 1907-1978<br />
1998 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea 90+<br />
Tavola rotonda: Elliott Carter: un ritratto a tre voci<br />
Tavola rotonda: Incontro con Heinz Holliger<br />
Tavola rotonda: LEuropa in Italia: idee e progetti per<br />
la promozione della musica contemporanea<br />
1999 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />
Le <strong>di</strong>alogue du son et de limage I<br />
Tavola rotonda: Suono e immagine: riflessioni,<br />
ricerche, tendenze<br />
Tavola rotonda: La musica come centro e presenza.<br />
Incontro con Robert Cahen<br />
Tavola rotonda: <strong>Musica</strong>, immagini, figuralit<br />
2000 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />
Le <strong>di</strong>alogue du son et de limage II<br />
Tavola rotonda: Dalla Spagna allEuropa: profilo <strong>di</strong><br />
Luis de Pablo<br />
Tavola rotonda: Funzione e identit del compositore oggi<br />
2004 Il Secolo <strong>di</strong> Petrassi<br />
Convegno <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> - Mostra documentaria - Concerti<br />
2005 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />
Aldo Clementi e Luis de Pablo<br />
2006 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />
Suoni dal Mito<br />
2007 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />
Widmung. Incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o su Mario Bortolotto<br />
2009 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />
Il Restauro in <strong>Musica</strong><br />
2010 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />
Quarantanni <strong>di</strong> musica: memoria e futuro del <strong>Campus</strong><br />
Heinz Holliger e il suo rapporto con Schumann<br />
Per Luis de Pablo<br />
Utopie del comporre, da Schumann ad oggi
PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE ESEGUITE DAL 1977<br />
ACILU, A. Gonzales<br />
PIANO AUTO-FORMAS per pianoforte 1984<br />
ALANDIA, Edgar<br />
ROCIO per violino, violoncello e pianoforte 1982<br />
... Y SIGUE LA ESCONDIDA SENDA 1992<br />
PICCOLA SERENATA PER DUE per violoncello<br />
e pianoforte 1998<br />
ALBIN, Corrado<br />
QUINTETTO per archi 1982<br />
LE LTH per flauto, violoncello e soprano 1984<br />
AMBROSINI, Clau<strong>di</strong>o<br />
IMPROVVISO NOCHE OSCURA 1986<br />
ANDRIESSEN/VAN DER AA<br />
THE NEW MATH per cantante jazz e ensemble su film<br />
<strong>di</strong> Peter Greenaway 1991<br />
ANZAGHI, Davide<br />
SEGNI E SUONI per pianoforte 1984<br />
ARATA, Paolo<br />
LE TEMPS DUN SOUPIR 1978<br />
ARC, Paolo<br />
FLASH per chitarra 1987<br />
FLUMEN per chitarra 1988<br />
TRIO NOTTURNO per clarinetto, violoncello<br />
e pianoforte 1998<br />
ARMENTEROS, Eduardo<br />
CUATRO ESCULTURAS DE VENANCIO BLANCO per<br />
quartetto darchi 1982<br />
BACCILE, Walter<br />
E POI ? per viola, violoncello, flauto, oboe, percussione,<br />
pianoforte e voce recitante 1983<br />
BARATELLO, Marino<br />
NOTTURNO per clarinetto solo 1987<br />
PRLUDE 1987<br />
FOLK GUITAR per chitarra sola 1988<br />
BARCE, Ramon<br />
KAMPA per pianoforte, violino e violoncello 1984<br />
BATTISTELLI, Giorgio<br />
SECRET per flauto e clarinetto 1987<br />
BERIO, Luciano<br />
15 DUETTI per violino e flauto 1979/81<br />
versione a cura <strong>di</strong> A.Morini ed E.Porta dei Duetti per due<br />
violini, autorizzata dallAutore 1995<br />
BONATO, Giovanni<br />
ARPSODIA per arpa sola 1986<br />
BOSCO, Gilberto<br />
A DUE, DIMPROVVISO per chitarra e clavicembalo 1994<br />
BRIZZI, Aldo<br />
DE LA TRASMUTATIONE DE METALLI I per sassofono 1986<br />
BUSSOTTI, Sylvano<br />
LE PIETRE DI VENEZIA per pianoforte 1984<br />
FOGLIO DALBUM PER PETRASSI.<br />
al pianoforte: versione 1994 8 AGOSTO quartetto darchi<br />
da Sypario 1993 1994<br />
CALLIGARIS, Sergio<br />
SONATA OP. 38 per clarinetto e pianoforte 2001<br />
CANINO, Bruno<br />
QUATTRO RITRATTI de<strong>di</strong>cato al Quartetto Mantegna 2008<br />
CAPPELLI, Gilberto<br />
LA MONTAGNA DI CZANNE 2004<br />
FRAMMENTO per pianoforte 2007<br />
CAPRIOLI, Alberto<br />
STELLE ASSENTI 2004<br />
SENZA TEMPO per pianoforte 2007<br />
PICE LIBRE POUR GILLES DELEUZE per viola<br />
e cinque strumenti a microintervalli 2009<br />
CARDI, Mauro<br />
NUAGES per clarinetto e sei strumenti 1994<br />
FIL ROUGE per trio darchi e pianoforte 1997<br />
CHAT per clarinetto basso e violoncello 1998<br />
SOUFFLE 1.2 2004<br />
CARTER, Elliott<br />
RICONOSCENZA PER GOFFREDO PETRASSI per violino 1984<br />
TRILOGY: BARIOLAGE, INNER SONG, IMMER NEU 1992<br />
GRA per clarinetto 1993<br />
90+ per pianoforte 1994<br />
TEMPO E TEMPI per soprano, violino, corno inglese e<br />
clarinetto basso 1998<br />
UNA COLOMBA per voce e clarinetto 1999<br />
CASTAGNOLI, Giulio<br />
DUE MOTI DACQUA per due pianoforti 1998<br />
CASTALDI, Paolo<br />
SIMILE C 1978<br />
SONATA SCARLATTI 1985<br />
HUIT PRLUDES AUX SIRNES 2006
CASTIGLIONI, Niccol<br />
DOPPIO CORO per 10 strumenti a fiato 1978<br />
CERCHIO, Bruno<br />
CANTI DELLA TRISTEZZA ALATA per soprano e<br />
strumenti su versi <strong>di</strong> Gian Piero Bona 1979<br />
CIMA, Giovanni<br />
FAIR PLAY FOR PAY per clarinetto 1996<br />
CLEMENTI, Aldo<br />
STUDI per violino, tromba e pianoforte 1981<br />
1904 per 4 trombe, 2 corni e 2 tromboni 1984<br />
FANTASIA SU Giorgio MoEnCH per violino 1985<br />
NUM KOMM DER HEIDEN HEILAND CANONI per tre<br />
trombe e due tromboni 1985<br />
FANTASIA per quattro chitarre 1987<br />
TRIBUTE per quartetto darchi 1988<br />
1492 per 16 strumenti 1992<br />
VOCALIZZO 1994 per voce e 11 strumenti 1994<br />
luCIAnoBErio per violino e flauto 1995<br />
ETWAS per per flauto, oboe, clarinetto, violino, viola<br />
e violoncello 1997<br />
DEDICA per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />
QUATTRO FOGLI per flauto, clarinetto, pianoforte, violino,<br />
viola e violoncello 2000<br />
2003 per sette strumenti e voce 2004<br />
VERTIGO per ensemble 2005<br />
MADRIGALE 2 per due pianoforti 2007<br />
COLOMBO TACCANI, Giorgio<br />
IL PIANTO DI GIUTURNA per voce e sei strumenti 2006<br />
WORTH OHNE LIED per flauto, clarinetto, violino, viola,<br />
violoncello e pianoforte 2009<br />
CORREGGIA, Paolo<br />
EPHEMERAL 3 per chitarra, strumenti e nastro magnetico 1979<br />
DALLONGARO, Michele<br />
SETU per violino, viola, contrabbasso, flauto, clarinetto<br />
e chitarra 1991<br />
ELOGIO PER UNOMBRA 1.2 2004<br />
LOMBRA DI TIRESIA per sei strumenti 2006<br />
TON SUR TON per due pianoforti 2007<br />
CADEAU per piccolo ensemble 2010<br />
DAMIANI, Giovanni<br />
PERCH FIBONACCI? SU GoFFrEDo 2004<br />
DAMICO, Matteo<br />
DRILLS per violino, violoncello, flauto, clarinetto e<br />
pianoforte 1983<br />
ARLECCHINATA SECONDA per violoncello e soprano su<br />
testi <strong>di</strong> B. Cagli 1986<br />
IN TRE per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />
NUNC ET... 2004<br />
SUB SPECIE MODAE per ensemble su testo <strong>di</strong> Bruno Cagli 2010<br />
DEL PUERTO, David<br />
VELADURA per clarinetto, pianoforte e vibrafono 1997<br />
DENHOFF, Michael<br />
MITTEN INS METAPHERNGESTBER per pianoforte 1987<br />
DE PABLO, Luis<br />
DOS EPIGRAMAS DE MARCIAL per due soprani 1984<br />
SCHERZO per violino solo 1988<br />
PARASO Y TRES DANZAS MACABRAS 1992<br />
NADERA per pianoforte 1994<br />
UN DIA TAN SOLO per flauto e clarinetto 1997<br />
CIRCE DE ESPAA per mezzosoprano e sei strumenti 2006<br />
OH! per pianoforte 2007<br />
MUSICA PARA MARIO per flauto, clarinetto, violino, viola,<br />
violoncello e pianoforte 2009<br />
UN DILOGO CORDIAL per due clarinetti 2010<br />
DE ROSSI RE, Fabrizio<br />
MARE OBSCURITATUM 1991<br />
DE STEFANI, Mirco<br />
IRRTUM per soprano, flauto e percussioni 1994<br />
DI BARI, Marco<br />
SEI STUDI SUL NATURALISMO INTEGRALE per<br />
pianoforte 1988<br />
PRIMA SONATA per pianoforte 1994<br />
STUDIO SULLE TRASPARENZE TIMBRICHE per chitarra 1998<br />
STUDIO SULLA DINAMICA DELLE ANSIE GHIACCIATE<br />
per pianoforte 1998<br />
DINESCU, Violeta<br />
KATA 1990<br />
DITTRICH, P. Heinz<br />
KLAVIERMUSIK nr. II per pianoforte 1984<br />
DONATONI, Franco<br />
LEM primo dei due pezzi per contrabbasso 1984<br />
SERENATA II per 5 strumenti 1994<br />
TRIPLUM per flauto, oboe e clarinetto in si bem 1995<br />
CEROCCHI 70 per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />
EINAUDI, Ludovico<br />
AI MARGINI DELLARIA per quintetto <strong>di</strong> fiati 1982<br />
Ptr ETVS, Zoltn JENEY, Zoltn KOCSIS,<br />
Lszl SARY, Lszl VIDOVSZKY<br />
HOMMAGE A KURTG per quattro pianoforti 1986<br />
ESPAJ, Andrej<br />
MELODIA UNGHERESE 1984
FANTICINI, Fabrizio<br />
CANTO DI LAURA per flauto in do 1987<br />
FEDELE, Ivan<br />
ETUDES BOREALES 1990<br />
NOTTURNO 2004<br />
FRANCESCHINI, Armando<br />
ORGANA per strumenti 1979<br />
FRANCESCHINI, Matteo<br />
EIM per soprano, percussioni ed elettronica 2006<br />
GALDI, Enzo<br />
RICERCARE per pianoforte e quartetto darchi 1987<br />
GARUTI, Mario<br />
QUARTETTO N. 2 1987<br />
GENTILE, Ada<br />
MISTY per flauto e corno 1981<br />
COME DAL NULLA per clarinetto 1983<br />
RAREFATTE AGGREGAZIONI per quartetto <strong>di</strong> chitarre 1987<br />
ZAPPING per flauto, clarinetto, violino e viola 1995<br />
A GIFT FOR YOU per clarinetto 1998<br />
GENTILUCCI, Armando<br />
OH VOCE CHE MI SFUGGI per flauto solo 1981<br />
METAFORE DEL TEMPO per pianoforte 1984<br />
GIULIANO, Giuseppe<br />
VIKRTIS 1980<br />
DER EINSAMKEITEN TIEFSTE SHAUEND 1981<br />
PASSIONE SECONDO LUCA per violoncello ed<br />
elaborazione elettronica 1983<br />
GRISEY, Gerard<br />
ANUBIS ET NOUT per clarinetto basso 1984<br />
ACCORDS PERDUS per due corni 1988<br />
GUARNIERI, Adriano<br />
DA ... PIERROT PIERROT! per flauto solo 1980<br />
HALFFTER, Cristobal<br />
DIALOGO per violino e viola 1984<br />
HOCH, Francesco<br />
SPURLOS per 10 strumenti a fiato 1978<br />
HOLLIGER, Heinz<br />
PER URSULA per arpa 1988<br />
TREMA per violino 1988<br />
PER MARIA TERESA 2001<br />
TO ELLIOTT WITH LOVE per oboe e arpa 2008<br />
OTTETTINO PER RICCARDO OTTANTENNE 2008<br />
IANNOTTA, Clara<br />
AL DI LA DEL BIANCO per clarinetto basso e trio darchi 2009<br />
INCARDONA, Federico<br />
SOAVE SIA IL VENTO sestetto 1982<br />
SED NEC LINGUA LOQUI 1986<br />
KNAPIK, Eugeniusz<br />
SONATA per flauto solo 1979<br />
KOENIG, G. Michael<br />
SEGMENTE 85-91 per flauto, clarinetto, basso e violoncello 1987<br />
STREICHQUARTETT 1988<br />
KONDO, Jo<br />
BONJIN per soprano, contrabbasso e flauto 1985<br />
BIRTHDAY HOCKET per flauto, clarinetto, pianoforte,<br />
violino e violoncello 2000<br />
KURTG, Gyrgy<br />
SAMUEL BECKETT: WHAT IS THE WORD op. 30 per voce<br />
e pianoforte 1993<br />
EIN AUGENBLICK LANG... vers. per oboe solo 1998<br />
OMAGGIO A E. CARTER vers. per corno inglese 1998<br />
LAGAN, Ruggero<br />
SONATINA per flauto e pianoforte 1980<br />
DAI SETTE STUDI per violoncello solo n. 1,2 1982<br />
LANDUZZI, Cristina<br />
ELEGIA NOTTURNA 2004<br />
LOMBARDI, Daniele<br />
AETHER ARDUUS per violoncello e pianoforte 1998<br />
MINOTAURUS 2 per pianoforte preparato amplificato,<br />
danzatore e videoclip 2000<br />
LUGO, Clau<strong>di</strong>o<br />
BALLET RHAPSODY per pianoforte e altri strumenti 1986<br />
MAESTRI, Fabio<br />
STUDIO PER I NOTTURNI per flauto basso 1980<br />
MAGGI, Dario<br />
IRRLICHT per nove strumenti 1978<br />
BRENNEND per pianoforte solo 1982<br />
MANCA, Gabriele<br />
CANZONI DEI TRE NOTTURNI per violino<br />
e violoncello 1986<br />
MANCA, Gabriele / VACCA, Roberta / PACHINI, Paolo<br />
VISIONI. TRE RAPPRESENTAZIONI DEL DESIDERIO per<br />
video, due voci recitanti e pianoforte 1999<br />
MANN, Robert<br />
CORN 1985<br />
MANNUCCI, Andrea<br />
SESTETTO DARCHI 1986
MANZONI, Giacomo<br />
4 EPIGRAMMI per baritono, clarinetto basso e strumenti 1993<br />
MTRC 1998 per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />
VIDEOMUSIC per ensemble 1999<br />
MARTINO, Donald<br />
CANZONE E TARANTELLA SUL NOME PETRASSI per<br />
violoncello e clarinetto 1984<br />
MELCHIORRE, Alessandro<br />
LONTANANDO per quartetto darchi 1994<br />
MIRIGLIANO, Rosario<br />
IMPROMPTU per flauto in sol e chitarra 1981<br />
MONNET, Marc<br />
FANTASIA DOLOROSA per violino 1984<br />
MONTALTI, Vittorio<br />
IL GIARDINO DEI SENTIERI CHE SI BIFORCANO<br />
per violino e pianoforte 2009<br />
MORRICONE, Ennio<br />
RIVERBERI per i cento anni della nascita <strong>di</strong> Goffredo<br />
Petrassi 2004<br />
ROMA Pensando al Ricercare cromatico <strong>di</strong> Girolamo<br />
Frescobal<strong>di</strong> per soprano, voce recitante e sette strumenti su<br />
testo <strong>di</strong> Valentina Morricone 2010<br />
MOSCA, Luca<br />
SONATA per pianoforte 1980<br />
CADAQUES per due pianoforti 1981<br />
RITRATTO SU UNA SERIE DI PETRASSI 2004<br />
IN THE GARDEN AT NINFA per soprano e sei strumenti 2006<br />
TRE SATIRE per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello<br />
e pianoforte 2009<br />
BUS 130 canzonetta per mezzosoprano e ensemble<br />
su testo <strong>di</strong> Gianluigi Melega 2010<br />
NONO, Luigi<br />
DUETTO IO, FRAMMENTO DAL PROMETEO per<br />
flauto e clarinetto 1983<br />
NOVA, Riccardo<br />
STUDIO per pianoforte solista e 6 strumenti 1995<br />
OLIVERO, Betty<br />
CHICHI BUNICHI per voce femminile e strumenti 1996<br />
MORENICA SOS per voce femminile e strumenti 1996<br />
OPPO, Franco<br />
ALCUNE VERIT INDIMOSTRABILI 2004<br />
PALLASZ, Edward<br />
TWO REMINISCENCES FROM CHILDHOOD per<br />
clarinetto basso e marimba 1984<br />
PANNI, Marcello<br />
TWO HAIKUS per voce e quattro strumenti 1988<br />
LAUDATE DOMINUM mottetto a tre voci pari sul Salmo 116 2004<br />
PASQUOTTI, Corrado<br />
GRAFFITI per oboe solo 1980<br />
PENNISI, Francesco<br />
PROMENADE per pianoforte 1980<br />
ACANTHIS per flauto e pianoforte 1981<br />
CANZONE DA SONARE per pianoforte 1985<br />
THE GARDEN versione con pianoforte per soprano e<br />
pianoforte 1985<br />
NOTTURNINO E ALBA per quattro chitarre 1987<br />
TRE PEZZI per clarinetto, viola e pianoforte 1990<br />
ECHI PER ALDO per pianoforte a quattro mani 1995<br />
ETUDE-RHAPSODIE per flauto, clarinetto e pianoforte 1997<br />
FELICITAZIONE IN TEMPO DI SICILIANA per clarinetto,<br />
violoncello e pianoforte 1998<br />
CAPRICCIO CON PASTORALE per flauto, clarinetto,<br />
pianoforte, violino, viola e violoncello 2000<br />
PETRASSI, Goffredo<br />
FANFARE PER TRE TROMBE IN DO 1977<br />
TRE CORI CON LA PICCOLA ORCHESTRA 1977<br />
ROMANZETTA per flauto e pianoforte 1981<br />
INNO per ottoni 1984<br />
FRAMMENTO per orchestra 1988<br />
PISATI, Maurizio<br />
popHACK 2004<br />
POSSIO, Gianni<br />
VARIANTI A DIARIO per flauto, clarinetto, oboe, fagotto e<br />
pianoforte 1983<br />
POUSSEUR, Henry<br />
LITANIE DU MIEL MATINAL per strumento melo<strong>di</strong>co<br />
acuto 1988<br />
LANTRE DE LA NYMPHE per voce femminile e 5 strumenti 2006<br />
PRIORI, Massimo<br />
SONATINA 1990<br />
PTASZYMSKA, Marta<br />
UN GRAND SOMMEIL NOIR per soprano, flauto e arpa 1979<br />
RAZZI, Fausto<br />
LARGHETTO per clarinetto e quartetto darchi 1995<br />
SMORFIE per tre voci, flaauto, violino, pianoforte e nastro<br />
magnetico da E. Sanguineti 1997<br />
STUDIO PER INSOGNO per voce e nastro magnetico 1998<br />
PER SETTE 2004<br />
RENNA, Enrico<br />
ABWECHSELN per clarinetto solo 1980<br />
FERMENTUM per flauto, oboe e clarinetto 1981<br />
TIEF per clarinetto e contrabbasso 1982
RENOSTO, Paolo<br />
ADAGIO per pianoforte 1980<br />
BALLATA per pianoforte a quattro mani 1982<br />
RIJNVOSN, Richard<br />
PIECE OF CAKE per ensemble 1995<br />
SBORDONI, Alessandro<br />
DEDALUS per violino, viola, violoncello e contrabbasso 1983<br />
SCHNEBEL, Dieter<br />
CIRCE per arpa 1988<br />
SCIARRINO, Salvatore<br />
LET ME DIE BEFORE I WAKE 1984<br />
CANZONA DI RINGRAZIAMENTO. COME VENGONO<br />
PRODOTTI GLI INCANTESIMI? per flauto 1985<br />
SCOGNA, Flavio Emilio<br />
LA MAR per marimba 1990<br />
SECO, Manuel<br />
TRIO N.2 per clarinetto, violoncello e pianoforte 1980<br />
SIMONACCI, Giancarlo<br />
DUE STUDI per pianoforte 2007<br />
SOCCIO, Giuseppe<br />
SPIRALI: DI UNA CHIARA FONTE per flauto solo 1987<br />
SPIRALI III per chitarra sola 1988<br />
PULSAR SONGS per chitarra sola 1990<br />
PULSAR SONGS IV: MEDITERRANEO per voce,<br />
pianoforte e ensemble 1994<br />
PULSAR SONGS V: RIVERRUN per voce e ensemble 1994<br />
PULSAR SONGS VII per ensemble 1997<br />
ANCORA SPRING per pianoforte 1998<br />
SOLBIATI, Alessandro<br />
...E LA FLORS... per arpa, celesta, clavicembalo e vibrafono 1980<br />
LIKE AS THE WAVES per pianoforte a quattro mani 1982<br />
DOMBRA IN DUE MOVIMENTI per violoncello 1983<br />
TRE PEZZI per chitarra 1987<br />
POEM per percussioni II VERSIONE 1990<br />
PICCOLO CONCERTO per chitarra e nove strumenti 1991<br />
DUE DIALOGHI per voce recitante, clarinetto, violoncello e<br />
percussioni 1994<br />
TRE PEZZI per 5 strumenti 1994<br />
AM FUSS DES GEBIRGS per flauto, clarinetto<br />
e pianoforte 1991-1997<br />
PICCOLO TRIO per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />
INNO video 2000<br />
WEG 2004<br />
NESOS DUE MOVIMENTI per soprano, percussioni e mezzo<br />
elettroacustico 2006<br />
FTE per pianoforte solo 2007<br />
MANET per violoncello e pianoforte 2008<br />
SLANCI 40 variazioni brevi per tre trombe in Do 2010<br />
STACHOWSKI, Marek<br />
MADRIGALI DELLESTATE per violino, viola, violoncello<br />
e soprano 1984<br />
SZLLSY, Andrs<br />
SUONI DI TROMBA per trombe e pianoforte 1986<br />
TADINI, Michele<br />
TEATRO II per ensemble 1998<br />
COME SEGUENDO UN CANTO per voce, percussione ed<br />
elettronica 2006<br />
TESEI, Tonino<br />
CANONE COME MITO 2006<br />
TESTONI, Gianpaolo<br />
SERENATA per flauto 1981<br />
TOGNI, Camillo<br />
PER MAILA per flauto e pianoforte 1984<br />
DER DOPPELGNGER per quartetto <strong>di</strong> chitarre 1987<br />
TOSI, Giorgio<br />
DUE NOTTURNI per pianoforte solo 1982<br />
IMPROVVISO per pianoforte 1986<br />
TUTINO, Marco<br />
TRIO CANTATO per violino, viola, violoncello 1980<br />
UGOLETTI, Paolo<br />
FANTASIA SONATA per pianoforte 1983<br />
DUE TOCCATE BRILLANTI per pianoforte 1980<br />
Vacchi, Fabio<br />
CAPRICCIO SOPRA LA STATION THERMALE<br />
per 2 pianoforti 1998<br />
VANDOR, Ivan<br />
TEN NOTES ON FOUR INTERVALS per flauto e clarinetto 1988<br />
SCHWEBENDE STERNE per voce femminile, flauto,<br />
violoncello e pianoforte 1996<br />
HAPPY BIRTHDAY TO YOU per clarinetto, violoncello<br />
e pianoforte 1998<br />
ASSEMBLAGE 2004<br />
VARIAZIONI per pianoforte 2007<br />
ZIMMERMAN, R. Heendn<br />
OTTO GHIRIBIZZI per clarinetto e pianoforte 1987<br />
ZIMMERMANN, Walter<br />
LIED IM WSTEN-VOGEL-TON per flauto basso<br />
e pianoforte 1987
XIX Festival Pontino 1983 - Antica Infermeria dellAbbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />
Goffredo Petrassi <strong>di</strong> spalle assiste alle prove <strong>di</strong> Laudes Creaturarum
CAMPUS INTERNAZIONALE DI MUSICA<br />
Via Varsavia, 31 - 04100 LATINA<br />
Segreteria <strong>di</strong> Latina Tel. 0773 605551 - Fax 0773 628498<br />
Segreteria <strong>di</strong> Sermoneta Tel. e Fax 0773 30250 dal 30 giugno<br />
http://www.campusmusica.it | E-mail: info@campusmusica.it<br />
BIGLIETTI<br />
Concerti a Sermoneta<br />
e Priverno: intero E. 15,00 - ridotto E. 10,00<br />
la riduzione valida per giovani fino a 18 anni, studenti del Conservatorio<br />
e dellUniversit <strong>di</strong> Latina, persone con pi <strong>di</strong> 65 anni <strong>di</strong> et<br />
Concerti del 1 e 22 luglio: unico E. 5,00
Finito <strong>di</strong> stampare nel mese <strong>di</strong> giugno 2011<br />
dalla Tipografia Monti S.r.l. - Cisterna <strong>di</strong> Latina
<strong>Campus</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>