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RAMSES

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Una notte tiepida avvolgeva la capanna di canne; sulla riva del<br />

vicinissimo canale, le rane gracidavano. Ramses aveva deciso di attendere<br />

la bella Iset per tutta la notte: se non fosse venuta, non l'avrebbe più rivista.<br />

Rivisse la scena, lui che si era salvato sbattendo il palafreniere contro le<br />

spine del balanite: un gesto in cui la riflessione non aveva avuto parte<br />

alcuna, un fuoco imperioso si era impadronito di lui moltiplicandone le<br />

forze. Quel fuoco proveniva da un mondo misterioso, era forse<br />

l'espressione della potenza di cui era detentore il dio Seth, di cui suo padre<br />

portava il nome?<br />

Fino a quel momento, Ramses aveva creduto di essere sempre padrone<br />

assoluto della propria esistenza, capace di sfidare gli dei e gli uomini,<br />

uscendo vincitore da qualsiasi combattimento. Ma aveva dimenticato lo<br />

scotto da pagare e la presenza della morte, quella morte di cui era stato il<br />

veicolo. Senza provare rimorsi, si chiedeva se per caso quel dramma non<br />

metteva fine ai suoi sogni o se era il confine di un paese ignoto.<br />

Un cane errante abbaiò; qualcuno si avvicinava.<br />

Ramses non si era mostrato troppo imprudente? Finché il conducente<br />

che aveva pagato il palafreniere restava introvabile, lui, Ramses, sarebbe<br />

stato sempre in pericolo. Forse l'uomo lo aveva seguito, senza dubbio era<br />

armato, deciso a sorprenderlo in quel luogo isolato.<br />

Ramses avvertiva la presenza dell'aggressore; senza vederlo, sapeva<br />

esattamente a quale distanza si trovava. Avrebbe potuto descrivere uno a<br />

uno i suoi gesti, conosceva l'ampiezza dei suoi passi silenziosi. Quando fu<br />

vicino all'ingresso della capanna, il principe ne balzò fuori e lo rovesciò a<br />

terra.<br />

– Che violenza, mio caro principe!<br />

– Iset! Perché ti avvicini come una ladra?<br />

– Hai forse dimenticato il nostro patto? Discrezione innanzi tutto.<br />

Lei strinse tra le braccia l'amante il cui desiderio era già evidente.<br />

– Continua ad aggredirmi, ti prego.<br />

– Hai scelto?<br />

– La mia presenza non è già una risposta?<br />

– Rivedrai Shenar?<br />

– Perché non smetti di parlare?<br />

Iset indossava solo un'ampia tunica, e sotto era nuda. Abbandonandosi,<br />

si offrì alle carezze dell'uomo di cui si era follemente innamorata, tanto da<br />

dimenticare i suoi propositi matrimoniali con il futuro signore dell'Egitto.<br />

La bellezza di Ramses non bastava a spiegare la sua passione: il giovane

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