29.05.2013 Views

Le chiese a doppia abside e le Tavole della Legge - Comune di ...

Le chiese a doppia abside e le Tavole della Legge - Comune di ...

Le chiese a doppia abside e le Tavole della Legge - Comune di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Airolo, Ginevra e Olivone: Altre occasioni mancate<br />

<strong>Le</strong> <strong>chiese</strong> a <strong>doppia</strong> <strong>abside</strong> e <strong>le</strong> Tavo<strong>le</strong> <strong>della</strong> <strong>Le</strong>gge – Gianni Mazzucchelli, 2005 – Pagina 26 <strong>di</strong> 31<br />

Fotografia ottenuta per genti<strong>le</strong><br />

concessione dell’Ufficio dei Beni<br />

Culturali <strong>di</strong> Bellinzona.<br />

Due Miqweh a Airolo<br />

I lavori <strong>di</strong> restauro <strong>della</strong> chiesa<br />

dei SS. Nazzaro e Celso <strong>di</strong><br />

Airolo, eseguiti nel 1995,<br />

portarono alla luce due<br />

costruzioni circolari che danno<br />

una risposta a ciò che Hans<br />

Rudolf Sennhauser scrisse<br />

nella prefazione del libro <strong>di</strong><br />

Rossana Cardani [1995]:<br />

“Rimane pure incerto il motivo<br />

per il qua<strong>le</strong> durante un certo<br />

periodo a Ginevra vi erano due<br />

piscine situate una vicina<br />

all’altra in spazi separati. Forse<br />

che la più antica del<strong>le</strong> vasche,<br />

pur non essendo più utilizzata,<br />

per rispetto non venne coperta<br />

con materia<strong>le</strong> <strong>di</strong> riempimento...”<br />

<strong>Le</strong> due “vasche” o “piscine”<br />

nella chiesa <strong>di</strong> Airolo devono<br />

essere considerate i due<br />

Miqweh separati per gli uomini<br />

e per <strong>le</strong> donne.<br />

San Martino <strong>di</strong> Olivone<br />

Codaghengo [1941]: La chiesa battesima<strong>le</strong> o p<strong>le</strong>bana <strong>di</strong> Olivone è citata nei<br />

documenti del XIII secolo da Meyer (B<strong>le</strong>nio und <strong>Le</strong>ventina, pag. 92 e 93): Nell’opera<br />

si parla <strong>della</strong> presenza “...de lavelli et fontibus ecc<strong>le</strong>sie sci. Martini de Olivono” ossia<br />

del<strong>le</strong> vasche e dei fonti battesimali <strong>della</strong> chiesa <strong>di</strong> S. Martino <strong>di</strong> Olivone. Il plura<strong>le</strong> ci<br />

fa supporre che vi fossero del<strong>le</strong> vasche <strong>di</strong>stinte per gli uomini e per <strong>le</strong> donne,<br />

necessarie al battesimo per immersione. Dovevano essere molto antiche, perché già<br />

nel XII secolo non era più in uso il battesimo per immersione. “Battisteri” che non<br />

vennero più usati, tanto che nel 1567 S. Carlo Borromeo ne notava la mancanza (Atti<br />

<strong>di</strong> S. Carlo, 1909, pag. 41).<br />

Bagni rituali, battisteri<br />

Anche se <strong>le</strong> costruzioni circolari visibili nella fotografia <strong>della</strong> chiesa <strong>di</strong> Airolo,<br />

<strong>le</strong>ggendo il testo sulla chiesa <strong>di</strong> Olivone, erano sicuramente costruzioni battesimali e<br />

non “forni per fondere <strong>le</strong> campane”, come sostenuto dai responsabili degli scavi<br />

archeologici (sic).<br />

La precisazione che vede donne e uomini usare vasche battesimali separate, rf<strong>le</strong>tte<br />

chiaramente l’uso dei bagni rituali ebraici, nei quali la <strong>di</strong>visione era obbligatoria.<br />

L’e<strong>di</strong>ficio in questione era, nell’età pre-cristiana, una sinagoga ebraica o un e<strong>di</strong>ficio<br />

addetto al bagno ritua<strong>le</strong>, detto Miqweh, come quello <strong>di</strong> Dongio. Mazzucchelli [2004].

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!