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distogliersene; si spiegava così che tutti coloro all'opera sul dominio di<br />
Abido fossero protetti dagli abusi di potere, dalle corvé e dalle<br />
requisizioni. Il visir, i giudici, i ministri, i sindaci e i notai avevano avuto<br />
l'ordine di rispettare il decreto e di farlo applicare; si trattasse di battelli, di<br />
asini o di terreni, i beni di Abido erano inalienabili. Così i contadini, i<br />
fattori, i viticoltori, i giardinieri e gli orticoltori vivevano in pace, sotto la<br />
duplice protezione del Faraone e di Osiride. Affinché nessuno ne fosse<br />
all'oscuro, Sethi aveva fatto incidere il proprio decreto fin nel cuore della<br />
Nubia, a Nauri, dove un'iscrizione di quasi tre metri per più di un metro e<br />
mezzo non poteva sfuggire allo sguardo. Chiunque osasse apportare<br />
modifiche alle terre del tempio o spostarne altrove uno dei servitori contro<br />
la sua volontà, avrebbe ricevuto duecento colpi di bastone e gli sarebbero<br />
state tagliate le orecchie o il naso.<br />
Partecipando alla vita quotidiana del tempio, Ramses constatò che la<br />
sfera sacra e quella economica non erano scisse, pur essendo chiaramente<br />
distinte l'una dall'altra. Quando il Faraone comunicava, nel Santo dei Santi,<br />
con la presenza divina, il mondo materiale cessava di esistere, ma era<br />
occorso il genio degli architetti e degli scultori per costruire il santuario e<br />
renderne parlanti le pietre. E grazie alla fatica dei contadini il re poteva<br />
offrire all'invisibile le cibarie più squisite.<br />
Nel tempio non veniva insegnata nessuna verità assoluta, nessun dogma<br />
imprigionava il pensiero nel fanatismo; luogo di incarnazione dell'energia<br />
spirituale, vascello di pietra la cui immobilità era solo apparente, il tempio<br />
purificava, trasformava e sacralizzava. Cuore della società egiziana, viveva<br />
dell'amore che connetteva la divinità al Faraone e faceva vivere gli uomini<br />
di quell'amore.<br />
Ramses tornò più volte nel corridoio degli antenati e decifrò il nome dei<br />
re che avevano costruito il paese conformandosi alla legge di Maat. Nei<br />
pressi del tempio si trovavano le sepolture dei monarchi delle prime<br />
dinastie; lì non riposavano le loro mummie, deposte nelle dimore di<br />
eternità di Saqqara, bensì il loro corpo invisibile e immortale senza il quale<br />
il Faraone non aveva esistenza.<br />
D'un tratto, il compito gli parve schiacciante: in fin dei conti era solo un<br />
giovane diciottenne, innamorato della vita, animato da un fuoco possente,<br />
ma incapace di succedere a quei giganti! Poteva avere l'impudenza e la<br />
vanità di accedere al trono su cui sedeva Sethi?<br />
Ramses si era inebriato del suo sogno, ma Abido lo riportava alla realtà;<br />
questo era il motivo principale per cui suo padre l'aveva condotto lì. Che