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FESTIVAL PONTINO DI MUSICA 2011


FESTIVAL PONTINO <strong>di</strong> MUSICA<br />

Organizzazione e realizzazione<br />

<strong>Campus</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong><br />

Presidente onorario del Festival<br />

Luis de Pablo<br />

Consulenti artistici del <strong>Campus</strong><br />

Gabriele Bonomo, Michele dallOngaro, Franco Petracchi,<br />

Roberto Prosseda, Alessandro Solbiati, Fabrizio von Arx<br />

Coor<strong>di</strong>natorre artistico<br />

Riccardo Cerocchi<br />

Contributi e patrocini<br />

Ministero per i Beni e le Attivit Culturali - Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo<br />

Regione Lazio - Assessorato Cultura, Arte e Sport<br />

Provincia <strong>di</strong> Latina<br />

Comuni <strong>di</strong> Latina, Sermoneta, Priverno<br />

Fondazioni Roffredo Caetani e Camillo Caetani<br />

Comuni <strong>di</strong> Fon<strong>di</strong>, Lenola, Sperlonga e Cori<br />

Azienda <strong>di</strong> Promozione Turistica della Provincia <strong>di</strong> Latina<br />

Collaborazioni<br />

RAI Ra<strong>di</strong>o 3<br />

Istituto <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Musica</strong>li Goffredo Petrassi <strong>di</strong> Latina<br />

Conservatorio Statale <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> O. Respighi <strong>di</strong> Latina<br />

E<strong>di</strong>zioni Suvini Zerboni - SugarMusic S.p.A.<br />

Comitato Roffredo Caetani<br />

Settimana Culturale Fondana<br />

Abbazia e Borgo <strong>di</strong> Fossanova<br />

Segreteria organizzativa<br />

Maria Teresa Censi, Elisa Cerocchi, Tiziana Cherubini, Alfredo Romano<br />

Amministrazione<br />

Nicola Astarita<br />

Ufficio stampa<br />

Sara Ciccarelli, Luca Pellegrini<br />

Accordatura pianoforti e assistenza tecnica<br />

Mauro Buccitti<br />

2011


PPRROOGGRRAAMMMMAA GGEENNEERRAALLEE<br />

CONCERTI<br />

nel CASTELLO CAETANI <strong>di</strong> SERMONETA, nellABBAZIA DI FOSSANOVA,<br />

a FONDI, LENOLA, SPERLONGA e CORI<br />

INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA<br />

a SERMONETA<br />

CORSI<br />

DI PERFEZIONAMENTO E DI INTERPRETAZIONE MUSICALE NEL CASTELLO CAETANI DI SERMONETA<br />

TESTIMONIANZE dal 1975 al 2010<br />

ELENCO DEI DOCENTI DEI CORSI, DEGLI INCONTRI DI STUDIO, DEI CONVEGNI, DELLE PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE


Il Festival Pontino 2011 apre un nuovo ciclo delle attivit del <strong>Campus</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>, essendosi concluso<br />

lo scorso anno il primo quarantennio dellAssociazione. Questo secondo inizio richiama alla memoria il primo ed<br />

evidenzia le <strong>di</strong>versit.<br />

Le forze che determinarono il varo delliniziativa costituente furono, ovviamente, lamore per la musica dei quattro<br />

fondatori ma, soprattutto, listanza sociale che con essa si annunciava.<br />

Ebbe la sua parte lo spirito innovatore <strong>di</strong> quel tempo e la giovinezza stessa dei promotori, la loro coraggiosa avventura<br />

<strong>di</strong> neofiti nel mondo ancora poco conosciuto della musica.<br />

Il Pontino 2011 organizzato sulla base tipologica delle e<strong>di</strong>zioni precedenti, ma da un <strong>Campus</strong> arricchito da esperienze<br />

quarantennali, dalla consapevolezza del patrimonio culturale acquisito e del livello artistico raggiunto da<br />

<strong>di</strong>fendere. Di contro, oggi, il <strong>Campus</strong> ha maturato coscienza anche dellinevitabile trasformazione in tendenza <strong>di</strong><br />

avversit esistenziali, riscontrate <strong>di</strong> anno in anno, ritenute allora episo<strong>di</strong>che, insignificanti e poco pericolose.<br />

A fronte <strong>di</strong> tali evidenze, il <strong>Campus</strong> ha trasformato il suo stato giuri<strong>di</strong>co originario <strong>di</strong> Associazione in quello <strong>di</strong><br />

Fondazione, con delibera assunta allunanimit dallAssemblea Straor<strong>di</strong>naria del 20 <strong>di</strong>cembre 2010 lo stesso giorno<br />

del primo concerto tenuto dal <strong>Campus</strong> presso la Saletta dellACI nel 1970. Sono 23 i Soci Fondatori, tra cui<br />

quelli storici dei Comuni <strong>di</strong> Latina e Sermoneta, lAzienda <strong>di</strong> Promozione Turistica della Provincia <strong>di</strong> Latina,<br />

lAssociazione Federlazio. Gli altri membri dellAssociazione saranno Partecipanti. Tutti dunque nel nuovo organismo<br />

in via <strong>di</strong> riconoscimento.<br />

Il <strong>Campus</strong> ha anche assunto liniziativa programmatica, grazie al contributo della Fondazione Roma - Terzo<br />

Settore, <strong>di</strong> promuovere linserimento <strong>di</strong> giovani musicisti nei circuiti del lavoro e prepararli cos alla inevitabile<br />

competizione professionale che in musica ha <strong>di</strong>mensione internazionale.<br />

Inoltre, il <strong>Campus</strong> ha ritenuto <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care una riflessione a Roffredo Caetani - <strong>di</strong> cui cadono i cinquantanni dalla<br />

morte - e al suo rapporto con lillustre padrino Franz Liszt, <strong>di</strong> cui il mondo celebra il bicentenario della nascita. Di<br />

tale rapporto scrive Roberto Prosseda che ha curato il convegno Liszt, Caetani e la musica doggi e sar interprete<br />

del concerto del 2 luglio a Sermoneta...<br />

Il Presidente


San Felice Circeo, Festival Pontino <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> 1978: Incontri <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o sulla musica contemporanea<br />

Da s. a d. Nino Rota, Riccardo Cerocchi, Fedele DAmico, Goffredo Petrassi, Paolo Fenoglio, Sandro Gorli<br />

San Felice Circeo, Festival Pontino <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> 1979: Incontro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o sulla musica contemporanea con i musicisti polacchi<br />

Da s. a d. Giuseppe Giuliano, Mario Bortolotto, Domenico Guaccero, Luigi Pestalozza, Paolo Renosto, Enrico Correggia


INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA<br />

CASTELLO CAETANI DI SERMONETA


Incontri Internazionali <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea 1-2 luglio<br />

Partecipano:<br />

Gabriele Bonomo, Mario Bortolotto, Bruno Cagli, Giovanni Carli Ballola, Luciano Chiappari,<br />

Michele dallOngaro, Luis de Pablo, Marco Di Bari, Federico Gardella, Massimiliano Gnot, Mario<br />

Messinis, Roberto Prosseda, Riccardo Risaliti, Alessandro Solbiati.<br />

Venerd 1 luglio<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

ore 19.00 - APERTURA DEL 47° FESTIVAL PONTINO DI MUSICA<br />

In<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> saluto del Presidente del <strong>Campus</strong>,<br />

del Presidente Onorario del Festival Pontino e delle Autorit<br />

ore 21.00 - Concerto <strong>di</strong> Francesco DOrazio e del Divertimento Ensemble ve<strong>di</strong> pagine seguenti<br />

Sabato 2 luglio<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

CONVEGNO DI STUDIO: LISZT, CAETANI E LA MUSICA DOGGI<br />

ore 10.00 - Saluto del Presidente della Fondazione Roffredo Caetani On. Gabriele Panizzi<br />

ore 10.15 - II SSEESSSSIIOONNEE<br />

RReellaazziioonnii Luciano Chiappari<br />

Liszt e i Caetani, Michelangelo, Onorato e Roffredo<br />

Roberto Prosseda<br />

La musica pianistica <strong>di</strong> Roffredo Caetani fra tra<strong>di</strong>zione e modernit<br />

Riccardo Risaliti<br />

Spiritualit e religione nellultimo Liszt<br />

ore 12.30 - Concerto <strong>di</strong> Maria Grazia Bellocchio ve<strong>di</strong> pagine seguenti<br />

ore 16.00 - IIII SSEESSSSIIOONNEE<br />

RReellaazziioonnii Massimiliano Gnot<br />

Liszt e larte della metamorfosi<br />

Federico Gardella<br />

Dal gesto al suono, unere<strong>di</strong>t lisztiana nella musica doggi<br />

Marco Di Bari<br />

Il naturalismo in relazione agli appro<strong>di</strong> delle nuove geometrie<br />

Alessandro Solbiati<br />

Le utopiche profezie <strong>di</strong> Liszt e la solida coscienza del presente <strong>di</strong> Caetani:<br />

quali insegnamenti per noi, oggi?<br />

ore 21.00 - Concerto <strong>di</strong> Roberto Prosseda ve<strong>di</strong> pagine seguenti


Alcune linee guida contrassegnano gli Incontri Internazionali <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea del Festival Pontino 2011, che, pur <strong>di</strong>segnate<br />

sui limiti imposti dai consueti tagli finanziari, offrono non pochi elementi <strong>di</strong> interesse.<br />

Per il secondo anno consecutivo si vuole contestualizzare la riflessione sul comporre o<strong>di</strong>erno entro i pi ampi percorsi della tra<strong>di</strong>zione<br />

musicale. Se nel 2010 ci era avvenuto creando un ponte tra taluni sorprendenti aspetti dellopera <strong>di</strong> Robert Schumann<br />

e la musica doggi, analogo stimolo proviene questanno dal Bicentenario della nascita <strong>di</strong> Franz Liszt e dal Cinquantenario della<br />

scomparsa <strong>di</strong> Roffredo Caetani. Ben al <strong>di</strong> l dei motivi <strong>di</strong> interesse locale dovuti alle relazioni tra Liszt ed il genius loci Caetani, <br />

sufficiente prendere in considerazione le stupefacenti ar<strong>di</strong>tezze pianistiche lisztiane e le sconvolgenti profezie delle sue ultime<br />

opere per comprendere quanto sia possibile rispecchiare in esse alcune istanze della nostra contemporaneit.<br />

Il nome <strong>di</strong> Liszt inestricabilmente legato al pianoforte. Ecco quin<strong>di</strong> che la doppia presenza pianistica <strong>di</strong> Roberto Prosseda e <strong>di</strong><br />

Maria Grazia Bellocchio consente <strong>di</strong> accostare le forme, le articolazioni e i timbri pianistici <strong>di</strong> Liszt e <strong>di</strong> Caetani a quelli delle<br />

pagine <strong>di</strong> autori quali Ligeti, Kurtag, Clementi, Dusapin, Fedele, dallOngaro, fino ai pi giovani Gervasoni e Momi, scritte tutte<br />

almeno centanni dopo la morte <strong>di</strong> Liszt, cio dopo il 1986.<br />

Limportante prima esecuzione <strong>di</strong> Luis de Pablo che il violino <strong>di</strong> Francesco DOrazio propone in apertura costituisce un affettuoso<br />

saluto al nuovo Presidente onorario del Festival, una delle figure pi significative della musica e della cultura europea.<br />

Il ritorno al <strong>Campus</strong> del Divertimento Ensemble <strong>di</strong> Milano <strong>di</strong>retto da Sandro Gorli, che fu presente al Festival pi <strong>di</strong> trentanni<br />

fa, vuole festeggiare il fatto che tale Ensemble nel frattempo <strong>di</strong>venuto una delle realt italiane ed internazionali pi impegnate<br />

ed attive nella <strong>di</strong>ffusione della giovane musica europea, non solo me<strong>di</strong>ante una stagione milanese <strong>di</strong> concerti, ma anche con<br />

concorsi ed attivit seminariali e <strong>di</strong>dattiche.<br />

Ci prelude ad un futuro tema <strong>di</strong> riflessione delle Giornate <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea, cio una ricognizione approfon<strong>di</strong>ta sulla<br />

musica composta dalle generazioni pi giovani agenti nel nostro continente. Pi del 50% del programma proposto dal<br />

Divertimento Ensemble costituito da brani composti da autori <strong>di</strong> et tra i venticinque e i quarantanni, due provenienti dal<br />

Corso <strong>di</strong> Composizione <strong>di</strong> Sermoneta, altri gi ben noti a livello internazionale: bisogna ascoltare <strong>di</strong> pi quanto <strong>di</strong> davvero<br />

nuovo sta avvenendo oggi.<br />

Tutti i tre concerti Divertimento Ensemble, Roberto Prosseda, Maria Grazia Bellocchio contengono un brano <strong>di</strong> Aldo<br />

Clementi: la notizia della scomparsa <strong>di</strong> uno dei gran<strong>di</strong> compositori amici pi cari del <strong>Campus</strong> giunta troppo tar<strong>di</strong> per potergli<br />

subito de<strong>di</strong>care un omaggio pi organico ed ampio, ma costituisce la prima pietra <strong>di</strong> quanto il Festival far molto presto per lui.<br />

Alessandro Solbiati<br />

Aldo Clementi


Luis de Pablo<br />

PER VIOLINO per violino solo<br />

Per violino nasce da una richiesta del mio amico e grandartista<br />

Francesco DOrazio. I primi abbozzi risalgono al 2009, ma<br />

il lavoro serio, cio con lintenzione <strong>di</strong> portare lopera a compimento,<br />

inizi il 1° giugno 2010 a Madrid. In quel momento<br />

mi accompagnavano <strong>di</strong>versi libri con un comune denominatore:<br />

rappresentazioni arcaiche del volto umano. Volti del<br />

Fayoum, degli Iberi, del Per e del Messico precolombiani,<br />

della Polinesia... nessuno africano, non so perch. In un primo<br />

tempo pensai a unopera in <strong>di</strong>verse parti che corrispondessero<br />

a tali ritratti e scelsi gli Iberi in quanto i pi antichi: un arcaismo<br />

ingenuo. La retta via ha per prevalso e ho deciso che lopera<br />

sarebbe stata ci che doveva essere: un pezzo per violino<br />

solo, de<strong>di</strong>cato con rispetto allo strumento illustre e al suo<br />

interprete esimio. Senza dubbio qualcosa rimasto dellidea<br />

primigenia: nonostante la colata unica, vi sono evidenti sezioni<br />

contrastanti che eludono un lavoro tematico. Questo non<br />

significa certo il caos, ma il filo conduttore, come in quasi<br />

tutta la mia musica, si trova nel microelemento: forma dattacco,<br />

ricorrenza <strong>di</strong> intervalli, polarizzazione <strong>di</strong> altezze fino a<br />

tipologie <strong>di</strong> durata. Lopera stata scritta pensando alle mirabili<br />

capacit del de<strong>di</strong>catario, ma non si tratta affatto duna<br />

mera invenzione pirotecnica: il virtuosismo al servizio della<br />

musica e della sua capacit espressiva, nella quale, per fortuna,<br />

tutto rientra. Per violino stato ultimato il 26 agosto 2010<br />

nella nostra fruttuosa casa <strong>di</strong> San Sebastian, nei Paesi Baschi.<br />

Luis de Pablo<br />

Aldo Clementi<br />

BERCEUSE per clarinetto basso, viola e violoncello<br />

ad libitum e pianoforte preparato<br />

Ho composto questopera nel 1979 per il clarinettista basso olandese<br />

Harry Sparnaay. La prima idea era quella <strong>di</strong> scrivere un<br />

pezzo per un solista senza alcuna inclinazione verso un vuoto<br />

virtuosismo. Sparnaay e il suo strumento hanno ispirato lidea<br />

motivica <strong>di</strong> base <strong>di</strong> questo lavoro. Le forme a specchio hanno<br />

prodotto un canone a 8 voci. Quattro linee melo<strong>di</strong>che sono riservate<br />

al clarinetto basso, altre quattro al pianoforte preparato. Le<br />

voci del clarinetto basso sono eseguite in polifonia e con effetti<br />

deco anche dalla viola e dal violoncello. Nonostante questi<br />

intenti iniziali, il pezzo <strong>di</strong>ventato tuttavia altamente virtuosistico,<br />

ma anche delicato e ricco, da qui il titolo.<br />

Aldo Clementi<br />

Matthias Pintscher<br />

ON A CLEAR DAY per pianoforte<br />

Questo pezzo basato su un lavoro minimalista della grande<br />

artista americana Agnes Martin, morta nel <strong>di</strong>cembre 2004 allet<br />

<strong>di</strong> 92 anni: On a Clear Day, una raccolta <strong>di</strong> 30 stampe eseguite<br />

nel 1971, anno della mia nascita. Le stampe sono composte semplicemente<br />

da delicate linee orizzontali e verticali <strong>di</strong> colore grigio<br />

chiaro, su tela giapponese. Sono profondamente toccato dalla<br />

purezza e dallo stato mentale limpido/clear <strong>di</strong> questa serie <strong>di</strong><br />

immagini. La composizione la mia riflessione sullopera, mira<br />

alla stessa fragilit e si mantiene in uno stato danimo dolcemente<br />

oscillante. Tutte le alterazioni e gli sviluppi sono basati su<br />

ununica nota, il mi bemolle, che acusticamente pu essere considerato<br />

come una linea orizzontale, estesa con <strong>di</strong>screzione in un<br />

asse armonico. Questo pezzo venne eseguito in prima assoluta<br />

da Mitsuko Uchida il 28 febbraio 2004, presso la Alte Oper <strong>di</strong><br />

Francoforte.<br />

Matthias Pintscher<br />

Alessandro Solbiati<br />

PER ALDO per flauto, clarinetto, violino, violoncello<br />

e pianoforte<br />

Scritto su richiesta <strong>di</strong> Riccardo Cerocchi e del <strong>Campus</strong><br />

<strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>, Per Aldo un breve brano composto in<br />

breve tempo, sullonda dellemozione per la scomparsa <strong>di</strong> un caro<br />

amico quale Aldo Clementi. Quasi certamente, costituir il movimento<br />

centrale <strong>di</strong> un pi ampio lavoro in tre tempi, da affidare al<br />

Divertimento Ensemble. Ho pensato <strong>di</strong> far giocare insieme tre<br />

elementi, tre attitu<strong>di</strong>ni musicali e personali <strong>di</strong> Aldo: sopra alliniziale,<br />

denso tessuto armonico costituito da bicor<strong>di</strong> <strong>di</strong> flauto e<br />

clarinetto riverberati dagli archi ovattati dalla sor<strong>di</strong>na, appare un<br />

carillon acuto <strong>di</strong> pianoforte, quasi un ipnotico ed innocente polo<br />

dattrazione. Unoscura polifonia canonica, anzich rimanere statica<br />

e <strong>di</strong>sperdersi come le polifonie <strong>di</strong> Aldo, parte dalla regione<br />

pi grave e via via sale unendosi al carillon in un danzante saluto<br />

finale.<br />

Alessandro Solbiati<br />

Antonio Covello<br />

FLUCHT per flauto, clarinetto, violino, violoncello<br />

e pianoforte<br />

Flucht la messa in scena <strong>di</strong> pi stati psicologici appartenenti ad<br />

un unico immaginario personaggio. Ognuno <strong>di</strong> essi costituisce<br />

una zona formale tre in totale, alle quali si aggiunge un finale<br />

che non porta a soluzione il percorso del protagonista, ma semmai<br />

ne descrive il deca<strong>di</strong>mento.<br />

La prima parte caratterizzata da un clima <strong>di</strong> soffocamento e<br />

assenza <strong>di</strong> voce. Gli strumenti sono concentrati in un cluster <strong>di</strong><br />

quattro note dellottava centrale del pianoforte preparato, il<br />

flauto suona con limboccatura interna, gli archi con la sor<strong>di</strong>na


pesante e un uso atipico del vibrato. Attraverso un levare <strong>di</strong> pianoforte<br />

e <strong>di</strong> clarinetto basso si accede alla seconda zona, dove<br />

unoscillazione imbambolata <strong>di</strong> un intervallo <strong>di</strong> tritono loggetto<br />

principale e caratterizzante. Sempre rimanendo nellambito<br />

del pianissimo il tessuto si fa sempre pi inquieto fino ad<br />

esplodere: inizia quin<strong>di</strong> la terza zona che vede il pianoforte quasi<br />

come strumento concertante. La scrittura pianistica nevrotica<br />

e febbrile, gli altri strumenti inizialmente hanno una funzione<br />

riverberante ma poco a poco si coalizzano impedendo <strong>di</strong> trovare<br />

una via <strong>di</strong> uscita. Nel finale, su un sottofondo fatto da rintocchi<br />

del pianoforte un accordo nel registro grave e le note preparate<br />

e da glissan<strong>di</strong> lenti degli archi nel registro acuto, ottavino<br />

e poi anche flauto in sol e clarinetto si fondono in un unico<br />

strumento. Suonano una breve sequenza, la quale si ripete perdendo<br />

note e scendendo nel registro sino al ritorno, in unaltra<br />

ottava e con altri timbri, delloscillazione <strong>di</strong> tritono della seconda<br />

zona.<br />

Antonio Covello<br />

Marina Leonar<strong>di</strong><br />

QUADRO per flauto/flauto in sol, clarinetto, violino,<br />

violoncello e pianoforte<br />

Immagini, una dentro laltra. Unattesa su una frequenza generatrice<br />

- articolata, timbrata, ampliata, annullata - che riappare,<br />

esplodendo, nella sezione centrale fatta <strong>di</strong> contrasti, <strong>di</strong> raffiche e<br />

folate, dove le verticalit si <strong>di</strong>acronizzano per alimentare un crescendo<br />

che converger in un canto riverberato del violoncello,<br />

tra ombre e risonanze.<br />

Marina Leonar<strong>di</strong><br />

Nicolas Tzortzis<br />

MNSIQUE per flauto, clarinetto, violino, violoncello<br />

e pianoforte<br />

Scritta fra marzo e maggio 2008, lopera ispirata dalla nozione<br />

della memoria a breve termine e cerca <strong>di</strong> applicare in musica<br />

alcune delle sue caratteristiche. Un gran numero <strong>di</strong> brevi oggetti<br />

musicali si collega rapidamente senza avere il momento <strong>di</strong> stabilizzarsi<br />

completamente. Questi oggetti ritornano sempre, cambiati<br />

ogni volta, come memorie <strong>di</strong>storte ed incerte.<br />

Nicolas Tzortzis<br />

*Prima esecuzione assoluta<br />

11 luglio luglio<br />

VENERD ore 21.00<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

FRANCESCO DORAZIO violino<br />

DIVERTIMENTO ENSEMBLE<br />

LORENZO MISSAGLIA flauto<br />

MAURIZIO LONGONI clarinetto<br />

LORENZO GORLI violino<br />

MARTINA RUDIC violoncello<br />

MARIA GRAZIA BELLOCCHIO pianoforte<br />

SANDRO GORLI <strong>di</strong>rettore<br />

LUIS DE PABLO 1930<br />

* Per violino per violino solo 2010 18/20<br />

ALDO CLEMENTI 1925 - 2011<br />

Berceuse per clarinetto basso, viola e violoncello<br />

ad libitum e pianoforte preparato 1979 7<br />

MATTHIAS PINTSCHER 1971<br />

On a Clear Day per pianoforte 2004 8<br />

ALESSANDRO SOLBIATI 1956<br />

* Per Aldo per flauto, clarinetto, violino,<br />

violoncello e pianoforte 2011 5<br />

ANTONIO COVELLO 1985<br />

* Flucht per flauto, clarinetto, violino,<br />

violoncello e pianoforte 2011 8<br />

MARINA LEONARDI 1970<br />

* Quadro per flauto, clarinetto, violino,<br />

violoncello e pianoforte 2011 6<br />

NICOLAS TZORTZIS 1978<br />

Mnsique per flauto, clarinetto, violino,<br />

violoncello e pianoforte 2008 8


Sandro Gorli ha stu<strong>di</strong>ato composizione con Franco Donatoni frequentando contemporaneamente<br />

la facolt <strong>di</strong> Architettura <strong>di</strong> Milano e <strong>di</strong>plomandosi in pianoforte. Ha svolto attivit <strong>di</strong> ricerca<br />

presso lo Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fonologia della RAI <strong>di</strong> Milano e ha seguito i corsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione dorchestra <strong>di</strong><br />

Hans Swarowsky a Vienna. Nel 1977 ha fondato il Divertimento Ensemble, che ancor oggi <strong>di</strong>rige,<br />

svolgendo unintensa attivit concertistica per la <strong>di</strong>ffusione della musica contemporanea. Dal<br />

1990 al 1998 stato <strong>di</strong>rettore principale dellEnsemble Elision <strong>di</strong> Melbourne. Con le due formazioni<br />

ha realizzato negli ultimi anni <strong>di</strong> attivit se<strong>di</strong>ci CD. Ha realizzato con lOrchestra Sinfonica<br />

Siciliana la prima esecuzione italiana della Low Symphony <strong>di</strong> Philip Glass e, alla guida<br />

dellOrchestra Sinfonica <strong>di</strong> Milano G. Ver<strong>di</strong>, ha recentemente inciso due CD interamente de<strong>di</strong>cati a<br />

Bruno Maderna. Fra le sue composizioni, regolarmente eseguite nelle pi importanti manifestazioni<br />

italiane e straniere, ricor<strong>di</strong>amo: Me-Ti, per orchestra, richiesta allautore da Bruno Maderna<br />

per lorchestra RAI <strong>di</strong> Milano premio SIMC 75, Chimera la luce, per sestetto vocale, pianoforte,<br />

coro e orchestra, che ha avuto la sua prima esecuzione al Festival <strong>di</strong> Royan del 76 sotto la <strong>di</strong>rezione<br />

<strong>di</strong> Giuseppe Sinopoli, On a Delphic Reed, per oboe e 17 esecutori premio SIMC 80, Il bambino<br />

perduto, per orchestra, Quartetto, per archi, Le due Sorgenti, per orchestra da camera, Super flumina,<br />

per oboe, viola e orchestra, scritta per il Festival <strong>di</strong> Babilonia del 1987 premio Citt <strong>di</strong><br />

Trieste del 89 e Requiem, per coro misto a cappella, scritto per La Chapelle Royale <strong>di</strong>retta da<br />

Philippe Herrewege CD Harmonia Mun<strong>di</strong>. Ha vinto, nel 1985, il Premio Europa per il teatro<br />

musicale con lopera Solo e la sua seconda opera, Le mal de lune, andata in scena nel marzo<br />

1994 a Colmar e a Strasburgo. Insegna composizione presso il Conservatorio G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano.<br />

Fondato nel 1977 da alcuni solisti <strong>di</strong> fama internazionale e da alcune fra le prime parti delle due<br />

pi importanti orchestre milanesi, sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Sandro Gorli, il Divertimento Ensemble si<br />

rapidamente affermato in Italia e allestero realizzando fino ad oggi pi <strong>di</strong> 1000 concerti e 10<br />

CD. Nel 1978, secondo anno <strong>di</strong> attivit, entrato nei prestigiosi cartelloni della Societ del<br />

Quartetto <strong>di</strong> Milano e del Festival milanese <strong>Musica</strong> nel Nostro Tempo. Oltre ottanta compositori<br />

hanno de<strong>di</strong>cato nuove composizioni allensemble: questi e numerosi altri hanno contribuito a<br />

creare per il complesso un repertorio cameristico fra i pi rappresentativi della nuova musica, non<br />

solo italiana. Nel 1981 ha debuttato al Teatro alla Scala <strong>di</strong> Milano con lopera Il Sosia <strong>di</strong> Flavio<br />

Testi e con un concerto monografico de<strong>di</strong>cato ad Aldo Clementi. E tornato nel cartellone del<br />

Teatro alla Scala nel 1996, 1997 e nel 1998 con un concerto de<strong>di</strong>cato a Frank Zappa. Presente nei<br />

maggiori festival <strong>di</strong> musica contemporanea in Europa, stato invitato dalla Biennale <strong>di</strong> Venezia 11<br />

volte tra il 1979 e il 2008. Ha effettuato concerti in Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera,<br />

Germania, Austria, Belgio, Olanda, Inghilterra,<br />

Jugoslavia, Polonia, Messico, Stati Uniti,<br />

Argentina, Giappone e Russia, oltre che nelle pi<br />

importanti citt italiane. Fra le sue incisioni: lopera<br />

Solo <strong>di</strong> Sandro Gorli Ricor<strong>di</strong>; tre CD de<strong>di</strong>cati<br />

a Bruno Maderna; unantologia <strong>di</strong> giovani<br />

compositori italiani Fonit Cetra; tre CD monografici<br />

de<strong>di</strong>cati a Giulio Castagnoli, Alessandro<br />

Solbiati e Franco Donatoni Stra<strong>di</strong>varius. Sono<br />

in preparazione due CD de<strong>di</strong>cati a Stefano<br />

Gervasoni e Matteo Franceschini. Nel 2010 ha<br />

ricevuto una menzione al GrandesignEtico<br />

International Award per la sua attivit in favore<br />

dei giovani musicisti.


Francesco DOrazio, nato a Bari, si <strong>di</strong>plomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi<br />

con Carlo Chiarappa, Cristiano Rossi e poi con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum<br />

<strong>di</strong> Salisburgo e Yair Kless presso lAccademia Rubin <strong>di</strong> Tel Aviv. Il suo vasto repertorio spazia dalla<br />

musica antica eseguita con strumenti originali il violinista dellEnsemble LAstre <strong>di</strong> Torino alla<br />

musica classica, romantica e contemporanea. Numerosi compositori hanno scritto per lui lavori<br />

per violino e orchestra: Ivan Fedele, Michele dallOngaro, Michael Nyman, Lorenzo Ferrero,<br />

Gilberto Bosco, Flavio Emilio Scogna, Marco Betta, Fabian Panisello, Nicola Campogrande,<br />

Raffaele Bellafronte. Luis de Pablo gli ha de<strong>di</strong>cato il suo ultimo brano solistico Per violino. Di<br />

particolare rilievo stata la sua lunga collaborazione con Luciano Berio. Nellottobre 2007 ha<br />

inaugurato la 51 a Biennale <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Venezia con le prime assolute del Secondo Concerto per violino<br />

e orchestra e della Suite The Libertine per soprano, violino e orchestra <strong>di</strong> Michael Nyman con<br />

lOrchestra dellAccademia Nazionale <strong>di</strong> Santa Cecilia. Ha tenuto concerti in tutta Europa, Nord e<br />

Sud America, Messico, Cina e Giappone ed effettuato registrazioni <strong>di</strong>scografiche per Decca,<br />

Stra<strong>di</strong>varius e Amadeus. E stato ospite <strong>di</strong> prestigiose istituzioni musicali quali lAccademia<br />

Nazionale <strong>di</strong> Santa Cecilia, New York University, Cadogan Hall a Londra, Cambridge Society for<br />

Early Music <strong>di</strong> Boston, Centre de Musique Baroque de Versailles, British Columbia University <strong>di</strong><br />

Vancouver, Compagnia per la <strong>Musica</strong> in Roma September Concert 2008, South Bank Centre <strong>di</strong><br />

Londra, Frick Collection <strong>di</strong> New York e i Festivals Cervantino in Messico, Breckenridge in<br />

Colorado, MiTo Settembre <strong>Musica</strong>, Lufthansa Festival of Baroque Music in London, Ravello,<br />

Istanbul, Montpellier, Ravenna, Urbino, Postdam, Salzburg, Strasbourg, Stresa e Tanglewood. Lo<br />

scorso 17 marzo a Washington ha preso parte al concerto che ha aperto le celebrazioni negli USA<br />

dei 150 anni dellUnit dItalia suonando con lOrchestra della Fondazione Petruzzelli <strong>di</strong>retta da<br />

Lorin Maazel. Ha tenuto concerti con la OFUNAM e con lOrchestra Filarmonica <strong>di</strong> Citt del<br />

Messico, lOrchestra Sinfonica Nazionale dle de France, lOrchestra Sinfonica Nazionale della<br />

RAI, la NRO <strong>di</strong> Denver, la Filarmonica <strong>di</strong> Timisoara, la Saarlan<strong>di</strong>scher Rundfunk, lOrchestra<br />

Filarmonica <strong>di</strong> Shangai, lOrchestra Filarmonica <strong>di</strong> Nagoya, lOrchestra Filarmonica <strong>di</strong> Torino,<br />

lOrchestra Sinfonica Siciliana, lOrchestra da Camera Reina Sofia <strong>di</strong> Madrid, lAcademia Montis<br />

Regalis, lAccademia Bizantina, la Manitoba Chamber Orchestra, i Solisti Aquilani, nonch le<br />

orchestre ICO <strong>di</strong> Bari, Lecce, LAquila, Lazio, <strong>di</strong>retto tra gli altri, da Boris Brott, Aaron Jay Kernis,<br />

Michael Nyman, Zuohuang Chen, Daniel Kawka, Hansjorg Schellenberger, Luciano Berio e Arturo<br />

Tamayo. Francesco DOrazio stato recentemente insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica<br />

<strong>Musica</strong>le Italiana quale Miglior Solista del 2009, primo violinista italiano a ricevere questo prestigioso<br />

riconoscimento dopo Salvatore Accardo nel 1985. Suona un violino <strong>di</strong> Giuseppe Guarneri<br />

Comte de Cabriac del 1711.


Maria Grazia Bellocchio ha compiuto gli stu<strong>di</strong> musicali al Conservatorio G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano con Antonio Beltrami e<br />

Chiaralberta Pastorelli, <strong>di</strong>plomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione donore, e ha proseguito gli stu<strong>di</strong> alla<br />

Hochschule <strong>di</strong> Berna con Karl Engel e a Milano con Franco Gei. Nelle sue prime apparizioni in pubblico ha eseguito il Concerto<br />

<strong>di</strong> Scriabin con lOrchestra della RAI <strong>di</strong> Milano e il Primo Concerto <strong>di</strong> Beethoven con lOrchestra del Conservatorio <strong>di</strong> Milano e<br />

lOrchestra Sinfonica Siciliana, e Les Noces <strong>di</strong> Strawinsky al Teatro Comunale <strong>di</strong> Bologna. Suona regolarmente per le maggiori<br />

istituzioni concertistiche italiane e straniere. Il suo repertorio spazia da Bach ai giovani compositori contemporanei. Collabora<br />

stabilmente con il Divertimento Ensemble <strong>di</strong>retto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival italiani ed europei.<br />

Ha inciso CD per Ricor<strong>di</strong> e Stra<strong>di</strong>varius con opere <strong>di</strong> Bruno Maderna, Mauro Car<strong>di</strong>, Giulio Castagnoli, Sandro Gorli, Franco<br />

Donatoni, Matteo Franceschini, Stefano Gervasoni. Insegna pianoforte presso lIstituto Superiore <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Musica</strong>li G.<br />

Donizetti <strong>di</strong> Bergamo e tiene regolarmente corsi <strong>di</strong> perfezionamento pianistico de<strong>di</strong>cati al repertorio classico e contemporaneo.<br />

Marco Momi - TRE NUDI<br />

Tre Nu<strong>di</strong> una piccola raccolta <strong>di</strong> tre brani per pianoforte solo.<br />

Sono stati scritti nel 2006 e ad oggi li riconosco essere la base<br />

del mio pensiero pianistico. Ogni brano inteso come una sorta<br />

<strong>di</strong> prosciugamento <strong>di</strong> lavori con organico maggiore: le icone private<br />

delle lamine doro e dargento <strong>di</strong> cui sono vestite, nude. E<br />

nudo e solo il mio pianoforte nellimmaginarsi le sue cadenze.<br />

Non eroico ma nervosamente ironico, plastico, mosso dalla<br />

ricerca <strong>di</strong> una <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong>ntima autenticit piuttosto che da<br />

unesigenza desplorazione del possibile. Le preparazioni e i<br />

modes de jeu non sono altro che segni della sua storia, ricor<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> lingue parlate, ecolalie <strong>di</strong>fferite.<br />

Marco Momi<br />

Aldo Clementi - LOURE<br />

Loure costituito da tre brevi movimenti, caratterizzati dal<br />

ritmo ternario dellomonima danza, e basati sul medesimo<br />

materiale tematico. Questo, come <strong>di</strong> consueto, molto limitato,<br />

con precise connotazioni armoniche, e subisce sovrapposizioni<br />

sempre <strong>di</strong>verse, dando origine ad un contrappunto a quattro<br />

parti, in cui ogni voce ha una <strong>di</strong>versa tonalit. I tre movimenti<br />

presentano <strong>di</strong>versi andamenti: Mosso il primo, Moderato il<br />

secondo, Lento il terzo: il contrappunto viene quin<strong>di</strong> proposto<br />

in modo sempre pi chiaro e lascoltatore ha modo <strong>di</strong> percepire<br />

gradualmente le affascinanti sovrapposizioni intervallari e<br />

la variet dellarticolazione, come osservando la partitura sotto<br />

una lente <strong>di</strong>ngran<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> volta in volta pi potente.<br />

Roberto Prosseda<br />

Gyrgy Kurtag - JTKOK<br />

Nonostante limme<strong>di</strong>ata relazione che si potrebbe istintivamente<br />

ricercare in Mikrokosmos <strong>di</strong> Bartk, Jtkok non un metodo<br />

per lo stu<strong>di</strong>o del pianoforte concepito per i giovani allievi,<br />

bens unopera - secondo le parole del compositore contemporaneo<br />

ungherese - suggerita dal bambino che si <strong>di</strong>mentica <strong>di</strong> se<br />

stesso mentre suona; quel bambino per il quale lo strumento <br />

ancora un gioco. Si tratta infatti <strong>di</strong> unopera che prende le<br />

mosse dallosservazione delle esperienze infantili intorno alla<br />

musica e che cerca <strong>di</strong> esorcizzare tali esperienze attraverso il<br />

recupero della memoria dei traumi <strong>di</strong> chi si accosta alla musica<br />

ancora in giovane et. La memorizzazione delle scale, il conteggio<br />

dei ritmi, lapproccio ritardato con il suono... Tutti questi<br />

momenti vengono superati dalluso quasi liberatorio della<br />

tastiera ad esempio attraverso lutilizzo dei cluster, al fine <strong>di</strong><br />

coinvolgere imme<strong>di</strong>atamente lesperienza sonora. Viene cos a<br />

crearsi un mosaico musicale costituito da decine <strong>di</strong> tessere eterogenee<br />

accostate una allaltra quasi senza soluzione <strong>di</strong> continuit,<br />

un cospicuo numero <strong>di</strong> brevi composizioni, raccolte in<br />

otto volumi, dal 1972 al 1993.<br />

Michele Coralli<br />

Stefano Gervasoni - PRS<br />

Prs un ciclo <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci pezzi, <strong>di</strong>visi in quattro gruppi <strong>di</strong> tre,<br />

attualmente in corso <strong>di</strong> composizione. Le loro caratteristiche<br />

principali sono la brevit e semplicit pi o meno apparente, il<br />

che li fa appartenere alla categoria dei pezzi per bambini nella<br />

duplice e ambigua accezione <strong>di</strong> essere eseguibili da pianisti non<br />

adulti o <strong>di</strong> ispirarsi al mondo dellinfanzia. Do<strong>di</strong>ci piccoli prludes,<br />

cos piccoli da doversi chiamare Prs, cio prati in francese.<br />

Da l il tema soggiacente al ciclo, declinato in quattro modalit<br />

<strong>di</strong>verse, <strong>di</strong> tre in tre pezzi: lapparente spensieratezza <strong>di</strong> un<br />

prato dove giocano bambini e la premonizione <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong><br />

oscuro che dovr succedere e che lo sguardo innocente <strong>di</strong> un<br />

bimbo in grado <strong>di</strong> avvertire anticipatamente, con tutto il<br />

senso <strong>di</strong> minaccia che ladulto non sa o non vuole cogliere.<br />

Stefano Gervasoni<br />

Pascal Dusapin - STUDIO N. 5<br />

Venti anni <strong>di</strong> carriera sono stati necessari a Pascal Dusapin per<br />

decidersi a scrivere una partitura per pianoforte. Non che gli<br />

mancasse familiarit con lo strumento; lo suonava infatti da<br />

lungo tempo, in privato, praticando il jazz e altre forme <strong>di</strong>


improvvisazione. Ma come molti compositori hanno potuto<br />

sperimentare, il pianoforte porta con s un pesante bagaglio<br />

storico, per non <strong>di</strong>re dellabbondanza <strong>di</strong> interpretazioni musicali<br />

degli esecutori. La scala temperata e la serie degli armonici<br />

costringono a unattenzione alle implicazioni armoniche e tonali<br />

maggiore che scrivendo per altri strumenti. Gli Stu<strong>di</strong> superano<br />

queste <strong>di</strong>fficolt con grande abilit; assolutamente i<strong>di</strong>omatici<br />

nelluso dellarmonia, della sonorit e dellarticolazione, essi prevengono<br />

tuttavia ogni assimilazione troppo facile a modelli esistenti.<br />

… Dusapin ha <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> considerare questi pezzi pi<br />

che degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> virtuosismo nel senso tra<strong>di</strong>zionale del termine,<br />

degli autentici stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> composizione racchiusi uno nellaltro<br />

come delle bamboline russe matriochka. … La scrittura pianistica<br />

riprende certi aspetti delle prime opere <strong>di</strong> Dusapin, ma<br />

sviluppandoli in una <strong>di</strong>mensione pi originale. Le figure musicali,<br />

ispide, e non levigate e fra loro omogenee, presentano dei<br />

violenti contrasti <strong>di</strong>namici e <strong>di</strong> articolazione, anche nei passaggi<br />

lenti. La tessitura volutamente limitata, conferisce un grado<br />

ulteriore <strong>di</strong> tristezza a una musica <strong>di</strong> lamentazione, che si<br />

ritrova in numerosi pezzi. Vi si riflette anche linteresse <strong>di</strong><br />

Dusapin per le musiche popolari francesi, greche e del mondo<br />

arabo pi esplicitamente nella melo<strong>di</strong>a dal carattere popolare<br />

del secondo stu<strong>di</strong>o. La sua curiosit per la scrittura pianistica<br />

derivata dal jazz si ritrova nelluso <strong>di</strong> unarticolazione nella<br />

quale lultima nota <strong>di</strong> una frase leggermente separata e accentata.<br />

La musica ha sempre un carattere <strong>di</strong> improvvisazione e le<br />

strutture pi complesse sembrano nascere spontaneamente da<br />

motivi semplici, presentati allinizio dei pezzi. I primi quattro<br />

stu<strong>di</strong> costituiscono una evidente unit e sono spesso stati presentati<br />

insieme. Il ciclo avrebbe potuto concludersi cos. Ma con<br />

il pezzo pi strano <strong>di</strong> tutti, il quinto, entriamo in un altro<br />

mondo che contrasta violentemente con quello precedente. Le<br />

melo<strong>di</strong>e, i gesti e le armonie, bench legati agli stu<strong>di</strong> precedenti,<br />

generano una struttura luminosa e in espansione; la raccomandazione<br />

espressa <strong>di</strong> utilizzare il meno possibile il pedale porta<br />

invece a una musica rarefatta, arida, <strong>di</strong>sperata, apparentemente<br />

incapace <strong>di</strong> andare oltre loscillazione tra il si e il la bemolle.<br />

Ian Pace<br />

Sandro Gorli - CARILLON<br />

Carillon de<strong>di</strong>cato alla memoria <strong>di</strong> Aldo Clementi. A lui e alla<br />

sua musica mi hanno sempre legato simpatia e affinit. Il suono<br />

del carillon sempre stato molto caro ad Aldo e torna evocato<br />

in molte sue composizioni. Tempo fa mi capitato <strong>di</strong> soffermarmi<br />

a ripensare a lui, ai nostri incontri e questo pezzo scaturito<br />

dallimmagine nata da quel ricordo.<br />

Sandro Gorli<br />

*Prima esecuzione assoluta<br />

22 luglio luglio<br />

SABATO ore 12.30<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

MARIA GRAZIA BELLOCCHIO pianoforte<br />

MARCO MOMI 1978<br />

Tre Nu<strong>di</strong> 2006 6<br />

ALDO CLEMENTI 1925 - 2011<br />

Loure 1998 4<br />

GYRGY KURTAG 1926<br />

da Jtkok: Fancifully, Les A<strong>di</strong>eux in Jancek Manier,<br />

Pen Drawing, Vale<strong>di</strong>ction to Erzsbet Schar,<br />

Antifona fiszben, Doina 7<br />

STEFANO GERVASONI 1962<br />

da Prs: Pr lu<strong>di</strong>que, Pr lubrique 2008-2010 5<br />

PASCAL DUSAPIN 1955<br />

Stu<strong>di</strong>o n. 5 2000 5<br />

SANDRO GORLI 1948<br />

* Carillon 2011 5


Roberto Prosseda ha recentemente guadagnato una notoriet internazionale in seguito alle<br />

quattro incisioni Decca de<strong>di</strong>cate a musiche ine<strong>di</strong>te <strong>di</strong> Felix Mendelssohn, unanimemente elogiate<br />

dalle pi autorevoli riviste specializzate American Record Guide, Fanfare, Diapason, Fono<br />

Forum, Amadeus. Ha suonato come solista con la Filarmonica della Scala, la Gewandhaus<br />

Orchester <strong>di</strong> Lipsia, la Mozarteum Orchester <strong>di</strong> Salisburgo, lOrchestra Santa Cecilia <strong>di</strong> Roma, i<br />

Berliner Symphoniker, la New Japan Philharmonic, la Moscow State Philharmonic, la Bruxelles<br />

Philharmonic. In Italia ha tenuto concerti per il Teatro alla Scala, lOrchestra Ver<strong>di</strong> e Serate<br />

<strong>Musica</strong>li <strong>di</strong> Milano, lAccademia Filarmonica Romana, il Teatro la Fenice <strong>di</strong> Venezia, il Maggio<br />

<strong>Musica</strong>le Fiorentino e gli Amici della <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Firenze, lUnione <strong>Musica</strong>le <strong>di</strong> Torino, il Teatro<br />

Comunale <strong>di</strong> Bologna, il Festival Pontino, il Festival Pianistico <strong>di</strong> Bergamo e Brescia, la Biennale <strong>di</strong><br />

Venezia. Nato a Latina nel 1975, ha intrapreso gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> pianoforte con Anna Maria Martinelli e<br />

Sergio Cafaro. Alla sua formazione hanno contribuito Dmitri Bashkirov, Leon Fleisher, Alexander<br />

Lonquich, William Nabor, Boris Petrushansky, Franco Scala, Charles Rosen, Karl Ulrich Schnabel,<br />

Fou Tsong, docenti con cui ha stu<strong>di</strong>ato presso lAccademia Pianistica <strong>di</strong> Imola, lInternational<br />

Piano Foundation e ai corsi <strong>di</strong> Sermoneta. Si affermato in vari concorsi internazionali Micheli<br />

<strong>di</strong> Milano, Casagrande <strong>di</strong> Terni, Schubert <strong>di</strong> Dortmund, Mozart <strong>di</strong> Salisburgo. Oltre a<br />

Mendelssohn, ha inciso tutte le opere pianistiche <strong>di</strong> Petrassi e Dallapiccola e, per la Decca, un<br />

album chopiniano <strong>di</strong> grande successo. Recentemente si esibito in recital al Teatro alla Scala,<br />

allAccademia <strong>di</strong> Santa Cecilia, al Rossini Opera Festival, e in concerti come solista con la London<br />

Philharmonic, la Calgary Philharmonic e la Gewandhaus Orchester <strong>di</strong> Lipsia. Con questultima,<br />

<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> Riccardo Chailly, ha inciso il Concerto ine<strong>di</strong>to in mi minore <strong>di</strong> Mendelssohn per la Decca.<br />

Roffredo Caetani


Franz Liszt spesso ricordato come il pi grande pianista <strong>di</strong><br />

tutti i tempi e linventore del recital pianistico. Ma la sua<br />

importanza storica va ben oltre: Liszt stato uno dei pi gran<strong>di</strong><br />

e imprescin<strong>di</strong>bili innovatori nella storia della musica occidentale,<br />

non solo per gli enormi progressi che ha fatto compiere<br />

alla tecnica pianistica ­ e, <strong>di</strong> pari passo, alla costruzione<br />

del pianoforte ­, ma soprattutto per la sua concezione estetica<br />

e formale, spesso <strong>di</strong> sconvolgente modernit. Sono infatti<br />

molteplici le influenze che egli ha esercitato su vari compositori<br />

del Novecento: questo programma, a chiusura del convegno<br />

Liszt, Caetani e la musica doggi, intende dunque evidenziare<br />

il forte legame che unisce alcuni aspetti della poetica<br />

<strong>di</strong> Franz Liszt ad alcuni musicisti a lui posteriori, con particolare<br />

riferimento a Roffredo Caetani, <strong>di</strong> cui questanno si celebra<br />

il 50 o anniversario della morte. Proprio Caetani stato, in<br />

Italia, un importante anello <strong>di</strong> congiunzione per tramandare la<br />

lezione impartita da Liszt alla generazione <strong>di</strong> compositori successiva.<br />

Ad essa apparteneva anche Goffredo Petrassi, che<br />

nella sua Toccata <strong>di</strong>mostra un esplicito debito verso la tecnica<br />

pianistica e le suggestioni arcaicizzanti <strong>di</strong> certa musica <strong>di</strong><br />

Liszt. Nella seconda parte del programma sono presentati<br />

alcuni Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ligeti, Clementi e Fedele. Essi, ben lungi dallessere<br />

Stu<strong>di</strong> in senso puramente tecnico-<strong>di</strong>dattico, indagano<br />

alcune potenzialit nascoste del linguaggio pianistico, secondo<br />

la concezione dello Stu<strong>di</strong>um che trascende laspetto puramente<br />

virtuosistico-atletico: un approccio, dunque, comune a<br />

quello degli Stu<strong>di</strong> Trascendentali <strong>di</strong> Liszt. Michele dallOngaro<br />

in Autodaf esalta, invece, laspetto gestuale e istrionico della<br />

performance pianistica. noto che Liszt, grande uomo <strong>di</strong> palcoscenico,<br />

aveva una gestualit estremizzata e teatrale, che<br />

usava ad arte per conquistare e stregare il suo pubblico. Egli<br />

fu probabilmente il primo a sviluppare con la sua peculiare<br />

scrittura pianistica un linguaggio corporeo sistematico, finalizzato<br />

allespressione poetica e al coinvolgimento emozionale<br />

del pubblico. Le raffiche <strong>di</strong> ottave, le lunghe pause, i salti vertiginosi<br />

assumono quin<strong>di</strong> una valenza semantica che va oltre il<br />

dato puramente au<strong>di</strong>tivo o strutturale. Ci sar evidente<br />

anche nella grande Fantasia quasi Sonata aprs une lecture de<br />

Dante, che conclude il concerto <strong>di</strong>mostrando ancora una volta<br />

la completezza e la visionariet della poetica lisztiana.<br />

Roberto Prosseda<br />

22 luglio luglio<br />

SABATO ore 21.00<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

ROBERTO PROSSEDA pianoforte<br />

FRANZ LISZT 1811 - 1886<br />

Il Penseroso 4<br />

ROFFREDO CAETANI 1871 - 1961<br />

Ballata op. 9 in Fa <strong>di</strong>esis minore 6<br />

Variazioni op. 7 su un Prelu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Chopin 14<br />

GOFFREDO PETRASSI 1904 - 2003<br />

Toccata 1933 7<br />

FRANZ LISZT<br />

Leggenda <strong>di</strong> S. Francesco <strong>di</strong> Paola<br />

che cammina sulle acque 9<br />

FRANZ LISZT<br />

Leggenda <strong>di</strong> S. Francesco dAssisi<br />

che pre<strong>di</strong>ca agli uccelli 11<br />

GYRGY LIGETI 1923 - 2006<br />

tude n. 5 Arc-en-ciel 1985 4<br />

ALDO CLEMENTI 1925 - 2011<br />

Stu<strong>di</strong>o 2 sulla monotonia 2004 5<br />

IVAN FEDELE 1953<br />

2 tudes Borales: n. 1, n. 3 1990 5<br />

MICHELE DALLONGARO 1957<br />

Autodaf 1992 7<br />

FRANZ LISZT<br />

Fantasia quasi Sonata aprs une lecture de Dante 15


Franz Liszt


Italia! Italia! ... S, sempre luomo ispirato, filosofo, artista o poeta, si sentir tormentato da un male segreto,<br />

da unaspirazione ardente verso <strong>di</strong> te. Il male dItalia sar sempre il male delle anime belle;<br />

tutte torneranno a <strong>di</strong>re con il misterioso fanciullo <strong>di</strong> Goethe: Dahin! Dahin!, Laggi, laggi!<br />

Franz Liszt<br />

da Lettres dun bachelier s musique, pubblicata sulla Gazette musicale de Paris il 12 febbraio 1837<br />

Franz Liszt 1811-1886 stato il compositore che pi ha valorizzato il patrimonio letterario ed artistico italiano attraverso la<br />

sua musica. Tra il 1837 e il 1839 Liszt viaggi in Italia per circa due anni, soggiornando presso il Lago <strong>di</strong> Como, a Milano, Firenze,<br />

Lucca, Pisa e Roma. Si lasci affascinare e permeare dalle bellezze dellarte e dei paesaggi italiani e lesse avidamente molti capolavori<br />

della nostra letteratura. Infine visse quasi stabilmente a Roma a partire dal 1861 fino alla fine della sua vita. Era arrivato<br />

nella Citt Eterna per contrarre il matrimonio con la principessa Carolyne von Sayn Wittgenstein, che peraltro non riusc a sposare<br />

a causa <strong>di</strong> problemi burocratici legati al precedente matrimonio <strong>di</strong> lei. Nel 1865 prese gli or<strong>di</strong>ni minori e il suo legame con<br />

lItalia e con la religione cattolica <strong>di</strong>venne un elemento portante della sua vita. Durante il suo soggiorno a Roma ebbe modo <strong>di</strong><br />

frequentare la famiglia Caetani, <strong>di</strong>ventando amico <strong>di</strong> Michelangelo Caetani e seguendo i primi passi <strong>di</strong> Roffredo Caetani nel suo<br />

percorso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o musicale.<br />

Le musiche <strong>di</strong> Liszt presenti in questo programma sono tutte ispirate allItalia e concepite durante i suoi soggiorni italiani. Il<br />

Penseroso e la Fantasia quasi sonata aprs une lecture de Dante sono tratti da Annes de Plerinage, Italie, una raccolta <strong>di</strong> brani<br />

pubblicati nel 1858 ma inizialmente concepiti da Liszt durante il primo soggiorno italiano, tra il 1837 e il 1839. Si tratta <strong>di</strong> una<br />

sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> viaggio in cui lestrema padronanza del linguaggio strumentale si coniuga con unacuta capacit <strong>di</strong> penetrazione<br />

della cultura e delle caratteristiche delle fonti ispiratrici. Accade cos che Liszt riesca a farci apprezzare ancor pi larte <strong>di</strong><br />

Raffaello, Michelangelo, Dante e <strong>di</strong> Petrarca, trasponendola in musica con grande sensibilit e rispetto. Il Penseroso un<br />

modernissimo brano basato su un tema ossessivo: incentrato sulla nota mi, ripetuta con continui cambi <strong>di</strong> armonia. Si ispira<br />

alla tomba <strong>di</strong> Lorenzo de Me<strong>di</strong>ci, scolpita da Michelangelo presso le Cappelle Me<strong>di</strong>cee a Firenze. Liszt ha anche posto in partitura<br />

come motto un Sonetto dello stesso Michelangelo, che rende bene latmosfera cupa e angosciante del brano:<br />

Grato m il sonno, e pi lesser <strong>di</strong> sasso.<br />

Mentre che il danno e la vergogna dura.<br />

Non veder, non sentir m gran ventura<br />

Per non mi destar, deh-parla basso!<br />

Il tono plumbeo del testo trova unadeguata corrispondenza nellossessiva ripetizione <strong>di</strong> vuote ottave con ritmo puntato, che <strong>di</strong><br />

volta in volta rivestono armonie <strong>di</strong>verse, latrici <strong>di</strong> scuri presagi.<br />

Roffredo Caetani 1871 - 1961 uno dei pi interessanti compositori italiani vissuti a cavallo del 1900, anche se la sua notoriet<br />

non ancora adeguata allelevata statura artistica della sua musica. Lorigine aristocratica gli consent <strong>di</strong> avere contatti fin da<br />

bambino con eminenti personalit della cultura del tempo. Figlioccio <strong>di</strong> Liszt e allievo <strong>di</strong> Sgambati, Caetani ebbe modo <strong>di</strong> conoscere<br />

le pi attuali tendenze musicali della sua epoca, facendole proprie e filtrandole con la sua personale sensibilit. Egli de<strong>di</strong>c<br />

al pianoforte una parte cospicua della sua pur non estesa produzione compositiva. Tratti salienti della sua cifra stilistica sono la<br />

concezione fatalistica della narrazione musicale, la pre<strong>di</strong>lezione <strong>di</strong> atmosfere cupe e <strong>di</strong> sonorit sfumate: un gusto forse ere<strong>di</strong>tato<br />

proprio dalle musiche del tardo Liszt. Luso sistematico <strong>di</strong> una rigorosa polifonia e la costante ricerca <strong>di</strong> armonie molto ar<strong>di</strong>te<br />

e <strong>di</strong>ssonanti testimoniano una solida formazione compositiva e unampia apertura alle pi moderne correnti culturali europee.<br />

La Ballata in fa <strong>di</strong>esis minore op. 9 1899 forse il pi moderno e ispirato tra i brani pianistici <strong>di</strong> Roffredo Caetani, in virt<br />

degli ar<strong>di</strong>ti cromatismi e dellossessiva insistenza sul pedale <strong>di</strong> tonica <strong>di</strong> fa <strong>di</strong>esis minore. Il tono narrativo mutuato da antiche<br />

leggende me<strong>di</strong>evali, presente anche nelle Ballate <strong>di</strong> Chopin e <strong>di</strong> Brahms, assume qui un carattere fatalistico. Questo accentuato<br />

dalla costante, imperterrita scansione ritmica in tempo ternario che, senza alcuna soluzione <strong>di</strong> continuit, innerva tutto larco<br />

formale del brano, rafforzandone la coesione e la tensione drammatica. Roffredo fu un profondo e appassionato conoscitore


delle opere <strong>di</strong> Wagner: nella Ballata si possono infatti scorgere numerose suggestioni wagneriane, qui efficacemente trasposte<br />

nella scrittura pianistica. La pre<strong>di</strong>lezione per il registro grave del pianoforte determina un clima <strong>di</strong> stregata cupezza. Ne deriva<br />

un senso <strong>di</strong> inquieto pessimismo, non pi ancorato ad esperienze concrete, bens sublimato ad un superiore livello <strong>di</strong> astrazione.<br />

Le Douze Variations sur un Prlude de Chopin op. 7 1898 sono basate sul celebre Prelu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Chopin op. 28 n. 20 in do<br />

minore. Questo viene dapprima presentato nella sua versione originale, ma senza la ripetizione della seconda parte. In ciascuna<br />

variazione esso subisce sempre maggiori rielaborazioni fino a perdere del tutto i connotati melo<strong>di</strong>ci e armonici originari.<br />

Caetani attua dunque un processo <strong>di</strong> graduale appropriazione dei contenuti emotivi del tema chopiniano, scorporandoli e sviluppandoli<br />

in maniera estrema e ra<strong>di</strong>cale, specialmente nelle variazioni finali. La scrittura sfrutta le conquiste della tecnica pianistica<br />

<strong>di</strong> Liszt con unadeguata valorizzazione delle potenzialit <strong>di</strong>namiche e coloristiche del pianoforte. Non mancano riferimenti<br />

al pianismo <strong>di</strong> Schumann Variazioni III e IV, <strong>di</strong> Chopin la Variazione VI ricorda moltissimo il Notturno op. 48 n. 1 e <strong>di</strong><br />

Mendelssohn la Variazione XII cita quasi esplicitamente un passaggio ad accor<strong>di</strong> alternati delle Variations Serieuses. Il pregio<br />

maggiore <strong>di</strong> questa rara composizione sta tuttavia nella profon<strong>di</strong>t dei contenuti emozionali, che, prendendo spunto dalla poesia<br />

del prelu<strong>di</strong>o chopiniano, ne sviluppano la variet degli stati danimo con risultati <strong>di</strong> altissima levatura artistica, soprattutto<br />

nei momenti pi intimi e in particolare nelle Variazioni VI, VIII e X.<br />

Goffredo Petrassi ha raccolto la lezione lisztiana sotto <strong>di</strong>versi aspetti, e il suo linguaggio pianistico mostra numerosi punti <strong>di</strong><br />

contatto con quello <strong>di</strong> Caetani, per lattenzione alla costruzione polifonica e per il gusto timbrico che tende a preferire sonorit<br />

gravi e solenni. Nella Toccata 1933 Petrassi riesce a sintetizzare in maniera originale il genere della toccata barocca <strong>di</strong><br />

Frescobal<strong>di</strong>, basata su figurazioni virtuosistico-improvvisative e sul contrappunto, con la toccata novecentesca, caratterizzata<br />

da una forte propulsione ritmica. Dopo un inizio fugato, il pezzo presenta un progressivo ispessimento della scrittura, con gran<strong>di</strong><br />

crescendo che sfociano in sonorit maestose, tipiche dei ripieni organistici. Segue una seconda parte pi percussiva e motoria,<br />

ricca <strong>di</strong> vivacit ritmica, che conduce alla coda: una ripresa del fugato iniziale, in unatmosfera ancor pi intima e contemplativa.<br />

Liszt compose le Deux Lgendes a Roma tra il 1861 e il 1863, prendendo spunto da due episo<strong>di</strong> della vita <strong>di</strong> due gran<strong>di</strong> Santi italiani:<br />

San Francesco dAssisi e San Francesco <strong>di</strong> Paola. Nelle<strong>di</strong>zione originale Liszt riporta i testi su cui si basato, tratti rispettivamente<br />

dai Fioretti <strong>di</strong> San Francesco dAssisi e dalla Vita <strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Paola descritta da Giuseppe Miscimarra. Si tratta<br />

quin<strong>di</strong> ancora <strong>di</strong> un omaggio allItalia, questa volta focalizzato sullaspetto mistico e spirituale della nostra tra<strong>di</strong>zione cristiana.<br />

La Leggenda <strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Paola che cammina sulle acque racconta il miracolo del Santo che attravers lo stretto <strong>di</strong><br />

Messina a pie<strong>di</strong>, approdando indenne in Sicilia nonostante le con<strong>di</strong>zioni avverse. Liszt rende appieno sia la serena energia spirituale<br />

<strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Paola, sia la sconvolgente forza del mare in tempesta, con sonorit materiche che sfruttano in particolare<br />

le risonanze del registro grave. La Leggenda <strong>di</strong> San Francesco dAssisi che pre<strong>di</strong>ca agli uccelli riflette invece lapproccio<br />

serafico e la fede incrollabile <strong>di</strong> San Francesco, in un <strong>di</strong>alogo armonioso e mistico con gli uccelli. Il loro canto riprodotto al pianoforte<br />

con figurazioni nel registro sovracuto, che lasciano presagire le conquiste timbriche <strong>di</strong> Ravel e Messiaen. suggestivo<br />

ipotizzare che Liszt sia stato ispirato dallatmosfera incantata <strong>di</strong> Ninfa, dove egli soggiorn in quegli anni, per la composizione<br />

<strong>di</strong> questo brano.<br />

La peculiare ricerca <strong>di</strong> sonorit cristalline, circondate da particolari risonanze ottenute con il pedale, accomuna questa<br />

Leggenda allo Stu<strong>di</strong>o n. 5 <strong>di</strong> Ligeti, Arc-en-ciel. Qui Ligeti a sua volta esplora le particolari risonanze del registro acuto del<br />

pianoforte, suscitate da particolari successioni armoniche, <strong>di</strong> grande raffinatezza e poesia. Elementi jazz affiorano <strong>di</strong> continuo,<br />

immersi in un gioco timbrico <strong>di</strong> chiara ascendenza impressionista e, in<strong>di</strong>rettamente, lisztiana. Perch arc-en-ciel? Forse per la<br />

tenera fragilit della trama contrappuntistica, o per liridescenza delle sonorit, o per i colori armonici sempre cangianti e a<br />

volte non detti o <strong>di</strong>pinti, ma soltanto suggeriti.<br />

Nello Stu<strong>di</strong>o 2 sulla monotonia, del 2004, Aldo Clementi esaspera la ricerca <strong>di</strong> un incanto timbrico dato da particolari risonanze,<br />

spingendosi quasi alla sospensione della percezione <strong>di</strong> scansione temporale. Ci avviene attraverso un complesso con-


trappunto a quattro parti, che ripropongono costantemente e in <strong>di</strong>versi registri un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> due sole note, La e Si bemolle,<br />

derivate dal nome <strong>di</strong> Mario Bortolotto, de<strong>di</strong>catario del brano. Il <strong>di</strong>segno contrappuntistico d vita ad un complesso groviglio <strong>di</strong><br />

linee, che si evolve continuamente, pur sembrando sempre identico a se stesso. La scansione ritmica generale , infatti, costantemente<br />

basata sulla pulsazione <strong>di</strong> croma, ma ogni singola voce caratterizzata da un profilo metrico <strong>di</strong>verso, che si ripete con<br />

continui cambiamenti. Larticolazione cantabile, dolce o staccato e la <strong>di</strong>namica mf, mp, p, pp, o ppp sono <strong>di</strong>fferenziate per<br />

ogni linea, <strong>di</strong>mostrando come la percezione della monotonia possa essere paradossalmente alimentata da unestrema variet<br />

degli elementi musicali.<br />

Ivan Fedele nelle tudes Borales indaga a sua volta il parametro timbrico, ma con un notevole rigore formale ed unestrema<br />

precisione nellelaborazione del materiale sonoro. Fedele spesso utilizza il pedale centrale del pianoforte, che consente <strong>di</strong> lasciar<br />

vibrare soltanto alcune note dello strumento, anche quando il pianista non ha la possibilit <strong>di</strong> tenere abbassati i tasti corrispondenti.<br />

Oggetto delle tudes Borales , dunque, la risonanza, intesa non solo come fenomeno acustico, ma anche come para<strong>di</strong>gma<br />

per laffermazione dellidentit <strong>di</strong> ogni oggetto sonoro. Il primo Stu<strong>di</strong>o costituito da una serie <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> basati su pochi,<br />

ripetuti intervalli: settima maggiore, quarta e quinta giusta. Anche la <strong>di</strong>namica e le prescrizioni <strong>di</strong> articolazione sono altrettanto<br />

attente e limitate, cos da generare una simmetrica struttura timbrica che alla base dello svolgimento formale del brano. Il<br />

terzo Stu<strong>di</strong>o potrebbe considerarsi uno stu<strong>di</strong>o sulle acciaccature ribattute. Ma il vero protagonista <strong>di</strong> questa sezione lo spazio<br />

armonico in cui queste due note rimbalzano, accuratamente delimitato dalla selezione delle risonanze ottenuta con il pedale<br />

tonale. Le fulminee acciaccature ribattute, che arrivano fino a quattro ripetizioni della stessa nota, gravitano rapi<strong>di</strong>ssime, e<br />

impreve<strong>di</strong>bili come elettroni, attorno ad un nucleo mai evidente, identificabile con il do centrale, che rappresenta lasse <strong>di</strong> simmetria<br />

attorno al quale si snodano i <strong>di</strong>segni intervallari. La sezione B, per contrasto, invece costituita da una tesissima linea <strong>di</strong><br />

note lunghe e raddoppiate a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> due ottave. Qui lo spazio <strong>di</strong> risonanza della sezione precedente si concreta in un canto<br />

ben percepibile e luminosissimo, trasformando quellinquietu<strong>di</strong>ne gi prevista dallin<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> andamento Un poco inquieto<br />

in una tensione verso mon<strong>di</strong> sospesi e ultraterreni.<br />

In Autodaf 1992 Michele dallOngaro dunque sfrutta appieno le potenzialit evocative e gestuali del linguaggio corporeo<br />

connesso con lesecuzione al pianoforte in modo estremamente efficace e suggestivo. La composizione <strong>di</strong>visa in cinque movimenti,<br />

ognuno dei quali estremizza un <strong>di</strong>verso aspetto espressivo, un <strong>di</strong>verso tipo <strong>di</strong> eresia musicale per cui qualcuno potrebbe<br />

essere condannato: attese e sospensioni il primo movimento, languore e sogno il secondo: una ninna nanna su soli tasti<br />

bianchi, schizofrenia e isterismo il terzo, che ricorda un pianista jazz impazzito, rintocchi <strong>di</strong> campane il quarto, cluster e<br />

aggressivit sfrenata il quinto. Lautore paragona linterpretazione <strong>di</strong> Autodaf ad un atto <strong>di</strong>vinatorio o alla lettura dei tarocchi,<br />

per sottolineare il particolare rapporto che deve crearsi tra il pianista e la partitura. In tal senso questultima, anche se scritta<br />

minuziosamente, pu essere interpretata come un canovaccio, da cui lesecutore prenda spunto per una propria rielaborazione<br />

il pi possibile creativa ed in<strong>di</strong>viduale del messaggio artistico. Liszt sarebbe stato un gran<strong>di</strong>ssimo interprete <strong>di</strong> Autodaf.<br />

La Fantasia quasi Sonata aprs une lecture de Dante un affresco musicale <strong>di</strong> vaste <strong>di</strong>mensioni ispirato alla Divina<br />

Comme<strong>di</strong>a e in particolare allInferno. Liszt riesce qui a rappresentare il clima cupo e sconvolgente dellInferno, i lamenti dei<br />

dannati, lo sguardo impaurito e sgomento <strong>di</strong> Dante. Non si tratta, per, <strong>di</strong> musica a programma. In questo caso, infatti, Liszt<br />

non ha <strong>di</strong>chiarato alcun esplicito riferimento a personaggi o episo<strong>di</strong> della Divina Comme<strong>di</strong>a. Nella sezione centrale del brano,<br />

tuttavia, pare chiaramente in<strong>di</strong>viduabile lepiso<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Paolo e Francesca. Lo sguardo <strong>di</strong> Dio altrettanto percepibile ed assume<br />

sempre maggiore evidenza nella parte conclusiva, in cui il tema del corale gi ascoltato in precedenza ritorna con una luce prorompente,<br />

quasi a sottolineare lonnipotenza <strong>di</strong> Dio e il suo definitivo trionfo sul Male.<br />

Roberto Prosseda


Eliss Virsaladze cresciuta a Tiblisi, in una famiglia che per generazioni ha partecipato attivamente<br />

alla vita culturale e artistica della Georgia. Ha iniziato a stu<strong>di</strong>are piano con la nonna, la<br />

professoressa Anastasia Virsaladze. Dopo aver frequentato il Conservatorio, ha lasciato la citt<br />

natale e si trasferita a Mosca. A ventanni si aggiu<strong>di</strong>cata il terzo premio nel famoso Concorso<br />

ajkovskij. A Mosca ha proseguito gli stu<strong>di</strong> con Heinrich Neuhaus e Yakov Zak. Questi insegnanti<br />

<strong>di</strong> grande talento lhanno immersa nella rinomata tra<strong>di</strong>zione russa della pedagogia del pianoforte.<br />

Non sorprende pertanto che sia considerata uninsegnante <strong>di</strong> eccezionale bravura e che i suoi studenti<br />

abbiano ottenuto straor<strong>di</strong>nari riconoscimenti. Eliss Virsaladze insegna regolarmente al<br />

Conservatorio <strong>di</strong> Mosca e alla Munich Musikhochschule ed ha partecipato come membro della<br />

giuria a pressoch tutti i pi importanti concorsi internazionali: Santander, Geza Anda <strong>di</strong> Zurigo e<br />

Rubinstein <strong>di</strong> Tel Aviv. A ventiquattro anni ha vinto il primo premio al Concorso Schumann <strong>di</strong><br />

Zwickau. La pianista altres nota per il vasto repertorio che si estende fino a comprendere i compositori<br />

russi moderni. Eliss Virsaladze si esibisce regolarmente a Londra, Milano, Roma, Parigi,<br />

Lisbona, Berlino e Barcellona; ha tenuto concerti in duo con Natalia Gutman a Vienna, Berlino,<br />

Bruxelles, Madrid, Monaco, Milano, Ginevra e Losanna, solo per citare le principali citt europee.<br />

Con il repertorio <strong>di</strong> musica da camera e con orchestre quali la Petersburg Philharmonic e la Royal<br />

Philharmonia London ha effettuato tourne nel Nord America, in Giappone e in Europa. Eliss<br />

Virsaladze appare inoltre regolarmente con prestigiose orchestre in Francia, Germania, Italia,<br />

Spagna, Svizzera, Stati Uniti e in altri paesi, collaborando con <strong>di</strong>rettori dorchestra quali Rudolf<br />

Barschai, Kyril Kondraschin, Riccardo Muti, Kurt Sanderling, Wolfgang Sawallisch, Evgeny<br />

Svetlanov, Juri Temirkanov o Antoni Wit. Letichetta Live Classics, con cui ha pubblicato numerose<br />

opere, apre unampia prospettiva sulla personalit musicale <strong>di</strong> Eliss Virsaladze.


Liszt nutriva una grande ammirazione per Chopin, che aveva<br />

conosciuto a Parigi. E linfluenza esercitata dal compositore<br />

polacco emerge in molte sue composizioni. Ne sono un esempio<br />

i Tre Stu<strong>di</strong> da concerto composti nel 1848, dove linventiva<br />

tecnica si fonde con una grande eleganza formale e finezza<br />

melo<strong>di</strong>ca. Il sottotitolo Caprices potiques si trovava nelle<strong>di</strong>zione<br />

originale francese, cos come i titoli dei singoli brani: Il<br />

lamento, dominato da un canto intensamente espressivo; La<br />

leggerezza, una sorta <strong>di</strong> perpetuum mobile e insieme esercizio<br />

per le cinque <strong>di</strong>ta; Un sospiro, imperniato su una semplice<br />

melo<strong>di</strong>a, cantabile e dal carattere elegiaco dolce, con grazia,<br />

ma da suonarsi a mani alternate, perch sovrapposta a<br />

un continuo fluire <strong>di</strong> arpeggi. Da Parigi, Liszt se ne era andato<br />

nel 1835, insieme alla contessa Marie dAgoult: una fuga damore<br />

che dur quattro anni e che port il compositore in<br />

Svizzera e in Italia. Questi viaggi ispirarono una specie <strong>di</strong> <strong>di</strong>ario<br />

musicale, i tre cicli delle Annes de plerinage, un autoritratto<br />

psicologico, strettamente legato a spunti letterari, che<br />

rappresentarono altrettanti stimoli per una ricerca sistematica<br />

<strong>di</strong> tutte le risorse espressive del pianoforte. Il secondo ciclo<br />

de<strong>di</strong>cato allItalia, pubblicato nel 1858, si ispira alla letteratura<br />

e allarte italiana, da Dante a Petrarca, da Michelangelo a<br />

Raffaello: fu proprio un <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> Raffaello, Lo sposalizio<br />

della Vergine, a suggerire a Liszt il primo pezzo del ciclo, una<br />

pagina dalle forme semplici e pure, <strong>di</strong> grande delicatezza timbrica,<br />

che prende avvio da una semplice melo<strong>di</strong>a pentatonica,<br />

trasformata in una specie <strong>di</strong> marcia nuziale, e che raggiunge<br />

un climax attraverso sofisticate armonie e originali progressioni.<br />

Dalla stessa raccolta tratto il Sonetto 104 del Petrarca,<br />

trasposizione pianistica <strong>di</strong> un precedente lavoro vocale. La<br />

poesia petrarchesca Pace non trovo, e non ho da far guerra,<br />

e temo e spero, e brucio, e son <strong>di</strong> ghiaccio si traduce in un<br />

gioco <strong>di</strong> contrasti musicali, un breve prelu<strong>di</strong>o dal carattere <strong>di</strong><br />

recitativo, una melo<strong>di</strong>a elegiaca molto espressivo, gran<strong>di</strong><br />

slanci vibrato, con esultazione e squarci <strong>di</strong> tristezza languido,<br />

dolce dolente. Oltre allarte e alla letteratura italiana,<br />

un altro tema ricorrente nella poetica lisztiana il personaggio<br />

<strong>di</strong> Mefistofele, alla base <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>aboliche, caustiche<br />

pagine pianistiche, elemento opposto e complementare<br />

alla ricerca del sacro che domina in gran parte delle opere dellultimo<br />

periodo Chi crede in Dio non pu mettere in dubbio<br />

lesistenza del Maligno. Il Mephisto Walzer n.1, composto<br />

tra il 1859 e il 1860 un pezzo trascinante e virtuosistico, che<br />

evoca la scena faustiana della danza nella locanda: le iniziali<br />

quinte vuote ribattute mimano i colpi darco del violino <strong>di</strong><br />

Mefistofele, e i due temi contrapposti si fondono in una grande<br />

fantasmagoria sonora, su ritmi vorticosi, come in una ridda<br />

33 luglio luglio<br />

DOMENICA ore 19.30<br />

Priverno, Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />

ELISS VIRSALADZE pianoforte<br />

FRANZ LISZT 1811 - 1886<br />

Trois tudes de concert<br />

1 - Il lamento in La bemolle maggiore<br />

2 - La leggerezza in Fa minore<br />

3 - Un sospiro in Re bemolle maggiore<br />

Sonetto 104 del Petrarca<br />

da Annes de plerinage, Deuxime Anne: Italie<br />

Mephisto-Walzer n. 1<br />

Sposalizio<br />

da Annes de plerinage, Deuxime Anne: Italie<br />

Rapso<strong>di</strong>a spagnola Folies dEspagne et Jota aragonesca<br />

infernale. Allultimo periodo lisztiano appartiene anche la<br />

Rhapso<strong>di</strong>e espagnole composta nel 1863: una serie <strong>di</strong> variazioni<br />

sulla Follia, antico tema <strong>di</strong> origine iberica, che fondono<br />

uno smagliante virtuosismo con ar<strong>di</strong>te scelte armoniche.<br />

Gianluigi Mattietti


Natalia Gutman, violoncellista russa, ha iniziato la sua prima formazione musicale con il nonno<br />

A. Berlin e con G. Kozolupova, si poi perfezionata con M. Rostropovich. Dallet <strong>di</strong> 14 anni <br />

stata profondamente influenzata dal grande pianista S. Richter con il quale successivamente ha<br />

formato un duo. Dal 1970 ha formato una straor<strong>di</strong>naria partnership musicale con il marito, il violinista<br />

O. Kagan. Nel 1961 la vittoria del Premio Dvork <strong>di</strong> Praga lha lanciata nella sua carriera<br />

internazionale e il successivo anno si classificata terza al Premio ajkovskij. Nel 1967 vince il<br />

Concorso ARD in duo con il pianista A. Nasedkin. Poco dopo il suo sensazionale debutto negli<br />

Stati Uniti con L. Stokowski a Filadelfia, la sua carriera internazionale stata bruscamente interrotta<br />

per otto anni quando le autorit sovietiche le hanno proibito <strong>di</strong> suonare e <strong>di</strong> viaggiare fuori<br />

dallUnione Sovietica. Dal 1979, quando ha potuto ricominciare a viaggiare, si esibita regolarmente<br />

con prestigiose orchestre come come i Wiener, i Berliner, la London Symphony, le<br />

Filarmoniche <strong>di</strong> Monaco e San Pietroburgo, lOrchestra del Concertgebouw <strong>di</strong> Amsterdam e molte<br />

altre. Le sue partecipazioni a Festival includono il Salzburg Summer Festival, il Berliner e il<br />

Wiener Festwochen. W. Sawallisch, R. Muti, C. Abbado, B. Haitink, Y. Svetlanov, Y. Temirkanov,<br />

S. Celibidache, M. Rostropovich e K. Masur sono tra i tanti <strong>di</strong>rettori che pre<strong>di</strong>ligono Natalia<br />

Gutman. Un altro grande interesse dellartista la musica da camera e suoi partner musicali abituali<br />

sono e sono stati S. Richter, O. Kagan, E. Virsaladze, Y. Bashmet, A. Lubimov, V. Tretjakov. <br />

stata spesso interprete <strong>di</strong> prime assolute; A. Schnittke le ha de<strong>di</strong>cato una sonata e il suo primo<br />

Concerto per violoncello. Ha eseguito le sei suite per violoncello <strong>di</strong> Bach a Mosca, Berlino,<br />

Monaco, Madrid, Barcellona e altri luoghi. Ha inciso per RCA/BMG-Ariola, EMI. Ultimamente<br />

Natalia Gutman incide <strong>di</strong> frequente per Life Classics, una piccola compagnia de<strong>di</strong>cata principalmente<br />

al gruppo <strong>di</strong> musicisti associati a Oleg Kagan. Si de<strong>di</strong>ca ai giovani musicisti e tiene masterclass<br />

in tutto il mondo, stata per molti anni insegnante alla Musikhochschule <strong>di</strong> Stoccarda e<br />

insegna ancora a Mosca, dove ha insegnato dallet <strong>di</strong> 24 anni. Ogni anno allinizio <strong>di</strong> luglio,<br />

Natalia Gutman invita artisti <strong>di</strong> fama internazionale allInternational Musikfest a Tegernsee sulle<br />

Alpi bavaresi, un festival <strong>di</strong> musica da camera che ha fondato nel 1990 con Oleg Kagan. Il festival,<br />

alla sua XXI e<strong>di</strong>zione, stato de<strong>di</strong>cato a Kagan dopo la sua prematura scomparsa ed un festival<br />

simile che porta il nome <strong>di</strong> Kagan si tiene ogni novembre a Mosca.


Quando, alla fine del Settecento, il violoncello cominci a liberarsi<br />

dal ruolo <strong>di</strong> basso <strong>di</strong> accompagnamento, e a riven<strong>di</strong>care le<br />

sue potenzialit <strong>di</strong> strumento solista, si affacciarono sulla scena<br />

musicale anche i primi gran<strong>di</strong> solisti, come Jean-Baptiste Brval,<br />

Luigi Boccherini, e Jean-Pierre Duport, che nel 1796 era al servizio<br />

del re <strong>di</strong> Prussia, Federico Guglielmo II, anchegli appassionato<br />

violoncellista. Nel giugno <strong>di</strong> quellanno si rec a Berlino<br />

anche Beethoven, che de<strong>di</strong>c al re violoncellista le due sonate<br />

op.5, e le suon insieme a Duport. Un Beethoven appena venticinquenne,<br />

che affrontava in maniera pionieristica e sperimentale<br />

un genere che n Haydn n Mozart avevano mai praticato.<br />

Laffrancamento dai modelli del passato pi evidente nella<br />

seconda sonata, opera dallespressione grave e dolente, che<br />

mette in gioco nuove soluzioni formali si apre ad esempio con<br />

un movimento lento; lAllegro che segue, ha unesposizione con<br />

tre temi e due sviluppi e ar<strong>di</strong>te invenzioni armoniche come i<br />

bicor<strong>di</strong> <strong>di</strong>ssonanti nella parte del pianoforte, nel primo movimento,<br />

o gli slittamenti armonici che caratterizzano il tema del<br />

rond. Anche le due sonate dellop.102 del 1815 furono scritte<br />

per un grande violoncellista, Joseph Linke, con de<strong>di</strong>ca alla contessa<br />

Marie Erddy, amica e sostenitrice del compositore.<br />

Soprattutto la sonata n.2 rappresenta un manifesto estetico dellultima<br />

maniera beethoveniana, per la ra<strong>di</strong>calit delle scelte,<br />

per la grande libert formale, che mina gli equilibri classici<br />

aprendo le porte al romanticismo: il <strong>di</strong>scorso musicale si snoda<br />

attraverso brevi cellule motiviche, essenziali, ma dalla forte<br />

carica gestuale e variamente sviluppate; le forme tra<strong>di</strong>zionali si<br />

fondono in nuovi organismi, ad esempio nellAdagio dove, <strong>di</strong>etro<br />

una superficie rapso<strong>di</strong>ca, la canzone tripartita <strong>di</strong>venta anche<br />

gioco <strong>di</strong> variazioni; lor<strong>di</strong>to strumentale si fa fittamente contrappuntistico,<br />

e culmina alla fine in una vera e propria fuga a<br />

quattro voci, primo esperimento <strong>di</strong> una lunga serie. Una fuga si<br />

trova anche nel movimento finale del Quintetto op.44 <strong>di</strong><br />

Schumann. Composto a Lipsia nel 1842, fu eseguito anche alla<br />

presenza <strong>di</strong> Wagner, che scrisse a Schumann: il vostro<br />

Quintetto, carissimo Schumann, mi ha colpito molto; ho pregato<br />

la vostra cara sposa <strong>di</strong> suonarlo due volte. … Vedo quale<br />

strada volete seguire e posso assicurarvi che anche la mia,<br />

questa lunica possibilit <strong>di</strong> salvezza: la bellezza. LAllegro<br />

brillante dominato dal grande slancio del celebre primo tema,<br />

dallintenso lirismo del secondo, intonato dal violoncello, e da<br />

un vasto sviluppo in stile concertante, che si snoda su due crescendo<br />

simmetrici. Concepito come un omaggio allEroica <strong>di</strong><br />

Beethoven e al Trio in mi bemolle <strong>di</strong> Schubert, il secondo movimento<br />

una marcia funebre, con un Trio movimentato<br />

Agitato nella parte centrale. Dopo lo Scherzo, con due Trii, il<br />

Quintetto si conclude con un monumentale Allegro ma non<br />

troppo, nel quale proliferano le idee tematiche che poi si intrecciano<br />

in uno drammatico sviluppo e trovano la loro apoteosi,<br />

appunto nella fuga e nella ripresa del tema del primo movimento.<br />

Gianluigi Mattietti<br />

9 9 luglio<br />

SABATO ore 21.00<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

NATALIA GUTMAN violoncello<br />

ELISS VIRSALADZE pianoforte<br />

LUDWIG VAN BEETHOVEN 1770 - 1827<br />

Sonata in Sol minore op. 5 n. 2<br />

per violoncello e pianoforte<br />

Adagio sostenuto ed espressivo<br />

Allegro molto, pi tosto presto<br />

Rondo: Allegro<br />

Sonata in Re maggiore op. 102 n. 2<br />

per violoncello e pianoforte<br />

Allegro con brio<br />

Adagio con molto sentimento daffetto<br />

Allegro, Allegro fugato<br />

ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856<br />

Quintetto in Mi bemolle maggiore op. 44<br />

per pianoforte e archi<br />

Allegro brillante<br />

In modo <strong>di</strong> una marcia. Un poco largamente<br />

Scherzo: Molto vivace, Trio<br />

Allegro ma non troppo<br />

I violini e la viola che eseguiranno il Quintetto saranno selezionati da<br />

Natalia Gutman tra i partecipanti al corso <strong>di</strong> musica da camera che<br />

lartista terr a Sermoneta dal 5 all8 luglio 2011.<br />

Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />

lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.


Francesco DOrazio nato a Bari si <strong>di</strong>plomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi<br />

con Carlo Chiarappa, Cristiano Rossi e poi con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum <strong>di</strong><br />

Salisburgo e Yair Kless presso lAccademia Rubin <strong>di</strong> Tel Aviv. Si laureato in lettere con una tesi in<br />

Storia della <strong>Musica</strong> sul compositore Virgilio Mortari. Il suo vasto repertorio spazia dalla musica<br />

antica eseguita con strumenti originali alla musica classica, romantica e contemporanea.<br />

Numerosi compositori hanno scritto per lui lavori per violino e orchestra. Di particolare rilievo <br />

stata la sua lunga collaborazione con Luciano Berio. Ha tenuto concerti in tutta Europa, Nord e<br />

Sud America, Messico, Cina e Giappone ed effettuato registrazioni <strong>di</strong>scografiche per Decca,<br />

Stra<strong>di</strong>varius e Amadeus. E stato ospite <strong>di</strong> prestigiose istituzioni musicali in Italia e allestero.<br />

Francesco DOrazio stato recentemente insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica <strong>Musica</strong>le<br />

Italiana quale Miglior Solista del 2009, primo violinista italiano a ricevere questo prestigioso<br />

riconoscimento dopo Salvatore Accardo nel 1985. Suona un violino <strong>di</strong> Giuseppe Guarneri Comte<br />

de Cabriac del 1711.<br />

Giampaolo Nuti nato a Firenze, dove ha compiuto gli stu<strong>di</strong> pianistici sotto la guida <strong>di</strong> Antonio<br />

Bacchelli; successivamente ha stu<strong>di</strong>ato con Franco Scala ad Imola ed ha seguito corsi <strong>di</strong> perfezionamento<br />

in Italia e allestero, sia <strong>di</strong> pianoforte che <strong>di</strong> musica da camera. Ha compiuto inoltre stu<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> clavicembalo - <strong>di</strong>plomandosi col massimo dei voti e lode - musica elettronica e <strong>di</strong>rezione dorchestra.<br />

Vincitore <strong>di</strong> numerosi concorsi pianistici nazionali, ha tenuto concerti in Austria,<br />

Germania, Irlanda, Svezia, Slovenia, Stati Uniti, Canada, Per e Messico, nonch nei maggiori centri<br />

italiani, dove suona regolarmente in importanti stagioni e festival concertistici. La sua <strong>di</strong>scografia,<br />

per Stra<strong>di</strong>varius, Decca, Brilliant e Raitrade, comprende alcune importanti integrali, recensite<br />

e premiate dalle riviste specializzate europee. Nel 2010, centenario della nascita <strong>di</strong> Samuel<br />

Barber, Stra<strong>di</strong>varius ha pubblicato la sua esecuzione del Concerto per pianoforte, con Daniel<br />

Kawka e lOrchestra Sinfonica Nazionale della RAI, <strong>di</strong>sco accolto con grande attenzione dalla critica<br />

specializzata, prima incisione europea. Insegna al Conservatorio A. Boito <strong>di</strong> Parma e tiene<br />

regolarmente masterclass per varie associazioni ed accademie italiane, oltre che per la Showa<br />

University <strong>di</strong> Tokyo e per la Escuela Nacional de <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Citt del Messico.


Cresciuto a Parigi tra molteplici stimoli musicali ed artistici,<br />

Ravel cominci a stu<strong>di</strong>are il pianoforte a sei anni. Poi entr al<br />

Conservatoire, dove fu allievo <strong>di</strong> Andr Gedalge e Gabriel Faur,<br />

e dove ebbe come compagno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> il violinista e compositore<br />

Georges Enesco. Insieme a lui esegu la sua prima Sonata per<br />

violino e pianoforte, scritta nellaprile del 1897, e pubblicata<br />

postuma solo nel 1975. una pagina ancora acerba, in un solo<br />

movimento Allegro moderato in la minore. Una forma sonata<br />

caratterizzata da continui cambiamenti <strong>di</strong> metro e ambiguit<br />

armoniche, con venature vagamente orientali, e un melo<strong>di</strong>zzare<br />

dolce, un po artificioso, modellato sugli esempi <strong>di</strong> Franck e <strong>di</strong><br />

Faur. Un lavoro giovanile anche la Sonata <strong>di</strong> Busoni, scritta<br />

nel 1890. Nei tre movimenti, tematicamente legati, si ammira la<br />

chiarezza del tessuto e lequilibrio della struttura, costruita<br />

intorno a una linea del violino non virtuosistica, che appare<br />

spesso sagomata come unaria dopera. Tuttavia limpronta<br />

dominante quella del romanticismo tedesco, soprattutto nel<br />

movimento lento, pieno <strong>di</strong> echi schumanniani, e nel trascinante<br />

finale, con lansimante melo<strong>di</strong>a del violino che si <strong>di</strong>pana su una<br />

corsa a per<strong>di</strong>fiato del pianoforte. Unurgenza <strong>di</strong> tipo virtuosistico<br />

si coglie invece nella Sonatina <strong>di</strong> Salvatore Sciarrino, in quel<br />

tentativo <strong>di</strong> superare i limiti degli strumenti ad arco e del pianoforte<br />

che caratterizza tutta la produzione del compositore<br />

siciliano nella met degli anni Settanta tra il 1975 e il 1976 compone<br />

anche i Sei Capricci per violino, sullesempio <strong>di</strong> Paganini e<br />

<strong>di</strong> Liszt. Quasi un virus - il virus del virtuosismo trascendentale,<br />

lebbrezza <strong>di</strong> chi forza i limiti <strong>di</strong> uno strumento per spingersi<br />

oltre Vinay - che determina un uso sistematico <strong>di</strong> tecniche<br />

come il tremolo, il jet, i glissati, gli armonici nella parte del violino,<br />

anche se la struttura resta quella classica della sonatina<br />

strumentale in tre tempi, timbricamente molto <strong>di</strong>fferenziati:<br />

nellAdagio centrale, ad esempio, il violino si muove per armonici<br />

<strong>di</strong> corde doppie e trillati, e il pianoforte abbandona gli arpeggi<br />

liquescenti del primo movimento per dare spazio a cluster glissati;<br />

nel Ron<strong>di</strong>no finale, velocissimo e pirotecnico, il violino<br />

suona sempre al ponticello e il pianoforte combina le figurazioni<br />

dei movimenti precedenti con scalette cromatiche per terze<br />

minori parallele nel registro acuto. La seconda sonata <strong>di</strong><br />

Schumann fu composta <strong>di</strong> getto, in una sola settimana tra ottobre<br />

e novembre del 1851. un grande affresco che inizia, come<br />

la Sonata a Kreutzer, con unintroduzione lenta dove si profila<br />

gi il tema principale, e che d avvio a un primo movimento<br />

incandescente e pieno <strong>di</strong> elementi sincopati. Lo scherzo, col suo<br />

tema <strong>di</strong> ballata suonato allunisono dai due strumenti, e con due<br />

trii, precede il movimento lento, una serie <strong>di</strong> variazioni su un<br />

motivo dolce e delicato che echeggia il corale Gelobet seist Du<br />

Jesu Christ. Il finale, in forma sonata, ripristina il tono appassionato<br />

ed energico che caratterizza tutta la sonata, con uno<br />

sviluppo fugato e canonico, e una coda che una sintesi brillante<br />

<strong>di</strong> tutto il materiale esposto.<br />

Gianluigi Mattietti<br />

10 10 luglio luglio<br />

DOMENICA ore 19.30<br />

Priverno, Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />

FRANCESCO DORAZIO violino<br />

GIAMPAOLO NUTI pianoforte<br />

MAURICE RAVEL 1875 - 1937<br />

Sonata per violino e pianoforte op. postuma<br />

Allegro<br />

FERRUCCIO BUSONI 1866 - 1924<br />

Sonata in Mi minore op. 29 per violino e pianoforte<br />

Allegro deciso<br />

Molto sostenuto<br />

Allegro molto deciso<br />

SALVATORE SCIARRINO 1947<br />

Sonatina per violino e pianoforte<br />

Presto<br />

Adagio<br />

Ron<strong>di</strong>no prestissimo<br />

ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856<br />

Sonata in Re minore op. 121 per violino e pianoforte<br />

Ziemlich Langsam assai lento - Lebhaft animato<br />

Sehr Lebhaft molto animato<br />

Leise, Einfach dolcemente, semplicemente<br />

Bewegt mosso


Laura Catrani, nata a Rimini, ha intrapreso in giovane et gli stu<strong>di</strong> musicali, <strong>di</strong>plomandosi poi a pieni<br />

voti in Canto e in <strong>Musica</strong> Vocale da Camera presso il Conservatorio Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, sotto la guida <strong>di</strong><br />

Daniela Uccello; soprano con voce duttile ed estesa, ha saputo unire musicalit ed espressivit teatrale,<br />

tanto da poter affrontare generi e stili <strong>di</strong>versi, specializzandosi nel repertorio barocco e settecentesco<br />

e nella musica del Novecento e contemporanea, anche in ruoli <strong>di</strong> cantante-attrice. Ha cantato<br />

in <strong>di</strong>versi teatri e istituzioni musicali, tra i quali La Scala <strong>di</strong> Milano, il Teatro Regio <strong>di</strong> Torino, Il<br />

teatro Carlo Felice, Il Festival Rossini in Wildbad, Il Festival Dino Ciani, il Festival delle Settimane<br />

<strong>Musica</strong>li <strong>di</strong> Stresa e lAccademia Montis Regalis, <strong>di</strong>retta da Stefan Anton Reck, Gianandrea Noseda,<br />

Fabio Bion<strong>di</strong>, Alan Curtis, Massimiliano Cal<strong>di</strong> e Enrico DOnofrio per citarne alcuni. Lattenzione per<br />

la musica contemporanea lha vista interprete <strong>di</strong> numerose esecuzioni <strong>di</strong> autori del Novecento, tra<br />

cui si ricorda Luciano Berio Sequenza III, e <strong>di</strong> composizioni in prime mon<strong>di</strong>ali quali quelle <strong>di</strong> Azio<br />

Corghi, Gioacomo Manzoni, Alessandro Solbiati, Michele Ta<strong>di</strong>ni e Matteo Franceschini. Fruttuosa la<br />

collaborazione con il compositore Azio Corghi, per cui ha cantato in <strong>di</strong>verse occasioni. Nel 2010 <br />

stata interprete della nuova opera <strong>di</strong> Matteo Franceschini Il gridario andata in scena alla Biennale<br />

<strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Venezia con repliche a Stoccarda e Madrid e ha eseguito in prima esecuzione assoluta<br />

Kokin b <strong>di</strong> Giacomo Manzoni. Nel corso della propria formazione artistica lo stu<strong>di</strong>o della recitazione<br />

presso la Scuola Civica dArte Drammatica Paolo Grassi <strong>di</strong> Milano lha portata ad esibirsi anche in<br />

ruoli <strong>di</strong> cantante-attrice. Ha vinto il Premio Bel Canto 2006 nellambito del Festival Rossini in<br />

Wildbad. Ha inciso per Stra<strong>di</strong>varius Agli inquieti spiriti, musiche <strong>di</strong> Alessandro Solbiati e Massimo<br />

Botter con il Quartetto darchi <strong>di</strong> Torino.<br />

Maria Grazia Bellocchio ha compiuto gli stu<strong>di</strong> musicali al Conservatorio G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano con<br />

Antonio Beltrami e Chiaralberta Pastorelli, <strong>di</strong>plomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione<br />

donore, e ha proseguito gli stu<strong>di</strong> alla Hochschule <strong>di</strong> Berna con Karl Engel e a Milano con Franco<br />

Gei. Nelle sue prime apparizioni in pubblico ha eseguito il concerto <strong>di</strong> Scriabin con l Orchestra della<br />

RAI <strong>di</strong> Milano e il primo concerto <strong>di</strong> Beethoven con lOrchestra del Conservatorio <strong>di</strong> Milano e<br />

lOrchestra Sinfonica Siciliana, e Les Noces <strong>di</strong> Strawinsky al Teatro Comunale <strong>di</strong> Bologna.<br />

Successivamente, sempre in veste <strong>di</strong> solista, ha suonato con lOrchestra da camera <strong>di</strong> Pesaro, Milano<br />

Classica, Scottish Chamber Orchestra, Orchestra Toscanini <strong>di</strong> Parma, Orchestra da Camera <strong>di</strong> Padova<br />

e Orchestra Sinfonica G. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano. E stata invitata a far parte dellOrchestra Schleswig<br />

Holstein Music Festival <strong>di</strong>retta da Leonard Bernstein. Suona regolarmente per le maggiori istituzioni<br />

concertistiche italiane e straniere: Amici della <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Padova, Perugia, Firenze, Palermo, Siracusa,<br />

Pescara, Campobasso, Sulmona, Mestre, Messina e Vicenza, Settembre <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Torino, MITO-<br />

Milano, Autunno <strong>Musica</strong>le <strong>di</strong> Como, Teatro Comunale <strong>di</strong> Bologna e Ferrara, Teatro Regio <strong>di</strong> Parma,<br />

Societ Barattelli <strong>di</strong> lAquila, Teatro Grande <strong>di</strong> Brescia, Teatro Bibiena <strong>di</strong> Mantova, Universit <strong>di</strong><br />

Bologna e Ferrara, Teatro Donizetti <strong>di</strong> Bergamo, Societ dei Concerti <strong>di</strong> Milano, <strong>Musica</strong> nel nostro<br />

tempo, Milano <strong>Musica</strong>, Rec Festival, New Music of Middelburg, Klangforum <strong>di</strong> Vienna, Fondazione<br />

Gulbenkian <strong>di</strong> Lisbona, Festival <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Strasburgo, Festival Presences <strong>di</strong> Parigi, Biennale <strong>di</strong><br />

Venezia, Printemps des Arts de Monte-Carlo. Ha collaborato in formazioni da camera con musicisti<br />

quali Ingo Goritzki, Han de Vries, Renate Greis, Wolfgang Mayer, William Bennet, Sergio Azzolini,<br />

Rocco Filippini, Franco Petracchi, Elizabeth Norberg Schulz, Salvatore Accardo e Bruno Giuranna.<br />

Suona in duo pianistico con Stefania Redaelli. Collabora stabilmente con il Divertimento Ensemble<br />

<strong>di</strong>retto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival italiani ed europei. Ha inciso CD<br />

per Ricor<strong>di</strong> e Stra<strong>di</strong>varius con opere <strong>di</strong> Bruno Maderna, Mauro Car<strong>di</strong>, Giulio Castagnoli, Sandro Gorli,<br />

Franco Donatoni, Matteo Franceschini, Stefano Gervasoni. Prossimamente, sempre per letichetta<br />

Stra<strong>di</strong>varius, uscir un CD de<strong>di</strong>cato alle musiche per pianoforte <strong>di</strong> Ivan Fedele. Insegna pianoforte<br />

presso lIstituto Superiore <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Musica</strong>li G. Donizetti <strong>di</strong> Bergamo.


Come ogni anno, il corso <strong>di</strong> composizione approda al concerto<br />

finale con lesecuzione dei brani composti dagli studenti<br />

durante il corso stesso: nulla <strong>di</strong> ci che si ascolter in questo<br />

concerto, quin<strong>di</strong>, esiste solo quin<strong>di</strong>ci giorni prima del concerto<br />

stesso.<br />

Si confermata per il 2011 la straor<strong>di</strong>naria coppia <strong>di</strong> interpreti<br />

che aveva stupito tutti nel concerto finale del 2010: la soprano<br />

Laura Catrani e la pianista Maria Grazia Bellocchio. Se <br />

vero, infatti, che i giovani compositori hanno a <strong>di</strong>sposizione<br />

solo <strong>di</strong>eci giorni per comporre il loro brano, altrettanto vero<br />

che le due musiciste avranno non pi <strong>di</strong> settantadue ore per<br />

stu<strong>di</strong>are ed interpretare le opere, brevi ma certo non semplici.<br />

Al termine del concerto, una giuria, formata dai docenti dei<br />

Corsi <strong>di</strong> Sermoneta, dalle due interpreti e dal docente del<br />

corso <strong>di</strong> composizione, sceglier, ad insindacabile giu<strong>di</strong>zio, se e<br />

quali giovani compositori promuovere al Festival Pontino<br />

2012, inserendo una loro prima esecuzione assoluta nelle<br />

Giornate <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea: in questo caso, quin<strong>di</strong>, la<br />

<strong>di</strong>dattica apre <strong>di</strong>rettamente uno spazio per i giovani nellattivit<br />

artistica <strong>di</strong> livello internazionale.<br />

Una vera <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> perfezionamento artistico, oggi, non pu<br />

limitarsi al puro insegnamento ma deve contribuire allinserimento<br />

dei giovani pi meritevoli nellattivit professionale.<br />

Alessandro Solbiati<br />

15 15 luglio luglio<br />

VENERD ore 21.00<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

LAURA CATRANI soprano<br />

MARIA GRAZIA BELLOCCHIO pianoforte<br />

Workshop<br />

Nuove musiche a Sermoneta<br />

Esecuzione dei brani composti dagli allievi del Corso <strong>di</strong><br />

Composizione <strong>di</strong> Alessandro Solbiati<br />

Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />

lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.


Mariana Sirbu, nata a Iasi, in Romania, ha compiuto i suoi stu<strong>di</strong> allAccademia <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong><br />

Bucarest nella classe <strong>di</strong> violino <strong>di</strong> Stefan Gheorghiu. Ha iniziato giovanissima la carriera concertistica<br />

ottenendo numerosi premi internazionali ed ha suonato come solista nelle pi importanti<br />

sale da concerto <strong>di</strong> tutto il mondo. Nel 1968 stata tra i fondatori del Quartetto Academica. Nel<br />

1985 entra a far parte del Trio <strong>di</strong> Milano con il pianista Bruno Canino ed il violoncellista Rocco<br />

Filippini, con il quale ha partecipato a numerose tournes in Europa, USA, Canada e Australia. Nel<br />

1992 Mariana Sirbu <strong>di</strong>venuta il leader del gruppo I Musici. Dal 1994 anche membro fondatore<br />

e primo violino del Quartetto Stra<strong>di</strong>vari. Ha inciso per la Philips, Dynamic, Schwann - Harmonia<br />

Mun<strong>di</strong>, UNICEF e Decca. Ha insegnato allAccademia <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Bucarest, alla Scuola <strong>di</strong> Alto<br />

Perfezionamento <strong>Musica</strong>le <strong>di</strong> Saluzzo, allAccademia Europea <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Erba-Como e ai Corsi <strong>di</strong><br />

Perfezionamento <strong>di</strong> Sermoneta. Attualmente docente alla Scuola <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Fiesole e<br />

allUniversity of Limerick in Irlanda. Mariana Sirbu suona un violino A. Stra<strong>di</strong>vari del 1702, soprannominato<br />

Conte de Fontana.<br />

Bruno Giuranna, nato in una famiglia <strong>di</strong> musicisti, stato tra i fondatori de I Musici, membro del<br />

Quartetto <strong>di</strong> Roma, e del Trio Italiano dArchi. Ha iniziato la carriera solistica presentando in<br />

prima esecuzione assoluta la <strong>Musica</strong> da Concerto per viola e orchestra darchi de<strong>di</strong>catagli da<br />

Giorgio Federico Ghe<strong>di</strong>ni sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Herbert von Karajan. Ha suonato con orchestre<br />

quali Berliner Philharmoniker, Concertgebouw <strong>di</strong> Amsterdam, Teatro alla Scala <strong>di</strong> Milano, e <strong>di</strong>rettori<br />

come Clau<strong>di</strong>o Abbado, Sir John Barbirolli, Sergiu Celibidache, Carlo Maria Giulini e Riccardo<br />

Muti. Titolare fino al 1998 della cattedra <strong>di</strong> viola presso la Hochschule der Knste <strong>di</strong> Berlino, ha<br />

insegnato nella Musik-Akademie <strong>di</strong> Detmold, nel Conservatorio S.Cecilia <strong>di</strong> Roma, nel Royal<br />

College e nella Royal Academy <strong>di</strong> Londra ed in master classes in tutto il mondo. Frequentemente<br />

invitato al Festival <strong>di</strong> Marlboro negli Stati Uniti, insegna attualmente nei corsi della Fondazione<br />

Stauffer <strong>di</strong> Cremona, dellUniversit <strong>di</strong> Limerick in Irlanda, dellAccademia Chigiana <strong>di</strong> Siena. Dal<br />

1983 al 1992 stato <strong>di</strong>rettore artistico dellOrchestra da Camera <strong>di</strong> Padova e del Veneto e nel 1988<br />

ha presieduto la giuria della First International Bruno Giuranna Viola Competition in Brasile. La<br />

sua vasta <strong>di</strong>scografia comprende registrazioni per Philips, Deutsche Grammophon, EMI. Come<br />

violista ha ottenuto una Grammy Award Nomination e come <strong>di</strong>rettore ha vinto un Grand Prix du<br />

Disque dellAcadmie Charles Cros <strong>di</strong> Parigi. Attuale Principal Guest Conductor della Irish<br />

Chamber Orchestra anche presidente <strong>di</strong> ESTA-Italia European String Teachers Association.<br />

Cavaliere <strong>di</strong> Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, ha ricevuto nel 2003 una laurea in lettere<br />

honoris causa dallUniverit <strong>di</strong> Limerick.


Rocco Filippini nato a Lugano in una famiglia <strong>di</strong> artisti. Compiuti gli stu<strong>di</strong><br />

sotto la guida <strong>di</strong> Pierre Fournier, ha vinto nel 1964 il Concorso <strong>Internazionale</strong><br />

<strong>di</strong> Ginevra, iniziando subito dopo la sua carriera. Ha dato centinaia <strong>di</strong> concerti<br />

nei principali centri musicali dEuropa, delle due Americhe, del Giappone e<br />

dellAustralia, ospite della pi gran<strong>di</strong> sale La Scala <strong>di</strong> Milano, lAlbert Hall e il<br />

Festival Hall <strong>di</strong> Londra, il Thtre des Champs Elyses <strong>di</strong> Parigi, la Filarmonica<br />

<strong>di</strong> Berlino, il Musikverein e il Konzerthaus <strong>di</strong> Vienna, lHerkules Saal <strong>di</strong><br />

Monaco, il Concertgebouw <strong>di</strong> Amsterdam, la Carnegie Hall e il Lincoln Center<br />

<strong>di</strong> New York, lOpera House <strong>di</strong> Sydney, il Teatro Colon <strong>di</strong> Buenos Aires, etc e<br />

<strong>di</strong> famosi festivals Lucerna, Spoleto, Salisburgo, Marlboro dove stato invitato<br />

ripetutamente da Rudolf Serkin, E<strong>di</strong>mburgo, Stresa, Pesaro, Newport,<br />

Gerusalemme, Ravenna, Helsinki. Svolge unintensa attivit <strong>di</strong>scografica. Nel<br />

1968 ha fondato il Trio <strong>di</strong> Milano e, pi recentemente, il Quartetto Accardo.<br />

Suona in duo con il pianista Michele Campanella. Nella musica da camera collabora<br />

da anni con alcuni tra i pi gran<strong>di</strong> concertisti del nostro tempo. In<br />

tempi recenti, ha intensificato la sua attivit <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore dorchestra, alla testa<br />

<strong>di</strong> alcune delle principali orchestre italiane. accademico <strong>di</strong> Santa Cecilia.<br />

Docente <strong>di</strong> violoncello presso il Conservatorio Giuseppe Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, dal<br />

2003 tiene la classe <strong>di</strong> musica da camera ai corsi <strong>di</strong> perfezionamento<br />

dellAccademia <strong>di</strong> Santa Cecilia. Ha inoltre dato vita nel 1985 ai corsi<br />

dellAccademia Stauffer <strong>di</strong> Cremona. Gi membro della facolt dellAcademy of the European<br />

Mozart Foundation <strong>di</strong>retta da Sandor Vgh, tiene numerosissimi corsi <strong>di</strong> perfezionamento tra cui<br />

quello alla Scuola <strong>di</strong> Fiesole. Nel 1997 stato insignito del Premio della Fondazione del Centenario<br />

della Banca Svizzera Italiana per il contributo allo sviluppo dei rapporti culturali tra Svizzera e Italia.<br />

Alcuni tra i massimi compositori del Novecento, quali Luciano Berio, Franco Donatori e Salvatore<br />

Sciarrino, gli hanno de<strong>di</strong>cato loro opere. Il suo violoncello il Gore Booth, ex Baron Rothschild <strong>di</strong><br />

Antonio Stra<strong>di</strong>vari 1710.<br />

Franco Petracchi compie i suoi stu<strong>di</strong> a Roma presso il Collegio <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Santa Cecilia dove si <br />

<strong>di</strong>plomato con il massimo dei voti. Inizia imme<strong>di</strong>atamente lattivit concertistica e nel contempo<br />

stu<strong>di</strong>a composizione con Di Donato e Margola e <strong>di</strong>rezione dorchestra con Franco Ferrara. Il primo<br />

concerto importante a Venezia 1960 al Festival <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Contemporanea, dove presenta in<br />

prima esecuzione il concerto <strong>di</strong> Firmino Sifonia per contrabbasso e orchestra. La critica unanime<br />

nel definirlo astro nascente del concertismo <strong>di</strong> questo strumento. Molti compositori gli hanno<br />

de<strong>di</strong>cato importanti composizioni Rota, Mortari, Donatoni, Berio, Trovajoli. Nel 1960 vince il concorso<br />

<strong>di</strong> Primo contrabbasso alla Rai <strong>di</strong> Torino e nel 62 si trasferisce a Roma dove <strong>di</strong>venter il Primo<br />

contrabbasso titolare della RAI fino al 1980, anno in cui intraprende definitivamente lattivit <strong>di</strong> solista<br />

e <strong>di</strong>rettore dorchestra. In orchestra ha suonato con i pi importanti <strong>di</strong>rettori, da Bernstein a<br />

Karajan, Celibidache, Kubelik, Jochum, Sawallisch, Giulini, Muti, Abbado, Metha, Maazel, Barbirolli,<br />

Munch ed altri. Unesperienza preziosa che Franco Petracchi ha trasmesso a numerosi allievi nel<br />

mondo. Nel 1971 vince la cattedra <strong>di</strong> contrabbasso per i Conservatori ed insegna a Bari, Frosinone,<br />

LAquila e Roma. Nel 1986 ottiene la classe <strong>di</strong> perfezionamento e virtuosit al Conservatorio <strong>di</strong><br />

Ginevra. In questo stesso anno, insieme ai colleghi Accardo, Giuranna e Filippini fonda la Scuola per<br />

Strumenti ad Arco Accademia Walter Stauffer <strong>di</strong> Cremona e viene invitato ad insegnare anche<br />

presso la Scuola <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Fiesole. E <strong>di</strong>rettore e docente, da trenta anni, dei prestigiosi Corsi<br />

Internazionali <strong>di</strong> Sermoneta del <strong>Campus</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>. Nel 2003 stato insignito dal<br />

Presidente Ciampi del titolo <strong>di</strong> Cavaliere <strong>di</strong> Gran Croce al merito della Repubblica. Accademico <strong>di</strong><br />

Santa Cecilia.


Schubert, ventenne, compose due trii per archi D 471 e D<br />

581, a un anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza luno dallaltro, entrambi in si<br />

bemolle maggiore, in un periodo in cui era ancora alla ricerca<br />

<strong>di</strong> uno stile personale nei generi cameristici. Il primo dei due<br />

trii, scritto nel settembre del 1816, rimase incompiuto, limitato<br />

al primo movimento Allegro e a un breve abbozzo <strong>di</strong> un<br />

secondo movimento Andante sostenuto in mi bemolle maggiore.<br />

Il secondo trio, composto nel settembre del 1817, fu<br />

invece portato a termine nei tra<strong>di</strong>zionali quattro movimenti,<br />

ma non fu n pubblicato n eseguito durante la vita del compositore,<br />

anche se contiene alcuni tratti originali e gi molto<br />

schubertiani. LAllegro del Trio D 471 appare ancora pi acerbo<br />

e meno caratterizzato: una semplice forma sonata dallo<br />

stile pimpante e scorrevole, molto aggraziato, un po mozartiano,<br />

fluido e armonioso, ma niente <strong>di</strong> pi Alfred Einstein.<br />

I suoi temi ricordano molto da vicino quelli dellOuverture per<br />

orchestra in si bemolle D 470, scritta nello stesso periodo a<br />

riprova <strong>di</strong> quanto Schubert non avesse ancora le idee chiare<br />

nella musica da camera, e lintero movimento mostra solo<br />

nella sezione dello sviluppo qualche intenzione drammatica.<br />

Una composizione giovanile anche la Serenata n.2 per trio<br />

darchi, composta da Beethoven tra il 1796 e il 1797. Come il<br />

precedente Trio op.3, riprende lo schema della cassazione o<br />

del <strong>di</strong>vertimento settecentesco, in sei movimenti. un lavoro<br />

<strong>di</strong> grande freschezza inventiva, con alcune originali soluzioni<br />

tese ad accentuare gli affetti <strong>di</strong> contrasto: ad esempio la<br />

Marcia iniziale sud<strong>di</strong>visa in un Allegro e un Adagio; il terzo<br />

movimento che giustappone un Adagio in re minore e uno<br />

Scherzo in re maggiore, su una rapida corsa <strong>di</strong> crome; il raffinatissimo<br />

Andante, dalla grazia mozartiana, in forma <strong>di</strong> tema<br />

con variazioni; lAllegro finale che riprende il ritmo della marcia<br />

introduttiva. Un esempio <strong>di</strong> ricchezza espressiva anche il<br />

Quintetto in do minore <strong>di</strong> Giovanni Bottesini, detto anche<br />

Gran quintetto, per due violini, viola, violoncello e contrabbasso.<br />

Contrabbassista <strong>di</strong> fama mon<strong>di</strong>ale fu definito il<br />

Paganini del contrabbasso, ma anche apprezzato <strong>di</strong>rettore<br />

dorchestra <strong>di</strong>resse la prima <strong>di</strong> Aida, al Cairo nel 1871, fondatore<br />

della Societ del Quartetto nel 1863, nominato nel 1889<br />

<strong>di</strong>rettore del Conservatorio <strong>di</strong> Parma su segnalazione <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong>,<br />

Bottesini stato solo recentemente riscoperto come compositore<br />

ha scritto anche opere teatrali <strong>di</strong> successo come<br />

Cristoforo Colombo, Al Bab, Ero e Leandro. Questa elegante<br />

pagina cameristica un esempio della sua abilit compositiva,<br />

per la variet e la finezza dei temi, per il gusto descrittivo<br />

che mostra linfluenza della musica francese, e in particolare<br />

<strong>di</strong> Berlioz, per il melos romantico che lo pervade e che alterna<br />

mo<strong>di</strong> del classicismo viennese, echi operistici, squarci lirici e<br />

drammatici. Nei quattro movimenti, il contrabbasso ha solo il<br />

ruolo <strong>di</strong> supporto armonico non <strong>di</strong> solista, mentre la parte<br />

del primo violino ad emergere con una scrittura complessa e<br />

vivace, come nella trascinante tarantella e nel grande fugato<br />

dellultimo movimento.<br />

Gianluigi Mattietti<br />

Gabriele Ceci, ha iniziato lo stu<strong>di</strong>o del violino allet <strong>di</strong> 8 anni sotto la guida della madre. A nove <br />

ammesso al Conservatorio N. Piccinni <strong>di</strong> Bari, nella classe <strong>di</strong> Carmine Scarpati, dove si <strong>di</strong>ploma con<br />

lode e menzione speciale. Nel 2004 vince il primo premio per la sua categoria al concorso Vittorio<br />

Veneto e nel 2007 il primo premio al concorso Bruno Zanella. Si perfezionato con Alessandro<br />

Perpich, Massimo Quarta, Ana Chumachenco ed in trio con il fratello Mirco pianista ed il violoncellista<br />

Alessandro Mazzacane con lAltenberg Trio <strong>di</strong> Vienna presso lAccademia <strong>di</strong> Pinerolo. Dal 2005<br />

i suoi stu<strong>di</strong> proseguono sotto la guida <strong>di</strong> Mariana Sirbu ai Corsi <strong>di</strong> Sermoneta e alla Hochschule Felix<br />

Mendelssohn Bartholdy <strong>di</strong> Lipsia. Frequenta i corsi <strong>di</strong> Salvatore Accardo allAccademia Chigiana <strong>di</strong><br />

Siena e allAccademia Stauffer <strong>di</strong> Cremona. Nel 2007 ha suonato per Mantova <strong>Musica</strong><br />

Contemporanea. Nel 2008 ha collaborato con lOrchestra Sinfonica <strong>di</strong> Bari. In duo col fratello<br />

Mirco, ha suonato nella stagione organizzata dal Dipartimento <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> e Spettacolo<br />

dellUniversit <strong>di</strong> Bologna e, nellestate 2010 per il Festival Pontino. Ha collaborato con artisti <strong>di</strong><br />

chiara fama come Giulio Rovighi, Alfredo Zamarra, Franco Petracchi. Nel febbraio 2011 stato selezionato<br />

insieme a suo fratello Mirco per un corso <strong>di</strong> musica da camera nella citt <strong>di</strong> Schaffhausen<br />

con i maestri Menahem Pressler, Ana Chumachenco, Wen-Sinn Yang e Werner Brtschi.


Giovanni Bottesini<br />

16 16 luglio luglio<br />

SABATO ore 21.00<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

MARIANA SIRBU violino<br />

GABRIELE CECI violino II<br />

BRUNO GIURANNA viola<br />

ROCCO FILIPPINI violoncello<br />

FRANCO PETRACCHI contrabbasso<br />

FRANZ SCHUBERT 1797 - 1828<br />

Trio per archi in Si bemolle maggiore D471<br />

per violino, viola e violoncello<br />

Allegro<br />

LUDWIG VAN BEETHOVEN 1770 - 1827<br />

Serenata in Re maggiore op. 8 per trio darchi<br />

Marcia: Allegro - Adagio<br />

Menuetto: Allegretto<br />

Adagio - Scherzo: Allegro molto<br />

Allegretto alla Polacca<br />

Andante quasi Allegretto<br />

Marcia: Allegro<br />

GIOVANNI BOTTESINI 1821 - 1889<br />

Quintetto per archi in Do minore<br />

Allegro moderato<br />

Scherzo: Allegro ma non troppo<br />

Adagio<br />

Allegro con brio<br />

Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />

lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.


Anna Armatys<br />

Alessandro Cervo<br />

Federico Stassi<br />

Il Quintetto Bottesini nato dal desiderio dei suoi componenti incontratisi per la prima volta<br />

nel 2006 per eseguire il famoso Forellen-quintett <strong>di</strong> Franz Schubert <strong>di</strong> valorizzare e approfon<strong>di</strong>re<br />

lo stu<strong>di</strong>o del repertorio cameristico per archi e pianoforte, dai capolavori classici e romantici fino<br />

alla musica moderna e contemporanea. La presenza del contrabbasso nellorganico ha ispirato la<br />

scelta del nome dellensemble, de<strong>di</strong>cato al grande virtuoso, compositore e <strong>di</strong>rettore dorchestra<br />

Giovanni Bottesini.Unica formazione stabile in Italia con questo organico, il QB si esibisce anche<br />

in combinazioni che vanno dal trio al settimino e grazie a tale caratteristica il repertorio del gruppo<br />

spazia da Vival<strong>di</strong> a Bottesini, dal classicismo al romanticismo mitteleuropeo con opere <strong>di</strong><br />

Schumann, Goetz, Louise Farrenc, Onslow, dal 900 <strong>di</strong> Vaughan Williams a Piazzolla, Rota,<br />

Morricone e autori italiani contemporanei, Stefano Taglietti, Raffaele Bellafronte, Carlo Crivelli,<br />

Fabrizio Festa che hanno scritto espressamente per loro. Il QB si esibito in <strong>di</strong>verse rassegne e<br />

festival in Italia, in sale prestigiose come le sale Petrassi e Sinopoli del Parco della <strong>Musica</strong> a<br />

Roma, la cappella Paolina in Roma per I concerti del Quirinale <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Tre,<br />

Ridotto del Teatro La Pergola <strong>di</strong> Firenze, Sala della Provincia <strong>di</strong> Teramo,<br />

Au<strong>di</strong>torium La Vallisa <strong>di</strong> Bari, Teatro Alfieri <strong>di</strong> Asti, Palazzo della cultura <strong>di</strong><br />

Latina, Festival Pontino, Festival Schumann 2010 a Terni, Festival Corti <strong>di</strong><br />

Capitanata <strong>di</strong> Foggia, Emilia Romagna Festival, Compagnia della <strong>Musica</strong> <strong>di</strong><br />

Roma, Palazzo delle Esposizioni a Roma, Festival <strong>di</strong> Pie<strong>di</strong>luco ecc. Ha effettuato<br />

anche importanti tournes in Polonia 2006, USA, Ecuador, Venezuela e<br />

Brasile 2007, Giordania 2008, Stati Uniti dAmerica 2010 ricevendo notevoli<br />

apprezzamenti da parte del pubblico e della stampa specializzata. Nel<br />

<strong>di</strong>cembre 2007 il gruppo stato invitato a tenere un concerto in onore del<br />

Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione <strong>di</strong> una sua visita<br />

<strong>di</strong> lavoro a Washington. E stato pubblicato, nel numero <strong>di</strong> novembre 2010 <strong>di</strong><br />

Amadeus, un loro CD contenente il Quintetto op.16 <strong>di</strong> Hermann Goetz e il<br />

Forellen-quintett <strong>di</strong> Franz Schubert, registrato in esclusiva per la rivista. In autunno il gruppo<br />

sar nuovamente ospite dei Concerti del Quirinale <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Tre<br />

Roberto Della Vecchia


Tra le poche donne compositrici nella storia della musica, Louise<br />

Farrenc, nata Jeanne-Louise Dumont, una <strong>di</strong> quelle che raggiunsero<br />

la fama maggiore, anche se poi la sua produzione <br />

caduta nelloblio. Parigina, nata e cresciuta in una famiglia <strong>di</strong><br />

pittori e scultori, fu una grande pianista, allieva <strong>di</strong> Muzio<br />

Clementi, Ignaz Moscheles, Johann Nepomuk Hummel, e fu lunica<br />

donna in tutto il XIX secolo ad ottenere, nel 1842, la cattedra<br />

<strong>di</strong> pianoforte al Conservatorio <strong>di</strong> Parigi. La sua attivit <strong>di</strong><br />

compositrice fu allieva <strong>di</strong> Antonin Reicha fu favorita dal marito<br />

e<strong>di</strong>tore e dal sostegno <strong>di</strong> importanti musicisti come<br />

Schumann e il violinista Joseph Joachim. Per un decennio, dal<br />

1820 al 1830, compose esclusivamente lavori pianistici, poi<br />

cominci a de<strong>di</strong>carsi anche alla musica da camera e a quella<br />

sinfonica autrice <strong>di</strong> tre sinfonie, ma senza mai avvicinarsi al<br />

mondo dellopera. Nel suo catalogo compaiono due quintetti<br />

op.30 e op.31, composti rispettivamente nel 1839 e nel 1840,<br />

con pianoforte e contrabbasso: lo stesso organico del celebre<br />

Forellen-Quintett <strong>di</strong> Schubert, che fu forse stimolato anche dallamicizia<br />

della Farrenc con Achille-Victor Gouff, contrabbassista<br />

dellOpra <strong>di</strong> Parigi. Il secondo quintetto un lavoro <strong>di</strong> vasto<br />

respiro e tra le composizioni pi note ed eseguite <strong>di</strong> Louise<br />

Farrenc. Usa un impianto tonale molto tra<strong>di</strong>zionale e la classica<br />

forma in quattro movimenti, ma unopera intimamente<br />

romantica, per le sue morbide melo<strong>di</strong>e, la scrittura armonica<br />

originale, incalzante, piena <strong>di</strong> modulazioni a toni lontani, la<br />

complessit della parte pianistica, una scrittura strumentale che<br />

coinvolge tutti gli strumenti nel gioco tematico, compreso il<br />

contrabbasso, riservando loro anche delle sortite virtuosistiche.<br />

Ne risulta un pezzo pieno <strong>di</strong> colore, capace <strong>di</strong> suggerire una<br />

grande variet <strong>di</strong> umori e <strong>di</strong> atmosfere. Allo stesso organico <br />

destinato anche il Quintetto in do minore <strong>di</strong> Ralph Vaughan<br />

Williams, compositore che ha giocato un ruolo fondamentale<br />

nel panorama musicale inglese del primo Novecento. La sua formazione<br />

Royal College of Music, dove stu<strong>di</strong> con due compositori<br />

<strong>di</strong> fede brahmisana come Charles Villiers Stanford e Hubert<br />

Parry, lamicizia con Gustav Holst, gli stu<strong>di</strong> in Germania con<br />

Max Bruch e a Parigi con Ravel, lammirazione per Stravinskij e<br />

per Hindemith, definiscono una complessa trama <strong>di</strong> influenze<br />

che Vaughan Williams sintetizz in un linguaggio molto personale,<br />

nel quale confluiscono anche elementi della musica antica<br />

in particolare Bach, Byrd, e il repertorio elisabettiano e strutture<br />

modali tipiche degli inni e dei canti popolari inglesi, ai quali<br />

Vaughan Williams de<strong>di</strong>c approfon<strong>di</strong>ti stu<strong>di</strong>. Un certo gusto<br />

modale emerge anche in alcune scelte armoniche del Quintetto<br />

in do minore, composto nel 1903. Pezzo basato su una solida<br />

impalcatura formale, con una texture strumentale assai densa,<br />

con echi brahmsiani e schubertiani, con momenti <strong>di</strong> grande<br />

pathos soprattutto nel primo movimento che trascolorano nel<br />

morbido melo<strong>di</strong>zzare liederistico dellAndante, o nellestroverso<br />

gioco <strong>di</strong> variazioni della Fantasia finale.<br />

17 17 luglio luglio<br />

DOMENICA ore 19.30<br />

Priverno, Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />

RAGIONE E SENTIMENTO<br />

QUINTETTO BOTTESINI<br />

ALESSANDRO CERVO violino<br />

FEDERICO STASSI viola<br />

ANNA ARMATYS violoncello<br />

ROBERTO DELLA VECCHIA contrabbasso<br />

LINDA DI CARLO pianoforte<br />

LOUISE FARRENC 1804 - 1875<br />

Quintetto in Mi maggiore n. 2 op. 31<br />

Andante sostenuto - Allegro grazioso<br />

Grave<br />

Scherzo Vivace<br />

Finale Allegro<br />

RALPH VAUGHAN WILLIAMS 1872 - 1958<br />

Quintetto in Do minore<br />

Allegro con fuoco<br />

Andante<br />

Fantasia, quasi variazioni<br />

Moderato<br />

Gianluigi Mattietti Linda Di Carlo


LOrchestra <strong>di</strong> Roma e del Lazio nasce nel 1991 su iniziativa <strong>di</strong> Ottavio Ziino, Gabriele Pizzuti,<br />

Pierluigi Capanni e Sergio Ursino, con lo scopo <strong>di</strong> creare un complesso stabile professionale per<br />

Roma e il Lazio sul modello <strong>di</strong> altri gi esistenti in Italia. Fin dallinizio, segno <strong>di</strong>stintivo dellORL <br />

stata lattenzione rivolta alla <strong>di</strong>vulgazione della musica contemporanea, accostata, nei concerti, ai<br />

gran<strong>di</strong> e pi noti capolavori classici. Nei suoi cartelloni lOrchestra offre prime esecuzioni assolute<br />

­ spesso appositamente commissionate ­ e prime esecuzioni italiane. Da sempre, lORL svolge<br />

unintensa attivit, prima <strong>di</strong> tutto a Roma con i tra<strong>di</strong>zionali Concerti della domenica ­ che oggi si<br />

tengono nel nuovo Au<strong>di</strong>torium Parco della <strong>Musica</strong> ­ ma anche in numerosi centri della Regione,<br />

nelle scuole e in tante localit normalmente escluse dai circuiti concertistici. Nel 2003 stato<br />

dato avvio al progetto del Circuito Lirico Regionale con lesecuzione de Il Barbiere <strong>di</strong> Siviglia <strong>di</strong><br />

Rossini nei teatri <strong>di</strong> Latina, Rieti e Civitavecchia. Tra le finalit prioritarie dellORL c quella <strong>di</strong><br />

promuovere i giovani musicisti, in<strong>di</strong>viduati spesso tra i vincitori dei gran<strong>di</strong> concorsi nazionali e<br />

internazionali. Con lOrchestra hanno collaborato <strong>di</strong>rettori e solisti <strong>di</strong> fama Sinopoli, Melles,<br />

Tamajo, De Bernart, Panni, Renzetti, Aprea, Belkin, Giuranna, Maisky, Petracchi, Lonquich,<br />

Gallois, Schellenberger, Leister, Azzolini, Vlatkovic, Cassone, Barrueco, Antonelli. I primi <strong>di</strong>rettori<br />

musicali sono stati Gyrgy Gyryvanyi Rath e Stefan Anton Reck. Il compositore Mauro<br />

Bortolotti stato <strong>di</strong>rettore artistico dal 1995 al 2000. Dal 2001 al 2007 il Maestro L Jia ha assunto<br />

lincarico <strong>di</strong> Direttore <strong>Musica</strong>le. Nel 1997 lORL stata riconosciuta dal Ministero per i Beni e le<br />

Attivit Culturali come Istituzione Concertistico Orchestrale ICO e nel 99 si trasformata in<br />

Fondazione, i cui membri sono, oltre ai fondatori originari, anche il Comune <strong>di</strong> Roma e la Regione<br />

Lazio. Il 22 settembre 2007 al Colosseo lORL ha eseguito dal vivo le musiche <strong>di</strong> Napolon 1927<br />

durante la proiezione del film muto <strong>di</strong> Abel Gance nella versione restaurata da Francis Ford<br />

Coppola per festeggiare i trentanni dellEstate Romana.


Nella vasta produzione <strong>di</strong> musica per il cinema <strong>di</strong> Ennio<br />

Morricone un posto <strong>di</strong> primo piano occupano quei film che per<br />

argomento e interpretazione ci fanno compiere il viaggio pi<br />

lungo e lontano che si possa mai intraprendere - Roberto<br />

Granata spiega come ha voluto rendere omaggio alla musica <strong>di</strong><br />

Morricone, intrecciando nella partitura <strong>di</strong> Celebrating<br />

Morricone alcuni dei temi delle pi famose colonne sonore -. E<br />

cos la colonna sonora sottolinea tali sentimenti come la musica<br />

degli Untouchables, che grazie a ripetizioni <strong>di</strong> note veloci descrive<br />

appieno la <strong>di</strong>fficolt e il dramma interiore del protagonista<br />

che non riesce ad incastrare Al Capone, o gli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> temi <strong>di</strong><br />

Nuovo Cinema Para<strong>di</strong>so che mostrano laffetto e la gratitu<strong>di</strong>ne<br />

per un proiezionista che ha trasmesso con il suo lavoro lamore<br />

per il cinema, o il tema struggente ed epico <strong>di</strong> Marco Polo simbolo<br />

del desiderio <strong>di</strong> conoscenza delluomo, o infine il famosissimo<br />

brano della Leggenda del Pianista sullOceano che d allo<br />

sguardo impenetrabile e sognatore <strong>di</strong> Novecento una voce intima<br />

e poetica, facendo raggiungere vette <strong>di</strong> lirismo elevato che<br />

non pu lasciare in<strong>di</strong>fferente lascoltatore. Considerato il naturale<br />

erede <strong>di</strong> Morricone, anche Nicola Piovani ha conquistato la<br />

sua celebrit come compositore <strong>di</strong> musica per il cinema. Tra le<br />

colonne sonore pi famose c quella del Marchese del Grillo<br />

1981 <strong>di</strong> Mario Monicelli, e quella scritta per La vita bella<br />

1997 <strong>di</strong> Roberto Benigni, che gli valse anche lOscar: la prima<br />

rievoca alcune celebri ouverture rossiniane, sottolineando cos<br />

latmosfera comica del film e fornendo ad Alberto Sor<strong>di</strong> la possibilit<br />

<strong>di</strong> esibirsi anche come basso; la seconda rimanda invece<br />

allo stile <strong>di</strong> Nino Rota, soprattutto nel Grand Hotel Valse. Nel<br />

mondo del jazz ci conduce In a Sentimental Mood <strong>di</strong> Duke<br />

Ellington, uno standard jazz composto nel 1935, trasformato<br />

anche in canzone, caratterizzato da un tecnica <strong>di</strong> ornamentazione<br />

contrappuntistica e cromatica su unarmonia statica. E una<br />

forte impronta jazz presente anche nella musica <strong>di</strong> Roberto<br />

Molinelli autore della colonna sonora della vecchia pubblicit<br />

della Barilla, che ha composto il suo concerto per sax, Four pictures<br />

from New York, come una serie <strong>di</strong> reminiscenze musicali e<br />

paesaggistiche: … In Dreamy dawn ho descritto il sorgere<br />

del sole in unalba ra<strong>di</strong>osa …: il giorno si risveglia sullo sfondo<br />

dei grattacieli <strong>di</strong> Manhattan in uno spettacolo incantevole.<br />

Tango Club un brano de<strong>di</strong>cato a Astor Piazzolla, newyorkese<br />

<strong>di</strong> adozione, scritto nello stile del tango argentino … e immaginato<br />

in uno dei tanti club della metropoli dove si suona e si<br />

balla musica latino-americana. … Sentimental evening, una<br />

jazz ballad sicuramente particolare per la presenza <strong>di</strong> un trio<br />

jazz ad accompagnare il sassofono solista piano, contrabbasso,<br />

batteria. … Broadway night, rappresenta leccitante vita notturna<br />

che anima la scintillante strada <strong>di</strong> Manhattan, le giganti e<br />

variopinte insegne luminose lampeggianti che rendono Time<br />

Square uno spettacolo <strong>di</strong> luci e <strong>di</strong> colori, e dove gi allesterno<br />

dei famosi Teatri <strong>di</strong> Broadway si respira atmosfera <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>l.<br />

Gianluigi Mattietti<br />

19 19 luglio luglio<br />

MARTED ore 21.00<br />

Fon<strong>di</strong>, Au<strong>di</strong>torium S. Domenico<br />

ORCHESTRA DI ROMA E DEL LAZIO<br />

FEDERICO MONDELCI <strong>di</strong>rettore e sassofono<br />

ENNIO MORRICONE 1928<br />

Celebrating Morricone<br />

arrangiamento <strong>di</strong> Roberto Granata<br />

NICOLA PIOVANI 1946<br />

da La vita bella:<br />

- Buongiorno principessa<br />

- Foxtrot<br />

- Grand Hotel Valse<br />

- Finale<br />

Il Marchese del Grillo<br />

DUKE ELLINGTON 1899 - 1974<br />

In a Sentimental Mood<br />

ROBERTO MOLINELLI 1963<br />

Four pictures from New York, concerto per sax e orchestra<br />

- Dreamy dawn<br />

- Tango Club<br />

- Sentimental evening<br />

- Broadway night


Federico Mondelci ha stu<strong>di</strong>ato sassofono al Conservatorio Statale <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> G. Rossini <strong>di</strong><br />

Pesaro <strong>di</strong>plomandosi con lode nel 1979. Ha anche stu<strong>di</strong>ato canto, composizione e <strong>di</strong>rezione dorchestra.<br />

Nel 1981 si <strong>di</strong>plomato al Conservatorio Superiore <strong>di</strong> Bordeaux sotto la guida <strong>di</strong> Jean-<br />

Marie Londeix con il conferimento <strong>di</strong> Medaglia doro allunanimit. Da allora Federico Mondelci <br />

apparso solista con le pi importanti Orchestre, tra le quali lOrchestra Filarmonica del Teatro alla<br />

Scala <strong>di</strong>retta da Seiji Ozawa. Lesibizione al Festival <strong>di</strong> San Pietroburgo e alla sala ajkovskij <strong>di</strong><br />

Mosca lo ha portato ad una stretta collaborazione con la Moscow Chamber Orchestra e il loro CD<br />

con i Tanghi <strong>di</strong> Piazzolla per la casa americana Delos ha ricevuto critiche esaltanti. La sua <strong>di</strong>scografia,<br />

principalmente con le etichette Delos e Chandos, comprende il repertorio solistico con<br />

orchestra, il duo con pianoforte e il quartetto. Altri <strong>di</strong>schi riflettono il suo entusiasmo per la musica<br />

contemporanea come il CD e<strong>di</strong>to dalla RCA con composizioni <strong>di</strong> autori italiani e il CD monografico<br />

su Giacinto Scelsi, e<strong>di</strong>to dalla INA in Francia, il quale ha ottenuto il Diapason dOr. Nel<br />

luglio 2002, in Germania, ha eseguito il Concerto <strong>di</strong> Glazunov con I Solisti <strong>di</strong> Mosca <strong>di</strong>retti da I.<br />

Bashmet. Nel Marzo 2003 ha eseguito in prima europea il Concerto Cyberbird per sassofono, pianoforte<br />

e orchestra <strong>di</strong> Takashi Yoshimatsu con la BBC Philarmonic Orchestra a Manchester. Nel<br />

giugno 2004 ha eseguito il Concerto <strong>di</strong> Glazunov alla Filarmonica <strong>di</strong> San Pietroburgo e <strong>di</strong> nuovo<br />

nel 2005, alla sala Tchaikovsky <strong>di</strong> Mosca nellambito della Stagione della Filarmonica. Accanto<br />

allattivit internazionale <strong>di</strong> solista Federico Mondelci affianca una importante attivit <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore<br />

dorchestra collaborando con solisti <strong>di</strong> fama internazionale come Ilya Grubert, Michael Nyman,<br />

Kathryn Stott, Pavel Vernikov, Nelson Goerner, Francesco Manara, Luisa Castellani. docente <strong>di</strong><br />

sassofono al Conservatorio G. Rossini <strong>di</strong> Pesaro, <strong>di</strong>rettore artistico dellEnte Concerti <strong>di</strong> Pesaro e<br />

<strong>di</strong>rettore della ISO - Italian Saxophone Orchestra, da lui stesso fondata nel 1995. E inoltre fondatore<br />

dellItalian Saxophone Quartet che dal 1985 si esibisce con successo in ambito internazionale.


Nella vasta produzione <strong>di</strong> musica per il cinema <strong>di</strong> Ennio<br />

Morricone un posto <strong>di</strong> primo piano occupano quei film che per<br />

argomento e interpretazione ci fanno compiere il viaggio pi<br />

lungo e lontano che si possa mai intraprendere - Roberto<br />

Granata spiega come ha voluto rendere omaggio alla musica <strong>di</strong><br />

Morricone, intrecciando nella partitura <strong>di</strong> Celebrating<br />

Morricone alcuni dei temi delle pi famose colonne sonore -. E<br />

cos la colonna sonora sottolinea tali sentimenti come la musica<br />

degli Untouchables, che grazie a ripetizioni <strong>di</strong> note veloci descrive<br />

appieno la <strong>di</strong>fficolt e il dramma interiore del protagonista<br />

che non riesce ad incastrare Al Capone, o gli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> temi <strong>di</strong><br />

Nuovo Cinema Para<strong>di</strong>so che mostrano laffetto e la gratitu<strong>di</strong>ne<br />

per un proiezionista che ha trasmesso con il suo lavoro lamore<br />

per il cinema, o il tema struggente ed epico <strong>di</strong> Marco Polo simbolo<br />

del desiderio <strong>di</strong> conoscenza delluomo, o infine il famosissimo<br />

brano della Leggenda del Pianista sullOceano che d allo<br />

sguardo impenetrabile e sognatore <strong>di</strong> Novecento una voce intima<br />

e poetica, facendo raggiungere vette <strong>di</strong> lirismo elevato che<br />

non pu lasciare in<strong>di</strong>fferente lascoltatore. Considerato il naturale<br />

erede <strong>di</strong> Morricone, anche Nicola Piovani ha conquistato la<br />

sua celebrit come compositore <strong>di</strong> musica per il cinema. Tra le<br />

colonne sonore pi famose c quella del Marchese del Grillo<br />

1981 <strong>di</strong> Mario Monicelli, e quella scritta per La vita bella<br />

1997 <strong>di</strong> Roberto Benigni, che gli valse anche lOscar: la prima<br />

rievoca alcune celebri ouverture rossiniane, sottolineando cos<br />

latmosfera comica del film e fornendo ad Alberto Sor<strong>di</strong> la possibilit<br />

<strong>di</strong> esibirsi anche come basso; la seconda rimanda invece<br />

allo stile <strong>di</strong> Nino Rota, soprattutto nel Grand Hotel Valse. Nel<br />

mondo del jazz ci conduce In a Sentimental Mood <strong>di</strong> Duke<br />

Ellington, uno standard jazz composto nel 1935, trasformato<br />

anche in canzone, caratterizzato da un tecnica <strong>di</strong> ornamentazione<br />

contrappuntistica e cromatica su unarmonia statica. E una<br />

forte impronta jazz presente anche nella musica <strong>di</strong> Roberto<br />

Molinelli autore della colonna sonora della vecchia pubblicit<br />

della Barilla, che ha composto il suo concerto per sax, Four pictures<br />

from New York, come una serie <strong>di</strong> reminiscenze musicali e<br />

paesaggistiche: … In Dreamy dawn ho descritto il sorgere<br />

del sole in unalba ra<strong>di</strong>osa …: il giorno si risveglia sullo sfondo<br />

dei grattacieli <strong>di</strong> Manhattan in uno spettacolo incantevole.<br />

Tango Club un brano de<strong>di</strong>cato a Astor Piazzolla, newyorkese<br />

<strong>di</strong> adozione, scritto nello stile del tango argentino … e immaginato<br />

in uno dei tanti club della metropoli dove si suona e si<br />

balla musica latino-americana. … Sentimental evening, una<br />

jazz ballad sicuramente particolare per la presenza <strong>di</strong> un trio<br />

jazz ad accompagnare il sassofono solista piano, contrabbasso,<br />

batteria. … Broadway night, rappresenta leccitante vita notturna<br />

che anima la scintillante strada <strong>di</strong> Manhattan, le giganti e<br />

variopinte insegne luminose lampeggianti che rendono Time<br />

Square uno spettacolo <strong>di</strong> luci e <strong>di</strong> colori, e dove gi allesterno<br />

dei famosi Teatri <strong>di</strong> Broadway si respira atmosfera <strong>di</strong> <strong>Musica</strong>l.<br />

Gianluigi Mattietti<br />

20 20 luglio luglio<br />

MERCOLED ore 21.30<br />

Sperlonga, Museo Grotta Tiberio<br />

ORCHESTRA DI ROMA E DEL LAZIO<br />

FEDERICO MONDELCI <strong>di</strong>rettore e sassofono<br />

ENNIO MORRICONE 1928<br />

Celebrating Morricone<br />

arrangiamento <strong>di</strong> Roberto Granata<br />

NICOLA PIOVANI 1946<br />

da La vita bella:<br />

- Buongiorno principessa<br />

- Foxtrot<br />

- Grand Hotel Valse<br />

- Finale<br />

Il Marchese del Grillo<br />

DUKE ELLINGTON 1899 - 1974<br />

In a Sentimental Mood<br />

ROBERTO MOLINELLI 1963<br />

Four pictures from New York, concerto per sax e orchestra<br />

- Dreamy dawn<br />

- Tango Club<br />

- Sentimental evening<br />

- Broadway night


Ammiel Bushakevitz, nato a Gerusalemme nel 1986 ha iniziato a suonare il pianoforte allet <strong>di</strong><br />

cinque anni. Si esibito come solista e in gruppi come musicista da camera in tutto il Sudafrica e<br />

in Europa a Londra, Parigi, Vienna, Berlino, Roma, Zurigo, Bonn, Amburgo e Milano. Ha collaborato<br />

come solista con numerose orchestre in Sud Africa incluse la Cape Philharmonic, la<br />

Johannesburg Philharmonic, la KwaZulu-Natal Philharmonic e la Chamber Orchestra of South<br />

Africa. Attualmente segue un Master in Interpretazione liederistica con il Prof. Phillip Moll presso<br />

la Hochschule fr Musik und Theater Felix Mendelssohn Bartholdy a Lipsia, Germania. E risultato<br />

vincitore del primo premio nei seguenti concorsi: Musicon National Piano Competition,<br />

Unisa Music Scholarship Competition, Philip Moore National Music Competition, ATKV National<br />

Music Competition ­ Piano Category, Lionel Bowman Beethoven Competition. Si interessa come<br />

musicologo e come esperto ricercatore <strong>di</strong> Franz Schubert e Richard Wagner. E membro onorario<br />

della Richard Wagner Society of South Africa ed stato invitato a partecipare come lettore alla<br />

conferenza internazionale sulle ultime opere <strong>di</strong> Schubert, che si terr a Dublino nellottobre del 2011.<br />

Franz Schubert


Le ultime tre sonate schubertiane D 958, D 959, D 960,<br />

composte negli ultimi mesi <strong>di</strong> vita del compositore, tra la primavera<br />

e lautunno del 1828, sono state spesso considerate<br />

come ununica trilogia Alfred Brendel ha cercato <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare<br />

che derivano dal medesimo materiale intervallare.<br />

Nonostante la forma classica in quattro movimenti, appaiono<br />

completamente emancipate da tutti i modelli tra<strong>di</strong>zionali: linusuale<br />

schema tonale, i continui cambiamenti <strong>di</strong> tempo, la<br />

struttura ciclica, la profon<strong>di</strong>t dellespressione, ne fanno delle<br />

opere modernissime, soprattutto nel caso della terza sonata,<br />

che pu essere considerata il vero testamento spirituale <strong>di</strong><br />

Schubert. Latmosfera magica e spirituale che la pervade scaturisce<br />

dalle originali invenzioni tematiche e timbriche e dalle<br />

continue escursioni armoniche: il primo movimento, concepito<br />

come una grande fantasia, introdotto da morbi<strong>di</strong> accor<strong>di</strong> e<br />

da una melo<strong>di</strong>a onirica, tocca tre <strong>di</strong>verse aree tonali nellesposizione,<br />

e nello sviluppo si muove con una straor<strong>di</strong>naria<br />

variet <strong>di</strong> modulazioni. Ma il cuore emozionale della sonata <br />

lAndante sostenuto, una musica interiorizzata, basata su una<br />

cupa melo<strong>di</strong>a e su una sorta <strong>di</strong> corale, trasfigurato ed estatico,<br />

nella sezione centrale. Innovative sul piano armonico e formale<br />

sono anche le quattro Ballate <strong>di</strong> Chopin, scritte tra il 1831 e<br />

il 1842, pezzi <strong>di</strong> vaste proporzioni, dal carattere narrativo, ma<br />

tra loro assai <strong>di</strong>versi. La Ballata n.1, scritta durante i primi anni<br />

parigini, unopera drammatica e malinconica, un misto <strong>di</strong><br />

sonata, <strong>di</strong> rond e <strong>di</strong> variazione, costruita con precise simmetrie<br />

e come un graduale crescendo <strong>di</strong> tensione: dalle misure <strong>di</strong><br />

introduzione, dal carattere <strong>di</strong> recitativo, al tema principale,<br />

languido e ondeggiante, al secondo tema col suo eloquio<br />

soave sottovoce, al climax in fortissimo, fino alla coda<br />

esplosiva e virtuosistica Presto con fuoco. Su una pi complessa<br />

trama polifonica che contiene anche giochi <strong>di</strong> imitazioni<br />

a canone e su una forma pi ampia e composita costruita<br />

la Ballata n.4. Inizia in modo sospeso con <strong>di</strong>eci sol ripetuti,<br />

una voce che entra quasi in punta <strong>di</strong> pie<strong>di</strong>, come provenendo<br />

da un mondo lontano. Cos viene introdotto il tema principale<br />

una barcarola cantata a mezza voce che viene poi ripresentato<br />

in numerose varianti creando una progressiva agitazione,<br />

ma punteggiata da magici momenti <strong>di</strong> rarefazione.<br />

Chopin compose anche quattro Scherzi, trattati come un<br />

genere autonomo, dal carattere drammatico, basati su un<br />

finissimo lavoro tematico e un sofisticato gioco <strong>di</strong> contrasti,<br />

tra parti vivaci e leggere, dal ritmo fulmineo, e sezioni melo<strong>di</strong>che<br />

e cariche <strong>di</strong> intensit emotiva. Lo Scherzo n.2 del 1837,<br />

prende avvio da tre battute dal carattere interrogativo, delle<br />

rapide terzine suonate sottovoce alle quali rispondono<br />

energici accor<strong>di</strong>: da queste due cellule deriva lo svolgimento<br />

22 22 luglio luglio<br />

VENERD ore 21.30<br />

Cori, Chiostro <strong>di</strong> S. Oliva<br />

AMMIEL BUSHAKEVITZ pianoforte<br />

FRANZ SCHUBERT 1840 - 1876<br />

Sonata n. 23 in Si bemolle maggiore op. post. D 960<br />

Molto moderato<br />

Andante sostenuto<br />

Scherzo: Allegro vivace con delicatezza<br />

Allegro, ma non troppo<br />

FRYDERYK CHOPIN 1810 - 1849<br />

Ballata n. 1 in Sol minore op. 23<br />

Ballata n. 4 in Fa minore op. 52<br />

Scherzo n. 2 in Si bemolle minore op. 31<br />

Vivace ma non troppo<br />

Adagio<br />

Allegro molto moderato<br />

Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />

lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.<br />

dellintero pezzo, una forma ampia e psicologicamente variata,<br />

in cui si alternano toni eroici e passaggi pi cantabili e<br />

appassionati, arpeggi e sinuosi arabeschi. Schumann lo defin<br />

un pezzo estremamente affascinante, che non ingiustamente<br />

potrebbe essere paragonato ad una poesia <strong>di</strong> Lord Byron,<br />

cos tenero e cos ar<strong>di</strong>to, cos pieno damore e <strong>di</strong> orgoglioso<br />

<strong>di</strong>sprezzo.<br />

Gianluigi Mattietti


Peter-Lukas Graf nato a Zurigo nel 1929, citt nella quale ha ricvuto la sua prima educazione<br />

musicale. Prima del <strong>di</strong>ploma Andr Jaunet - il grande <strong>di</strong>datta con cui stu<strong>di</strong>ava a Zurigo - gli ha<br />

consigliato <strong>di</strong> continuare gli stu<strong>di</strong> al Conservatoire National de Paris con Marcel Moyse. Nel 1949<br />

ha ottenuto il Premier Prix in flauto nella classe <strong>di</strong> Roger Cortet, e lanno successivo il <strong>di</strong>ploma in<br />

<strong>di</strong>rezione dorchestra con Eugne Bigot. Nel 1950 <strong>di</strong>ventato primo flauto solista della<br />

Winterthur Symphonie Orchester restandovi fino al 1957. Dal 1951 stato chiamato regolarmente<br />

nellOrchestra del Festival <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Lucerna in qualit <strong>di</strong> primo flauto. Nel 1953<br />

ha vinto il primo premio al Concorso <strong>Internazionale</strong> <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Monaco <strong>di</strong> Baviera della ARD e<br />

nel 1958 il Bablock Prize della H. Cohan International Music Award <strong>di</strong> Londra. Con la registrazione<br />

del Concerto <strong>di</strong> Jacques Ibert per flauto ed orchestra, allet <strong>di</strong> ventuno anni si guadagnato<br />

imme<strong>di</strong>atamente una reputazione artistica internazionale iniziando tre appassionate attivit: una<br />

cameristica, una concertistica ed una prettamente <strong>di</strong>rettoriale. Da allora ha realizzato in tutto il<br />

mondo concerti e tourne, una ricca e pluripremiata <strong>di</strong>scografia, registrazioni ra<strong>di</strong>ofoniche e televisive.<br />

Dal 1960 al 1966 stato <strong>di</strong>rettore stabile al Teatro dOpera <strong>di</strong> Lucerna. stato docente in<br />

numerosissime masterclass: Amsterdam, Biella, Monaco <strong>di</strong> Baviera, Imola, Mainz, Quebec,<br />

Ramsgate, Saarbrcken, Sendai, Salisburgo, St. Prex, Sermoneta, Sion, Stoccarda, Tokyo, Vienna.<br />

Dal 1973 al 1994 stato professore nellAccademia <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Basilea. Molti sono i compositori<br />

che gli hanno de<strong>di</strong>cato opere per flauto: tra gli altri Salm, Brtschi, Bovey, Fassbind, Gasser,<br />

Holliger, Prinz, Yamada, Zimmermann. autore <strong>di</strong> tre importanti testi <strong>di</strong>dattici pubblicati dalla<br />

casa e<strong>di</strong>trice tedesca Schott Check-up, Interpretation e The singing flute che, nel loro insieme,<br />

costituiscono uno dei pi moderni meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per il flauto; <strong>di</strong> numerose revisioni ed arrangiamenti<br />

per flauto ed frequentemente invitato nelle giurie <strong>di</strong> importanti concorsi internazionali.<br />

Ursula Holliger ha stu<strong>di</strong>ato arpa a Basilea e a Bruxelles. Svolge la sua attivit <strong>di</strong> solista nel<br />

mondo intero, accompagnata, fra le altre, dalle orchestre filarmoniche <strong>di</strong> Berlino, Vienna e Los<br />

Angeles, dai Musici <strong>di</strong> Roma, lEnglish Chamber Orchestra, lOrchestre de Paris, sotto la bacchetta<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>rettori come Michael Gielen, Pierre Boulez, Simon Rattle, Sir Neville Marriner. Ha realizzato<br />

numerose registrazioni per le etichette Philips, Deutsche Gramophon, Archiv Produktion, Claves e<br />

Novalis. Fra i suoi colleghi <strong>di</strong> musica da camera si trovano Aurle Nicolet, Peter-Lukas Graf, Heinz<br />

Holliger. Il suo repertorio comprende tutti gli stili. Accanto al repertorio usuale, Ursula Holliger si<br />

occupata in special modo della figura <strong>di</strong> Louis Spohr e ha curato le prime mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> molte<br />

opere <strong>di</strong> musica contemporanea. Del resto molti compositori hanno scritto brani per lei: Elliott<br />

Carter, Hans Werner Henze, Witold Lutoslawski, Ernst Krenek, Frank Martin, Isang Yun, Toru<br />

Takemitsu, Heinz Holliger e altri. Insegna da tempo presso la Musikhochschule <strong>di</strong> Friburgo in<br />

Brisgovia e alla Musikakademie <strong>di</strong> Basilea.


Ammirato dai suoi contemporanei, e considerato uno dei pionieri<br />

del romanticismo musicale in Germania nella prima met<br />

dellOttocento, Louis Spohr fu anche <strong>di</strong>rettore dorchestra e<br />

violinista <strong>di</strong> fama. Nella sua produzione cameristica si <br />

cimentato con varie combinazioni strumentali, componendo<br />

anche quattro sonate per violino o flauto e arpa. La Sonata<br />

Concertante op.113 una delle pi ispirate, per il raffinato<br />

gusto timbrico, labilit nello sfruttare i registri estremi dei<br />

due strumenti, loriginale lavoro armonico soprattutto nel<br />

secondo movimento. A un gusto tipicamente salottiero si<br />

rifanno invece le Variazioni per flauto e pianoforte che Chopin<br />

scrisse a 14 anni sul celebre tema dellaria Non pi mesta<br />

accanto al fuoco, dalla Cenerentola <strong>di</strong> Rossini compositore<br />

amatissimo da Chopin: pezzo aggraziato, dalla scrittura brillante,<br />

che enfatizza lo stile belcantistico con abbellimenti,<br />

arpeggi, e un moto perpetuo, in staccato, molto virtuosistico.<br />

Una vena elegiaca, e malinconica, domina nei due pezzi <strong>di</strong><br />

Camille Saint-Sans: nella Romance per violino o flauto e<br />

pianoforte e nella lirica Une flte invisible, pagina breve e<br />

bucolica, composta su una poesia <strong>di</strong> Victor Hugo Viens! une<br />

flte invisible / Soupire dans les vergers, originariamente<br />

per voce, flauto e pianoforte, dove il flauto ha una funzione <strong>di</strong><br />

eco paesaggistica. Nella Francia a cavallo tra Otto e<br />

Novecento imperava un gusto arcaizzante, la seduzione dellantico<br />

che invest anche i linguaggi musicali, e che si pu<br />

cogliere in molti pezzi dellepoca: nelle giovanili Arabesques <strong>di</strong><br />

Debussy, originariamente per pianoforte, che mostrano la sua<br />

propensione per un nuovo tipo <strong>di</strong> melo<strong>di</strong>zzare, ispirato al cantus<br />

planus e basato su gamme pentatoniche; nella Pavane<br />

pour une infante dfunte <strong>di</strong> Ravel, che si rif allincedere lento<br />

e dolente della pavana, antica danza <strong>di</strong> corte spagnola; nelle<br />

Quatre danses m<strong>di</strong>vales <strong>di</strong> Anton Joseph Lauber compositore<br />

svizzero allievo <strong>di</strong> Rheinberger e <strong>di</strong> Massenet, poi maestro<br />

<strong>di</strong> Frank Martin, piccola suite del 1928 che svela linfluenza<br />

<strong>di</strong> Faur e Duparc. A culture primitive rimandano<br />

invece le Cinq Incantations per flauto solo 1936, nate dalla<br />

suggestione <strong>di</strong> un flauto tunisino che Jolivet aveva ascoltato<br />

durante un viaggio in Africa: pagine magiche e incantatorie,<br />

caratterizzate da ritmi asimmetrici, da strutture ripetitive,<br />

corrispondenti ad altrettante tappe della vita umana, dalla<br />

nascita allal<strong>di</strong>l. Cos come legato alla cultura tra<strong>di</strong>zionale<br />

giapponese MEI <strong>di</strong> Kazuo Fukushima, composto per commemorare<br />

Wolfgang Steinecke il <strong>di</strong>rettore dei Ferienkurse <strong>di</strong><br />

Darmstadt morto in un tragico incidente ed eseguito per la<br />

prima volta da Severino Gazzelloni. In MEI che significa oscuro,<br />

in<strong>di</strong>stinto, intangibile Fukushima si ispira alla leggenda<br />

giapponese che ritiene il suono del flauto capace <strong>di</strong> raggiungere<br />

lanima dei morti, e trasferisce sul flauto moderno i suoni<br />

dei tra<strong>di</strong>zionali flauti giapponesi: il nohkan il flauto traverso<br />

<strong>di</strong> bamb, usato nel teatro N, che sottolinea con suoni bervi<br />

e acuti le espressioni dei personaggi e il shakuhachi flauto<br />

dritto che produce suoni gravi, me<strong>di</strong>tativi, come lunghi respiri.<br />

Gianluigi Mattietti<br />

23 23 luglio luglio<br />

SABATO ore 21.00<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

PETER-LUKAS GRAF flauto<br />

URSULA HOLLIGER arpa<br />

LUDWIG SPOHR 1784 - 1859<br />

Sonata in Mi bemolle maggiore op. 113<br />

Allegro brillante<br />

Adagio<br />

Rondo Allegretto<br />

ANDR JOLIVET 1905 - 1974<br />

Incantation per flauto solo Pour une communion sereine...<br />

CLAUDE DEBUSSY 1862 - 1918<br />

Deux Prludes per arpa sola<br />

La fille aux cheveux de lin - Voiles<br />

Deux Arabesques per arpa sola<br />

Andantino con moto - Allegretto scherzando<br />

KAZUO FUKUSHIMA 1930<br />

MEI per flauto solo<br />

FRYDERYK CHOPIN 1810 - 1849<br />

Variazioni sopra un tema <strong>di</strong> Rossini La Cenerentola op. post.<br />

CAMILLE SAINT-SANS 1835 - 1921<br />

Romance in Re bemolle maggiore op. 37<br />

Une flte invisible<br />

MAURICE RAVEL 1875 - 1937<br />

Pavane pour une infante dfunte<br />

Pice en forme de Habanera<br />

JOSEPH LAUBER 1864-1952<br />

Quatre danses m<strong>di</strong>vales<br />

Rigaudon Allegretto<br />

Mascarade Allegro moderato<br />

Gaillarde Moderato<br />

Pavane Moderato


Emanuele Arciuli si imposto come una delle voci originali e interessanti della nuova scena concertistica.<br />

Il suo repertorio spazia da Bach alla musica doggi, <strong>di</strong> cui ­ con speciale riferimento agli<br />

Stati Uniti ­ considerato uno dei pi convinti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei<br />

quali ha stabilito un proficuo rapporto <strong>di</strong> stima e collaborazione. Suona regolarmente per le maggiori<br />

istituzioni italiane e straniere e collabora con <strong>di</strong>rettori dorchestra quali Petr Altrichter, Marc<br />

Andreae, Yoel Levi, James MacMillan, Anton Nanut, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Stefan Reck,<br />

Arturo Tamayo, Mario Venzago. Il suo interesse per la cultura degli in<strong>di</strong>ani dAmerica, inoltre, ha<br />

ispirato uno speciale progetto eseguito nel novembre 2008 allo Smithsonian Museum <strong>di</strong><br />

Washington, e continua nella collaborazione con i maggiori musicisti amerin<strong>di</strong>. Ha inciso numerosi<br />

cd per Chandos, Bridge, VAI e Stra<strong>di</strong>varius, tra i quali lintegrale pianistica <strong>di</strong> Berg e Webern e<br />

il Concerto per piano e orchestra <strong>di</strong> Bruno Maderna in prima mon<strong>di</strong>ale. Lalbum de<strong>di</strong>cato a George<br />

Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre il CD<br />

Stra<strong>di</strong>varius contenente musiche <strong>di</strong> Adams e Rzewski stato votato dalla critica come miglior<br />

<strong>di</strong>sco italiano del 2006. E titolare della cattedra <strong>di</strong> pianoforte principale al Conservatorio <strong>di</strong> Bari e<br />

dal 1998 professore ospite al College Conservatory of Music <strong>di</strong> Cincinnati ed in altre universit<br />

americane. Nel 2011 gli stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista.


I Gesnge der Frhe Canti dellaurora op.133 sono lultima composizione<br />

pianistica <strong>di</strong> Schumann. Si tratta <strong>di</strong> un breve ciclo <strong>di</strong><br />

cinque brani <strong>di</strong> sconvolgente modernit, nei quali appare chiaro<br />

come laurora per il musicista tedesco non rappresenti la nascita<br />

<strong>di</strong> un nuovo giorno, quanto piuttosto lo svanire della notte e<br />

della sua <strong>di</strong>mensione fantastica e onirica.<br />

A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> Albumbltter e Bunte Bltter, che pure appartengono<br />

allultima stagione creativa <strong>di</strong> Schumann, i Gesnge sono<br />

concepiti come percorso unitario, nel quale ogni brano annuncia<br />

il successivo, fino alla meravigliosa, commossa conclusione.<br />

La Sonata in fa minore op.14 Concert sans orchestre <strong>di</strong><br />

Schumann una delle composizioni cui il musicista tedesco ha<br />

lavorato pi a lungo, pubblicandone <strong>di</strong>fferenti versioni, una risalente<br />

al 1836 in tre movimenti e laltra al 1850-51 che reintegra<br />

uno dei due scherzi composti inizialmente, ed dunque in quattro<br />

movimenti. Si tratta <strong>di</strong> un lavoro ambizioso ed importante,<br />

il cui repertorio tematico basato su un breve inciso tratto da un<br />

tema <strong>di</strong> Clara Wieck. E proprio le Variazioni sul tema della Wieck<br />

costituiscono il nucleo emotivo dellintera opera nella versione<br />

in tre movimenti, scelta in questo caso, si tratta del secondo<br />

movimento. Il pianismo della Sonata, che raggiunge nel Finale<br />

esiti <strong>di</strong> folgorante virtuosit, percorso da una visionariet febbrile.<br />

Im Freien 1926 <strong>di</strong> Bartk una suite <strong>di</strong> cinque brani che celebrano<br />

e sublimano la <strong>di</strong>mensione naturalistica al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> qualunque<br />

oleografia.<br />

Le Variazioni in Fa minore <strong>di</strong> Haydn costituiscono una eccezione<br />

allinterno della sua opera pianistica, composta quasi per intero<br />

da Sonate. Non tanto laspetto formale, per, n la scrittura,<br />

quanto piuttosto il tono quasi romantico a fare <strong>di</strong> questa pagina<br />

un unicum allinterno del catalogo del musicista viennese. Il<br />

tema si compone <strong>di</strong> due parti, una lirica in fa minore, laltra - dal<br />

carattere pi decorativo - in fa maggiore. Le variazioni riguardano<br />

prevalentemente la linea del canto, la mano sinistra restando<br />

pressoch identica. Dopo un climax <strong>di</strong> forte tensione emotiva, la<br />

musica si incammina ad una coda <strong>di</strong> melanconico lirismo.<br />

Tra le pagine meno note dello sterminato catalogo lisztiano,<br />

Hymne de la Nuit costituisce il primo pannello <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ttico - laltro<br />

Hymne du Matin. Si tratta <strong>di</strong> una composizione tipica del<br />

cot lirico <strong>di</strong> Liszt, alla pari dei Notturni e <strong>di</strong> numerose pagine<br />

delle Annes de Plerinage o <strong>di</strong> Harmonies Poetiques et<br />

Religieuses, <strong>di</strong> questultima raccolta con<strong>di</strong>videndo anche lafflato<br />

fortemente spirituale che sembra impregnare <strong>di</strong> s questa breve<br />

e toccante composizione.<br />

Il primo brano, Con pifferi e tamburi, dal carattere percussivo, <br />

basato interamente sullintervallo <strong>di</strong> seconda, usato da Bartk sia<br />

per creare il colore armonico che per definire una linea melo<strong>di</strong>ca.<br />

La successiva Barcarola suona come una nenia, dolcissima e<br />

struggente assieme, che - nella sua inesorabilit, nellasciuttezza,<br />

o nel pudore, dei sentimenti - mi ricorda una grande scrittrice,<br />

anchella ungherese, Agota Kristof. La Musette echeggia danze<br />

tra<strong>di</strong>zionali rivestendole <strong>di</strong> un colore ine<strong>di</strong>to e invocando, quasi,<br />

un ampliamento del ventaglio <strong>di</strong> frequenze del pianoforte, specie<br />

24 24 luglio luglio<br />

DOMENICA ore 19.30<br />

Priverno, Abbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />

EMANUELE ARCIULI pianoforte<br />

ROBERT SCHUMANN 1810 - 1856<br />

Gesnge der Frhe op. 133<br />

Im ruhigen Tempo<br />

Belebt, nicht zu rasch<br />

Lebhaft<br />

Bewegt<br />

Im Anfange ruhiges, im Verlauf bewegtes Tempo<br />

Sonata in Fa minore op. 14 Concert sans Orchestre<br />

FRANZ JOSEPH HAYDN 1732 - 1809<br />

Variazioni in Fa minore Hob XVII n. 16<br />

FRANZ LISZT 1811 - 1886<br />

Hymne de la Nuit<br />

BLA BARTK 1881 - 1945<br />

Szabadban Im Freien Allaria aperta<br />

Mit Trommeln und Pfeifen Pesante<br />

Barcarolla Andante<br />

Musettes Moderato<br />

Klnge der Nacht Lento<br />

Hetzjagd Presto<br />

nelle figurazioni veloci - quasi tremolo. Con <strong>Musica</strong> della notte,<br />

centro emotivo dellintera opera, questo allargamento dello<br />

spettro acustico del pianoforte si realizza come per magia, con<br />

una scrittura <strong>di</strong> grande efficacia. Lelemento naturalistico, quasi<br />

onomatopeico, fa da contrappunto ad un arcano corale e allincedere<br />

capriccioso e lancinante, <strong>di</strong> una triste cantilena. La Caccia<br />

conclusiva una sorta <strong>di</strong> moto perpetuo <strong>di</strong> estrema tensione<br />

emotiva e <strong>di</strong>fficolt strumentale che si conclude, drammaticamente,<br />

su un Fa nella regione grave del pianoforte.<br />

Emanuele Arciuli


Paolo Recchia nasce a Fon<strong>di</strong>. Rimane affascinato e si appassiona al sassofono contralto fin da<br />

bambino, grazie al padre che ne aveva uno in casa. Inizia a suonare allet <strong>di</strong> 11 anni, de<strong>di</strong>candosi<br />

dapprima agli stu<strong>di</strong> classici e poi al jazz, che scopre ed inizia profondamente ad amare ascoltando<br />

alcuni <strong>di</strong>schi <strong>di</strong> Charlie Parker e Massimo Urbani. A 18 anni si trasferisce a Roma ed inizia una<br />

intensa attivit professionistica. Frequenta master classes tenute da Harry Allen, Bob Mintzer,<br />

Rick Margitza, Rita Marcotulli, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Paolo Fresu, Enrico Rava. Nel<br />

2003 partecipa al Premio Massimo Urbani vincendo una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per Siena Jazz. Nel 2004<br />

riceve il 2° premio al Concorso Nazionale Giovani Talenti del Jazz Italiano a Piacenza e il<br />

Premio Palazzo Valentini al Festival JAZZ&IMAGE <strong>di</strong> Villa Celimontana a Roma. Nel 2005 il 2°<br />

posto al concorso nazionale <strong>di</strong> musica jazz <strong>di</strong> Baronissi. Trascorre un periodo a Parigi e l suona<br />

con Laurent Coq, Alain Jean-Marie, Stephane Belmondo, Pierre Boussaguet, Remi Vignolo.<br />

Molteplici le collaborazioni con lorchestra Io<strong>di</strong>ce&Corvini Roma Jazz Ensamble e con la PMJO<br />

Parco della <strong>Musica</strong> Jazz Orchestra <strong>di</strong>retta da Maurizio Giammarco. Fa parte del gruppo SIX<br />

SAX guidato da Javier Girotto; membro del sestetto <strong>di</strong> Luca Mannutza, con il quale registra<br />

Sound Six- Tributo ai Sestetti anni 60, per letichetta Albore Jazz e del quartetto <strong>di</strong> Nicola<br />

Angelucci, con il quale registra The First One, per la Via Veneto Jazz.<br />

Nicola Muresu inizia lattivit da professionista alla fine degli anni Ottanta, suonando con <strong>di</strong>versi<br />

gruppi nei jazz club e festivals nazionali. Frequenta la Scuola <strong>di</strong> Perfezionamento <strong>di</strong> Siena Jazz,<br />

dove segue i corsi <strong>di</strong> musica dassieme tenuti da Furio Di Castri e da Stefano Battaglia, ed il corso<br />

<strong>di</strong> contrabbasso tenuto da Furio Di Castri. Come contrabassista della Big Band del Centro Jazz <strong>di</strong><br />

Torino collabora prima con Enrico Rava e poi con Lee Konitz. Entra a far parte del SestetTo<br />

gruppo con il quale partecipa al festival <strong>di</strong> Coutance in Norman<strong>di</strong>a, ai festivals internazionali <strong>di</strong><br />

Namur Belgio e Tours Francia nel 1996. Con la Big Band <strong>di</strong> Torino, <strong>di</strong>retta da Gianni Basso,<br />

partecipa al JVC Newport jazz festival tenutosi a Torino e al festival <strong>di</strong> due Laghi Jazz <strong>di</strong><br />

Avigliana vantando la collaborazione del trombettista americano Benny Bailey. Si inserisce poi nel<br />

trio del pianista Antonio Fara e nel quartetto del sassofonista Renato DAiello. Collabora con<br />

Giulio Capiozzo con il quale partecipa a lunghissimi tours italiani ed europei con artisti internazionali<br />

quali Jimmy Owens, Tony Scott, George Cables, Harold Land, Paola West e con Antonio<br />

Ciacca con il quale suona in in festivals internazionali con ospiti americani illustri, tra i quali Steve<br />

Lacy, Art Farmer, John Betsch, Larry Smith, Eliot Zigmund, Doug Hammond, Benny Golson,<br />

Steve Grossman, Johnny Griffin.<br />

Nicola Angelucci inizia giovanissimo in Abruzzo, sua terra dorigine lo stu<strong>di</strong>o della batteria con<br />

il batterista e percussionista Alberto Bion<strong>di</strong>. Si trasferisce a Roma dove approfon<strong>di</strong>sce gli stu<strong>di</strong> jazzistici<br />

con il batterista Lorenzo Tucci e con il pianista Luca Mannutza. Musicista dallesperienza<br />

ormai in<strong>di</strong>scussa, sideman <strong>di</strong> molti tra i pi interessanti leader del Jazz, quali Benny Golson, Steve<br />

Grossman, Sonny Fortune, Wess Anderson, Jeremy Pelt, Joel Frahm, Andy Gravish, Jim Roton<strong>di</strong>,<br />

John Hicks. Di recente si esibito a New York, nel prestigioso Dizzys Club al Lincoln Center, con<br />

Joey De Francesco, George Garzone, Rosario Giuliani, in occassione dell Italian Jazz Days. E<br />

stato membro del trio <strong>di</strong> Enrico Pieranunzi, del live tour 2008 <strong>di</strong> Mario Bion<strong>di</strong> ed attualmente fa<br />

parte <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi progetti come ad esempio la band <strong>di</strong> Rosario Bonaccorso, Max Ionata, Luca<br />

Mannutza, Paolo Recchia, Stefania Tallini. Vanta <strong>di</strong>verse registrazioni e collaborazioni con<br />

Franceco Cafiso, Bob Mintzer, Mike Stern, Fabrizio Bosso, Dado Moroni, Gabriele Mirabassi,<br />

Maurizio Rolli, Maurizio Giammarco, Javier Girotto. Ha vinto numerosi premi e borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

tra cui una presso il prestigioso Columbia College a Chicago nel 2000, il concorso Baronissi Jazz<br />

nel 2000 e 2004, il Gran Prix du Public al Tramplin Jazz dAvignon nel 2002 e del 26th<br />

Hoeilaart Jazz Contest in Belgio nel 2004.


In cantiere gi dal 2008, lidea <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>sco, come molti altri<br />

<strong>di</strong>schi del genere, era nata grazie allesperienza dei live, a piccole<br />

gigs, registrazioni e tutte quelle situazioni musicali che un<br />

qualsiasi jazzista vive e sperimenta nel corso della propria carriera.<br />

Oltretutto, vista lottima uscita del precedente, nonch<br />

esor<strong>di</strong>o <strong>di</strong>scografico, Introducing Paolo Recchia feat. Dado<br />

Moroni, i presupposti per un buon <strong>di</strong>sco cerano tutti: la solida<br />

presenza <strong>di</strong> Nicola Angelucci batteria e <strong>di</strong> Nicola Muresu<br />

contrabbasso.<br />

Sarebbe stato sicuramente un ottimo <strong>di</strong>sco, non unico per. A<br />

renderlo tale stato un evento eccezionale nella vita <strong>di</strong> Paolo,<br />

qualcosa che ha fatto cambiare le genesi dei miei brani, la <strong>di</strong>rezione<br />

delle mani sullo strumento e il suono <strong>di</strong> ogni singolo giorno<br />

della mia vita, ovvero, la nascita della mia famiglia. Il titolo<br />

dellalbum, infatti, prende il nome da un brano originale, Aris<br />

desire, de<strong>di</strong>cato a sua moglie che lo ha reso <strong>di</strong> recente padre per<br />

la prima volta.<br />

Ascolto questa musica con il sorriso sulle labbra. La maggior<br />

parte dei musicisti riesce a raggiungere un livello musicale per<br />

cui <strong>di</strong>ventano buoni imitatori ed esecutori. Ce ne sono alcuni<br />

per che passano a un livello successivo, trasformando le informazioni<br />

assimilate con lo stu<strong>di</strong>o in un linguaggio ed in un<br />

suono personale. Paolo appartiene alla seconda categoria.<br />

Queste alcune delle parole spese da Rick Margitza nei confronti<br />

<strong>di</strong> Paolo Recchia, talento emergente del sax alto.<br />

Legato fedelmente alla tra<strong>di</strong>zione Coltrane, Rollins, etc.,<br />

Paolo Recchia opera da un lato precise e coraggiose scelte stilistiche<br />

proponendosi <strong>di</strong> ripercorrere, con originalit e intelligenza<br />

interpretativa, alcuni capolavori del jazz, dallaltro cavalca<br />

con estro e sensibilit la sua vena compositiva offrendo brani<br />

originali, intimi e ricchi <strong>di</strong> spunti free.<br />

26 26 luglio luglio<br />

MARTED ore 21.30<br />

Lenola, Anfiteatro Loc. Il Colle<br />

PAOLO RECCHIA TRIO<br />

PAOLO RECCHIA sax contralto<br />

NICOLA MURESU contrabbasso<br />

NICOLA ANGELUCCI batteria<br />

PAOLO RECCHIA 1980<br />

Aris desire<br />

SONNY ROLLINS 1930<br />

Tenor Madness<br />

PAOLO RECCHIA<br />

Peace Hotel<br />

JOHN COLTRANE 1926 - 1967<br />

Lazy Bird<br />

LESLIE BRICUSSE & ANTONY NEWLEY<br />

Who Can I turn To<br />

PAOLO RECCHIA<br />

Boulevard Victor<br />

RODGERS & HART<br />

Everything Ive got<br />

PAOLO RECCHIA<br />

November<br />

SONNY ROLLINS<br />

Pent-Up house


Laura Catrani, nata a Rimini, ha intrapreso in giovane et gli stu<strong>di</strong> musicali, <strong>di</strong>plomandosi poi a<br />

pieni voti in Canto e in <strong>Musica</strong> Vocale da Camera presso il Conservatorio Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> Milano, sotto la<br />

guida <strong>di</strong> Daniela Uccello; soprano con voce duttile ed estesa, ha saputo unire musicalit ed espressivit<br />

teatrale, tanto da poter affrontare generi e stili <strong>di</strong>versi, specializzandosi nel repertorio<br />

barocco e settecentesco e nella musica del Novecento e contemporanea, anche in ruoli <strong>di</strong> cantante-attrice.<br />

Lattenzione per la musica contemporanea lha vista interprete <strong>di</strong> numerose esecuzioni<br />

<strong>di</strong> autori del Novecento, tra cui si ricorda Luciano Berio Sequenza III, e <strong>di</strong> composizioni in prime<br />

mon<strong>di</strong>ali quali quelle <strong>di</strong> Azio Corghi, Gioacomo Manzoni, Alessandro Solbiati, Michele Ta<strong>di</strong>ni e<br />

Matteo Franceschini. Fruttuosa la collaborazione con il compositore Azio Corghi, per cui ha cantato<br />

in <strong>di</strong>verse occasioni.Nel 2010 stata interprete della nuova opera <strong>di</strong> Matteo Franceschini Il<br />

gridario andata in scena alla Biennale <strong>Musica</strong> <strong>di</strong> Venezia con repliche a Stoccarda e Madrid e ha<br />

eseguito in prima esecuzione assoluta Kokin b <strong>di</strong> Giacomo Manzoni. Nel corso della propria formazione<br />

artistica lo stu<strong>di</strong>o della recitazione presso la Scuola Civica dArte Drammatica Paolo<br />

Grassi <strong>di</strong> Milano lha portata ad esibirsi anche in ruoli <strong>di</strong> cantante-attrice. Ha vinto il Premio Bel<br />

Canto 2006 nellambito del Festival Rossini in Wildbad. Ha inciso per Stra<strong>di</strong>varius Agli inquieti<br />

spiriti, musiche <strong>di</strong> Alessandro Solbiati e Massimo Botter con il Quartetto darchi <strong>di</strong> Torino.<br />

Imnus de Sancta Maria<br />

Ave generosa gloriosa et intacta puella,<br />

tu pupilla castitatis,<br />

tu materia sanctitatis quae Deo placuit.<br />

Nam haec superna infusio in Te fuit,<br />

quod supernum Verbum in Te carnem induit.<br />

Tu can<strong>di</strong>dum lilium,<br />

quod Deus ante omnes creaturam inspexit.<br />

pulcherrima et dulcissima;<br />

quam valde Deus in Te delectabatur!<br />

Cum amplexione caloris sui in Te posuit,<br />

ita quod filius eius de Te lactatus est.<br />

Venter enim tuus gau<strong>di</strong>um habuit,<br />

cum omnis celestis symphonia de Te sonuit,<br />

quia , Virgo, Filium Dei portasti<br />

ubi castitas tua in Deo claruit.<br />

Nunc omnis Ecclesia in gau<strong>di</strong>o rutilet<br />

Ac in symphonia sonet,<br />

propter dulcissimam Virginem et laudabilem<br />

Mariam Dei genitricem,<br />

Amen.<br />

Il mare antico Testo <strong>di</strong> Ivo Gigli<br />

Il mare antico.<br />

Quello delle vele.<br />

Quello delladolescente.<br />

Nessuno meglio del bambino conosce il mare.<br />

Il mare terrestre affioravano alghe umane<br />

fiato <strong>di</strong> mucosa immensa.<br />

Il mare totale si avverte nelle crepe.<br />

Dove sono le rive?<br />

L oltre larcipelago lo stupore<br />

Apre le sue ali <strong>di</strong> pallido gabbiano.<br />

Gli uccelli sorvolano con estrea lentezza lansia.<br />

La vastit troppo grande.<br />

Solo una solitaria idea <strong>di</strong> bellezza<br />

Si libra come unisola.<br />

Sequenza III Testo <strong>di</strong> Markus Kutter<br />

Give me a few words for a woman<br />

To sing a truth allowing us<br />

To build a house without worrying before night comes<br />

Bestiaire II Testo <strong>di</strong> Guillaume Apollinaire<br />

Le Serpent<br />

Tu tacharnes sur la beaut.<br />

Et quelles femmes ont t<br />

Victimes de ta cruaut !<br />

ve, Eury<strong>di</strong>ce, Cloptre ;<br />

Jen connais encor trois ou quatre.<br />

Orphe<br />

La femelle de lalcyon,<br />

LAmour, les volantes Sirnes,<br />

Savent de mortelles chansons<br />

Dangereuses et inhumaines.<br />

Noyez pas ces oiseaux mau<strong>di</strong>ts,<br />

Mais les Anges du para<strong>di</strong>s.<br />

Les Sirnes<br />

Sach-je do provient, Sirnes, votre ennui<br />

Quand vous vous lamentez, au large, dans la nuit ?<br />

Mer, je suis comme toi, plein de voix machines<br />

Et mes vaisseaux chantants se nomment les annes.


To whom?<br />

Who, Whom? To Who?<br />

What?<br />

To you!<br />

Le Bechete Testo <strong>di</strong> Andrea Franceschini<br />

Da fare la pasta <strong>di</strong> straoboli<br />

E, a volere,<br />

col zuccher<br />

Prepara la farina,<br />

con un pocco <strong>di</strong> sale,<br />

se sale un pocco, sprepara la farina, che fa rima<br />

<strong>di</strong> poi pren<strong>di</strong> buttiro fresco,<br />

e buttalo e scaldalo<br />

e buttalo e scalda il buttiro in una padella,<br />

bella pappa in una padella,<br />

ch quella!<br />

E poi gettavi dentro un pocco <strong>di</strong> latte,<br />

e, senzaltro scaldarlo, gettalo<br />

e allingi,<br />

ad<strong>di</strong>rittura nella preparata farina,<br />

che fa rima,<br />

e fa una dura pasta.<br />

Ma non basta la pasta.<br />

Tasta.<br />

E poi schiarissela un poco col rompervi dentro alcuni ovi,<br />

uno o doi,<br />

e un pocco vino bianco grosso,<br />

e non rosso, ma fallo adesso e mangi un sacco<br />

e non un sasso, e gnache un osso.<br />

Acci venga che possa passara fuori per il stam-po,<br />

stam-po, pocco o tanto campo,<br />

e li arrostirai nel buttiro ben caldo,<br />

e non gi saldo da farne un soldo,<br />

e che sia una padella fonda,<br />

acci abbino da cressere, e infonda infonda,<br />

riusciranno perfetti.<br />

Eli, Eli Testo <strong>di</strong> Hannah Sennesh<br />

Eli Eli Mio Dio, mio Dio<br />

shelo yigamer lolam fa che non abbiano mai fine<br />

hachol vhayam la sabbia e il mare<br />

rishrush shel hamayim il mormorio delle acque<br />

brak hashamayim il luccichio del cielo<br />

tfilat haadam la preghiera degli uomini<br />

hachol vhayam sabbia e mare<br />

rishrush shel hamayim mormorio delle acque<br />

brak hashamayim luccichio del cielo<br />

tfilat haadam preghiera degli uomini<br />

27 27 luglio<br />

luglio<br />

MERCOLED ore 21.30<br />

Sperlonga, Au<strong>di</strong>torium<br />

VOX IN FEMINA<br />

per voce femminile e immagini video<br />

LAURA CATRANI soprano<br />

HILDEGARD VON BINGEN 1098 - 1179 <br />

Imnus de Sancta Maria XII Sec.<br />

CATHY BERBERIAN 1925 - 1983<br />

Stripsody<br />

MASSIMO BOTTER 1965<br />

Il mare antico<br />

LAURA CATRANI 1975<br />

Improvvisazione<br />

LUCIANO BERIO 1925 - 2003<br />

Sequenza III<br />

VITTORIO MONTALTI 1984<br />

Bestiaire II prima esecuzione assoluta<br />

ALESSANDRO SOLBIATI 1956<br />

To whom?<br />

MATTEO FRANCESCHINI 1979<br />

Le Bechete<br />

DAVID ZEHAVI 1910 - 1975<br />

Eli, Eli su testo <strong>di</strong> Hannah Sennesh<br />

Francesco Lupi Timini, per Stalkervideo immagini


Matteo Zoli nasce a Latina nel 1996 dove inizia lo stu<strong>di</strong>o del Pianoforte allet <strong>di</strong> 5 anni sotto la<br />

guida del padre. Entra successivamente in Conservatorio allet <strong>di</strong> 8 anni dove stu<strong>di</strong>a attualmente<br />

con Patrizia Convenevole. Allet <strong>di</strong> 11 anni consegue la licenza <strong>di</strong> Teoria Solfeggio e Dettato<br />

<strong>Musica</strong>le e, lanno dopo, il Compimento Inferiore <strong>di</strong> Pianoforte con il massimo dei voti. Partecipa<br />

nel 2009 ad un seminario su Beethoven e Schubert con Antonella Lunghi e, successivamente, nel<br />

2010, ad una lezione magistrale con il pianista Aldo Ciccolini nellambito delle rassegne musicali<br />

del Conservatorio <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Ottorino Respighi. Sempre nello stesso anno si esibisce al Teatro<br />

Comunale Armando Cafaro <strong>di</strong> Latina nel bicentenario della morte <strong>di</strong> Chopin. Nonostante la giovane<br />

et partecipa e vince numerosi concorsi Nazionali: Concorso Nazionale Citt <strong>di</strong> Ortona,<br />

2005 primo premio; Concorso Hyperion Citt <strong>di</strong> Ciampino Roma, 2005 secondo premio; Lia<br />

Tortora Latina, 2006 primo premio assoluto; Idelmo Poggioli Napoli, 2006 primo premio<br />

assoluto; Vietri sul Mare SA, 2006 e 2007 secondo premio; Citt <strong>di</strong> Bucchianico CH, 2007<br />

primo premio assoluto; Magliano Sabina RI, 2008 secondo premio; S. Giovanni Teatino<br />

CH, 2008 secondo premio; Ciampino Roma, 2010 primo premio; Giovani Talenti Citt <strong>di</strong><br />

Rocchetta Isernia, 2010 primo premio assoluto.<br />

Cecilia Martellucci si avvicina alle percussioni allet <strong>di</strong> 12 anni grazie alla scuola me<strong>di</strong>a ad in<strong>di</strong>rizzo<br />

musicale del suo paese e successivamente ammessa al corso <strong>di</strong> strumenti a percussioni tenuto<br />

da Rodolfo Rossi presso lIstituto Superiore <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> <strong>Musica</strong>li Conservatorio Ottorino Respighi<br />

<strong>di</strong> Latina, <strong>di</strong> cui attualmente frequenta il VI anno strumentale. Partecipa con massimo impegno<br />

alle attivit dellIstituto collaborando con lorchestra sinfonica <strong>di</strong>retta da Benedetto Montebello,<br />

con il coro <strong>di</strong> voci bianche <strong>di</strong>retto da Nicol Iucolano e con Ruben Zahra alla master class tenuta<br />

presso i conservatori <strong>di</strong> Latina e <strong>di</strong> Roma. Partecipa come interprete al Festival Le forme del<br />

suono eseguendo in prima assoluta opere della compositrice rumena Doina Rotaru suonando con<br />

Mario Caroli. Oltre lambito del Conservatorio collabora con <strong>di</strong>verse formazioni tra le quali<br />

lEnsemble Ars Lu<strong>di</strong> Laboratorio e il Freon Ensemble con le quali ha partecipato al festival I<br />

Concerti del Parco, alla rassegna Note <strong>di</strong> Pace e alle attivit musicali del Museo Explora. Ha<br />

seguito stage <strong>di</strong> perfezionamento con il percussionista americano Famodou Don Moye e con lo<br />

svedese Anders Astrand.<br />

Gianluca Manfredonia si <strong>di</strong>plomato in giovane et con il massimo dei voti in Strumenti a percussione<br />

presso il Conservatorio <strong>di</strong> musica Ottorino Respighi <strong>di</strong> Latina dove attualmente frequenta<br />

il primo anno del Biennio <strong>di</strong> specializzazione in Discipline <strong>Musica</strong>li<br />

sotto la guida <strong>di</strong> Rodolfo Rossi. Partecipa con impegno alle attivit<br />

dellIstituto collaborando con lorchestra sinfonica <strong>di</strong>retta da Benedetto<br />

Montebello, con la Libera orchestra <strong>di</strong> Latina <strong>di</strong>retta da Giuseppe<br />

Cangialosi e con Aura, lensemble <strong>di</strong> percussioni del Conservatorio, con cui<br />

partecipa tra laltro alla <strong>di</strong>retta ra<strong>di</strong>ofonica delle musiche <strong>di</strong> John Cage<br />

effettuata dalla Ra<strong>di</strong>o Vaticana. Oltre lambito del Conservatorio collabora<br />

con <strong>di</strong>verse formazioni tra le quali: lEnsemble Ars Lu<strong>di</strong> con il quale ha partecipato<br />

alla manifestazione <strong>Internazionale</strong> Malta Arts Festival e al Festival<br />

dellIstituzione Universitaria dei Concerti, Il Freon Ensemble con il quale ha<br />

partecipato allevento Atlante Sonoro a Roma e al Museo Madre <strong>di</strong> Napoli,<br />

LOrchestra <strong>di</strong> <strong>Musica</strong> Barocca <strong>di</strong> Flavio Colusso, lOrchestra <strong>di</strong> Latina. Ha<br />

partecipato alla registrazione della colonna sonora del film Il comandante<br />

Renau trasmesso su Rai Tre, con musiche <strong>di</strong> Paolo Vival<strong>di</strong>. Ha partecipato<br />

alla XXVII e<strong>di</strong>zione del Corso internazionale <strong>di</strong> interpretazione musicale a<br />

Norcia e agli stages <strong>di</strong> perfezionamento <strong>di</strong> Anders Astrand e <strong>di</strong> Momoko<br />

Kamiya a Roma.


Le due raccolte <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> per pianoforte op.10 e op.25 rappresentano<br />

una specie <strong>di</strong> summa del linguaggio musicale chopiniano,<br />

perch Chopin aveva trasformato lo stu<strong>di</strong>o, da genere <strong>di</strong>dattico<br />

a vera e propria composizione artistica, banco <strong>di</strong> prova per<br />

nuove invenzioni non solo tecniche, ma musicali tout court:<br />

ogni stu<strong>di</strong>o infatti espressamente de<strong>di</strong>cato ad una particolare<br />

tecnica pianistica, ma svela sempre, sotto la superficie del gioco<br />

virtuosistico, complessit contrappuntistiche e la ricerca <strong>di</strong><br />

nuove prospettive timbriche e armoniche. Lo <strong>di</strong>mostrano il<br />

movimento impetuoso che accompagna lo stu<strong>di</strong>o sulluguaglianza<br />

delle <strong>di</strong>ta <strong>di</strong> ambedue le mani op.10 n.4, il gioco melo<strong>di</strong>co<br />

delle terzine della mano destra su un semplice accompagnamento<br />

accordale op.10 n.5, il lavoro <strong>di</strong> estensione della<br />

mano sinistra op.10 n.9, lo stu<strong>di</strong>o sullespressivit delle ornamentazioni<br />

op.25 n.7, il melo<strong>di</strong>zzare col pollice sui tasti neri<br />

op.25 n.9, lo stu<strong>di</strong>o sulle ottave nelle due mani op.25 n.10.<br />

Con il genere dello stu<strong>di</strong>o si ciment anche Liszt, che nel 1838<br />

compose una raccolta <strong>di</strong> sei pezzi de<strong>di</strong>cati a Clara Schumann, <strong>di</strong><br />

estrema audacia tecnica, concepiti come una vera e propria<br />

sfida, sul pianoforte, ai sei capricci <strong>di</strong> Paganini, tanto da mutuare<br />

alcune ar<strong>di</strong>tezze proprio dalla scrittura violinistica i glissati, i<br />

salti veloci su ampi intervalli, i tremoli, le note ribattute, i trilli a<br />

due mani, e da riprenderne alcuni giochi descrittivi come i<br />

corni evocati nello Stu<strong>di</strong>o n.5 La Chasse. Dal primo volume<br />

delle Annes de plerinage, de<strong>di</strong>cato alle escursioni <strong>di</strong> Liszt in<br />

Svizzera, tratto Valle dObermann, ampia pagina molto articolata,<br />

piena <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssonanze e <strong>di</strong> strane modulazioni, ritratto<br />

musicale <strong>di</strong> un uomo solitario, e della sua <strong>di</strong>sperazione, ispirato<br />

al romanzo epistolare Obermann <strong>di</strong> Snancour. Di derivazione<br />

lisztiana anche il virtuosismo pianistico <strong>di</strong> Isaac Albniz, che si<br />

sposa sempre con elementi folklorici spagnoli, come in Asturias,<br />

pagina in sol minore composta nel 1890, che evoca immagini<br />

moresche e il flamenco andaluso nella ridda <strong>di</strong> semicrome ribattute,<br />

nei trascinanti crescendo, negli squarci danzanti, nelle suggestioni<br />

chitarristiche. Nel repertorio originale per marimba<br />

spicca lo Stu<strong>di</strong>o op.6 n.10 <strong>di</strong> Clair Omar Musser, percussionista e<br />

compositore americano, ricordato come un virtuoso <strong>di</strong> questo<br />

strumento, inventore <strong>di</strong> nuovi strumenti a percussione come la<br />

Marimba-Celesta, autore <strong>di</strong> numerosi stu<strong>di</strong> dove ha sviluppato<br />

la tecnica dellesecuzione con quattro bacchette. Un carattere<br />

pi semplice e primitivistico emerge in un altro lavoro per sole<br />

percussioni, Asanga 1997 <strong>di</strong> Kevin Volans, compositore sudafricano<br />

che stato allievo <strong>di</strong> Stockhausen, e che poi <strong>di</strong>ventato<br />

un importante esponente della corrente della Nuova<br />

Semplicit. La forte carica gestuale <strong>di</strong> Asanga parola che in<br />

sanscrito significa libert dagli affetti, si ritrova anche in<br />

Specchio 1998 del percussionista pugliese Luigi Marinaro:<br />

brano trascinante, basato su gesti speculari tra i due interpreti,<br />

su patterns ripetitivi, ma capaci anche <strong>di</strong> trasformarsi in una<br />

schermaglia tra bacchette.<br />

Gianluigi Mattietti<br />

28 28 luglio luglio<br />

GIOVEDI ore 21.00<br />

Fon<strong>di</strong>, Cortile della Giudea<br />

MATTEO ZOLI pianoforte<br />

CECILIA MARTELLUCCI percussioni<br />

GIANLUCA MANFREDONIA percussioni<br />

FRYDERYK CHOPIN 1810 - 1849<br />

Stu<strong>di</strong> op. 10<br />

- n. 4 in Do <strong>di</strong>esis minore Presto<br />

- n. 5 in Sol bemolle maggiore Vivace<br />

- n. 9 in Fa minore Allegro molto agitato<br />

Stu<strong>di</strong> op. 25<br />

- n. 7 in Do <strong>di</strong>esis minore Lento<br />

- n. 9 in Sol bemolle maggiore Allegro vivace<br />

- n. 10 in Si minore Allegro con fuoco<br />

FRANZ LISZT 1811 - 1886<br />

Stu<strong>di</strong>o n. 5 in Mi maggiore La caccia<br />

Album dun voyageur: Valle dObermann<br />

ISAAC ALBNIZ 1860 - 1909<br />

Asturias trascrizione per marimba <strong>di</strong> K. Stensgaard<br />

KEVIN VOLANS 1949<br />

Asanga per set <strong>di</strong> tamburi<br />

JOHANN SEBASTIAN BACH 1685 - 1750<br />

Fuga dal Concerto n. 1 trascrizione per marimba<br />

CLAIR OMAR MUSSER 1901 - 1998<br />

Stu<strong>di</strong>o in Do maggiore op. 6 n. 10 per marimba<br />

LUIGI MARINARO 1972<br />

Specchio per due percussionisti<br />

In collaborazione<br />

con il Conservatorio O. Respighi <strong>di</strong> Latina<br />

Il concerto realizzato nellambito del progetto <strong>Musica</strong>: avvio al<br />

lavoro sostenuto dalla Fondazione Roma - Terzo Settore.


Composta da trentacinque musicisti, lOrchestra Fondazione CRT il risultato <strong>di</strong> un progetto<br />

maturato in seno alla Fondazione stessa con lambizione <strong>di</strong> costituire un organismo in grado <strong>di</strong><br />

valorizzare le eccellenze musicali <strong>di</strong>plomate nei conservatori <strong>di</strong> Piemonte e Valle dAosta. Frutto<br />

del Progetto Master dei Talenti <strong>Musica</strong>li, nato nel 2004 e finalizzato al perfezionamento <strong>di</strong> giovani<br />

talenti presso accademie e scuole superiori italiane o straniere, lOrchestra della Fondazione<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Torino si ampliata con lambizione <strong>di</strong> lavorare al pi alto livello professionale<br />

possibile. Scegliendo come partner lAccademia Perosi, la Fondazione CRT ha voluto delineare<br />

un moderno profilo dorchestra basato sulla continua riqualificazione dei propri musicisti, principalmente<br />

attraverso stage e concerti con ospiti internazionali quali Pavel Vernikov, Ana<br />

Chumachenco, Roberto Ranfal<strong>di</strong>, Enrico Maria Baroni, Pavel Berman, e molti altri. Il repertorio<br />

comprende opere dei musicisti classici quali Bach, Mozart, Ciaikovskij, Mendelssohn, Grieg,<br />

Schubert, Prokofiev, Telemann, Beethoven, Mozart, ma anche programmi pi contemporanei ed<br />

eterogenei. Si segnala che, nelle<strong>di</strong>zione del Festival MITO 2010, lorchestra si esibita a Torino e<br />

a Milano con un programma <strong>di</strong> musiche <strong>di</strong> Nino Rota riscuotendo un grande successo <strong>di</strong> pubblico.<br />

Tra i progetti pi recenti si annovera la tourne in Israele in occasione della visita del Presidente<br />

della Repubblica Giorgio Napolitano per celebrazioni dei 150 anni dellUnit dItalia. Organizzata<br />

sotto la supervisione dellAmbasciata dItalia, lorchestra si esibita sotto la <strong>di</strong>rezione del maestro<br />

Clau<strong>di</strong>o Vandelli ospitando il Trio Tchaikovsky.<br />

Nel corso della sua carriera Pavel Berman ha suonato con orchestre quali la Dresden<br />

Staatskapelle, la In<strong>di</strong>anapolis Symphony Orchestra, la Atlanta Symphony, la Dallas Symphony, la<br />

Prague Symphony, la Royal Philharmonic <strong>di</strong> Liverpool, la Beijing Philharmonic, i Berliner<br />

Sinfoniker e ha tenuto concerti nelle pi prestigiose sale del mondo quali la Carnegie Hall <strong>di</strong> New<br />

York, il Thtre des Champs Elyses e la Salle Gaveau <strong>di</strong> Parigi, la Herkulessaal <strong>di</strong> Monaco, il<br />

Bunkakaikan <strong>di</strong> Tokyo, il Teatro alla Scala <strong>di</strong> Milano, il Palais des Beaux Arts <strong>di</strong> Bruxelles, collaborando<br />

con <strong>di</strong>rettori dorchestra come Iliahu Inbal, Andrei Boreiko, Raimond Leppard, George<br />

Hanson, Petr Altrichter. Oltre alla lunga collaborazione cameristica con suo padre Lazar Berman,<br />

ha collaborato con eccellenti artisti <strong>di</strong> varie generazioni tra i quali: Andras Schiff, Bruno Canino,<br />

Nabuko Imai, Gustav Rivenius, Alexander Kniazev, Daniel Muller-Schott. Pavel Berman appare<br />

inoltre nel ruolo <strong>di</strong> Solista e/o Direttore con orchestre quali lOrchestra Sinfonica Nazionale <strong>di</strong> RAI<br />

<strong>di</strong> Torino, lOrchestra Sinfonica Abruzzese, lOrchestra da Camera <strong>di</strong> Mantova, lOrchestra <strong>di</strong><br />

Padova e del Veneto, la Sinfonica Toscanini <strong>di</strong> Parma, il Carlo Felice <strong>di</strong> Genova, Orchestra del<br />

Teatro Sao Carlo <strong>di</strong> Lisbona, Moscow Symphony Orchestra, Romanian National Ra<strong>di</strong>o,<br />

Wurtembergische Philharmonie, i Virtuosi <strong>di</strong> Mosca e Baltic Virtuosi. I progetti del 2011 lo vedono<br />

impegnato nel concerto <strong>di</strong> Brahms per violino e orchestra op. 77 con lOrchestra del Teatro La<br />

Fenice <strong>di</strong> Venezia <strong>di</strong>retta Yutaka Sado, in una tourne <strong>di</strong> recital in Giappone e il Gala<br />

Rachmaninoff al Festival <strong>di</strong> Stresa in collaborazione con il pianista Alexander Romanovsky e il<br />

violoncellista Enrico Dindo. Tra le sue registrazioni ricor<strong>di</strong>amo il CD dellopera completa <strong>di</strong><br />

Prokofiev per violino e pianoforte Dynamic 2010, Vardan Mamikonian,pianoforte che ha ricevuto<br />

un importante riscontro <strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> critica. Pavel Berman ha proseguito la sua esplorazione<br />

nella musica <strong>di</strong> Prokofiev registrando i due Concerti con Orchestra <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Svizzera Italiana<br />

Lugano con Andrey Boreyko. Berman ha inciso inoltre per Koch International, Au<strong>di</strong>ofon,<br />

Discover, Supraphon, Phoenix Classics e Dynamic. Pavel Berman nato a Mosca dove ha stu<strong>di</strong>ato<br />

al Conservatorio ajkovskij; ha proseguito gli stu<strong>di</strong> con Dorothy DeLay nel 1992 alla Juilliard<br />

School <strong>di</strong> New York perfezionandosi poi con Isaac Stern. Ha fondato la Kaunas Chamber<br />

Orchestra in Lituania nel 1998, dalla quale nata la Kaunas Symphony Orchestra. Suona il violino<br />

Antonio Stra<strong>di</strong>vari Marchal Berthier 1716 della Fondazione Pro Canale <strong>di</strong> Milano.


Tra i compositori che influenzarono <strong>di</strong> pi lo stile <strong>di</strong> Mozart ci<br />

fu Johann Christian Bach, un<strong>di</strong>cesimo figlio <strong>di</strong> Johann<br />

Sebastian Bach, considerato uno dei maggiori compositori della<br />

met del Settecento. Dopo aver stu<strong>di</strong>ato a Berlino, si trasfer a<br />

Milano nel 1754, dove stu<strong>di</strong> con Padre Martini e Sammartini, e<br />

nel 1762 and a Londra, dove fu musicista da camera della regina<br />

Charlotte, e dove rimase fino alla morte, venendo poi ricordato<br />

come il Bach inglese. Esponente dello stile galante, si<br />

ispir alla tra<strong>di</strong>zione italiana anche nelle sue sinfonie, concepite<br />

in maniera molto simile alle ouvertures dopera in tre movimenti.<br />

anche la struttura delle sei sinfonie op.6, composte<br />

per i concerti pubblici organizzati insieme a Carl Friedrich Abel,<br />

pubblicate ad Amsterdam nel 1770, tutte caratterizzate da<br />

unintonazione brillante, tranne lultima che ha accenti drammatici<br />

con il frequente uso <strong>di</strong> tremoli, <strong>di</strong> accenti improvvisi,<br />

dei corni nel registro grave, e lunica in tonalit minore anche<br />

nellAndante centrale. Linfluenza della musica italiana evidente<br />

anche nei cinque concerti per violino e orchestra che<br />

Mozart compose nel 1775, prendendo a modello i concerti <strong>di</strong><br />

Tartini e <strong>di</strong> Boccherini. Ma emergono anche tratti tipicamente<br />

mozartiani: nella flui<strong>di</strong>t nellarticolazione formale, nella finezza<br />

dellelaborazione tematica, nel sottile gioco delle variazioni.<br />

Il Concerto il la maggiore K 219 lultimo attribuibile con certezza<br />

a Mozart, e sicuramente il pi elaborato, oltre che il pi<br />

celebre. Qui Mozart esplora a fondo tutte le possibilit dello<br />

strumento solista, tratta con cura estrema lorchestrazione, e<br />

ottiene un risultato, dal punto <strong>di</strong> vista dellelaborazione tematica,<br />

molto pi organico rispetto ai concerti precedenti. Di un<br />

anno precedente la composizione della sinfonia in la maggiore<br />

K 201, che insieme con le Sinfonie K 183 e K 200 forma la<br />

triade delle prime gran<strong>di</strong> sinfonie salisburghesi. Partitura pervasa<br />

da spirito leggero, nella quale Mozart mette in risalto i<br />

<strong>di</strong>versi temi e strumenti, attraverso un sofisticato gioco <strong>di</strong> imitazioni<br />

e <strong>di</strong> scarti <strong>di</strong>namici come quelli che caratterizzano il<br />

tema iniziale, con i suoi salti <strong>di</strong> ottava e le crome ribattute, e<br />

con raffinate invenzioni timbriche ad esempio nellAndante,<br />

dove violini suonano con sor<strong>di</strong>na: lo stile galante superato,<br />

ma dallinterno, con tecnica omeopatica, spingendolo a<br />

estremi ignoti <strong>di</strong> squisitezza melo<strong>di</strong>ca, <strong>di</strong> sofisticazione tematica<br />

e <strong>di</strong> fascinosa sensualit <strong>di</strong> combinazioni Pestelli. Uno dei<br />

violinisti pi celebri nella seconda met dellOttocento fu Pablo<br />

de Sarasate, autore anche <strong>di</strong> una grande quantit <strong>di</strong> pezzi virtuosistici,<br />

<strong>di</strong> grande successo, come le Danze spagnole, e come<br />

le numerose fantasie su temi dopera, allora <strong>di</strong> gran moda. La<br />

pi fortunata fu proprio la Fantasia sulla Carmen, costruita con<br />

alcuni dei temi pi popolari dellopera <strong>di</strong> Bizet, rielaborati con<br />

virtuosismi e ornamentazioni: in un prelu<strong>di</strong>o e quattro movimenti<br />

che presentano adattamenti dellAragonaise,<br />

dellHabanera, della Segui<strong>di</strong>lla, fino alla sfrenata Danse<br />

Bohme, che richiede vere doti atletiche al solista.<br />

Gianluigi Mattietti<br />

30 30 luglio luglio<br />

SABATO ore 21.00<br />

Sermoneta, Castello Caetani<br />

ORCHESTRA FONDAZIONE CRT<br />

PAVEL BERMAN <strong>di</strong>rettore e violino solista<br />

JOHANN CHRISTIAN BACH 1735 - 1782<br />

Sinfonia in Sol minore op. 6 n. 6<br />

Allegro<br />

Andante pi tosto - Adagio<br />

Allegro molto<br />

WOLFGANG AMADEUS MOZART 1756 - 1791<br />

Concerto n. 5 in La maggiore K 219<br />

Allegro aperto, Adagio, Allegro aperto<br />

Adagio<br />

Tempo <strong>di</strong> Menuetto, Allegro, Tempo <strong>di</strong> Menuetto<br />

WOLFGANG AMADEUS MOZART<br />

Sinfonia n. 29 in La maggiore K 201<br />

Allegro moderato<br />

Andante<br />

Menuetto<br />

Allegro con spirito<br />

PABLO DE SARASATE 1844 - 1908 / STRELNIKOV<br />

Carmen Suite


2011<br />

Corsi <strong>di</strong> Perfezionamento e<br />

<strong>di</strong> Interpretazione <strong>Musica</strong>le<br />

nel Castello Caetani <strong>di</strong> Sermoneta<br />

DDIIRREETTTTOORREE: FRANCO PETRACCHI<br />

ALESSANDRO SOLBIATI composizione<br />

2 luglio - 15 luglio<br />

ELISSO VIRSALADZE pianoforte<br />

4 luglio - 10 luglio<br />

NATALIA GUTMAN musica da camera<br />

5 luglio - 8 luglio<br />

ROCCO FILIPPINI violoncello e musica da camera<br />

7 luglio - 18 luglio<br />

FRANCO PETRACCHI contrabbasso<br />

11 luglio - 23 luglio<br />

MIRELA VEDEVA tecnica del contrabbasso<br />

11 luglio - 23 luglio<br />

BRUNO GIURANNA viola<br />

12 luglio - 21 luglio<br />

PETER-LUKAS GRAF flauto<br />

18 luglio - 25 luglio<br />

MARIANA SIRBU violino<br />

18 luglio - 27 luglio<br />

URSULA HOLLIGER arpa<br />

22 luglio - 27 luglio


TESTIMONIANZE<br />

ELENCO DEI DOCENTI DEI CORSI, INCONTRI DI STUDIO, CONVEGNI, PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE


DOCENTI DEI CORSI DEGLI ANNI PASSATI dal 1975<br />

ARPA<br />

Ursula Holliger dal 1987 al 1998-2001-04 -05-06-07-08<br />

CANTO<br />

Mascia Pre<strong>di</strong>t 1981-82<br />

CLARINETTO<br />

Antony Pay dal 1984 al 1997<br />

Ciro Scarponi 1984-85-86-87-88-89-91-92<br />

Richard Stoltzman dal 1999 al 2009<br />

COMPOSIZIONE<br />

Salvatore Sciarrino 1987<br />

Alessandro Solbiati dal 2007 al 2010<br />

CONTRABBASSO<br />

Gary Karr 1987-89<br />

Franco Petracchi dal 1978 al 2010<br />

Jean-Marc Rollez 1992<br />

Mirela Vedeva dal 2001 al 2010 tecnica del contrabbasso<br />

FAGOTTO<br />

Sergio Azzolini 1999-2002-04-06-07-09<br />

FLAUTO<br />

Pierre-Yves Artaud 1991<br />

Roberto Fabbriciani dal 1984 al 1989<br />

Peter-Lukas Graf dal 1981 al 2010<br />

MUSICA DA CAMERA<br />

Bruno Canino 1984-86-88-90-92-94-96-98-2000-02-04-06<br />

Cesare Ferraresi 1975-76-77-78-79<br />

Rocco Filippini 1982-83-85-89 e dal 1993 al 2010<br />

Bruno Giuranna 1981-91<br />

London Gabrieli Quartet 1987<br />

Quartetto Boro<strong>di</strong>n 1989<br />

Sandor Vegh 1972<br />

PIANOFORTE<br />

Dmitri Bashkirov 2002<br />

Carlo Bruno 1980<br />

Sergio Cafaro 1978<br />

Michele Campanella 1995<br />

Bruno Canino 1977-82<br />

Aldo Ciccolini 1981-82-88<br />

Philippe Entremont 1984<br />

Alexander Lonquich 1998-99-2000<br />

Nikita Magaloff 1981<br />

Bruno Mezzena 1979<br />

Boris Petrushanskij dal 1989 al 1995<br />

Charles Rosen 1985-86-87-89-96-97-98-99-02-03-05-10<br />

Fou Tsong 2001<br />

Eliss Virsaladze dal 2003 al 2010<br />

Vincenzo Vitale 1983<br />

VIOLA<br />

Dino Asciolla 1985<br />

Bruno Giuranna 1980-81-92-93-94-95-96 dal 1998 al 2004<br />

2006-07-08-2010<br />

Arrigo Pelliccia 1979<br />

Peter Schidlof 1986<br />

Christoph Schiller 1982-83-84-88-90-91-92<br />

Reiner Schmidt 1997<br />

VIOLINO<br />

Pierre Amoyal 2001<br />

Cesare Ferraresi dal 1975 al 1979<br />

Alberto Lysy 1997<br />

Corrado Romano dal 1981 al 2000<br />

Gottfried Schneider 1980<br />

Mariana Sirbu dal 2002 al 2010<br />

Vla<strong>di</strong>mir Spivakov 1992<br />

Sandor Vegh 1972<br />

Jean-Pierre Wallez 1999-2000<br />

VIOLONCELLO<br />

Rocco Filippini 1977-79-81-89 e dal 1991 al 2010<br />

Johannes Goritzky 1980<br />

Ivan Monighetti dal 1992 al 1995<br />

Andr Navarra dal 1982 al 1988<br />

Franco Maggio Ormezowski 1990


INCONTRI DI STUDIO e CONVEGNI ORGANIZZATI DAL 1977<br />

1977 Colloquio <strong>di</strong> Goffredo Petrassi con Fedele<br />

DAmico: Petrassi e Salviucci<br />

1978 Tavola rotonda: La musica nuova<br />

1979 Incontro con i musicisti polacchi<br />

1980 Incontro con i musicisti francesi<br />

1981 Incontro con i musicisti sovietici<br />

I generi musicali e il loro pubblico<br />

1982 Incontro con i musicisti spagnoli Sono ancora<br />

in<strong>di</strong>viduabili i caratteri nazionali della musica <strong>di</strong> oggi?<br />

1983 Incontro con i musicisti statunitensi Convergenze e<br />

<strong>di</strong>vergenze nelle esperienze artistiche contemporanee<br />

1984 Convegno: Committenza e composizione<br />

1985 Incontro con i musicisti giapponesi<br />

La musica e il suo spazio. Il compositore parla <strong>di</strong> s ...<br />

1986 Incontro con i musicisti ungheresi<br />

Prospettive italiane e ungheresi<br />

La musica in Italia tra pubblico e privato<br />

1987 Incontro con i musicisti tedeschi<br />

La musica in Germania dopo Darmstadt<br />

Le<strong>di</strong>toria musicale in Italia<br />

1988 Incontro <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o: Quale passato ha la musica oggi?<br />

Ad Elliott Carter per i suoi 80 anni<br />

1990 Incontro con i musicisti sovietici<br />

Seminario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>: Il libro musicale in Italia<br />

1991 Incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: Dove va la musica doggi?<br />

1992 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />

Aspetti della musica contemporanea inglese: cinque ritratti<br />

Verso il Duemila: la musica doggi tra produzione,<br />

<strong>di</strong>ffusione e documentazione<br />

1993 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />

Ritratto <strong>di</strong> Witold Lutoslawski<br />

Les liaisons dangereuses: musica parola poesia<br />

1994 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />

Dai boschi <strong>di</strong> Sermoneta al Monte Circeo. 30 anni <strong>di</strong> Festival<br />

Pontino; Per Petrassi: ricor<strong>di</strong> e testimonianze<br />

1995 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />

Donne compositrici: una nuova realt musicale<br />

Ritratto <strong>di</strong> Aldo Clementi<br />

1996 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />

luCiAnoBErio<br />

Tavola rotonda: Roffredo Caetani Musicista<br />

Incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: San Tommaso dAquino<br />

e il ruolo dellestetica nella cultura<br />

1997 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea LEM<br />

Colloquio <strong>di</strong> Raffaele Pozzi con Fausto Razzi:<br />

Parole/suoni/gesto/visivit<br />

Tavola rotonda: Il Compositore e il rock. La musica<br />

doggi tra valore estetico e mercato<br />

Conferenza: Vortex Temporum I-III: unautoanalisi<br />

<strong>di</strong> Grard Grisey<br />

Colloquio <strong>di</strong> Enzo Restagno con Franco Donatoni:<br />

Sette volte <strong>di</strong>eci<br />

Convegno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>: Gino Contilli 1907-1978<br />

1998 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea 90+<br />

Tavola rotonda: Elliott Carter: un ritratto a tre voci<br />

Tavola rotonda: Incontro con Heinz Holliger<br />

Tavola rotonda: LEuropa in Italia: idee e progetti per<br />

la promozione della musica contemporanea<br />

1999 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />

Le <strong>di</strong>alogue du son et de limage I<br />

Tavola rotonda: Suono e immagine: riflessioni,<br />

ricerche, tendenze<br />

Tavola rotonda: La musica come centro e presenza.<br />

Incontro con Robert Cahen<br />

Tavola rotonda: <strong>Musica</strong>, immagini, figuralit<br />

2000 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea<br />

Le <strong>di</strong>alogue du son et de limage II<br />

Tavola rotonda: Dalla Spagna allEuropa: profilo <strong>di</strong><br />

Luis de Pablo<br />

Tavola rotonda: Funzione e identit del compositore oggi<br />

2004 Il Secolo <strong>di</strong> Petrassi<br />

Convegno <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> - Mostra documentaria - Concerti<br />

2005 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />

Aldo Clementi e Luis de Pablo<br />

2006 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />

Suoni dal Mito<br />

2007 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />

Widmung. Incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o su Mario Bortolotto<br />

2009 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />

Il Restauro in <strong>Musica</strong><br />

2010 Incontri internazionali <strong>di</strong> musica contemporanea:<br />

Quarantanni <strong>di</strong> musica: memoria e futuro del <strong>Campus</strong><br />

Heinz Holliger e il suo rapporto con Schumann<br />

Per Luis de Pablo<br />

Utopie del comporre, da Schumann ad oggi


PRIME ESECUZIONI ASSOLUTE ESEGUITE DAL 1977<br />

ACILU, A. Gonzales<br />

PIANO AUTO-FORMAS per pianoforte 1984<br />

ALANDIA, Edgar<br />

ROCIO per violino, violoncello e pianoforte 1982<br />

... Y SIGUE LA ESCONDIDA SENDA 1992<br />

PICCOLA SERENATA PER DUE per violoncello<br />

e pianoforte 1998<br />

ALBIN, Corrado<br />

QUINTETTO per archi 1982<br />

LE LTH per flauto, violoncello e soprano 1984<br />

AMBROSINI, Clau<strong>di</strong>o<br />

IMPROVVISO NOCHE OSCURA 1986<br />

ANDRIESSEN/VAN DER AA<br />

THE NEW MATH per cantante jazz e ensemble su film<br />

<strong>di</strong> Peter Greenaway 1991<br />

ANZAGHI, Davide<br />

SEGNI E SUONI per pianoforte 1984<br />

ARATA, Paolo<br />

LE TEMPS DUN SOUPIR 1978<br />

ARC, Paolo<br />

FLASH per chitarra 1987<br />

FLUMEN per chitarra 1988<br />

TRIO NOTTURNO per clarinetto, violoncello<br />

e pianoforte 1998<br />

ARMENTEROS, Eduardo<br />

CUATRO ESCULTURAS DE VENANCIO BLANCO per<br />

quartetto darchi 1982<br />

BACCILE, Walter<br />

E POI ? per viola, violoncello, flauto, oboe, percussione,<br />

pianoforte e voce recitante 1983<br />

BARATELLO, Marino<br />

NOTTURNO per clarinetto solo 1987<br />

PRLUDE 1987<br />

FOLK GUITAR per chitarra sola 1988<br />

BARCE, Ramon<br />

KAMPA per pianoforte, violino e violoncello 1984<br />

BATTISTELLI, Giorgio<br />

SECRET per flauto e clarinetto 1987<br />

BERIO, Luciano<br />

15 DUETTI per violino e flauto 1979/81<br />

versione a cura <strong>di</strong> A.Morini ed E.Porta dei Duetti per due<br />

violini, autorizzata dallAutore 1995<br />

BONATO, Giovanni<br />

ARPSODIA per arpa sola 1986<br />

BOSCO, Gilberto<br />

A DUE, DIMPROVVISO per chitarra e clavicembalo 1994<br />

BRIZZI, Aldo<br />

DE LA TRASMUTATIONE DE METALLI I per sassofono 1986<br />

BUSSOTTI, Sylvano<br />

LE PIETRE DI VENEZIA per pianoforte 1984<br />

FOGLIO DALBUM PER PETRASSI.<br />

al pianoforte: versione 1994 8 AGOSTO quartetto darchi<br />

da Sypario 1993 1994<br />

CALLIGARIS, Sergio<br />

SONATA OP. 38 per clarinetto e pianoforte 2001<br />

CANINO, Bruno<br />

QUATTRO RITRATTI de<strong>di</strong>cato al Quartetto Mantegna 2008<br />

CAPPELLI, Gilberto<br />

LA MONTAGNA DI CZANNE 2004<br />

FRAMMENTO per pianoforte 2007<br />

CAPRIOLI, Alberto<br />

STELLE ASSENTI 2004<br />

SENZA TEMPO per pianoforte 2007<br />

PICE LIBRE POUR GILLES DELEUZE per viola<br />

e cinque strumenti a microintervalli 2009<br />

CARDI, Mauro<br />

NUAGES per clarinetto e sei strumenti 1994<br />

FIL ROUGE per trio darchi e pianoforte 1997<br />

CHAT per clarinetto basso e violoncello 1998<br />

SOUFFLE 1.2 2004<br />

CARTER, Elliott<br />

RICONOSCENZA PER GOFFREDO PETRASSI per violino 1984<br />

TRILOGY: BARIOLAGE, INNER SONG, IMMER NEU 1992<br />

GRA per clarinetto 1993<br />

90+ per pianoforte 1994<br />

TEMPO E TEMPI per soprano, violino, corno inglese e<br />

clarinetto basso 1998<br />

UNA COLOMBA per voce e clarinetto 1999<br />

CASTAGNOLI, Giulio<br />

DUE MOTI DACQUA per due pianoforti 1998<br />

CASTALDI, Paolo<br />

SIMILE C 1978<br />

SONATA SCARLATTI 1985<br />

HUIT PRLUDES AUX SIRNES 2006


CASTIGLIONI, Niccol<br />

DOPPIO CORO per 10 strumenti a fiato 1978<br />

CERCHIO, Bruno<br />

CANTI DELLA TRISTEZZA ALATA per soprano e<br />

strumenti su versi <strong>di</strong> Gian Piero Bona 1979<br />

CIMA, Giovanni<br />

FAIR PLAY FOR PAY per clarinetto 1996<br />

CLEMENTI, Aldo<br />

STUDI per violino, tromba e pianoforte 1981<br />

1904 per 4 trombe, 2 corni e 2 tromboni 1984<br />

FANTASIA SU Giorgio MoEnCH per violino 1985<br />

NUM KOMM DER HEIDEN HEILAND CANONI per tre<br />

trombe e due tromboni 1985<br />

FANTASIA per quattro chitarre 1987<br />

TRIBUTE per quartetto darchi 1988<br />

1492 per 16 strumenti 1992<br />

VOCALIZZO 1994 per voce e 11 strumenti 1994<br />

luCIAnoBErio per violino e flauto 1995<br />

ETWAS per per flauto, oboe, clarinetto, violino, viola<br />

e violoncello 1997<br />

DEDICA per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />

QUATTRO FOGLI per flauto, clarinetto, pianoforte, violino,<br />

viola e violoncello 2000<br />

2003 per sette strumenti e voce 2004<br />

VERTIGO per ensemble 2005<br />

MADRIGALE 2 per due pianoforti 2007<br />

COLOMBO TACCANI, Giorgio<br />

IL PIANTO DI GIUTURNA per voce e sei strumenti 2006<br />

WORTH OHNE LIED per flauto, clarinetto, violino, viola,<br />

violoncello e pianoforte 2009<br />

CORREGGIA, Paolo<br />

EPHEMERAL 3 per chitarra, strumenti e nastro magnetico 1979<br />

DALLONGARO, Michele<br />

SETU per violino, viola, contrabbasso, flauto, clarinetto<br />

e chitarra 1991<br />

ELOGIO PER UNOMBRA 1.2 2004<br />

LOMBRA DI TIRESIA per sei strumenti 2006<br />

TON SUR TON per due pianoforti 2007<br />

CADEAU per piccolo ensemble 2010<br />

DAMIANI, Giovanni<br />

PERCH FIBONACCI? SU GoFFrEDo 2004<br />

DAMICO, Matteo<br />

DRILLS per violino, violoncello, flauto, clarinetto e<br />

pianoforte 1983<br />

ARLECCHINATA SECONDA per violoncello e soprano su<br />

testi <strong>di</strong> B. Cagli 1986<br />

IN TRE per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />

NUNC ET... 2004<br />

SUB SPECIE MODAE per ensemble su testo <strong>di</strong> Bruno Cagli 2010<br />

DEL PUERTO, David<br />

VELADURA per clarinetto, pianoforte e vibrafono 1997<br />

DENHOFF, Michael<br />

MITTEN INS METAPHERNGESTBER per pianoforte 1987<br />

DE PABLO, Luis<br />

DOS EPIGRAMAS DE MARCIAL per due soprani 1984<br />

SCHERZO per violino solo 1988<br />

PARASO Y TRES DANZAS MACABRAS 1992<br />

NADERA per pianoforte 1994<br />

UN DIA TAN SOLO per flauto e clarinetto 1997<br />

CIRCE DE ESPAA per mezzosoprano e sei strumenti 2006<br />

OH! per pianoforte 2007<br />

MUSICA PARA MARIO per flauto, clarinetto, violino, viola,<br />

violoncello e pianoforte 2009<br />

UN DILOGO CORDIAL per due clarinetti 2010<br />

DE ROSSI RE, Fabrizio<br />

MARE OBSCURITATUM 1991<br />

DE STEFANI, Mirco<br />

IRRTUM per soprano, flauto e percussioni 1994<br />

DI BARI, Marco<br />

SEI STUDI SUL NATURALISMO INTEGRALE per<br />

pianoforte 1988<br />

PRIMA SONATA per pianoforte 1994<br />

STUDIO SULLE TRASPARENZE TIMBRICHE per chitarra 1998<br />

STUDIO SULLA DINAMICA DELLE ANSIE GHIACCIATE<br />

per pianoforte 1998<br />

DINESCU, Violeta<br />

KATA 1990<br />

DITTRICH, P. Heinz<br />

KLAVIERMUSIK nr. II per pianoforte 1984<br />

DONATONI, Franco<br />

LEM primo dei due pezzi per contrabbasso 1984<br />

SERENATA II per 5 strumenti 1994<br />

TRIPLUM per flauto, oboe e clarinetto in si bem 1995<br />

CEROCCHI 70 per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />

EINAUDI, Ludovico<br />

AI MARGINI DELLARIA per quintetto <strong>di</strong> fiati 1982<br />

Ptr ETVS, Zoltn JENEY, Zoltn KOCSIS,<br />

Lszl SARY, Lszl VIDOVSZKY<br />

HOMMAGE A KURTG per quattro pianoforti 1986<br />

ESPAJ, Andrej<br />

MELODIA UNGHERESE 1984


FANTICINI, Fabrizio<br />

CANTO DI LAURA per flauto in do 1987<br />

FEDELE, Ivan<br />

ETUDES BOREALES 1990<br />

NOTTURNO 2004<br />

FRANCESCHINI, Armando<br />

ORGANA per strumenti 1979<br />

FRANCESCHINI, Matteo<br />

EIM per soprano, percussioni ed elettronica 2006<br />

GALDI, Enzo<br />

RICERCARE per pianoforte e quartetto darchi 1987<br />

GARUTI, Mario<br />

QUARTETTO N. 2 1987<br />

GENTILE, Ada<br />

MISTY per flauto e corno 1981<br />

COME DAL NULLA per clarinetto 1983<br />

RAREFATTE AGGREGAZIONI per quartetto <strong>di</strong> chitarre 1987<br />

ZAPPING per flauto, clarinetto, violino e viola 1995<br />

A GIFT FOR YOU per clarinetto 1998<br />

GENTILUCCI, Armando<br />

OH VOCE CHE MI SFUGGI per flauto solo 1981<br />

METAFORE DEL TEMPO per pianoforte 1984<br />

GIULIANO, Giuseppe<br />

VIKRTIS 1980<br />

DER EINSAMKEITEN TIEFSTE SHAUEND 1981<br />

PASSIONE SECONDO LUCA per violoncello ed<br />

elaborazione elettronica 1983<br />

GRISEY, Gerard<br />

ANUBIS ET NOUT per clarinetto basso 1984<br />

ACCORDS PERDUS per due corni 1988<br />

GUARNIERI, Adriano<br />

DA ... PIERROT PIERROT! per flauto solo 1980<br />

HALFFTER, Cristobal<br />

DIALOGO per violino e viola 1984<br />

HOCH, Francesco<br />

SPURLOS per 10 strumenti a fiato 1978<br />

HOLLIGER, Heinz<br />

PER URSULA per arpa 1988<br />

TREMA per violino 1988<br />

PER MARIA TERESA 2001<br />

TO ELLIOTT WITH LOVE per oboe e arpa 2008<br />

OTTETTINO PER RICCARDO OTTANTENNE 2008<br />

IANNOTTA, Clara<br />

AL DI LA DEL BIANCO per clarinetto basso e trio darchi 2009<br />

INCARDONA, Federico<br />

SOAVE SIA IL VENTO sestetto 1982<br />

SED NEC LINGUA LOQUI 1986<br />

KNAPIK, Eugeniusz<br />

SONATA per flauto solo 1979<br />

KOENIG, G. Michael<br />

SEGMENTE 85-91 per flauto, clarinetto, basso e violoncello 1987<br />

STREICHQUARTETT 1988<br />

KONDO, Jo<br />

BONJIN per soprano, contrabbasso e flauto 1985<br />

BIRTHDAY HOCKET per flauto, clarinetto, pianoforte,<br />

violino e violoncello 2000<br />

KURTG, Gyrgy<br />

SAMUEL BECKETT: WHAT IS THE WORD op. 30 per voce<br />

e pianoforte 1993<br />

EIN AUGENBLICK LANG... vers. per oboe solo 1998<br />

OMAGGIO A E. CARTER vers. per corno inglese 1998<br />

LAGAN, Ruggero<br />

SONATINA per flauto e pianoforte 1980<br />

DAI SETTE STUDI per violoncello solo n. 1,2 1982<br />

LANDUZZI, Cristina<br />

ELEGIA NOTTURNA 2004<br />

LOMBARDI, Daniele<br />

AETHER ARDUUS per violoncello e pianoforte 1998<br />

MINOTAURUS 2 per pianoforte preparato amplificato,<br />

danzatore e videoclip 2000<br />

LUGO, Clau<strong>di</strong>o<br />

BALLET RHAPSODY per pianoforte e altri strumenti 1986<br />

MAESTRI, Fabio<br />

STUDIO PER I NOTTURNI per flauto basso 1980<br />

MAGGI, Dario<br />

IRRLICHT per nove strumenti 1978<br />

BRENNEND per pianoforte solo 1982<br />

MANCA, Gabriele<br />

CANZONI DEI TRE NOTTURNI per violino<br />

e violoncello 1986<br />

MANCA, Gabriele / VACCA, Roberta / PACHINI, Paolo<br />

VISIONI. TRE RAPPRESENTAZIONI DEL DESIDERIO per<br />

video, due voci recitanti e pianoforte 1999<br />

MANN, Robert<br />

CORN 1985<br />

MANNUCCI, Andrea<br />

SESTETTO DARCHI 1986


MANZONI, Giacomo<br />

4 EPIGRAMMI per baritono, clarinetto basso e strumenti 1993<br />

MTRC 1998 per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />

VIDEOMUSIC per ensemble 1999<br />

MARTINO, Donald<br />

CANZONE E TARANTELLA SUL NOME PETRASSI per<br />

violoncello e clarinetto 1984<br />

MELCHIORRE, Alessandro<br />

LONTANANDO per quartetto darchi 1994<br />

MIRIGLIANO, Rosario<br />

IMPROMPTU per flauto in sol e chitarra 1981<br />

MONNET, Marc<br />

FANTASIA DOLOROSA per violino 1984<br />

MONTALTI, Vittorio<br />

IL GIARDINO DEI SENTIERI CHE SI BIFORCANO<br />

per violino e pianoforte 2009<br />

MORRICONE, Ennio<br />

RIVERBERI per i cento anni della nascita <strong>di</strong> Goffredo<br />

Petrassi 2004<br />

ROMA Pensando al Ricercare cromatico <strong>di</strong> Girolamo<br />

Frescobal<strong>di</strong> per soprano, voce recitante e sette strumenti su<br />

testo <strong>di</strong> Valentina Morricone 2010<br />

MOSCA, Luca<br />

SONATA per pianoforte 1980<br />

CADAQUES per due pianoforti 1981<br />

RITRATTO SU UNA SERIE DI PETRASSI 2004<br />

IN THE GARDEN AT NINFA per soprano e sei strumenti 2006<br />

TRE SATIRE per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello<br />

e pianoforte 2009<br />

BUS 130 canzonetta per mezzosoprano e ensemble<br />

su testo <strong>di</strong> Gianluigi Melega 2010<br />

NONO, Luigi<br />

DUETTO IO, FRAMMENTO DAL PROMETEO per<br />

flauto e clarinetto 1983<br />

NOVA, Riccardo<br />

STUDIO per pianoforte solista e 6 strumenti 1995<br />

OLIVERO, Betty<br />

CHICHI BUNICHI per voce femminile e strumenti 1996<br />

MORENICA SOS per voce femminile e strumenti 1996<br />

OPPO, Franco<br />

ALCUNE VERIT INDIMOSTRABILI 2004<br />

PALLASZ, Edward<br />

TWO REMINISCENCES FROM CHILDHOOD per<br />

clarinetto basso e marimba 1984<br />

PANNI, Marcello<br />

TWO HAIKUS per voce e quattro strumenti 1988<br />

LAUDATE DOMINUM mottetto a tre voci pari sul Salmo 116 2004<br />

PASQUOTTI, Corrado<br />

GRAFFITI per oboe solo 1980<br />

PENNISI, Francesco<br />

PROMENADE per pianoforte 1980<br />

ACANTHIS per flauto e pianoforte 1981<br />

CANZONE DA SONARE per pianoforte 1985<br />

THE GARDEN versione con pianoforte per soprano e<br />

pianoforte 1985<br />

NOTTURNINO E ALBA per quattro chitarre 1987<br />

TRE PEZZI per clarinetto, viola e pianoforte 1990<br />

ECHI PER ALDO per pianoforte a quattro mani 1995<br />

ETUDE-RHAPSODIE per flauto, clarinetto e pianoforte 1997<br />

FELICITAZIONE IN TEMPO DI SICILIANA per clarinetto,<br />

violoncello e pianoforte 1998<br />

CAPRICCIO CON PASTORALE per flauto, clarinetto,<br />

pianoforte, violino, viola e violoncello 2000<br />

PETRASSI, Goffredo<br />

FANFARE PER TRE TROMBE IN DO 1977<br />

TRE CORI CON LA PICCOLA ORCHESTRA 1977<br />

ROMANZETTA per flauto e pianoforte 1981<br />

INNO per ottoni 1984<br />

FRAMMENTO per orchestra 1988<br />

PISATI, Maurizio<br />

popHACK 2004<br />

POSSIO, Gianni<br />

VARIANTI A DIARIO per flauto, clarinetto, oboe, fagotto e<br />

pianoforte 1983<br />

POUSSEUR, Henry<br />

LITANIE DU MIEL MATINAL per strumento melo<strong>di</strong>co<br />

acuto 1988<br />

LANTRE DE LA NYMPHE per voce femminile e 5 strumenti 2006<br />

PRIORI, Massimo<br />

SONATINA 1990<br />

PTASZYMSKA, Marta<br />

UN GRAND SOMMEIL NOIR per soprano, flauto e arpa 1979<br />

RAZZI, Fausto<br />

LARGHETTO per clarinetto e quartetto darchi 1995<br />

SMORFIE per tre voci, flaauto, violino, pianoforte e nastro<br />

magnetico da E. Sanguineti 1997<br />

STUDIO PER INSOGNO per voce e nastro magnetico 1998<br />

PER SETTE 2004<br />

RENNA, Enrico<br />

ABWECHSELN per clarinetto solo 1980<br />

FERMENTUM per flauto, oboe e clarinetto 1981<br />

TIEF per clarinetto e contrabbasso 1982


RENOSTO, Paolo<br />

ADAGIO per pianoforte 1980<br />

BALLATA per pianoforte a quattro mani 1982<br />

RIJNVOSN, Richard<br />

PIECE OF CAKE per ensemble 1995<br />

SBORDONI, Alessandro<br />

DEDALUS per violino, viola, violoncello e contrabbasso 1983<br />

SCHNEBEL, Dieter<br />

CIRCE per arpa 1988<br />

SCIARRINO, Salvatore<br />

LET ME DIE BEFORE I WAKE 1984<br />

CANZONA DI RINGRAZIAMENTO. COME VENGONO<br />

PRODOTTI GLI INCANTESIMI? per flauto 1985<br />

SCOGNA, Flavio Emilio<br />

LA MAR per marimba 1990<br />

SECO, Manuel<br />

TRIO N.2 per clarinetto, violoncello e pianoforte 1980<br />

SIMONACCI, Giancarlo<br />

DUE STUDI per pianoforte 2007<br />

SOCCIO, Giuseppe<br />

SPIRALI: DI UNA CHIARA FONTE per flauto solo 1987<br />

SPIRALI III per chitarra sola 1988<br />

PULSAR SONGS per chitarra sola 1990<br />

PULSAR SONGS IV: MEDITERRANEO per voce,<br />

pianoforte e ensemble 1994<br />

PULSAR SONGS V: RIVERRUN per voce e ensemble 1994<br />

PULSAR SONGS VII per ensemble 1997<br />

ANCORA SPRING per pianoforte 1998<br />

SOLBIATI, Alessandro<br />

...E LA FLORS... per arpa, celesta, clavicembalo e vibrafono 1980<br />

LIKE AS THE WAVES per pianoforte a quattro mani 1982<br />

DOMBRA IN DUE MOVIMENTI per violoncello 1983<br />

TRE PEZZI per chitarra 1987<br />

POEM per percussioni II VERSIONE 1990<br />

PICCOLO CONCERTO per chitarra e nove strumenti 1991<br />

DUE DIALOGHI per voce recitante, clarinetto, violoncello e<br />

percussioni 1994<br />

TRE PEZZI per 5 strumenti 1994<br />

AM FUSS DES GEBIRGS per flauto, clarinetto<br />

e pianoforte 1991-1997<br />

PICCOLO TRIO per clarinetto, violoncello e pianoforte 1998<br />

INNO video 2000<br />

WEG 2004<br />

NESOS DUE MOVIMENTI per soprano, percussioni e mezzo<br />

elettroacustico 2006<br />

FTE per pianoforte solo 2007<br />

MANET per violoncello e pianoforte 2008<br />

SLANCI 40 variazioni brevi per tre trombe in Do 2010<br />

STACHOWSKI, Marek<br />

MADRIGALI DELLESTATE per violino, viola, violoncello<br />

e soprano 1984<br />

SZLLSY, Andrs<br />

SUONI DI TROMBA per trombe e pianoforte 1986<br />

TADINI, Michele<br />

TEATRO II per ensemble 1998<br />

COME SEGUENDO UN CANTO per voce, percussione ed<br />

elettronica 2006<br />

TESEI, Tonino<br />

CANONE COME MITO 2006<br />

TESTONI, Gianpaolo<br />

SERENATA per flauto 1981<br />

TOGNI, Camillo<br />

PER MAILA per flauto e pianoforte 1984<br />

DER DOPPELGNGER per quartetto <strong>di</strong> chitarre 1987<br />

TOSI, Giorgio<br />

DUE NOTTURNI per pianoforte solo 1982<br />

IMPROVVISO per pianoforte 1986<br />

TUTINO, Marco<br />

TRIO CANTATO per violino, viola, violoncello 1980<br />

UGOLETTI, Paolo<br />

FANTASIA SONATA per pianoforte 1983<br />

DUE TOCCATE BRILLANTI per pianoforte 1980<br />

Vacchi, Fabio<br />

CAPRICCIO SOPRA LA STATION THERMALE<br />

per 2 pianoforti 1998<br />

VANDOR, Ivan<br />

TEN NOTES ON FOUR INTERVALS per flauto e clarinetto 1988<br />

SCHWEBENDE STERNE per voce femminile, flauto,<br />

violoncello e pianoforte 1996<br />

HAPPY BIRTHDAY TO YOU per clarinetto, violoncello<br />

e pianoforte 1998<br />

ASSEMBLAGE 2004<br />

VARIAZIONI per pianoforte 2007<br />

ZIMMERMAN, R. Heendn<br />

OTTO GHIRIBIZZI per clarinetto e pianoforte 1987<br />

ZIMMERMANN, Walter<br />

LIED IM WSTEN-VOGEL-TON per flauto basso<br />

e pianoforte 1987


XIX Festival Pontino 1983 - Antica Infermeria dellAbbazia <strong>di</strong> Fossanova<br />

Goffredo Petrassi <strong>di</strong> spalle assiste alle prove <strong>di</strong> Laudes Creaturarum


CAMPUS INTERNAZIONALE DI MUSICA<br />

Via Varsavia, 31 - 04100 LATINA<br />

Segreteria <strong>di</strong> Latina Tel. 0773 605551 - Fax 0773 628498<br />

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